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Maurizio SACCONI

(Conegliano, Treviso 13 luglio 1950)

uomo politico italiano, esponente dei partiti seguenti:
- (1979-1994) - PSI (Partito Socialista Italiano),
- (1994) - SL (Sinistra Liberale - poi Sinistra delle Libertà),
- (1994-2009) - FI (Forza Italia),
- (2009-2013) - PdL (Popolo della Libertà),
- (dal 2013) - NCD (Nuovo Centrodestra).

laureato in giurisprudenza, ex funzionario agenzia ONU;

[Residente a Roma, è sposato con Enrica Giorgetti, laureata in giurisprudenza, tra le altre cose ex direttore dei rapporti istituzionali e della comunicazione di Autostrade S.p.A., ex direttore dell'Area strategica impresa e territorio di Confindustria e dal 2005 direttore generale di Farmindustria.]

 


1979
20-31 marzo (V "governo Andreotti");
12 giugno, eletto per la prima volta deputato (VIII Legislatura – 1979 20 giu-11 lug 1983) per il PSI (Partito Socialista Italiano), collegio di Venezia;
agosto-marzo 1980 (I "governo Cossiga");

nel PSI (Partito Socialista Italiano) fa parte della corrente di Gianni De Michelis;

1980
4 aprile-27 settembre (II "governo Cossiga");
ottobre-maggio 1981 ("governo Forlani");

1981
giugno-agosto 1982 (I "governo Spadolini");


1982
23 agosto-13 novembre (II "governo Spadolini");
dicembre-aprile 1983 (V "governo Fanfani);

1983
12 luglio, rieletto deputato (IX Legislatura – 1983 12 lug-1 lug 1987) per il PSI (Partito Socialista Italiano), collegio di Venezia;
agosto-giugno 1986 (I "governo Craxi");


Governare l'azienda Italia (1983, Marsilio, Venezia)

 

1986
agosto-marzo 1987 (II "governo Craxi");

1987
17 aprile-luglio (VI "governo Fanfani);
25 giugno, rieletto deputato (X Legislatura – 1987 2 lug-22 apr 1992) per il PSI (Partito Socialista Italiano), collegio di Venezia;
28 luglio-marzo 1988, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica ("governo Goria");


Il piacere di pensare, il coraggio di fare. Quattro anni in Parlamento (1987, Venezia, Marsilio)

1988
15 aprile-22 luglio 1989, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica ("governo De Mita");

1989
23 luglio-12 aprile 1991, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica (VI "governo Andreotti");

1991
17 aprile-28 giugno 1992, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica (VII "governo Andreotti");

1992
23 aprile, rieletto deputato (XI Legislatura – 1992 23 apr-14 apr 1994) per il PSI (Partito Socialista Italiano), collegio di Venezia;
30 giugno-28 aprile 1993, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica (I "governo Amato");


La finanza e la regola. La grande riforma del mercato finanziario in Italia (1992, Longanesi, Milano)

1993
6 maggio-10 maggio 1994, sottosegretario al Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica ("governo Ciampi");

1994
in dissenso da destra col segretario del PSI (Partito Socialista Italiano) Ottaviano Del Turco, è tra i fondatori della Federazione dei Socialisti;

15 aprile, elezioni politiche (XII Legislatura – 1994 15 aprile-8 mag 1996);
10 maggio-17 gennaio 1995 (I "governo Berlusconi");
anche se non rieletto, è comunque consigliere economico della presidenza del Consiglio;

poche settimane dopo lo scioglimento del PSI (Partito Socialista Italiano), egli fonda Sinistra Liberale (poi Sinistra delle Libertà);

1995
gennaio-gennaio 1996 ("governo Dini");
ricopre la carica di branch office director (1995-giugno 2001) presso l'ILO (International Labour Organization) di Ginevra, agenzia specializzata delle Nazioni Unite;

[L'Organizzazione internazionale del lavoro è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere la giustizia sociale e i diritti umani internazionalmente riconosciuti, con particolare riferimento a quelli riguardanti il lavoro in tutti i suoi aspetti.
È stata la prima agenzia specializzata a far parte del sistema delle Nazioni Unite nel 1946, ma la sua fondazione risale al 1919 in seno alla Società delle Nazioni.
Ne fanno parte 185 Stati e le lingue ufficiali sono inglese, francese e spagnolo. Ha sede principale a Ginevra. In Italia, è presente a Roma (Ufficio ILO per l'Italia e San Marino) e a Torino (Centro internazionale di formazione dell'ILO).
L'Organizzazione è comunemente conosciuta attraverso i suoi acronimi ufficiali: ILO (International Labour Organization), OIT (Organisation internationale du travail) e (Organización Internacional del Trabajo).
Viene anche utilizzato l'acronimo non ufficiale OIL in italiano.
Il ruolo principale dell’ILO è quello di formulare le norme minime internazionali delle condizioni di lavoro e dei diritti fondamentali del lavoratore, tra cui: libertà di associazione, diritto di organizzazione, negoziazione collettiva, abolizione del lavoro forzato, parità di opportunità e trattamento e altre norme che regolano l’intero spettro dei diritti del lavoro.
L’ILO fornisce inoltre assistenza tecnica principalmente nelle seguenti aree: formazione e riabilitazione professionale, politiche per l’occupazione, amministrazione del lavoro, diritto del lavoro e relazioni industriali, condizioni di impiego, gestione dello sviluppo, sviluppo di cooperative, sicurezza sociale, statistiche del lavoro, sicurezza e salute sul posto di lavoro.
Promuove infine lo sviluppo di organizzazioni di lavoratori e datori di lavoro indipendenti, e fornisce servizi di formazione e consulenza a tali organismi.
All’interno della famiglia delle Nazioni Unite, l’ILO si caratterizza per unicità grazie ad una struttura tripartita che prevede nel lavoro dei suoi organi costituenti un’equa partecipazione, accanto ai governi, dei rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Struttura
L’ILO attua il suo mandato attraverso tre istituti principali, ognuno dei quali a struttura tripartita (governi, datori di lavoro, lavoratori), caratteristica unica e distintiva dell’Organizzazione:
Conferenza internazionale del lavoro.
Gli Stati membri dell'ILO vi partecipano ogni anno a giugno presso la sede di Ginevra. Ogni Stato membro è rappresentato da due rappresentanti del governo (uno dei quali solitamente è il Ministro del Lavoro), un delegato per le organizzazioni nazionali dei lavoratori e uno per quelle dei datori di lavoro. Il compito primario della Conferenza è quello di stabilire e adottare le norme internazionali del lavoro, accanto a quelli di approvare il budget e di eleggere il consiglio di amministrazione. È anche un’occasione importante per discutere questioni sociali e del lavoro di rilevanza mondiale.
Consiglio di amministrazione.
È l’organo esecutivo e permane in carica per tre anni; decide la politica dell'ILO, definendo il programma delle attività e il relativo budget. È composto da 28 membri rappresentanti dei governi, 14 rappresentanti dei lavoratori e 14 rappresentanti dei datori di lavoro.
10 seggi del Consiglio sono occupati in modo permanente da rappresentanti dei paesi ad elevata industrializzazione.
L’Ufficio Internazionale del Lavoro.
(BIT (Bureau international du travail), ILO (International Labour Office) o OIT (Oficina Internacional del Trabajo).
È il segretariato permanente dell’Organizzazione, che realizza i programmi e le attività.
È guidato da un Direttore Generale a carica elettiva.
Per il BIT lavorano circa 1900 funzionari di oltre 110 diverse nazionalità. Il segretariato, ha sede a Ginevra e garantisce una presenza capillare nel mondo grazie a oltre 40 uffici a copertura regionale, sub-regionale o nazionale. Inoltre, attraverso il Centro internazionale di formazione dell'ILO, fornisce formazione diretta e on-line ai partner privilegiati dell’Organizzazione (governi, lavoratori, datori di lavoro, provenienti dalle diverse aree del mondo) sui temi chiave del mandato ILO.
]

1996
9 maggio, elezioni politiche (XIII Legislatura – 1996 9 mag-29 mag 2001);
maggio-ottobre 1998 (I "governo Prodi");

1998
ottobre-dicembre 1999 (I "governo D'Alema");

1999
dicembre-aprile 2000, (II "governo D'Alema");

2000
aprile-giugno 2001 (II "governo Amato");

2001
aderisce a Forza Italia;

30 maggio, eletto senatore (XIV Legislatura – 2001 30 mag-27 apr 2006) per Forza Italia, regione Veneto;
11 giugno-23 aprile 2005, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali (II "governo Berlusconi");

2002
19 marzo, il giuslavorista italiano Marco Biagi (Bologna, 24 nov 1950-19 mar 2002) viene assassinato dai terroristi delle nuove BR;
[Successivamente alla sua morte, emergerà che Marco Biagi gli aveva scritto una lettera lamentandosi di non avere una scorta adeguata e chiedendogli di intervenire con la massima urgenza con il Prefetto di Roma e il Ministero dell'Interno perché questa venisse trasformata in una «scorta vera e propria».]

2004

La società attiva. Manifesto per le nuove sicurezze, con Paolo Reboani e Michele Tiraboschi (2004, Venezia, Marsilio)

 

2005
23 aprile–17 maggio 2006, sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali (III "governo Berlusconi");

2006
9 aprile, rieletto senatore (XV Legislatura – 2006 28 apr-28 apr 2008) per Forza Italia, regione Veneto;
maggio-aprile 2008 (II "governo Prodi");

Un futuro da precari? Il lavoro dei giovani tra rassegnazione e opportunità, con Michele Tiraboschi (2006, Mondadori, Milano)

2007
6 marzo, diventa componente (fino allo scioglimento) del Comitato Direttivo di Forza Italia;


2008
29 aprile, rieletto senatore (XVI Legislatura – 2008 29 apr-14 mar 2013) per Forza Italia, regione Veneto;
7 maggio-12 dicembre 2009, ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali (IV "governo Berlusconi");
[Con la legge 6 agosto 2008, n. 133, il governo ha abrogato la legge 17 ottobre 2007, n. 188, emanata dal II "governo Prodi contro le “dimissioni in bianco” (pratica, illegale, tesa ad obbligare i neoassunti a firmare una lettera di dimissioni priva di data, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro).]

La sua nomina a ministro della salute è criticata all'estero dalla rivista «Nature» come un possibile conflitto di interessi, dato che questa è avvenuta mentre sua moglie ricopre la carica di direttore di Farmindustria, l'associazione che promuove gli interessi delle industrie farmaceutiche.


16 dicembre, [vicenda Eluana Englaro] emana un atto d'indirizzo che vieta, alle strutture sanitarie pubbliche e quelle private convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale, l'interruzione dell'idratazione e alimentazione forzate con la minaccia di escludere queste strutture dallo stesso accreditamento;
nel medesimo giorno, la casa di cura "Città di Udine" (che non fa parte del Servizio Sanitario Nazionale in quanto il Friuli-Venezia Giulia ne è uscito dal 1996) annuncia che, una volta chiarite le questioni legali, è pronta ad accogliere Eluana Englaro nel suo ultimo viaggio;
19 dicembre, Marco Cappato (segretario dell'Associazione Luca Coscioni), Antonella Casu (segretaria di Radicali Italiani), e Sergio D'Elia (segretario di Nessuno Tocchi Caino), presentano una denuncia contro il ministro, presso la Procura di Roma, per violenza privata ed intimidazioni, in seguito al suo atto d'indirizzo di pochi giorni prima;

2009
17 gennaio, [vicenda Eluana Englaro] in seguito alla denuncia dei dirigenti del Partito Radicale, la Procura di Roma lo iscrive nel registro degli indagati;

13 dicembre-15 novembre 2011, ministro del Lavoro e Politiche Sociali;
[È stato ora creato il Ministero della Salute, per cui la competenza in materia è passata al neo ministro Ferruccio Fazio (dal 15 dicembre 2009), che in precedenza era suo vice ministro.]

2011
gennaio, firma, insieme a Roberto Formigoni e ad altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile;

16 novembre-28 aprile 2013 ("governo Monti");

Ai Liberi e forti. Valori, visione e forma politica di un popolo in cammino, (2011, Mondadori, Milano)

2012
-

2013
24 febbraio, rieletto senatore (XVII Legislatura – 2013 25 feb-…) per il PdL (Popolo della Libertà), regione Veneto;
[Presidente della 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) del Senato.]
28 aprile-22 febbraio 2014 ("governo Letta");

16 novembre
, contestualmente alla sospensione delle attività del PdL (Popolo della Libertà) e al rilancio di Forza Italia, aderisce al NCD (Nuovo Centrodestra) guidato da Angelino Alfano;
22 novembre, eletto capogruppo del NCD (Nuovo Centrodestra) al Senato;

 

2014
22 febbraio, ("governo Renzi");




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Fonti
- Altre

 

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