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Papa
Pio VI (1775-99) 1794
«segue
da 1772»
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ANNO 1794
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Ashmun, Jehudi (Champlain,
New York 1794-Boston 1828) missionario statunitense, editore della rivista
«The Theological Repertory»;
Storia della colonia americana della Liberia dal 1821 al 1823 (1826). – Bryant, William Cullen (Cummington, Massachusetts 1794-New York 1878) scrittore statunitense; Thanatopsis (1817, "visione della morte") 1829-78, si dedica al suo impegno politico-giornalistico con efficaci interventi contro lo schiavismo sul «North American Review» e come direttore dell' «Evening Post» dove sostiene dapprima i democratici di Jackson, poi i repubblicani abolizionisti; Poems (1832, Poesie, scritte in blank verse, primo esempio rilevante di lirica romantica nella letteratura americana). [Dà un nuova traduzione - su suolo americano - dei poemi di Omero.] – Caadaev, Pëtr Jakovlevic (Niznij Novgorod 1794-Mosca 1856) scrittore russo, fondatore della corrente occidentalista, ebbe un'importanza fondamentale nella storia dell'intellighenzia del suo paese; 1812, si distingue nella guerra contro Napoleone I, avvicinandosi poi ai movimenti rivoluzionari; Lettere filosofiche (1829-31, otto, scritte in francese, poi tradotte in russo, sulla cultura della Russia e la sua missione nella storia dell'umanità: - De Necropoli (1836, I lettera, pubblicata su «Il Telescopio» provoca la chiusura della rivista, l'esilio del direttore Nadezdin e la dichiarazione ufficiale di pazzia per l'autore: in essa egli denuncia l'arretratezza e la sterilità culturale russa e ne indica la causa nella mancanza di rapporti con l'Occidente). – Calvi, Pasquale (Messina 1794-Torino 1867) politico italiano; 1820-21, aderente al movimento costituzionale siciliano, partecipa alla rivoluzione e subisce il carcere; 1848, nella rivoluzione siciliana è deputato e ministro del governo provvisorio sotto R. Settimo; Memorie storiche e critiche della rivoluzione siciliana del 1848-49 (1851-57) 1854, esule a Malta, tenta di provocare un'insurrezione in Sicilia; 1860, è nominato da G. Garibaldi presidente della corte suprema di giustizia di Palermo; 1861-62, deputato della sinistra al parlamento italiano; 1862, presidente della corte di cassazione. – Conolly, John (Market Rasen 1794-Hanwell 1866) medico psichiatra inglese, direttore del manicomio di Hanwell nel 1839; I sintomi dell'alienazione (1830, con sottotitolo Con suggerimenti per una migliore protezione e cura del malato di mente). – Dandelin, Germinal-Pierre (1794-1849) matematico francese. [Teoremi di Dandelin.] – Diez, Friedrich Christian (Giessen 1794-Bonn 1876) filologo e critico tedesco; Antichi «romances» spagnoli (1818, traduzione) Poesia dei trovatori (1826) Vita e opere dei trovatori (1829) Grammatica delle lingue romanze (1836-43, in 3 voll.) Dizionario etimologico delle lingue romanze (1854) Antichi monumenti linguistici romanzi (1846) Antiche poesie romanze (1852) Creazione lessicale romanza (1875). – Merelli, Bartolomeo (Bergamo 1794-Milano 1879) impresario italiano; studiò diritto e poi musica alla scuola di S. Mayr, frequentata anche da Donizetti di cui diventò amico e uno dei primi librettisti; ebbe il merito di sostenere G. Verdi nei suoi difficili esordi; 1818, si reca a Vienna con una compagnia d'opera; nominato ispettore dei teatri imperiali, apre un'agenzia teatrale privata che opera nei maggiori paesi europei; 1836-48, direttore del teatro di Porta Carinzia a Vienna ottiene l'esclusiva delle rappresentazioni alla Scala di Milano (1836-50); 1853-55, è ancora direttore a Vienna; 1859, dirige il Regio di Torino; 1861, torna alla direzione della Scala; 1863, in seguito ad un rovescio finanziario si ritira a vita privata. – Merle d'Aubigné, Jean Henri (Eaux-Vives, Ginevra 1794-1872) ecclesiastico calvinista svizzero, diffusore del movimento neocalvinista del "risveglio"; 1819-23, dirige la chiesa riformata francese ad Amburgo e quella franco-tedesca di Bruxelles; 1831, nella scuola di teologia detta dell'Oratorio, che costituisce il centro innovatore, assume l'insegnamento di storia della chiesa; Storia della riforma nel sec. XVI (1835-53, in 5 voll., apologetica) Storia della riforma in Europa ai tempi di Calvino (1862-78, in 8 voll., apologetica). – Parant, Narcisse (Metz, Moselle 5 febbraio 1794 – Parigi 4 marzo 1842) politico francese; [Figlio di Nicolas Parant, uno speziale della Fournirue, e di Marie Peltre.] avvocato, si iscrive all'Ordine di Metz dove esercita con successo sotto la Restaurazione e ostenta idee liberali; 1830, sostenitore della Rivoluzione, viene nominato procuratore generale a Metz; 1831, 17 aprile, è nominato procuratore generale a Bourges; 5 luglio, viene eletto deputato del 2° collegio della Moselle (Metz) (con 216 voti su 306 votanti e 342 iscritti contro 86 al col. Bouchotte); 1832, 25 gennaio, riceve la Légion d'honneur; 1832, 16 agosto, è nominato avvocato generale alla Corte di cassazione; 29 settembre, viene rieletto deputato (con 175 voti su 270 votanti e 344 iscritti contro 89 a Poncelet); 1834, 21 giugno, viene rieletto deputato (con 180 voti su 306 votanti e 363 iscritti contro 72 a Lallemand); 1837, 21 maggio, viene nominato sotto-segretario di Stato al Ministero della Giustizia nel "II governo de Molè"; 1° luglio, viene rieletto deputato (con 188 voti su 260 votanti contro 38 a Kellermann de Valmy); 1838, 6 maggio, viene promosso ufficiale della Légion d'honneur; 1839, 2 marzo, viene rieletto deputato (con 190 voti su 252 votanti e 338 iscritti); 12 marzo, è nominato consigliere di Cassazione; 31 mar-12 mag, è nominato ministro dell'Istruzione pubblica nel governo di transizione; 11 maggio, viene rieletto deputato (con 154 voti su 244 votanti). [Egli sostiene sempre il governo: vota per le leggi di settembre, di separazione e di dotazione e combatte le incompatibilità e l'aggiunta delle capacità.] 1842, 4 marzo, muore a Parigi. – Pellissier, Aimé-Jean-Jacques (Maronne, vicino Rouen, 1794 - ) militare francese, educato alla scuola d'artiglieria di la Fleché e quella militare di Saint-Cyr; 1815, marzo, col grado di sotto luogotenente dell'artiglieria della casa di Louis XVIII, viene aggiunto al 57° di linea facente parte dell'armata riunita sul Reno e licenziato dopo qualche mese; ottobre, ritorna alla legione dipartimentale della Senna inferiore; 1819, dopo un esame ottiene il grado di aiutante maggiore nello stato maggiore qui appena formato; 1823, aiutante di campo del generale Grundler nella campagna di Spagna; 1824-26, aiutante di campo presso i generali Bourkevallin e Leone Essarts; 1828, giugno, capitano al corpo di stato maggiore; 1830, prende parte alla spedizione in Algeria, che gli procura il grado di ufficiale della Legion d'onore e di capo battaglione di stato maggiore; 1839, già aiutante maggiore di vari generali in Francia, ritorna in Algeria in qualità di luogotenente colonnello e capo di stato maggiore della III divisione delle truppe comandate dal generale Schramm; 1842, luglio, colonnello e sotto capo di stato maggiore dell'armata d'Algeria; 1843, agosto, commendatore della Legion d'onore; 1844, maggio, si distingue nella spedizione diretta dal maresciallo Bugeaud contro le tribù riunite nelle montagne di Flissa; agosto, si distingue nella battaglia d'Isly; 1846, 27 aprile, lascia Mostaganen per entrare nel Sahara a completare la sottomissione dei Beni-Zerouel; nel frattempo, il 22, con un ordine reale era elevato, a sua insaputa, al grado di maresciallo di campo; 1849, ispettore generale della fanteria del 24° circondario (armata d'Africa); 1850, generale di divisione e governatore ad interim dell'Algeria; 1851, novembre, sottomette le tribù dell'Est e sconfigge Bou-Baghla, capo degli insorti; dicembre, è nominato grande ufficiale della Legion d'onore (può contare su 37 anni di servizio e 17 campagne); sostituito dal generale di divisione Randon al governo generale d'Algeria, diviene comandante della divisione d'Orano; 1852, dicembre, la sua carriera militare in Africa è coronata con la presa di Laghouat. 1855, gennaio, è chiamato al comando del 1° corpo d'armata d'Oriente destinato ai lavori d'assedio e composto dalle divisioni Forey, Levaillant, Paté e Salles; 1855, 18 maggio, prende il comando dell'armata d'Oriente davanti a Sebastopoli; guerra di Crimea. – Provana di Collegno, Giacinto (Torino 1794-Bavaneo, Novara 1856) politico italiano; 1821, tra i promotori del movimento rivoluzionario piemontese; 1824, 5 novembre, assieme all'amico conte di Santarosa si imbarca per la Grecia dove combatte nella difesa di Navarrino (fino al 1825); 1848, ministro della guerra nel governo provvisorio lombardo; luglio-agosto, nominato senatore da Carlo Alberto; 1852, gennaio-ottobre, ministro di Sardegna a Parigi, appoggia la spedizione in Crimea. – Raspali, François-Vincent (Carpentras, Vaucluse 1794-Arcueil, Parigi 1878) politico e scienziato francese (precursore della teoria cellulare, fu uno dei fondatori della citochimica); fu educato ed insegnò, per qualche tempo, nel seminario di Avignone; 1815, dopo la restaurazione si rifugia a Parigi per sfuggire alle minacce del terrore bianco (cui lo espongono le giovanili simpatie napoleoniche); studia diritto occupandosi anche di ricerche medico-scientifiche; 1821, si affilia alla Carboneria; 1830, luglio, combattente sulle barricate durante la rivoluzione parigina, diventa presto uno dei leader dell'opposizione repubblicana alla monarchia di Luigi Filippo: è, tra l'altro, presidente della "Società degli amici del popolo"; 1832, viene condannato per la sua militanza politica; 1835, ancora condannato per la sua militanza politica; 1848, durante la rivoluzione è l'esponente dell'ala più radicale del repubblicanesimo democratico-borghese; pubblica il giornale «L'ami du peuple» ed è uno degli organizzatori del fallito tentativo insurrezionale del 15 maggio in favore della Polonia; 1849, arrestato, è condannato a 6 anni di carcere; 1853, può trasferirsi a Bruxelles dove vive fino al 1863, quando rientra in Francia approfittando di un'amnistia; 1869, viene eletto deputato dell'opposizione antiBorboneca; 1871, si tiene in disparte durante la Commune; 1876, viene ancora eletto e così pure nel 1878. – Ridolfi, Cosimo – marchese di Meleto (Firenze 1794-1865) politico italiano, studioso di questioni agrarie; 1813, membro della 'Accademia dei Georgofili; 1827, fondatore e animatore del «Giornale agrario toscano»; 1825, direttore della zecca granducale; 1828, tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Firenze; 1834, nella sua tenuta di Meleto crea un istituto agrario divenuto presto un modello nel settore dell'istruzione professionale indirizzata agli agricoltori; 1847, membro della consulta di stato; 27 settembre, ministro dell'interno nel gabinetto Cempini del quale fissa la linea politica; 1848 gennaio, ostile alle tendenze democratiche reprime con decisione le agitazioni popolari di Livorno e preoccupato delle tendenze egemoniche di Carlo Alberto preferisce limitare l'impegno della Toscana nella guerra; 4 giugno, presidente del consiglio dei ministri; 30 luglio, deve lasciare la carica per il crescente malcontento; 19 agosto, viene eletto presidente del consiglio dei deputati e poco dopo viene inviato dal governo Capponi a Parigi e a Londra per cercare una soluzione diplomatica del conflitto; 1849, aprile, favorevole al ritorno di Leopoldo II, non approva però l'accettazione dell'intervento austriaco da parte del granduca e si tiene da questo momento lontano dalla vita politica; 1859, maggio, ministro dell'istruzione e degli esteri dopo il crollo dei Lorena; 1860, senatore del Regno d'Italia. – Runge Friedlieb Ferdinand (Billwärder bei Hamburg 1794-Oranienburg 1867) chimico tedesco, apprendista nella farmacia di uno zio a Lubecca, scoprì casualmente, non ancora ventenne, gli effetti della belladonna sull'occhio (dilatazione della pupilla); 1816-19, compie gli studi universitari laureandosi a Jena proprio con una tesi sugli effetti tossici della belladonna; 1821, scopre la caffeina, ma le sue ricerche più importanti sono legate alla distillazione del catrame di carbon fossile: di qui infatti giunge alla scoperta di fenolo, pirrolo, chinolina e anilina; osteggiato dai proprietari della fabbrica in cui lavora, non vede realizzata l'idea di sviluppare un'industria chimica dei coloranti (si svilupperà in Germania solo alla fine del secolo); Chimica dei coloranti (1834-50, in 3 voll., opera fondamentale per le molte ricerche successive sui composti coloranti). 1852, licenziato, muore in povertà. – Vanderbilt, Cornelius (Stapleton, New-York 1794-New York 1877) uomo d'affari statunitense, proveniente da una famiglia di modeste condizioni economiche; 1810, abbandona gli studi e si dedica all'attività di trasporto fluviale, in piena espansione in questo periodo; facendo concorrenza a società già affermate riesce ad imporre i propri battelli nelle acque di New York e del fiume Hudson e ad aprire nuova linee, guadagnandosi il soprannome di Commodoro; all'epoca della corsa all'oro verso la California, crea un sistema di trasporto misto (marittimo, fluviale, terrestre) attraverso il Nicaragua; 1855-61, gestisce una linea di navigazione tra New York e Le Havre; negli anni '60, nell'epoca del tumultuoso sviluppo delle ferrovie, si libera delle compagnie di navigazione e acquista, con spericolate manovre di borsa, due compagnie ferroviarie minori, la New York and Harlem Railroad e la Hudson River Railroad; acquisisce in seguito il controllo della New York Central Railroad e di numerose altre compagnie; 1873, crea una linea diretta New York-Chicago; 1873, fonda l'omonima università di Nashville; 1877, alla sua morte la sua fortuna viene valutata 100 milioni di dollari. – Verninac Saint-Maur, Raymond-Jean-Baptiste de (Souillac 11 giugno 1794 (23 Pratile, Anno II della Repubblica) – Souillac 11 febbraio 1873) politico francese; [Figlio di François de Verninac-Saint-Maur (1753-1837) , presidente della città e del cantone di Souillac, e di Marie Delphy de Lisle di Salignac nel Périgord. Suo padre era fratello del diplomatico Raymond de Verninac. Diverse fonti dicono che i futuri genitori dell'ammiraglio furono Raymond de Verninac Saint-Maur (1762-1822) e Henriette Delacroix (1780-1827).[4] L'ammiraglio nacque nel 1794, quando Henriette Delacroix aveva quattordici anni. Costei sposò Raymond de Verninac Saint-Maur nel 1798. [5] Raymond de Verninac Saint-Maur e Henriette Delacroix ebbero un figlio, Charles (1803-1834).] 1812, entra in Marina come guardiamarina, avanzando poi lentamente durante la pace che segue alla fine delle guerre napoleoniche; 1819, è promosso sottotenente; 1824, è promosso tenente di vascello; 1831, comanda la spedizione incaricata di portare in Francia un obelisco del tempio di Luxor, offerto a Louis Philippe I da Méhémet Ali, poi installato in "place de la Concorde" a Parigi; una missione che gli porta una certa notorietà; 1848, 6 giugno-17 luglio, sottosegretario di Stato alla Marina; 17 luglio-20 dicembre, ministro della Marina nel "governo Cavaignac", pur essendo soltanto capitano di vascello; 16 dicembre, viene nominato contrammiraglio da C.-L.-N. Bonaparte, appena eletto presidente della Repubblica, ma non comanderà mai una forza navale; 1849, 8 luglio, eletto rappresentante del Lot all'Assemblea legislativa, voterà con il Tiers-Parti; 1851, 2 dicembre, dopo il colpo di Stato viene allontanato; 1852 marzo-giugno 1856, governatore degli stabilimenti francesi dell'Inde; 1856, giugno, si ritira dall'attività; 1873, 11 febbraio, muore a Souillac. – Whewell, William (Lancaster 24 maggio 1794 – Cambridge, 6 marzo 1866) scienziato inglese; [Primogenito di un mastro carpentiere.] autore di trattati di meccanica, mineralogia, geologia, astronomia, economia politica, teologia e architettura, anche se la sua fama è dovuta in gran parte alle opere di storia e scienza e per aver coniato per la prima volta il termine scienziato; 1812, entra al Trinity College di Cambridge e di lì a poco vince un premio per la composizione di un poema epico; 1825, diviene prete anglicano; 1828, ottiene una cattedra in mineralogia; 1838, assume il titolo di Professor of Moral Philosophy; 1841, sposa Cordelia Marshall e viene nominato Master of Trinity College, su calda raccomandazione del primo ministro R. Peel; si sposa una seconda volta, a seguito della scomparsa della prima moglie; 1866, muore in seguito ad una caduta da cavallo. |
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