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Il Viandante

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Papa
Clemente XIII

(1758-69)

segretario di Stato: cardinale Torrigiani;

1768
Gennaio
30
, con la cacciata dei gesuiti dal ducato di Parma, emana un breve in cui, riappellandosi alla bolla In coena Domini di Pio V, dichiara che siccome è notorio che gli autori o partecipanti alla pubblicazione del decreto di espulsione sono incorsi nelle censure ecclesiastiche, così i medesimi potranno ricevere l'assoluzione solo dal papa o dai suoi successori. le proteste formali del papa e le bolle contro le misure adottate contro i gesuiti portano all'occupazione di Avignone e del Contado Venassino da parte delle truppe francesi, mentre Napoli occupa le città pontificie di Benevento e Pontecorvo; Parma minaccia di invadere lo Stato Pontificio qualora il papa non ritiri le bolle e le condanne;
Il ricorso del papa a Maria Teresa d'Austria per un suo intervento che porti pace alla religione, alla Chiesa e ai monarchi, incontra un rifiuto. La regina vieta invece la bolla nei suoi stati d'Italia e ordina che le copie introdotte siano bruciate.

Il venerdì santo, sulla gran loggia del Vaticano, viene ancora letta, per l'ultima volta, la teocratica bolla In coena Domini di Pio V del 1566.


cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).

Gesuiti

«segue da 1767»
[generale: Lorenzo Ricci]
1768
Febbraio
7/8
, i gesuiti vengono espulsi dal ducato di Parma;
Aprile
22
, anche il gran Maestro di Malta firma un ordine di espulsione per la Compagnia e i suoi uomini e comunica al papa che agisce in virtù del suo accordo con il regno di Napoli;
gesuiti della Sicilia riparano nei Presidi della Toscana; quelli allontanati da Parma, attraverso il Modenese riparano a Bologna; da Parma viene sfrattato anche il Sant'Uffizio. Una grave questione è quella delle pensioni per il mantenimento degli espulsi che non sono state concesse dal Portogallo, sono state promesse dalla Spagna e accordate da Parma ma ai soli padri sudditi.
La Compagnia comincia a reagire: si incominciano a nascondere carte e valori. Si cercano protettori. Nonostante il divieto pontificio risulta che alcuni gesuiti spagnoli siano arrivati a Roma: in fin dei conti si cerca di rammentare che la causa dell'Ordine fa tutt'uno con la causa della Chiesa.
Settembre
l'ambasciatore veneziano presso la curia romana Nicolò Erizzo traccia con chiarezza la situazione dei gesuiti: i sovrani Borboneci (Madrid, Parigi, Napoli, Parma) stanno costruendo una trama il cui obiettivo finale appare quello di ottenere la soppressione dell'Ordine.
Provincia Veneta:
[p. provinciale ? (?-?)]
Dal 1703 sono in Dalmazia (con sede a Spalato dal 1740);
dal 1711 sono a Feltre (fino al 1768);
dal 1759 sono nell'isola ionica di Corfù.
[vedi Domicilia]
«segue 1769»

Acta sanctorum (collezione di vite dei santi)

«segue da 1643»
Pubblicazioni in folio a cura dei bollandisti:
. C. Suysken (1768).
Nel 1788 l'attività viene sospesa, quando sono già stati pubblicati 53 volumi.
«segue 1837»


 

 

 

 

ANNO 1768




1768
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1768
Gennaio
-


1768
SACRO ROMANO IMPERO
Giuseppe II
Albero genealogico

(Vienna 1741-1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;


1768
-
 
1768
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. cancelliere di stato (1750-53): conte A.W. von Kaunitz-Rietberg; dal 1753 è il direttore della politica estera austriaca;
1756-63, guerra dei sette anni;
dal 1765 vedova dell'imperatore Francesco I, continua ad esercitare le sue funzioni;



1768
-

SLOVENIA
il monaco agostiniano Marko Pohlin pubblica una Grammatica carniolana auspicando che tale lingua si diffonda anche tra le persone colte.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

LOMBARDIA
Ottobre
viene proibita la teocratica bolla In coena Domini di Pio V del 1566;



1768
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
guerra dei sette anni (1756-63);
1768
-




1768
REGNO di POLONIA
Stanislao II Augusto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1768
Febbraio
24
, tutte le concessioni riconosciute dalla Dieta di novembre 1767 ai dissidenti vengono ora riconfermate e ratificate in un trattato sottoscritto dall'ambasciatore russo e dal primate Podoski per la Polonia;
la nobiltà che, ostile al partito riformatore, si è unita nella confederazione di Radom chiedendo l'intervento della Russia, provoca ora la sollevazione del partito patriottico, stretto nella confederazione di Bar, in difesa dell'indipendenza del paese e del cattolicesimo;

confederazione di Bar

Bar, Ucraina, K. Pulaski e M. Krasinski promuovono una lega di nobili polacchi cattolici che intende opporsi all'ingerenza russa; nonostante l'aiuto della Francia e dell'Impero ottomano, entrato in guerra contro la Russia, i dissidi interni ai confederati la pongono in contrasto con il re Stanislao II Augusto, e il carattere sostanzialmente conservatore delle rivendicazioni nobiliari scatena una guerra civile (1768-72);
[ciò darà alla Russia, nel 1772, il pretesto per un più pesante intervento e per la prima spartizione della Polonia.]





1768
BAVIERA
Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;


1768
SASSONIA
Federico Augusto III [il Giusto]
Albero genealogico

(Dresda 1750 - 1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1768
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;


1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);







1768
IMPERO OTTOMANO

Mustafà III

Albero genealogico

(1717-1774)
figlio di Ahmed III;
1757-74, sultano;
1768
-

1768
dopo aver seguito una politica di pacificazione con le potenze occidentali, è indotto dalle pressioni della sua corte a opporsi alla politica espansionistica di Caterina II (che ha pure aggredito la Polonia) iniziando la guerra russo-turca;






1768
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1768
la ribellione della Polonia scatena una guerra che coinvolge la Turchia, interrompendo così subito i lavori, iniziati l'anno precedente, per redigere il nuovo codice dello stato;
per la commissione incaricata dei lavori ella scrive la "grande istruzione" (nakaz), ispirata in gran parte da massime derivate da Montesquieu, da C. Beccaria e da Voltaire, che le dà la fama di sovrana più illuminata d'Europa: rimane comunque uno dei testi più liberali della politica russa zarista;






1768
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710 - 1774)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
dal 1744, la favorita è Mme de Pompadour;
dal 1764 la sua favorita è Mme du Barry;

– dal 1765 il parlamento è esiliato –



Principal ministre d'État
duca É.-F. de Choiseul
(1758 3 dic - 24 dic 1770)
Cancelliere
-
R.-N. de Maupeou
(16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
René Charles de Maupeou
(1763 3 ott - 18 set 1768)
R.-N. de Maupeou
(18 set - 24 ago 1774)
Sovrintendente
delle Finanze
Clément Charles François de L'Averdy
(1763 14 dic -20 set 1768)
Étienne Maynon d'Invault
(22 set - 19 dic 1769)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
duca É.-F. de Choiseul
(1766 10 apr - 24 dic 1770)
 
1768
-

 

1768
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1768
-




1768
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
W. Pitt [il Vecchio] Whig,
1° conte di Chatham
(1766 30 lug - 14 ott 1768)
A.H. Fitzroy Whig
3° duca di Grafton
(1768 14 ott - 28 gen 1770)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1768
-

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1768
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1768
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
Governatore generale
gen. James Murray
(1763 - 1768)
Guy Carleton
(1768 - 1778)
-
-

1768
Louisiana, la rivolta dei francesi contro i nuovi governanti spagnoli fa temere a Pierre de La Rue (1688-1779), abate di L'Isle-Dieu, «una nuova rivoluzione» dopo quella che ha visto il passaggio dal regime francese a quello spagnolo. Egli esorta i ribelli «a riconoscere la Potenza alla quale essi sono ormai sottomessi» per evitare che gli spagnoli sviluppino «una mancanza di fiducia [alla quale sarebbe] difficile rimediare».
[Poiché in Louisiana la situazione è identica a quella del Canada, eccetto che per quanto riguarda l'arrivo dei protestanti, c'è da ritenere che la gerarchia ecclesiastica manifesterebbe la stessa opposizione a eventuali ribellioni canadesi.
La chiesa della Louisiana è passata sotto la giurisdizione del patronato regio spagnolo e non dipende più dalla corona francese nell'ambito del regime gallicano.]

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore generale
Guy Carleton
(1766 - 1778)
Governatore della provincia
Guy Carleton
(1766 - 1770)

1768
il vescovo Jean-Olivier Briand (1715-1794) conferma che «la pace regna, la gente riceve assistenza, la religione fiorisce».


 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
Hugh Palliser
(1764 - 1768)

1768
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1768
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1768
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1768
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1768
-
Febbraio

Boston, l'assemblea dirama una "lettera circolare" redatta da Samuel Adams, capo riconosicuto del radicalismo di Boston fin dal tempo dello "Stamp Act", che propone un'opposizione comune e concordata e denuncia i "Townshend Acts" come una violazione del principio "niente tasse senza rappresentanza".
[Nonostante gli sforzi del governo britannico per ripedire che le assemblee approvino ii documento, parecchie vi aderiscono prontamente.]

Marzo
i coloni organizzano un nuovo boicottaggio economico, simile a quello che si era rivelato tanto efficace al tempo dello "Stamp Act";

Boston, i tentativi della nuova amministrazione doganale di riscuotere i dazi provocano gravi disordini;

Giugno
Boston, quando alcuni funzionari doganali tentano di impadronirsi dello "shop Liberty", di proprietà del noto esponente radicale John Hancock, scoppiano altri disordini;
l'invio di truppe in città per ristabilire l'ordine non fa che aumentare la tensione;



[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1768
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1768
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1768
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1768
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1768
-
Nelle sue Lettere di un agricoltore della Pennsylvania (1768), l'avvocato di Philadelphia John Dickinson tocca il problema costituzionale, sostenendo che anche i dazi esterni sono inconstituzionali se imposti nell'intento di realizzare delle entrate; condanna il Mutiny Act come un tentativo di arrivare alla tassazione parlamentare diretta e critica la sospensione dell'assemblea di NEW YORK come un attentato alla libertà coloniale in genere.

 

 

 

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1768
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1768
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1768
Jamestown, sul fiume James;

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1768
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1768
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1768
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1768
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1768
-


[. Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.
. Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]
a


1768
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;



1768
-
NORVEGIA
1768
-
ISLANDA
1768
-

 

1768
REGNO di SVEZIA
Adolfo Federico II
Albero genealogico

(Gottorp 1710 - Stoccolma 1771)
figlio di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottorp, vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach;
1744, 29 agosto, sposa la p.ssa Luise Ulrike di Prussia (1720-1782), sorella di Federico [il Grande];
1751-71, re di Svezia;




1768
-




1768
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo: marchese di Pombal;


1768
-


a

1768
Spagna
Carlos III

(Madrid 1716-1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;


1768
-


a




1768
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;
1746-73, marchese di Finale e Oneglia;

- il Piemonte confina a est con il Ticino -

1768
-



1768
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Marcello Durazzo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1767 3 feb - 3 feb 1769, doge di Genova;


1768
-


1768
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise IV Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]


- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)
1768
Maggio
9
, un decreto obbliga i frati cappuccini a presentare al Magistrato in Venezia i registri conventuali dell'entrata e dell'uscita, stabilendo inoltre che quel Superiore locale che lascierà un debito qualunque, anche pagabile in breve tempo, non potrà in nessun modo essere più eletto Superiore;
Settembre
7
, viene emanato un decreto concernente la nuova disciplina dei regolari nella Repubblica;
11, con decreto si ingiunge a tutti i Superiori dei Monasteri il sistema economico da seguire in perpetuo;
autunno, l'ambasciatore presso la curia romana Nicolò Erizzo traccia con chiarezza la situazione dei gesuiti: i sovrani Borboneci (Madrid, Parigi, Napoli, Parma) stanno costruendo una trama il cui obiettivo finale appare quello di ottenere la soppressione dell'Ordine.



1768
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
1768
dal 1755, capitano generale delle truppe austriache in Italia e amministratore della Lombardia [fino all'arrivo dell'arciduca Ferdinando], lasciato a Modena un consiglio di reggenza, vive tra Milano e Varese dove si fa costruire una splendida villa;




1768
-

1768
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
1768
-


Primo ministro
1768

Gennaio
30
, con un breve [noto come il "monitorio di Parma"] (riappellandosi alla bolla In coena Domini di Pio V del 1566) il papa annulla tutti i suoi decreti (quindi l'intera legislazione di G.-L. du Tillot), ristabilisce la giurisdizione ecclesiastica, minacciando il duca e i suoi ministri di censure ecclesiastiche se si opporranno all'esecuzione del suo decreto.
[Tutti i sovrani della casa di Borbone si credono attaccati dal papa per gli antichi diritti di successione sul ducato - vedi 1748]
Febbraio
7/8
, i gesuiti vengono espulsi dal ducato.

Contro la bolla il primo ministro ricorre ai re di Spagna, Francia, Napoli e Portogallo adducendo che il papa ha offeso nel sovrano di Parma tutti i sovrani cattolici; pronte le reazioni:
- re di Portogallo: riprova il breve;
- re di Spagna: riproduce le querele e le proteste confutando la bolla stessa;
- re di Francia: fa occupare gli stati di Avignone e il Contado Venassino posseduti dal papa;
- re di Napoli e di Sicilia: la Regal Camera di Santa Chiara e il delegato della Giurisdizione regia dimostrando la fallacia delle pretese di Roma, invitano il re a provvedere ai diritti suoi e dello Stato; disapprovato il breve e vietatolo, il re ordina che gli Stati di Benevento e Pontecorvo ritornino all'antico dominio del re delle Sicilie. Entrato nel possesso, come sovrano legittimo e duraturo, conferma ai loro cittadini le presenti franchigie, attualizza le antiche dei passati re, cominciando da Ruggiero, e ne promette altre nuove come premio di fedeltà.
I popoli giurano al nuovo impero.

Novembre
viene proibita la teocratica bolla In coena Domini di Pio V del 1566;




1768
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico

(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1767-75, si avvale del consiglio e dell'iniziativa di riformatori studiosi di economia, come P. Neri, A.M. Tavanti, F.M. Gianni;

1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1768
-

 

1768
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
1768
Aprile
sposa per procura (in maggio di persona a Caserta) la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814)
[Dopo che erano morte di vaiolo le altre due sorelle, pure promesse spose e duchesse: Marie Johanna († 1762) e Marie Josephe († 1767), figlie di figlia di Maria Teresa d'Absburgo.]



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
B. Tanucci
(1759 - 1768)
marchese
della Sambuca

(1768 apr - 1785)

1768
Aprile
il matrimonio con Marie Karoline d'Absburgo (1752-1814), fa mutare l'orientamento politico nei due regni per cui dal legame con la Spagna si passa a quello con gli Absburgo d'Austria; il primo ministro B. Tanucci viene sostituito dal palermitano marchese della Sambuca, ambasciatore gradito alla corte di Vienna.]
Giugno
viene proibita la teocratica bolla In coena Domini di Pio V del 1566;




SICILIA
Viceré
G. Fogliani
(1755 - 1773)
1768
-
 

a



Aix, Louis-Charles-Antoine des detto Desaixcavaliere di Vergoux (o Veygoux) (Castello d'Ayat, Clermont-Ferrand 1768-Marengo 1800) militare francese;
1789, aderisce con entusiasmo alla Rivoluzione;
da L.-N.-M. Carnot viene destinato all'armata del Reno dove si distingue raggiungendo il grado di generale di divisione;
1796, partecipa con J.-V.-M. Moreau all'offensiva in Baviera;
1798, comandante dell'avanguardia dell'armata d'Oriente, prende parte alla presa di Malta, alla battaglia delle Piramidi e all'organizzazione dell'Egitto;
viene fatto prigioniero dagli inglesi;
1800, raggiunto N. Bonaparte in Italia, ha il comando di due divisioni e l'incarico di sorvegliare la strada su Genova; 14 giugno, accorre a Marengo in aiuto del primo console determinando il capovolgimento delle sorti della battaglia: muore nel combattimento.

Bessieres, Jean-Baptiste – duca d'Istria (1768-1813) militare francese, creatore della celebre Guardia Imperiale;
[Marito di Marie-Jeanne (1782-1837.]
ufficiale della Guardia Nazionale durante la Rivoluzione;
1796, …nell'esercito d'Italia;
1804, maresciallo;
1809, duca d'Istria;
1813, rimane ucciso a Weissenfels.

Beyrand, Martial (1768-1796) militare francese;
soldato semplice alla vigilia della Rivoluzione, per il suo coraggio e il suo spirito di iniziativa diventa ufficiale;
1796, viene nominato generale da Augerau che gli affida il comando della prima brigata al posto di Victor;
con un attacco alla baionetta decide la vittoria del ponte di Lodi;
rimane poi ucciso conducendo un attacco alla baionetta a Castiglione.

Bonaparte, Giuseppe (Corte, Corsica 1768-Firenze 1844)
[Fratello maggiore di Napoleone ]
1788, dopo gli studi in Francia, si laurea in giurisprudenza all'università di Pisa;
1793, costretto ad abbandonare la Corsica con la famiglia, in seguito alla ribellione di P. Paoli contro la Convenzione, partecipa come commissario alle operazioni per la riconquista di Tolone;
1794, stabilitosi a Marsiglia con la famiglia, sposa a Marsiglia Julie Clary, figlia di un ricco commerciante e sorella della celebre Desirée, futura moglie di J.-B. Bernadotte (futuro Carlo XIV re di Svezia);
1796-1797, è incaricato di una missione in Corsica;
1797, ambasciatore a Roma, deve partire in seguito ad una manifestazione popolare contro i francesi;
1798, rappresentante della Corsica al Consiglio dei Cinquecento, si tiene in disparte durante la campagna d'Egitto;
1799, 18 novembre, dopo il colpo di stato del 18 brumaio, cui è rimasto estraneo, diventa consigliere di stato e senatore ed è incaricato di importanti missioni diplomatiche;
1801, come rappresentante della Francia firma la pace di Lunéville con l'Austria e il concordato con la Santa Sede;
1802, firma la pace di Amiens con l'Inghilterra; alla proclamazione dell'impero ha i titoli di principe e di grande elettore;
1805, rifiuta la corona del Regno Italico per non compromettere i propri diritti di successione al trono imperiale;
1806, entra a Napoli con l'esercito comandato dal generale Massena;
1806-08, re di Napoli;
1808-13, re di Spagna;
1814, i rovesci di Napoleone I lo costringono a ripassare i Pirenei;
30 marzo, con le funzioni di luogotenente generale dell'Impero dirige la difesa di Parigi;
1815, durante i Cento Giorni presiede il consiglio dei ministri in assenza di Napoleone I;
dopo la sconfitta di Waterloo, riesce a rifugiarsi negli Stati Uniti dove vive a lungo col nome di conte di Survilliers;
1841, ritornato in Francia, si trasferisce successivamente a Firenze dove muore nel 1844.

Boutet, Ours-Jacques (1768-1849) precettore del figlio di Las Cases.
[Padre di Ermance-Catherine.]

Capece Minutolo, Antonio - principe di Canosa (Napoli 1768-Pesaro 1838) politico napoletano, difensore ad oltranza dei privilegi ecclesiastici e feudali della monarchia assoluta;
1816, ministro della polizia del Regno delle Due Sicilie, poi licenziato dal re Ferdinando I;
I piffari di montagna (1820)
1822, ministro della polizia, dopo aver stroncato la rivoluzione costituzionale del 1820-21, è ancora licenziato;
1830, a Modena contribuisce a fare del ducato il centro del reazionarismo italiano;
1831-34, collabora alla «Voce della verità»;
Riflessioni critiche sulla moderna «Storia del Reame di Napoli» del generale P. Colletta (1834).

Carr, William – visconte Beresford (1768-1854) militare francese;
comandante del corpo di spedizione inglese in Portogallo;
vince a Soult e a La Albuera.

Champion, Etienne - conte di Nansouty (1768-1815) generale francese;
allievo della scuola di Brienne;
1799, generale di brigata;
1808, primo scudiere dell'impero;
ha il comando della Guardia da Napoleone I e si distingue particolarmente nella campagna di Francia;
1815, dopo la decadenza di Napoleone I, aderisce ai Borbone.

Chateaubriand, François-René devisconte (Saint-Malo 4 settembre 1768 – Parigi 4 luglio 1848) scrittore, politico e diplomatico francese.

Corday d'Armont, Marie-Anne Charlotte de (Ronceray, Alançon 1768-Parigi 1793) nobildonna francese;
1793, 13 luglio, riuscita a farsi ricevere da J.-P. Marat, lo pugnala; subito arrestata, viene condannata a morte e ghigliottinata.

Dal Pozzo, Ferdinando (Moncalvo 1768-Torino 1843) politico piemontese
1798, membro del governo provvisorio piemontese e favorevole all'annessione alla Francia
1809-14, ha da Napoleone la carica di primo presidente della corte d'appello di Genova
1821, Carlo Alberto gli affida il ministero degli interni nel breve esperimento costituzionale; esule a Ginevra, Londra e Parigi
Sulla felicità che gli italiani debbono e possono dal governo austriaco procacciarsi (1833)
1838, grazie a Carlo Alberto può ritornare in patria.

Fay, Marie-Victor-Nicolas de – marchese di La Tour Maubourg detto Victor de Faÿ de Latour-Maubourg (o La Tour Maubourg) (La Motte-de-Galaure 22 maggio 1768 – Castello di Lys, Dammarie-lès-Lys, Melun 11 novembre 1850) militare e politico francese, fedele ai Borbone, discendente da un'antica e nobile famiglia;
[Fratello del conte Marie-Charles-César-Florimond de Fay de La Tour-Maubourg (1756/7-1831).]

Fourier, Jean-Baptiste-Joseph (Ausette 21 mar 1768 - Parigi 16 mag 1830) matematico e fisico francese;
[Figlio di un sarto di cui rimase orfano a otto anni.]
non può intraprendere la carriera di ufficiale di artiglieria ma riesce a diventare insegnante di matematica presso l'accademia militare;
1798, segue Napoleone in Egitto;
Prefazione storica (1809, inizio; vi delinea una sintesi della civiltà egiziana)
Teoria analitica del calore (1822)
insegna Analisi al Politecnico di Parigi.

Guyot, Claude-Etienne (1768-1837) militare francese;
generale, combatte sotto N. Bonaparte da cui riceve varie onorificenze;
1815, comandante della cavalleria della Guardia a Waterloo, rimane ferito.

Hoche, Louis-Lazare (Versailles 25 giugno 1768 – Wetzlar 19 settembre 1797) militare francese;
[Figlio di un palafreniere nelle scuderie reali.]

Krylov, Ivan Andreevic (Mosca 1768-Pietroburgo 1844) scrittore russo, modesto impiegato della burocrazia zarista
La famiglia folle (1786)
I monelli (1788)
1789, pubblica la rivista «Posta degli spiriti»
1792, chiude il precedente periodico e  avvia subito un secondo «Lo spettatore» 
1793, ne avvia un terzo «Il Mercurio di San Pietroburgo» ma deve andare in esilio
1804, rientra in Russia, dopo l'assassinio di Paolo I e l'avvento di Alessandro I; cominciano ad uscire nella rivista «Lo spettatore moscovita» le sue prime favole (il cui primo volume uscirà nel 1809) e due nuove commedie
Negozio di mode (1807)
Lezione alle figlie (1807)
tutte con grande successo.

Lainé, Joseph-Henri-Joachim – visconte (Bordeaux 11 novembre 1768 – Parigi 17 dicembre 1835) politico francese;
1789, commerciante all'ingrosso a Bordeaux, diviene in seguito avvocato perorando con grande successo a Parigi;
1793, è nominato amministratore del distretto della La Réole;
1795, durante il Direttorio riprende ad esercitare come avvocato;
1808, nominato membro del Corpo legislativo, in questa assemblea dà prova di una indipendenza singolare;
1814, marzo-giugno, prefetto provvisorio della Gironda; sotto la prima restaurazione viene eletto presidente della Camera dei deputati;
1815, durante i Cento giorni si rifugia in Inghilterra accompagnando la duchessa d'Angoulême;
[Al suo ritorno dall'isola d'Elba Napoleone I annuncia di perdonare tutti, tranne i due «plus grands ennemis»: lui e Lynch.]
sotto la seconda restaurazione viene rieletto presidente della Camera dei deputati;
1816, 8 mag-29 dic 1818, ministro dell'Interno; è fatto inoltre pari di Francia senza mai cessare di essere un sostenitore della libertà costituzionale;
nominato per ordonnance (ma non eletto) membro dell' "Académie française", prende il posto di Hugues-Bernard Maret;
1830, è lui che in occasione delle ordonnances dichiara: «Les rois s’en vont!».

Law, Jacque-Alexandre - marchese di Lauriston (1768-1828) maresciallo di Francia, diplomatico e ministro;
nipote del famoso finanziere John Law, fu condiscepolo di N. Bonaparte alla scuola militare di Brienne;
aiutante di campo di N. Bonaparte (Primo Console) nella seconda campagna d'Italia;
1801, incaricato di una missione diplomatica a Copeneghen, prende parte alla difesa della piazza contro la flotta inglese; partecipa alla campagna di Austerlitz;
1807, prende Ragusa e diventa governatore di Venezia;
1808, viene inviato in Spagna;
1809, partecipa sotto il viceré Eugenio alla campagna di Ungheria distinguendosi a Raab;
partecipa alla battaglia di Wagram;
1812, … alla campagna di Russia;
1813, combatte a Lipsia dove viene fatto prigioniero;
può rientrare in Francia solo dopo la prima abdicazione di Napoleone I;
1815, sottomessosi ai Borbone, sotto la seconda Restaurazione diventa pari di Francia;
1817, marchese;
1821, ministro;
1823, maresciallo di Francia;
1824, ancora ministro.

Le Picard de Phelippeaux, Antoine (1768-1799) militare francese;
compagno di N. Bonaparte alla scuola militare di Brienne;
1789, capitano, entra in seguito nell'esercito di Condé;
ritorna a Parigi per organizzare l'evasione dal Temple di W. Sidney Smith che riesce perfettamente;
messosi al servizio dell'Inghilterra, viene portato da W. Sidney Smith in Egitto dove, col grado di colonnello, tiene in scacco N. Bonaparte.
Muore di peste.

Lorcet, Jean-Baptiste (1768-1822) militare francese;
prima nell'esercito del Reno e poi in Vandea con J.-B. Kléber;
1799, generale;
negli ultimi anni dell'Impero esercita alcune funzioni di carattere amministrativo.

Luisa di Hochberg (Karlsruhe 1768-1820) nobildonna tedesca, seconda moglie del granduca di Baden Carlo Federico;
1788, damigella d'onore di Amalia, nuora di Carlo Federico, sposa il sovrano rimasto vedovo e ormai cinquantenne; ha quattro figli dei quali il primogenito Leopoldo è probabilmente frutto di una relazione con il figliastro Ludovico; alla morte del marito tenta con ogni mezzo di assicurare una successione ai suoi figli contro i diritti del ramo principale della casa di Zähringen; non esita quindi a rapire e a tenere prigioniero il figlio neonato del nipote Carlo, nuovo granduca del Baden;
1818, i suoi tentativi hanno successo quando, alla morte di Carlo, sale al trono Ludovico
1830, in mancanza di eredi diretti, Ludovico trasmette i diritti sul Baden a Leopoldo.

Malcolm, sir Pulteney (1768-1838) marinaio inglese;
[Marito di lady Clementine.]
specializzato nella cattura delle navi nemiche, è a fianco di Nelson a Tolone e a Trafalgar;
a Sant'Elena, accompagato dalla moglie, sostituisce Cockburn riuscendo a godere della fiducia di N. Bonaparte.

Montmorency, Anne-Charles-François, duca di (1768-1846) militare francese;
[Discendente della più illustre fra le nobili famiglie francesi.]
1790, emigra;
durante il Consolato ritorna in Francia;
1810, è creato conte e comandante della Guardia nazionale di Parigi;
è nominato pari da Louis XVIII.

Montmorency-Laval, Anne-Adrien-Pierre de – duca di Laval e di San Fernando Luis (Parigi 29 ottobre 1768 – Parigi 6 giugno 1837) diplomatico e politico francese.
[Figlio del duca Anne-Alexandre-Marie de Montmorency-Laval e di sua moglie Marie-Louise de Montmorency-Luxembourg (1750-1829).]

Mortier, Édouard-Adolphe-Casimir-Josephduca di Treviso (Le Cateau-Cambrésis 13 febbraio 1768 – Parigi 28 luglio 1835) militare francese;
[Assieme alla sua consorte, è il committente del palazzo di Sceaux, nelle vicinanze di Parigi, che egli fa costruire sulle rovine del più antico castello distrutto dalla rivoluzione nel grandioso parco colbertiano.]
1791, entrato nell'esercito con il grado di sottotenente, lo stesso anno viene nominato capitano dei volontari del nord;
1792-93, combatte nelle guerre rivoluzionarie francesi, nelle campagne sul fronte di nord-est, nei Paesi Bassi e successivamente sulla Mosa e sul Reno;
1799, nella guerra della seconda coalizione, viene promosso generale di brigata e generale di divisione;
1803, guida l'occupazione francese del principato di Hannover, possedimento di Giorgio III del Regno Unito; 5 luglio, ottiene dal Wallmoden la firma della "capitolazione di Artlenburg";
[Sino alla fine del 1813, questa firma segnerà il destino dei possedimenti sul continente della famiglia di Hannover.]
1804, in conseguenza dei suoi successi, Napoleone I lo include nella prima lista dei marescialli di Francia;
[È uno dei 18 marescialli di Napoleone I (su 26) membri della Massoneria.]
successivamente, ottiene il comando di uno dei corpi della Grande Armée alla battaglia di Ulma, e si distingue particolarmente per la sua brillante azione nella battaglia di Dürrenstein;
1806, opera nuovamente nella zona di Hannover;
1807, si distingue particolarmente nella battaglia di Friedland;
1808, viene creato duca di Treviso da Napoleone I;
[Titolo che si estinguerà nel 1912.]
1809, viene messo al comando di un corpo d'armata nella campagna napoleonica per la conquista di Madrid (rimanendo in Spagna fino al 1811); novembre, conquista la vittoria nella battaglia di Ocaña;
1812-13, comanda la Giovane Guardia che per ultima abbandona Mosca in fiamme;
1814, nella campagna difensiva rende degli importanti servizi in operazioni di retroguardia e di distaccamenti, in particolare nella difesa di Parigi contro gli alleati;
1815, dopo il ritorno della casa di Borbone con Luigi XVIII, riceve il comando di una divisione ed è nominato pari di Francia; durante i Cento giorni si riunisce a Napoleone I, assumendo un importante comando, ma all'inizio della battaglia di Waterloo è costretto a lasciarlo per un attacco di sciatalgia; sotto la seconda restaurazione rifiuta di partecipare al consiglio di guerra che deve giudicare M. Ney e viene destituito;
1816-18, viene eletto deputato;
1819, senatore, viene riammesso alla Camera dei pari;
1825, riceve le insegne dell'Ordine dello Spirito Santo, la più alta onorificenza del regno;
1830-31, ambasciatore a San Pietroburgo;
1834 nov-feb 1835, presidente del Consiglio dei ministri e ministro della Guerra di Luigi Filippo;
1835, mentre accompagna Luigi Filippo ad una parata militare, lui ed altre undici persone, vengono uccise in un attentato al re ad opera del corso Giuseppe Fieschi.

Picot di Limoelan, Joseph-Pierre (1768-1826) realista francese;
[Figlio di un gentiluomo bretone ghigliottinato nel 1793 per aver partecipato alla congiura Rouerie.]
divenuto aiutante di campo del marchese de La Rouerie dall'inizio della congiura, conduce sempre la vita del congiurato realista;
per il tentato assassinio del Primo Console deve fuggire negli Stati Uniti;
a Baltimora entra in seminario;
1812, diventa curato di Charlestown.

Resigny, Yves de (1768-1857) militare francese;
ufficiale d'ordinanza di Napoleone I durante i Cento giorni, viene preso dagli inglesi come prigioniero di guerra ma presto è liberato;
sotto Luigi Filippo, tornato in Francia, viene reintegrato nell'esercito.

Ressi, Adeodato (Cervia, Ravenna 1768-Venezia 1822) patriota ed economista romagnolo, laureatosi in giurisprudenza a Pavia;
1797, membro degli juniori della Repubblica Cisalpina;
1800, professore di economia pubblica (poi di statistica) presso l'università di Pavia, fa parte, durante il periodo napoleonico, del collegio dei dotti;
1801, partecipa ai comizi di Lione;
Dell'economia della specie umana (1817-19, in quattro tomi)
Orazione in lode del conte Pietro Verri (1818)
1818, soppressa la sua cattedra, collabora al «Conciliatore»;
1821, viene arrestato e processato sotto l'accusa di aver appartenuto alla Carboneria; tradotto nelle carceri di Venezia, vi muore l'anno successivo, poco prima che la condanna all'ergastolo venga commutata in sei anni di prigione.

Schleiermacher, Friedrich Daniel Ernst (Breslavia 1768-Berlino1834) filosofo e teologo tedesco.

Vokos, Andreas detto Miaulis (Eubea 1768 ca-Atene 1835) militare greco;
1822, ammiraglio della flotta greca durante la sollevazione contro l'impero ottomano;
1824, settembre, sconfigge a capo Geronte la flotta di Ibrahim, pascià d'Egitto;
1825, maggio, altra vittoria davanti a Sfakteria;
1827, lasciata la carica di ammiraglio, si ritira nell'isola di Idra; nella Grecia divenuta indipendente, è contrario al dittatore G.A. conte di Capodistria e ai suoi legami con la Russia, avvicinandosi agli elementi filoinglesi;
1835, favorevole all'insediamento di re Ottone, è nominato viceammiraglio; viene sepolto al Pireo presso la cosiddetta "tomba di Temistocle".

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La rivoluzione industriale

«segue da 1767»
1768, Hargreaves utilizza diverse invenzioni nel suo filatoio che chiama jenny (gianetta).
In un primo tempo sul jenny un operatore può manovrare otto fusi, in seguito ottanta e anche più.
Segue quasi subito Arkwright col throstle, un filatoio mosso da energia animale e idraulica.
[nel 1811 l'Inghilterra avrà più di trecentomila fusi che lavorano sul principio di Arkwright.]
«segue 1769»

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«seguea da 1767»
1768
Germania
Lipsia, con il Musarion di C.M. Wieland, pubblicato da P.E.Reich, ha inizio l'era classica della letteratura tedesca.
«segue 1769»

Encyclopédie

«segue da 1767»
1768, 
«segue 1769»

1768-71, esce l'Encyclopaedia Britannica (in 3 voll.)

Milano ha 125.000 abitanti.

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