© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa segretario di Stato: cardinale Torrigiani; 1768 Il venerdì
santo, sulla gran loggia del Vaticano, viene ancora letta, per l'ultima
volta, la teocratica bolla In
coena Domini di Pio V del 1566.
«segue
da 1767» Acta sanctorum (collezione di vite dei santi) «segue
da 1643»
|
ANNO 1768
– Aix, Louis-Charles-Antoine des
detto Desaix – cavaliere
di Vergoux (o Veygoux)
(Castello d'Ayat, Clermont-Ferrand 1768-Marengo 1800) militare francese;
Torna su1789, aderisce con entusiasmo alla Rivoluzione; da L.-N.-M. Carnot viene destinato all'armata del Reno dove si distingue raggiungendo il grado di generale di divisione; 1796, partecipa con J.-V.-M. Moreau all'offensiva in Baviera; 1798, comandante dell'avanguardia dell'armata d'Oriente, prende parte alla presa di Malta, alla battaglia delle Piramidi e all'organizzazione dell'Egitto; viene fatto prigioniero dagli inglesi; 1800, raggiunto N. Bonaparte in Italia, ha il comando di due divisioni e l'incarico di sorvegliare la strada su Genova; 14 giugno, accorre a Marengo in aiuto del primo console determinando il capovolgimento delle sorti della battaglia: muore nel combattimento. – Bessieres, Jean-Baptiste – duca d'Istria (1768-1813) militare francese, creatore della celebre Guardia Imperiale; [Marito di Marie-Jeanne (1782-1837.] ufficiale della Guardia Nazionale durante la Rivoluzione; 1796, …nell'esercito d'Italia; 1804, maresciallo; 1809, duca d'Istria; 1813, rimane ucciso a Weissenfels. – Beyrand, Martial (1768-1796) militare francese; soldato semplice alla vigilia della Rivoluzione, per il suo coraggio e il suo spirito di iniziativa diventa ufficiale; 1796, viene nominato generale da Augerau che gli affida il comando della prima brigata al posto di Victor; con un attacco alla baionetta decide la vittoria del ponte di Lodi; rimane poi ucciso conducendo un attacco alla baionetta a Castiglione. – Bonaparte, Giuseppe (Corte, Corsica 1768-Firenze 1844) [Fratello maggiore di Napoleone ] 1788, dopo gli studi in Francia, si laurea in giurisprudenza all'università di Pisa; 1793, costretto ad abbandonare la Corsica con la famiglia, in seguito alla ribellione di P. Paoli contro la Convenzione, partecipa come commissario alle operazioni per la riconquista di Tolone; 1794, stabilitosi a Marsiglia con la famiglia, sposa a Marsiglia Julie Clary, figlia di un ricco commerciante e sorella della celebre Desirée, futura moglie di J.-B. Bernadotte (futuro Carlo XIV re di Svezia); 1796-1797, è incaricato di una missione in Corsica; 1797, ambasciatore a Roma, deve partire in seguito ad una manifestazione popolare contro i francesi; 1798, rappresentante della Corsica al Consiglio dei Cinquecento, si tiene in disparte durante la campagna d'Egitto; 1799, 18 novembre, dopo il colpo di stato del 18 brumaio, cui è rimasto estraneo, diventa consigliere di stato e senatore ed è incaricato di importanti missioni diplomatiche; 1801, come rappresentante della Francia firma la pace di Lunéville con l'Austria e il concordato con la Santa Sede; 1802, firma la pace di Amiens con l'Inghilterra; alla proclamazione dell'impero ha i titoli di principe e di grande elettore; 1805, rifiuta la corona del Regno Italico per non compromettere i propri diritti di successione al trono imperiale; 1806, entra a Napoli con l'esercito comandato dal generale Massena; 1806-08, re di Napoli; 1808-13, re di Spagna; 1814, i rovesci di Napoleone I lo costringono a ripassare i Pirenei; 30 marzo, con le funzioni di luogotenente generale dell'Impero dirige la difesa di Parigi; 1815, durante i Cento Giorni presiede il consiglio dei ministri in assenza di Napoleone I; dopo la sconfitta di Waterloo, riesce a rifugiarsi negli Stati Uniti dove vive a lungo col nome di conte di Survilliers; 1841, ritornato in Francia, si trasferisce successivamente a Firenze dove muore nel 1844. – Boutet, Ours-Jacques (1768-1849) precettore del figlio di Las Cases. [Padre di Ermance-Catherine.] – Capece Minutolo, Antonio - principe di Canosa (Napoli 1768-Pesaro 1838) politico napoletano, difensore ad oltranza dei privilegi ecclesiastici e feudali della monarchia assoluta; 1816, ministro della polizia del Regno delle Due Sicilie, poi licenziato dal re Ferdinando I; I piffari di montagna (1820) 1822, ministro della polizia, dopo aver stroncato la rivoluzione costituzionale del 1820-21, è ancora licenziato; 1830, a Modena contribuisce a fare del ducato il centro del reazionarismo italiano; 1831-34, collabora alla «Voce della verità»; Riflessioni critiche sulla moderna «Storia del Reame di Napoli» del generale P. Colletta (1834). – Carr, William – visconte Beresford (1768-1854) militare francese; comandante del corpo di spedizione inglese in Portogallo; vince a Soult e a La Albuera. – Champion, Etienne - conte di Nansouty (1768-1815) generale francese; allievo della scuola di Brienne; 1799, generale di brigata; 1808, primo scudiere dell'impero; ha il comando della Guardia da Napoleone I e si distingue particolarmente nella campagna di Francia; 1815, dopo la decadenza di Napoleone I, aderisce ai Borbone. – Chateaubriand, François-René de – visconte (Saint-Malo 4 settembre 1768 – Parigi 4 luglio 1848) scrittore, politico e diplomatico francese. – Corday d'Armont, Marie-Anne Charlotte de (Ronceray, Alançon 1768-Parigi 1793) nobildonna francese; 1793, 13 luglio, riuscita a farsi ricevere da J.-P. Marat, lo pugnala; subito arrestata, viene condannata a morte e ghigliottinata. – Dal Pozzo, Ferdinando (Moncalvo 1768-Torino 1843) politico piemontese 1798, membro del governo provvisorio piemontese e favorevole all'annessione alla Francia 1809-14, ha da Napoleone la carica di primo presidente della corte d'appello di Genova 1821, Carlo Alberto gli affida il ministero degli interni nel breve esperimento costituzionale; esule a Ginevra, Londra e Parigi Sulla felicità che gli italiani debbono e possono dal governo austriaco procacciarsi (1833) 1838, grazie a Carlo Alberto può ritornare in patria. – Fay, Marie-Victor-Nicolas de – marchese di La Tour Maubourg detto Victor de Faÿ de Latour-Maubourg (o La Tour Maubourg) (La Motte-de-Galaure 22 maggio 1768 – Castello di Lys, Dammarie-lès-Lys, Melun 11 novembre 1850) militare e politico francese, fedele ai Borbone, discendente da un'antica e nobile famiglia; [Fratello del conte Marie-Charles-César-Florimond de Fay de La Tour-Maubourg (1756/7-1831).] – Fourier, Jean-Baptiste-Joseph (Ausette 21 mar 1768 - Parigi 16 mag 1830) matematico e fisico francese; [Figlio di un sarto di cui rimase orfano a otto anni.] non può intraprendere la carriera di ufficiale di artiglieria ma riesce a diventare insegnante di matematica presso l'accademia militare; 1798, segue Napoleone in Egitto; Prefazione storica (1809, inizio; vi delinea una sintesi della civiltà egiziana) Teoria analitica del calore (1822) insegna Analisi al Politecnico di Parigi. – Guyot, Claude-Etienne (1768-1837) militare francese; generale, combatte sotto N. Bonaparte da cui riceve varie onorificenze; 1815, comandante della cavalleria della Guardia a Waterloo, rimane ferito. – Hoche, Louis-Lazare (Versailles 25 giugno 1768 – Wetzlar 19 settembre 1797) militare francese; [Figlio di un palafreniere nelle scuderie reali.] – Krylov, Ivan Andreevic (Mosca 1768-Pietroburgo 1844) scrittore russo, modesto impiegato della burocrazia zarista La famiglia folle (1786) I monelli (1788) 1789, pubblica la rivista «Posta degli spiriti» 1792, chiude il precedente periodico e avvia subito un secondo «Lo spettatore» 1793, ne avvia un terzo «Il Mercurio di San Pietroburgo» ma deve andare in esilio 1804, rientra in Russia, dopo l'assassinio di Paolo I e l'avvento di Alessandro I; cominciano ad uscire nella rivista «Lo spettatore moscovita» le sue prime favole (il cui primo volume uscirà nel 1809) e due nuove commedie Negozio di mode (1807) Lezione alle figlie (1807) tutte con grande successo. – Lainé, Joseph-Henri-Joachim – visconte (Bordeaux 11 novembre 1768 – Parigi 17 dicembre 1835) politico francese; 1789, commerciante all'ingrosso a Bordeaux, diviene in seguito avvocato perorando con grande successo a Parigi; 1793, è nominato amministratore del distretto della La Réole; 1795, durante il Direttorio riprende ad esercitare come avvocato; 1808, nominato membro del Corpo legislativo, in questa assemblea dà prova di una indipendenza singolare; 1814, marzo-giugno, prefetto provvisorio della Gironda; sotto la prima restaurazione viene eletto presidente della Camera dei deputati; 1815, durante i Cento giorni si rifugia in Inghilterra accompagnando la duchessa d'Angoulême; [Al suo ritorno dall'isola d'Elba Napoleone I annuncia di perdonare tutti, tranne i due «plus grands ennemis»: lui e Lynch.] sotto la seconda restaurazione viene rieletto presidente della Camera dei deputati; 1816, 8 mag-29 dic 1818, ministro dell'Interno; è fatto inoltre pari di Francia senza mai cessare di essere un sostenitore della libertà costituzionale; nominato per ordonnance (ma non eletto) membro dell' "Académie française", prende il posto di Hugues-Bernard Maret; 1830, è lui che in occasione delle ordonnances dichiara: «Les rois s’en vont!». – Law, Jacque-Alexandre - marchese di Lauriston (1768-1828) maresciallo di Francia, diplomatico e ministro; nipote del famoso finanziere John Law, fu condiscepolo di N. Bonaparte alla scuola militare di Brienne; aiutante di campo di N. Bonaparte (Primo Console) nella seconda campagna d'Italia; 1801, incaricato di una missione diplomatica a Copeneghen, prende parte alla difesa della piazza contro la flotta inglese; partecipa alla campagna di Austerlitz; 1807, prende Ragusa e diventa governatore di Venezia; 1808, viene inviato in Spagna; 1809, partecipa sotto il viceré Eugenio alla campagna di Ungheria distinguendosi a Raab; partecipa alla battaglia di Wagram; 1812, … alla campagna di Russia; 1813, combatte a Lipsia dove viene fatto prigioniero; può rientrare in Francia solo dopo la prima abdicazione di Napoleone I; 1815, sottomessosi ai Borbone, sotto la seconda Restaurazione diventa pari di Francia; 1817, marchese; 1821, ministro; 1823, maresciallo di Francia; 1824, ancora ministro. – Le Picard de Phelippeaux, Antoine (1768-1799) militare francese; compagno di N. Bonaparte alla scuola militare di Brienne; 1789, capitano, entra in seguito nell'esercito di Condé; ritorna a Parigi per organizzare l'evasione dal Temple di W. Sidney Smith che riesce perfettamente; messosi al servizio dell'Inghilterra, viene portato da W. Sidney Smith in Egitto dove, col grado di colonnello, tiene in scacco N. Bonaparte. Muore di peste. – Lorcet, Jean-Baptiste (1768-1822) militare francese; prima nell'esercito del Reno e poi in Vandea con J.-B. Kléber; 1799, generale; negli ultimi anni dell'Impero esercita alcune funzioni di carattere amministrativo. – Luisa di Hochberg (Karlsruhe 1768-1820) nobildonna tedesca, seconda moglie del granduca di Baden Carlo Federico; 1788, damigella d'onore di Amalia, nuora di Carlo Federico, sposa il sovrano rimasto vedovo e ormai cinquantenne; ha quattro figli dei quali il primogenito Leopoldo è probabilmente frutto di una relazione con il figliastro Ludovico; alla morte del marito tenta con ogni mezzo di assicurare una successione ai suoi figli contro i diritti del ramo principale della casa di Zähringen; non esita quindi a rapire e a tenere prigioniero il figlio neonato del nipote Carlo, nuovo granduca del Baden; 1818, i suoi tentativi hanno successo quando, alla morte di Carlo, sale al trono Ludovico; 1830, in mancanza di eredi diretti, Ludovico trasmette i diritti sul Baden a Leopoldo. – Malcolm, sir Pulteney (1768-1838) marinaio inglese; [Marito di lady Clementine.] specializzato nella cattura delle navi nemiche, è a fianco di Nelson a Tolone e a Trafalgar; a Sant'Elena, accompagato dalla moglie, sostituisce Cockburn riuscendo a godere della fiducia di N. Bonaparte. – Montmorency, Anne-Charles-François, duca di (1768-1846) militare francese; [Discendente della più illustre fra le nobili famiglie francesi.] 1790, emigra; durante il Consolato ritorna in Francia; 1810, è creato conte e comandante della Guardia nazionale di Parigi; è nominato pari da Louis XVIII. – Montmorency-Laval, Anne-Adrien-Pierre de – duca di Laval e di San Fernando Luis (Parigi 29 ottobre 1768 – Parigi 6 giugno 1837) diplomatico e politico francese. [Figlio del duca Anne-Alexandre-Marie de Montmorency-Laval e di sua moglie Marie-Louise de Montmorency-Luxembourg (1750-1829).] – Mortier, Édouard-Adolphe-Casimir-Joseph – duca di Treviso (Le Cateau-Cambrésis 13 febbraio 1768 – Parigi 28 luglio 1835) militare francese; [Assieme alla sua consorte, è il committente del palazzo di Sceaux, nelle vicinanze di Parigi, che egli fa costruire sulle rovine del più antico castello distrutto dalla rivoluzione nel grandioso parco colbertiano.] 1791, entrato nell'esercito con il grado di sottotenente, lo stesso anno viene nominato capitano dei volontari del nord; 1792-93, combatte nelle guerre rivoluzionarie francesi, nelle campagne sul fronte di nord-est, nei Paesi Bassi e successivamente sulla Mosa e sul Reno; 1799, nella guerra della seconda coalizione, viene promosso generale di brigata e generale di divisione; 1803, guida l'occupazione francese del principato di Hannover, possedimento di Giorgio III del Regno Unito; 5 luglio, ottiene dal Wallmoden la firma della "capitolazione di Artlenburg"; [Sino alla fine del 1813, questa firma segnerà il destino dei possedimenti sul continente della famiglia di Hannover.] 1804, in conseguenza dei suoi successi, Napoleone I lo include nella prima lista dei marescialli di Francia; [È uno dei 18 marescialli di Napoleone I (su 26) membri della Massoneria.] successivamente, ottiene il comando di uno dei corpi della Grande Armée alla battaglia di Ulma, e si distingue particolarmente per la sua brillante azione nella battaglia di Dürrenstein; 1806, opera nuovamente nella zona di Hannover; 1807, si distingue particolarmente nella battaglia di Friedland; 1808, viene creato duca di Treviso da Napoleone I; [Titolo che si estinguerà nel 1912.] 1809, viene messo al comando di un corpo d'armata nella campagna napoleonica per la conquista di Madrid (rimanendo in Spagna fino al 1811); novembre, conquista la vittoria nella battaglia di Ocaña; 1812-13, comanda la Giovane Guardia che per ultima abbandona Mosca in fiamme; 1814, nella campagna difensiva rende degli importanti servizi in operazioni di retroguardia e di distaccamenti, in particolare nella difesa di Parigi contro gli alleati; 1815, dopo il ritorno della casa di Borbone con Luigi XVIII, riceve il comando di una divisione ed è nominato pari di Francia; durante i Cento giorni si riunisce a Napoleone I, assumendo un importante comando, ma all'inizio della battaglia di Waterloo è costretto a lasciarlo per un attacco di sciatalgia; sotto la seconda restaurazione rifiuta di partecipare al consiglio di guerra che deve giudicare M. Ney e viene destituito; 1816-18, viene eletto deputato; 1819, senatore, viene riammesso alla Camera dei pari; 1825, riceve le insegne dell'Ordine dello Spirito Santo, la più alta onorificenza del regno; 1830-31, ambasciatore a San Pietroburgo; 1834 nov-feb 1835, presidente del Consiglio dei ministri e ministro della Guerra di Luigi Filippo; 1835, mentre accompagna Luigi Filippo ad una parata militare, lui ed altre undici persone, vengono uccise in un attentato al re ad opera del corso Giuseppe Fieschi. – Picot di Limoelan, Joseph-Pierre (1768-1826) realista francese; [Figlio di un gentiluomo bretone ghigliottinato nel 1793 per aver partecipato alla congiura Rouerie.] divenuto aiutante di campo del marchese de La Rouerie dall'inizio della congiura, conduce sempre la vita del congiurato realista; per il tentato assassinio del Primo Console deve fuggire negli Stati Uniti; a Baltimora entra in seminario; 1812, diventa curato di Charlestown. – Resigny, Yves de (1768-1857) militare francese; ufficiale d'ordinanza di Napoleone I durante i Cento giorni, viene preso dagli inglesi come prigioniero di guerra ma presto è liberato; sotto Luigi Filippo, tornato in Francia, viene reintegrato nell'esercito. – Ressi, Adeodato (Cervia, Ravenna 1768-Venezia 1822) patriota ed economista romagnolo, laureatosi in giurisprudenza a Pavia; 1797, membro degli juniori della Repubblica Cisalpina; 1800, professore di economia pubblica (poi di statistica) presso l'università di Pavia, fa parte, durante il periodo napoleonico, del collegio dei dotti; 1801, partecipa ai comizi di Lione; Dell'economia della specie umana (1817-19, in quattro tomi) Orazione in lode del conte Pietro Verri (1818) 1818, soppressa la sua cattedra, collabora al «Conciliatore»; 1821, viene arrestato e processato sotto l'accusa di aver appartenuto alla Carboneria; tradotto nelle carceri di Venezia, vi muore l'anno successivo, poco prima che la condanna all'ergastolo venga commutata in sei anni di prigione. – Schleiermacher, Friedrich Daniel Ernst (Breslavia 1768-Berlino1834) filosofo e teologo tedesco. – Vokos, Andreas detto Miaulis (Eubea 1768 ca-Atene 1835) militare greco; 1822, ammiraglio della flotta greca durante la sollevazione contro l'impero ottomano; 1824, settembre, sconfigge a capo Geronte la flotta di Ibrahim, pascià d'Egitto; 1825, maggio, altra vittoria davanti a Sfakteria; 1827, lasciata la carica di ammiraglio, si ritira nell'isola di Idra; nella Grecia divenuta indipendente, è contrario al dittatore G.A. conte di Capodistria e ai suoi legami con la Russia, avvicinandosi agli elementi filoinglesi; 1835, favorevole all'insediamento di re Ottone, è nominato viceammiraglio; viene sepolto al Pireo presso la cosiddetta "tomba di Temistocle". |
La rivoluzione industriale «segue da 1767» «seguea
da 1767» «segue
da 1767» 1768-71, esce l'Encyclopaedia Britannica (in 3 voll.) Milano ha 125.000 abitanti. |