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Papa segretario
di Stato: cardinale Silvio Valenti; cardinali:
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ANNO 1744
– Admirat, Henri (3
settembre 1744 - Parigi 17 giugno 1794, ghigliottinato) cittadino francese,
noto per aver aver tentato di assassinare Collot
d'Herbois con il quale condivide lo stesso edificio;.
Torna su1794, avendo Collot d'Herbois, tra le altre cose, deciso la chiusura della lotteria pubblica dove egli lavorava, decide di assassinarlo; [Al ritorno di una riunione presso il Comitato di salute pubblica, mentre sta chiacchierando con la sua governante lo colpisce sulle scale del palazzo con due colpi di pistola; avendo egli fallito la mira, Collot d'Herbois si difende con la spada impedendogli così di fuggire dall'edificio; abbarricatosi nel proprio appartamento egli viene arrestato dalla pattuglia della Guardia Nazionale, ma non prima di aver ferito gravemente un uomo chiamato Geoffroy che sta aiutando gli uomini dell pattuglia ad entrare nell'appartamento.] portato davanti al Tribunale rivoluzionario e sottoposto a un processo che dura pochi minuti in cui può solo rispondere, viene condannato a morte; 17 giugno, viene ghigliottinato in Place de la Nation e il suo corpo viene sepolto con altri cinquantatré nel cimitero di Picpus. – Bernoulli, Johann III (Basilea 1744-Berlino 1807) dottore in filosofia a soli 13 anni e astronomo all'osservatorio di Berlino a 19; Memorie di viaggi. [Appartenente ad una famiglia di ben 8 matematici famosi.] – Bertrand de Molleville, Antoine-François (1744-1818) politico francese; contrario alla Rivoluzione, consigliere privato di Louis XVI; 1791, ministro della Marina; dopo la caduta della monarchia fugge in Inghilterra e torna in Francia sotto la Restaurazione. – Bigot de Sainte-Croix, Claude (Parigi 3 maggio 1744 – Londra 25 agosto 1803) diplomatico francese; diplomatico e brillante conversatore; 1792, 1-10 agosto, ministro degli Affari Esteri nel governo di Luigi XVI in sostituzione di F.-J. de Gratet, giudicato traditore della patria; in questi pochi giorni egli riesce a dimostrare soltanto la sua fedeltà al re, specie nella giornata del 10 agosto; in seguito si rifugia a Londra e viene inserito nella lista degli emigrati: i suoi suoi beni vengono interamente confiscati. – Boie, Heinrich Christian (Meldorf, Schleswig-Holstein 1744-1806) scrittore tedesco, parte del gruppo Göttinger Hain, fondatore del «Göttinger Musenalmanach» (1770) e direttore del Deutsches Museum (1776-1788). – Carlo da Bergamo (1744-1785) frate cappuccino, padre, della famiglia Bolgeni, fratello di p. Basilio da Bergamo; 1783, viene inviato come coadiutore del parroco all'Ospedale Maggiore di Bergamo; 1785, muore. – Dalberg, Charles-Théodore di (1744-1817) prelato francese; arcivescovo di Magonza e poi, annessa Magonza alla Francia, arcivescovo di Ratisbona; dichiaratosi pronto a collaborare con i francesi, diventa presidente della Confederazone del Reno; creato granduca di Francoforte da Napoleone I; dopo la caduta dell'Impero perde il granducato. – Deschamps-Destournelles, Louis-Grégoire (Rouen 31 maggio 1744 – Passy 27 luglio 1795) politico francese; [Figlio di Gabriel Deschamps, esattore dei domini, prende il nome di Destournelles per distinguersi dai suoi fratelli. Fratello di Deschamps de Tréfontaine.] 1760, 1° gennaio, entra negli uffici della Ferme générale di Rouen come soprannumerario nel dipartimento dei Domini; 1780, in questi anni è direttore dei Domini del re, in un momento in cui l'amministrazione dei Domini, ridotta alla Ferme générale, è divenuta una azienda autonoma statale dal nome "Administration générale des Domaines et droits domaniaux"; 1789, fautore delle nuove idee rivoluzionarie, partecipa alle giornate del 12-14 luglio nella guardia borghese poi nazionale; serve nel battaglione dei Filles-Saint-Thomas; 1790, all'inizio dell'anno entra nel Club dei Giacobini, questo direttore generale del Registro, nella sezione della Biblioteque; 10 agosto, fa parte della Commune insurrezionale e poi diviene elettore; novembre-dicembre, viene rieletto membro del consiglio generale della Commune di Parigi; 1793, gennaio, è rieletto membro del consiglio generale della Commune; 1° maggio, pronuncia alla Commune di Parigi l'elogio funebre di Lazowski; 20 febbraio, nominato alla vice-presidenza del consiglio generale della Commune si schiera con i sanculotti contro la "Commissione straordinaria dei Dodici"; 31 maggio e 2 giugno, combatte i Girondini; 13 giugno, è nominato ministro delle "Contributions et Revenus publics" (ministro delle Finanze) del Consiglio esecutivo su proposta di Louis Legendre, P.-J. Cambon e D.-J. Garat, e dopo un parere favorevole di B. Barère de Vieuzac; 1794, 27 febbraio, per non avere epurato il personale del suo ministero, viene denunciato da F.-N. Vincent e da altri hébertisti come uno strumento della fazione del "moderatismo" ma non viene perseguito; 1° aprile (12 Germinale, Anno II), la Convenzione nazionale vota la sostituzione dei sei ministri della Convenzione con dodici Commissioni esecutive; 20 aprile (1° Fiorile, Anno II) in base all'art. 1 di questo decreto, egli cessa dalle sue funzioni ma non ritrova più neppure il suo impiego di direttore generale del Registro; poco dopo, suo fratello Deschamps de Tréfontaine è condotto davanti al Tribunale rivoluzionario; avendo voluto difenderlo, viene arrestato e condotto nella prigione dei Carmes, da dove egli invia tre memorie giustificative senza effetto; 1° luglio (12 Messidoro, Anno II) in una quarta memoria si lamenta delle condizioni materiali della sua detenzione e delle conseguenza di essa sui suoi affari e chiede di essere posto ai domiciliari a sue spese sotto la guardia di un gendarme; all'inizio si settembre viene liberato; 17 ottobre, ottiene un posto di esaminatore ai concorsi d'ingresso all' "École centrale des travaux publics"; 1795, 20 aprile (1° Fiorile, Anno III), dopo l'insurrezione (12 Germinale, Anno III), il Comitato di sicurezza generale ricordandosi delle sue convinzioni giacobine, emana un ordine d'arresto nei suoi confronti ma egli riesce a fuggire e a nascondersi a Passy, dove muore il 27 luglio (9 Termidoro, Anno III). [Suo figlio ottiene dal Comitato di Sicurezza generale la rimozione dei sigilli apposti al suo domicilio il 23 aprile (4 Fiorile).] – Delfico, Melchiorre (Leognano, Teramo 1744-Napoli 1835) economista e storico italiano Memoria sul tribunal della Grascia (1785) Riflessioni su la vendita dei feudi (1790) Memorie storiche sulla Repubblica di San Marino (1804) Pensieri su l'historia e su l'incertezza e inutilità della medesima (1808). – Della Somaglia, Giulio Cesare [poi Giulio Maria] (Piacenza 26 o 29 luglio 1744 - Roma 1830) cardinale italiano; [Della famiglia Capece Anguillara dei conti Della Somaglia, ha come padrino di battesimo il card. G. Alberoni di Piacenza] 1769, cameriere segreto, da Clemente XIV; 1773, prelato domestico; 1774, segretario della congregazione dei vescovi e regolari, e quindi delle indulgenze; 1784, segretario dei sacri riti, da Pio VI; 1787, nuovamente segretario della congregazioene dei vescovi e regolari; 1788, patriarca di Antiochia, da Pio VI; 1795, cardinale-prete e vicario del papa a Roma; 1798, inviato dal papa incontro al gen. L.-A. Berthier per arrestare la marcia dell'esercito francese su Roma, arrivato a Narni non riesce ad impedirlo; riesce comunque a far allontanare in tempo dalla capitale i cardinali Braschi e Giovanni Francesco Albani già nel mirino del generale francese; lui pure è costretto a fuggire da Roma; 1799, assiste al conclave di Venezia; è incaricato da Pio VII di recarsi a Roma coi cardinali Giovanni Francesco Albani e Roverella per riprendere il governo della città occupata dai napoletani; 1809, chiamato da Napoleone I, si reca in Francia insieme ai sui colleghi; è uno dei cardinali neri e sta per lungo tempo relegato a Mézières e poi a Charleville; 1814, tornato a Roma, viene eletto vescovo di Frascati e arciprete di san Giovanni in Laterano; 1815, mentre il papa si ritira a Genova, è nominato presidente di una giunta di governo; 1818, viene trasferito al vescovado di Porto e Santa Ruffina; 1820, come decano del Sacro Collegio, ha il vescovado di Velletri; 1823, segretario di stato; 1828, gli viene conferito l'ordine dell'Annunziata dal re di Sardegna; 1830, 30 marzo, viene assalito da una febbre causata da una infiammazione polmonare; 2 aprile, muore. – Dubarry, Marie-Jeanne Vaubernier contessa (1744-1793) favorita di Louis XV, morta sul patibolo durante la rivoluzione. – Dugua, Charles-François-Joseph (1744-1802) militare francese; ufficiale nel vecchio regime; 1789, con la Rivoluzione diventa generale; prende parte all'assedio di Tolone; 1796, sta nell'esercito d'Italia; N. Bonaparte lo porta con sé in Egitto dove egli si impadronisce di Rosetta; quando fa ritorno in Francia, N. Bonaparte è già primo console ed egli viene nominato capo di S.M. dell'esercito di San Domingo, dove muore poco dopo di febbre gialla. – Duvoisin, Jean-Baptiste (1744-1813) prelato e grande teologo francese; vicario generale di Laon; 1789, durante la Rivoluzione emigra; 1799, dopo il 18 Brumaio fa ritorno in Francia; 1811, ha una parte importante nel Concilio; è il padre spirituale di Maria Luisa. – Fauchet, Claude François (Dornes, 22 settembre 1744 – Parigi, 31 ottobre 1793) rivoluzionario francese; prete a Saint-Roch; abate e vicario vescovile della diocesi di Bourges; 1783, è nominato predicatore del re; 1788, è obbligato a rinunciare al suo titolo a causa dei suoi eccessi di linguaggio contro la Corte; 1790, gennaio, membro della Comune di Parigi, fonda «Le Bulletin de la Bouche de Fer» e crea con Nicolas de Condorcet e alcuni altri il "Cercle social"; diviene vescovo statale del Calvados; deputato dell'Assemblea Legislativa e della Convenzione stigmatizza con i Girondini l'onnipotenza della Comune di Parigi; 1793, 18 luglio, è denunciato da F. Chabot come ispiratore dell'assassinio di J.-P. Marat e quindi complice di M.-A.-Ch. de Corday d'Armont; 31 ottobre, viene ghigliottinato per volontà di G.-J. Danton e di M. Robespierre. Il corpo viene gettato in una fossa comune del Cimitero della Madeleine, insieme ai corpi dei compagni di partito. – Gonzaga, Tomás António o Dirceu (Oporto 1744-Mozambico 1809) poeta brasiliano nato in Portogallo 1792, coinvolto nella congiura separatista "mineira" è deportato in Mozambico; Marilia de Dirceu (1792, I parte, pubblicata a Lisbona con pseud.; 1799, II parte; 1812, III parte, postuma e di dubbia attribuzione; narra la storia di una giovinetta, prima moglie del poeta; l'opera più originale dell'Arcadia brasiliana). – Herder, Johann Gottfried (Mohrungen, odierna Morag, Prussia Orientale 1744-Weimar 1803) scrittore e filosofo tedesco, fondatore dello "storicismo" con Justus Möser, scolaro di I. Kant e amico di J.G. Hamann, ispirò W. von Humboldt. – Hompesch, Ferdinand di (1744-1803) ultimo gran maestro dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme che regnò a Malta, viene mandato a Trieste da N. Bonaparte appena impossessatosi dell'isola. – Jovellanos, Gaspar Melchor de (Gijóon 1744-Vega, Asturie 1811) scrittore e politico spagnolo, di famiglia nobile El delincuente honrado (1774, Il delinquente per onore) Pelayo (1770, dramma in versi) Rapporto sulla legge agraria (1795) 1797, ministro della giustizia durante il regno di Carlo IV è allontanato dalla corte ed imprigionato per le sue idee progressiste 1808, liberato prende parte alla giunta centrale e aderisce alle istanze di parlamentarismo del travagliato periodo di Giuseppe Bonaparte Memorie in difesa della giunta centrale (1810) Diario (pubblicato solo nel 1911). – Lamarck, Jean-Baptiste de Monet de (Bazantin 1744-Parigi 1829) naturalista francese, compì i suoi studi presso il Collegio dei gesuiti di Amiens; 1759, alla morte del padre abbandona gli studi e intraprende la carriera militare, partecipando alla guerra dei sette anni; 1768, un incidente lo costringe ad abbandonare il mestiere delle armi; va a lavorare in banca e si mette a studiare medicina a Parigi; comincia a interessarsi di mineralogia, di chimica e di botanica; Flora francese (1778, con cui attira l'attenzione del conte di Buffon) 1779, ottiene l'ammissione all'Académie des Sciences di Parigi all'età di 35 anni; 1781, è nominato botanico presso i Giardini del re; Dizionario di botanica (1783, in vari voll. parti dell'Enciclopedia metodica) 1789, durante la rivoluzione i Giardini vengono chiusi; 1794, dopo i suoi continui pamphlets sulla loro riorganizzazione, la Convenzione nazionale ne ordina la riapertura e la loro trasformazione in Museo Nazionale di Storia Naturale; gli viene assegnata la cattedra di zoologia con il compito di fare ricerche e tenere lezioni sul gruppo di animali chiamati da Linneo"insetti e vermi" e definiti invece col nuovo nome "invertebrati"; Sistema degli animali senza vertebre (1801, dove illustra per la prima volta le sue idee sull'evoluzione delle specie organiche) Filosofia zoologica (1809, dove compare il nuovo termine "biologia") Storia naturale degli animali senza vertebre (1815-1822) 1829, muore povero e cieco. – Mahy, Thomas detto marchese di Favras (1744-1791) militare francese; ufficiale della guardia del conte di Provenza; 1789, 5-6 ottobre, devoto alla monarchia, espone al ministro conte di Saint Priest un piano per liberare il re; negozia poi un prestito di due milioni di franchi con alcuni banchieri e progetta un moto militare per strappare Louis XVI da Parigi; tradito, viene condannato a morte e impiccato. – Mattei, Alessandro (1744-1820) cardinale italiano; arcivescovo di Ferrara, è costretto ad andare in Francia con i suo colleghi, ma non avendo assistito al matrimonio di Napoleone I con Maria Luisa, viene mandato in esilio a Rethel; dopo la caduta dell'Impero, tornato a Roma, diventa vescovo di Ostia. – Méchain, Pierre François André (Laon 16 agosto 1744 – Castellón de la Plana 20 settembre 1804) astronomo e geodeta francese; scopre nove comete e calcola le loro orbite; 1781, scopre la I; 1781, scopre la II; 1785, scopre la E1 (con Charles Messier); 1786, scopre la I Cometa Encke; 1787, scopre la I; 1790, 9 gennaio, scopre la cometa II 8P/Tuttle; [La cometa rimane visibile solo per un breve periodo e sebbene egli riesca a calcolarne un'orbita, il numero di osservazioni insufficienti (raccoglierà l'ultima osservazione il 1º febbraio) non permette di riconoscere il comportamento periodico della cometa, che in seguito non porterà il suo nome.] 1792-98, prende parte, con Jean Baptiste Joseph Delambre, alla triangolazione lungo il meridiano di Parigi fino a Barcellona, promossa dall'Assemblea Costituente con il principale scopo di fissare l'unità metrica di misura; [L'asteroide "21785 Méchain" è stato così nominato in suo onore.] 1799, scopre la II 1799, scopre la III; 1804, 20 settembre, muore. – Mollevaut, Étienne (Jouy-sous-les-Côtes, Meuse 20 luglio 1744 – Nancy, Meurthe 10 gennaio 1816) politico francese; 1789, avvocato del Parlamento di Nancy, durante la Rivoluzione viene eletto sindaco di Nancy; 1791, marzo, viene nominato membro del Tribunale di cassazione; 1792, 4 settembre, viene eletto, per il dipartimento della Meurthe, alla Convenzione nazionale dove siede sui banchi girondini; 1793, al processo di Luigi XVI vota per la colpevolezza del re, per la ratifica del giudizio del popolo, ma contro la morte; vota poi per la detenzione, per l'esilio a pace avvenuta e per il rinvio; [Egli motiva la sua decisione come segue: «Je déclare que je vais prononcer comme mandataire du peuple; nul décret ne m'en a ôté le titre. Je déclare que je ne suivrai aucun autre motif que celui de l'intérêt du peuple. Je suis convaincu que le jour qui verrait tomber la tête du tyran serait peut-être celui de l'établissement d'une tyrannie nouvelle. Je suis convaincu que la mort de Louis serait pour le peuple français ce que fut celle de Charles Ier aux Anglais.»] 1793, 13 aprile, vota per la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat; 21 maggio, diviene membro e presidente della "Commissione dei Dodici", per la ricerca dei complotti della Comune di Parigi; 28 maggio, vota per il rapporto del decreto che ha annullato la "Commissione dei Dodici" alla vigilia; 2 giugno, su proposta di Boudon de l'Oise, viene emesso nei suoi confronti decreto d'accusa e mandato d'arresto assieme ai girondini; luglio, viene sostituito da Dominique Jacob; gli fugge e si nasconde in Bretagna; 28 luglio, viene messo fuori legge; 1794, dopo il 9 Termidoro viene richiamato in seno alla Convenzione nel Frimaio Anno III; 1795, 21 Vendemmiaio Anno IV, rieletto al Consiglio degli Anziani, diviene segretario e poi presidente del Consiglio stesso; 1797, 24 Germinale Anno VI, diviene membro del Consiglio dei Cinquecento; 1799, 4 Nevoso Anno VIII, essendosi allineato al colpo di stato del 18 Brumaio viene designato per il Senato al Corpo Legislativo dove siede fino al 1807; 1809, è nominato provveditore del Liceo di Nancy; 1814, è nominato presidente del collegio forense dell'ordine degli avvocati di Nancy. – Molleville, Bertrand de (1744-1818) politico francese; 1784, intendente di Bretagna; ostile agli Stati generali, suggerisce al re di scioglierli; 1791, ottobre, è nominato ministro della Marina da Luigi XVI; 1792, marzo, dà le dimissioni per dirigere la polizia segreta del re; dopo il 10 agosto fugge in Inghilterra dove scrive: Histoire de la Révolution de France (1792) rientra in Francia solo dopo la Restaurazione. – Pahlen, Pietro Luigi barone (poi conte) di (1744-1826) funzionario russo; [Discendente da nobile famiglia livoniana.] 1801, governatore generale di Pietroburgo, ha una parte importante nell'assassinio di Paolo I. – Parker-Forth, Nathaniel (Castello di Ludlow, Shropshire, Inghilterra 9 agosto 1744 – Parigi 28 aprile 1809) diplomatico e politico britannico. – Rothschild, Mayer Amschel (Francoforte sul Meno 1744-1812) membro della famiglia di finanzieri di origine ebraico-tedesca, figlio di Moses (1705-1755). – Ruffo, Fabrizio (San Lucido, Cosenza 1744-Napoli 1827) ecclesiastico e politico napoletano, appartenente alla nobile famiglia dei Ruffo di Bagnara , fu avviato alla carriera ecclesiastica e studiò a Roma nel collegio Clementino; servì Pio VI prima come chierico di camera, poi come tesoriere generale della camera apostolica; 1791, nominato cardinale, torna in patria e ottiene da Ferdinando IV la sovrintendenza della colonia agricola e industriale di San Leucio; 1798, dicembre, segue a Palermo la corte Borboneca in fuga dinanzi all'avanzata francese; 1799, gennaio, riconquista del regno; ottobre, parte per Roma e nel periodo napoleonico soggiorna a lungo a Parigi; 1815, torna a Napoli dove conduce vita ritirata e dedita agli studi. – Stengel, Henri Christian barone di (1744-1796) militare tedesco; durante il vecchio regime è un ufficiale al servizio della Francia; a Valmy comanda l'avanguardia di Dumouriez impadronendosi di Aix-la-Chapelle, che in seguito deve abbandonare al principe di Württemberg; 1795, nominato generale di cavalleria dell'esercito d'Italia, contribuisce alla vittoria di Mondovì. – Wimpfen, George-Félix barone di (1744-1814) militare francese; capo dell'esercito dei girondini, è vinto a Vernon e si rifugia in Inghilterra; tornato in Francia durante il Consolato, è nominato ispettore degli allevamenti. |
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