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Papa
Clemente X

(1670-76)

Emilio Bonaventura Altieri (Roma 1590-1676)
1623, nunzio in Polonia
1627, vescovo di Camerino e poi nunzio a Napoli e in Polonia
1657, è di nuovo a Roma
1669, cardinale
1670, dopo quattro mesi di votazioni e dopo che Venezia, Madrid e Parigi hanno ordinato ai rispettivi ambasciatori di trovare un candidato che metta tutti d'accordo, viene eletto papa in un periodo di frattura tra i porporati francesi (card. Brancaccio) e quelli spagnoli (card. d'Elce).
Mentre non dà troppa importanza al ruolo dell'Entità nello scacchiere politico d'Europa, egli delega il potere al «cardinal nepote» Paluzzo Paluzzi degli Albertoni (1623-1698), al quale trasmette pure il cognome e i beni familiari, e a Gaspare Albertoni, marito della pronipote.
21 maggio, mentre sta per rialzarsi, dopo un incontro in cui l'ambasciatore di Francia, il duca d'Estrées, ha accusato il potente cardinale Paluzzi di porre il veto alla nomina di cardinali francesi o chiaramente filofrancesi, viene costretto a sedersi dal duca d'Estrées;
26 maggio, il segretario della legazione di Luigi XIV a Roma viene trovato morto per avvelenamento;
27 maggio, il papa nomina sei nuovi cardinali tra i quali non vi è alcun francese;
le relazioni tra Francia e Roma s'interrompono;

 

Nomina custode della Biblioteca Vaticana il frate francescano Lorenzo Brancati di Lauria.

Gesuiti

«segue da 1661»
1670,
Treviso: aprono un collegio (chiuso nel 1677, per l'insalubrità del luogo è sorto);
[vedi Domicilia]
«segue 1674»

 

Lazzaristi

«segue da 1658»
1670, vengono approvate le costituzioni dalla Santa Sede, che saranno modificate solo nel 1953;
«segue 1815»

1670, Agostino Scilla conferma l'origine organica dei fossili, sostenendo che la Terra ha una storia nel corso della quale si sono verificate radicali trasformazioni, come si può osservare esaminando l'erosione delle rocce.

Paradisi fiscali

«segue da 1503»
Isole Cayman
(Svizzera dei Caraibi)
1670, in seguito al trattato di Madrid sono acquisite dalla Corona britannica e aggregate amministrativamente alla Giamaica;
«segue 1734»  

 

ANNO 1670





1670
Sacro Romano Impero
Leopoldo I
Albero genealogico

(Vienna 1640 - 1705)
figlio di Ferdinando III e di Maria Anna d'Absburgo-Spagna;
1655-1705, arciduca d'Austria;
1655-1705, re d'Ungheria;
1655-1705, re di Boemia;
1658-1705, imperatore del Sacro Romano Impero;





1670
l'istituzione della "conferenza segreta" all'interno dell'ormai troppo numeroso "consiglio aulico" dimostra già una tendenza all'accentramento e all'ampliamento delle funzioni (amministrative e giudiziarie) della cancelleria aulica; dall'altro rafforza la posizione dei ceti (Stände) nei singoli stati, cui spetta la concessione e la riscossione dei sussidi e il reclutamento delle truppe; la nobiltà ungherese dal canto suo resiste vittoriosamente ad ogni tentativo di ridurre i suoi tradizionali privilegi.


CROAZIA [dal 1096 fino al sec. XIX fa parte della corona ungherese; dal 1102 al 1918 l'Ungheria segnerà in maniera decisiva la storia croata; nel XIII secolo si stacca la Slavonia che ottiene un bano e una dieta propri.
Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Bosnia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria.]
1670
il bano Petar Zrinski compie un'audace svolta politica mandando messi a Instanbul per chiedere l'aiuto del sultano.

Marzo
senza attendere risposta da Instanbul, Petar Zrinski comincia a preparare una rivolta armata, a capo della quale chiama Franjo Krste Frankopano, suo cognato.
Il governo di Vienna, da tempo al corrente del comploto, reagisce però con decisione, soffocando in nuce con le truppe fedeli, i focolai di resistenza manifestatasi qua e là.
I due signori ribelli si precipitano invano a corte per chiedere perdono: vengono arrestati e rinchiusi nella fortezza di Wiener Neustadt e lì saranno decapitati il 30 marzo 1671 per il crimine di lesa maestà.
I loro vasti feudi vengono naturalmente confiscati dalla corona, che rafforza così in modo decisivo la sua presenza nei regni d'Ungheria e di Croazia e soprattutto sul litorale fiumano, senza peraltro riuscire a reprimere i sentimenti ostili della nobiltà.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]
BOSNIA [Dal 1390 al 1409 fa parte, assieme alla Croazia, del Regno di Croazia e di Dalmazia; dal 1409 ritorna a far parte dell'Ungheria]
1670
-

 

1670
Brandeburgo
Federico Guglielmo [il Grande Elettore]
Albero genealogico

(Berlino 1620 - Potsdam 1688)
figlio dell'elettore Giorgio Guglielmo e di Elisabetta Carlotta del Palatinato, fu educato nei Paesi Bassi presso Federico Enrico d'Orange;
1640-88, elettore di Brandeburgo;
nel 1641 ha ottenuto lo sgombero dei suoi territori da parte degli svedesi in cambio della rinuncia alla Pomerania occidentale;
nel 1648 la pace di Vestfalia gli ha assegnato i vescovati di Minden, Cammin e Halberstadt e la successione all'arcivescovato di Magdeburgo [poi unito ai suoi domini nel 1680];
1654-60, prima guerra del nord;
1660-88, duca indipendente di Prussia;
nel 1661, con la pace di Oliva, ha ottenuto la piena sovranità sulla Prussia, già feudo polacco;




1670
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1613 - Freiberg 1680)
figlio di Giovanni Giorgio I e di Maddalena di Brandeburgo;
1656-80, principe elettore di Sassonia;

1670
ducato di Sassonia-Gotha
Ernesto [il Pio]
Albero genealogico

(Altenburg 1601 - Gotha 1675) - principe luterano -
figlio di Giovanni duca di Sassonia-Weimar e di Dorotea d'Anhalt;
1632-34, guerra dei trent'anni (1618-48): partecipa quale colonnello nell'esercito di Gustavo Adolfo re di Svezia, segnalandosi a Norimberga, Lützen, Nördlingen;
1640, entra in possesso del ducato di Gotha divenendo così il capostipite dei duchi di Sassonia-Gotha;
1640-75, duca di Sassonia-Gotha;

1670
Baviera
Albero genealogico

(† 1679)
figlio di Massimiliano I e di Maria Anna d'Austria († 1665);
1651-79, principe elettore di Baviera;
[dal 1648 la Baviera ha incorporato l'Alto Palatinato]



1670
REGNO di POLONIA
Michele Korybut Wisniowiecki

(n. 1640 - Leopoli 1673)
della famiglia Zamoyski;
1669-73, re di Polonia;
1670
eletto dalla parte filoasburgica della nobiltà polacca, è subito avversato dai fautori della Francia capeggiati da Giovanni Sobieski;





1670
1669-70, rivolta dei contadini della Galizia occidentale;


 






1670
IMPERO OTTOMANO

Mehmet IV [Avci-il cacciatore]

Albero genealogico

(1642 - 1692)
figlio di Ibrahim e di Tarhan;
1648-87, sultano;
[Con la cessione del potere esecutivo al Gran Visir (1656), si inaugura l'era in cui i Gran Visir diventano il vero potere dietro il trono di Istanbul.]
dal 1667 è alleato con i Cosacchi di Petro Doroshenko;
nel 1669 ha tolto Candia ai veneziani;



Gran Visir
Mehmet Köprülü;
(1648 ago - ?)

1670
-


 

 



 

1670
RUSSIA
Alessio Michajlovic
Albero genealogico

(Mosca 1629 - 1676)
figlio di Michele Fëdorovic;
1645-76, zar di Russia;
1653-67, conflitto con la Polonia: acquisto di gran parte dell'Ucraina e di Smolensk;
1666-67, la riforma religiosa del patriarca Nikon ha provocato il "raskol" (scisma dei vecchi credenti);



 
-
1670
1666-71, una rivolta contadina, appoggiata dai cosacchi del Volga inferiore guidati da Sten'ka, sconvolge il paese;


 



1670
Francia e Navarra
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;
1653-61, la sua formazione politica è opera di G. Mazarino.


 

Primo ministro
-
Cancelliere
P. Séguier
(1656 11 gen - 28 gen 1672)
Sovrintendente delle Finanze
J.-B. Colbert
(1661 set - 1683)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Hugues de Lionne
marchese di Fresnes,
signore di Berny
(1663 3 apr - 1° set 1671)
 

1670
1669-71, appoggio alla ribellione dei Kurucoc, i magnati ungheresi, successiva alla pace di Vasvar stipulata tra l'Impero e i turchi;
promulga l' "ordinanza penale";
occupa la Lorena;

Finora la Normandia (Dieppe, Rouen, Caen, Granville) è stata la regione che ha inviato più emigranti in Canada e sono ancora i normanni di Dieppe che popolano la Martinica.
Gli abitanti del Poitou, la regione di La Rochelle e di Poitiers, sono invece predominanti in Guadalupa, nella regione occidentale di Saint-Domingue (poi Haïti) e nell'Acadia.

Lo stesso anno a Saumur, esce il libro:
La Réunion du Christianisme, ou la manière de rejoindre tous le chrétiens sous une seule confession de foy (Saumur, René Peau, 1670)
[Proprio a Saumur i protestanti hanno, sin dal 1604, uno dei loro più attivi istituti di istruzione ecclesiastica; e appunto con l'assistenza di alcuni fra gli uomini più distinti di questa scuola lo ha compiuto il pastore D'Huisseau. Il quale, forse appunto per questo, non se ne vorrà mai riconoscere autore. Ma poiché non si piegherà mai a riprovarlo, sarà ugualmente condannato insieme al libro.
In pratica l'autore si domanda: perché non potremo noi applicare il metodo cartesiano – da qualche tempo venuto di moda come una maniera più sicura di filosofare – anche alla religione, e, svincolandosi da tutte le opinioni tradizionali, rifarci unicamente e sempre alla Sacra Scrittura?
Come punto fondamentale egli ammette in pratica solo ciò che è riposto in modo chiaro e sicuro nella parola di Dio.
Questa maniera di indagine teologica è precisamente quella dei Sociniani e degli Arminiani.
Fra gli avversari in prima linea si pone il pastore Pierre Jurieu il quale comincia con un libro anonimo quella sua campagna contro ogni idea di universale tolleranza che proseguirà in seguito con tanto accanimento anche nell'esilio.
Il povero D'Huisseau, che il più insigne storico riformato di questi rivolgimenti, Elie Benoit, oserà chiamare per questo un imbroglione, un testardo, un imprudente, viene deposto dal ministero; e il concistoro e il magistrato di Saumur decretano la soppressione dell'opera.
Ma queste misure eccessive non valgono punto a soffocare lo spirito nuovo.
Esso risorge col nome di Pajonisme, da Claude Pajon, un tempo anch'egli professore all'accademia di Saumur; il quale attacca il principio della predestinazione calvinista, cercando di conciliare la prescienza divina con la libertà umana, e traendo da questo suo nuovo indirizzo varie illazioni in favore della tolleranza, che gli avversari non tralasciano di tacciare anche qui di eresia arminiana.
Le accuse cominciano ad ingrossarsi.]


Nord America
ACADIA
Governatore
-
Hector d'Andigné de Grandfontaine (1670 - ?)

1670
Port Royal,

Nell'Acadia sembra che quasi la metà della popolazione provenga dalle vicinanze di Loudun nell'Haut-Poitou (il 46,7%, secondo il censimento del 1700). Dell'altra metà provengono:
- 8,9% dal Brie,
- 8% dall'Aunis,
- 4,3% dalla Gran Bretagna,
- 4,1% dall'Anjou,
- 25,6% genericamente dalla Francia.

Per quanto riguarda la richiesta di manodopera da parte della Nuova Francia, l'Acadia continua a non produrre null'altro che pellicce ed è costantemente sull'orlo della crisi.
L'occupazione inglese dal 1654 al 1670 ha comunque bloccato ogni possibilità di diversificazione ed espansione dell'economia.
Solo ora il nuovo governatore Hector d'Andigné de Grandfontaine (1627-1696) prende possesso dell'Acadia restituita alla Francia dal Trattato di Breda.

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore generale della Nuova Francia
Daniel de Rémy de Courcelle
(1665 - 1672)
Intendente
Claude de Boutroue d'Aubigny
(1668 - 1670)
Jean Talon
(1970 - 1972)

1670
A partire da quest'anno però il quadro complessivo cambia ed è la Francia intiera ad essere rappresentata in Canada, con una prevalenza dei centri urbani e soprattutto della regione di Parigi e dell'Ile-de-France.
[Lavorando sulle stesse fonti (1942) dello storico francese Gabriel Debien (1906-1990), lo storico Peter N. Moogk mostrerà (1989) che tra il 1634 e il 1716 servi a contratto sono partiti da La Rochelle per la Nuova Francia, ma che quelli che sono partiti per le Antille sono 4.800. Più in generale il demografo Hubert Charbonneau calcolerà (1994) che dei 2.500 francesi che ogni anno partono per le colonie soltanto il 7/8% sceglie la Nuova Francia.]

Lo stesso anno la corona britannica concede la Rupert's Island alla Hudson's Bay Company.
[Comprenderebbe il Québec settentrionale, l'Ontario settentrionale, tutto il Manitoba, quasi tutto il Saskatchevan, l'Alberta meridionale e una fetta del Territorio del Nord-Ovest.]
Sia Terranova che Rupert's Island sono considerate non colonie di popolamento, ma delle vere e prorpie miniere da cui va estratto l'oro locale, vale a dire il pesce nella prima e le pellicce nella seconda. Ciò deve avvenire con il massimo sfruttamento dell manodopera locale, siano essi i pescatori dei banchi di Terranova o gli indiani della Baia di Hudson. La vera differenza dei due territori risiede nel diverso peso che vi hanno gli indiani.

Terranova, gli ultimi superstiti degli indiani beothuk si sono ritirati sui monti dell'interno e sono, a tutti gli effetti, spariti dalla vista degli europei.
[Ciò che sarà ritenuta l'ultima rappresentante dei Beothuk, sarà una donna tra i venti e i trent'anni di nome Shanawdithit, che morirà a St. John il 6 giugno 1829.]

 



1670
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]

[Lo statolderato è stato eliminato nel 1650 e sarà ristabilito solo nel 1672. Dal 1667 un provvedimento proposto dai fratelli Jan e Cornelis de Witt, ha abolito lo statolderato d'Olanda escludendo così Willem III (L'Aia 1650-Londra 1702) Albero genealogico e la sua discendenza dalla carica di capitano generale delle Province Unite, tradizionalmente ricoperta dagli Orange;]

Gran pensionario
-
Borgomastro
di Dordrecht
Cornelis de Witt (1666 - ?)
[Responsabile della politica estera.]

1670
-

In queste condizioni di ambiente un genio solitario, B. Spinoza pubblica il suo celebre: Tractatus theologico-politicus, … un'opera che è tutta un inno alla libertà.


1670
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]

 

 




1670
con la pace di Aquisgrana la Francia ha rinunciato alla Franca Contea pur vedendosi confermato l'acquisto di una parte delle Fiandre con Lilla, Doual e Charleroi.



 

 

1670
Inghilterra e Scozia
Charles II

(Londra, St.James's Palace 1630 - Whitehall 1685)
figlio di Charles I e di Enrichetta Maria di Borbone;
1660-85, re d'Inghilterra e Scozia;
1662, il suo matrimonio con Caterina di Braganza si rivela un fallimento;
1669, si ascrive segretamente alla religione cattolica che professerà palesemente in punto di morte; 1669, si ascrive segretamente alla religione cattolica che professerà palesemente in punto di morte;

 

 

 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth  
Affari Interni  
Giustizia  
 
1670
firma con Luigi XIV il "trattato segreto di Dover" che lo impegna a secondare la politica estera francese in cambio di un contributo finanziario;
SCOZIA
-
-
-
-
1670
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1670
-

 
IRLANDA
-
-
-
-

1670
-

 
Nord America
-
-
-
-

1670
gli abitanti dell'Upper South sono ormai 38.500;

VIRGINIA
Governatore
-
-

1670
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1670
-






NEW ENGLAND [Confederazione dal 1643]
Governatore
-
-

1670
-

MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1670
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1670
-

NEW HAVEN
Governatore
-
-

1670
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1670
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1670
-

CAROLINA
[Vasto tratto di terre immediatamente a sud della Virginia.
[La concessione è geograficamente distinta in:
- parte settentrionale: attorno allo stretto di Albemarle;
- parte meridionale.]
Governatore
-
-

1670
-

Gli otto proprietari della colonia, tra cui il conte di Shaftesbury, firmano la costituzione redatta da J. Locke.
Essa sancisce la più ampia tolleranza per tutti i dissidenti non esclusi i giudei ed i pagani.
Sette individui possono formare una chiesa e farla riconoscere, purché professino una fede in un Dio unico e nella necessità di tributargli un culto pubblico.
Ogni cittadino giunto al 17° anno di età deve dichiarare a quale chiesa appartiene per godere dei diritti civili e politici.
Ogni offesa o coazione per causa religiosa è severamente punita.
Contro il parere di J. Locke, i proprietari aggiungono (art. 96) questa clausola, che, sebbene tutti i dissidenti siano tollerati, però la religione anglicana, come la sola vera ed ortodossa, sarà la religione nazionale della Carolina e riceverà una dotazione ufficiale dal parlamento della colonia.
[Questo si stabilisce per un paese che non avrà fino al 1702 nessun ministro del culto ufficiale, e dove la prima chiesa sarà eretta soltanto nel 1705; per un paese, in cui la libertà religiosa è di fatto garantita dalla scarsità dei coloni, viventi in una specie di stato di natura negli immensi territori, e praticanti in quella libertà sconfinata le forme più semplici e diverse di culto a seconda della loro diversissima provenienza.]


NEW YORK
Governatore
-
-

1670
-

 

NEW JERSEY
Governatore
-
-

1670


 

a



segue

1670
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico III
Albero genealogico
(Haderslev 1609 - Copenaghen 1670)
figlio di Cristiano IV e di Anna Caterina di Brandeburgo;
1618-48, guerra dei trent'anni;
1648-70, re di Danimarca e di Norvegia;





Cristiano V
Albero genealogico
(Flensburg, Schleswig-Holstein 1646 - Copenaghen 1699)
figlio di Federico III e di Sofia di Brunswick-Lüneburg;
1670-99, re di Danimarca e di Norvegia;
continua la politica assolutistica del padre favorendo l'ascesa di una nuova nobiltà composta in gran parte di stranieri, in particolare tedeschi; suo potente ministro Peter Griffenfeld;





Primo ministro
-
Peter Griffenfeld
(1670 - ?)
1670
-
NORVEGIA
1670
-
ISLANDA
1670
-

 

1670
REGNO di SVEZIA
Cristina
Albero genealogico
(Stoccolma 1625 - Roma 1689)
figlia di Gustavo II Adolfo e di Maria di Brandeburgo;
1632-54, regina di Svezia;
sotto la reggenza di un consiglio di aristocratici presieduto da Axel Oxenstierna; direttamente al potere dal 1644;
1618-48, guerra dei trent'anni (1635-48, periodo franco-svedese);
dal 1655 si è stabilita a Roma non rinunciando alle sue ambizioni politiche;
1656-57, intrigo con il cardinale Mazarino per ottenere la corona di Napoli;
nel 1660, alla morte del cugino Carlo X Gustavo ha tentato di riacquistare il trono svedese;
nel 1667, ha posto la sua candidatura al trono di Polonia;
1669-71, avventuroso progetto di una spedizione in aiuto dei veneziani assediati dai turchi a Candia;



Carlo XI
Albero genealogico
(Stoccolma 1655 - 1697)
figlio di Carlo X;
1660-97, re di Svezia;
1660-72, regna sotto la tutela di un consiglio di sicurezza che stipula con la Polonia la pace di Oliva;




1670
-



1670
REGNO di PORTOGALLO
AFFONSO VI
Albero genealogico

(Lisbon 21 ago 1643 - Sintra 12 set 1683)
principe di Brasile (1653-56)
1656-83, re di Portogallo;
[1656-62, sotto la reggenza della madre Luisa de Guzman † 1666]
dal 23 novembre 1667 è stato detronizzato e imprigionato;
reggente è il fratello Pedro, duca di Beja;


1670
-

a

1670
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Carlo II
Albero genealogico

(Madrid 1661 - 1700)
figlio di Filippo IV e di Marianna d'Austria;
1665-1700, re di Spagna;
1665-1700, re di Napoli (Carlo V);
1665-1700, re di Sicilia (Carlo III);
succede al padre a soli quattro anni sotto la reggenza della madre;
nel 1668, con la pace di Aquisgrana, ha dovuto cedere a Luigi XIV una parte delle Fiandre;


Primo ministro
Luis Méndez de Haro
(1643 - ?)
1670
[si sta compiendo il processo di progressiva decadenza della potenza spagnola]





NAPOLI
Viceré
duca d'Arcos
(? - ?)
Nunzio apostolico
-

1670
-


SICILIA
Viceré
-
1670
-
a

 



 

1670
SAVOIA
Carlo Emanuele II
Albero genealogico

(Torino 1634-1675)
figlio di Vittorio Amedeo I e di Maria Cristina di Borbone-Francia;
1638-75, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1638-75, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
a quattro anni, sotto la reggenza della madre (Madama Reale) fino al 1648 e poi ancora a lei soggetto fino alla sua morte nel 1663;
nella gestione delle finanze è coadiuvato da Giovan Battista Truchi delle Marene;
vedovo dal 1664, nel 1665 ha sposato in seconde nozze Giovanna Battista di Savoia-Nemours figlia di Amedeo;

 

 

1670
-

 


1670
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Francesco Garbarino
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1669 18 giu - 18 giu 1671, doge di Genova;


1670
-

 

1670
ducato di Mantova e del Monferrato
Ferdinando Carlo I
Albero genealogico

(1652 - 1708)
figlio di Carlo II e di Isabella Klara d'Habsburg († 1685);
1665-1708, duca di Mantova e del Monferrato [Carlo III];
1665-1708, duca di Nevers e di Rethel [Carlo IV];



1678-92 e 1702-04, duca di Guastalla;



1670
-


 

1670
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Domenico II Contarini
Albero genealogico

(Venezia 28 gen 1585 - 26 gen 1675)
figlio di Giulio e di Lucrezia Corner;
1607, 28 nov, sposa Paolina Tron;
1659-75, doge di Venezia; [104°]
guerra di Candia (1645-69)

- nunzio pontificio: ? (1666-?);
- ambasciatore di Spagna: marchese de la Fuente (1642 - ?)
- ambasciatore di Francia: Bernard Du Plessis-Besançon (1655-?)

1670

 


1670
ducato di Parma e Piacenza
Ranuccio II Farnese

(Casalmaggiore 1630 - Parma 1694)
figlio di Odoardo I e di Margherita de' Medici (1612-79);
1646-94, duca di Parma e Piacenza;
[nel 1660 ha sposato [procura] Violante Margherita di Savoia (1635-1663); nel 1664 ha sposato Isabella d'Este (1635-1666); dal 1668 è sposato con Maria d'Este (1644-84), sorella di Isabella.]


 

 

1670
-

 

1670
ducato di Modena e Reggio
Francesco II d'Este
Albero genealogico

(Modena 1660 - Sassuolo 1694)
figlio di Alfonso IV e di Laura Martinozzi, nipote di Mazarino;
1662-94, duca di Modena e Reggio;
succeduto a soli due anni sotto la reggenza della madre, ma poi dominato dalla personalità del cugino Cesare Ignazio;

 

 

1670
-


 

 

1670
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;
1670
sotto il suo governo la vita del granducato ha subito un'involuzione, basti pensare, fra l'altro, la consegna di Galileo Galilei al Sant'Uffizio.

Cosimo III de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1639 - 1723)
figlio del granduca Ferdinando II e di Vittoria della Rovere;
1670-1723, granduca di Toscana;
profondamente influenzato dalla personalità intensamente devota della madre, manifesta un'inclinazione bigotta, espressasi tra l'altro in atteggiamenti di singolare protezione verso il clero e in un intransigente quanto esteriore moralismo;

 
1670
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Casaregi, Giuseppe Lorenzo Maria (Genova 1670-Firenze 1737) giurista italiano;
Discursus legales de commercio (pubblicati nel 1707-1729 ed alcuni postumi; è premesso il Discursus generalis de assecurationibus).

Congreve, William (Bardsey, Leads 1670-Londra 1729) poeta e drammaturgo inglese;
The Old Bachelor (1693, Il vecchio scapolo)
The Double Dealer (1693, Il doppiogiochista)
Love for Love (1695, Amore per amore, messa in scena nel 1942 da sir John Gielgud)
The Mourning Bride (1697, La sposa in lutto)
The Way of the World (1700, Così va il mondo, capolavoro del teatro inglese del Settecento, anche se accolta con freddezza dai contemporanei).
1715-20, A. Pope gli dedica la traduzione dell'Iliade.
Nominato in varie commissioni di stato, ottiene anche un segretariato alla Giamaica.
[Ricompensa dei suoi patroni whig Charles Montagu conte di Halifax e Lord Somers).].

Du Bos, Jean-Baptiste (Beauvais 1670-Parigi 1742) storico ed erudito francese;
Storia dei quattro Gordiani (1695)
Storia della lega fatta a Cambray (1709)
Riflessioni critiche sulla poesia e sulla pittura (1719, in 2 voll.; ammirato da Voltaire)
Storia critica della monarchia francese nelle Gallie (1734; avanza la tesi dell'illegalità dei diritti nobiliari, a cui si oppone Montesquieu ne L'esprit de lois).

Borbone, Louis Auguste di – duca del Maine (Saint-Germain 1670-Sceaux 1736) principe francese, figlio adulterino di Luigi XIV e della marchesa di Montespan ;
1673, legittimato dal padre, viene poi nominato duca;
1692, sposa la nipote del Gran Condé, Anne Louise;
1694, protetto dalla marchesa di Maintenon è elevato, assieme al fratello, il conte di Tolosa, al rango di principe del sangue; Luigi XIV gli affida l'educazione del delfino e il comando della Maison militaire;
1715, 2 settembre, il testamento di Luigi XIV viene fatto abrogare dal parlamento di Parigi su istanza del duca di Orléans, avversario del "partito devoto" della marchesa di Maintenon e dei due "princes legitimés"; 
egli conserva tuttavia il suo posto nel consiglio di reggenza e l'incarico di responsabile dell'educazione del delfino; la precaria salute di quest'ultimo e il timore che il duca  di Orléans diventi re di Francia lo inducono ad appoggiare le pretese di Filippo V, re di Spagna, al trono francese e quindi a partecipare alla congiura del principe di Cellamare;
1719, arrestato e liberato l'anno seguente, si ritira a vita privata nel suo castello di Sceaux.

Luynes, Jeanne-Baptiste d'Albert de – contessa de Verrua (1670-1736) nobildonna francese;
[Dame de volupté, come ella stessa si definisce, nelle sue vene scorre il sangue dei Rohan. Sposa il piemontese ? e diventa l'amante di Vittorio Amedeo di Savoia abbandonato poi furtivamente per il piacere intellettuale di tenere corte a Parigi. Mette insieme una biblioteca, rappresentativa di ogni branca del sapere – lo esige il secolo – che scheda più di 18.000 titoli e viene messa in vendita un anno dopo la sua morte.]

Mandeville, Bernard de (Dordrecht, Olanda 1670-Hackney, Londra 1733) medico e pensatore inglese; Moralismo
1691, ottenuta la laurea in medicina a Leida, si stabilisce a Londra per esercitarvi la professione;
The Grumbling Hive (1705, L'alveare brulicante o brontolone)
The Fable of the Bees or Private Vices, Publick Benefits (1714 e 1720, La favola delle api, ossia vizi privati, benefici pubblici; ripubblicazione del precedente con aggiunte + un saggio Indagine sull'origine della virtù morale); in questo opuscolo egli dimostra che, sebbene gli individui indulgano in riprovevoli vizi nella loro condotta privata, nondimeno nel complesso questi contribuiscono al bene pubblico e possono quindi essere scusati; la teoria sarà poi ripresa da Adam Smith [la "mano invisibile"] che criticherà però molto severamente il carattere satirico dell'opera di Mandeville)
The Fable of the Bees or Private Vices, Publick Benefits (1714, La favola delle api, ossia Vizi privati, benefici pubblici; ripubblicazione del precedente con aggiunte + un saggio Indagine sull'origine della virtù morale).

Petrovic Njegoš famiglia che resse il Montenegro dal 1697 al 1918:
- Danilo (1670 ca-1735) con l'aiuto russo e veneziano, ottiene il diritto ereditario alla carica di vladika (metropolita ortodosso) di Cettigne
- Sava (1700 ca-1781) conserva il potere ecclesiastico
- Basilio (1709-1766) idem
- Pietro I (1747-1830) idem
- Pietro II (1813-1851) dà una coscienza di popolo alle tribù montenegrine; scrive Il serto della montagna, poema epico religioso
- Danilo I (1826-1860) primo knez o principe laico
- Nicola I (1841-1921) primo e ultimo sovrano del Montenegro indipendente, re dal 1910 al 1918; sua figlia Elena (1873-1952) sposerà il principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel 1896 diventando regina d'Italia nel 1900.

Toland, John (Redcastle, Londonderry 1670-Putney, Londra 1722) filosofo irlandese, di famiglia cattolica; caposcuola del deismo inglese;
1686, si converte al protestantesimo e studia a Glasgow e Leida;
Cristianesimo senza misteri
(1696, anonimo, contro le religioni storiche; suscita scandalo e viene condannato al rogo dal parlamento irlandese)
1696, fugge in Inghilterra;
Vita di Milton (1698, J. Milton)
1705, è il primo ad usare il termine "panteistico";
1707, soggiorna in Germania alla corte della regina Sofia Carlotta di Prussia Albero genealogico;
Lettere a Serena (dedicate alla regina Sofia Carlotta)
Adeisidaemon, sive Titus Livius a superstitione vindicatus (1709)
Pantheisticon, sive formula celebrandae sodalitatis socraticae (1720).

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«segue da 1669»
1670,

«segue 1671»

Querelle des anciens
et
 des modernes

(controversia degli antichi
e dei moderni)

«segue da 1657»
1670, con  Confronto tra la lingua e la poesia francesi e quelle greca e latina l'attacco di J. Desmarets de Saint-Sorlin alla cultura classica diventa esplicito;
«segue 1674»

 

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