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Il Viandante |
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Papa segretario
di stato: Fabrizio Spada; Papa Giovan
Francesco Albani (Urbino 1649-Roma 1721)
Ordine
dei frati predicatori «segue da 1518» 1700, Bernardino
Ramazzini pubblica la De morbis artificium diatriba, il
primo trattato dedicato alle malattie del lavoro. «segue
da 1623» Setta degli Antoniani AFRICA |
ANNO 1700
– Adami, Anton Filippo (Livorno
primo decennio XVIII-Firenze 1770) letterato e pensatore italiano;
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suBritannico di Racine (1752, traduzione) Dimostrazione dell'esistenza di Dio provata con la contingenza della materia (1753) Saggio sull'uomo di Pope (1756, traduzione) Dissertazioni critiche (1766). – Affò, Ireneo (XVIII) frate francescano, direttore della Biblioteca di Parma; Apologia del pio esercizio della Via Crucis opposta alle censure del P. D. G. M. Pujati (contro il pensiero al riguardo del giansenista Giovanni Maria Pujati) [Stimolata dalle autorità superiori, forse dal Papa, la sua opera, lodata dai più illustri letterati del tempo come il Tiraboschi e il Bettinelli, non difende solo la Via Crucis francescana, ma anche il culto del Sacro Cuore (Cristolatria) ostacolato da Scipione de' Ricci. E in verità, nella zoccolantesca battaglia, come definisce G. M. Pujati la polemica della Via Crucis, si attacca e si difende ben più di una privativa francescana: ci sono, oltre di essa, la dottrina delle indulgenze, la Curia Romana, l'autorità del Pontefice.] Vita di Frate Elia Vita di Giovanni da Parma Cantici volgari di S. Francesco d'Assisi (dissertazione). – Angelico da Vicenza (XVIII) frate francescano; Historia chronologica dei tre Ordini. – Angelo d'Acri (XVIII) frate francescano, cappuccino, predicatore nelle Calabrie. – Annibali, Flaminio da Latera (XVIII) frate francescano; La pratica del pio esercizio della Via Crucis… vendicata dalle obbiezioni di M. Pujati (contro l'opera del giansenista Giovanni Maria Pujati) Supplemento al Bullarium franciscanum di Giacinto Sbaraglia (la continuazione dell'opera invece non gli riuscirà). – Anstey, Christopher (?-?) scrittore inglese; New Bath Guide (1766, fortunatissima satira) [Compenso ricevuto dall'editore R. Dodsley: £ 200,00, oltre alla restituzione del copyright.] – Azzoguidi (XVIII) frate francescano, curatore dell'edizione di antichi testi. – Basilio da Bergamo († 1801) frate cappuccino, padre, della famiglia Bolgeni, fratello di p. Carlo da Bergamo; [Alla sua famiglia appartengono l'abate Pier Ottavio, professore di belle lettere nel Seminario; Ottavio, preposto di Carvico, autore di un Capitolo sopra il Probabilismo e il Probabiliorismo.] dopo gli studi di rettorica e di filosofia entra tra i cappuccini; 1760, passati gli anni di prova e di chiericato viene ammesso allo Studio nel convento di Crema; 1766 superati gli esami ottiene la patente generalizia di Predicatore; 1768, viene innalzato alla cattedra dalla quale legge a Crema fino al 1773, indi a Bergamo fino al 1780; eletto alle prelature di vari conventi si esercita frattanto nell'apostolico Ministero; 1789, deve ritornare all'insegnamento nella cattedra di Bergamo; eletto più volte Definitore di provncia, non diventa Ministro Generale a causa della podagra che lo affligge; socio dell'Accademia degli Eccitati; 1801, 28 luglio, dopo breve malattia muore nel convento di Bergamo. – Bernardo da Bologna (XVIII) frate francescano, cappuccino, scotista; Bibliotheca Scriptorum O. Min. S. Francisci Cap. (1747, rifacimento e completamento della Bibliotheca scriptorum di p. Dionisio da Genova). – Bernardo Giacchi di Napoli (XVIII) frate francescano, predicatore di corte, amico di G.B. Vico e del Gravina. – Bernoulli, Daniel (Groninga 1700-Basilea1782) professore di matematica a Pietroburgo, amico e rivale di Eulero; Idrodinamica (1738, da cui il "teorema di Bernoulli"). [Appartenente ad una famiglia di ben 8 matematici famosi.] – Besson, Jean-Victor (1781-1837) militare francese; tenente di vascello; dopo l'abdicazione di Naponeone I escogita di trasportarlo in America, celato nel nascondiglio di una nave, forzando il bocco inglese; espulso dalla marina francese, diventa comandante in capo della marina egiziana. – Biscardi, Luigi (XVIII) frate francescano, polemista contro il giansenismo. – Bonaventura Barberini (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza. – Bonaventura da Potenza (XVIII) frate francescano, predicatore. – Bonifacio da Brignano (XVII-XVIII) frate cappuccino, padre, morto e sepolto a Roma. [Sulla sua tomba è posta soltanto l'iscrizione: Bonifacio da Bergamo MDCCLXXI.]. – Broggia, Carlo Antonio (Napoli XVIII) mercante ed economista italiano; Trattato dei tributi, delle monete e del governo politico della società (1743). – Caleppio, Trussardo o Truzzardo (Bergamo XVIII-XIX) letterato italiano; commissario di polizia al servizio dell'Austria; polemizzò sul «Corriere delle Dame» contro l'articolo di Madame de Staël sulle traduzioni; 1818 novembre-marzo 1819, fonda e dirige [quando il «Conciliatore» viene soppresso dall'Austria per l'effetto controproducente della sua rozza polemica] l' «Accattabrighe, ossia Classicoromanticomachia». – Carlo da Bergamo († ?) frate cappuccino, padre, (forse della famiglia Ghidini o della famiglia Valaperta) predicatore e rettore del Collegio Mariano della Misericordia in Bergamo; [1265, i Terziari fondano la Misericordia Maggiore (chiamato anche Collegio Mariano, posto in città alta nel palazzo della Misericordia che si estende sulla casa Maffeis adiacente), Opera che viene amministrata da 14 cittadini dei quali un Canonico che ne è sempre il patrono; 1610, il Collegio viene chiuso; 1632, il Collegio viene riaperto e retto per circa ottant'anni dai padri Barnabiti, poi dai padri della Compagnia di Gesù, ma per poco tempo, quindi da sei sacerdoti secolari i quali sono Rettori del Collegio e Prefetti negli Studi; 1747, secondo le Costituzioni ora pubblicate il Rettore è il vero capo ed unico superiore del Collegio; 1782, la reggenza viene affidata al padre gesuita Pineroli; 1784, 14 aprile, il Collegio chiede e ottiene dal governo di Venezia anche il convento di Longuelo dal quale poco prima sono stati espulsi i Terziari Francescani; 1785, si vorrebbe affidare tutto l'insegnamento ai gesuiti ma sfuma l'accordo; 1795, 8 luglio, il Collegio (con 30 convittori) viene chiuso per riordino; settembre, viene eletto Rettore p. Lorenzo Ghidini a cui viene affidata anche l'amministrazione economica del luogo (oltre al vitto riceve uno stipendio di L. 3.750); 1799, 4 novembre, entra nel suo ufficio di Rettore don Luigi Valaperta.] 1828, 7 settembre, muore. – Casini, Francesco Maria d'Arezzo (XVIII) frate francescano, cardinale di S. Prisca; Prediche dette nel Palazzo Apostolico (1713, prediche dette alla presenza di Clemente XI; contribuisce alla condanna del giansenismo). – Churchill, Charles (?-?) scrittore inglese; The Duellist (1763) [Compenso ricevuto dall'editore R. Dodsley: £ 450,00.]. – Crispino da Viterbo (XVIII) frate francescano; calzolaio da ragazzo, poi ortolano nel noviziato cappuccino di Bagnaia, poi cuoco ad Albano. – De Gregorio, Leopoldo - marchese di Vallesantoro e di Squillace (n. ?-m. Venezia 1785) politico siciliano, trasferitosi a Napoli, fu chiamato da Carlo di Borbone a dirigere la dogana; 1753, direttore della "segreteria di azienda" (finanze) avvia, d'accordo col re, il riscatto delle imposte indirette alienate ai privati; 1755, chiamato anche alle segreterie di guerra, marina e commercio, dopo la nomina di G. Fogliani a viceré di Sicilia, assume di fatto il ruolo di primo ministro; i suoi rapporti con il ministro degli esteri e di casa reale B. Tanucci sono spesso tesi; 1759, passato Carlo in Spagna, egli lo segue a Madrid prima come segretario delle finanze e poi anche di guerra, grazia e giustizia; l'ostilità dichiarata del clero e di larghi settori della nobiltà spagnola, oltre alle crisi economiche in atto (rivolte in Andalusia, Catalogna, Navarra, Guipúzcoa ecc) e ai suoi inopportuni provvedimenti in materia di costumi, provocano il suo allontanamento dal governo (motín de Esquilache, marzo 1766); molti anni dopo è nominato ambasciatore a Venezia dove muore. – Deodato Bossi da Bergamo (XVIII) frate cappuccino, padre; 1779, scrive un sonetto per don Matteo Milesi eletto parroco di S. Giovan Bianco. – Didaco da Madrid (XVIII) frate francescano, predicatore di corte. – Diego da Cadice (XVIII) frate francescano, cappellano militare. – Egidio Maria da S. Giuseppe (XVIII) frate francescano, degli Alcantarini di Napoli; cuoco, lanaiolo, portinaio, questuante, edifica i frati del convento di S. Pasquale a Chiaia. – Faustino da Bergamo († 1803) frate cappuccino, padre, della famiglia Piatti; 1750 ca, veste l'abito cappuccino; 1754, è posto agli studi a Crema, poi a Bergamo sempre però sotto la disciplina di p. Cristoforo da Bergamo; 1759, superata la prova degli esami con patente generalizia viene creato Predicatore; a lui è affidata anche la custodia della biblioteca del convento di Bergamo; 1788, l'abate Maffio Rocchi, segretario dell'Accademia degli Eccitati, gli affida un bel volume di lettere molto importanti, alcune preziose, conservate poi nell'archivio del convento stesso; 1797, durante le feste di Natale, mentre sta predicando a Vertova, viene arrestato e condotto a Gandino da dove, due giorni dopo, è trasferito a Bergamo dove poco dopo è liberato; 1798, 26 agosto, membri del Comitato repubblicano di Bergamo, impadronitisi dei documenti rinvenuti nella sua cella nel convento di Borgo Palazzo, lo arrestano; rimane in carcere fino al sette settembre quando il commissario Roncalli lo lascia libero per ordine del governo di Milano; 1803, 5 marzo, muore nel convento di Bergamo. – Felice da Ubrique (XVIII) frate francescano, predicatore di corte. – Felice Maria da Brignano († 1832) frate cappuccino, padre, distinto nelle teologiche scienze e nella letteratura; 1832, 17 gennaio, 81enne, muore. – Fonseca da Evora, Giuseppe Maria (XVIII) frate francescano, teologo e diplomatico portoghese; commissario generale di Curia per l'Ordine e plenipotenziario del suo re pressola Santa Sede, vescovo di Oporto; Annales di Luca Wadding (Roma 1731-36, II edizione, in sedici volumi rispetto agli otto dell'edizione lionese) [In questa edizione sono omesse le epistole dedicatorie, le epistole al lettore e la prefazione di Luca Wadding; in seguito, ogni anno, vengono pubblicati i Supplementi di p. Antonio da Melissano; al posto delle omissioni egli inserisce le Additiones (aggiunte) postume del frate irlandese stesso ed altre sue e dei suoi collaboratori, riporta alcune bolle inedite dei Pontefici ed altri documenti e, colloca all'inizio del primo volume la vita dell'autore irlandese scritta da Francesco Harold. Egli ha voluto riprendere i lavori proprio dove li aveva lasciati Luca Wadding. Infatti, dopo un volume d'indice, il XVII, che segna la divisione fra l'opera del grande irlandese e quella dei suoi continuatori, la pubblicazione prosegue con il tomo XVIII edito nel1740 che comprende gli anni 1541-1553.]. – Fortunato da Brescia (XVIII) frate francescano dei Riformati lombardi morto alla corte di Spagna; accorda la Scolastica con le scoperte scientifiche e con il più rigoroso metodo sperimentale, appoggiato all'uso del microscopio. [Convinto che la conoscenza dell'anatomia microscopica è chiave ai segreti della natura, asserisce l'importanza di due cose: - la necessità dello studio della costituzione istologica dei vari organi per conoscere le loro funzioni; - la separazione di questi organi nei loro elementi in rapporto alla loro origine embriologica. Nonostante molte opposizioni questo suo principio prevarrà un secolo dopo nelle scuole di fisiologia e di patologia. Egli è riuscito a classificare i tessuti e gli organi mezzo secolo prima di M.-F.-X. Bichat che però godrà tutto il merito della classificazione.]. – Francesco Hermosa di S. Bonaventura (XVIII) frate francescano, missionario nelle Filippine, in Siam e nella Cocincina; muore in mare nel viaggio di ritorno. – Gavin, Antonio (XVII) prete cattolico di Saragozza, passato alla fede anglicana The frauds of romish monks and priests with observations on a journey to Naples (Londra 1691, Le frodi dei monaci e dei preti romani con osservazioni durante un viaggio a Napoli) Vidas de Opispos de Roma. Intrigos de curas romanos. Vidas de manjas papistas (scelta di racconti tratti dalla precedente; Vita dei vescovi di Roma. Intrighi di parroci romani. Vita di suore papiste). A master key of popery in five parts (Londra 1725-26, Una chiave per il papato in cinque parti). – Giambattista da S. Martino (XVIII) frate cappuccino (forse della Val Brembana), padre, socio corrispondente dell'Accademia Economico-Arvale; 1769, nasce questa accademia su pressione della Serenissima ma è sprovvista di mezzi; 1787, comincia a farsi viva ed essere fonte di speranze, soprattutto perché si dedica in particolare all'agricoltura, ma i "venuti d'oltre l'alpi" le danno il colpo finale. – Giammaria da Bergamo († 1776) frate cappuccino, padre, segretario di p. Francesco Quadrio, Predicatore Apostolico. – Giglioli, Serafino della Mirandola (XVIII) frate francescano; La Via Crucis comprovata e giustificata contro le calunnie dei critici intemperanti (contro il pensiero in proposito dei giansenisti). – Giovanni Francesco da Romano (XVII) frate cappuccino, padre, della famiglia Cerruti, della monastica provincia di Bergamo; autore di vari sonetti. – Giovanni Francesco da Romano († 1771) frate cappuccino, padre; 1722, viene eletto Maestro dei novizi; [Nativo della stessa contrada del precedente.]. – Giovanni Giuseppe della Croce (XVIII) frate francescano, predicatore a Napoli, che riprende la tradizione dei Discalciati. – Giuseppe da Madrid (XVIII) frate francescano, predicatore di corte. – Goerres, Giuseppe (XVII-XVIII) romantico tedesco; patriota fervente nel periodo napoleonico, membro della massonica Tugenbund; 1820, convertito al cattolicesimo, diventa con F. Schlegel, A.H. Müller, Haller e C.M. Brentano una delle colonne del cattolicesimo germanico; si entusiasma di Francesco d'Assisi dopo aver letto il Cantico delle creature ed altre laudi a lui erroneamente attribuite, nella versione latina di due gesuiti: Chifel e Lampugnano; Der heilige Franziskus von Assisi. Ein Troubadour (Strasburgo 1826) [L'opuscolo segna una pietra miliare nella storia della cultura francescana. La novità si trova nell'espressione Ein Troubadour che significa la scoperta dei lineamenti cavallereschi e trovadorici di Francesco d'Assisi, finora trascurati e subordinati all'interpretazione mistica degli agiografi.]. – Gottsched, Johann Christoph (Judittenkirchen, Königsberg 1700-Lipsia 1766) scrittore tedesco, una delle figure dominanti della "Deutschübende poetische Gesellschaft" (Società dei poeti tedeschi) da cui uscì nel 1737; Saggio di una poetica critica (1730). Der sterbende Cato (1732, Catone morente; frigida tragedia ricucita su due opere straniere, una francese (di I. Deschamps) e una inglese (di J. Addison). – Greiderer (XVIII) frate francescano; Germania francescana (?). – Hayer, Hubert (XVIII) frate francescano, teologo e apologeta; La Religion vengée ou Réfutation des auterurs impies par une société de gens des lettre (1757-62, in collaborazione con l'avvocato Soret ed altri scrittori cattolici; serie di Cahiers, quindici all'anno, in cui gli autori fanno risalire la responsabilità dell'ateismo contemporaneo ad P. Bayle "idolo della nazione incredula"). – Hepplewhite, George (m. Londra 1786) mobiliere inglese, seguace dello stile di R. Adam; rese popolari in tutta Europa alcuni tipi di mobili neoclassici, aggraziati e di ridotte dimensioni, in legno chiaro Cabinet-Maker and Upholsterer's Guide (1788, postumo). – Israel ben Eliezer o Baal Shem Tov (Signore del Nome buono) o Besht (Okop, Podolia 1700 ca-Medziboz, Podolia 1760) mistico ebreo di origine ucraina, fondatore del «chassidismo»; non scrisse nulla ma i discepoli raccolsero una grande quantità di detti, fatti, leggende ecc.; 1736, comincia a diffondere la sua concezione mistica, caratterizzata da un costante invito alla gioia, alla comunione con Dio attraverso la realtà profana; sviluppa i principi della qabbalah soprattutto nella forma datale da J. Luria togliendole però il carattere di dottrina intellettualistica ed esoterica e facendone la base concettuale di una mistica popolare che rappresenta il maggiore movimento religioso entro l'ebraismo moderno. – Lamberto Liarte y Pardo da Saragozza (XVIII) frate francescano, predicatore delle milizie spagnole. – Leopoldo da Gaiche (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza in Umbria e nel Lazio; quando il suo convento di Monteluco, da lui ridotto a Ritiro modello, viene soppresso egli deve vivere quale sacerdote secolare in una casetta presso Spoleto ed è poi costretto all'esilio perché rifiuta il giuramento di fedeltà al governo francese. – Mac-Carthy Reagh conte di (? -?) bibliofilo ; 1775, si stabilisce a Tolosa e qui vive per quasi quarant'anni; [La sua biblioteca (secondo Seymour De Ricci) contava 601 titoli (per un totale di 825 volumi): dai libri d'Ore ai testi calligrafici di Jarry.] acquista in blocco varie biblioteche; 1769, acquista i 60 volumi in-quarto Ad usum Delphini, molti dei quali legati da Padeloup, proveniente dalla biblioteca del bibliofilo Girardot de Préfond, e una serie di 245 volumi in-ottavo di Variorum; 1779, inizia a porre all'incanto i doppi esemplari; [Si avvale d'un legatore inglese, residente a palazzo, e di un calligrafo adibito unicamente a régler, a incorniciare la gabbia tipografica dei volumi con eleganti tratti di penna. 1815, Parigi, i figli del conte fanno stampare il catalogo (oltre 1000 pagine, in due volumi in-ottavo, a cura dei F.lli De Bure) dei 6000 lotti in vendita della collezione libraria del padre (incunaboli, dai classici dell'antichità agli storici medievali ai romanzi cortesi, perrlopiù in edizioni di elegante rarità. Numerose le aldine, le elzeviriane e, tra i contemporanei, le opere stampate da Didot e da Bodoni. Nello stesso anno il duca di Devonshire si spinge ad offrire 20.000 £ per l'intera biblioteca, e l'offerta viene rifiutata. Nel 1817 viene stampata la lista dei pezzi e, in asta, l'intera collezione non raccoglie più di 16.000 sterline (ovviamente una cifra ancora ragguardevole!.] – Marczic, Francesco Ramiro (XVIII) frate francescano; Ordine dei Frati Minori. – Michelangelo da Bergamo († 1743) frate cappuccino, laico, allievo della monastica provincia di Parma; 1743, 12 ottobre, muore nel convento di Cesena. – Michelangelo da Boccaleone († 1772) frate cappuccino, padre, della monastica provincia di Bologna nella quale fu innalzato alla Prelatura; 1772, 21 giugno, muore nel convento di Ferrara. – Michelangelo Franceschi da Reggio (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza. – Michele da Tugio (XVIII) frate francescano; Bullarium franciscanum (Roma 1752, termine della stampa dei sette volumi in folio) – Morelly (sec. XVIII) scrittore francese della cui vita nulla si sa; il suo comunismo utopistico influenzò F.-N. Babeuf ed É. Cabet; sotto il suo nome apparvero: Saggio sullo spirito umano (1743) Saggio sul cuore umano (1745) Fisica della bellezza (1748) Il principe o trattato delle qualità di un grande re e sistema di un saggio governo (1751) La Basiliade o naufragio delle isole galleggianti (1753) Codice della natura (1755, celebre, un tempo attribuito a D. Diderot; traccia un ordine naturale della società). – Morosini, Giovanni (XVIII) frate benedettino, vescovo di Verona, giansenista; si oppone alla devozione del Sacro Cuore (Cardiolatria), come Scipione de' Ricci vescovo di Pistoia e di Prato. – Onorati, Nicola o Onorati Columella (XVIII) frate francescano, pioniere nelle riforme agricole; [Volle aggiungersi il secondo nome Columella in onore del classico autore del De Rustica.] dopo aver insegnato giovanissimo filosofia a Bologna, è chiamato dall'Università di Napoli alla cattedra di agricoltura e scienze veterinarie, poi a quella di diritto naturale e di teologia scotista, ma egli si specializza in agraria; Delle cose rustiche, ovvero dell'agricoltura teorica trattata secondo i principi della chimica moderna (1792, I edizione; 1804, II edizione ampliata) Coltura e l'uso economico dei pomi di terra, detti volgarmente patate Coltivamento e industria della bambagia nel regno di Napoli Dell'agricoltura pratica e pastorizia e di molte altre dottrine che riguardano la medicina veterinaria e l'economia domestica per gli dodici mesi dell'anno (un vademecum del contadino, con raccolta di detti e proverbi popolari, che sarà ristampato nel 1854). – Overbeck († 1869) pittore tedesco, autore del "Perdono", dipinto alla Porziuncola; 1813, amico di Goerres, F. von Schlegel e di C.M. Brentano, si converte al cattolicesimo; assieme ad altri pittori, tra cui Steine, Vogel, Schnorr, Veit, grandi ammiratori dei primitivi italiani e fiamminghi, viene in Italia e si stabilisce a Roma, nel convento di Sant'Isidoro da cui la soppressione dei conventi nel 1810 ha cacciato i frati irlandesi. – Pacifico da Sanseverino (XVIII) frate francescano, predicatore. – Palou, Francesco (XVIII) frate francescano, missionario; 1749, giunge in California con due compagni, p. Ginepro Serra e p. Giovanni Crespi; nella vasta regione i tre fondano delle Riduzioni (comunità cristiane); egli rimane presidente della vecchia California; Noticias de la Nueva California Vida del P. Serra. – Paolo Fedele da Burgos (XVIII) frate francescano, predicatore di corte. – Papini, Niccolò (XVIII) frate francescano; Etruria francescana (?) – Pier Maria da Pederobba (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza, ascoltatissio alle corti di Torino, Parma, Firenze e Napoli, nelle maggiori chiese di Roma e delle altre città italiane. – Pietro Antonio da Venezia (XVIII) frate francescano; Giardino serafico historico. – Poncelet, Policarpo di Verdun (XVIII) frate francescano, acuto investigatore della chimica organica. – Pujati, Giovanni Maria (XVIII) frate somasco passato ai benedettini, giansenista; Pio Esercizio della Via Crucis (Pistoia 1782, con prefazione dedicata a Scipione de' Ricci) [Rispetta il numero delle quattordici stazioni, ma altera il contenuto delle sei tradizionali non desunte dal Vangelo; sostituisce: 1 - all'incontro con la Madonna una invocazione all'Addolorata; 2, 3, 4, - alle tre cadute (per i giansenisti una debolezza incompatibile con la santità e la forza del Redentore), tre riflessioni sul dolore di Gesù nel portare la Croce; 5 - all'episodio della Veronica una riflessione sulla necessità di ricopiare in sé Cristo; 6 - alla deposizione di Gesù morto fra le braccia di Maria ancora una preghiera alla Donna forte che regge ai piedi della Croce il martirio della morte del Figlio; inoltre, insinua dei principi teologici errati e degli spunti polemici; fa recitare il Pater e l'Ave in volgare e sopprime i versetti dello Stabat Mater «contro i quali - si dice - i giansenisti hanno un'antipatia speciale».] [A lui risponde in particolare Ireneo Affò In verità, nella zoccolantesca battaglia, come definisce G. M. Pujati la polemica della Via Crucis, si attacca e si difende ben più di una privativa francescana: ci sono, oltre di essa, la dottrina delle indulgenze, la Curia Romana, l'autorità del Pontefice.]. – Ralph, James (XVIII) storico e libellista whig di origine americana; The Case of Authorship by Profession or Trade, stated with regard to Booksellers, the Stage, and the Public (1758). – Sbaraglia, Giacinto (XVIII) frate francescano dei Conventuali; Bullarium franciscanum (da Onorio III a Bonifacio VIII) [Sarà continuato dall'Eubel per ordine di p. Bonaventura Soldatic.] Supplementum et castigatio ad Scriptores trium Ordinum S. Francisci (a completamento dell'opera di Luca Wadding) Scriptorum trium Ordinum Sancti Francisci (continuazione della precedente, dal 1650 al 1750, ancora inedita nel 1944). – Serafino da Nembro († 1762) frate cappuccino, laico, della famiglia Bonini, affiliatosi in seguito alla monastica provincia di S. Bernardino negli Abruzzi; eccellente ebanista e intagliatore, degno compagno ed emulo dei frati Michele della Petrella, Stefano da Chieti e Giovanni Palombieri; 1762, 30 giugno, muore nel convento di Teramo, dove stava lavorando ad altari, tabernacoli e reliquiari. – Serra, Ginepro (XVIII) frate francescano, missionario; 1749, giunge in California con due caompagni, p. Francesco Palou e p. Giovanni Crespi; nella vasta regione i tre fondano delle Riduzioni (comunità cristiane); in seguito si reca nell'Alta California; 1776, fonda la città di San Francisco. – Smith, Guglielmo (XVIIII) frate francescano, fondatore ad Anversa del Museo filologico sacro per lo studio dell'Ebraico e della Sacra Scrittura. – Suysken, Costantino (XVIII) gesuita, bollandista; Acta Sanctorum (Anversa 1768, opera in cinquecento fogli) [Il tomo II racchiude il primo studio modernamente e scientificamente critico della vita di Francesco d'Assisi. L'autore affronta il problema delle fonti biografiche del poverello d'Assisi e divide il suo lavoro in tre parti: I) Commentariu praevius, in cui espone i suoi studi e le sue conclusioni sulle prime biografie e sui punti più controversi della sua vita; II) La pubblicazione di tre leggende: quella di Bonaventura da Bagnoregio, e due preziose, inedite: La Vita prima di Tommaso da Celano (la Seconda leggenda sarà pubblicata solo nel 1806) e la Legenda trium sociorum bollandianamente annotate; III) Appendice ad gloriam postumam, un vivo ritratto del santo dedotto da documenti, tradizioni, ricordi, ed una nuova dissertazione intorno ad altri tre problemi storici: . le relazioni tra san Francesco e san Domenico; . l'autenticità dell'indulgenza della Porziuncola; . la leggenda dell'incorruttibilità del corpo di san Francesco nella tomba murata.]. – Teofilo da Corte (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza, discepolo e amico di Tomaso da Cori; 1732, per ordine del Generale lascia la Sabina e va in Corsica dove fonda un Ritiro a Zùani; 1736, sessantenne, si reca in Toscana dove, sostenuto dall'autorità dell'arcivescovo e di Gian Gastone de' Medici, fonda un Ritiro a Fucecchio. – Thomson, James (Ednam, Roxburgshire 1700-Richmond 1748) poeta scozzese, dopo gli studi di teologia, lasciò Edimburgo per tentare a Londra la carriera letteraria dove venne protetto dal mecenate George Lyttelton; The seasons (1726-30, Le stagioni) Sophonisba (1730, Sofonisba, tragedia) Edward and Eleonora (1739, Edoardo ed Eleonora) The castle of indolence (1748, Il castello dell'indolenza, poemetto) Alfred (1749 Alfredo il Grande, con D. Mallet, con la famosissima canzone Rule Britannia scritta da Thomson). – Tomaso da Cori (XVIII) frate francescano, predicatore di penitenza, evangelizzatore dei briganti della campagna romana nell'ermo Ritiro di Civitella. – Veronica Giuliani (XVIII) suora nel convento di Città di Castello. – Zaccaria da Spirano († ?) frate cappuccino, padre; 1756, viene avviato agli studi nel convento di Rivolta dove diventa in seguito Predicatore; 1777, Guardiano a S. Giovan Bianco; 1784, Guardiano a Romano di Lombardia; 1795, Guardiano ad Almenno; 1799, Lettore di Teologia nello studio di Bergamo; 1809, 22 gennaio, muore nel convento di Bergamo. – Zaist, Giovan Battista (Cremona 1700-1757) architetto, pittore e scrittore d'arte italiano, allievo di G.B. Natali; Notizie storiche de' pittori, scultori e architetti cremonesi (1774, postumo, con importanti informazioni su artisti quali B. Bembo, il Boccancino, i Campi ecc.). – Zatta, Antonio (sec. XVIII) tipografo italiano, fu tra i più attivi tipografi operanti a Venezia negli ultimi tre decenni del secolo XVIII. – Zinzendorf, Nikolaus Ludwig von (Dresda 1700-Herrnhut 1760) teologo tedesco, appartenente ad una antica famiglia austriaca che, per aver aderito al protestantesimo, era stata costretta a lasciare le proprie terre e ad emigrare in Sassonia; dopo la morte del padre, ministro presso la corte sassone e amico del pietista Ph.J. Spener, fu inviato al Paedagogium di Halle fondato da A.H. Francke e vi compì gli studi secondari; conseguita la laurea in diritto alla università di Wittenberg, intraprese un viaggio nei Paesi Bassi, dove incontrò i riformati delle Province Unite, e in Francia dove strinse amicizia con il cardinale A. de Noailles arcivescovo di Parigi; rientrato in Sassonia, diventa consigliere del principe elettore; 1727, abbandona l'ufficio per dedicarsi totalmente ad una comunità di Hussiti, fuggiti dalla Moravia per motivi religiosi e di altri dissidenti (già da lui accolti nella sua proprietà di Herrnhut (Pascolo di Dio) nella Sassonia) ; egli abolisce la servitù, proclama la libertà di coscienza e introduce la comunione dei beni; ostile alla teologia considerata "invenzione del diavolo" e fautore di una "religione del cuore", promuove una pietà intima e austera alimentata dalla preghiera, dai canti, dalla lettura della Bibbia e dalla meditazione delle sofferenze di Cristo in croce che redimono il mondo; le chiese ufficiali del protestantesimo lo osteggiano per il suo carattere anticonformista e ne contestano l'autonomia istituzionale e liturgica; 1736, viene esiliato dalla Sassonia (dove rientrerà solo nel 1747); 1737, solo con l'appoggio del re Federico Guglielmo I di Prussia riesce ad ottenere la dignità episcopale che gli consente di reggere Herrnhut in modo autonomo sulla base di fede della Confessione augustana; negli anni seguenti compie vari viaggi in Olanda, nei paesi baltici, in Inghilterra e in America fondandovi comunità di "fratelli" e dando inizio a un'azione missionaria tuttora viva ("herrnhuter") Autobiografia (1748 ca). |
guerra di successione spagnola 1700 Seconda guerra del nord 1700-21 Scoppia per un conflitto di interessi fra la Russia che, trasformata
ormai da Pietro il Grande da paese asiatico
in paese europeo, ha bisogno di uno sbocco sul Baltico e la Svezia che
deve garantirsi il dominio dello stesso mare con la conquista dei territori
a sud del golfo finnico; Societas Regia Scientiarum 1700, Berlino, fondata da Federico I, con il personale contributo di G.W. Leibniz. «segue da 1699»1700 Una particolarietà dell'editoria del Settecento (come lo è stata del Seicento) sarà ancora la frequente costituzione di "società cooperative". [Thomas Longman fondatore della Longmans, Green & Co. è un esperto nella costituzione di queste società; anche John Rivington e John Murray.] Inghilterra università di Cambridge: in questo periodo Richard Bentley induce l'universita a tentare un esperimento editoriale: poiché esso si rivela un costoso fallimento, i Sindaci diventeranno editori nel vero senso della parola non prima del 1872. Stampatori: a Cambridge: . Bruce Rogers, . Walter Lewis, . Stanley Morison; a Oxford: . Horace Hart, . John Johnson. Francia Quasi tutte le grandi opere della letteratura francese del Settecento saranno stampate all'estero, oppure sotto falsa soscrizione. «segue 1701» «segue
da 1697» «segue da 1662» |
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