Papa Pio XII
(1939-58)
responsabile dell'Entità:
card. P.
Fumasoni Biondi.
FUCI
(Federazione universitaria cattolica italiana)
«segue da 1945»
1950, la federazione, che rivendica una sua autonomia pur essendo una
branca dell'Azione Cattolica, entra spesso in conflitto
con i dirigenti di quest'ultima e con la gerarchia ecclesiastica.
ONU
[Organizzazione delle nazioni unite]
1950
segr.gen.: Trygve Lie (1946
feb - mar 1953);
Gennaio
10, l'Urss si ritira dal Consiglio di sicurezza dell'Onu
per protesta contro la presenza nel Consiglio stesso della Cina nazionalista
di Formosa di Chiang kai-shek.
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«Il
Popolo»
«segue da 1945»
1950, l'edizione romana è affidata a R.
Arata;
su scala nazionale la Dc,
impegnata nel procurarsi l'appoggio di grossi quotidiani indipendenti,
trascura sempre più i fogli ufficiali.
«segue 1956»
(quotidiano)
«segue da 1944»
1950, più di mezzo milione di copie la tiratura nel primo quinquennio
del dopoguerra;
nella stagione estiva organizza una serie di "feste dell'Unità";
oltre a impiegare quadri dirigenti tradizionali del partito formatisi
prima della guerra:
- C. Negarville
- V. Spano
- A. Colombi
- Mario Montagnana,
ne forma anche di nuovi, attinti alle leve più giovani:
- D. Lajolo
- P. Ingrao
- M. Alicata
- A. Tortorella
- A. Reichlin
- L. Pintor
- A. Coppola
- M. Ferrara
- L. Pavolini;
Federazione romana (stipendi):
- Otello Nannuzzi, segretario (L. 35.000);
- Edoardo Perna, resp.le organizz. (L. 30.000);
- Carlo Salinari, resp.le lavoro di massa
(L. 32.000);
- Maria Michetti, resp.le femminile (L. 30.000)
- Leo Canullo, (?)
- Gastone Modesti, (?)
- ecc.
- telefonista (L. 23.000),
- cassiera (L. 27.000)
- cuoca (L. 18.000)
[per la mensa della federazione dove mangiano i funzionari].
«segue 1957»
«Cultura e realtà»
direttore:
. Mario Motta;
Alcuni "cattolici comunisti" allontanati dal Pci
(poi denominati "sinistra cristiana"), danno vita a questa rivista
bimestrale.
Il primo numero si apre con un articolo di Cesare
Pavese intitolato Il mito, seguito da Claudio
Napoleoni; nelle "Note" compaiono tra gli altri i nomi
di Italo Calvino e di Felice
Balbo;
n. 2, luglio-agosto: presenta in apertura ben
tre saggi di Cesare Pavese;
n. 3-4, senza data, scrivono anche Natalia
Ginsburg e Alberto Moravia.
[Ma dura poco… non gradita da P.
Togliatti. che lamenta il fatto che «La
preoccupazione quasi esclusiva di questi giovani non è più
quella di cambiare il mondo, ma di cambiare il marxismo».]
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