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Papa segretario di Stato: cardinale Fabrizio Paolucci de' Calboli († 1726); 1713 Calamità naturali: peste bovina. «segue
da 1712» Maurini «segue
da 1679» «segue
da 1710» 1713, Antonio Vallisneri dimostra che gli insetti presenti all'interno degli organismi vegetali e animali non nascono spontaneamente nei corpi che li ospitano, ma derivano da uova deposte da insetti della medesima specie. |
ANNO 1713
– Ambrogi, Anton Maria (Firenze
1713-1788) letterato italiano; tradusse:
Torna suLe tragedie del Signor di Voltaire adattate all'uso del teatro italiano (1752) Opere di Virgilio (1758-62) Lettere di Cicerone (1780). – Batteux, Charles (Alland'huy, Vouziers 1713-Parigi1780) filosofo e letterato francese, professore di filosofia greca e latina nel Collegio reale; Traité des beaux-arts réduits à un seul principe (1746, Le belle arti ridotte a un solo principio) Cours de belles-lettres (1750, Corso di belle lettere) La morale d'Epictète (1758, La morale di Epitteto) 1761, è nominato membro dell'Académie française. – Benezet, Anthony (Saint-Quentin, Francia 1713-Filadelfia 1784) riformatore americano di origine francese, quacchero, uno dei primi difensori della causa dei negri Relazione storica della Guinea (1762) Memorie. – Buondelmonte, Giuseppe Maria (Firenze 1713-Pisa 1757) giurista, appartenente all'aristocrazia fiorentina; Orazione funebre in lode dell'Augustissimo imperatore Carlo VI (in cui si ispira a un'interpretazione antitirannica del Machiavelli) Ragionamento sul diritto della guerra giusta (1755, in cui si rifa alle idee di Montesquieu). – Diderot, Denis (Langres, Haute-Marne 1713-Parigi 1784) filosofo e scrittore francese. – Clairaut, Alexis-Claude (Parigi 1713-1765) matematico francese. Si applicò in particolare al calcolo dello schiacciamento polare della Terra e contribuì a calcolare l'orbita della cometa di Halley. – Genovesi, Antonio (Castiglione, Salerno 1º novembre 1713 – Napoli 22 settembre 1769) filosofo ed economista napoletano; tenne a Napoli la prima cattedra di economia in Europa; 1735, ancora giovane, dopo aver dimostrato quanta ricchezza consumano gli ecclesiastici, propone delle riforme atte a gravare di imposte i beni della Chiesa; 1738, ordinato sacerdote, dopo pochi mesi si trasferisce a Napoli dove si tiene in stretto contatto con Giambattista Vico; 1741, al'università di Napoli ottiene la cattedra di metafisica, cui viene successivamente aggiunta quella di etica; Disciplinarum metaphysicarum elementa (1743; 2^ ed. in ital. 1766, Elementi di Metafisica (in quattro parti) dal 1743 al 1752) Elementa artis logico criticae (1745, 2^ ed. in ital. 1766 Discorso (di premessa alla ristampa del Ragionamento sopra i mezzi più necessari per far rifiorire l'agricoltura di U. Montelatici 1753) Elementi di teologia 1754, docente di economia politica, occupa una cattedra istituita appositamente per lui presso l'Ateneo napoletano da Bartolomeo Intieri; soggiorna più volte e per lunghi periodi nel palazzo di questi a Massaquano dove scrive alcune sue opere; Meditazioni filosofiche (1754) Lettere filosofiche (1759) Lettere Accademiche (1764) Diocesinae, o sia della filosofia del giusto e dell'onesto (1767) Delle lezioni di commercio, o sia d'economia civile (1765-67) Lettere accademiche su la questione se siano più felici gl'ignoranti che gli scienziati (già anonime nel 1764, uscite nel 1769) Logica per gli giovanetti (1774, Remondini, Bassano 1774) [Seguace delle idee di G.B. Vico e più ancora di quelle di J. Locke limitatamente alla filosofia, egli dovette servirsi dell'intervento del vescovo di Taranto, F. Galiani, e di Benedetto XIV per conservare l'abito talare.]. – Gozzi, Gasparo (Venezia 1713-Padova 1786) scrittore italiano, tra i fondatori con il fratello Carlo (1720-1806) della veneziana "Accademia dei Granelleschi" una delle istituzioni più conservatrici del '700, si dimostrò, a differenza del fratello, amico ed estimatore di C. Goldoni; con la moglie Luisa Bergalli traduce, fra l'altro, su commissione, Plauto, Longo Sofista, Luciano, Molière, Klopstock; Sermoni (1745-80, diciannove composizioni monotone) 1747, sempre in società con la moglie, prende in affitto il teatro Sant'Angelo e tenta senza successo una riforma del teatro mettendo in scena testi del repertorio francese accanto ad altri della commedia dell'arte; Lettere diverse (1750) Lettere serie, facete, capricciose e quasi bestiali Rime piacevoli (1751) Giudizio degli antichi poeti sopra la medesima censura di Dante attribuita a Virgilio (1758, difesa di Dante in polemica con S. Bettinelli) 1760, 6 febbraio, stampa la «Gazzetta Veneta» [Imitazione dello «Spectator» fondato da R. Steele in Inghilterra.] maggio, stampa il settimanale «Il mondo morale»; 1761, 4 febbraio, stampa l' «Osservatore veneto» che esce fino al 18 agosto 1762, prima bisettimanale e poi settimanale; 1768, 21 maggio, stampa «Il sognatore italiano» 18 numeri fino al 17 settembre 1768; negli ultimi anni, protetto da Caterina Dolfin Tron, si stabilisce a Padova dove ottiene importanti incarichi amministrativi. [Suoi collaboratori i questi anni sono A. Fortis, Tommaso Antonio Contin e Giovanni Francesco Scottoni (frate francescano, in rotta con il suo ordine, viene accusato tra l'altro di diffondere libri osceni tra i confratelli del convento e imprigionato; nei tre anni trascorsi segregato in carcere può continuare indisturbato a rivedere per conto delle autorità della Repubblica i manoscritti e i libri da stampare).]. – Isaia da Bergamo (1713-1771) frate cappuccino, padre, missionario e vice-prefetto in Rezia. – Lacaille, Nicolas-Louis (Rumigny 1713-Parigi 1762) astronomo e geodeta francese; diacono e abate 1736, osservatore ufficiale dell'Osservatorio di Parigi 1740, professore di matematica al Collegio Mazarino, nel quale fa installare un osservatorio; prende parte alle misurazioni del grado di meridiano in Francia 1750-54, partecipa alla spedizione al capo di Buona Speranza durante la quale rileva la posizione di quasi 10.000 stelle e di 42 nebulose dell'emisfero australe e perfeziona la misurazione dell'arco di meridiano; in collaborazione con J.-J. de Lalande, che opera a Berlino, determina con nuovi metodi la parallasse lunare; 1761, osserva tra i primi un passaggio di Venere sul Sole; 1763, viene pubblicata postuma a Parigi una mappa da lui compilata del cielo australe e delle sue costellazioni. – Magon de La Balue, Jean-Baptist (Saint-Malo 22 settembre 1713 – Parigi 19 luglio 1794, ghigliottinato) finanziere e banchiere francese; [Figlio di Luc Magon de la Balue e di Hélène Porée, famiglia di armatori di Saint-Malo. Coniuge: Marie Jeanne Lefranc (1712-1776) sposata a Cadix nel 1734; il loro palazzo principale si trova a Parigi, al n. 18 di rue Saint-Marc. Figli: . Adrien Dominique Magon de La Balue (1741-1819), banchiere a Parigi (1785-93), sposa nel 1785 Anne Félicitée de Saint-Pern; . Françoise Marie Jeanne (?-1794, ghigliottinata), sposa Bertrand Auguste de Saint-Pern; . Laurence Marie (?-?), sposa nel 1771 Jérôme-Pélagie Masson de Meslay, presidente della Camera dei Conti di Parigi. Esiste un suo ritratto a matita anonimo (Paris, Musée du Louvre, Cabinet des dessins, "collezione Rothschild"). Fratello di Luc Magon de la Blinaye (1715 -1794, ghigliottinato), celibe.] 1732, inizia la sua carriera negli affari di famiglia come commerciante a Cadix (1732-59); 1758, a corto di denaro, al momento della Guerra dei Sette anni, il governo francese chiede un prestito alla Spagna di 20 Mni di reali tramite Jean-Joseph de Laborde che il marchese di Choiseul fa nominare banchiere della corte; gli viene aggiunto il rappresentante dei Magon de la Balue, ricchi armatori di Saint-Malo; all apartenza del marchese di Choiseul, e in seguito, di Jean-Joseph de Laborde, egli diviene l'unico banchiere della corte; apre quindi, in place Vendôme a Parigi, un banca a suo nome chiamandola: «Monsieur Magon»; 1793, durante il Terrore – nello stesso tempo dell'ex fermiere generale nel Bail Prévost (1762-68), finanziere del conte d'Artois e amministratore della Cassa di sconto (secondo Plessis) –, viene accusato di essere coinvolto nella "cospirazione Magon"; 14 ottobre, il "Comitato di sicurezza generale" ordina il suo arresto con l'accusa di «s'être concerté avec les émigrés dans un but contre-révolutionnaire, de leur avoir fourni des fonds et d'avoir favorisé leurs projets liberticides»; viene pertanto rinchiuso in varie case di salute trasformate in prigioni sotto il Terrore, tra cui la celebre "pension Belhomme", situata in rue de Charonne, a Parigi; 1794, 19 luglio, viene condannato a morte e ghigliottinato a Parigi, assieme a tutta la sua famiglia, affinché i suoi carnefici siano sicuri di recuperare la sua immensa fortuna: . Françoise Marie Jeanne, sua figlia, moglie di Bertrand Auguste de Saint-Pern; . Jean Baptiste Marie de Saint-Pern, suo nipote 17enne (gustiziato al posto di suo padre); . Luc Magon de la Blinaye, suo fratello; . François Auguste Toussaint de Cornulier, genero di sua figlia; . Érasme Magon de La Lande (1746-1794), suo cugino. [La sua fortuna – secondo Ernest Daudet – si aggira intorno ai 9 Mni di franchi il che la colloca tra i primi patrimoni del regno alla fine del XVIII secolo. 1795, agli eredi il Direttorio riconosce un diritto su 2,7 Mni di franchi, trasformati in rendite (ca 20 annualità); 1797, queste rendite rientrano nell'operazione del "terzo consolidato" che ne riduce il valore, come per tutti i sottoscrittori, quasi del 70%; 1815, con il ritorno definitivo dei Borbone sul trono di Francia, gli eredi reclamano a Luigi XVIII la somma di oltre 600.000 franchi inviati nel 1792 dal defunto a Coblenza per aiutare il principe nel suo esilio. Il re fa orecchie da mercante. 1832, gli eredi intentano un processo che alla fine permette loro di recuperare 592.592 franchi.] – Muyart de Vouglans, Pierre-François (Moirans, Moirans-en-Montagne, Jura 12 ottobre 1713 – Parigi 15 marzo 1791) avvocato francese; [Figlio di Claude François Muyart e di Anne Josephe Le Courbe. Coniuge: a) il 3 giugno 1745 sposa, nella chiesa Saint-Sulpice di Parigi, Marie Françoise Luqueron († 1782), figlia di un avvocato al Parlamento; b) nel 1783 sposa Marie Henriette Cannet (?-?), amica d'infanzia di Manon Phlipon, la futura Madame Roland, che ricorderà la sua "chère Henriette", ma pure "le vieux de Vouglans" nelle sue Mémoires. ] 1741, dopo aver seguito i corsi di diritto all'università di Besançon, diviene avvocato al parlamento di Parigi; Institutes au droit criminel (1757) Institutions criminelles selon les lois et ordonnances du royaume (1762) Réfutation des principes hasardés dans le "traité des délits et des peines" (1766, in cui si oppone alle idee di C. Beccaria) [Si attira così l'ira di Voltaire: «l'avocat Vouglans est rigoureux. Quel terrible Welche!»; ed è lo stesso Voltaire che lo definisce "l'avocat de la barbarie".] lo stesso anno egli interviene in favore del cavaliere de La Barre, condannato a morte, il che lo fa allineare, dallo stesso Voltaire, tra gli «huit avocats intrépides» firmatari di questa consultazione; 1771, gli viene accordata un provvigione per entrare nella nuova corte di giustizia crata in seguito alla riforma di Maupeou per sostituire i parlamenti; 1774, durante il ristabilimento dei parlamenti viene assegnato al Gran Consiglio; Les Motifs de ma foi (1776) Les loix criminelles de la France dans leur ordre naturel (1780) Preuves de l'authenticité de nos évangiles (1785) 1791, 15 marzo, muore a Parigi. – Needham, John Turberville (Londra 1713-Bruxelles 1781) naturalista inglese, sacerdote cattolico e professore di filosofia al Collegio inglese di Lisbona, membro della Royal Society, le cui idee vennero confutate dagli esperimenti di L. Spallanzani; 1773-80, presidente dell'Accademia reale delle Scienze e delle Belle Lettere di Bruxelles. – Ortes, Giammaria (Venezia 1713-1790) filosofo ed economista veneziano, avviato dalla famiglia alla vita religiosa 1727, entra nel monastero camaldolese di Murano, quindi studia a Pisa sotto la guida del matematico Guido Grandi 1743, lascia l'ordine e, assunto il titolo di abate, si trasferisce a Bologna per proseguire gli studi scientifici e completare la biografia del suo maestro Vita del padre Guido Grandi (1744) 1746-56, compie vari viaggi in Europa Calcolo sopra il valore delle opinioni e sopra i piaceri ed i dolori della vita umana (1757) Calcolo sopra la verità della storia (1757) Riflessioni di un filosofo americano (1757, ma pubblicato solo nel 1961) Errori popolari sopra l'economia nazionale (1771) L'economia nazionale (1774) Riflessioni sulla popolazione delle nazioni per rapporto all'economia nazionale (1790). – Passeroni, Gian Carlo (Condamine di Lantosca, Nizza 1713-Milano 1803) poeta italiano, sacerdote, socio dell'Accademia dei Trasformati e amico di G. Parini, visse quasi sempre a Milano; Il Cicerone (1755-74, poema in 101 canti) Rime giocose, satiriche e morali (1776) Favole esopiane (1779-88, in 7 voll.) Epigrammi greci /1786, traduzione). – Raynal, Guillaume-Thomas-François (Saint-Geniez-d'Olt, Aveyson 1713-Chaillot, Parigi 1796) scrittore francese; dopo gli studi presso i gesuiti a Pézenas, si fa prete; 1747, si stabilisce a Parigi, lascia l'abito ed entra al «Mercure de France»; frequenta Helvetius, d'Holbac e il salotto di Mme Geoffrin; Storia dello Statolderato (1747) Storia del parlamento d'Inghilterra (1748) Memorie politiche dell'Europa (1754-74) Storia filosofica e politica dell'istallazione e del commercio degli europei nelle due Indie (1770, anonimo; 1780, edizione definitiva e firmata, immediatamente tradotta in varie lingue (1777, la traduzione italiana); vasto trattato di impronta illuministica, dedicato alla storia delle colonie e alla loro influenza sulla politica dei governi europei, il commercio, la ricchezza, l'evoluzione dei costumi) 1781, dal momento che il parlamento di Parigi condanna l'opera al rogo, è costretto a lasciare la Francia e riparare all'estero; 1787, è richiamato in Francia; 1789, alla convocazione degli Stati generali viene eletto deputato del Terzo stato di Marsiglia ma la sua tarda età non gli permette di accettare questa carica; 1790, può ritornare a Parigi (da tempo però ha ormai abbandonato il suo radicalismo, ritornando alle posizioni moderate, caratteristiche della sua giovinezza; durante la Rivoluzione si schiera infatti tra i conservatori, garante della monarchia e avversario delle azioni rivoluzionarie; per la sua fama, non patisce persecuzioni da parte del Terrore. – Sterne, Laurence (Clonmel, Tipperary 1713-Londra 1768) scrittore inglese. – Stuart, James (Londra 1713-1788) architetto e archeologo inglese; 1751, membro della londinese Società dei dilettanti, si reca in Grecia con N. Revett Antichità di Atene misurate e descritte (1761-62, con Revett; fonte imprescindibile del revival neogreco fra Settecento e Ottocento). – Stuart, John – conte di Bute (Bute 1713-1792) politico scozzese; 1761, consigliere privato di Giorgio III, principe di Galles, e segretario di stato; 1762, dopo le dimissioni di W. Pitt [il Vecchio] diventa primo lord del tesoro (primo ministro); 1763, pone fine alla guerra dei sette anni con la pace di Parigi. |
guerra di successione spagnola 1713 Prammatica
sanzione 1713, viene emanata da Carlo VI per garantire
la successione al trono della propria erede Maria
Teresa e l'indivisibilità dei domini asburgici; Trattato
di Utrecht 1713,
nell'America Settentrionale gli inglesi conquistano l'Acadia francese
[Nuova Scozia attuale e possedimenti inglesi nella baia di Hudson],
riducendo le stesse aspirazioni territoriali francesi su parte di Terranova
a un diritto esclusivo di pesca. «segue
da 1712» «The
Spectator» |