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Il Viandante

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Papa
Clemente XI

(1700-21)

segretario di Stato: cardinale Fabrizio Paolucci de' Calboli († 1726);

1713
Aprile
11
, pace di Utrecht: i continui richiami alla fermezza con i riformati non lesinati al rappresentante pontificio D.A. Passionei riducono a zero gli spiragli di successo e a nulla serve (anche se un mezzo ormai collaudato e tradizionale) l'assenso al cappello cardinalizio di Polignac, su richiesta di Louis XIV ; la Santa Sede viene emarginata completamente dalle trattative.
Lancia l'interdetto sulla Sicilia in seguito ad una controversia giurisdizionale con Vittorio Amedeo di Savoia;
Settembre
8
, dopo 23 riunioni (9 feb-25 ago), sempre sotto pressione di Luigi XIV, con la bolla Unigenitus Dei Filius conferma le condanne contro i "giansenisti";
condanna 101 proposizioni delle Réflexions morale (Riassunto della morale del Vangelo) di P. Quesnel; circa la metà di queste proposizioni rappresentano opinioni già condannate nelle opere di M. Baio (1567) e di C. Giansenio (1653).

Calamità naturali: peste bovina.

Gesuiti

«segue da 1712»
[padre generale: Michelangelo Tamburini]
Provincia Veneta:
[p. provinciale S.M. Brameri (1709-12)]
1713
, dal 1711 si sono stabiliti a Bergamo (fino al 1729) e a Feltre (fino al 1768);
23 gennaio, muore il p. provinciale Stefano Maria Brameri; prende il suo posto p. Donato Mora († 1738 ca);
[vedi Domicilia]
«segue 1714»

Maurini

«segue da 1679»
1713, dopo la loro condanna, molti si schierano contro il documento papale e si scontrano pure con Luigi XIV, antigiansenista;
«segue 1789»

Nuovo
giansenismo

«segue da 1710»
1713, 8 settembre, papa
Clemente XI
, sempre sotto pressione di Luigi XIV, conferma le condanne contro i "giansenisti" con la bolla Unigenitus Dei Filius: sono condannate 101 proposizioni del Riassunto della morale del Vangelo di P. Quesnel; circa la metà di queste proposizioni rappresentano opinioni già condannate nelle opere di M. Baio (1567) e di Jansenius (1653).


1713, Antonio Vallisneri dimostra che gli insetti presenti all'interno degli organismi vegetali e animali non nascono spontaneamente nei corpi che li ospitano, ma derivano da uova deposte da insetti della medesima specie.

ANNO 1713




1713
SACRO ROMANO IMPERO
Carlo VI
Albero genealogico

(Wien 1685-Wien 1740)
figlio di Leopoldo I e della p.ssa Eleonora Maddalena von Neuburg;
1708, 23 aprile, sposa la duchessa Elisabeth Christine di Braunschweig-Wolfenbüttel (1691-1750)
1711-1740, arciduca d'Austria;
1711-1740, re d'Ungheria (Károly III);
1711-1740, re di Boemia (Karel II);
1711-1740, imperatore del Sacro Romano Impero;
[incoronato il 22.5.1712]
1711-14, guerra di successione spagnola: dura ancora in Spagna, in Italia e nelle Fiandre;
1713-21, re di Napoli;
[viceré di Napoli: conte Carlo Borromeo (1710-1713) nonché commissario imperiale per i feudi d'Italia;
conte P.L. Daun (1713 - 1719]



1713
promulga la "prammatica sanzione"; come ultimo maschio della sua famiglia fa un testamento a favore della figlia;


SLOVENIA
Tolmino, nella vallata dell'Isonzo superiore, si verifica una grande ribellione contro la politica fiscale dell'imperatore che ha decretato nuovi tributi sulla vendita della carne e del vino.
I contadini, da tempo ai ferrri corti con il luogotenente di Gorizia, conte Coronini, danno vita ad una fiammata insurrezionale che si diffonde al di là della regione, fino al Carso e alle porte di Trieste.
Di fronte a tale pericolo le autorità reagisono con l'invio di truppe croate e tedesche che hanno ben presto ragione dei rivoltosi. I loro capi sono tradotti a Gorizia, dove sono giudicati e condannati a pesanti pene detentive: undici di loro sono perfino condannati a morte e decapitati sulla piazza principale. A mo' di ammonimento le loro teste sono esposte per alcuni giorni alle porte della città.

[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

LOMBARDIA
-
NAPOLI
-



1713
REGNO di PRUSSIA
Federico I
Albero genealogico

(Königsberg 1657 - Berlino 1713)
figlio di Federico Guglielmo il Grande Elettore e di Luisa Enrichetta d'Orange;
1688-1713, elettore di Brandeburgo (Federico III);
1701-13, re di Prussia;




Federico Guglielmo I
Albero genealogico

[il re Sergente] (Berlino 1657 - Potsdam 1740)
figlio di Federico I e di Sofia Carlotta di Hannover;
1713-40, re di Prussia;
1713
trova un paese duramente provato dall'epidemia di peste del 1709 e dalle devastazioni subite nel corso della grande guerra del nord; le forti spese paterne, giustificate anche dall'esigenza di sostenere la dignità regia, hanno condotto al dissesto le finanze dello stato;
la ricostruzione dell'apparato militare (l'esercito è molto indebolito rispetto ai tempi del nonno Federico Guglielmo) è il suo primo obiettivo: gli ufficiali stranieri vengono gradualmente sostituiti da elementi nazionali, tratti in genere dalle file della nobiltà, mentre gli effettivi vengono rinsanguati con l'arruolamento forzoso di contadini e servi della gleba (spesso inquadrati dai loro stessi signori feudali) e con il reclutamento di mercenari stranieri;




1713
SASSONIA - REGNO di POLONIA
Augusto II [il Forte]
Albero genealogico

(Dresda 1670 - 1733)
figlio di Giovanni Giorgio III e di Anna di Danimarca;
1694-1733, principe elettore di Sassonia (Federico Augusto I);
1697-1733, re di Polonia;
dal 1709 sotto l'egemonia russa;

Carlo Alessandro del Würtemberg (nel 1733 succederà al duca Eberardo Ludovico), di confessione evangelica si fa cattolico.


1713
BAVIERA



1713
HANNOVER
Giorgio I
Albero genealogico

(Hannover 1660 - Osnabrück 1727)
figlio dell'elettore di Hannover Ernesto Augusto e di Sofia del Palatinato;
1698-1727, elettore di Hannover;
1701, "Act of Settlement": eredita i diritti della madre al trono inglese, secondo l'ordine di successione fissato dal parlamento;
1701-14, guerra di successione spagnola: dura ancora in Spagna, in Italia e nelle Fiandre;



1714-27, re di Gran Bretagna e Irlanda;






1713
IMPERO OTTOMANO

Ahmet III

Albero genealogico

(1673-1736)
figlio di Mehmet IV;
1703-36, sultano;
1713
-

1713
pace di Falksen: vittorioso nella guerra, combattuta soprattutto in Crimea, contro la Russia, ottiene Azov;





1713
RUSSIA
Pietro I [il Grande]
Albero genealogico

(Kolomenskoe, Mosca 1672 - Pietroburgo 1725)
quartogenito dello zar Alessio Michajlovic e di Natalia Kirillovna Naryškina;
1682-1725, zar di Russia;
nel 1700 ha ripudiato la prima moglie Eudossia Lopuchina;
nel 1703 ha fondato Pietroburgo;
nel 1712 ha sposato Marta Skravonskaja una prigioniera della Livonia [la futura Caterina I], da cui avrà due figlie;
1713
-



Ministro degli Esteri
-
1713
1700-21, guerre del nord;












1713
REGNO di FRANCIA e NAVARRA
Luigi XIV [il Re Sole]

(Saint-Germain-en-Laye-1638-Versailles 1715)
figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria;
1643-1715, re di Francia e di Navarra;
a 5 anni sotto la reggenza della madre;
1653-61, la sua formazione politica è opera di G. Mazarino.


Primo ministro
-
Cancelliere
Louis Phélypeaux
conte di Pontchartrain
(1699 5 set - 1° lug 1714)
Sovrintendente
delle Finanze
Nicolas Desmarets
(1708 20 feb - 15 set 1715)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
J.-B. Colbert
marchese di Torcy
(1679 26 lug - 23 set 1715)
 

1713
1701-14, guerra di successione spagnola;


CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia è caduto progressivamente in disuso e nel sec. XVIII è sostituito da Canada o dai nomi delle altre regioni.]
Governatore generale della Nuova Francia
Philippe de Rigaud de Vaudreuil
marchese di Vaudereuil
(1703 - 1725)
Intendente
Michel Bégon de La Picardière
(1712 - 1724)
[supplente]

1713
il "trattato di Utrecht" cede ai britannici tanto Terranova quanto l'Acadia peninsulare, ribattezzata Nova Scotia, ma mantiene alla Francia il diritto di pesca nella regione, nonché l'Ile Saint-Jean e l'Ile Royale.
Dopo tale trattato il rafforzamento e la difesa dell'Acadia francese diviene il quinto obiettivo della corona francese.
Il trattato fa riferimento a non meglio identificati "antichi confini" della Nova Scotia sulla cui esattezza una commissione mista dovrà deliberare. L'eventuale deliberazione interessa sprattutto i due insediamenti della Baia di Chignectou, Chipoudie (Shepody) e Petcoudiac (Petitcodiac), posti su tali incerti confini.
Altrettanto poco chiara è la giurisdizione sulle pescherie al largo della Nova Scotis.
A questa incertezza si aggiungono problemi di tipo religioso.
Agli acadiani che rimangono è garantito l'esercizio della religione cattolica, "per quanto consentito dalle leggi della Gran Bretagna".
Essendo noto a tutti che le leggi britanniche non consentono alcun esercizio della religione cattolica, un tale apparente permesso può tranquillamente essere interpretato come un divieto.
E ancora, agli acadiani che non partono è richiesto un giuramento di fedeltà alal corona britannica. Tale atto implica non soltanto il riconoscimento di un sovrano protestante, ma soprattutto l'obbligo di prendere le armi in caso di guerra contro gli acadiani del continente, i francesi, e i loro allesti Micmac.
Questi ultimi sono ancora la presenza militare più significativa della regione, nonostante la loro pochezza numerica.
Insomma, pur avendo sempre provato insofferenza tanto verso il lontano Canada quanto verso una Francia che ha finora mostrato ben poco interesse per la loro sorte, gli acadiani non dispongono di molte ragioni per essere meglio disposti verso i nuovi padroni.
I maggiori investimenti francesi vengono effettuati nella costruzione e quindi nel mantenimento della fortezza di Louisbourg. Il suo sito, Havre l'Anglois, viene scelto quest'anno, lo stesso quindi del "trattato di Utrecht", anche se la costruzione inizierà soltanto nel 1718.
[Inizialmente Louisbourg (in un primo tempo battezzata Port Saint-Louis) dovrebbe essere un'altra Plaisance, cioè un piccolo centro posto a protezione delle pescherie di merluzzo. Esso diverrà invece la sentinella del Golfo del San Lorenzo e quindi dell'intero Canada, la più potente base militare fortificata dell'intero Nord America e il terzo agglomerato urbano della nuova Francia.]

In Acadia il trasferimento della regione dai francesi agli inglesi preoccua i Micmac, già indeboliti da una popolazione in diminuzione (non più di 1.500/2.000 in tutto alla metà del sec. XVIII), dal declino della tratta e dalla sempre maggiore acculturazione e dipendenza dai prodotti del commercio europeo.
[Non diversamente dai Micmac, gli Iroquois sono stati dichiarati a loro insaputa, sudditi della corona britannica a pochi anni dalla Pace di Montréal (1701) che essi hanno negoziato per conto proprio e indipendentemente dai loro alleati inglesi.]


Luglio
24
, con il trattato di Portsmouth, i Malecite sottoscrivono un accordo di pace con i rappresentanti del Massachusetts e del New Hampshire.
I membri dela confederazione wabanaki, infatti, di cui fanno parte tanto gli Abenaki e i Malecite quanto i Passamaquoddy, questi ultimi residenti nell'Acadia continentale, si sentono molto indeboliti dall'assenza francese nella regione che segue al "trattato di Utrecht".

 

LOUISIANA
Governatore
-
Commissaire-ordonnateur
-

1713
La Louisiana continua ad essere gestita (1712-17) dalla Compagnie de la Louisiane, controllata dal consigliere finanziario del re, Antoine Crozat (1655-1728).

Dal punto di vista della strategia imperiale, quello per il quale la colonia è stata stabilita, la Louisiana si dimostrerà un successo.
Il suo territorio si espande in direzione nord, in direzione di Saint-Jean-Baptiste-des-Natchitoches (poi Natchitoches, Louisiana), fondata nel 1713 sul fiume Rouge (poi Red River).

L'accerchiamento e il concentramento delle province britanniche in Louisiana – e in quello che poi diventerà il Midwest statunitense – va di pari passo con lo sviluppo di un quarto obiettivo francese. Esso corrisponde alla regione dei Grandi Laghi e a quella immensa e ancora ignota regione posta all'ovest degli stessi, in un'area vagamente definita dalle cosiddette praterie a est delle Montagne Rocciose.
[Tale territorio si estende sui due lati del futuro confine tra Canada e Stati Uniti.
L'interesse di questa regione è molteplice. Ai fini dell'espansione imperiale e del contenimento britannico si aggiungono in questo caso le nuove opportunità per la tratta che possono derivare dall'incontro con le nuove nazioni indiane, nonché il desiderio di impedire tali opportunità alla Hudson's Bay Company, unica fruitrice, dopo il "trattato di Utrecht" della via del nord.
Resta inoltre ancora viva la speranza di ritrovare un grande Mare dell'Ovest (la Mer de l'Ouest), che tutti ritengono esista più o meno nei futuri Saskatchewan e North Dakota, un corollario dell'antico e mai risolto mistero del passaggio a nord-ovest verso l'Oceano Pacifico.]

 

ILLINOIS
[Regione vagamente definita dai futuri stati americani di Illinois, Kentucky, Missouri e Iowa.]
Governatore
-
Commissaire-ordonnateur
-

1713
-

 

 



1713
Repubblica delle Province Unite
Olanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Zelanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Uthrecht
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Frisia
Statolder Willelm IV d'Orange-Nassau (1711-47)
Reggente Maria Luisa d'Assia-Kassel (1711-31)
Gheldria
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-22]
Groninga
Statolder
vacante
[1711-18]
Overijssel
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Durante i periodi di vacanza dello statolderato, le province di Olanda, Zelanda e Uthrecht vengono governate esclusivamente dai loro stati, liberi da interventi autocratici.
Questo secondo periodo di vacanza dello statolderato terminerà con il passaggio ereditario agli statolder di Frisia del titolo ereditario di "statolder generale" di tutte le repubbliche.

 

1713
-



 



1713
REGNO di GRAN BRETAGNA
Anne

(Londra-St.James's Palace 1665 - Londra-Kensington Palace 1714)
figlia di James II re d'Inghilterra e di Scozia e di Anna Hyde nonché sorella della regina Mary II;
1683, sposa Giorgio, principe di Danimarca;
1701-14, guerra di successione spagnola;
1702-07, regina d'Inghilterra e di Scozia;
succeduta al cognato;
1707-14, regina di Gran Bretagna;
dopo l'atto di unione (estensore Lord Somers) tra Inghilterra e Scozia;



 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1713
guerra di successione spagnola (1701-14);
dal 1707 è in vigore l'Atto d'unione che ha ratificato l'istituzione del nuovo parlamento della Gran Bretagna;
spinta dalla stanchezza del paese a causa della guerra e dalla sua crescente avversione per il duca di Marlborough, forma un governo tory che avvia subito negoziati di pace con la Francia;

Il filosofo Giovanni Antonio Collins, di ritorno da un suo viaggio in Olanda, pubblica:
A discourse of freethinking, occasioned by the rise and growth of a sect called Freethinkers (London 1713)
[È l'opera più rimarchevole che sia uscita in questo periodo dalla scuola dei deisti inglesi in favore della tolleranza.
Tradotta subito in francese dal Crousaz (Discours sur la liberté de penser (Haag 1714), l'opera solleverà in Francia, ed in genere sul continente, non meno rumore che in Inghilterra ove le confutazioni fioccano d'ogni parte.]


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-
1713
-
 
IRLANDA
-
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-
-

1713
sotto il regno di Anna gli irlandesi non possono più acquistare, ereditare o vendere proprietà immobiliari;

 
Nord America
-
-
-
-

1713
guerra di successione spagnola (1701-14), nota agli anglo-americani come guerra della Regina Anna:

Aprile
12
, le potenze belligeranti firmano il trattato di Utrecht:
- Philippe d'Anjou mantiene il trono di Spagna con il nome di Filippo V (r. dal 1700) e i suoi domini coloniali, ma perde parte dei suoi territori europei, inclusi Minorca e Gibilterra, che passano alla Gran Bretagna;
- la Francia, indebolita dalle sconfitte in Europa, trasferisce alla Gran Bretagna l'asiento (il monopolio sulla vendita degli schiavi africani ai domini spagnoli) e Nevis e Saint-Christophe (per gli inglesi St. Kitts) nelle Indie Occidentali.
La Francia cede soprattutto sul fronte nordamericano, quello peraltro meno toccato dalle vicende della guerra di successione spagnola.
- gli inglesi ottengono il riconoscimento della loro sovranità sugli Iroquois e la facoltà di commerciare con gli indiani dell'interno del continente che finora è stata loro negata. Si tratta di concessioni che hanno implicazioni teoriche di vasta portata, anche se nessuna può essere sfruttata senza il consenso degli indiani.
La Baia di Hudson dove finora hanno convissuto non senza difficoltà francesi e inglesi, passa intieramente a questi ultimi. Anche in questo caso le implicazioni per la tratta dell'ovest possono essere significative.
Nella regione atlantica l'apparente portata delle cessioni francesi (Terranova e Acadia ribattezzata Nova Scotia) viene controbilanciata dal mantenimento dei diritti di pesca intorno alla regione settentrionale di Terranova e nel Golfo del San Lorenzo (incluse l'Ile Royale e l'Ile Saint-Jean). La pesca è in fondo la vera e unica ricchezza della zona.
La poca chiarezza del trattato riguardo alle prospettive giurisdizionali fa della regione marittima la vera frontiera del conflitto anglo-francese.

Il "trattato di Utrecht" apre la strada all'invasione commerciale britannica ad ovest dei Monti Allegheny. Tale catena, estendendosi in direzione vagamente nord-sud all'interno dei futuri stati americani di Pennsylvania, Maryland, West Virginia e Virginia, è stata finora considerata una sorta di barriera per l'espansione delle province britanniche.
Indubbiamente le mire espansionistiche delle colonie britanniche sono in potenziale rotta di collisione con il nuovo uso del Canada nell'ambito della più generale strategia imperiale iniziata con Luigi XIV e proseguita dal suo successore Luigi XV.

Per quanto riguarda la Nova Scotia (ex Acadia) l'assenza di immigrazione proveniente dalle Isole Britanniche o dal New England fa sì che essa continui a essere popolata soltanto da acadiani francofoni. Essi sono sottoposti al controllo amministrativo e militare della guarnigione di Annapolis Royal al cui vertice è un governatore inviato da Londra.
Il potere decisionale del governatore è però limitato:
- da una parte vi sono i Micmac, i quali manifestano la loro indipendenza con una politica aggressiva nei confronti soprattutto delle navi e delle imbarcazioni dei pescatori provenienti dal New England. L'appoggio che essi ricevono dal Canada, che sempre più li tratta come pedine di un più generale conflitto imperiale, è ormai molto limitato.
- dall'altra parte vi sono i newerglanders, i quali trattano la Nova Scotia come una loro appendice settentrionale, pretendono che la guarngione britannica appoggi i loro traffici commerciali e le loro operazioni di pesca, ma non accettano di concertare alcuna politica comune.



Nord America (2)
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-

1713
-
Le colonie britanniche sono ancora confinate a una ristretta fascia costiera: l afrontiera non si è mai spsotata oltre la cosiddetta "linea delle cascate".
[Nesi successivi cinquant'anni, però, essa avanzerà costantemente verso ovest, in alcune località addirittura di 150 km; calcolando anche le terre precedentemente disabitate e ora in via di popolamento delle regioni già colonizzate, la zona occupata sarà più che raddoppiata.
A sud la frontiera si sposta più rapidamente.]

VIRGINIA
Governatore
-
-

1713
Jamestown, sul fiume James;






MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1713
-






MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1713
-


NEW ENGLAND
[Confederazione dal 1643; Dominion 1686-88; Confederazione dal 1688.]
Governatore
-
-

1713
-
I coloni risalgono lungo il corso del Connecticut fino al NEW HAMPSHIRE e lungo la costa atlantica fino al MAINE.

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1713
-

NEW HAVEN
Governatore
-
-

1713
-

CONNECTICUT
Governatore
-
-

1713
-

RHODE ISLAND
[Considerato dai vicini vergognosamente liberale, viene lasciato fuori dalla Confederazione del NEW ENGLAND.]
Governatore
-
-

1713
-

CAROLINA
[Vasto tratto di terre immediatamente a sud della Virginia.
[La concessione è geograficamente distinta in:
- parte settentrionale: attorno allo stretto di Albemarle;
- parte meridionale.]
Governatore
-
-

1713
-

Nella South Carolina la guerra contro i Tuscarora (1711-13) segue esattamente lo stesso schema percorso in precedenza dalla vicina Virginia.

NEW YORK
Governatore
-
-

1713
-
Gli insediamentei più avanzati raggiungono le valli dello Hudson, del Mohawk e dello Schoharie prima di venir bloccati dagli attacchi degli indiani.

 

NEW JERSEY
Governatore
-
-

1713
-

 

PENNSYLVANIA
Governatore
-
-

1713
-

 

a

1713
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico IV
Albero genealogico
(Copenaghen 1671 - Odense 1730)
figlio di Cristiano V e di Carlotta Amalia di Assia-Kassel;
1699-1730, re di Danimarca e di Norvegia;
1700-21, seconda guerra del nord:
1713
uscito sconfitto già dai primi mesi del 1700, nel 1709 ha occupato parte dello Schleswig;




1713
-
NORVEGIA
1713
-
ISLANDA
1713
-

1713
REGNO di SVEZIA
Carlo XII
Albero genealogico
(Stoccolma 1682 - Fredrikshald 1718)
figlio di Carlo XI e di Ulrica di Danimarca;
1697-1718, re di Svezia;



1713
dal 1709 si trova a a Bender in Turchia dove cerca di riattizzare le ostilità tra la Porta e la Russia;





1713
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Lisbona 1689 - 1750)
figlio di Pietro II di Braganza e di Maria Sofia di Baviera-Neuburg;
1701-14, guerra di successione spagnola: alleato con gli Absburgo;
1707-50, re di Portogallo;


1713
-

a

 
1713
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo V

(Versailles 1683 - Madrid 1746)
nipote di Luigi XIV di Francia e di Maria Teresa (figlia del re di Spagna Filippo IV);
duca d'Angiò (Filippo);
1700-06, duca di Brabante (Filippo);
1700-46, re di Spagna;
[suo tutore è il marchese di Louville]
1700-13, re di Napoli e Sicilia;
- dal 1701 è sposato con Maria Luisa Gabriella (1688-1714), principessa di Savoia;
1713
Settembre
11
, resa di Barcellona; lo stesso giorno Tebaldo Fieschi, spia dell'Entità, invia un rapporto al suo capo Annibale Albani in cui scrive che un esercito franco-spagnolo formato da trentacinquemila soldati di fanteria e cinquemila di cavalleria si è battuto contro sedicimila soldati e cittadini. Berwick, al comando degli eserciti di Filippo V, ha raso al suolo la città mettendola a ferro e fuoco.


1701-14, guerra di successione spagnola
[dura ancora in Spagna, in Italia e nelle Fiandre]


NAPOLI
Viceré
conte Carlo Borromeo (1710 - 1713)
[nonché commissario imperiale per i feudi d'Italia]
marchese de Los Balbases
(? - ott 1713)
 
Nunzio apostolico
-
-
 

1713
-
[Stando ad alcune fonti, il conte Carlo Borromeo viene destituito dal ruolo di viceré dall'imperatore Carlo VI, per volontà del potente ministro e consigliere dell'imperatore, Rocco Stella. La sua colpa, quella di essersi opposto alla nomina a Comandante della Guardia Regia di Napoli del nipote del Ministro, Pietro Stella.]


 
SICILIA
Viceré
-
 
1713
-
 
a





1713
SAVOIA - REGNO DI SICILIA
Vittorio Amedeo II
Albero genealogico

(Torino 1666-Rivoli, Torino 1732)
figlio di Carlo Emanuele II e di Maria Giovanna Battista di Nemours;
1675-1713, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti
marchese di Saluzzo
duca di Savoia
;
1675-1713, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
dal 1684 è sposato con Anna Maria d'Orléans, nipote di Louis XIV;
1708-13, marchese del Monferrato;
1713-18, re di Sicilia;

1718-30, re di Sardegna;


 

1713
il "trattato di Utrecht" gli assicura la restituzione di Nizza e della Savoia e il possesso del Monferrato, della Lomellina e dei territori novaresi fino al confine della Sesia, inoltre la Sicilia con il titolo regio;





SICILIA
Viceré
vedi re di Spagna
Annibale Maffei
conte di Mirandola
(1713 dic - 1718)
1713
conflitto tra lo Stato e la Curia romana: nel bel mezzo della controversia, l'isola cambia dinastia regnante e l'arrivo del re e della regina (10 ottobre) mette a tacere per un po' la questione. Dopo la secolare dominazione spagnola, molte sono le speranze del popolo il quale si augura che il nuovo principe, solennemente incoronato nel duomo di Palermo (24 dicembre) e che al cospetto del popolo ha giurato fedeltà alle prerogative del regno, dia inizio ad una vita indipendente della monarchia siciliana facendo pure ritornare Palermo ad essere la capitale.


1713
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Francesco Maria Imperiale
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1711 22 set - 22 set 1713, doge di Genova;


Giovanni Antonio Giustiniani
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1713 22 set - 22 set 1715, doge di Genova;


1713
-


1713
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Giovanni II Corner
Albero genealogico

(Venezia 4 ago 1647 - Venezia 12 ago 1722)
figlio di Federico e di Cornelia Contarini;
1709-22, doge di Venezia; [111°]


- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1713
Giugno
7
, Chiesa dei Gesuiti: viene stesa una scrittura privata tra il conte Antonio Manin e il preposito p. Donato Mora riguardante il totale rinnovamento della cappella maggiore lasciando ivi il ius sepulturae al conte e ai suoi eredi.
[La stipulazione definitiva non avverrà prima del 14 aprile 1716.]
L'opera viene affidata all'architetto locale Domenico Rossi e ai suoi collaboratori, tra cui lo scultore Giuseppe Torretti, il pittore Luigi Dorigny e il religioso carmelitano Giuseppe Pozzo (fratello del gesuita Andrea – autore della Perspectiva pictorum et architectorum, 2 voll. tradotti in quasi tutte le lingue del mondo cristiano e persino in cinese – a cui già in passato si pensava di affidare i lavori per un rifacimento totale del tempio, ma è morto nel 1709, quasi 70enne, a Vienna.)
L'arcivescovo greco di Filadelfia Melezio Tipaldo da Cefalonia (1685-1713), già scomunicato l'anno precedente dal capitolo patriarcale di Costantinopoli, muore; gli arcivescovi di Filadelfia che hanno trasferito la loro sede da Venezia a Costantinopoli resteranno a lungo assenti da S. Giorgio;




1713
ducato di Modena
Rinaldo III d'Este
Albero genealogico
(1655 - 1737)
figlio di Francesco I e di Lucrezia Barberini;
cardinale, rinuncia alla porpora per succedere al nipote Francesco II,
1694-1737, duca di Modena;


1713
-


1713
ducato di Parma e Piacenza
Francesco Maria Farnese

(Parma 1678 - Piacenza 1727)
figlio di Ranuccio II e di Maria d'Este (1644-84);
1694-1727, duca di Parma e Piacenza;
[dal 1696 è sposato con Dorotea Sofia von Neuburg (1670-1748), vedova di suo fratello Odoardo II]
1713
dal 1706 è scomunicato; l'imperatore gli ha intimato di non essere più feudatario del papa ma dell'impero;



1713
-



1713
Granducato di Toscana
Cosimo III de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1639 - 1723)
figlio del granduca Ferdinando II e di Vittoria della Rovere;
1670-1723, granduca di Toscana;

 
1713
-





Ambrogi, Anton Maria (Firenze 1713-1788) letterato italiano; tradusse:
Le tragedie del Signor di Voltaire adattate all'uso del teatro italiano (1752)
Opere di Virgilio (1758-62)
Lettere di Cicerone (1780).

Batteux, Charles (Alland'huy, Vouziers 1713-Parigi1780) filosofo e letterato francese, professore di filosofia greca e latina nel Collegio reale;
Traité des beaux-arts réduits à un seul principe (1746, Le belle arti ridotte a un solo principio)
Cours de belles-lettres (1750, Corso di belle lettere)
La morale d'Epictète (1758, La morale di Epitteto)
1761, è nominato membro dell'Académie française.

Benezet, Anthony (Saint-Quentin, Francia 1713-Filadelfia 1784) riformatore americano di origine francese, quacchero, uno dei primi difensori della causa dei negri
Relazione storica della Guinea (1762)
Memorie.

Buondelmonte, Giuseppe Maria (Firenze 1713-Pisa 1757) giurista, appartenente all'aristocrazia fiorentina;
Orazione funebre in lode dell'Augustissimo imperatore Carlo VI (in cui si ispira a un'interpretazione antitirannica del Machiavelli)
Ragionamento sul diritto della guerra giusta (1755, in cui si rifa alle idee di Montesquieu).

Diderot, Denis (Langres, Haute-Marne 1713-Parigi 1784) filosofo e scrittore francese.

Clairaut, Alexis-Claude (Parigi 1713-1765) matematico francese.
Si applicò in particolare al calcolo dello schiacciamento polare della Terra e contribuì a calcolare l'orbita della cometa di Halley.

Genovesi, Antonio (Castiglione, Salerno 1º novembre 1713 – Napoli 22 settembre 1769) filosofo ed economista napoletano; tenne a Napoli la prima cattedra di economia in Europa;
1735, ancora giovane, dopo aver dimostrato quanta ricchezza consumano gli ecclesiastici, propone delle riforme atte a gravare di imposte i beni della Chiesa;
1738, ordinato sacerdote, dopo pochi mesi si trasferisce a Napoli dove si tiene in stretto contatto con Giambattista Vico;
1741, al'università di Napoli ottiene la cattedra di metafisica, cui viene successivamente aggiunta quella di etica;
Disciplinarum metaphysicarum elementa (1743; 2^ ed. in ital. 1766, Elementi di Metafisica (in quattro parti) dal 1743 al 1752)
Elementa artis logico criticae (1745, 2^ ed. in ital. 1766
Discorso (di premessa alla ristampa del  Ragionamento sopra i mezzi più necessari per far rifiorire l'agricoltura di U. Montelatici 1753)
Elementi di teologia
1754, docente di economia politica, occupa una cattedra istituita appositamente per lui presso l'Ateneo napoletano da Bartolomeo Intieri; soggiorna più volte e per lunghi periodi nel palazzo di questi a Massaquano dove scrive alcune sue opere;
Meditazioni filosofiche
(1754)
Lettere filosofiche
(1759)
Lettere Accademiche
(1764)
Diocesinae, o sia della filosofia del giusto e dell'onesto
(1767)
Delle lezioni di commercio, o sia d'economia civile
(1765-67)
Lettere accademiche su la questione se siano più felici gl'ignoranti che gli scienziati (già anonime nel 1764, uscite nel 1769)
Logica per gli giovanetti (1774, Remondini, Bassano 1774)
[Seguace delle idee di G.B. Vico e più ancora di quelle di J. Locke limitatamente alla filosofia, egli dovette servirsi dell'intervento del vescovo di Taranto, F. Galiani, e di Benedetto XIV per conservare l'abito talare.].

Gozzi, Gasparo (Venezia 1713-Padova 1786) scrittore italiano, tra i fondatori con il fratello Carlo (1720-1806) della veneziana "Accademia dei Granelleschi" una delle istituzioni più conservatrici del '700, si dimostrò, a differenza del fratello, amico ed estimatore di C. Goldoni
con la moglie Luisa Bergalli traduce, fra l'altro, su commissione, Plauto, Longo Sofista, Luciano, Molière, Klopstock;
Sermoni (1745-80, diciannove composizioni monotone)
1747, sempre in società con la moglie, prende in affitto il teatro Sant'Angelo e tenta senza successo una riforma del teatro mettendo in scena testi del repertorio francese accanto ad altri della commedia dell'arte; 
Lettere diverse (1750)
Lettere serie, facete, capricciose e quasi bestiali
Rime piacevoli (1751)
Giudizio degli antichi poeti sopra la medesima censura di Dante attribuita a Virgilio (1758, difesa di Dante in polemica con S. Bettinelli)
1760, 6 febbraio, stampa la «Gazzetta Veneta» [Imitazione dello «Spectator» fondato da R. Steele in Inghilterra.]
maggio, stampa il settimanale «Il mondo morale»;
1761, 4 febbraio, stampa l' «Osservatore veneto» che esce fino al 18 agosto 1762, prima bisettimanale e poi settimanale;
1768, 21 maggio, stampa «Il sognatore italiano» 18 numeri fino al 17 settembre 1768;
negli ultimi anni, protetto da Caterina Dolfin Tron, si stabilisce a Padova dove ottiene importanti incarichi amministrativi.
[Suoi collaboratori i questi anni sono A. Fortis, Tommaso Antonio Contin e Giovanni Francesco Scottoni (frate francescano, in rotta con il suo ordine, viene accusato tra l'altro di diffondere libri osceni tra i confratelli del convento e imprigionato; nei tre anni trascorsi segregato in carcere può continuare indisturbato a rivedere per conto delle autorità della Repubblica i manoscritti e i libri da stampare).].

Isaia da Bergamo (1713-1771) frate cappuccino, padre, missionario e vice-prefetto in Rezia.

Lacaille, Nicolas-Louis (Rumigny 1713-Parigi 1762) astronomo e geodeta francese; diacono e abate
1736, osservatore ufficiale dell'Osservatorio di Parigi
1740, professore di matematica al Collegio Mazarino, nel quale fa installare un osservatorio; prende parte alle misurazioni del grado di meridiano in Francia
1750-54, partecipa alla spedizione al capo di Buona Speranza durante la quale rileva la posizione di quasi 10.000 stelle e di 42 nebulose dell'emisfero australe e perfeziona la misurazione dell'arco di meridiano; in collaborazione con J.-J. de Lalande, che opera a Berlino, determina con nuovi metodi la parallasse lunare;
1761, osserva tra i primi un passaggio di Venere sul Sole; 
1763, viene pubblicata postuma a Parigi una mappa da lui compilata del cielo australe e delle sue costellazioni.

Magon de La Balue, Jean-Baptist (Saint-Malo 22 settembre 1713 – Parigi 19 luglio 1794, ghigliottinato) finanziere e banchiere francese;
[Figlio di Luc Magon de la Balue e di Hélène Porée, famiglia di armatori di Saint-Malo.
Coniuge: Marie Jeanne Lefranc (1712-1776) sposata a Cadix nel 1734;
il loro palazzo principale si trova a Parigi, al n. 18 di rue Saint-Marc.
Figli:
. Adrien Dominique Magon de La Balue (1741-1819), banchiere a Parigi (1785-93), sposa nel 1785 Anne Félicitée de Saint-Pern;
. Françoise Marie Jeanne
(?-1794, ghigliottinata), sposa Bertrand Auguste de Saint-Pern;
. Laurence Marie (?-?), sposa nel 1771 Jérôme-Pélagie Masson de Meslay, presidente della Camera dei Conti di Parigi. Esiste un suo ritratto a matita anonimo (Paris, Musée du Louvre, Cabinet des dessins, "collezione Rothschild").
Fratello di Luc Magon de la Blinaye (1715 -1794, ghigliottinato), celibe.]

1732, inizia la sua carriera negli affari di famiglia come commerciante a Cadix (1732-59);
1758, a corto di denaro, al momento della Guerra dei Sette anni, il governo francese chiede un prestito alla Spagna di 20 Mni di reali tramite Jean-Joseph de Laborde che il marchese di Choiseul fa nominare banchiere della corte; gli viene aggiunto il rappresentante dei Magon de la Balue, ricchi armatori di Saint-Malo; all apartenza del marchese di Choiseul, e in seguito, di Jean-Joseph de Laborde, egli diviene l'unico banchiere della corte; apre quindi, in place Vendôme a Parigi, un banca a suo nome chiamandola: «Monsieur Magon»;
1793, durante il Terrore – nello stesso tempo dell'ex fermiere generale nel Bail Prévost (1762-68), finanziere del conte d'Artois e amministratore della Cassa di sconto (secondo Plessis) –, viene accusato di essere coinvolto nella "cospirazione Magon"; 14 ottobre, il "Comitato di sicurezza generale" ordina il suo arresto con l'accusa di «s'être concerté avec les émigrés dans un but contre-révolutionnaire, de leur avoir fourni des fonds et d'avoir favorisé leurs projets liberticides»;
viene pertanto rinchiuso in varie case di salute trasformate in prigioni sotto il Terrore, tra cui la celebre "pension Belhomme", situata in rue de Charonne, a Parigi;
1794, 19 luglio, viene condannato a morte e ghigliottinato a Parigi, assieme a tutta la sua famiglia, affinché i suoi carnefici siano sicuri di recuperare la sua immensa fortuna:
. Françoise Marie Jeanne, sua figlia, moglie di Bertrand Auguste de Saint-Pern;
. Jean Baptiste Marie de Saint-Pern, suo nipote 17enne (gustiziato al posto di suo padre);
. Luc Magon de la Blinaye, suo fratello;
. François Auguste Toussaint de Cornulier, genero di sua figlia;
. Érasme Magon de La Lande (1746-1794), suo cugino.
[La sua fortuna – secondo Ernest Daudet – si aggira intorno ai 9 Mni di franchi il che la colloca tra i primi patrimoni del regno alla fine del XVIII secolo.
1795, agli eredi il Direttorio riconosce un diritto su 2,7 Mni di franchi, trasformati in rendite (ca 20 annualità);
1797, queste rendite rientrano nell'operazione del "terzo consolidato" che ne riduce il valore, come per tutti i sottoscrittori, quasi del 70%;
1815, con il ritorno definitivo dei Borbone sul trono di Francia, gli eredi reclamano a Luigi XVIII la somma di oltre 600.000 franchi inviati nel 1792 dal defunto a Coblenza per aiutare il principe nel suo esilio. Il re fa orecchie da mercante.
1832, gli eredi intentano un processo che alla fine permette loro di recuperare 592.592 franchi.]


Muyart de Vouglans, Pierre-François (Moirans, Moirans-en-Montagne, Jura 12 ottobre 1713 – Parigi 15 marzo 1791) avvocato francese;
[Figlio di Claude François Muyart e di Anne Josephe Le Courbe.
Coniuge:
a) il 3 giugno 1745 sposa, nella chiesa Saint-Sulpice di Parigi, Marie Françoise Luqueron († 1782), figlia di un avvocato al Parlamento;
b) nel 1783 sposa Marie Henriette Cannet (?-?), amica d'infanzia di Manon Phlipon, la futura Madame Roland, che ricorderà la sua "chère Henriette", ma pure "le vieux de Vouglans" nelle sue Mémoires. ]

1741, dopo aver seguito i corsi di diritto all'università di Besançon, diviene avvocato al parlamento di Parigi;
Institutes au droit criminel (1757)
Institutions criminelles selon les lois et ordonnances du royaume (1762)
Réfutation des principes hasardés dans le "traité des délits et des peines" (1766, in cui si oppone alle idee di C. Beccaria)
[Si attira così l'ira di Voltaire: «l'avocat Vouglans est rigoureux. Quel terrible Welche!»; ed è lo stesso Voltaire che lo definisce "l'avocat de la barbarie".]
lo stesso anno egli interviene in favore del cavaliere de La Barre, condannato a morte, il che lo fa allineare, dallo stesso Voltaire, tra gli «huit avocats intrépides» firmatari di questa consultazione;
1771, gli viene accordata un provvigione per entrare nella nuova corte di giustizia crata in seguito alla riforma di Maupeou per sostituire i parlamenti;
1774, durante il ristabilimento dei parlamenti viene assegnato al Gran Consiglio;
Les Motifs de ma foi (1776)
Les loix criminelles de la France dans leur ordre naturel (1780)
Preuves de l'authenticité de nos évangiles (1785)
1791, 15 marzo, muore a Parigi.

Needham, John Turberville (Londra 1713-Bruxelles 1781) naturalista inglese, sacerdote cattolico e professore di filosofia al Collegio inglese di Lisbona, membro della Royal Society, le cui idee vennero confutate dagli esperimenti di L. Spallanzani;
1773-80, presidente dell'Accademia reale delle Scienze e delle Belle Lettere di Bruxelles.

Ortes, Giammaria (Venezia 1713-1790) filosofo ed economista veneziano, avviato dalla famiglia alla vita religiosa
1727, entra nel monastero camaldolese di Murano, quindi studia a Pisa sotto la guida del matematico Guido Grandi
1743, lascia l'ordine e, assunto il titolo di abate, si trasferisce a Bologna per proseguire gli studi scientifici e completare la biografia del suo maestro
Vita del padre Guido Grandi (1744)
1746-56, compie vari viaggi in Europa
Calcolo sopra il valore delle opinioni e sopra i piaceri ed i dolori della vita umana (1757)
Calcolo sopra la verità della storia (1757)
Riflessioni di un filosofo americano (1757, ma pubblicato solo nel 1961)
Errori popolari sopra l'economia nazionale (1771)
L'economia nazionale (1774)
Riflessioni sulla popolazione delle nazioni per rapporto all'economia nazionale (1790).

Passeroni, Gian Carlo (Condamine di Lantosca, Nizza 1713-Milano 1803) poeta italiano, sacerdote, socio dell'Accademia dei Trasformati e amico di G. Parini, visse quasi sempre a Milano;
Il Cicerone (1755-74, poema in 101 canti)
Rime giocose, satiriche e morali (1776)
Favole esopiane (1779-88, in 7 voll.)
Epigrammi greci /1786, traduzione).

Raynal, Guillaume-Thomas-François (Saint-Geniez-d'Olt, Aveyson 1713-Chaillot, Parigi 1796) scrittore francese;
dopo gli studi presso i gesuiti a Pézenas, si fa prete;
1747, si stabilisce a Parigi, lascia l'abito ed entra al «Mercure de France»; frequenta Helvetius, d'Holbac e il salotto di Mme Geoffrin;
Storia dello Statolderato (1747)
Storia del parlamento d'Inghilterra (1748)
Memorie politiche dell'Europa (1754-74)
Storia filosofica e politica dell'istallazione e del commercio degli europei nelle due Indie (1770, anonimo; 1780, edizione definitiva e firmata, immediatamente tradotta in varie lingue (1777, la traduzione italiana); vasto trattato di impronta illuministica, dedicato alla storia delle colonie e alla loro influenza sulla politica dei governi europei, il commercio, la ricchezza, l'evoluzione dei costumi)
1781, dal momento che il parlamento di Parigi condanna l'opera al rogo, è costretto a lasciare la Francia e riparare all'estero;
1787, è richiamato in Francia;
1789, alla convocazione degli Stati generali viene eletto deputato del Terzo stato di Marsiglia ma la sua tarda età non gli permette di accettare questa carica;
1790, può ritornare a Parigi (da tempo però ha ormai abbandonato il suo radicalismo, ritornando alle posizioni moderate, caratteristiche della sua giovinezza; durante la Rivoluzione si schiera infatti tra i conservatori, garante della monarchia e avversario delle azioni rivoluzionarie; per la sua fama, non patisce persecuzioni da parte del Terrore.

Sterne, Laurence (Clonmel, Tipperary 1713-Londra 1768) scrittore inglese.

Stuart, James (Londra 1713-1788) architetto e archeologo inglese;
1751, membro della londinese Società dei dilettanti, si reca in Grecia con N. Revett
Antichità di Atene misurate e descritte (1761-62, con Revett; fonte imprescindibile del revival neogreco fra Settecento e Ottocento).

Stuart, John – conte di Bute (Bute 1713-1792) politico scozzese;
1761, consigliere privato di Giorgio III, principe di Galles, e segretario di stato;
1762, dopo le dimissioni di W. Pitt [il Vecchio] diventa primo lord del tesoro (primo ministro);
1763, pone fine alla guerra dei sette anni con la pace di Parigi.

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guerra di successione spagnola
1701-14

1713
Aprile
11
, pace di Utrecht:
Carlo VI rifiuta di incontrarsi al tavolo della pace con la Spagna;
la Francia firma i trattati di pace con l'Inghilterra, l'Olanda, il Portogallo, la Prussia e la Savoia;
Luglio
13
, la Spagna firma separatamente il trattato di pace con l'Inghilterra;
Agosto
13
, la Spagna firma separatamente il trattato di pace con il ducato di Savoia;
Settembre
11
, solo ora, con la resa di Barcellona, la Catalogna termina la guerra contro Filippo V;
«segue 1714»

Prammatica sanzione
(del 1713)

1713, viene emanata da Carlo VI per garantire la successione al trono della propria erede Maria Teresa e l'indivisibilità dei domini asburgici; 
tale costituzione intende evitare un possibile smembramento dei domini asburgici, alcuni dei quali (Ungheria) non ammettono successioni in linea femminile, e impedire le successioni al trono di principi come l'elettore di Baviera e il re di Sassonia consorti di Maria Amalia e di Maria Giuseppina, figlie dell'imperatore Giuseppe I (ramo giuseppino) e quindi possibili pretendenti al trono alla morte di Carlo;
la "Prammatica sanzione" mira ad assicurare la discendenza dell'imperatore regnante (ramo carolino), e per la morte prematura del figlio di Carlo, l'arciduca Leopoldo (1716), e la nascita di Maria Teresa (1717) assegna a quest'ultima tutti i diritti di successione sui domini asburgici;
«segue 1720-38»

Trattato di Utrecht
(French Shore o Treaty Shore)

1713, nell'America Settentrionale gli inglesi conquistano l'Acadia francese [Nuova Scozia attuale e possedimenti inglesi nella baia di Hudson], riducendo le stesse aspirazioni territoriali francesi su parte di Terranova a un diritto esclusivo di pesca.
Nell'America Centrale all'Inghilterra è riconosciuta l'isola di San Cristoforo (St. Kitts) a più riprese già occupata dalla Francia.
Indie Occidentali: rimangono alla Francia:
- Martinica
- Guadalupa e dipendenze,
- Granada
- un lembo di San Domingo.
L'Inghilterra invece possiede:
- Bahamas,
- Giamaica,
- Barbados,
- Leward Islands (St. Kitts, Nevis, Montserrat, Antigua, Barbuda, Anguilla),
- Virgin Islands.
Mentre con Utrecht l'Inghilterra si prende anche Minorca, la Spagna perde i possedimenti italiani e i Paesi Bassi.

Stampa

«segue da 1712»
1713
Gran Bretagna
Edimburgo, James Watson pubblica una History of the Art of Printing, la prima storia della tipografia in lingua inglese, benché di fatto sia una traduzione, per gran parte, della Historire de l'imprimerie del francese Jean de la Calle (Parigi 1689).
La Clarendon Press installa nel suo nuovo stabilimento, costruito da John Vanbrugh, dei torchi che non differiscono per nulla da quello usato da J. Gutenberg;
«segue 1714»

«The Spectator»
(1711-14)

«segue da 1712»
1713,
«segue 1714»

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