© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa - segretario
di stato: 1737 «segue
da 1736»
"passionisti" 1737,
sul Monte Argentario San Paolo della Croce
(Paolo Danei), fondatore della Congregazione
della santissima croce e passione di nostro signore Gesù Cristo, apre
il primo "ritiro" [secondo la denominazione che i "passionisti"
danno alle proprie case, situate sempre lontane dai luoghi abitati];
|
ANNO 1737
– Alberti di Villanova, Francesco (Nizza
1737-Lucca 1801) lessicografo italiano;
Torna suDizionario francese-italiano e italiano-francese (1772) Dizionario universale critico enciclopedico della lingua italiana (1797-1805) Notti di E. Young (traduzione in prosa). – Béraud de la Haie de Riou, Charlotte-Jeanne – marchesa Montesson (1737-1806) [Già moglie di François-Xavier duca di Montesquiou-Fezensac, nel 1773 sposa segretamente il duca di Orléans († 1785); Louis XVI firma un atto con cui la riconosce ufficialmente vedova di quest'ultimo.] all'epoca della spedizione in Egitto diventa amica di Josephine. – Bernardin de Saint-Pierre, Jacques-Henri (Le Havre 1737-Eragny-sur-Oise 1814) scrittore francese, amico e discepolo di J.-J. Rousseau ; Voyage à l'Ile de France par un officier du roi (1773, Viaggio di un funzionario regio nell'Isola di Francia, ambientato nell'isola Maurizio) Etudes de la nature (1784, in 4 voll., Studi sulla natura) Paul et Virginie (1787, Paolo e Virginia, romanzo breve, contenuto nel IV vol. degli Studi) La chaumière indienne (1791, La capanna indiana) Nell'anno III dell'Impero, viene chiamato ad insegnare pedagogia agli allievi della Scuola Normale appena costituita. [Suo grande ammiratore, Napoleone I lo fa nominare membro dell'istituto.] Les harmonies de la nature (1815, postumo, Le armonie della natura). – Brulart de Genlis, Charles Alexis – marchese di Sillery (Parigi 20 gennaio 1737 - Parigi, 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese; [Proveniente da una famiglia di antica nobiltà, è nipote di un ministro di Luigi XVI.] ufficiale di marina, si distingue in Cina e nelle Indie; 1760, viene insignito della Croix de Saint Louis; 1780, ritiratosi, dispone di una colossale fortuna; 1789, 27 marzo, viene eletto deputato (2° su due) della nobiltà per il bailato di Reims agli Stati Generali; sostenitore della verifica dei poteri in comune, è tra i primi rappresentanti della nobiltà ad unirsi al Terzo stato; sebbene situato su posizioni piuttosto a sinistra, fino a diventare membro del "Club dei giacobini", rimane rigoroso circa la necessaria disciplina delle armate; d'altra parte difende sempre la fazione d’Orléans; 1792, settembre, viene eletto deputato (13° su 13) per il dipartimento della Somme alla Convenzione nazionale; 24 settembre, all'indomani della vittoria di Valmy, parte in missione con J.-L. Carra e Prieur de la Marne presso le armate di Dumouriez e di Kellermann; 1793, gennaio, al processo di Luigi XVI, si pronuncia per l'appello del popolo, la reclusione e la messa al bando a pace avvenuta, e per il rinvio; sospettato con Philippe Egalité di complicità con Dumouriez viene accusato a questo titolo dai girondini; 5 aprile, sfuggito alla sorveglianza che egli stesso aveva sollecitato, viene arrestato in Lussemurgo; 24-30 ottobre (3-9 Brumaio, Anno II), viene incluso nel processo ai girondini con i quali in pratica non ha niente a che vedere; il presidente del Tribunale rivoluzionario gli rimprovera le sue posizioni sulla disciplina militare ("affaire de Nancy") e insiste sulle sue relazioni con J. Pétion de Villeneuve; [In effetti, costui aveva fatto un viaggio a Londra con la moglie di lui, Madame de Genlis, ma sembra che si trattasse più di un amore idilliaco che altro.] infine, ben inteso, gli si rimprovera le sue relazioni con Philippe Egalité e le sue imprudenze con Dumouriez; 30 ottobre (9 Brumaio, Anno II), viene condannato a morte con gli altri venti girondini; 31 ottobre, viene ghigliottinato assieme agli altri. – Dumerbion, Pierre Jadart (1737-1791) militare francese; 1794, generale, ha il comando dell'esercito d'Italia che deve abbandonare per malattia. – Galvani, Luigi (Bologna 1737-1798) anatomista, fisiologo e fisico italiano, la cui "elettricità animale" venne confutata da A. Volta; 1779, diventa Terziario francescano; De viribus electricitatis… in motu musculari commentarius (1791). – Gerstenberg, Heinrich Wilhelm von (Tondern, Schleswig 1737-Altona 1823) scrittore tedesco, precursore del movimento dello "Sturm und Drang" Ugolino (1768, tragedia). – Gibbon, Edward (Putney, Surrey 1737-Londra 1794) storico inglese; 1753, convertitosi al cattolicesimo, subito dopo ritorna alla fede paterna; 1760 ca, viene creato Lord commissario per il commercio e le colonie; [Con uno stipendio di 700 sterline l'anno. È uno dei tentativi di Giorgio III e di John Stuart, marchese di Bute, di ritornare al patronato ufficiale.] 1774-83, fa parte del parlamento di Londra; Decline and Fall of the Roman Empire (1776, Storia della decadenza e caduta dell'impero romano; I vol.;) [La prima edizione dovrebbe essere, inizialmente, di 750 copie, ma quando s'inizia la stampa (1775) la tiratura viene ridotta a 500 copie. Proprio ora William Strahan, compatriota e talvolta socio dell'editore Andrew Millar, comincia a leggere il manoscritto e immediatamente ordina il raddoppio: 1000 copie. - 1776, 17 febbraio, I vol.; costa 1 ghinea e si esaurisce in due settimane; - 1783, II e III; - 1788, 8 maggio, Londra, IV-VI; Profitto netto ca 9.000,00 sterline. (Di sole 30 sterline all'anno è il costo della vita, tanto per un raffronto).] Memorie (1789). – Hopkinson, Francis (1737-91) scrittore statunitense, uno tra i firmatari della Dichiarazione d'indipendenza; Battle of the Kegs (Battaglia dei barilotti) [Gli americani li facevano galleggiare carichi di polvere, lungo il fiume Delaware, per far saltare le navi inglesi.] – La Porte, Arnaud II de (Versailles 14 ottobre 1737 – Parigi 23 agosto 1792, ghigliottinato) politico francese; , ministre de la Marine en 1789, intendant de la Liste civile, ministre de la Maison du roi Louis XVI, est mort guillotiné à Paris le 23 août 1792. , ministre de la Marine en 1789, intendant de la Liste civile, ministre de la Maison du roi Louis XVI, [Figlio di Arnaud I de La Porte (1706-1770), commissario della Marina, consigliere del re nei suoi Consigli, sotto-segretario di Stato, Maître ordinaire de la Chambre des Comptes di Parigi nel 1764, e di Marianne Pellerin de Plainville (1714-1763), figlia di Joseph Pellerin de Plainville, commissario della Marina e celebre numismatico. La famiglia de La Porte era originaria del Béarn. È stata nobilitata nel 1764 con la carica di "Maître de la Chambre des Comptes" di Parigi esercitata da Arnaud I de La Porte. È padre di Arnaud-Auguste de La Porte (1781-1874), generale d'artiglieria. Il successore dei rami esistenti della famiglia è suo fratello cadetto Jean-Victor. Nel 1815, re Luigi XVIII accorda al maggiore del capofamiglia e delle armi il titolo di barone a titolo ereditario. Tra le personalità degne di nota della famiglia, si cita Arnaud-Ferdinand de La Porte (1756-1824), vescovo di Carcassonne (1802-24).] 1783, riprende le cariche, prima di suo padre, di "Maître de la Chambre des Comptes" di Parigi, di commissario della Marina e diviene "Maître des requêtes" al Consiglio di Stato; 1789, 12 luglio, nominato segretario di Stato della Marina nell'effimero ministero appena creato, dopo la presa della Bastiglia emigra in Spagna; 1790, 22 dicembre, all'annuncio della sua nomina è invitato a rientrare in Francia come intendente della Lista civile con il titolo di segretario di Stato e ministro della "Maison du Roi" Luigi XVI; 1791, 3 gennaio, rientrato in Francia, si occupa della gestione dei fondi della Lista civile fino alla caduta della monarchia; con Rivarol e Bertrand de Molleville, coordina lo sforzo dei realisti per tentare di frenare i disordini della Rivoluzione: più di millecinquecento persone (autori, cantanti e lettori pubblici) vengono impiegati a questo scopo per i quali sono distribuiti più di 200.000 franchi al mese prelevati nella cassa reale; in questo periodo egli crea un club chiamato la "National" al carosello. Gli ufficii del Louvre occupati dagli uffici della Lista civile sono il centro della strategia dove il re e i suoi fedeli discutono e lanciano i loro sforzi. 28 febbraio, dopo la "giornata dei pugnali", con lui e l'entourage del re Louis XVI, Mirabeau, rimasto fautore del regime della monarchia costituzionale, si unisce segretamente alla causa realista; all'indomani della fuga a Varennes del re, egli è incaricato di recapitare all'Assemblea costituente la lettera con la quale Luigi XVI giustifica la sua condotta e dove nega ai ministri di controfirmare i decreti dell'Assemblea costituente; 1792, 10 agosto, per essere stato l'elargitore di fondi destinati a finanziare la fuga del re, egli viene arrestato; [È accusato di aver fatto sparire dei documenti compromettenti bruciando due carretti pieni di carte; egli si difende adducendo che le carte in questione erano dei libelli contro Marie-Antoinette (le memorie infamanti della conterssa Jeanne de La Mothe-Valois).] 17 agosto, giudicato dal Tribunale rivoluzionario, viene condannato a morte; [Sarà ghigliottinato in place du Carrousel; sarà la seconda esecuzione dopo Collenot d’Angremont, capo dell'ufficio dell'Amministrazione della Guardia Nazionale, che sarà, il 21 agosto, la prima vittima politica, e prima del giornalista du Rozoi, giustiziato il 25.] – Macartney, George (1737-1806) governatore inglese delle isole dei Caraibi. – Méredieu, Pierre Paul de – barone di Naillac (Périgueux 17 agosto 1737 – ?) politico francese; [Figlio di Eymeric Méredieu, signore di Amboise, e di Elisabeth Vaucocour.] capitano di cavalleria, cavaliere di Saint-Louis; 1792, 13-18 giugno, ministro degli Affari esteri nel governo di Luigi XVI. – Pagnini, Luca Antonio (Pistoia 1737-Pisa 1814) poeta e letterato italiano, prese il nome di Giuseppe Maria entrando nell'ordine dei carmelitani; professore di greco e latino a Parma e a Pisa, fu autore di varie versioni da Teocrito, Mosco, Virgilio ecc.; influenzò le Grazie di U. Foscolo Poesie (1780) Pastorali di A. Pope (1791, Le quattro stagioni, traduzione). – Paine, Thomas (Thetford, Norfolk 1737-New York 1809) scrittore e politico inglese, quacchero, intraprese la carriera burocratica come impiegato del dazio; [Figlio di un fabbricante di corsetti.] 1772, esordisce in politica, quando si incarica della stesura delle rivendicazioni degli impiegati e ufficiali del dazio, in agitazione per miglioramenti salariali; 1774, si trasferisce a Londra entrando poi nella cerchia di B. Franklin dal quale è incoraggiato a trasferirsi in America (Filadelfia) dove giunge lo stesso anno; 1775, in collaborazione al libraio R. Atkins inizia la pubblicazione di «Pennsylvania Magazine»; Common Sense (1776, Senso comune, un pamphlet sulle origini e le cause del conflitto americano) [Chiede per la prima volta l'indipendenza dell'America. Il testo ha un immenso successo ed è di una grande influenza sugli uomini politici americani. Viene letto anche dall'intellighentia inglese e francese.] Crisi (1776-1783, serie di scritti divulgati fra le truppe) 1783, viene nominato segretario della commissione per gli affari esteri del senato; 1787, 30 agosto, si reca in Inghilterra per presentare il suo progetto di un ponte di ferro ad una sola arcata; torna in patria; 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese si trova a Parigi membro della Società repubblicana, legato a N. de Condorcet e pertanto vicino alle posizioni moderate dei girondini; The Rights of Man (1791, Diritti dell'uomo, divenuto presto il manifesto comune di club e associazioni whig e repubblicane d'Inghilterra) The Age of Reason (1794-95, L'età della ragione) 1809, muore a New York dopo aver trascorso gli ultimi anni in America. – Parmentier, Antoine-Augustin (Montdidier 1737-Parigi 1813) agronomo e farmacista francese, il cui nome è particolarmente legato alla diffusione della patata per usi alimentari; Esame chimico della patata (1773). – Petty-Fitzmaurice Lansdowne, William (Dublino 1737-Londra 1805) politico inglese; 1763, entrato alla camera dei lord, diventa consigliere privato e poi presidente della camera di commercio sotto G. Grenville; si oppone all'eccessiva tassazione delle colonie americane; 1766-68, segretario di stato sotto Chatham, assume posizioni conciliative sulla questione su citata; è perciò all'opposizione durante il ministero North; 1782, in seguito alla disfatta di Yorktown, pur dissentendo dai whigs a proposito della riforma parlamentare, entra nel ministero Rockingham; 1783, succeduto alla morte di questi, negozia il trattato di Parigi; poco prima della firma viene però rovesciato da North, alleatosi con Fox, e si ritira così definitivamente dalla politica. – Raspe, Rudolf Erich (Hannover 1737-Muckross, Irlanda 1794) scrittore tedesco. – Struensee, Johann Friedrich von (Halle 1737-Copenaghen 1772) politico danese di origine tedesca, laureatosi a Halle, e medico della città di Altona [allora dominio danese]; 1769, è medico di corte di Cristiano VII di Danimarca; profittando delle precarie condizioni mentali del sovrano e divenuto l'amante della regina Carolina Matilde, esercita un'influenza crescente sul governo; 1771, giugno, riesce a ottenere la carica di ministro di gabinetto, e con ciò il diritto di emanare decreti al pari del re; luglio, viene fatto conte; promuove una serie di importanti riforme: introduce la libertà di stampa, abolisce la tortura e riorganizza tutta l'amministrazione della giustizia, migliora le condizioni dei contadini; avversato dai ceti privilegiati e impopolare a causa della sua relazione con la regina e del suo disprezzo dello spirito nazionale (le sue disposizioni sono tutte in tedesco) finisce vittima di una congiura di palazzo; 1772, gennaio, arrestato e condannato come colpevole di lesa maestà, viene giustiziato il 28 aprile. – Tamburini, Pietro (Brescia 1737-Pavia 1827) teologo italiano, tra i maggiori rappresentanti del giansenismo italiano nello scorcio del Settecento, capo del gruppo giansenista pavese; combatte il dogma dell'Immacolata; professore di filosofia e teologia al seminario di Brescia, passò poi a Roma dove fu reggente degli studi al collegio irlandese; grazie all'appoggio di Maria Teresa e di Giuseppe II venne nominato professore di teologia morale all'università di Pavia; durante l'occupazione francese resse la cattedra di filosofia morale fino alla riconquista austriaca della Lombardia; Analisi del libro delle prescrizioni di Tertulliano (1781) De tolerantia ecclesiastica et civili (1783) Vera idea della Santa Sede (1784, base dottrinale di quella "democrazia ecclesiastica" che sfocerà nel sinodo di Pistoia del 1786) Lettere teologico-politiche sulla presente situazione delle cose ecclesiastiche (1794) Introduzione allo studio della filosofia morale col prospetto della medesima e dei diritti dell'uomo e della società (1797-98, in 2 voll.). – Thibaudeau, René Antoine Hyacinthe (Poitiers 2 novembre 1737 – 20 febbraio 1813) politico francese; [Figlio di Antoine Thibaudeau, procuratore e cancelliere di polizia, e di Marie-Anne Beaudoin. Padre di Antoine-Clair Thibaudeau (1765-1854), conte dell'Impero.] avvocato al présidential, storico, cavaliere della Legion d'onore; uno dei fondatori del dipartimento di Vienne, risiede a Bellefois (località del Comune); Abrégé de l’histoire du Poitou, (1788, in 6 volumi) 1789, viene eletto deputato per il Terzo stato, per il dipartimento di Poitiers, agli Stati Generali; 1802, viene eletto deputato al Corpo legislativo, per il dipartimento di Vienne; presidente del Tribunale penale di Vienne. |
«segue da 1736» Medici «segue
da 1569» Ginori 1737, il
marchese Carlo Lorenzo Ginori (1702-1757) fonda l'omonima
manifattura di ceramica nella sua villa di Doccia, frazione di Sesto
Fiorentino (Firenze); «segue
da 1910»
|