Papa Pio XII
(1939-58)
Lo stesso anno in:
- Norvegia
la Prefettura apostolica della Norvegia settentrionale viene promossa
Vicariato apostolico;
- Finlandia
l'omonimo Vicariato apostolico viene sostituito dalla diocesi di Helsinki;
Gennaio
6, Milano, ingresso ufficiale del neoarcivescovo mons.
G.B. Montini;
28, il Tribunale di Padova
assolve i membri dell'A.P.I. (Associazione Pionieri Italiani)
di Pozzonovo.
Febbraio
3, Padova, 1200 sacerdoti assieme al vescovo protestano
contro la sentenza del tribunale cittadino favorevole all'A.P.I.
(Associazione Pionieri Italiani).
14, Pio
XII nomina una commissione cardinalizia per la riforma del Sovrano
Ordine di Malta;
17, Firenze, il sindaco
G. La Pira requisisce la Fonderia
delle Cure;
Marzo
2, Milano, al Piccolo Teatro va in scena il Processo
a Gesù di Diego Fabbri;
4, vittoria elettorale della
Confederazione Coltivatori Diretti (97,42% dei voti)
e della CISL per la commissione interna della FIAT
(39% contro il 38% della CGIL-FIOM);
4-5,
altri provvedimenti della Polizia contro la "Chiesa di Cristo";
6, muore il patrologo p.
Antono Casamassa;
26, un comunista uccide
a Colombaia due democristiani;
27, p. Calogero
Cliozzo succede a p. Martegani nella
direzione di «La Civiltà Cattolica».
Aprile
1°, muore il critico teatrale cattolico Silvio
D'Amico;
16, le Chiese evangeliche
italiane ottengono una dichiarazione ufficiale del governo dove esso afferma
di non considerare più in vigore la circolare
Buffarini-Guidi 9 aprile 1935 contro i pentecostali.
24, Villa Malta, sull'Aventino,
viene eletto Lugotenente del Gran Magistero dell'Ordine Gerosolimitano
di Malta Ernesto Paternò Castello
dei duchi di Carcaci.
25-26,
il papa sostituisce:
. card. G. Siri al card. A.
Piazza nella Presidenza della Commissione Episcopale per l'alta
direzione dell'A.C.I.;
. mons. Castellano, vescovo di Volterra,
a mons. G. Urbani nella carica di Segretario
della medesima Commissione e di Assistente Generale dell'A.C.I..
28, Pio
XII costituisce una Commissione permanente per gli archivi
ecclesiastici d'Italia alle dipendenze del Cardinale Archivista.
29, G.
Gronchi (Dc) viene eletto Presidente della Repubblica
Italiana (658 su 833 voti).
Maggio
11, insediamento di G.
Gronchi (Dc) e inatteso messaggio del neo-Capo dello Stato.
L'on. G. Leone (Dc) già vice presidente anziano, viene eletto alla
presidenza della Camera.
14, Pio
XII riceve in privata udienza il dott. Ernesto
Eula, primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione e consorte.
30, Pio
XII riceve in privata udienza il neo Presidente della Camera on.
G. Leone (Dc) con la consorte e il figlio.
Giugno
5, Elezioni Regionali Siciliane (38,6%
Dc; 28,8% Pci; 9,7% Psi;
10,3% Pmn; ecc.) caratterizzate dal progresso dei democristiani
e socialisti e dalla dissoluzione dei "minori" del centro;
9, Barcellona Pozzo di Gotto
(Messina), Pino Ballotta, deputato del Pci,
schiaffeggia un sacerdote durante la processione del Corpus Domini;
19-25,
Firenze, IV Convegno per la Pace e la Civiltà Cristiana,
con rappresentanti di 53 nazioni.
22, dimissioni del "governo
Scelba";
25, l'on. G.
Gronchi (Dc) incarica l'on. A.
Segni (Dc) di sondare la situazione;
Luglio
6, l'on. A.
Segni (Dc) presenta al Capo dello Stato la lista dei nuovi
ministri (tripartito con appoggio extragovernativo dei repubblicani);
19, la direzione della Dc
condanna «Prospettive», espelle dal partito
i democristiani che hanno preso parte alla Conferenza per la Pace di Helsinki
e diffida «Forze sociali» di continuare le
pubblicazioni;
19, condanna del sig. Padden
alla "Chiesa di Cristo", per l'affissione di una targa;
22, il card. Ruffini,
arcivescovo di Palermo, interviene nella crisi dell'Assemblea Regionale
Siciliana, notificando che ai cattolici è vietato allearsi non
solo con il Pci ma anche con il Psi.
26, l'Assemblea Regionale
Siciliana elegge l'on. Alessi nuovo Presidente
della regione.
29, Firenze, il sindaco
G. La Pira requisisce edifici per allogarvi
sfrattati.
La Finanza e la Celere impediscono l'esecuzione del decreto. Polemica
La Pira-Andreotti,
intervneto di Fanfani e commento di don Luig
Sturzo.
31, tutti i giornali della
catena cattolica pubblicano un articolo anonimo della «Rivista del
Clero» di Milano intitolato «Inquietudini
al mergine del mondo cattolico» e diretto contro «Adesso»
di don Mazzolari e altri periodici.
Agosto
La gigantessca statua bronzea del "Cristo delle vette" è
issata sulla cima del Balmenthorn, sul Monte Bianco a 4.177 metri.
9, muore mons. Amato
Masnovo, storico della filosofia medioevale;
19, commemorazione di A.
De Gasperi fatta dall'on. A.
Segni (Dc), presidente del Consiglio;
[Precise affermazioni sul superamento di ghibellinismo e guelfismo.]
20, S. Miniato (Piesa),
prima assoluta della rappresentazione del dramma Il potere e la gloria
- The Power and the Glory (1940) di G.
Greene;
21, si riunisce alla Mendola
il Consiglio Nazionale della Dc;
Settembre
Strasburgo, si tiene il congresso delle NEI
(Nouvelles Équipes Internationales).
Trieste, XXXIII Congresso Nazionale della FUCI.
Tema: «La funzione dell'intellettuale nella
società italiana».
25-1°
ottobre, XXVIII Settimana Sociale dei Cattolici Italiani.
Tema: «Società e scuola».
Parma, quattro istituti missionari decidono la creazione d'un Centro Editoriale
comune, l'EMI.
Palermo, II Convegno dei "cattolici scrittori".
Tema: «Libertà e cultura».
Ottobre
2, Firenze, inizia il Convegno dei sindaci delle
capitali di tutto il mondo (presenti, fra 36, quelli di Mosca
e d'oltre cortina), ideato dall'on. G. La Pira.
«L'Avvenire d'Italia» pubblica una lettera di Luigi
Bartolini in cui questi conferma di ritenersi miracolato da s.
Francesco.
4, muore mons. Angelo
Mercati, prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano.
7, Ragusa, un gruppo di
carmelitani scalzi penetra nottetempo nell'attiguo liceo-ginnasio, già
appartenente al convento, e ne devasta i locali.
Roma, esce il primo numero del settimanale laicista «L'Espresso»
(direttore Arrigo Benedetti).
8-9,
I decennio del Centro Sportivo dell'Aziona Cattolica Italiana.
17, Milano, viene approvato
il nuovo statuto della FACI (Federazione Avanguardie
Cattoliche Italiane).
Novembre
4, Roma, XIII Congresso Nazionale degli studenti
di Azione Cattolica;
4-5-6,
Bologna, Congresso Nazionale delle ACLI;
12-13,
Napoli, Assemblea Generale dell'Azione Cattolica; il dott. L.
Gedda parla della «maggiorità
politica dei cattolici».
24, la sentenza dei fatti
di Pozzonovo (Padova), è modificata in appello.
Dicembre
6, il Capo dello Stato G.
Gronchi (Dc) è ricevuto in udienza solenne da Pio
XII, che lo trattiene per 40 minuti.
16, Castelgandolfo, Pio
XII riceve 950 dipendenti del Ministero degli Interni con a capo
il ministro F.
Tambroni (Dc).
Ordine dei
frati predicatori
(Ordo fratrum praedicatorum)
[Domenicani]
«segue da 1954»
1955
- maestro generale:
. p. Emanuele Suarez (1946-55);
14 aprile, a Roma, al convento dei S.S. Domenico e Sisto, si riunisce
il piccolo conclave che deve eleggere l'81° successore di s. Domenico;
il "Pentagono" ha già il suo
uomo in p. Michele Browne, irlandese, maestro,
dal 1951, dei Sacri palazzi (in sostituzione del confratello p. Cordovani)
e, dal 1952, Teologo della Segreteria di Stato (il secondo dopo l'istituzione
della carica).
Il Capitolo, convinto a piegarsi, decide in suo favore.
Naturalmente la nomina del nuovo generale porta a una piccola rivoluzione
dellle cariche centrali dell'Ordine. Tra i religiosi italiani che vengono
subito in primo piano, i più significativi sono:
. p. Luigi Ciappi, 46enne fiorentino, maestro
dei Sacri palazzi e Teologo della Segreteria di Stato;
. p. Raimondo Spiazzi, molto vicino a uomini
come il dott. L.
Gedda, presidente generale dell'Ac, e mons.
Baldelli, presidente della Poa;
«segue 1958»
|
Cardinali
Ordine dei vescovi
-
Ordine dei preti
- Alessandro Verde (1865 - dic 1925
- mar 1958)
- Ernesto (Giuseppe) van Roey (1874 - giu 1927 - ago 1961)
- Pietro Segura y Saenz (1880 - dic 1927 - apr 1957)
- Emanuele Goncalves Cerejeira (1888 - dic 1929 - ago 1977)
- Achille Liénart (1884 - giu 1930 - feb 1973)
- Pietro Fumasoni Biondi (1872 -
mar 1933 - lug 1960)
[*perché troppo vicino alle finanze]
- Federico Tedeschini (1873 - mar
1933 - nov 1959)
[*per troppa allure]
- Maurilio Fossati (1876 - mar 1933
- mar 1965)
- Elia Dalla Costa (venerabile) (1872
- mar 1933 - dic 1961)
- Teodoro Innitzer (1875 - mar 1933 - ott 1955)
- Ignace Gabriel Tappouni (1879 - dic 1935 - gen 1968)
- Giacomo Copello (1880 - dic 1935
- feb 1967)
- Eugenio Tisserant (1884 - giu 1936 - feb 1972)
[*perché francese]
- G.
Piazza (1884 - dic 1937 - nov 1957)
[vescovo di Sabina e Poggio Mirteto, segretario della sacra congregazione
concistoriale] [*perché carmelitano]
- G.
Pizzardo (1877 - dic 1937 - ago
1970)
[vescovo di Albano, segretario della suprema sacra congregazione
del Santo Uffizio, prefetto della sacra congregazione dei seminari
e delle università degli studi] [*per
mancanza di allure]
- Pierre Gerlier (1880 - dic 1937 - gen 1965)
- Gregorio Pietro XV Agagianian (1895 - feb 1946 - mag
1971)
- Benedetto Aloisi Masella (1826
- feb 1946 - set 1970)
[*perché sospettato di sentimenti
monarchici]
- C.
Micara (1879 - feb 1946 - mar 1965)
- Edoardo Mooney (1882 - feb 1946 - ott 1958)
- Giulio Saliège (1870 - feb 1946 - nov 1956)
- James Mc Guigan (1894 - feb 1946 - apr 1974)
- Samuel Stritch (1887 - feb 1946 - mag 1958)
- Clemente Roques (1880 - feb 1946 - set 1964)
- Giovanni De Jong (1885 - feb 1946 - 8 set 1955)
- Carlos De Vasconcellos Motta (1890 - feb 1946 - set 1982)
- Norman Gilroy (1896 - feb 1946 - ott 1977)
- Francis Spellman (1889 - feb 1946 - dic 1967)
- José Rodriguez (? - feb 1946 - dic 1958)
- Clemente De Gouveia (1889 - feb 1946 - feb 1962)
- Jaime De Barros Camara (1894 - feb 1946 - feb 1971)
- Enrique Pla y Deniel (1876 - feb 1946 - lug 1968)
- Emanuele Arteaga y Betancourt (1879 - feb 1946 - mar 1963)
- Joseph Frings (1887 - feb 1946 - dic 1978)
- Bernard Griffin (1899 - feb 1946 - ago 1956)
- Jozsef Mindszenty (venerabile)
(1892 - feb 1946 - mag 1975)
- Ernesto Ruffini (1888 - feb 1946
- giu 1967)
[*perché in seconda linea tra quelli
citati]
- Antonio Caggiano (1889 - feb 1946
- ott 1978)
- Tomaso Tien Ken Sin (1890 - feb 1946 - lug 1967)
- Celso Costantini (1876 -
gen 1953 - ott 1958)
[*per i suoi contrasti con la Francia, in
Giappone]
- Augusto Alvaro Da Silva (1876 - gen 1953 - ago 1968)
- Gaetano Cicognani (1881 - gen 1953
- feb 1962)
[*per mancanza di allure]
- Angelo Giuseppe Roncalli [Giovanni
XXIII] (1881 - gen 1953 - giu 1963)
[*perché malvisto dagli intellettuali
per i suoi diverbi con la Biennale]
- Valerio Valeri (1883 - gen 1953
- lug 1963)
[*per la sua bocca a cuore, la sua voce
tremula, i suoi occhi estatici e le arie di damerino]
- Pietro Ciriaci (1885 - gen 1953
- dic 1966)
- Maurice Feltin (1883 - gen 1953 - set 1975)
- Marcello Mimmi (1882 - gen 1953
- mar 1961)
[*perché in seconda linea tra quelli
citati]
- Carlos De La Torre (1873 - gen 1953 - lug 1968)
- Alojzije Stepinac (1898 - gen 1953 - feb 1960) (beatificato
ott 1998)
- Giorgio Grente (1872 - gen 1953
- mag 1959)
- Giuseppe Siri (1906
- gen 1953 - mag 1989)
[*perché l'ultimo arrivato al sacro
collegio]
- Giovanni D'Alton (1882 - gen 1953 - feb 1963)
- James McIntyre (1886 - gen 1953 - lug 1979)
- Giacomo Lercaro (1891 -gen 1953
- ott 1976)
[*per le sue iniziative ardite, come il
carnevale dei bambini e i "preti volanti" e per il diploma
di "padre dei poveri" che il sindaco comunista di Bologna
gli ha rilasciato]
- Stefan Wyszynski (venerabile) (1901 -gen 1953 - mag 1981)
- Beniamini de Arriba y Castro (1886 -gen 1953 - mar 1973)
- Fernando Quiroga y Palacios (1900 -gen 1953 - dic 1971)
- Emile Léger (1904 -gen 1953 - nov 1991)
- Crisanto Luque (1889 -gen 1953 - mag 1959)
- Valerian Gracias (1900 -gen 1953 - set 1978)
- Giuseppe Wendel (1901 -gen 1953 - dic 1960)
- A.
Ottaviani (1890 -gen 1953 - ago
1979)
[prosegretario della suprema sacra congregazione del Santo Uffizio]
Ordine dei diaconi
- N.
Canali (1874 - dic 1935 - ago 1961)
[presidente della commissione pontificia per lo Stato della Città
del Vaticano] [*perché fa il guardia-ciurma]
- Giovanni Mercati (1866 -
giu 1936 - ago 1957)
[*perché è cieco]
* In caso
di imminente conclave, visto lo stato di salute del pontefice, si
evidenziano tra parentesi [] i motivi
per la mancata elezione.
Respinta l'idea della possibile elezione di un cardinale straniero,
l'oscurità dei non citati non pregiudica niente.
[secondo Roger Peyrefitte, Le chiavi
di San Pietro, 1955]
|
SEGRETERIA DI STATO VATICANA
"Pentagono Vaticano":
[ex Triumvirato]
. N.
Canali,
. C.
Micara,
. G.
Pizzardo,
. G.
Piazza,
. A.
Ottaviani.
Il Sacro Collegio conta, tra gli italiani, ed
esclusi i membri del "Pentagono":
- 8 cardinali di Curia o residenti a Roma ad
nutum del Pontefice (al punto da non potersene allontanare
senza il suo permesso):
. Alessandro Verde
(93enne, non ha alcun incarico);
[ 29/30 marzo 1958]
alleati del "Pentagono":
. Pietro Fumasoni Biondi
(prefetto di Propaganda Fide*);
[il 1° marzo 1958 sarà chiamato al suo fianco, come
pro-prefetto, l'americano card. S.A.
Stritch.
Egli contesta al card. E.
Tisserant intere regioni orientali perché Paesi
di missione; il cardinale francese, ovviamente, sostiene l'opposto.***]
. Pietro Ciriaci
(prefetto del Concilio**);
. Gaetano Cicognani
(prefetto dei Riti);
. Benedetto Aloisi Masella
(prefetto dei Sacramenti);
. Federico Tedeschini
(prefetto della Fabbrica di San Pietro);
antagonisti del "Pentagono":
. V.
Valeri (prefetto dei Religiosi
§);
. C.
Costantini (cancelliere di
Sacra romana Chiesa);
- 6 cardinali vescovi residenziali.
|
* La congregazione di Propaganda Fide
la più nota e leggendaria congregazione della Chiesa, dopo
quella del Santo Uffizio è diventata, nell'attuale dopoguerra,
per volontà del card. Pietro Fumasoni
Biondi, il centro strategico della politica anticomunista
e filoamericana del "Pentagono". E continuerà ad
esserlo sempre più ora che, con inattesa decisione, Pio
XII ha chiamato al suo fianco, come pro-prefetto, il cardinale
americano Samuele Stritch, fino a ieri
arcivescovo di Chicago. Irlandese di origine, il nuovo pro-prefetto
non attenuerà certo l'impulso filoamericano del suo superiore.
** La congregazione del Concilio, cosiddetta perché
un tempo era incaricata dell'interpretazione dei canoni del Concilio
tridentino, è estremamente importante, avendo praticamente
nelle mani la disciplina del clero e del popolo di tutti i Paesi
non missionari e non sottoposti alla Congregazione orientale; in
pratica, cioè, di tutti gli Stati del mondo occidentale.
Clero minore e laicato cattolico in Italia sono, dunque, raggiunti
dal "Pentagono" attraverso le direttive del card. Pietro
Ciriaci e del suo segretario, uno degli
uomini più autorevoli della Curia e più fedeli ai
cinque mons. Francesco Roberti.
*** Nella congregazione per la Chiesa Orientale
il "Pentagono" può contare su due alleati di primo
piano nella persona di p. Acacio Coussa,
un basiliano aleppino, che ne è l'assessore, e del romano
mons. Amerigo Giovannelli, sostituto.
§ Perfino nella congregazione dei Religiosi,
l'unico sacro dicastero retto da un cardinale anti-Pentagono, i
cinque hanno come alleati:
. Arcadio Larraona, claretiano, segretario
[Di lui R. Peyrefitte, in Cavalieri
di Malta, ha scritto che: «brucia
di tutti i fuochi del fanatismo e risuscita lo spirito dell'Inquisizione».]
. ?, sottosegretario. |
. Carlo Falconi,
Il Pentagono vaticano, 1958; Kaos
Edizioni 2008. |
|
1954
Sovrano
Militare Ordine Gerosolimitano di Malta
«segue
da 1954»
sede: Roma, via Condotti;
Gran maestro: vacante.
Come
gli altri ordini, neppure l'Ordine di Malta è mai stato
approvato, né dal fascismo prima (nonostante i legami del
gran maestro con alti personaggi del regime, Mussolini
lo aveva invitato a costruire un lebbrosario a Tselaclacla in
Abissinia, risparmiandogli di rasentare il ridicolo rivendicando
l'isola di Malta come da molti auspicato) né ora dal governo
italiano che ha deciso di fondare un ordine al merito della repubblica,
proibendo ai cittadini l'uso di tutti gli altri che non abbiano
l'approvazione del capo dello Stato.
Altri
membri:
. barone Apor de
Altorja, gran croce magistrale, ex ministro di Ungheria
presso la Santa Sede, il cui fratello vescovo era stato martirizzato
dai bolscevichi
,
cancelliere, capo del governo dell'ordine;
. conte Cattaneo di Sedrano,
vice cancelliere;
.
balì conte Ferdinando Thun Hohenstein
(nipote dell'ex gran maestro Thun Hohenstein),
discendente di una delle più grandi famiglie d'Austria,
membro del sovrano consiglio; abita nel castello di Povo (Trento)
[per la bega del grano argentino ha inoltrato un ricorso segreto
alla congregazione dei religiosi; altri affari: della soda, dei
passaporti diplomatici
];
.
duca Caffarelli, decano dei
balì gran croce d'onore e di devozione;
.
marchese Alberto Teodoli,
vice decano, senatore della Repubblica;
.
marchese Dragonetti de Torres,
ministro plenipotenziario;
. conte Antonio Hercolani Fava Simonetti,
71enne, diventato professo una volta vedovo; dopo la morte del
gran maestro è luogotenente dell'ordine;
. conte Conestabile della Staffa,
93enne, assessore delegato alle opere di assistenza civile;
.
avvocato Gazzoni, legale dell'ordine;
[spedito in Argentina riesce a risolvere l'affare del grano]
. marchese Pallavicini, 46enne,
cavaliere di giustizia, maestro di cerimonie, di origine ungherese.
- Gran priorato di Roma:
unica carica di balì del gran priorato di Roma è
quella di San Sebastiano del Palatino, costituita e dichiarata
ereditaria da Urbano VIII;
. cardinale Nicola Canali
(1948-?) pur essendo gran priore dell'Ordine di Malta è
anche gran maestro dell'ordine del Santo Sepolcro;
[è rivale di mons. G.B.
Montini]
Gennaio
1°, il venerabile balì luogotenente lancia
un «appello a tutte le nazioni, agli ordini religiosi
e agli uomini di scienza, e alla élite cattolica che costituisce
il sovrano ordine militare di Malta, per una campagna di riabilitazione
sociale dei lebbrosi».
Febbraio
2, la segreteria di Stato trasmette al gran magistero
un nuovo chirografo pontificio: il santo padre, desiderando «favorire
il ritorno alla normalità del glorioso ordine sovrano gerosolimitano
di Malta» crea una commissione di sei cardinali «per
dirigerlo e assisterlo in un difficile momento per rivedere le
sue costituzioni e per promuovere nel suo seno una nuova fioritura
di vita spirituale.»
I cardinali sono sempre gli stessi, con il concorso
del cardinal Valeri, prefetto della congregazione dei religiosi:
mons. Scapinelli è alla luogotenenza;
il principe Giulio Pacelli (ministro
della Costarica presso la Santa Sede, nonché fratello minore
del principe Carlo), alla cancelleria,
i loro due scherani al tesoro e all'amministrazione dei beni;
5, Pecci
consegna a mons. Dell'Acqua la nota
più energica di tutta la durata del conflitto;
11, a mezzo di un decreto,
la commissione invita il luogotenente a trasmetterle nel termine
di dieci giorni il progetto di riforma stabilito dal gran magistero;
a una trentina di prelati romani, tutti cavalieri di Malta, riuniti
al palazzo magistrale, si fa leggere il decreto e poi viene detto
che se l' «Osservatore romano» pubblicherà
quel documento e altri che eventualmente lo dovessero seguire,
il gran magistero pubblicherà un libro bianco con tutta
la corrispondenza avuta con la Santa Sede dal 1949.
L' «Osservatore romano» resta muto sul decreto e su
tutto il resto.
23, l'assemblea dei delegati
dell'ordine vota due mozioni:
1ª - riporta il problema delle riforme a quanto era stato
fatto a ottobre;
2ª - dichiara che «sfortunatamente le misure prese
dalla commissione cardinalizia devono essere giudicate incompatibili
coni i privilegi e con le costituzioni dell'ordine sovrano».
Prima della partenza dei delegati, il cardinal Tisserant
protesta per iscritto contro le due mozioni adottate, tornando
ad insistere sulla "natura religiosa" dell'ordine per
giustificare l'intervento cardinalizio.
Marzo
3, mentre i delegati tengono una nuova riunione al
palazzo magistrale per esaminare un progetto messale, comprendente
tutte le feste dell'ordine, con tutti i santi e un compendio dei
loro miracoli, il luogotenente Hercolani
e il cancelliere Apor si trovano
in Vaticano perché convocati dal cardinal Tisserant.
Questi, assieme a mons. Scapinelli
e al principe Carlo Pacelli, comunica
ai due appena arrivati le decisioni prese dalla commissione cardinalizia
e, più precisamente, che:
- la persona che esercita le funzioni di vice cancelliere dell'ordine
sarà rimossa dalle sue funzioni ed allontanata entro 24
ore;
il luogotenente interinale riceverà al palazzo magistrale
entro le 48 ore il monsignor segretario della commissione cardinalizia
e gli darà agio di esercitare le funzioni che gli sono
state affidate.
Al barone Apor de Altorja, non possedendo
le risorse di disprezzo e di impassibilità del conte Antonio
Hercolani Fava Simonetti, si rivolta il sangue
magiaro e, avanzando verso il cardinale gli dice: «Eminenza,
ciò che avete fatto è indegno della vostra porpora,
indegno del vostro collegio, e della vostra qualità di
francese.»
La sera stessa il sovrano consiglio decreta che, per giudicare
la posizione amministrativa del vice cancelliere, attenderà
che la Santa Sede comunichi il testo su cui si fonda un'accusa
i cui termini esatti sono ignoti. Con un secondo decreto domanda
che l'elezione del gran maestro sia stabilita entro il più
breve tempo possibile.
4, il cancelliere dice a Cattaneo
di aver saputo dalla segreteria di Stato che i cardinali rinuncerebbero
al secondo punto dell'intimazione purché venga osservato
il primo. In poche parole: avrebbero accettato gli atti della
gestione, al posto della visita di mons. Scapinelli,
contro l'immediato allontanamento del vice cancelliere.
Convinto da Apor sull'estrema
necessità del suo sacrificio, il conte Cattaneo
di Sedrano scrive la lettera di dimissioni e la
porge al cancelliere, suggerendo venisse scelto come sostituto
Giannantoni, il ministro del Libano,
l'esperto di affari arabi residente a Roma, il solo ad essere
in buoni termini con il cardinale francese.
Giannantoni, invitato dal cancelliere,
si reca al palazzo dei Convertendi per portare una lettera al
cardinal Tisserant il quale, dopo
averla letta, dice che, soddisfatto sul primo punto, attende ora
l'esecuzione del secondo dichiarando altresì dinonsapere
niente di quadell'assicurazione data la stessa mattina dalla segretria
di Stato.
Intanto Hercolani, furioso per le
dimissioni di Cattaneo, firma alla
fine il decreto che le accetta e affida a Giannantoni
l'interim di vice cancelliere.
7, il conte Cattaneo
di Sedrano, dopo aver firmato con Giannantoni
un verbale di sedici pagine, controfirmato da de
Mojana, lascia il palazzo del gran magistero.
Il successore Giannantoni, per farsi
ben vedere da mons. Scapinelli gli
manda gli atti della luogotenenza, senza aspettare la commissione
internazionale. Mons. Scapinelli
si fa mandare, a nome del card. N.
Canali,
un dossier, abbastanza estraneo alla gestione della luogotenenza:
quello che contiene le prove della conversone dello zar Paolo
I, e che disturba tanto il gran priore di Roma. Nonsotante
la sua stima per Giannantoni, il
luogotenente non può ammettere tale irregolarità
e fa reclamre al meno il dossier di Paolo
I che il card. N.
Canali rifiuta
di rendere. Essendo ormai Giannantoni
persona grata alla Santa Sede, Hercolani
giudica abbastanza abile far ricadere la responsabilità
sul barone Apor de Altorja: sacrificandolo,
lo salva. Chiede le sue dimissioni.
Come con Giannantoni e con Paternò
l'ordine prepara l'avvenire.
Ma ormai l'elezione del gran maestro, la cui promessa è
stata ovviamente la tacita base di tutti gli accordi, sembra essere
vicinissima e tutti si attendono il "breve" che l'autorizzerà.
23, la segreteria di Stato
avvisa il gran magistero che:
- la data per l'elezione è fissata a un mese dopo;
- tra i professi la sola candidatura "gradita" è
quella del balì Paternò Castello
di Carcaci;
- saranno accordate le dispense, se venissero eletti, a don Flavio
Melzi d'Eril, dei duchi di Lodi, che ha pronunciato i voti
semplici, e al barone olandese Speyart van
Woerden, che non ne ha pronunciato alcuno.
Aprile
24, nella villa priorale i partecipanti all'elezione
vengono ricevuti dal marchese Pallavicini,
maestro delle cerimonie, e presidente dell'associazione ungherese.
Cavalieri in uniforme rossa, professi in abito da cerimonia nero,
inglesi e spagnoli in nero orlato di bianco, figurano i 28 elettori
che designeranno il nuovo capo dell'Ordine di Malta:
- 11 presidenti delle associazioni europee,
- 17 professi, delegati dei grandi priorati, o membri del sovrano
consiglio.
[barone Twickel, conte Henckel,
conte d'Alçaçovas,
infante don Ferdinando Maria, l'irlandese
Wilson Lynch, il ten. col. Elwes,
conte Czapski, barone van
Voorst, principe de Ligne,
principe di Polignac (che sta per
far avere la gran croce di balì d'onore e di devozione
al cardinale Feltin ed al cardinale
Grente, ma soltanto il collare al
merito al presidente Coty), il balì
Thun, semiparalizzato, sostenuto
da due camerieri, il venerabile balì Franchi
de' Cavalieri, decano del capitolo di Roma, don Filippo
"dei duchi Caffarelli" (sempre del gran priorato di
Roma ma che, non essendo nemmeno cavaliere di giustizia, ha avuto,
a questo scopo, la dispensa dal papa).
Il lugotenente Hercolani sa comunque
che il card. N.
Canali ha riportato
un ultimo vantaggio. Il papa, nel "breve" che ha approvato
l'elezione, ha mantenuto la commissione cardinalizia «per
collaborare alle riforme» e ha espresso il desiderio che
membri del sovrano consiglio «che hanno fatto il loro tempo»
vengano sostituiti.
Mentre il card. N.
Canali celebra
la messa, a un banco si tengono fianco a fianco i due altri membri
della Trimurti: il principe Carlo Pacelli
e il conte E.P.
Galeazzi, giunti non come cavaliere di Malta, benché
appartengano all'ordine sovrano, e nemmeno come cavalieri del
Santo Sepolcro benché siano alti dignitari di questo ordine.
Dietro di loro sta il marchese Travaglini
di santa Rita, che sta per essere nominato direttore del
turismo, incaricato di preparare le Olimpiadi di Roma. Più
lontano Melzi d'Eril, nella sua uniforme
di cavaliere di giustizia. Sono presenti anche mons. Alcini
vicino a padre Castellani; mons.
Scapinelli accando a padre Arcadio
Larraona; padre Acaçio Coussa,
nominato recentemente cappellano di Malta, ad honorem;
mons. Ferrero di Cavallerleone, mons.
Rossi Stockalper e, sull'ultimo banco,
Ferrata, Corsanego,
Snider e Gazzoni.
Cattaneo non c'è e nemmeno
Apor.
Dopo la messa, gli elettori si mettono in ordine di anzianità
attorno alla lunga tavola, coperta da un drappo rosso. Restano
con loro Giannantoni come vice cancelliere
e Sersale come interprete.
La votazione segue un'abitudne piuttosto particolare, che ricorda
quella dell'antico senato di Venezia. La prima votazione è
puramente indicativa per i nomi. Alla seconda (il ballottaggio)
si vota pro, o contro i diversi candidati nominati dalla prima.
Delle palle bianche e nere servono al ballottaggio, e dei biglietti
alla prima tornata. L'eletto deve avere la metà più
uno dei voti.
Ciascuno elettore scrive un nome sopra iunbiglietto, piega il
biglietto in un astuccio ovale, e mette l'astuccio in un vaso
di bronzo. Siprocede allo spoglio:
. Paternò:
1 voto (il suo);
. Melzi d'Eril: 2 voti (non potendo
votare, ha avuto il voto del card. N.
Canali
e quello di Thun);
. Hercolani: 14 voti;
. de Mojana: 13 voti.
Ballottaggio in ordine di chi ha
avuto più voti:
. Hercolani:
14 voti;
. de Mojana: 13 voti;
. Melzi d'Eril: 2 voti (ma raccoglie
26 palle nere);
. Paternò: 17 voti (viene
eletto); in pratica è la replica ai sei cardinali Tisserant,
Micara, Pizzardo,
Aloisi-Masella, Valeri
e Canali.
[Il gran priore di Roma ignora che, alla vigilia, i presidenti
avevano tenuto all'Hotel Plaza un conciliabolo dove avevano perfezionato
la loro tattica, già adottata dai professi.]
-
Gran priorato d'Austria: gran priore: barone Ludwigstorft;
balì Adamovich de Csepin,
cavaliere professo; a volte sostituito dal barone Gudenus,
30enne, cavaliere di giustizia.
-
Gran priorato di Boemia: duca Raimondo
del Balzo, commendatore professo, cameriere di cappa
e spada di Pio XII, alto magistrato
della Repubblica Italiana, capo di una delle sette più
grandi famiglie del regno di Napoli, e 11° duca di Presenzano
(malvisto da Canali);
[discendente dai signori di Baux,
in Provenza, che avevano seguito a Napoli Carlo
d'Angiò.]
-
Gran priorato della Lombardia e Veneto:
rappresentante del gran priorato Angelo
de Mojana; giovane giurista e avvocato, già candidato
ai voti semplici.
-
Gran priorato di Napoli e Sicilia: balì Paternò, successore
del vecchio
balì
marcheseTaccone di Sitizano,
deceduto);
-
Gran priorato di Podolia: sta
prosperando felicemente vendendo croci di Malta (ovviamente, tra
le centinaia di falsi ordini cavallereschi, tra cui un ordine
sovrano e militare di Santa Rita, si distinguono le decorazioni
conferite dalla Santa Sede, dal Santo Sepolcro e dall'Ordine di Malta), le più ricercate, in virtù dell'apparente
attributo di nobiltà.
Associazioni
dei cavalieri di Malta
- Associazione americana:
presidente master MacDonald;
"grande protettore" nonché "consigliere
spirituale" [gran protector and spiritual advisor]
cardinale Francis
Spellman (1889-1967);
Associazione
francese: presidente conte
di Rohan-Chabot, duca di Ravèse;
[non si vedono più i nomi che avevano illustrato le tre
lingue di Provenza, di Francia e di Alvernia, né i Villeneuve
(88 cavalieri), i Sabran (43 cavalieri),
i Forbin (32 cavalieri in un solo
secolo).]
Associazione
ungherese: presidente (ormai solo nominalmente) il venerabile
arciduca Giuseppe.
Associazione
polacca: presidente principe Czartoryski.
Il conte Hutten-Czapski,
già ambasciatore di Polonia a Roma, e nuovo presidente
dell'associazione polacca all'estero, dispersa in quattordici
paesi.
Associazione
renano westfaliana:presidente barone Twickel;
Associazione
della Slesia: presidente principe di
Hatzfeldt; presidente onorario principe
Federico di Hohenzollern-Sigmaringen;
[dopo l'occupazione russa, l'associazione era ripiegata a Monaco.]
[Entrambe le associazioni
tedesche vanno orgogliose della loro prova, detta di Germania:
di fronte ai sedici quarti per cento anni (adottata dalla maggior
parte delle associazioni) impallidiscono gli otto quarti per cento
anni della prova di Francia e i quattro quarti per cento anni
della prova d'Italia. Inoltre sono ancora più rigorosi
in quanto bazzicavano i cavalieri teutonici usciti dall'ordine
di S. Giovanni e i cavalieri protestanti di Malta, quelli cioè
del baliato di Brandemburgo. Sette commende di questo baliato,
distaccatesi al momento della Riforma, erano nominalmente sopravvissute
presso alcuni nobili di alto lignaggio, come quelle del gran priorato
russo ortodosso di Parigi.
Benché il gran magistero di Roma non sia in relazione né
con i primi, né con gli altri, le considera tuttavia legittime
(è la sua piccola "Chiesa scismatica"), perché
non hanno mai avuto discontinuità, mentre invece il gran
priorato protestante d'Inghilterra, dove l'ordine era stato soppresso
da Enrico VIII, data dalla regina
Vittoria.]
[Roger
Peyrefitte, Cavalieri di Malta, 1957] |
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«segue da 1939»
1955
totalizza 39.513 centri parrocchiali e sezioni di ragazzi e di
aspiranti, per un complesso di 595.757 membri,
così distinti: |
Uomini |
44.739 |
Donne |
172.290 |
Giovani (m) |
52.240 |
Giovani (f) |
156.733 |
Aspiranti (m) |
49.173 |
Aspiranti (f) |
56.554 |
Bambini |
18.732 |
Bambine |
45.296 |
Totale |
595.757 |
[Carlo Falconi, La
Chiesa e le organizzazioni cattoliche in Europa, Milano 1960,
Edizioni di Comunità.] |
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Azione
Cattolica
(italiana)
«segue da 1952»
- Presidente nazionale:
. dott. L. Gedda
(1952-1959)
- Ass.te eccles.co gen.le:
. arcivescovo Giovanni Urbani (1946 26 ott-14
apr 1955)
[1 - FIUC (Federazione italiana
uomini cattolici);
2 - UFCI (Unione femminile
cattolica italiana);
3 - FUCI (Federazione Universitaria
Cattolica Italiana);
4 - GIAC (Gioventù Italiana
di Azione Cattolica).]
1955
Aprile
14, l'arcivescovo Giovanni Urbani
viene nominato arcivescovo-vescovo di Verona;
«segue 1956»
POA
(Pontificia Opera d'Assistenza)
1955
attualmente può contare su un esercito di collaboratori:
Centro
- 16 sacerdoti e 171 laici;
Regioni
- 99 sacerdoti e 132 laici;
Diocesi
7.225 sacerdoti e 103.455 laici.
Totale: 7.340 sacerdoti e 103.758 laici.
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