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Papa - segretario
di stato: 1738
«segue
da 1737» Massoneria «segue
da 1725»
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ANNO 1738
– Barentin, Charles-Louis-François de Paule (1738-1819)
politico francese;
Torna su1787, consigliere al parlamento di Parigi, appoggia Ch.-A. de Calonne nell'assemblea dei Notabili; tenta invano di ottenere l'accordo dei Parlamenti sulle riforme per evitare gli Stati Generali; contrario a J. Necker per le sue idee eccessivamente innovatrici, soprattutto quella relativa al raddoppio del Terzo stato, è fedele del re, della monarchia e delle riforme; 1788, settembre, è nominato guardasigilli; 1789, 16 luglio, travolto dal malcontento conseguente al licenziamento di J. Necker, deve dimettersi; fugge in Italia da dove continua a sostenere la monarchia; è tra i cooperatori della fuga di Varennes; emigra quindi in Inghilterra, per rientrare poi in Francia con Louis XVIII. – Baudard de Saint-James, Claude (1738 – 1787) finanziere francese; [Figlio di Georges Nicolas Baudard de Vaudésir (cugino di Louis Baudard de Fontaine), esattore delle imposte dell'elezione d'Angers.] 1758, succede al padre, divenuto tesoriere generale delle Colonie, nella funzione di tesoriere generale della Marina e sviluppa in maniera straordinaria gli affari del padre; [Egli è associato a tutte le grandi imprese industriali e finanziarie del suo tempo: la Compagnie du Nord, la Compagnie du Creusot, la Compagnie des eaux de Paris, le miniere di Baigorri e di Decize dove il grande contratto per approvvigionare la Marina da 150.000 a 300.000 piedi cubici di legname, associato al negoziante di Saint Malo Marion-Brillantais.] diviene barone di Sainte Gemmes; [La futura Sainte Gemmes-sur-Loire) nell'Anjou (e non in Touraine), nome trasformato in Sainte James dall'anglofilia (ma questa parrocchia e signoria era scritta così nel XIV secolo.] l'ammontare dei suoi investimenti è valutato 7 Mni di franchi, senza contare le sue piantagioni a Santo Domingo; vive fastosamente: acquista un palazzo al n. 12 di place Vendôme e crea il padiglione Saint-James a Neuilly-sur-Seine; [Nel suo giardino all'inglese fa trasportare da Fontainebleau i blocchi necessari alla costruzione di un enorme roccia di 43 metri d'altezza; Luigi XVI, che vede un giorno passare i carriaggi con i blocchi di pietra, comincia a chiamarlo «l'homme au rocher». Non è tuttavia che la più imponente delle numerose costruzioni di questo giardino concepito per lui dall'architetto François-Joseph Bélanger.] è il principale socio di Antoine Mégret, conte di Sérilly; [È il marito di Anne-Louise de Domangeville che sarà ghigliottinato con la sorella del re nel 1794.] franco-massone, è membro della Loggia "les Amis réunis"; [Questa loggia raggruppa membri di alte funzioni della monarchia francese e conta, tra gli altri, il visconte de Tavannes, Antoine Court de Gébelin, Charles-Pierre-Paul Savalette de Langes, il presidente d’Hericourt, e il principe Charles de Hesse-Rheinfels-Rotenburg.] 1787, 2 febbraio, fa bancarotta; Ch.-A. de Calonne rifiuta di approvare i conti della Compagnie du Nord, che aveva ricevuto un privilegio del re nel 1785; trascorre così tre mesi alla Bastiglia e muore poco dopo presso Puteaux, presso suo cognato Jean-Maurice de Faventine. – Bonesana, Cesare – marchese di Beccaria (Milano 1738-1794) filosofo, giurista, economista e letterato lombardo; [Primogenito di nobile famiglia, padre di Giulia (1761-1841) moglie di Pietro Manzoni e madre di A. Manzoni.] 1758, dopo aver trascorso l'adolescenza in un collegio gesuitico, si laurea in giurisprudenza all'università di Pavia; sposa la donna di cui è innamorato, nonostante la dura opposizione paterna; la crisi spirituale che ne segue, lo spinge a "convertirsi" alle idee illuministiche; collabora con gli intellettuali riuniti intorno ai fratelli Verri nella "Società dei Pugni" e a «Il Caffè»; Del disordine e de' rimedi delle monete nello Stato di Milano nell'anno 1762 (1762) Dei delitti e delle pene (1764, capolavoro dell'Illuminismo italiano) [Ha immediato ed enorme successo in Italia e in Europa, suscitando vive polemiche. Vedi anche: Réfutation des principes hasardés dans le "traité des délits et des peines" (1766), dell'avv. P.-F. Muyart de Vouglans.] Tentativo analitico su i contrabbandi Frammento sugli odori 1766, venuta meno l'amicizia con i fratelli Verri e chiuso «Il Caffè», si reca a Parigi ma fa subito ritorno a Milano; 1767, rifiuta la proposta di Caterina II di Russia di sistemarsi a Pietroburgo, come presidente di una commissione di riforma del codice penale; 1768, è nominato professore di scienze camerali nelle Scuole Palatine; Elementi di economia pubblica (1768, sarà pubblicato nel 1804) Ricerche intorno alla natura dello stile (1770, ricollegandosi alle teorie sensistiche di E.-B. de Condillac, intende dare alla dottrina retorica un fondamento psicologico) 1771, diventa consigliere nel Supremo Consiglio d'Economia in cui si interessa principalmente ai problemi annonari; 1778, è nominato magistrato per la zecca e membro della delegazione per la riforma delle monete. – Beresford, John (Dublino 1738-Londonderry 1805) politico irlandese 1768, membro del consiglio privato irlandese 1780, primo commissario dei tributi 1784, appoggia l' «Atto di navigazione» in Irlanda 1786, entra a far parte del consiglio privato inglese e viene soprannominato «re d'Irlanda» 1801, contribuisce all'unione legislativa anglo-irlandese. – Berruyer, Jean-François (1738-1804) militare francese; 1802, ha il comando dell'Armata dell'interno; 13 Vendemmiaio, diventa ispettore della cavalleria e finisce governatore degli Invalidi. – Cerretti, Luigi (Modena 1738-Pavia 1808) poeta italiano Poesie (1799). – Cerruti, Giuseppe Antonio Gioacchino (Torino 13 giugno 1738-1792) avventuriero italiano; [Fratello di Giacinto.] quindicenne, entra nella Compagnia di Gesù a Torino; Apologie (des Jésuites) (1762) 1767, getta via la divisa di gesuita; [Un gran peso nella decisione l'ha avuto l'amore per la contessa Tessé.] L'apostasia, o forse più le reazioni dei suoi ex confratelli, lo costringono a lasciare la Francia, dove però si affretta a tornare dopo la soppressione dell'Ordine. Mémoire pour le Peuple Français (?) [Vi auspica la convocazione di un'assemblea nella quale al Terzo Stato venga assegnato il posto che gli compete.] Gli vale molto l'intimità col Mirabeau, di cui è uno dei segretari che gli approntano il materiale per i discorsi. [Può così essere membro dell'amministrazione del Dipartimento della Senna, deputato e anche segretario nella Legislativa, dove tuttavia parla una sola volta (il 4 ottobre 1791) per far votare i ringraziamenti alla Costituente. È autore di un'opera in versi sul gioco degli scacchi, oltre di molti discorsi politici e accademici e di una dissertazione sulle repubbliche antiche.] Feuille Villageoise (?) [Con cui contribuisce all'educazione politica delle campagne.] – Coquille, Jacques detto Dugommier (1738-1794) militare francese, nato in Guadalupa; per venticinque anni presta servizio nelle colonie; 1789, aderisce alla Rivoluzione; viene eletto membro dell'Assemblea coloniale e comandante della Guardia Nazionale della sua isola; 1792, viene eletto alla Convenzione; in seguito J.-P. Marat lo fa entrare nell'esercito d'Italia col grado di generale; muore combattendo nell'esercito dei Pirenei Orientali. – Cornwallis, Charles marchese di (Londra 1738-Ghazipur, Benares 1805) militare e politico inglese; 1760, eletto ai Comuni; 1763, passa alla camera dei Lords; 1780, combattente contro le colonie americane, espugna Charlestown, vince a Camden; si distingue alla presa di Filadelfia; 1781, vince a Guildford, ma è sconfitto a Yorktown di fronte alle forze combinate franco-americane; 1786, viene inviato in India come governatore generale e comandante in capo del Bengala dove riesce a sistemare la grave situazione amministrativa; 1792, dopo varie operazioni militari occupa il Carnatic e costringe il sultano Tippu Sahib alla pace; 1798, tornato in patria, dopo la nomina a viceré d'Irlanda vi reprime la rivolta, sventando il tentativo di conquista del generale francese J. Humbert; 1801, appoggia l' "Atto di unione" tra Gran Bretagna e Irlanda e anche l'uguaglianza di diritti tra cattolici e protestanti; 1802, negozia la pace di Amiens con Napoleone 1805, torna in India e muore subito dopo. – Delille, Jacques (Aigueperse, Alvernia 1738-Parigi 1813) abate mondano e poeta alla moda francese, ammesso nel salotto di Maria Antonietta; Georgiche di Virgilio (1770, traduzione) [Nel 1827 Ch.-A. de Sainte-Beuve ne metterà in dubbio l'autenticità poetica.] Les jardins (1782, I giardini) 1789, dalla Rivoluzione viene privato di tutti i benefici e di tutte le onorificenze; dopo il 9 Termidoro, lascia la Francia. L'homme des champs (1800, L'uomo dei campi) Les trois règnes de la nature (1809, I tre regni della natura). – Franconi, Antonio (1738-1836) cavallerizzo italiano, divenne proprietario di un maneggio e i figli aprirono un circo equestre che divenne celebre. – Herschel, Friedrich Wilhelm (Hannover 1738-Slough 1822) musicista e astronomo tedesco, padre di John Frederich William (1792-1871); 1774, costruitosi un telescopio osserva la nebulosa di Orione; 1781, scopre il pianeta Urano, acquistando fama immediata e meritando il titolo di baronetto e uno stipendio vitalizio da Giorgio III. Con telescopi sempre più potenti e grazie alla collaborazione della sorella Caroline Lucretia (1750-1848) individuò l'esistenza delle stelle doppie e formulò la teoria secondo la quale le stelle derivano dalla condensazione di nebulose; riuscì a dare una prima descrizione approssimativa della Via Lattea; scoprì due satelliti di Saturno (Encelado e Mimas) e due satelliti di Urano (Titania e Oberon); diede importanti contributi allo studio dell'ottica fisica (scoperta della radiazione infrarossa) e all'ottica geometrica; aggiornò e corresse il Catalogo di C. Messier. – Jerocades, Antonio (Parghelia 1º settembre 1738 – Tropea 19 novembre 1803) abate, patriota e poeta italiano; destinato dai genitori alla carriera ecclesiastica, studia nel seminario di Tropea, distinguendosi per la sua precoce abilità nel comporre versi ispirati – come ricorderà Benedetto Croce – all'opera del Metastasio; 1759, apre una scuola privata nel paese natale; Saggio dell'umano sapere (?, di stampo illuministico, successivamente pubblicato a Napoli) 1765, si trasferisce a Napoli; La partenza delle Muse (Messina 1765, componimento drammatico) su raccomandazione di A. Genovesi, col quale è entrato in corrispondenza, viene assunto al "Collegio Tuziano" di Sora come maestro d'ideologia; [Qui compone anche delle opere teatrali, in cui emergono le sue idee democratiche, indotte dalla frequentazioni degli ambienti massonici napoletani. Secondo il clero sorano, tuttavia, queste opere non si attagliano ai giovani del collegio.] Il ritorno di Ulisse (1770, dramma) [La rappresentazione è fissata per il Carnevale del 1770, ma poiché contiene alcuni intermezzi ridicoli e di stampo anticlericale, in particolare il Pulcinella da Quacquero, il vescovo di Sora emette un editto di censura.] ne segue un processo per eresia e sedizione che lo condanna alla reclusione nel carcere vescovile; 1771, scarcerato dopo sette mesi, lascia Sora per tornare a Napoli, dove diviene popolare come poeta improvvisatore; 1775, è in Calabria; [Qui si dedica alla composizione delle raccolte Quaresimale poetico e La lira focense, pubblicate più tardi] Esercizii spirituali in compendio ossia il filosofo in solitudine, Napoli (s.d., manoscritto contenuto nella Biblioteca della Società napoletana di storia patria di Napoli) Olinto e Sofronia, dramma di Antonio Jerocades (s.n., dedic. 1777) Phaedrus, Esopo alla moda, ovvero delle fauole di Fedro, Parafrasi Italiana di Antonio Jerocades (Napoli 1779, presso il Porsile) Il Paolo, o sia l'umanità liberata poema d'Antonio Jerocades (Napoli 1783: presso Giuseppe Maria Porcelli) Orazione recitata ne' funerali solenni di Marcello Accorinti morto in Messina nel terremoto de' 5 febraio (sic) dell'anno 1783 (Napoli 1783) Quaresimale poetico (?, raccolta) La lira focense (Napoli 1784, raccolta; si vende da Gennaro Fonzo, strada Forcella n. 20) [Quste due raccolte sono la testimonianza di quello che Piromalli definirà «illuminismo massonico».] Inni di Orfeo esposti in versi volgari (Napoli, dopo il 1785) Quintus Horatius Flaccus, Le odi di Q. Orazio Flacco esposte in versi volgari da Antonio Jerocades (Napoli [1787]) Pindarus, Le odi di Pindaro tradotte ed esposte in versi volgari da Antonio Jerocades (Napoli 1790: presso Nicola Russo) 1791, di nuovo a Napoli, ottiene la cattedra di filologia all'università; La gigantomachia, ovvero La disfatta de' giganti (Napoli 1791, s. n.) 1793, ottiene anche la cattedra di Economia e commercio; Orazione per l'apertura della Scuola di Economia e Commercio (Napoli: s.n., 1793) in questo periodo fonda, insieme a C. Lauberg, la Società Patriottica Napoletana, coagulo dei principali esponenti del giacobinismo e dell'anti-giurisdizionalismo partenopeo (ovvero che mirano a costituire una repubblica e a limitare l'ingerenza della Chiesa nelle questioni politiche); ciò determina la sua incarcerazione a Castel dell'Ovo; 1795, processato per apostasia, riottiene presto la libertà, avendo deciso di ritrattare; 1799, anche per il conflitto interiore causato da una siffatta scelta, sostiene attivamente le idee rivoluzionarie, che però, in seguito alla breve esperienza della Repubblica Napoletana, gli costano nuovamente il carcere, e quindi l'esilio a Marsiglia; 1801, ritornato a Napoli, grazie all'amnistia prevista dalla pace di Firenze, compone l'elogio di suo padre Andrea e di suo fratello Vincenzo, motivo che induce a farlo rinchiudere nel convento dei Liguorini di Tropea; 1803, 19 novembre, muore a Tropea. – Longo, Ottavio o Francesco da Verdello (1738, 8 giugno-28 ottobre 1814) frate cappuccino, padre, quintogenito di undici figli; [Figlio di Alessandro, nato in Osio di Sotto, medico, il quale dopo aver viaggiato in Italia e in Asia, tornato in patria sposa a Verdello Maria Longaretti.] 1755, 19 settembre, veste l'abito cappuccino nel convento di Vestone in Val Sabbia; 1756, 19 settembre, professa i voti solenni nelle mani del maestro dei novizi p. Michelangelo da Breno; 1762, compiuti gli anni di chiericato, viene ordinato sacerdote dal vescovo di Crema Marcantonio Lombardo, nobile veronese; 1766, terminati gli studi di teologia, ottiene la patente di Predicatore; 1771, essendo finita la fabrica della libreria del convento di S. Alessandro in Bergamo gli viene affidata la custodia; Monumenti spettanti alla nobil Casa Turingia de' Marchesi di Monferrato e della nobile famiglia Longhi discendente da quella, raccolti da … (1792, vol. in folio, illustrato con molte carte geografiche, pagine non numerate, legato in tutta pelle) Storia Genealogica della famiglia Longo, ossia Gente dei Longhi discesa dalla Casa dei Conti delle Langhe, poscia Marchesi di Monferrato, Discendenti da S. Vitichindo II il Grande, Re di Sassonia, descritta da… (1795-96, vol. in folio, pp. 660 oltre la prefazione e le molte carte geografiche e topografiche che non sono numerate, legato in tutta pelle) [I due volumi sono presenti nella libreria annessa al museo del comm. conte Paolo Vimercati-Sozzi.] Storia della famiglia Longo o Longhi discesa dai conti delle Langhe, poscia Marchesi del Monferrato (1796, due voll. in folio, ornati di carte geografiche, alberi genealogici e cataloghi di opere, che parlano di quella famiglia, ricchi di 49 grandi ritratti, tutti colorati a mano, in pelle ed oro) [Donati alla biblioteca di Bergamo dal comm. conte Paolo Vimercati-Sozzi.] Martirologium Franciscanum, observationibus, criticis, actis et notis illustratum (1810, manoscritto, 12 voll. in folio, abbraccia quei soli santi, professori dei tre Ordini di s. Francesco che sono dei cristiani cattolici pubblicamente onorati sopra gli altari) 1810, con la soppressione dei conventi, viene cacciato dal suo ed è costretto a ritirarsi nel borgo di Verdello, fra i suoi nipoti; 1814, 28 ottobre, muore. – Longo, Alfonso (Pescate, Lecco 1738-Milano 1804) illuminista lombardo, amico del Verri e di C. Beccaria, e corrispondente e traduttore di Mirabeau; Osservazioni sui fedecommessi (con cui collaborò al «Caffè») 1769, professore di diritto pubblico ecclesiastico a Milano; 1773, professore di economia pubblica e, fino al 1796, bibliotecario di Brera e censore; 1797, si schiera nella corrente moderata nel comitato di costituzione della Repubblica Cisalpina. – Reynaud de Monts, Antoine (1738-17...) militare francese; colonnello dei dragoni, comandante della scuola d'artiglieria di Metz, durante il vecchio regime rimpiazza Kéralio nelle funzioni di ispettore delle Scuole Reali Militari. – Sapinaud, Louis Célestin [il cavaliere di La Verrie] (Bois-Huguet, Saint-Hilaire-de-Mortagne 6 novembre 1738 – 25 luglio 1793, ucciso nella "battaglia del Pont-Charron"), militare francese; [Figlio di Charles-François Sapinaud, cavaliere, signore di Boishuguet, e di Charlotte Imbert de La Choltière.] – Williams, David (1738-1816) letterato inglese di idee liberali; 1792, 26 agosto, con alcuni altri ha l'onore di essere fatto, con decreto, cittadino francese; [Lascerà la Francia solo dopo la morte di Luigi XVI.] – Wolff Bekker, Elisabeth (Flessinga 1738-L'Aia 1804) scrittrice neerlandese, collaboratrice di varie riviste culturali; scrisse una serie di romanzi assieme all'amica Agatha Deken (1741-1804); Sara Burgerhart (1782) Willem Leevend (1784-85, in 8 voll.) entrambi in stile epistolare. |
«segue da 1737» «London
Magazine» 1738,
nasce questo nuovo magazine. «Raccolta «segue da 1728»
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