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Papa
Pio VI (1775-99) 1797, Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano di Malta «segue
da 1633»
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ANNO 1797
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Ambrosoli, Francesco (Como
1797-Milano 1868) letterato e filosofo italiano, ricoprì a Pavia la
cattedra di filologia latina e greca ma per poco perché sospetto di
idee liberali;
Torna suDizionario greco-tedesco di Schenkl (traduzione) Manuale della letteratura italiana (1831; 1860, rifacimento). – Andryane, Alexandre-Philippe (Parigi 1797-Coye, Oise 1863) politico francese e patriota; in contatto con F. Buonarroti, diventa un affiliato della Carboneria; 1822, con una missione politica parte da Ginevra e raggiunge, dopo varie peripezie, Milano; 1823, 17 gennaio, un certo Malinverni, un affiliato a cui aveva consegnato dei documenti scottanti a Bellinzona, glieli riconsegna ma non pensa di bruciarli; il giorno dopo il conte Bolza, commissario di polizia, lo arresta; in carcere è assieme a F. Confalonieri; 1832, 13 marzo, viene liberato e ritorna in Francia dove più tardi diventa deputato al parlamento; Mémoires d'un prisonnier d'état (1837-38, Memorie di un prigioniero di stato; suscitò aspre polemiche tra i liberali italiani) 1859, segue l'esercito francese in Italia, dove è commissario generale del'esercito stesso. – Besenghi degli Ughi, Pasquale Giuseppe (Isola d'Istria 1797-Trieste 1849) letterato italiano, entrato e poi uscito dalla magistratura per il suo carattere bizzarro; Francesca da Rimini (tragedia) Novelle orientali (1826) Apologhi (1829). – Bestuzev, Aleksandr Aleksandrovic o Marlinskij (Pietroburgo 1797-Adler 1837) scrittore russo, uno dei più importanti rappresentanti, assieme ai tre fratelli, del movimento decabrista; 1823-25, assieme al poeta Ryleev fonda l'almanacco «Stella del Nord [o Polare]» dove pubblica importanti articoli sulla letteratura russa contemporanea; 1825, 25 dicembre, arrestato dopo la sconfitta dell'insurrezione, viene dapprima condannato a morte, poi all'ergastolo, e infine inviato come soldato semplice nella zona caucasica, dove muore in combattimento; Il luogotenente Belosor (1831) Ammalat-Bek (1832, racconti) La fregata "Speranza" (1833) Mulla-Nur (1836, racconti). – Bitzius, Alfred o Jeremias Gotthelf (Murten 1797-Lützelflüh, Emmental 1854) scrittore svizzero di lingua tedesca, pastore protestante nel cantone di Berna; Bauernspiegel oder Lebensgeschichte des Jeremias Gotthelf (1837, Lo specchio dei contadini ovvero la vita di Jeremias Gotthelf) Leiden und Freuden eines Schulmeisters (1838, Gioie e dolori di un maestro di scuola) Bilder und Sagen aus der Schweiz (1842-46, Quadri e leggende della Svizzera) Die schwarze Spinne (1842, Il ragno nero, racconto) Uli der Knecht (1846, Uli il servo) Uli der Pächter (1849, Uli il fittavolo). – Buol-Schauenstein, Karl Ferdinand von (Vienna 1797-1865) politico austriaco; 1844-48, ministro a Torino; 1848-50, ambasciatore a Pietroburgo; 1850-52, ambasciatore a Londra; 1852, aprile, succede come presidente del consiglio e ministro degli esteri a F. von Schwarzenberg; 1859, 19 aprile, con l'invio dell'ultimatum a Torino, apre la strada alla guerra; agosto, viene congedato da Francesco Giuseppe e sostituito dal conte J.B. von Rechberg. – Castilla, Ramon (Tarapacá 1797-Tiviliche, Arica 1867) politico peruviano; 1817, capitano dell'esercito spagnolo, passa dalla parte dei rivoluzionari e partecipa alle lotte per l'indipendenza del Perù; 1845-51, presidente della repubblica, si ritira poi a vita privata; 1855, torna alla presidenza dopo il rovesciamento del suo successore J.R. Echénique in seguito ad un'insurrezione; 1858-62, rieletto presidente, promulga una costituzione che prevede il suffragio universale; 1865, presidente del senato; 1867, uno dei protagonisti della rivolta che rovescia il regime dittatoriale di M.I. Prado. – Corbin, Joseph Louis (Rennes , Ille-et-Vilaine 2 febbraio 1797 - novembre 1859) militare francese; [Figlio di un tenente della Marina, morto in seguito alle ferite ricevute durante la battaglia di Bautzen, dopo aver servito sotto la prima repubblica e il primo impero.] 1810, dopo gli studi al "liceo Napoleone", si unisce alla guardia imperiale; viste le poche possibilità di avanzare nella cavalleria, se ne va e si unisce alla fanteria; 1813, 20 giugno, è nominato sottotenente di fanteria della 132a linea; 1833, 18 maggio, viene promosso colonnello del 17° reggimento di fanteria leggera; trascorre sei anni nell'Africa settentrionale impegnato in continue campagne contro gli arabi; 1837, all'assedio di Costantino, comanda una delle colonne d'assalto; dato che due altri colonnelli sono morti durante il combattimento, il mar.llo Sylvain Charles Valée gli dà il comando delle truppe che prendono d'assalto la breccia e prendono la città dopo un'ora e mezzo di combattimento; per il suo successo viene proposta la sua promozione a brigadiere ma gli viene rifiutata per il fatto che è troppo giovane; gli viene assegnata la croce di comandante della Legion d'onore; 1839, 22 novembre, viene nominato generale di brigata; 1849, comanda una brigata durante la spedizione a Roma; 1851, 26 ottobre-1° novembre, ministro della Giustizia; 2 dicembre, dopo il colpo di Stato, aiuta a sopprimere l'insurrezione che ne segue; 22 dicembre, è promosso comandante della divisione di Limoges; 1857, viene posto nella riserva; 28 gennaio, è nominato Grande Ufficiale della Legion d'Onore; 1959, novembre, muore. – Delangle, Claude Alphonse (Varzy, Nièvre 6 aprile 1797 – Parigi 25 dicembre 1869) politico francese; dopo una brillante carriera giudiziaria, diviene membro della Corte di cassazione e primo presidente della Corte d'appello di Parigi; deputato di Cosne, si avvicina a C.-L.-N. Bonaparte e poi entra in Senato; 1858, 14 giugno-5 maggio 1859, ministro dell'Interno; 1859, 5 maggio-23 giugno 1863, ministro della Giustizia; lo stesso anno viene eletto membro dell' "Académie des sciences morales et politiques"; 1863, è nominato primo vice-presidente del Senato; 1865, sostituisce André Dupin come procuratore generale della Corte di cassazione (ambedue sono nativi di Varzy). 1869, 25 dicembre, muore a Parigi. – Droste-Hülshoff, Annette von (Hulshoff, Münster 1797-Meersburg, lago di Costanza 1848) poetessa tedesca, innamorata dello scrittore L. Schücking; Raccolte poetiche (1838 e 1844) Die Judenbuche (1842, Il faggio degli ebrei, racconto) Das geistliche Jahr (1852, postumo, L'anno spirituale, raccolta poetica). – Dumon, Pierre Sylvain (Agen, Lot-et-Garonne 14 febbraio 1797 – Parigi 24 febbraio 1870) politico francese; compie i suoi studi al liceo Henri-IV a Parigi; dopo gli studi di diritto si iscrive all'ordine degli avvocati; di opinioni molto liberali, sotto la Restaurazione patrocina nell' "affaire del complotto di Saumur"; 1830, 27 luglio, viene eletto deputato (con 150 voti sur 269 votanti e 549 iscritti contro 116 a de Lacuée Saint-Just)) dal 1° collegio elettorale di Lot-et-Garonne (Agen) al posto di Teulon, dimissionario; siede tra l'opposizione liberale e vota l' "adresse des 221"; sotto la monarchia di luglio si vede offrire il posto di avvocato generale ad Agen, che però rifiuta; 1831, 5 luglio, viene rieletto deputato (con 120 voti su 198 votanti e 253 iscritti contro 52 a de Lacuée Saint-Just); novembre, viene nominato consigliere generale di Lot-et-Garonne; 1832, è nominato consigliere di Stato in servizio straordinario; 1833, 12 novembre, sottoposto per questo a rielezione, viene rieletto deputato (con 156 voti su 162 votanti e 265 iscritti); 1834, 21 giugno, viene rieletto deputato (con 148 voti su 228 votanti e 256 iscritti); in seguito viene fatto cavaliere della Légion d'honneur; 1837, 4 novembre, viene rieletto deputato (con 149 voti su 239 votanti e 289 iscritti); 1839, 2 marzo, viene rieletto deputato (con 151 voti su 235 votanti e 291 iscritti); 1842, 9 luglio, viene rieletto deputato (con 163 voti su 254 votanti e 309 iscritti contro 81 voti a Jacques Laffitte); [Sedendo con i "dottrinari", egli parla contro la stampa, difende l'eredità della paria, sostiene cme relatore il progetto di riforma delle leggi penali, vota per la legge contro le associazioni, per le leggi di settembre, per l'imposta sullo zucchero indigeno, per la dotazione del duca di Nemours, per le fortificazioni di Parigi, contro l'incompatibilità delle funzioni e contro l'aggiunta delel capacità.] 1843, 16 dic-9 mag 1847, ministro dei Lavori pubblici nel "III governo Soult" (di fatto "governo Guizot"), al posto di "Guizot le fit nommer ministre des Travaux publics dans le troisième ministère Soult le 16 décembre 1843 en remplacement de J.-B. Teste, nominato alla Corte di cassazione; 1844, 13 gennaio, sottoposto per questo a nuove elezioni, gli viene rinnovata la fiducia dai suoi elettori; 1846, 29 aprile, viene fatto grande ufficiale della Légion d'honneur; 1° agosto, viene rieletto deputato (con 207 voti su 212 votanti e 301 iscritti); come ministro, si oppone vigorosamente allo sfruttamento delle ferrovie da parte dello Stato favorendo così il monopolio delle grandi compagnie, il che gli procura violenti attacchi dall'opposizione; 1847, 9 mag-24 feb 1848, ministro delle Finanze; 1848, la rivoluzione mette fine alla sua carriera politica; 1866, viene eletto membro dell' "Académie des sciences morales et politiques"; 1870, 24 febbraio, muore a Parigi. – Goudchaux, Michel (Nancy , Meurthe 18 marzo 1797 – Parigi 27 dicembre 1862) banchiere e politico francese; [Figlio di Gerson-Jacob Goudchaux, un banchiere ebreo. Cognato di Hypolite Worms, un grande commerciante di carbone e fondatore di Worms & Cie, della famiglia mercantile ebraica di Sarrelouis.] – Heine, Heinrich o Sy Freudhold Reisenharf (Düsseldorf 1797-Parigi 1856) scrittore tedesco, autore di passaggio tra la letteratura classico-romantica e quella moderna. – Henry, Joseph (Albany, New York 1797-Washington 1878) fisico statunitense, da cui henry [H] l'unità di misura dell'induttanza, nel Sistema internazionale (SI) di unità di misura; rivolse la sua attenzione particolare all'elettromagnetismo e ideò gli avvolgimenti di fili conduttori in bobine, perfezionando la costruzione degli elettromagneti; costruì contemporaneamente a Faraday un motore elettrico. – Heymann, Henrik o Henrik Hertz (Copenaghen 1797-1870) scrittore danese; Lettere dall'Aldilà (1830, satira, feroce critica dell'opera di H.C. Andersen accusato di convenzionalità e scarso senso della forma; pubblicazione anonima) Le bricconate di amore (1830) La cassa di risparmio (1836) La casa di Svend Dyring (1838) Sentimenti e situazioni (1839, poesie) La figlia di re Renato (1845) Tre giorni a Padova (1869). – Jussieu, Adrien de (Parigi 1797-1853) botanico francese, medico, professore di organografia botanica alla Sorbona; [Figlio di Antoine Laurent (1748-1836) e discendente dei medici botanici Antoine, Bernard e Joseph.] Trattato elementare di botanica (1842) Alcune monografie sulle rutacee e sulle meliacee. – Laneri, Giovan Battista (Verduno d'Alba 1797-1821) patriota italiano; 1814, 3 dicembre, entrato giovanissimo nel corpo degli Ussari, diventa sottotenente; 1815, venuta la Restaurazione, entra nell'arma dei Carabinieri; si iscrive alla società segreta dei "Sublimi Maestri Perfetti", una diramazione della Carboneria, cui fanno parte il conte Moffa di Lisio, il marchese San Marzano, Guglielmo Ansaldi, Gambini, Ceppi, ecc.; 1821, 9 marzo, mentre si trova in Savoia contribuisce alla rivolta scoppiata a Fossano, ponendosi poi agli ordini del governo costituzionale; 23 agosto, in tre ore viene giudicato, degradato e impiccato. – Lyell, Charles (Kinnordy, Scozia 1797-Londra 1875) geologo scozzese caposcuola dei sostenitori della teoria nota come "attualismo" (o uniformismo) in opposizione al "catastrofismo" di G.L. Cuvier; Principi di geologia (1830-33, in 12 edizioni; testo che influenzò anche Ch.R. Darwin dopo averlo letto nel suo viaggio sulla Beagle). – Müller, Karl Otfried (Brieg, Slesia 1797-Atene 1840) filologo e storico tedesco, allievo di A. Böckh, si dedicò soprattutto alla storia degli etruschi, delle popolazioni greche (monografie sui dori e macedoni) e della religione greca; Eumenidi d Eschilo (1833, commento, in cui indaga per primo i rapporti fra mito e diritto gentilizio arcaico) Storia della letteratura greca (1840, in inglese, incompiuta). – Mutinelli, Fabio (Venezia 3 gennaio 1797-Padova 27 agosto 1876) storico veneziano; [Figlio dell'avvocato Giovanni Battista (poi consigliere d'appello a Venezia) e di Ludovica Antonia Bonvicini; sposò Isabella Cromer.] vicesegretario di governo, ebbe in seguito la nomina di direttore generale dell'Archivio dei Frari; pensionato, ebbe a successore Girolamo Dandolo; Del costume veneziano sino al secolo decimosettimo (1831) Del commercio dei veneziani (1835) Annali urbani di Venezia dall'anno 810 al 12 maggio 1797 (1841) Storia del regno d'Italia divisa in quattro libri (1848) Lessico veneto (1851) [anastatica] Memorie storiche degli ultimi cinquant'anni della Repubblica Veneta, tratte da scritti e monumenti contemporanei, con note (1854) Storia arcana ed aneddotica d'Italia, raccontata dai Veneti Ambasciatori, annotata ed edita da Fabio Mutinelli (1856). – Panizzi, Antonio (Brescello, Modena 1797-Londra 1879) bibliotecario e patriota italiano; 1818, laureatosi in legge a Parma, comincia ad esercitare l'avvocatura a Brescello; 1822, ottobre, coinvolto nelle indagini sulle organizzazioni carbonare dei Ducati lascia l'Italia recandosi a Lugano; Dei processi e delle sentenze contro gli imputati di lesa maestà e di aderenza alle sette proscritte negli stati di Modena (1823, violenta requisitoria contro i metodi arbitrari ed illegali di Francesco IV; ripubblicato da G. Carducci nel 1897) 1823, maggio, trasferitosi a Londra (dove lo raggiunge la sentenza della condanna a morte in contumacia pronunciata il 6 ottobre nei suoi confronti a Modena) si reca poi, per consiglio di U. Foscoloa Liverpool; qui si dedica all'insegnamento dell'italiano e inizia un'assidua collaborazione ai più importanti periodici culturali inglesi; 1828, torna a Londra per occupare la cattedra di lingua e letteratura italiana della University of London, lavorando intensamente a un'edizione critica dei poemi di Boiardo e di Ariosto che vedrà la luce in 9 volumi tra il 1830 e il 1834; 1831, è nominato "bibliotecario assistente" del British Museum; 1856-65, direttore del British Museum fino a quando viene collocato a riposo; 1868, viene nominato senatore del Regno d'Italia. – Radowitz, Joseph Maria von (Blankenburg 1797-Berlino 1853) politico prussiano, cattolico e di idee politiche cautamente liberali, divenne il confidente del principe ereditario Federico Guglielmo; 1812, ufficiale nell'esercito della Vestfalia; 1823, ufficiale nello stato maggiore prussiano; 1840, all'ascesa al trono di Prussia di Federico Guglielmo [Federico Guglielmo III] cerca di indirizzarlo verso una politica più attiva nella questione tedesca; 1849-50, capo dell'estrema destra nell'assemblea nazionale di Francoforte, progetta la formazione di uno stato federale tedesco a egemonia prussiana e con l'esclusione dell'Austria (la cosiddetta "unione ristretta"), stato che dovrebbe collegarsi con l'impero asburgico in un'unione più ampia con una comune politica estera e commerciale; 1850, settembre, ministro degli esteri, vede fallire i suoi piani per l'opposizione dell'Austria, della Russia e della Baviera e per il mancato appoggio del re nel momento culminante della crisi; 3 novembre, si dimette e si ritira a vita privata dove attende alla pubblicazione dei suoi scritti; 29 novembre, avviene l' "umiliazione di Olmütz". – Ricciotti, Nicola (Frosinone 1797-Vallone di Rovito, Cosenza 1844) patriota italiano; 1821, "maestro ricevitore" della vendita carbonara di Frosinone, è tra i principali promotori del fallito tentativo insurrezionale di questa città; marzo, dopo essere riparato a Pontecorvo, partecipa allo sfortunato tentativo delle milizie di G. Pepe di contrastare l'avanzata del corpo di spedizione austriaco intervenuto per ristabilire il regime assoluto a Napoli; 1822, marzo, tornato a Frosinone e arrestato, viene condannato al carcere a vita e rimane nel forte di Civita Castellana; 1831, febbraio, la rivoluzione dell'Italia centrale gli restituisce la libertà; esule in Corsica e in Francia, aderisce alla Giovine Italia; 1835, combatte come ufficiale in Spagna nelle file dei liberali; 1844, recatosi a Londra si accorda con G. Mazzini per preparare una missione cospirativa nelle Marche e nell'Umbria ma, una volta arrivato a Corfù, accantona il progetto e decide di partecipare con i fratelli Bandiera alla spedizione in Calabria; catturato dai Borboneci nello scontro di San Giovanni in Fiore e condannato a morte, è fucilato con i Bandiera il 25 giugno. – Rosmini Serbati, Antonio (Rovereto 1797-Stresa 1855) filosofo italiano, "rosminiani". – Saint-Venant, Adhémar-Jean-Claude Barré de (Filliers-en-Brie 1797- Saint-Ouen 1886) ingegnere e matematico francese, professore di meccanica applicata alla Ecole des Ponts et Chaussées, diede un contributo determinante alla teoria dell'elasticità e delle sue applicazioni pratiche nella scienza delle costruzioni (da cui equazioni di congruenza o di Saint-Venant). – Shelley, Mary Wollstonecraft (Somers Town, Londra 1797-Londra 1851) scrittrice inglese; [Figlia di William Godwin e di Mary Wollstonecraft, che per prima promosse i diritti della donna.] 1816, sposa P.B. Shelley ; 1822, alla morte del marito vive in Inghilterra con i proventi del proprio lavoro di narratrice professionista; Frankestein, or the modern Prometheus (1818, Frankenstein o il Prometeo moderno) The last man (1826, L'ultimo uomo). vedi I Patiti del Giallo. – Thiers, Louis-Adolphe (Marsiglia 1797-Saint-Germain-en-Laye 1877) politico e storico francese. – Vigny, Alfred de (Loches, Turenna 1797-Parigi 1863) scrittore francese. |
«segue da 1796»
La rivoluzione industriale «segue
da 1795» società dei Raggi Associazione segreta [prima in Italia fra le società politiche
segrete, il cui ordinamento servirà poi di base a tutte le
altre] che ha origine nei gruppi dei patrioti unitari che nei
giorni della "congiura degli uguali"
hanno stretto legami con l'ala più avanzata del giacobinismo francese;
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