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Il Viandante

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Papa
Clemente XIII

(1758-69)

segretario di Stato: cardinale Torrigiani;

Grande carestia (1764-67) nello Stato Pontificio e in altre zone d'Italia.

1765
-


cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).

Gesuiti

«segue da 1764»
1765
Gennaio
7
, Roma, papa Clemente XIII con la promulgazione della bolla Apostolicum pascendi, che suscita molta impressione in tutta Europa, [giudicata universalmente inopportuna; estorta più che richiesta, secondo il suo successore Clemente XIV] ribadisce il suo appoggio ai gesuiti, rinverdendo la polemica in atto;
tutti gli amici moderati dei gesuiti e pure Torrigiani, Cavalchini, Galli e Rezzonico, manifestano invece pubblicamente il loro apprezzamento;
22, Napoli, mentre il nunzio apostolico considera la bolla papale nociva per i gesuiti stessi, del pari il ministro Tanucci è convinto che il pontefice non abbia fatto un bel servizio alla compagnia e nomina una commissione per valutarne gli effetti; la conclusione è che la bolla viene interdetta in tutto il regno di Napoli e le regole della società di Gesù, poiché incompatibili su alcuni punti con le leggi del regno, sottoposte ad un serio esame.
Febbraio
28, Napoli, con un editto il re proibisce a chiunque, secolare o ecclesiastico, di tenere questa costituzione apostolica ordinando a chi ne sia in possesso di consegnarla alla camera reale; in caso di disobbedienza sarà condannato all'ammenda di 300 ducati (ca 1500 franchi).
Gli stampatori e librai, che la stampino o la vendano, perderanno solo per questo tutti i diritti e privilegi e saranno condannati a sei mesi di carcere.
[In un sol giorno ne vengono requisiti, solo nella città di Napoli, 26 esemplari.]
SPAGNA [vedi box]

Provincia Veneta:
[p. provinciale ? (?-?)]
Dal 1703 sono in Dalmazia (con sede a Spalato dal 1740);
dal 1711 sono a Feltre (fino al 1768);
dal 1759 sono nell'isola ionica di Corfù.
La repubblica di Venezia procede con meno riguardo ancora; i "riformatori dello studio" di Pavia con un editto ingiurioso alla Santa Sede e ai gesuiti, ne proibiscono a tutti gli stampatori e librai la diffusione; il senato veneziano incarica inoltre la libreria P/Bettinelli di occuparsi ormai unicamente della propagazione e della vendita degli scritti contro i gesuiti.

… continua il botta e risposta nella guerra delle scritture ma bisogna dire, in linea di massima, che né i libri a favore né quelli contro hanno gravi impedimenti; gli uni e gli altri in effetti pubblicizzano nei loro cataloghi centinaia di titoli a riguardo che spesso finiscono nelle liste allegate alle varie edizioni.
Il problema invece è ora un altro: le troppe edizioni rischiano di non colpire più nel segno minacciando oltretutto di stancare il pubblico.
Se ne accorgono presto gli autori anonimi del «Giornale gesuitico», un singolare periodico il cui volume è uscito a Lucca con la data di Napoli e in seguito è stato ristampato a Venezia.
Il teatino Tommaso Antonio Contin pubblica con la falsa data di Napoli la Lettera prima [e poi seconda, terza] intorno la bolla che comincia Apostolicum pascendi dominice gregis munus (Venezia, G. Bettinelli) poi velocemente tradotta in francese e in portoghese;
settembre, l'opera è già messa all'Indice.
Venezia, Nicolò Coletti conclude la pubblicazione, iniziata nel 1751, dei primi quattro tomi (sui cinque previsti) dell'Illyricum sacrum (Storia ecclesiastica della Dalmazia) di p. Filippo Riceputi (che era riuscito a pubblicarne nel 1720 presso l'editore Giuseppe Comino di Padova solo un Prospetcus, per cui fu poi continuata dal suo confratello p. Daniele Farlati);
[vedi Domicilia]

Tutti gli altri stati d'Italia, in particolare la Toscana, Parma e Modena, seguono l'esempio di Napoli e di Venezia manifestando più o meno apertamente la loro opposizione alla bolla.
Il conte di Firmian, governatore di Milano, la proibisce, insieme alla costituzione In coenâ Domini, in tutta la Lombardia.
FRANCIA
Gennaio

«segue 1766»

 

"giuseppinismo"
(o "giuseppismo")

«segue da 1750»
Vienna, il trio "Maria Teresa, Giuseppe II, Kaunitz" aderisce alle idee dell'Illuminismo lasciando libera la diffusione in Austria delle correnti muratoriane, giansenistiche e febroniane;
l'opera di riforma inizia con la difesa e l'affermazione dei diritti dello stato in campo ecclesiastico:
- nomina dei vescovi,
- collazione dei benefici ecclesiastici,
- imposizione del placet e dell'exequatur,
- riduzione delle immunità del clero in campo giudiziario e fiscale;
«segue 1773»


1765, nel Saggio di Osservazioni microscopiche concernenti il sistema della generazione de' Signori Needham, e Buffon, L. Spallanzani dimostra la falsità della tesi della generazione spontanea anche nel caso di organismi microscopici.

ANNO 1765




1765
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1765
Gennaio
-


1765
SACRO ROMANO IMPERO
Francesco I
Albero genealogico

(Lunéville 1708-Innsbruck 1765)
figlio di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orléans;
1729-36, duca di Lorena e di Bar (Francesco III Stefano);
1736, 12 febbraio, sposa Maria Teresa d'Absburgo, arciduchessa d'Austria;
1737-65, granduca di Toscana (Francesco II);
a Firenze, dove non risiede, si fa rappresentare da un consiglio di reggenza;
1738-48, duca di Parma e Piacenza (Francesco II);
1745-65, imperatore del Sacro Romano Impero;
[l'imperatrice e consorte Maria Teresa gli ha affidato l'organizzazione del debito pubblico e la direzione delle finanze.]
1765
Agosto
18
, muore improvvisamente d'infarto a Innsbruck, durante le feste per le nozze del figlio Pietro Leopoldo.


1765
-
TOSCANA
-
Giuseppe II
Albero genealogico

(Vienna 1741-1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato dal consigliere barone G.C. von Bartenstein, un protestante convertito e filogiansenista; suo precettore è dapprima il principe ungherese maresciallo Carlo di Batthyány, che ne affida l'istruzione ai gesuiti, ma in seguito si avvale di insegnanti quali i giuristi C.A. von Beck e K.A. Martini;
1760, sposa Isabella, figlia di Filippo di Borbone duca di Parma e Piacenza e di Maria Luisa, figlia prediletta del re Louis XV di Francia;
1762, nasce la figlia Maria Teresa (vivrà sette anni);
1763, la moglie muore di vaiolo;
1764-90, re dei romani;
eletto in primavera e incoronato a Francoforte alla presenza del padre;
1765, gennaio, si unisce in seconde nozze con la principessa bavarese Maria Giuseppina [morirà due anni dopo senza lasciare figli e per niente compianta dal marito];
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
18 agosto, succede al padre, morto improvvisamente, senza un'ulteriore incoronazione;
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;


1765
-
TOSCANA
-
 
1765
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. cancelliere di stato (1750-53): conte A.W. von Kaunitz-Rietberg; dal 1753 è il direttore della politica estera austriaca;
1756-63, guerra dei sette anni;



1765
dopo la morte del marito tappezza la sua camera di grigio e veste a lutto per il resto della sua vita, non abdicando però dalle sue funzioni sovrane; con il figlio Giuseppe II saranno pure frequenti dissensi e litigi;
LOMBARDIA
-



1765
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
guerra dei sette anni (1756-63);




1765
REGNO di POLONIA
Stanislao II Augusto
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1765
-



1765
BAVIERA
Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;


1765
SASSONIA
Federico Augusto III [il Giusto]
Albero genealogico

(Dresda 1750 - 1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1765
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;


1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);






1765
IMPERO OTTOMANO

Mustafà III

Albero genealogico

(1717-1774)
figlio di Ahmed III;
1757-74, sultano;
1765
-

1765
-





1765
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1765
-






1765
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710-74)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
dal 1744, la favorita è Mme de Pompadour;
dal 1764 la sua favorita è Mme du Barry;


– il parlamento viene esiliato –


Principal ministre d'État
duca É.-F. de Choiseul
(1758 3 dic - 24 dic 1770)
Guardasigilli
René Charles de Maupeou
(1763 3 ott - 18 set 1768)
Sovrintendente
delle Finanze
Clément Charles François de L'Averdy
(1763 14 dic -20 set 1768)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
César Gabriel de Choiseul-Chevigny
duca di Praslin
(1761 13 ott - 10 apr 1766)

1765
il parlamento è esiliato;

GESUITI
Febbraio
12, Versailles, il duca di Praslin invia un dispaccio al marchese d'Aubeterre, ambasciatore a Roma, in cui ritiene imprudente la costituzione papale; in un secondo dispaccio, lo stesso giorno, allega il decreto del parlamento di Parigi contro la bolla invitando la Santa Sede alla prudenza;
Agosto
28
, mentre il cattivo stato di salute del pontefice si va aggravando, il marchese d'Aubeterre, ambasciatore a Roma, ritiene necessario stilare una nuova lista di cardinali per il nuovo conclave e divide (anche lui come il cav. de la Houze, l'anno prima) i cardinali in varie classi:
1- cardinali assolutamente esclusi:
. Rezzonico, Castelli, de Rossi, Antonelli e Buonaccorsi;
2- cardinali più adatti:
. Galli, Durini, Crescenzi, Chigi, Conti, Guglielmi, Perelli, Fantuzzi, Ferroni, Stoppani, Ganganelli, Caraccioli, Negroni e Malvezzi.
Tra questi ultimi, coloro che sarebbero utili alla Francia sono:
. Galli, di ottimi costumi e filofrancese,
. Conti, ex uditore del cardinale de Polignac,
. Durini, ex nunzio in Francia e con il nipote vicino al re,
. Ganganelli, teologo, amato dal vescovo d'Orléans.
Settembre
18
, in un dispaccio al duca di Praslin, il marchese d'Aubeterre dichiara che il cardinale Orsini (non ha una testa superiore ma ha del buon senso) ha avuto disposizioni dalla corte di Napoli, in caso di conclave, di seguire il suo indirizzo e che dispone di 4 voti, compreso il suo, e cioè i cardinali: Caraccioli, Perrelli e Sersale, arcivescovo di Napoli; questi voti, aggiunti a quelli dei 5 cardinali francesi che verranno a Roma diventerebbero 9 voti.
Dicembre
25
, in un altro dispaccio al duca di Praslin, il marchese d'Aubeterre dichiara che mons Azpuru (nuovo ambasciatore di Spagna a Roma, in sostituzione di don Emmanuel de Roda) auditore di Rota per la corona di Aragona (la Spagna ha due uditori di Rota a Roma: uno per la Castiglia e l'altro per l'Aragona), è un ottimo giureconsulto, uno dei migliori giudici che ci siano a Roma (detto da un gesuita!), ma ha poca dimestichezza con gli affari di corte di cui finora non si è mai occupato. La mancanza di esperienza lo rende timido e incerto. Pensa comunque di indurlo a far parte del suo gruppo.
Le lettere continuano anche l'anno successivo.




1765
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)
[Reggente:
. Maria Luisa d'Assia-Kassel (1759-65),
. Carolina d'Orange-Nassau (1765-66).]

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1765
-

 

 

 


1765
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
1765
è colpito da una malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
G. Grenville Whig
(1763 16 apr - 13 lug 1765)
Charles Watson-Wentworth Whig
2° mar.se di Rockingham
(13 lug - 30 lug 1766)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1765
Luglio
13
, al governo entra il cancelliere Charles Watson-Wentworth (1730-1782), 2° marchese di Rockingham, Whig.

 


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1765
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1765
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
Governatore generale
gen. James Murray
(1763 - 1768)
-
-

1765
guerra di Pontiac (1763-66): gli indiani rimasti, Saulteaux, Sauk, Miami, Delaware, Shawnee, Mississauga, Seneca ed Erie continuano a scontrarsi con i britannici a nord dei fiumi Ohio e Potomac e a ovest del Susquehanna.

Marzo
22
, il ministro G. Grenville emana lo Stamp Act (Legge sul bollo), approvato dal parlamento, che impone alle province l'acquisto di una marca da bollo su documenti, giornali, almanacchi, carte da gioco, dadi, manifesti, polizze, documenti legali d'ogni tipo, ecc..
L'imposizione, di per sé di scarso rilievo, viene letta dagli oppositori americani nel contesto di una serie di nuovi obblighi finanziari decisi dal parlamento britannico già all'indomani della "guerra dei Sette anni".

Si assiste così a reazioni popolari, sollecitate dalle assemblee locali:
- boicottaggio dei prodotti inglesi;
- costituzione dei "Figli della libertà", organizzazione segreta fondata allo scopo di coordinare l'opposizione;
- spaventare gli esattori al punto da dare le dimissioni;
- quantitiativi di bolli distrutti e abitazioni dei funzionari regi saccheggiate.

Ottobre
7
, i delegati di 9 colonie (escluse  quindi New Hampshire, Virginia, Georgia e Carolina del Nord) si riuniscono a New York dove viene deciso di inviare petizioni al re e al parlamento inglese, in base ad una dichiarazione dei diritti delle colonie, per cui esse possono venir tassate soltanto dai propri rappresentanti nelle assemblee coloniali ("nessuna tassa senza rappresentanza";
lo "Stamp Act Congress" segna l'inizio della «American Union».

La paralisi del commercio con l'America spinge i commercianti britannici a chiedere l'abrogazione della legge sul bollo.

Lo stesso anno il governo inglese applica il Mutiny Act: un provvedimento destinato a porre rimedio alla carenza di quartieri militari, che richiede alle assemblee coloniali di procurare alloggi e rifornimenti alle truppe britanniche.
La maggior parte delle colonie accetta, sia pure di malavoglia, ma NEW YORK, quartier generale dell'esercito britannico in America, rifiuta.
L'assemblea di NEW YORK viene perciò sospesa finché non obbedirà alla legge.

 

[. Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.
. Maldwyn A. Jones, Storia degli Stati Uniti, Bompiani 1984.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore militare del distretto di Québec
Governatore della provincia
gen. James Murray
(1764 ago - 1766)

1765
il gen. James Murray simpatizza con l'élite canadese ed ha la fiducia nel futuro della provincia, tanto da acquistare per sé (1762-65) sette signorie;


 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
Hugh Palliser
(1764 - 1768)

1765
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1765
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1765
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
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1765
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1765
-


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1765
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1765
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1765
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1765
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1765
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[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1765
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1765
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1765
Jamestown, sul fiume James;

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1765
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1765
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1765
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1765
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1765
-


a

1765
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico V
Albero genealogico
(Copenaghen 1723 - 1766)
figlio di Cristiano VI e di Sofia di Brandeburgo-Kulmbach;
1746-66, re di Danimarca e di Norvegia;



1765
-
NORVEGIA
1765
-
ISLANDA
1765
-

1765
REGNO di SVEZIA
Adolfo Federico II
Albero genealogico

(Gottorp 1710 - Stoccolma 1771)
figlio di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottorp, vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach;
1744, 29 agosto, sposa la p.ssa Luise Ulrike di Prussia (1720-1782), sorella di Federico [il Grande];
1751-71, re di Svezia;




1765
-

 



1765
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I  
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo: marchese di Pombal;


1765
-


a

1765
Spagna
Carlos III

(Madrid 1716-1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
[reggente la madre Elisabetta Farnese]


1765
dopo lo sviluppo dell'agricoltura meridionale e l'incremento delle vie di comunicazione viene lasciata anche la libertà del commercio dei grani;
ribellione nella colonia di Quito;

GESUITI
Marzo
19
, mons. Pallavicini, arcivescovo di Lepanto e nunzio apostolico in Spagna, scrive al cardinale Torrigiani di trovare la costituzione apostolica inopportuna e nociva; non fa altro in effetti che risvegliare contro i gesuiti gli animi assopiti;
[È dal 1755 che D. Ruy de Campomanes, uno degli avvocati più distinti della corte di Castiglia, segnala i difetti dell'educazione data alla gioventù dai gesuiti; reso edotto sull'argomento, il re Carlos III ha cominciato a togliere loro il monopolio dell'istruzione ridistribuendo le cariche civili ed ecclesiastiche tra il clero secolare diminuendo così a poco a poco la loro potenza.]
Aprile
20
, con un editto la corte di Castiglia promette una ricompensa di mille piastre a chiunque scopra gli autori dei libelli che girano nel paese contenenti scritti apologetici dei gesuiti in contrasto con le nuove riforme sociali e letterarie che il re si sta sforzando di introdurre nel regno;
Maggio
11
, con un editto il tribunale dell'inquisizione spagnola ordina che tutti gli scritti diffamatori, di qualsiasi natura essi siano, vengano consegnati entro sei giorni ai commissari del sant'Uffizio pena la scomunica e un'ammenda di 300 ducati;
Settembre
18
, il re di Spagna Carlos III ordina a tutti gli arcivescovi, vescovi e superiori degli ordini religiosi di esortare i loro fedeli a non leggere né diffondere questi pamphlet; fa compiere addirittura delle visite domiciliari presso un gran numero di ecclesiastici e di secolari per scoprire questi scritti diffamatori;
Ottobre
23
, con una lettera circolare il nunzio apostolico, dovendo cedere ai desideri del sovrano spagnolo, permette che queste visite siano fatte anche nei conventi; sono incaricati per questo degli agenti di polizia nominati dal conte d'Aranda, presidente del consiglio di Castiglia; grazie a queste perquisizioni, il conte d'Aranda e D. Emmanuel de Roda ne approfittano per scaricare sui gesuiti la colpa di tutti i disordini scoppiati a Madrid e nelle altre città del regno;


a













1765
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;
1746-73, marchese di Finale e Oneglia;

- il Piemonte confina a est con il Ticino -

1765
-



1765
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Francesco Maria Della Rovere
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1765 29 gen - 29 gen 1767, doge di Genova;


1765
-


1765
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise IV Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]


- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1765
Agosto
3
, il Senato limita la capacità d'intervento dell'Inquisitore del Santo Officio nelle questioni di censura libraria: i rapporti tra Venezia e Roma si fanno tesi.
Il teatino Tommaso Antonio Contin pubblica con la falsa data di Napoli la Lettera prima [e poi seconda, terza] intorno la bolla che comincia Apostolicum pascendi dominice gregis munus (Venezia, G. Bettinelli) poi velocemente tradotta in francese e in portoghese;
19, rapidamente identificato quale autore dal nunzio apostolico a Venezia (sospetta pure vi sia nell'opera anche il concorso di Gianvincenzo Patuzzi) il teatino viene immediatamente richiamato a Roma dai superiori della sua congregazione che chiedono alla Repubblica, in particolare ai Provveditori sopra Monasteri, di rimuoverlo dall'incarico di revisore pubblico;
Venezia risponde picche e T.A. Contin, forte di questa efficace protezione e dell'appoggio che gli forniscono influenti patrizi del partito giurisdizionale come Francesco Morosini e Zannantonio da Riva si riserva addirittura d'insistere ulteriormente nel suo operato «se fossero le sue opere attaccate e gli venisse comandato dal governo».



1765
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
1765
dal 1755, capitano generale delle truppe austriache in Italia e amministratore della Lombardia [fino all'arrivo dell'arciduca Ferdinando], lasciato a Modena un consiglio di reggenza, vive tra Milano e Varese dove si fa costruire una splendida villa;




1765
-


1765
Ducato di Parma e Piacenza
Filippo di Borbone

(Madrid 15 mar 1720 - Alessandria, Italy 18 lug 1765)
figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese;
1738, 16 agosto, sposa la p.ssa Louise-Elisabeth di Borbone, sorella di Louis XV;
1748-65, duca di Parma e Piacenza;
[valendosi dell'opera del ministro G.-L. du Tillot]
1765
Luglio
18
, muore.


Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;


Primo ministro
1765
-

1765
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico
(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
[lasciato ai Lorena all'estinzione di casa Medici nel 1737]
succeduto al padre, nei primi tempi di regno viene guidato da F.X. Rosenberg-Orsini;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1765
-

 

1765
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
B. Tanucci
(1759 - 1768)

1765
-




SICILIA
Viceré
G. Fogliani
(1755 - 1773)
1765
-
 

a




Aulay de Launey, Jean-Marie detto Launay (1765-1841) militare francese;
generale, durante il Terrore viene destituito;
1795, viene reintegrato;
1796, passato nell'esercito d'Italia, viene fatto prigioniero a Caldiero;
viene creato tenente generale onorario da Louis XVIII.

Baader, Benedikt Franz Xaver von (Monaco 1765-1841) filosofo e teologo tedesco
Contributi alla filosofia dinamica (1809)
Fermenta cognitionis (1822-25)
Tutte le opere sono state raccolte in 16 voll. (1851-60).

Bagration, Pierre principe (1765-1812) generale russo;
1794, agli ordini del maresciallo A.V. Sovorov in Polonia;
1799, … e in Italia;
dopo la disastrosa campagna in Svizzera cade in disgrazia assieme al suo capo;
1805, gli viene reso il comando dallo zar Alessandro I; è a capo di un corpo dell'armata inviata sotto gli ordini di Kutusof al soccorso degli austriaci; la sua abile ritirata nella Moravia salva l'armata russa da un disastro sicuro; protegge ancora la ritirata ad Austerlitz e ad Eylau e si comporta brillantemente a Friedland.

Barbier, Antoine-Alexandre (1765-1825) bibliotecario francese, in particolare bibliotecario privato di N. Bonaparte;
bibliotecario sotto il Direttorio, l'Impero e la Restaurazione, amministra e valorizza il materiale librario confiscato dalla Rivoluzione;
crea la Biblioteca del Direttorio, divenuta poi del Consiglio di Stato, e quelle di Fontainebleau, di Compiègne, di Saint-Cloud.

Portal d'Albarèdes, Pierre-Barthélémybarone Portal (Montauban, Albarèdes 30 ottobre 1765, – Bordeaux 11 gennaio 1845) politico francese;
[Nasce in una famiglia protestante della Guienne.
Fratello di Paul Portal, presidente della Chambre de commerce di Bordeaux.
Suo nipote, il conte Stanislas d'Escayrac Lauture, esploratore francese, scriverà interessanti relazioni dei suoi viaggi.]

1789, armatore, fonda una casa di commercio sotto il nome Portal, Larroder et Cie.;
1801, membro del Conseil du Commerce;
1803, membro della Chambre de Commerce di Bordeaux all'inizio della sua fondazione;
1813, è nominato maître des requêtes da Napoleone I;
1818, deputato di Tarn-et-Garonne; reggente della banca di Bordeaux; lo stesso anno è nominato pari di Francia ereditario con lettere patenti; 29 ago-14 dic, ministro della Marina e delle Colonie [ad interim];
1818, dic-dic 1821, ministro della Marina e delle Colonie;
nello stesso tempo è giudice al Tribunale di commercio, sindaco di Bordeaux, deputato per il commercio di Bordeaux per reclamare la restituzione delle merci sequestrate dalle navi americane;
[Permette alla Francia di ritrovare una degna Marina grazie a una politica di rilancio delle costruzioni navali che darà alla Francia una flotta di 240 bastimenti nel 1822, tra cui 46 vascelli e 34 fregate.]
1821, è nominato barone ereditario con lettere patenti;
1845, 11 gennaio, muore a Bordeaux.


Baudot, Marc Antoine (Liernolles, Allier 18 marzo 1765 – Moulins 23 marzo 1837) medico e politico francese.
[Figlio di Jean-Marie Baudot, fittavolo del dominio della Foresta di Viry, nobile proprietà, e di Claudine Deshaires; una famiglia borghese di Digione.]

Bocage, Manuel Maria Barbosa du (Setúbal 1765-Lisbona 1805) poeta portoghese; 
Pavorosa ilusão da eternidade (1797, Timorosa illusione dell'eternità, per cui viene condannato come blasfemo; liberato, entra nel convento degli oratoriani)
Rimas (1791, 1799, 1804, Rime; 3 voll.).

– Bouterwek, Friedrich (Oker, Bassa Sassonia 1765-Gottinga 1828) filosofo e letterato tedesco
Storia della poesia e dell'eloquenza moderne (1801-1819, in 12 voll.)
Estetica (1806).

– Cervoni, Jean-Baptiste (1765-1809) militare di origine còrsa;
si distingue all'assedio di Tolone dove viene promosso generale;
1809, capo di S.M. del secondo corpo della Grande armata.

– Cikacev, Pavel Vassilievic (1765-1849) ammiraglio russo;
educato in Inghilterra, assorbe le idee liberali che gli valgono la prigione sotto Paolo I;
sotto Alessandro I diventa ministro della Marina, membro del Consiglio di Stato e aiutante di campo dell'imperatore;
1812, ha l'incarico di fermare la ritirata dei francesi da Mosca, ma non può impedire a Napoleone I di passare la Beresina;
accusato di tradimento, viene privato del comando;
emigrato, non fa più ritorno in Russia.

Clarke, Henri-Jacquesduca di Feltre o conte di Hunebourg (Landrecies, piccolo comune agricolo del dipartimento del Nord-Pas de Calais 17 ottobre 1765 – 28 ottobre 1818) militare e politico francese.

– Clavering, Claire lady (1765?-1854) nobildonna francese;
[Diceva di essere figlia del conte di Angers; sposò sir Thomas Clavering recatosi in Francia per studiarvi la lingua.]

De Meester Huydel, Giacomo Filippo (Milano 1765-Lugano 1852) patriota italiano;
1800, comandante della guardia nazionale di Milano nella prima Repubblica Cisalpina, combatte alla difesa di Genova contro gli austriaci;
1814, generale del Regno Italico, coinvolto nella "congiura militare" contro l'Austria deve scontare due anni di carcere;
1821, condannato a morte in contumacia per aver preso parte alla cospirazione liberale e antiaustriaca, si rifugia in Svizzera, Inghilterra e Francia.

Drouet d'Erlon, Jan-Baptiste (1765-1844) militare francese;
1809, generale e conte, è ben visto da Louis XVIII, tuttavia Naoleone I, al suo ritorno, non ha difficoltà ad affidargli il comando di un corpo d'armata;
1815, Louis XVIII lo fa inserire nel primo articolo dell'ordinanza;
è costretto ad emigrare a Bayreuth dove gestisce una birreria;
poco dopo, ritornato in Francia, da Luigi Filippo è nominato governatore generale dei possedimenti francesi nell'Africa del Nord.

Ducos, Jean-François (Bordeaux 10 marzo 1765 – Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese;
[Figlio di un negoziante di Bordeaux, sposa Jeanne-Agathe Lavaud (1772-1831) che gli dà due figli;
. Jean-Jacques (1791-1816);
. Adèle (1792-1804).
Egli è inoltre lo zio di Théodore Ducos.]

viene inviato a Nantes per apprendere il mestiere di famiglia, ma si interessa soprattutto di politica e di filosofia;
1789, partecipa a diversi circoli acquisendo una reputazione di patriota;
1791, viene eletto all'Assemblea Legislativa per la Gironda;
1792, viene eletto alla Convenzione nazionale dove tiene delle posizioni ben definite, sia per quanto riguarda Luigi XVI (vota per la morte del re) che per la questione dei preti refrattari;
avversa in particolare il marchese di La Fayette;
sedendo tra i girondini egli tende a favorire le opinioni dei montagnardi;
1793, 2 giugno, solo per la protezione di J.-P. Marat sfugge alla proscrizione ma viene poi sospettato in seguito alle sue proteste contro gli arresti e le sparizioni sommarie;
3 ottobre, viene menzionato nel celebre "rapporto Amar";
30 ottobre (9 Brumaio, Anno II), viene condannato a morte;
31 ottobre (10 Brumaio, Anno II), viene ghigliottinato con altri girondini tra cui il suo amico e cognato Jean-Baptiste Boyer-Fonfrède.

Dupont, Pierre-Antoine detto Dupont de l'Etangconte (Chabanais 4 luglio 1765 – Parigi 9 marzo 1840) militare e politico francese;
prende servizio attivo per la prima volta durante le guerre rivoluzionarie francesi, come membro della legione Maillebois nei Paesi Bassi;
1791, fa parte dell'esercito del nord sotto il comando del gen. Theobald Dillon; si distingue nella battaglia di Valmy;
1793, nei combattimenti attorno a Menen, obbliga un reggimento austriaco ad arrendersi; promosso brigadiere generale per quanto fatto, riceve una nuova promozione da Lazare Carnot, il quale ne riconosce le capacità;
1797, diviene generale di divisione;
1799, l'ascesa di N. Bonaparte, che egli sostiene nel colpo di Stato del 18 Brumaio, gli offre nuove possibilità sotto il Consolato e l'Impero;
1800, nelle campagne è capo di SM di Louis Alexandre Berthier, capo dell'esercito di Peierve dell'Ains che ha vinto la battaglia di Marengo; in seguito ottiene la vittoria in una battaglia combattuta contro forze numericamente molto superiori, a Pozzolo; 23 giugno, viene nominato dal Primo Console Ministro straordinario della Repubblica francese per il Piemonte e s'installa a Torino, ma già a metà agosto viene sostituito nell'incarico dal gen. Jourdan;
1805, nella campagna sul Danubio, come comandante di una delle divisioni del gen. Michel Ney, si distingue ulteriormente, soprattutto nella battaglia di Haslach-Jungingen (Albeck), in cui evita la fuga degli austriaci da Ulma, contribuendo al loro isolamento ed alla successiva cattura di Karl Mack von Leiberich e del suo intero esercito; si distingue anche nella battaglia di Friedland;
1808, con un curriculum di successi che in pochi possono vantare, entra in Spagna alla testa di corpi misti formati da battaglioni improvvisati e truppe svizzere separatesi dagli antichi alleati;
[Dopo l'occupazione di Madrid, appena nominato conte da Napoleone I, viene mandato con i suoi uomini a sottomettere l'Andalusia; dopo qualche successo iniziale si deve ritirare verso i passi della Sierra Morena; inseguito ed isolato da un esercito spagnolo guidato dal duca di Castaños, i suoi uomini sono sconfitti nella battaglia di Bailén dopo che gli svizzeri hanno disertato per tornare con i vecchi alleati; gravemente ferito all'anca, è costretto ad arrendersi; nonostante tutto, invia ordini segreti al gen. Vedel per permettergli di fuggire con la propria divisione, stanziata all'esterno della trappola spagnola; quando gli spagnoli lo scoprono, minacciano di massacrare tutti i suoi uomini se il gen. Vedel non si arrende, cosa che quest'ultimo fa; 17.600 soldati francesi depongono le armi; Madrid cade in mano alle forze di insurrezione spagnole, il che obbliga ben presto Napoleone I ad intervenire con la sua Grande Armata per risolvere la situazione.]
finisce col perdere la considerazione dell'imperatore;
[Non si tiene conto del fatto che le sue truppe sono in gran parte cadetti, e che la sfortuna ha contribuito materialmente alla catastrofe.]
dopo il ritorno in Francia, viene mandato davanti alla corte marziale, depredato di grado e titoli, ed imprigionato presso il fort de Joux dal (1812-14);
1814, liberato solo all'inizio della prima restaurazione, viene impiegato da Luigi XVIII come comandante militare;
3 apr-dic, è ministro della guerra (richiamato dal re già a dicembre a causa delle sue politiche reazionarie); 1815, allo sbarco di Napoleone I dall'isola d'Elba, gli vengono affidate le truppe della Loira;
1815, la seconda restaurazione lo vede rientrare nell'esercito, ed essere nominato ministro di Stato e membro del consiglio privato del re; viene eletto deputato (1815-30) per la Charente;
1832, si ritira dalla vita pubblica;
1840, 9 marzo, muore a Parigi.

Frayssinous, Denis-Antoine-Luc de – conte (Curières, dipartimento di Aveyron, 9 maggio 1765 – Saint-Geniez-d'Olt 12 dicembre 1841) prelato, statista e scrittore francese;
[Di umili origini.]
1803-1809, nella chiesa di Saint Sulpice, a Parigi, tiene delle conferenze sulla teologia dogmatica (conosciute come "convegni di Saint Sulpice"), ammirato da folle di persone per la sua lucida oratoria;
1809, dopo l'arresto del papa da parte di Napoleone I e la dichiarazione dell'annessione di Roma alla Francia, è costretto a smettere le sue pratiche oratorie;
1811, la congregazione di San Sulpice viene chiusa ed egli è costretto a lasciare la capitale;
1814, con il ritorno dei Borbone riprende le sue conferenze;
durante i "Cento giorni" è nuovamente costretto a lasciare Parigi e a ritirarsi a vita privata;
1816, febbraio, ricomincia a farsi sentire come procuratore di tribunale;
1817, la firma del concordato reazionario suscita varie controversie;
Les vrais principes de l'Église gallicane sur la puissance ecclésiastique (1818)
[Sebbene criticato in modo sfavorevole da Lamennais, è accolto con favore dai civili e dalle autorità ecclesiastiche.]
viene consacrato vescovo di Hermopolis in partibus ;
1822, viene eletto 8° membro dell' Académie française;
1824, 26 ago-4 gen 1828, con la salita al trono di Carlo X, diviene "Ministre des Affaires ecclésiastiques et de l'Instruction publique" nel "governo Villèle";
durante il suo mandato vengono richiamati in Francia i Gesuiti;
Défense du christianisme (1825)
[Quest'opera avrà 15 edizioni in 18 anni e sarà tradotta in diverse lingue europee.]
1828, 4 gennaio, è costretto a dimettersi insieme ai suoi colleghi del "governo Villèle";
1830 luglio, allo scoppio della rivoluzione, trasferisce la sua residenza a Roma;
poco dopo diviene tutore presso il duca di Bordeaux (conte di Chambord ) a Praga, dove continuerà a vivere fino al 1838;
1841, 12 dicembre, muore a Saint-Geniez-d'Olt.

Fulton, Robert (Little Britain, oggi Fulton, Pennsylvania 1765-New York 1815) inventore statunitense, 
1807, 17 agosto, installa una caldaia inglese Boulton & Watt in un battello a ruote (ribattezzato Clermont) e lo prova sull'Hudson tra New York e Albany coprendo le 150 miglia di distanza in in 32 ore contro le normali 170 richieste dai battelli a vela.

Galdi, Matteo Angelo (Coperchia, Salerno 1765-Napoli 1821) politico napoletano
1794, implicato nella congiura dei giacobini-napoletani deve emigrare in Francia dove si arruola nell'armata di N. Bonaparte
1796-98, fonda le «Effemeridi repubblicane» e il «Giornale dei patrioti italiani»
1799-1808, ministro plenipotenziario della Republica Cisalpina (poi italiana) e del Regno Italico in Olanda
1808, tornato a Napoli con Joachim Murat è posto alla direzione della pubblica istruzione del regno
1812, ispira la riforma scolastica
1820-21, presidente del parlamento napoletano, eletto dopo il successo della rivoluzione.

Girard, Jean-Baptiste o fra Gregorio (Friburgo 1765-1850) pedagogista svizzero, nato da famiglia savoiarda, francescano conventuale;
1781, novizio presso i Conventuali di Lucerna;
1789, sacerdote, è nominato dal governo svizzero "pastore cattolico" a Berna, il primo parroco di Berna dopo la Riforma protestante; nel decennio che segue, vestendo la sua tonaca, si dedica alle sue prediche domenicali, una in francese e una in tedesco;
1804-23, direttore delle scuole elementari di Friburgo;
1809, applica il suo Nuovo sistema di educazione fondato sul mutuo insegnamento e sull'insegnamento regolare della lingua materna;
ispettore della dieta;
accusato dai cattolici di razionalismo liberaleggiante, e dai protestanti di retrività cattolica, deve mettersi da parte;
Rapporto (1810, sull'istituto pestalozziano di Yverdon)
Dell'insegnamento regolare della lingua materna (1844)
Corso educativo di lingua materna per le scuole e le famiglie (1845-48).
[In Italia scuole "girardine" vengono fondate a Milano da Enrico Mayer e in Toscana da R. Lambruschini.]

Hahnemann, Friedrich Samuel (Meissen, Sassonia 1765-Parigi 1843) medico tedesco, creatore dell'omeopatia
Compendio di scienza medica razionale (1810).

Hill Brown, William (1765-93) scrittore statunitense;
The Power of Sympathy, or The Triumph of Nature (Boston 1789, ritenuto il primo romanzo americano).

Husayn II ibn al-Husayn (Smirne 1765 ca-Alessandria d'Egitto 1838)
1818-30, dey di Algeri, succeduto ad 'Ali VI Khgia, cerca di resistere alle richieste delle potenze europee di reprimere l'attività corsara dei pirati barbareschi
1824, l'espulsione del console inglese provoca il bombardamento di Algeri da parte delle navi britanniche
1830, la rottura delle trattative con la Francia per il saldo di forniture di grano effettuate dall'Algeria alla Francia al tempo del Direttorio, fornisce al governo di Luigi Filippo il pretesto per sbarcare un corpo di spedizione a Sidi Ferruch (giugno) e iniziare così l'occupazione del paese; 4 luglio, egli si arrende e da allora vive in esilio.

Lacroix S.F. (1765-1843) matematico e storico delle scienze, francese;
iniziato alle matematiche da G. Monge e dall'abate Marie, professori al collegio Mazarino.

Lajolais, Frédéric-Michel de (1765-1808) militare francese;
aiutante di campo di Kellermann;
1793, creato generale, realista convinto, viene arrestato;
liberato, comincia a cospirare contro il Primo Console e questa volta viene condannato a morte.

La Rochefoucauld, François de – duca di Liancourt (1765-1848) politico francese;
[Figlio di François-Alexandre duca di Liancourt e fratello maggiore del conte Alexandre.]
1820, entra nella Camera di Parigi per diritto d'eredità.

MacDonald, Jacques-Etienne-Joseph-Alexandreduca di Taranto (1765-1840) militare francese, discendente da una famiglia scozzese;
1789, sottotenente allo scoppio della Rivoluzione, partecipa a varie campagne;
1796, generale;
1798, governatore a Roma;
1799, succede a J.-E. Championnet quale capo delle truppe francesi a Napoli; chiamato nell'alta Italia dalle conquiste di A.V. Sovorov, riesce, nonostante la disfatta subita sulla Trebbia, a congiungersi con J.-V.-M. Moreau nelle vicinanze di Genova; quando J.-V.-M. Moreau viene processato per cospirazione, egli osa difendere il suo antico compagno d'armi e l'imperatore gli toglie il comando;
1809, richiamato dopo cinque anni, partecipa alla campagna in atto e conquista il bastone di maresciallo alla battaglia di Wagram; al ritorno in Francia riceve il titolo di duca di Taranto; inviato in Spagna, vi rimane due anni;
1812, partecipa alla campagna di Russia;
1813-1814, … e alle campagne in Germania e in Francia;
1815, negozia con gli alleati l'abdicazione di Napoleone I;
Louis XVIII lo nomina pari; durante i Cento Giorni, mentre comanda le truppe reali a Lione, di fronte all'entusiasmo dei suoi soldati per Napoleone I, deve tornare a Parigi e si tiene in disparte;
la seconda Restaurazione lo nomina gran cancelliere della Legion d'Onore.

Morelos y Pavón, José Maria (Valladolid 1765-Cristóbal de Ecatepec 1815) guerrigliero e patriota messicano;
1791, orfano giovanissimo, entra solo ora nel collegio di San Nicolas di Valladolid, diretto da don Miguel Hidalgo y Costilla, per intraprendere la carriera ecclesiastica; presi gli ordini sacri, diventa parroco di Carácuaro e Mircupétaro;
1810, allo scoppio della rivoluzione messicana si mette agli ordini di Miguel Hidalgo y Costilla che gli affida il compito di sollevare le regioni meridionali del viceregno; 8 dicembre, ha il primo scontro vittorioso con le truppe spagnole al Cerro del Valadero;
1811, agosto, sconfigge a Tixtla il generale Fuentes; alla morte di Hidalgo gli succede come capo del movimento rivoluzionario e prosegue la lotta liberando le regioni meridionali del paese e costituendovi dei governi locali;
1814, promulga la prima costituzione messicana che abolisce le discriminazioni razziali, la schiavitù e istituisce una repubblica fondata sul suffragio universale;
1815, battuto a Tezmalaca, è condannato a morte e fucilato il 22 dicembre; in suo onore Valladolid sarà chiamata Morelia e da lui prenderà il nome uno stato della repubblica messicana.

Niepce, Joseph-Nicéphore (Chalon-sur-Saône 1765-Saint-Loup de Varennes 1833) inventore francese
1807, assieme al fratello Claude brevetta un motore a esplosione; 
1829-1833, si interessa al problema della riproduzione delle immagini mediante la luce solare, ideando un metodo di fotoincisione basato sulle proprietà del «bitume di Giudea»; tenta di impiegare il procedimento, efficace nella riproduzione di disegni su carta oleata, per fissare le immagini che si formano nella camera oscura; dopo la sua morte il suo progetto è continuato da J. Daguerre con cui si era messo in società.

Paravia, Giambattista (1765-1826) editore italiano, fondatore a Torino della più grande azienda impegnata nel libro scolastico.

Pfaff, Johann Friedrich (Stoccarda 1765-Halle 1825) matematico tedesco, insegnò dapprima a Helmstädt, dove ebbe K.F. Gauss tra i suoi allievi, e quindi a Halle del cui osservatorio astronomico divenne direttore; contribuì allo sviluppo del calcolo combinatorio e dell'analisi infinitesimale, da cui teoria delle forme di Pfaff; il successivo affinamento, a opera di C.G. Jacobi e S. Lie, darà origine al calcolo delle forme differenziali estreme di E. Cartan.

Rostopchine, Fedor conte (1765-1826) politico russo;
1799, favorito e confidente di Paolo I e ministro degli Esteri, impedisce il progetto di alleanza con l'Inghilterra contro la Repubblica francese facendo invece riavvicinare lo zar a N. Bonaparte;
1812, nominato governatore di Mosca da Alessandro I , viene incolpato dell'incendio della capitale;
1817, va a vivere a Parigi;
tornato poco dopo in Russia muore a Mosca.

Ruffini, Paolo (Valentano, Viterbo 1765-Modena 1822) matematico italiano, si trasferì ancora giovane a Modena dove si laureò in matematica e medicina, materie che continuò poi ad insegnare durante la sua carriera accademica;
Teoria delle equazioni in cui si dimostra impossibile la soluzione dell'equazione generale di grado superiore al quarto (1799)
Dell'immaterialità dell'anima (1806).

Seguin, Armand (1765-1835) industriale, banchiere e fornitore di armi, uno dei più grossi affaristi dell'era napoleonica.

Shigeta Sadakazu o Jippensha Ikku (Shizuoka 1765-Tokyo 1831) scrittore giapponese: quasi trecento libri a carattere popolare;
Tokaido-chu hiza-kuri-ge (1802-1809, A piedi sul Tokaido, documento critico dei costumi della società borghese; tra il 1812 e il 1822 scrisse il seguito).

Thibaudeau, Antoine Claire (Poitiers 23 marzo 1765 – Parigi 9 marzo 1854) politico francese;
[Figlio di René-Antoine Hyacinthe Thibaudeau (Saint-Hilaire-de-Celle 1737-Poitiers 1813) e di Jeanne Thérèse Voyer (1738-1783).
Padre di Adolphe Thibaudeau.]


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La rivoluzione industriale

«segue da 1761»
1765, J. Hargreaves progetta la spinning jenny (giannetta filatrice) e J. Watt il condensatore separato;
«segue 1767»

Stampa

«segue da 1764»
1765
Inghilterra
il promotore editoriale
John Trusler (gli si attribuisce anche il disegno di un carattere imitante la scrittura a mano) fonda la Literary Society che dovrebbe «stampare opere famose a suo rischio e devolvere agli autori tutti i profitti che se ne ricaveranno».
Germania
Adelung (grammatico, enciclopedista e traduttore) afferma che l'uso del gotico «è indubbiamente la ragione che impedisce alle altre nazioni di imparare la nostra lingua, e le priva così dell'uso di molti buoni libri prodotti in Germania».
Gli esperimenti condotti dal naturalista Jacob Christian Schaeffer per fabbricare la carta senza stracci non hanno seguito. Eppure il suo libro (Regensburg 1765) ha una seconda edizione e una traduzione in olandese.
[Molto probabilmente l'impiego di muschio, paglia e nidi di vespe impedisce al suo ritrovato di andare oltre l'esperimento di laboratorio.]
Francia
Parigi, in occasione della vendita post mortem della biblioteca di madame de Pompadour, esce il catalogo stilato dal libraio Jean-Théodore Hérissant.
[Il catalogo (da non confondere con quello edito nel 1792 sempre dallo stesso libraio), descritto ampiamente da Peignot, in-ottavo, presenta 3796 lotti.]
«segue 1766»

Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1764»
1765,
Italia
viene pubblicato De statu ecclesiae et legitima potestate romani pontificis di Justinus Febronius opera immediatamente posta all'Indice in quanto sostiene la potestà giurisdizionale dei vescovi e la subordinazione del pontefice al concilio ecumenico.
Venezia,
responsabilità di rilievo nella organizzazione e nella gestione della censura di questi anni hanno Tommaso Antonio Contin e Antonio Montegnacco.
«segue 1777»

 

 

Encyclopédie

«segue da 1764»
1765, 
«segue 1766»

Almanacchi

«segue da 1764»
1765
Almanacco popolare:
-
Almanacco speciale o Annuario:
- Almanach des Muses (Parigi, 1765-1833, letterario)
«segue 1776»

«Ephémérides du citoyen»

1765, N. Baudeau fonda questo periodico politico-economico francese;
«segue 1767»

«Nuova Raccolta
di opuscoli scientifici e filologici
»

«segue da 1755»
1765, Venezia, questo periodico, di pubblicazione per lo più annuale o semestrale, redatto finora dal suo ideatore, il padre camaldolese Angelo Calogerà, e stampato (dal 1738 ca) da Simone Occhi, viene ora redatto da un altro camaldolese, p. Fortunato Mandelli;
cesserà le pubblicazioni nel 1787.


 

 

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