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Il Viandante |
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Papa segretario di Stato: cardinale Torrigiani; Grande carestia (1764-67) nello
Stato Pontificio e in altre zone d'Italia. 1765
«segue
da 1764»
Provincia Veneta:
Tutti gli altri stati d'Italia, in particolare la Toscana, Parma e Modena,
seguono l'esempio di Napoli e di Venezia manifestando più o meno
apertamente la loro opposizione alla bolla.
"giuseppinismo" «segue
da 1750» 1765, nel Saggio di Osservazioni microscopiche concernenti il sistema
della generazione de' Signori Needham, e Buffon, L. Spallanzani dimostra la falsità della tesi della generazione
spontanea anche nel caso di organismi microscopici. |
ANNO 1765
– Aulay de Launey, Jean-Marie
detto Launay (1765-1841) militare
francese;
Torna su generale, durante il Terrore viene destituito; 1795, viene reintegrato; 1796, passato nell'esercito d'Italia, viene fatto prigioniero a Caldiero; viene creato tenente generale onorario da Louis XVIII. – Baader, Benedikt Franz Xaver von (Monaco 1765-1841) filosofo e teologo tedesco Contributi alla filosofia dinamica (1809) Fermenta cognitionis (1822-25) Tutte le opere sono state raccolte in 16 voll. (1851-60). – Bagration, Pierre principe (1765-1812) generale russo; 1794, agli ordini del maresciallo A.V. Sovorov in Polonia; 1799, … e in Italia; dopo la disastrosa campagna in Svizzera cade in disgrazia assieme al suo capo; 1805, gli viene reso il comando dallo zar Alessandro I; è a capo di un corpo dell'armata inviata sotto gli ordini di Kutusof al soccorso degli austriaci; la sua abile ritirata nella Moravia salva l'armata russa da un disastro sicuro; protegge ancora la ritirata ad Austerlitz e ad Eylau e si comporta brillantemente a Friedland. – Barbier, Antoine-Alexandre (1765-1825) bibliotecario francese, in particolare bibliotecario privato di N. Bonaparte; bibliotecario sotto il Direttorio, l'Impero e la Restaurazione, amministra e valorizza il materiale librario confiscato dalla Rivoluzione; crea la Biblioteca del Direttorio, divenuta poi del Consiglio di Stato, e quelle di Fontainebleau, di Compiègne, di Saint-Cloud. – Portal d'Albarèdes, Pierre-Barthélémy – barone Portal (Montauban, Albarèdes 30 ottobre 1765, – Bordeaux 11 gennaio 1845) politico francese; [Nasce in una famiglia protestante della Guienne. Fratello di Paul Portal, presidente della Chambre de commerce di Bordeaux. Suo nipote, il conte Stanislas d'Escayrac Lauture, esploratore francese, scriverà interessanti relazioni dei suoi viaggi.] 1789, armatore, fonda una casa di commercio sotto il nome Portal, Larroder et Cie.; 1801, membro del Conseil du Commerce; 1803, membro della Chambre de Commerce di Bordeaux all'inizio della sua fondazione; 1813, è nominato maître des requêtes da Napoleone I; 1818, deputato di Tarn-et-Garonne; reggente della banca di Bordeaux; lo stesso anno è nominato pari di Francia ereditario con lettere patenti; 29 ago-14 dic, ministro della Marina e delle Colonie [ad interim]; 1818, dic-dic 1821, ministro della Marina e delle Colonie; nello stesso tempo è giudice al Tribunale di commercio, sindaco di Bordeaux, deputato per il commercio di Bordeaux per reclamare la restituzione delle merci sequestrate dalle navi americane; [Permette alla Francia di ritrovare una degna Marina grazie a una politica di rilancio delle costruzioni navali che darà alla Francia una flotta di 240 bastimenti nel 1822, tra cui 46 vascelli e 34 fregate.] 1821, è nominato barone ereditario con lettere patenti; 1845, 11 gennaio, muore a Bordeaux. – Baudot, Marc Antoine (Liernolles, Allier 18 marzo 1765 – Moulins 23 marzo 1837) medico e politico francese. [Figlio di Jean-Marie Baudot, fittavolo del dominio della Foresta di Viry, nobile proprietà, e di Claudine Deshaires; una famiglia borghese di Digione.] – Bocage, Manuel Maria Barbosa du (Setúbal 1765-Lisbona 1805) poeta portoghese; Pavorosa ilusão da eternidade (1797, Timorosa illusione dell'eternità, per cui viene condannato come blasfemo; liberato, entra nel convento degli oratoriani) Rimas (1791, 1799, 1804, Rime; 3 voll.). – Bouterwek, Friedrich (Oker, Bassa Sassonia 1765-Gottinga 1828) filosofo e letterato tedesco Storia della poesia e dell'eloquenza moderne (1801-1819, in 12 voll.) Estetica (1806). – Cervoni, Jean-Baptiste (1765-1809) militare di origine còrsa; si distingue all'assedio di Tolone dove viene promosso generale; 1809, capo di S.M. del secondo corpo della Grande armata. – Cikacev, Pavel Vassilievic (1765-1849) ammiraglio russo; educato in Inghilterra, assorbe le idee liberali che gli valgono la prigione sotto Paolo I; sotto Alessandro I diventa ministro della Marina, membro del Consiglio di Stato e aiutante di campo dell'imperatore; 1812, ha l'incarico di fermare la ritirata dei francesi da Mosca, ma non può impedire a Napoleone I di passare la Beresina; accusato di tradimento, viene privato del comando; emigrato, non fa più ritorno in Russia. – Clarke, Henri-Jacques – duca di Feltre o conte di Hunebourg (Landrecies, piccolo comune agricolo del dipartimento del Nord-Pas de Calais 17 ottobre 1765 – 28 ottobre 1818) militare e politico francese. – Clavering, Claire lady (1765?-1854) nobildonna francese; [Diceva di essere figlia del conte di Angers; sposò sir Thomas Clavering recatosi in Francia per studiarvi la lingua.] – De Meester Huydel, Giacomo Filippo (Milano 1765-Lugano 1852) patriota italiano; 1800, comandante della guardia nazionale di Milano nella prima Repubblica Cisalpina, combatte alla difesa di Genova contro gli austriaci; 1814, generale del Regno Italico, coinvolto nella "congiura militare" contro l'Austria deve scontare due anni di carcere; 1821, condannato a morte in contumacia per aver preso parte alla cospirazione liberale e antiaustriaca, si rifugia in Svizzera, Inghilterra e Francia. – Drouet d'Erlon, Jan-Baptiste (1765-1844) militare francese; 1809, generale e conte, è ben visto da Louis XVIII, tuttavia Naoleone I, al suo ritorno, non ha difficoltà ad affidargli il comando di un corpo d'armata; 1815, Louis XVIII lo fa inserire nel primo articolo dell'ordinanza; è costretto ad emigrare a Bayreuth dove gestisce una birreria; poco dopo, ritornato in Francia, da Luigi Filippo è nominato governatore generale dei possedimenti francesi nell'Africa del Nord. – Ducos, Jean-François (Bordeaux 10 marzo 1765 – Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese; [Figlio di un negoziante di Bordeaux, sposa Jeanne-Agathe Lavaud (1772-1831) che gli dà due figli; . Jean-Jacques (1791-1816); . Adèle (1792-1804). Egli è inoltre lo zio di Théodore Ducos.] viene inviato a Nantes per apprendere il mestiere di famiglia, ma si interessa soprattutto di politica e di filosofia; 1789, partecipa a diversi circoli acquisendo una reputazione di patriota; 1791, viene eletto all'Assemblea Legislativa per la Gironda; 1792, viene eletto alla Convenzione nazionale dove tiene delle posizioni ben definite, sia per quanto riguarda Luigi XVI (vota per la morte del re) che per la questione dei preti refrattari; avversa in particolare il marchese di La Fayette; sedendo tra i girondini egli tende a favorire le opinioni dei montagnardi; 1793, 2 giugno, solo per la protezione di J.-P. Marat sfugge alla proscrizione ma viene poi sospettato in seguito alle sue proteste contro gli arresti e le sparizioni sommarie; 3 ottobre, viene menzionato nel celebre "rapporto Amar"; 30 ottobre (9 Brumaio, Anno II), viene condannato a morte; 31 ottobre (10 Brumaio, Anno II), viene ghigliottinato con altri girondini tra cui il suo amico e cognato Jean-Baptiste Boyer-Fonfrède. – Dupont, Pierre-Antoine detto Dupont de l'Etang – conte (Chabanais 4 luglio 1765 – Parigi 9 marzo 1840) militare e politico francese; prende servizio attivo per la prima volta durante le guerre rivoluzionarie francesi, come membro della legione Maillebois nei Paesi Bassi; 1791, fa parte dell'esercito del nord sotto il comando del gen. Theobald Dillon; si distingue nella battaglia di Valmy; 1793, nei combattimenti attorno a Menen, obbliga un reggimento austriaco ad arrendersi; promosso brigadiere generale per quanto fatto, riceve una nuova promozione da Lazare Carnot, il quale ne riconosce le capacità; 1797, diviene generale di divisione; 1799, l'ascesa di N. Bonaparte, che egli sostiene nel colpo di Stato del 18 Brumaio, gli offre nuove possibilità sotto il Consolato e l'Impero; 1800, nelle campagne è capo di SM di Louis Alexandre Berthier, capo dell'esercito di Peierve dell'Ains che ha vinto la battaglia di Marengo; in seguito ottiene la vittoria in una battaglia combattuta contro forze numericamente molto superiori, a Pozzolo; 23 giugno, viene nominato dal Primo Console Ministro straordinario della Repubblica francese per il Piemonte e s'installa a Torino, ma già a metà agosto viene sostituito nell'incarico dal gen. Jourdan; 1805, nella campagna sul Danubio, come comandante di una delle divisioni del gen. Michel Ney, si distingue ulteriormente, soprattutto nella battaglia di Haslach-Jungingen (Albeck), in cui evita la fuga degli austriaci da Ulma, contribuendo al loro isolamento ed alla successiva cattura di Karl Mack von Leiberich e del suo intero esercito; si distingue anche nella battaglia di Friedland; 1808, con un curriculum di successi che in pochi possono vantare, entra in Spagna alla testa di corpi misti formati da battaglioni improvvisati e truppe svizzere separatesi dagli antichi alleati; [Dopo l'occupazione di Madrid, appena nominato conte da Napoleone I, viene mandato con i suoi uomini a sottomettere l'Andalusia; dopo qualche successo iniziale si deve ritirare verso i passi della Sierra Morena; inseguito ed isolato da un esercito spagnolo guidato dal duca di Castaños, i suoi uomini sono sconfitti nella battaglia di Bailén dopo che gli svizzeri hanno disertato per tornare con i vecchi alleati; gravemente ferito all'anca, è costretto ad arrendersi; nonostante tutto, invia ordini segreti al gen. Vedel per permettergli di fuggire con la propria divisione, stanziata all'esterno della trappola spagnola; quando gli spagnoli lo scoprono, minacciano di massacrare tutti i suoi uomini se il gen. Vedel non si arrende, cosa che quest'ultimo fa; 17.600 soldati francesi depongono le armi; Madrid cade in mano alle forze di insurrezione spagnole, il che obbliga ben presto Napoleone I ad intervenire con la sua Grande Armata per risolvere la situazione.] finisce col perdere la considerazione dell'imperatore; [Non si tiene conto del fatto che le sue truppe sono in gran parte cadetti, e che la sfortuna ha contribuito materialmente alla catastrofe.] dopo il ritorno in Francia, viene mandato davanti alla corte marziale, depredato di grado e titoli, ed imprigionato presso il fort de Joux dal (1812-14); 1814, liberato solo all'inizio della prima restaurazione, viene impiegato da Luigi XVIII come comandante militare; 3 apr-dic, è ministro della guerra (richiamato dal re già a dicembre a causa delle sue politiche reazionarie); 1815, allo sbarco di Napoleone I dall'isola d'Elba, gli vengono affidate le truppe della Loira; 1815, la seconda restaurazione lo vede rientrare nell'esercito, ed essere nominato ministro di Stato e membro del consiglio privato del re; viene eletto deputato (1815-30) per la Charente; 1832, si ritira dalla vita pubblica; 1840, 9 marzo, muore a Parigi. – Frayssinous, Denis-Antoine-Luc de – conte (Curières, dipartimento di Aveyron, 9 maggio 1765 – Saint-Geniez-d'Olt 12 dicembre 1841) prelato, statista e scrittore francese; [Di umili origini.] 1803-1809, nella chiesa di Saint Sulpice, a Parigi, tiene delle conferenze sulla teologia dogmatica (conosciute come "convegni di Saint Sulpice"), ammirato da folle di persone per la sua lucida oratoria; 1809, dopo l'arresto del papa da parte di Napoleone I e la dichiarazione dell'annessione di Roma alla Francia, è costretto a smettere le sue pratiche oratorie; 1811, la congregazione di San Sulpice viene chiusa ed egli è costretto a lasciare la capitale; 1814, con il ritorno dei Borbone riprende le sue conferenze; durante i "Cento giorni" è nuovamente costretto a lasciare Parigi e a ritirarsi a vita privata; 1816, febbraio, ricomincia a farsi sentire come procuratore di tribunale; 1817, la firma del concordato reazionario suscita varie controversie; Les vrais principes de l'Église gallicane sur la puissance ecclésiastique (1818) [Sebbene criticato in modo sfavorevole da Lamennais, è accolto con favore dai civili e dalle autorità ecclesiastiche.] viene consacrato vescovo di Hermopolis in partibus ; 1822, viene eletto 8° membro dell' Académie française; 1824, 26 ago-4 gen 1828, con la salita al trono di Carlo X, diviene "Ministre des Affaires ecclésiastiques et de l'Instruction publique" nel "governo Villèle"; durante il suo mandato vengono richiamati in Francia i Gesuiti; Défense du christianisme (1825) [Quest'opera avrà 15 edizioni in 18 anni e sarà tradotta in diverse lingue europee.] 1828, 4 gennaio, è costretto a dimettersi insieme ai suoi colleghi del "governo Villèle"; 1830 luglio, allo scoppio della rivoluzione, trasferisce la sua residenza a Roma; poco dopo diviene tutore presso il duca di Bordeaux (conte di Chambord ) a Praga, dove continuerà a vivere fino al 1838; 1841, 12 dicembre, muore a Saint-Geniez-d'Olt. – Fulton, Robert (Little Britain, oggi Fulton, Pennsylvania 1765-New York 1815) inventore statunitense, 1807, 17 agosto, installa una caldaia inglese Boulton & Watt in un battello a ruote (ribattezzato Clermont) e lo prova sull'Hudson tra New York e Albany coprendo le 150 miglia di distanza in in 32 ore contro le normali 170 richieste dai battelli a vela. – Galdi, Matteo Angelo (Coperchia, Salerno 1765-Napoli 1821) politico napoletano 1794, implicato nella congiura dei giacobini-napoletani deve emigrare in Francia dove si arruola nell'armata di N. Bonaparte 1796-98, fonda le «Effemeridi repubblicane» e il «Giornale dei patrioti italiani» 1799-1808, ministro plenipotenziario della Republica Cisalpina (poi italiana) e del Regno Italico in Olanda 1808, tornato a Napoli con Joachim Murat è posto alla direzione della pubblica istruzione del regno 1812, ispira la riforma scolastica 1820-21, presidente del parlamento napoletano, eletto dopo il successo della rivoluzione. – Girard, Jean-Baptiste o fra Gregorio (Friburgo 1765-1850) pedagogista svizzero, nato da famiglia savoiarda, francescano conventuale; 1781, novizio presso i Conventuali di Lucerna; 1789, sacerdote, è nominato dal governo svizzero "pastore cattolico" a Berna, il primo parroco di Berna dopo la Riforma protestante; nel decennio che segue, vestendo la sua tonaca, si dedica alle sue prediche domenicali, una in francese e una in tedesco; 1804-23, direttore delle scuole elementari di Friburgo; 1809, applica il suo Nuovo sistema di educazione fondato sul mutuo insegnamento e sull'insegnamento regolare della lingua materna; ispettore della dieta; accusato dai cattolici di razionalismo liberaleggiante, e dai protestanti di retrività cattolica, deve mettersi da parte; Rapporto (1810, sull'istituto pestalozziano di Yverdon) Dell'insegnamento regolare della lingua materna (1844) Corso educativo di lingua materna per le scuole e le famiglie (1845-48). [In Italia scuole "girardine" vengono fondate a Milano da Enrico Mayer e in Toscana da R. Lambruschini.] – Hahnemann, Friedrich Samuel (Meissen, Sassonia 1765-Parigi 1843) medico tedesco, creatore dell'omeopatia Compendio di scienza medica razionale (1810). – Hill Brown, William (1765-93) scrittore statunitense; The Power of Sympathy, or The Triumph of Nature (Boston 1789, ritenuto il primo romanzo americano). – Husayn II ibn al-Husayn (Smirne 1765 ca-Alessandria d'Egitto 1838) 1818-30, dey di Algeri, succeduto ad 'Ali VI Khgia, cerca di resistere alle richieste delle potenze europee di reprimere l'attività corsara dei pirati barbareschi 1824, l'espulsione del console inglese provoca il bombardamento di Algeri da parte delle navi britanniche 1830, la rottura delle trattative con la Francia per il saldo di forniture di grano effettuate dall'Algeria alla Francia al tempo del Direttorio, fornisce al governo di Luigi Filippo il pretesto per sbarcare un corpo di spedizione a Sidi Ferruch (giugno) e iniziare così l'occupazione del paese; 4 luglio, egli si arrende e da allora vive in esilio. – Lacroix S.F. (1765-1843) matematico e storico delle scienze, francese; iniziato alle matematiche da G. Monge e dall'abate Marie, professori al collegio Mazarino. – Lajolais, Frédéric-Michel de (1765-1808) militare francese; aiutante di campo di Kellermann; 1793, creato generale, realista convinto, viene arrestato; liberato, comincia a cospirare contro il Primo Console e questa volta viene condannato a morte. – La Rochefoucauld, François de – duca di Liancourt (1765-1848) politico francese; [Figlio di François-Alexandre duca di Liancourt e fratello maggiore del conte Alexandre.] 1820, entra nella Camera di Parigi per diritto d'eredità. – MacDonald, Jacques-Etienne-Joseph-Alexandre – duca di Taranto (1765-1840) militare francese, discendente da una famiglia scozzese; 1789, sottotenente allo scoppio della Rivoluzione, partecipa a varie campagne; 1796, generale; 1798, governatore a Roma; 1799, succede a J.-E. Championnet quale capo delle truppe francesi a Napoli; chiamato nell'alta Italia dalle conquiste di A.V. Sovorov, riesce, nonostante la disfatta subita sulla Trebbia, a congiungersi con J.-V.-M. Moreau nelle vicinanze di Genova; quando J.-V.-M. Moreau viene processato per cospirazione, egli osa difendere il suo antico compagno d'armi e l'imperatore gli toglie il comando; 1809, richiamato dopo cinque anni, partecipa alla campagna in atto e conquista il bastone di maresciallo alla battaglia di Wagram; al ritorno in Francia riceve il titolo di duca di Taranto; inviato in Spagna, vi rimane due anni; 1812, partecipa alla campagna di Russia; 1813-1814, … e alle campagne in Germania e in Francia; 1815, negozia con gli alleati l'abdicazione di Napoleone I; Louis XVIII lo nomina pari; durante i Cento Giorni, mentre comanda le truppe reali a Lione, di fronte all'entusiasmo dei suoi soldati per Napoleone I, deve tornare a Parigi e si tiene in disparte; la seconda Restaurazione lo nomina gran cancelliere della Legion d'Onore. – Morelos y Pavón, José Maria (Valladolid 1765-Cristóbal de Ecatepec 1815) guerrigliero e patriota messicano; 1791, orfano giovanissimo, entra solo ora nel collegio di San Nicolas di Valladolid, diretto da don Miguel Hidalgo y Costilla, per intraprendere la carriera ecclesiastica; presi gli ordini sacri, diventa parroco di Carácuaro e Mircupétaro; 1810, allo scoppio della rivoluzione messicana si mette agli ordini di Miguel Hidalgo y Costilla che gli affida il compito di sollevare le regioni meridionali del viceregno; 8 dicembre, ha il primo scontro vittorioso con le truppe spagnole al Cerro del Valadero; 1811, agosto, sconfigge a Tixtla il generale Fuentes; alla morte di Hidalgo gli succede come capo del movimento rivoluzionario e prosegue la lotta liberando le regioni meridionali del paese e costituendovi dei governi locali; 1814, promulga la prima costituzione messicana che abolisce le discriminazioni razziali, la schiavitù e istituisce una repubblica fondata sul suffragio universale; 1815, battuto a Tezmalaca, è condannato a morte e fucilato il 22 dicembre; in suo onore Valladolid sarà chiamata Morelia e da lui prenderà il nome uno stato della repubblica messicana. – Niepce, Joseph-Nicéphore (Chalon-sur-Saône 1765-Saint-Loup de Varennes 1833) inventore francese 1807, assieme al fratello Claude brevetta un motore a esplosione; 1829-1833, si interessa al problema della riproduzione delle immagini mediante la luce solare, ideando un metodo di fotoincisione basato sulle proprietà del «bitume di Giudea»; tenta di impiegare il procedimento, efficace nella riproduzione di disegni su carta oleata, per fissare le immagini che si formano nella camera oscura; dopo la sua morte il suo progetto è continuato da J. Daguerre con cui si era messo in società. – Paravia, Giambattista (1765-1826) editore italiano, fondatore a Torino della più grande azienda impegnata nel libro scolastico. – Pfaff, Johann Friedrich (Stoccarda 1765-Halle 1825) matematico tedesco, insegnò dapprima a Helmstädt, dove ebbe K.F. Gauss tra i suoi allievi, e quindi a Halle del cui osservatorio astronomico divenne direttore; contribuì allo sviluppo del calcolo combinatorio e dell'analisi infinitesimale, da cui teoria delle forme di Pfaff; il successivo affinamento, a opera di C.G. Jacobi e S. Lie, darà origine al calcolo delle forme differenziali estreme di E. Cartan. – Rostopchine, Fedor conte (1765-1826) politico russo; 1799, favorito e confidente di Paolo I e ministro degli Esteri, impedisce il progetto di alleanza con l'Inghilterra contro la Repubblica francese facendo invece riavvicinare lo zar a N. Bonaparte; 1812, nominato governatore di Mosca da Alessandro I , viene incolpato dell'incendio della capitale; 1817, va a vivere a Parigi; tornato poco dopo in Russia muore a Mosca. – Ruffini, Paolo (Valentano, Viterbo 1765-Modena 1822) matematico italiano, si trasferì ancora giovane a Modena dove si laureò in matematica e medicina, materie che continuò poi ad insegnare durante la sua carriera accademica; Teoria delle equazioni in cui si dimostra impossibile la soluzione dell'equazione generale di grado superiore al quarto (1799) Dell'immaterialità dell'anima (1806). – Seguin, Armand (1765-1835) industriale, banchiere e fornitore di armi, uno dei più grossi affaristi dell'era napoleonica. – Shigeta Sadakazu o Jippensha Ikku (Shizuoka 1765-Tokyo 1831) scrittore giapponese: quasi trecento libri a carattere popolare; Tokaido-chu hiza-kuri-ge (1802-1809, A piedi sul Tokaido, documento critico dei costumi della società borghese; tra il 1812 e il 1822 scrisse il seguito). – Thibaudeau, Antoine Claire (Poitiers 23 marzo 1765 – Parigi 9 marzo 1854) politico francese; [Figlio di René-Antoine Hyacinthe Thibaudeau (Saint-Hilaire-de-Celle 1737-Poitiers 1813) e di Jeanne Thérèse Voyer (1738-1783). Padre di Adolphe Thibaudeau.] |
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da 1764» «Ephémérides du citoyen» 1765,
N. Baudeau fonda questo periodico politico-economico
francese; «Nuova Raccolta «segue da 1755»
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