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Il Viandante |
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Papa segretario
di Stato: cardinale Silvio Valenti; 1743, 11
marzo, con un breve ordina che per il futuro l'ufficio di Predicatore
Apostolico venga affidato sempre ad un padre cappuccino; cardinali:
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ANNO 1743
– Aelders, Etta Palm
d' (Olanda 1743-) politica olandese;
Torna su1770, vedova di un sedicente barone, prende la residenza a Parigi; 1790, 26 novembre, fa la sua prima apparizione in pubblico: al "Cercle social" pronuncia un discorso di un "femminismo ragionevole"; 1791, fonda la "Société patriotique et de bienfaisance des Amies de la Vérité"" dove fa un apprezzato intervento; è l'inizio di una campagna denigratoria nei suoi confronti; 1793, gennaio, lascia la Francia. – Balsamo, Giuseppe o Alessandro conte di Cagliostro (Palermo 1743-San Leo, Pesaro 1795) avventuriero siciliano, fondatore e «gran cofto» della massoneria di rito egiziano; 1758, appena quindicenne, prende l'abito dei confratelli della carità a Caltagirone, ma ben presto fugge a Palermo; 1768, sposa a Roma (o a Palermo?) Lorenza Feliciani; 1780, arriva in Francia dove cura il cardinale de Rohan che fa la sua fortuna, e le sette d'illuminati rinforzano ancora il suo successo; 1785, implicato nello "scandalo della collana", viene imprigionato alla Bastiglia ed è poi costretto a fuggire da Parigi [a.f.: viene assolto]; 1789, arrestato a Roma subisce un clamoroso processo; 1791, 7 aprile, viene condannato a morte; 1795, commutatagli la condanna a morte nel carcere a vita dal papa, muore di stenti nella fortezza di San Leo. – Bécu, Marie-Jeanne – contessa du Barry (Vaucouleurs, Mosa 1743-Parigi 1793) gentildonna francese; 1759, dama di compagnia di madame Lagarde, moglie di un appaltatore di imposte; 1764, amante del conte Jean Du Barry; 1768, ne sposa il fratello Guillaume; 1769, presentata a corte, diventa la favorita di Louis XV ma deve affrontare l'ostilità del delfino (futuro Louis XVI) di sua moglie Maria Antonietta e del primo ministro conte É.-F. de Choiseul; 1770, la caduta di quest'ultimo e la sua sostituzione con il duca E.-A. d'Aiguillon rappresenta per lei un successo e domina così incontrastata a corte; 1774, dopo la morte di Louis XV cade in disgrazia e si ritira nei suoi domini di Louveciennes; più tardi si riavvicina a corte ed è una delle prime ad iniziare la diffamazione di Maria Antonietta (l'ha soprannomina"la petite rousse"); 1789, durante la rivoluzione si schiera, cercando di riscattarsi, a favore della monarchia mantenendo, nei suoi frequenti viaggi a Londra, il contatto con gli emigrati; 1793, arrestata, prima in giugno e poi a settembre, viene ghigliottinata l'8 dicembre successivo sotto l'accusa di aver dissipato denaro dello stato. [Non servì a niente aver dato le sue ricchezze in mano ai rivoluzionari per salvarsi, e nemmeno le sue suppliche strazianti sul palco del patibolo.] – Boetti, Giovanni Battista o profeta Sheykh Mansur ("Il Vittorioso") (Piazzano [a.f.: Piazzone], parrocchia del mandamento di Camino, nel Monferrato, 2 giugno 1743 – Monastero di Soloveckij, isola nel Mar Bianco 1798) ecclesiastico e avventuriero italiano. [Figlio di Spirito Bartolomeo, notaio, e di Margherita Montalto.] – Caritat, Marie-Jean-Antoine-Nicolas – marchese di Condorcet o Nicolas de Condorcet (Ribemont, Aisne 1743-Bourg – la Reine, Parigi 28 marzo 1794, suicida) filosofo, matematico, economista, politico francese, girondino. – Conforti, Francesco (Calvanico, Salerno 1743-Napoli 1799) teologo e politico napoletano, sacerdote nel 1766; De veritate christianae religionis (1771) Anti-Grozio 1796, arrestato (i motivi non sono ben chiari), matura la sua adesione alla Repubblica Napoletana; 1799, ministro dell'interno, patrocina la legge per la confisca dei beni ai nobili emigrati al seguito dei Borbone; arrestato durante la restaurazione dal cardinale F. Ruffo, viene condannato a morte. – Derzavin, Gravil Romanovic (Karmaci o Sokura, governatorato di Kazan' 1743-Zvan'ka, governatorato di Novgorod 1816) poeta russo In morte del principe Mescerskij (1779) A Felica (1782, dedicata a Caterina II) Dio (1784) La cascata (1791-94, considerazioni sulla morte) A Eugenio, Vita a Zvan'ka (1807, inno alla vita edonistica) Ode sulla mortalità Saggio sulla poesia lirica Memorie. – Desprez, Louis-Jean (Auxerre 1743-Stoccolma 1804) architetto e pittore francese, al servizio di Gustavo III di Svezia dal 1784; suo il progetto del castello e del parco di Haga, mai realizzato Viaggio pittoresco a Napoli e in Sicilia dell'abate di Saint-Non (illustrazioni). – Devérité, Louis-Alexandre (Abbeville 26 novembre 1743 – Abbeville 31 maggio 1818) politico francese; figlio di un libraio, abbraccia la carriera giuridica e diventa avvocato al parlamento; alla morte del padre riprende il lavoro paterno divenendo stampatore-libraio; La Vie et les doléances d'un pauvre diable pour servir de ce qu'on voudra aux États-Généraux (1789) allineatosi alle nuove idee rivoluzionarie, allo scoppio della Rivoluzione stampa il foglio patriota «Les Annales picardes», diviene membro della società "Gli Amici della Costituzione" ed è uno dei quadri della Guardia nazionale di Abbeville; 1791, è nominato ufficiale municipale della città e, come tale, arriva a contenere diverse sommosse dovute a una mancanza di grano; 1792, 14 settembre 1792, viene eletto (13° su 17, con 457 voti su 469 votanti) deputato per il dipartimento della Somme alla Convenzione nazionale; favorevole ai Girodnini, rappresenta la corrente ocnserevatrice dell'Assemblea; 1793, gennaio, al processo di Luigi XVI contesta con veemenza il diritto della Convenzione a giudicare il sovrano, e vota per l'appello al popolo, per la detenzione e il bando alla pace e per il rinvio dell'esecuzione; poi se ne sta tranquillo: non vota la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat e non protesta contro le giornate del 31 maggio e del 2 giugno; difende comunque dei magistrati d'Amiens chiamati alla sbarra della Convenzione per aver sostenuto i Girondini; 8 luglio, avendo tuttavia inviato ad uno dei suoi amici le Observations sur la nouvelle constitution di N. de Condorcet, viene decretato d'arresto su proposta di A. Dumont; egli allora si nasconde a Parigi per evitare la ghigliottina; nle frattempo A. Dumont viene inviato in missione nella Somme e, controllando i suoi documenti, stabilisce la sua innocenza; 13 ottobre, poiché nessuno ha preso la sua difesa, Amar lo iscrive nella lista dei 73 deputati girondini decretati d'arresto; egli protesta inviando una lettera alla Convenzione ma per nove mesi è costretto a rimanere nascosto; 1794, dopo il 27 luglio (9 Termidoro) viene reintegrato dalla Convenzione su una mozione proposta dal suo vecchio nemico A. Dumont; 1795, ottobre, viene rieletto al Consiglio degli Anziani da oltre una decina di dipartimenti ma egli continua a rappresentare la Somme; per due anni siede in questa assemblea tra i moderati senza far rumore; in seguito viene nominato dal Direttorio conservatore delle acque e foreste della Somme; 1799, 9-10 novembre (18 Brumaio, Anno VII), colpo di stato di N. Bonaparte ed inizio del Consolato; le sue simpatie realiste gli impediscono di riprendere le sue funzioni; il Consolato lo nomina giudice istruttore presso il Tribunale civile d'Abbeville; [Occuperà questa funzione fino alla riorganizzazione dei tribunali nel 1811.] 1818, 31 maggio, muore nella sua città natale. – Duplain, Pierre Jacques detto Duplain-Lanet (Lione 1743 – Parigi 1820) politico francese. – Ewald, Johannes (Copenaghen 1743-Humleback 1781) scrittore danese Rolf Krage (1770) Le beatitudini di Rungstedt (1773) La morte di Baldur (1775). – Fiorentino, Salomone (Monte San Savino 1743-Firenze 1815) poeta italiano Poesie (1815, in 2 voll.). – Galanti, Giuseppe Maria (Santacroce del Sannio, Benevento 1743-Napoli 1806) scrittore politico napoletano; 1777, fonda una "Società letteraria e tipografica"; Elogio del Genovesi (1777) Descrizione… del contado di Molise (1781) Nuova descrizione storica e geografica delle Sicilie (1787-90, in 4 tomi, Napoli) Testamento forense (1806, atto di accusa contro i raggiri del foro napoletano e documento dei suoi ideali di riformatore). – Gentili, Antonio (1743-1798) militare corso; combatte con P. Paoli per l'indipendenza della Corsica; 1789, aderisce alla Rivoluzione; 1794, passa nell'esercito d'Italia; in seguito ha l'incarico di impadronirsi di Corfù. – Guibert, Jacques-Antoine-Hippolyte, conte di (1743-1790) scrittore francese, autore di libri sulla tattica militare. – Haüy, René Just (Saint-Just-en-Chaussée 28 febbraio 1743 – Parigi 3 giugno 1822) mineralogista e religioso francese, considerato tra i fondatori della cristallografia moderna; [Fratello di Valentin Haüy, fondatore del primo istituto scolastico francese per ciechi.] compie i suoi studi giovanili al Collège de Navarre e al Collège de Leimone; maturata la vocazione religiosa, viene ordinato sacerdote e, negli anni successivi, viene nominato abate onorario della cattedrale di Notre-Dame; [Il suo interesse per le scienze naturali e le scienze della terra è rivolto inizialmente verso la botanica, ma ben presto si appassiona allo studio delle caratteristiche geometriche dei cristalli e di alcune loro proprietà fisiche come la piroelettricità. Tra i suoi maggiori contributi alla cristallografia, viene ricordata la formulazione della legge cristallografica omonima, l'intuizione che la sfaldatura dei minerali è la dimostrazione di un ordine geometrico interno, e la teoria della molecola integrante – elaborata per spiegare la legge della costanza dell'angolo diedro e la succitata "legge di Haüy" – secondo la quale ogni cristallo è costituito dalla ripetizione di un parallelepipedo elementare submicroscopico che ne mantiene le stesse caratteristiche geometriche. La "teoria della molecola integrante", seppure parzialmente errata, fornirà al suo allievo Gabriel Delafosse, nel 1840, la base deduttiva per il concetto di cella elementare, il dominio fondamentale del reticolo di traslazione (formulato compiutamente, nel 1845, come "reticolo di Bravais") in cui può essere idealizzato il reticolo cristallino. L'esistenza del reticolo cristallino sarà successivamente dimostrata, nel secondo decennio del XX secolo, sulla base degli esperimenti sulla diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli, effettuati (e variamente interpretati) da Laue, Bragg (padre e figlio) e Ewald.] 1783, entra a far parte della "Commissione dei pesi e delle misure" dell'Accademia delle scienze francese; Essai d'une théorie sur la structure des crystaux (1784) Exposition raisonné de la théorie de l'électricité et du magnétisme, d'après les principes d'Æpinus (1787) 1793, assieme ad A.-L. Lavoisier, egli determina il valore della nuova unità di massa del sistema metrico, che prenderà il nome di chilogrammo [le grave, primo nome del chilogrammo], su incarico della "Commissione dei pesi e delle misure" dell'Accademia delle scienze francese; De la structure considérée comme caractère distinctif des minéraux (1793) Exposition abrégé de la théorie de la structure des cristaux (1793) Extrait d'un traité élémentaire de minéralogie (1797) Traité de minéralogie (1801, 5 voll.) 1802-22, titolare di una cattedra alla "Faculté des arts" della Sorbonne, insegna mineralogia al "Muséum national d'histoire naturelle"; Traité élémentaire de physique (2 voll. 1803, 1806) Tableau comparatif des résultats de la cristallographie, et de l'analyse chimique relativement à la classification des minéraux (1809) Traité des pierres précieuses (1817) 1822, Traité de cristallographie (1822, 2 vol.) 3 giugno, muore Parigi e viene sepolto nel cimitero di Père Lachaise di Parigi. [È autore di numerosi articoli per svariate riviste scientifiche, le più prestigiose delle quali sono «Journal de physique» e gli «Annales» del "Muséum national d'histoire naturelle".] – Jacobi, Friedrich Heinrich (Düsseldorf 25.1.1743-Monaco 10.3.1819) filosofo tedesco; [Fratello del poeta Johann Georg (1740-1814); fu amico di J.G. Hamann.] Allwills Briefsammlung (1775, Epistolario di Allwill, romanzo) Woldemar (1777, romanzo) Lettere a Mosè Mendelssohn sulla dottrina di Spinoza (1785) [1632] David Hume e la fede (1787) Lettere a Fichte (1789) Trattato sull'impresa del criticismo di portare la ragione all'intelletto (1802) Le cose divine e la loro rivelazione (1811, contro F.W.J. Schellingal quale l'autore rimprovera di usare un linguaggio cristiano in senso panteistico) Epistolario. – Jefferson, Thomas (Shadwell, Virginia 13 aprile 1743 - Monticello, Charlottesville, Virginia 4 luglio 1826) politico americano; 1801, 4 marzo-4 marzo 1809, 3º presidente degli Stati Uniti d'America. – Klaproth, Martin Heinrich (Wernigerode, Harz 1743-Berlino 1817) chimico, mineralogista e farmacista tedesco; esercitò dapprima la professione di farmacista; 1789, dedicatosi alle ricerche chimiche, scopre l'uranio [(U), nome da lui dato in onore dell'astronomo britannico F.W. Herschel, scopritore del pianeta Urano] in campioni di pechblenda provenienti dalla località boema di Joachimsthal (poi Jachymov) nell'Erzgebirge; non riesce tuttavia ad ottenere l'uranio allo stato elementare, ma solo il biossido; [il primo a ricavare uranio metallico sarà nel 1841 il chimico francese Eugène-Melchior Péligot (1811-1890); vedi A.-H. Becquerel]; 1792, sostenitore delle idee di A.L. Lavoisier e seguace delle teorie antiflogistiche, introduce nella farmacopea una nuova nomenclatura, adottata poi anche fuori della Germania; 1794, scopre che l'ittria (la nuova terra esaminata dal chimico finlandese Johan Gadolin trovata vicino a Ytterby, un paesino della Svezia) si può separare in due terre una delle quali seguita a chiamarla ittria, mentre all'altra dà il nome di ceria (dal pianetino scoperto da poco, Cerere); [In seguito saranno separate ulteriormente dal chimico svedese Carl Gustav Mosander che ottiene una serie di terre diverse: sono tutti ossidi di elementi nuovi, chiamati metalli delle terre rare; nel 1907, ne vengono identificati 14; in base alle loro proprietà di emissione dei raggi X, vengono assegnati a questi elementi i numeri atomici che vanno dal 57 (lantanio) al 71 (lutezio). I primi chimici chiamavano terra qualsiasi sostanza che fosse insolubile in acqua e restasse inalterata se riscaldata. Queste terre comprendevano quelli che oggi chiamiamo ossido di calcio, ossido di magnesio, anidride silicica, ossido ferrico, ossido di alluminio e così via, composti che in pratica costituiscono il 90% della crosta terrestre. L'ossido di magnesio e l'ossido di calcio sono leggermente solubili, e, in soluzione, presentano proprietà alcaline (cioè opposte a quelle degli acidi): per questo motivo furono chiamati terre alcaline; quando H. Davy, partendo da queste terre, isolò i metalli calcio e magnesio, essi vennero chiamati metalli alcalino-terrosi. Questa denominazione finì per essere applicata a tutti gli elementi che rientrano nella colonna della tavola periodica che contiene il magnesio e il calcio. (vedi M.S. Tswett)] 1810, diventa professore ordinario di chimica a Berlino; socio dell'Accademia delle scienze di Berlino, succede a A. von Humboldt alla presidenza della commissione incaricata di riorganizzare l'istituzione; oltre a studiare a fondo la composizione chimica di vari minerali, arrivò a scoprire nuovi elementi (uranio, titanio, zirconio, cerio) e a dimostrare la falsità della supposta natura elementare di molte sostanze. – Lavoisier, Antoine-Laurent (Parigi 1743-8 maggio 1794, ghigliottinato) chimico francese, considerato il fondatore della chimica moderna per aver riconosciuto e dimostrato il principio che è alla base della scienza chimica: il principio della conservazione della materia; [Prima di lui il fenomeno della combustione era dominato dalla "teoria del flogisto" di G.E. Stahl secondo la quale quando una sostanza brucia cede una sua parte, detta appunto flogisto [arso], all'aria; egli, grazie anche alle informazioni di J. Priestley, ne dimostra l'infondatezza, con ragionamenti ed esperienze, in modo definitivo; dimostra che tutti gli ordinari fenomeni di combustione sono altrettanti casi di combinazione dell'ossigeno dell'aria col metallo il quale cresce di peso per l'ossigeno che con esso si è combinato; dimostra inoltre che l'acqua non è un corpo semplice, ma è formata dall'unione di determinati pesi d'ossigeno e di idrogeno; scompone poi il presunto elemento aria in ossigeno e azoto. L'elenco dei trentatré elementi da lui compilato, comprende anche la calce e la magnesia [vedi Humphry Davy]. di ricca famiglia borghese, frequentò le migliori scuole di Parigi e si laureò in legge (come suo padre avvocato morto quando egli aveva solo 5 anni) pur continuando ad interessarsi di problemi scientifici; l'amicizia con l'astronomo N.L. Lacaille, il botanico B. de Jussieu e il geologo J.E. Guettard (che seguì in alcune spedizioni) lo indusse ad un impegno sempre più crescente; 1764, pubblica il suo primo lavoro, uno studio sul gesso; 1768, per questo viene chiamato dall'Académie des Sciences; per liberarsi delle preoccupazioni economiche, investe il patrimonio familiare in un consorzio per l'esazione di dazi e tributi, divenendo così membro della Ferme-générale; 1771, sposa la figlia, sua prossima assistente in laboratorio, di uno dei soci più autorevoli del consorzio stesso; Memoria sulla combustione (1777) Metodo di nomenclatura chimica (1787) 1789, fonda le «Annales de chimie» uno dei primi giornali di chimica anche oggi esistente; viene eletto all'Assemblea nazionale come rappresentante della nobiltà della regione di Orléans; Trattato elementare di chimica (1789) [Legge di Lavoisier: la somma delle masse delle sostanze reagenti è uguale alla somma delle masse delle sostanze prodotte dalla reazione.] 1792, dopo la proclamazione della repubblica diventa tesoriere dell'Académie des Sciences; 1793, viene arrestato e condannato a morte assieme a tutti i membri del consorzio esattoriale di cui fa parte; 1794, 8 maggio, viene ghigliottinato. – Leroy de Montflobert, Pierre-Nicolas-Louis [Dix-Août], (Coulommiers 21 marzo 1743 - Parigi 7 maggio 1795, ghigliottinato), rivoluzionario francese; [Figlio di Pierre-Jacques Le Roy des Noncourtes du Mée, capocaccia del duca d'Orléans, e di Jeanne-Élisabeth Lefort de La Villeneuve.] diviene ufficiale del duca d'Orléans; 1790, 21 novembre, viene eletto sindaco di Coulommiers, al posto di Michel-Martial Cordier (1749-1821), nominato giudice di pace due giorni prima; 1792, 21 settembre, dopo l'abolizione della monarchia, egli prende il soprannome [Dix-Août], in riferimento alla giornata del 10 agosto; 17 agosto, viene nominato giurato del tribunale – detto "Tribunale del 10 agosto"; 1793, 10 marzo, viene nominato giurato del Tribunale rivoluzionario appena istituito; 1795, 6 maggio (17 Fiorile, Anno III), giudicato nello stesso tempo di A.-Q. Fouquier de Tinville, viene condannato a morte; 7 maggio (18 Fiorile, Anno III), viene ghigliottinato in place de Grève con altri 15 coimputati. – Lindet, Thomas (1743-1823) ecclesiastico francese; [Fratello di Robert (1746-1825) politico francese.] 1789, curato a Bernay, viene eletto dal clero d'Evreux agli Stati generali; e figura tra i preti più favorevoli alla Rivoluzione; 1791, vescovo costituzionale, rieletto alla Convenzione, si sposa e lavora al Comitato d'Istruzione pubbica; 1796, rieletto al Consiglio degli anziani, terminerà la sua carriera come avvocato a Bernay. – Manfredini, Federico (1743-1829) politico italiano; al servizio dei granduchi di Toscana; 1801, quando N. Bonaparte trasforma la regione in Regno d'Etruria, è creato ministro governatore del nuovo Stato. – Marat, Jean-Paul [L'Ami du peuple] (Boudry, Neuchâtel 1743-Parigi 13 luglio 1793, assassinato) politico e pensatore francese; [Figlio di un ex sacerdote sardo, convertitosi al calvinismo.] – Mauvillon, Jakob (Lipsia 8 marzo 1743-Braunschweig 11 gennaio 1794) economista liberale tedesco; [Di discendenza ugonotta, era figlio di Eleazar Mauvillon (1712-1779)] professore di politica a Brunswick, in campo economico sostiene una filosofia del laissez-faire radicale, che include proposte per la privatizzazione di tutte le scuole e il sistema postale, da finanziare privatamente piuttosto che con le tasse; mentore del liberale francese Benjamin Constant, esprime anche un libertarismo radicale incentrato sulla libertà di stampa e di espressione, come rivelato in una lettera ad Ernst Theodor Langer bibliotecario alla biblioteca "Herzog August" di Wolfenbüttel; egli pensa che i veri barbari sono quelli che mettono ostacoli alla libertà di stampa e ostacolano la ricerca in teologia, filosofia e politica, in breve, coloro che emettono decreti sulla censura, emendamenti sulla religione e che proibiscono alle persone di leggere o pensare. – Paley, William (Peterborough, 14 luglio 1743 – Lincoln, 25 maggio 1805) filosofo e teologo inglese, pastore anglicano; Principles of Moral and Political Philosophy (1785) [Argomenta a favore del vegetarianismo etico, sostenendo che l'intero genere umano potrebbe evitare di uccidere gli animali, dato che, a differenza di altre specie, ha la possibilità di vivere in buona salute senza nutrirsi di carne.] Natural Theology: or Evidences of the Existence and Attributes of the Deity, Collected from the Appearances of Nature (1802) [Sostiene che la struttura complessa delle cose viventi e i notevoli adattamenti delle piante e degli animali richiedano un disegnatore intelligente. È soprattutto noto per l’introduzione dell’analogia dell’orologiaio per dimostrare l’esistenza di Dio. L'autore scrive che se viene ritrovato un orologio, è più ragionevole pensare che qualcuno l'abbia dimenticato e che sia stato fatto da un orologiaio, e non da forze naturali.] – Rabaut Saint-Etienne, Jean-Paul detto Rabaut-Saint-Étienne (Nîmes 14 novembre 1743 – Parigi 5 dicembre 1793, ghigliottinato) pastore protestante e politico francese; [Figlio del pastore Paul Rabaut, e fratello di Jacques Antoine Rabaut-Pommier e di Pierre-Antoine Rabaut-Dupuis.] compie gli studi di teologia al seminario protestante di Lausanne; 1764, 11 novembre, consacrato pastore a Lausanne, diviene poi pastore aggiunto di suo padre a Nîmes; cerca in tutti i modi di ottenere i diritti giuridici per i protestanti francesi e, con questo scopo, incontra a Parigi il marchese di La Fayette e il ministro di Luigi XVI, Malesherbes, che è favorevole a una evoluzione legislativa in favore dei protestanti; 1786, redige una memoria per appoggiare questa rivendicazione; 1787, 7 novembre, a Versailles il re promulga l' "Editto di tolleranza"; [Questo editto permette ai protestanti di ricoprire uno stato-civile senza doversi convertire al cattolicesimo. Cet édit permet aux protestants de recouvrer un état-civil sans devoir se convertir au catholicisme. Dimenticando i limiti, egli sottolionea che la «la reconnaissance n’exclut point l’espérance, elle l’autorise».] 1790, 15-28 marzo, viene eletto presidnete dell'Assemblea costituente; 1791, partecipa all'elaborazione della Costituzione emanata quest'anno; propone diversi decreti relativi all'organizzazione della Guardia nazionale e della Gendarmeria nazionale; avendo l'Assemblea costituente decretato che nessuno dei suoi membri pissa far parte dell'Assemblea KLegislativa, si consacra alal scrittura e redige un : Précis de l’histoire de la Révolution (1791) 1792, ultimo deputato eletto de l’Aube alla Convenzione nazionale, dove siede sui banchi dei girondini, diviene membro del Comitato dell'agricoltura; alla Convenzione denuncia la violazione della legge da parte della Comune di Parigi e propone di dichiarare re Luigi XVI colpevole e di far decidere al popolo l'applicazione della pena; 1793, gennaio, al momento del processo di re Luigi XVI vota per la sua colpevolezza, per la ratificazione del giudizio del popolo, per la detenzione finché dura la guerra e la messa al bando a pace avvenuta, e per il rinvio; 24 gennaio-7 febbraio, esercita la presidenza dell'Assemblea; 15 marzo, viene eletto membro della Commissione dei Sei incaricata di sorvegliare il Tribunale straordinario; si pronuncia per la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat; 21 maggio, è nominato membro della Commissione dei Dodici, istituita per trovare i complotti e le cospirazioni che minacciano la rappresentanza nazionale; 28 maggio, stabilisce un rapporto che giustifica l'arresto di J.-R. Hébert; 2 giugno, viene arrestato con i girondini; 5 dicembre (15 Frimaio, Anno I), viene ghigliottinato. – Saint-Martin, Louis-Claude de (Amboise, Indre-et-Loire 1743-Aulnay, Parigi 1803) teosofo francese, allievo di Martines de Pasqualis, criticò l'orientamento materialista della teosofia del maestro e propose una concezione della realtà ispirata al misticismo di J. Böhme e di E. Swedenborg; Gli errori e la verità, ossia gli uomini richiamati al principio della scienza universale (1775) Quadro naturale dei rapporti che esistono tra Dio, l'uomo e l'universo (1782) L'uomo del desiderio (1790) Ecce homo (1792) Il coccodrillo, ossia la guerra del bene e del male (1799) Lo spirito delle cose (1801). – Soave, Francesco (Lugano 1743-Pavia 1806) educatore e poligrafo italiano; padre somasco, insegnò a Parma e nel ginnasio di Brera a Milano; il più notevole studioso del sensismo di Condillac; Novelle morali (1782) 1786-89, dirige le scuole primarie pubbliche istituite in Lombardia; Istituzioni di logica, metafisica ed etica (1791) Vera idea della rivoluzione di Francia (1795, per cui deve ritirarsi a Lugano, dove al collegio Sant'Antonio ha come scolaro A. Manzoni) 1803, rientrato in patria per interessamento di Napoleone I, tiene fino alla morte la cattedra di analisi delle idee nell'università di Pavia; Saggio sull'intelligenza umana di J. Locke (traduzione). – Toussaint, François-Dominique detto Toussaint-Louverture (Santo Domingo 1743-forte di Joux, presso Pontarlier 1803) politico haitiano; [Discendente da un illustre capo africano ma figlio di due schiavi di Santo Domingo.] 1789, all'inizio della Rivoluzione è sorvegliante di una piantagione; 1791, durante la rivolta degli schiavi prende le parti degli spagnoli; 1794, quando la Convenzione concede l'uguaglianza politica ai negri, egli passa al servizio della Francia; allo scoppio della rivolta nera di Santo Domingo si impone sugli altri capi rivoluzionari convincendo la popolazione di colore ad appoggiare la Francia rivoluzionaria, che ha abolito la schiavitù; 1795, divenuto generale delle truppe di Santo Domingo, in seguito al trattato di Basilea che ha assegnato alla Francia anche la parte spagnola dell'isola viene eletto governatore generale a vita di Santo Domingo; egli continua tuttavia la lotta per creare una repubblica nera, di cui si nomina presidente, espellendo i piantatori francesi e respingendo tentativi di sbarco anglo-francesi; 1802, costretto a capitolare di fronte alle preponderanti forze del generale Leclerc, inviato da N. Bonaparte [spinto da coloro che hanno interessi nell'isola e dalla stessa Josephine] viene inviato prigioniero in Francia. |
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