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Papa segretario
di Stato: cardinale Silvio Valenti; cardinali: «segue
da 1740» «segue
da 1752»
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ANNO 1754
– Barlow, Joel (Redding,
Connecticut 1754-Zarnowiec, Cracovia 1812) scrittore statunitense, legato
alla prima scuola americana di poesia, i "Connecticut Wits"
(o "Hartford Wits") di Yale; cosmopolita e strenuo assertore
dei diritti umani, nel suo soggiorno in Francia conobbe William
Godwin e Thomas
Paine;
Torna suThe Vision of Columbus (1787, poema epico, ampliato nel 1807 [The Columbiad - Colombiade], in cui la storia delle colonie d'America è illustrata quale parte di un disegno provvidenziale) Monito alle classi privilegiate (1792) The Hasty Pudding (1796, La polenta, poemetto eroicomico, in cui, nell'elogio del piatto yankee, - riscoperto in una locanda alpina della Savoia - celebra le teorie agrarie americane) 1812, dopo aver partecipato, in missione commerciale, alla campagna di Russia al seguito di Napoleone I, trova la morte nella ritirata da Mosca. – Batz, Jean-Pierre de – barone di Sainte-Croix (Gouts, Lande 26 gennaio 1754 – château de Chadieu 10 gennaio 1822) finanziere e politico francese. – Blanc de Lanautte, Alexandre-Maurice– conte di Hauterive (1754-1830) politico francese; dapprima insegnante, grazie al favore del duca di Choiseul entra nel servizio diplomatico; destituito dal governo rivoluzionario dalla carica di console a New York, entra nelle grazie di N. Bonaparte per l'opuscolo: De l'état de la France à la fin de l'an VIII (difesa ufficiosa per l'estero del colpo di stato del 18 Brumaio) ottiene delicati incarichi reggendo interinalmente il ministero degli Esteri, ciò che fa anche sotto la Restaurazione. – Bonald, Louis-Gabriel-Ambroise de (Le Monna, Aveyron 1754-Lione 1840) filosofo francese; "ultramontanismo" Saggio analitico sulle leggi naturali dell'ordine sociale (1800) La legislazione primitiva (1802). – Bouchotte, Jean Baptiste (Metz 25 dicembre 1754 – Le Ban-Saint-Martin 7 giugno 1840) militare e politico francese; 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese è un capitano di cavalleria ed il suo zelo lo porta ad ottenere il grado di colonnello e di prendere il comando di Cambrai; 1793, 4 aprile, quando Dumouriez, schieratosi con gli austriaci, fa arrestare la delegazione francese e il ministro della guerra, marchese di Beurnonville, egli, che ha difeso coraggiosamente Cambrai, viene nominato dalla Convenzione Nazionale, ministro della guerra (incarico che terrà fino al 31 marzo 1794); [Il ruolo predominante del "Comitato di salute pubblica" durante questo periodo non ha reso molto importante il suo ministero, tuttavia egli ha fornito alcuni servizi nell'organizzazione degli eserciti repubblicani ed ha scelto i suoi ufficiali con attenzione, tra di loro si ricordano J.-B. Kléber, Andrea Massena, Jean Victor Marie Moreau e addirittura N. Bonaparte.] 1794, 27 luglio (9 Termidoro), durante il colpo di Stato, nonostante la sua onestà incontestabile, è accusato di anti-rivoluzione; viene condannato dal tribunale dell'Eure-et-Loir, privato di ogni carica istituzionale e quindi anche quella di ministro della Guerra [31 marzo o 27 luglio???]; si ritira dalla politica e vive il resto della sua vita nella sua villa a Le Ban-Saint-Martin, vicino Metz. – Bourdois de la Motte, Edme-Joachim (1754-1835) medico francese; sotto il vecchio regime è medico privato del conte di Provenza e di Madame Victoire, zia del re; sospettato durante il Terrore, è costretto ad entrare nell'esercito dove, in seguito, diventa medico di C.-M. de Talleyrand-Périgorde e del ministero degli Esteri. – Brissot, Jacques-Pierre detto Brissot de Warville (Chartres, 15 gennaio 1754 – Parigi, 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese, avvocato; inizialmente conosce momenti difficili; [impiegato presso uun procuratore, poi gazzettiere legato al duca d'Orléans, viaggia in Inghilterra e in America.] 1783, agosto, chiede a d'Alembert, a Suard e ad altri una lettera di raccomandazione per attirare l'attenzione sul Lycée che vorrebbe creare a Londra; 1784, 11 luglio-10 settembre, viene rinchiuso nella Bastiglia dal luogotente di polizia Lenoir perché sospettato di avere composto a Londra dei pamphlet osceni contro la regina; [È adesso che, viste le sue difficoltà economiche, il marchese di Condorcet gli propone un posto di precettore presso un barone prussiano. Pur tuttavia, la benevolenza del filosofo non gli impedisce di indirizzare agli accademici un pamphlet, il più insultante possibile: Un mot à l'oreille des académiciens de Paris.] 1789, ritornato in Francia, dà vita al giornale rivoluzionario «Le Patriote français» (28 Luglio 1789-2 Giugno 1793); 1791, deputato a Parigi all'Assemblea Legislativa; 1792, entrato a far parte della Convenzione diventa capo dei "Girondini" (detti anche Brissotins=brissottini) con J.-M. Roland, scontrandosi inevitabilmente con M. Robespierre (suo ex compagno di studi) e la «Montagna»; 1793, dopo la caduta della «Gironda» (31 maggio-2 giugno), cerca di fuggire, ma viene catturato a Moulins e poco dopo condannato a morte dal tribunale rivoluzionario; 31 ottobre, viene ghigliottinato con altri girondini. – Compagnoni, Giuseppe (Lugo 1754-Milano 1833) letterato e politico romagnolo, compilatore delle «Memorie Enciclopediche» a Bologna con G. Ristori e delle «Notizie dal Mondo» a Venezia nel 1790 1796-97, tra i principali esponenti della corrente democratica, ai congressi cispadani di Modena e Reggio Emilia fa adottare la bandiera nazionale tricolore 1799-1800, durante l'occupazione austro-russa è profugo a Parigi Veglie del Tasso (spacciate come opera originale del poeta, innamorato di Eleonora d'Este) 1805, segretario generale del consiglio di stato del Regno d'Italia 1814, crollato questo, si ritira a vita privata Memorie autobiografiche. – Crabbe, George (Aldeburh, Suffolk 1754-Trowbridge, Wiltshire 1832) poeta inglese, vicario di provincia; The Village (1783, Il villaggio) The Parish Register (1807, Il registro parrocchiale) Sir Eustace Grey (1807) The Borough (1810, Il borgo, musicato cent'anni dopo da B. Britten). – Dallemagne, Claude (1754-1813) militare francese; generale dell'esercito d'Italia, contribuisce validamente alla vittoria di Lodi e all'assedio di Mantova; comandante dell'esercito di Roma, ha l'onore di installare il senato in Campidoglio. – De Rossi, Gian Gherardo (Roma 1754-1827) poeta e commediografo italiano Favole (1788) 1790-98, commedie: Il cortigiano onesto Le sorelle rivali L'astratto geloso Il calzolaio inglese in Roma; Scherzi poetici e pittorici (1795) Poesie (1798). – Destutt de Tracy, Antoine-Louis-Claude (Parigi 1754-1836) filosofo francese, tra gli idéologues del salotto della vedova di Helvétius La facoltà di pensare (1798; memoria letta all' «Institut», l'accademia, ancora esistente, del direttorio) Elementi di ideologia (1801-17, in 5 voll.) Dell'amore (saggio che colpì Stendhal). – Duport-Dutertre, Marguerite-Louis- François (Parigi 6 maggio 1754 – Parigi 28 novembre 1793) politico e rivoluzionario francese; dopo gli studi al Collegio Louis-le-Grand di Parigi, diviene avvocato; 1789, viene eletto alla municipalità parigina e poi diviene sostituto procuratore del Comune; 1790, 21 novembre, su raccomandazione del marchese di La Fayette, viene nominato dal re ministro della Giustizia al posto di Jérôme Champion de Cicé; 1792, 23 marzo, viene sostituito nell'incarico dal girondino J.-M. Roland de la Platière e si ritira a vita privata; 10 agosto, dopo questa giornata viene sospettato di cospirazione e, insieme con A.-P. Barnave, Bertrand, Lameth, Duportail e Tarbé, viene arrestato e incarcerato nella Conciergerie; 28 novembre, malgrado l'opinione a lui favorevole di J.-P. Marat, viene condannato a morte e ghigliottinato insieme con A.-P. Barnave. – Fiacchi, Luigi o Clasio (Scarperia, Firenze 1754-Firenze 1825) poeta italiano, sacerdote, accademico della Crusca; Sonetti pastorali (1789) Favole (1795; ed. defin. 1805). – Forster, Johann Georg Adam (Nassenhuben, Danzica 1754-Parigi 1794) scrittore tedesco, associatosi alla seconda spedizione di J. Cook nei mari del Sud; Voyage round the World (1777, Viaggio intorno al mondo; 1778-80, Reise um die Welt) Der Brodbaum (1784, L'albero del pane) Cook der Entdecker (1787, Cook lo scopritore) 1788, bibliotecario a Magonza; Ansichten vom Niederrhein (1791-92, Vedute del Basso Reno; in realtà una complessa sintesi di problemi sociali, politici e filosofici) Memorie dell'anno 1790 (1793) Rivoluzioni e controrivoluzioni dell'anno 1790 (1794). – Fossombroni, Vittorio (Arezzo 1754-Firenze 1844) politico toscano, grande ingegnere idraulico, sostenitore dei principi fisiocratici del libero scambio; Memorie idraulico-storiche sopra la Val di Chiana (1789) 1796, ministro degli esteri; 1799, in seguito all'invasione francese si rifugia in Sicilia accettando però poi da Napoleone importanti incarichi (piano di bonifica dell'Agro romano e delle paludi Pontine); 1814, dopo la restaurazione dei Lorena in Toscana, diventa primo ministro e ministro degli esteri del granducato fino alla morte. – Fréron, Louis-Stanislas (1754-1802) giornalista e politico francese; [Figlio dello scrittore e giornalista Élie-Catherine (1718-1776), continuò per un periodo la rivista del padre «L'Année littéraire».] 1790, maggio, dopo aver aderito alla rivoluzione, fonda il giornale «L'Orateur du peuple»; 1792, 10 agosto, membro dei cordiglieri è attivo nell'insurrezione; entrato nella Convenzione come deputato, si schiera con i montagnardi; 1793, dicembre, con P.-F.- Barras procede a spietate esecuzioni in massa a Tolone dopo le insurrezioni girondina e realista; 1794, marzo, richiamato a Parigi è uno dei maggiori artefici della caduta di M. Robespierre ed il suo giornale diventa il portavoce della reazione termidoriana; 1799, contribuisce al colpo di stato del 18 brumaio e viene ricompensato da N. Bonaparte con la nomina a viceprefetto nell'isola di San Domingo, dove muore. – Gasparin, Thomas-Augustin de (Orange 27 febbraio 1754– Orange 11 novembre 1793) militare e politico francese. [Padre di Adrien de Gasparin: pari di Francia e membro dell'’Académie des sciences.] – Jannot, Bon-Adrien detto de Moncey – duca di Conegliano (Moncey 1754-Parigi 1842) militare francese; [Figlio di un avvocato.] si arruola giovanissimo nell'esercito; 1791, capitano; 1794, generale di divisione, sconfigge come capo dell'armata dei Pirenei gli spagnoli a San Sebastiano e a Pamplona, occupando la Navarra e costringendoli alla pace; 1797, è destituito perché sospettato di avere simpatie realiste; 1799, richiamato, prende parte alla seconda campagna d'Italia e partecipa all'occupazione dei Grigioni; 1801, è nominato ispettore generale della gendarmeria; 1804, maresciallo dell'impero; 1808, duca di Conegliano; 1809, combatte nella campagna di Spagna, distinguendosi nella presa di Saragozza; occupa Valenza; 1810, è a capo dell'esercito di Fiandra; 1814, a capo della Guardia nazionale difende Parigi, ma poco dopo accetta il ritorno dei Borbone da cui viene nominato pari; 1815, per essersi rifiutato di presiedere il consiglio di guerra che deve giudicare il maresciallo M. Ney, viene destituito e imprigionato ad Ham; 1816, è riabilitato; 1823, dirige le operazioni in Catalogna durante la spedizione francese contro i rivoluzionari spagnoli. – Joubert, Joseph (Montignac 1754-Villeneuve-sur-Yonne 1824) scrittore francese; Les pensées (1838, I pensieri; raccolta di annotazioni etiche scelta da F.-R. de Chateaubriand) Les pensées (1842, raccolta più ampia della precedente pubblicata da P. de Raynal; 1938, esce l'edizione completa). – Hiller, Johann, barone di (1754-1819) militare austriaco; 1805, generale, difende valorosamente il Tirolo; 1809, batte i franco-bavaresi comandati da Bassières a Neumark; 1813, viene inviato in Italia contro E. de Beauharnais. – Laharpe, Amédée-Emmanuel (Svizzera 1754-1796) militare; 1792, dopo aver preso parte ad un complotto, abbandona la Svizzera per arruolarsi nell'esercito francese; si distingue particolarmente nell'assedio di Tolone; con il grado di generale partecipa alla campagna d'Italia; 1796, viene ucciso a Codogno. – La Harpe, Frédéric-César de (Rolle, Vaud 1754-Losanna 1838) politico svizzero, avvocato; 1784, perseguitato per le sue idee liberali che propaganda, emigra in Russia; qui viene nominato da Caterina II pedagogo dei suoi nipoti Alessandro (il futuro zar Alessandro I) e Costantino; è sostenitore della rivoluzione francese; 1796, lasciata la Russia con il grado di colonnello, si reca a Parigi per ottenere l'intervento francese in Svizzera: sogna infatti la penetrazione degli ideali rivoluzionari nel suo paese soprattutto per favorirne l'unità; [lavora per l'intervento francese a favore dell'indipendenza del cantone di Vaud contro l'oppressiva dominazione di Berna e poi per una riorganizzazione democratica e unitaria della Svizzera.] 1798-1800, occupata la Svizzera dai francesi, è membro del Direttorio della Repubblica Elvetica, sostenendo la necessità dell'alleanza con la Francia; in dissenso con i colleghi rientra a Parigi; 1814, richiamato in patria, partecipa al congresso di Vienna come segretario dell'ex discepolo Alessandro, presso il quale caldeggia con successo l'indipendenza del cantone del Vaud contro l'oppressiva dominazione di Berna; si batte pure per una riorganizzazione unitaria e democratica della Svizzera. – Le Chapelier, J. R. (1754-1794) politico francese; 1789, avvocato, viene eletto per il Terzo stato di Rennes agli Stati generali; 1791, 14 giugno, viene emanata una legge che porta il suo nome, che vieta ogni associazione tra cittadini della stessa professione; 1792, 10 agosto, presiede la seduta; dopo Varennes lascia il Club dei Giacobini per il Club dei Foglianti; ritornato a Rennes, diviene sospetto; 1794, 22 agosto, viene ghigliottinato. – Maimon, Salomon (Nesviz, Minsk 1754-Nieder-Siegersdorf, Slesia 1800) filosofo ebreo-lituano, considerato tra i precursori dell'idealismo Saggio sulla filosofia trascendentale (1790) Autobiografia (1793) Le categorie di Aristotele (1794) Saggio di una nuova logica o teoria del pensiero (1794) Ricerche sullo spirito umano (1797). – Malet, Claude-François de (Dôle, Franca Contea 28 giugno 1754 – Parigi 29 ottobre 1812, fucilato) militare e cospiratore francese, deciso avversario di Napoleone I; [Di famiglia nobile, fratello di Claude-Joseph.] – Marescalchi, Ferdinando (Bologna 1754-Modena 1816) politico italiano, di famiglia patrizia bolognese; 1775-1796, membro del senato cittadino e più volte gonfaloniere di giustizia, accoglie con favore gli eserciti rivoluzionari francesi; Catechismo al popolo bolognese (1796) durante la Repubblica Cisalpina è ambasciatore a Vienna e membro del direttorio; 1799, ripara in Francia e rimane a Parigi fino al 1814, prima come rappresentante poi come ministro degli esteri della Repubblica Italiana e del Regno d'Italia; 1802-04, si adopera per appianare le divergenze tra Napoleone e il vicepresidente F. Melzi d'Eril; 1814, alla restaurazione passa dalla parte dell'Austria che rappresenta come ministro plenipotenziario presso la corte di Modena; 1816, l'imperatore d'Austria lo nomina gran ciambellano. – Marigny, Gaspard Augustin René Bernard de (Luçon, 2 novembre 1754 – Combrand, 10 luglio 1794) militare francese; [Cugino del generale repubblicano J.-F.-B. de Marigny.] 1784, tenente di vascello, comanda la spedizione navale inviata contro il forte portoghese di Cabinda; 1792, partecipa alla difesa del Palazzo delle Tuileries con il marchese di Lescure e il conte de La Rochejaquelein; 1793, allo scoppio della I guerra di Vandea , raggiunge il campo dell'esercito vandeano e diviene il comandante dell'artiglieria; si distingue soprattutto nella "battaglia di Thouars", nella "battaglia di Saumur" ed in occasione della "Virée de Galerne"; 1794, aprile, firma un trattato d'alleanza con F.-A. de Charette, C.-H.-F.Sapinaud de la Rairie e J.-N. Stofflet e si unisce a quest'ultimo, che però vuole dargli un ruolo secondario; poiché per questo motivo egli lascia l'esercito vandeano, viene organizzato un consiglio di guerra per giudicarlo; 25 aprile, viene condannato a morte in contumacia per tradimento; [Con 22 voti favorevoli, tra cui quelli di F.-A. de Charette e di J.-N. Stofflet, contro 10 contrari, tra cui quello di C.-H.-F.Sapinaud de la Rairie.] nel frattempo egli continua da solo a combattere le truppe repubblicane, ma poco dopo cade malato e si rifugia nel castello de La Girardière, vicino a Combrand; 10 luglio, scoperto dagli uomini di J.-N. Stofflet viene fucilato. [Il resto del suo esercito raggiunge successivamente C.-H.-F.Sapinaud de la Rairie, che ha votato contro l'esecuzione.] – Meléndez Valdés, Juan (Ribera del Fresno, Estremadura 1754-Montpellier 1817) poeta, il maggior lirico spagnolo del settecento; studiò lettere e filosofia a Madrid e legge a Salamanca e fu molto amico di J. Cadalso, maestro di poesia anacreontica e di illuminismo franco-inglese 1776-89, è professore dell'università di Salamanca, poi magistrato e pubblico ministero a Madrid Poesias (1785 e 1797, raccolte di poesie) 1808, alla caduta egli amici politici, si ritira a Salamanca, subendo perfino un processo; reintegrato nel suo posto da Ferdinando VII, è fedele a Giuseppe Bonaparte arrivando alla carica di ministro della pubblica istruzione 1813, crollato il regime, è costretto all'esilio Poesias (1820, postume, terza raccolta d poesie). – Merlin, Philippe-Antoine detto Merlin de Douai (Arleux, Douai 1754-Parigi 1838) politico francese; [Merlin de Douai per distinguerlo da Merlin de Thionville.] 1789, deputato del Terzo stato agli Stati generali, è uno dei migliori giuristi della Costituente; 1791, presidente del tribunale criminale del nord; 1792, viene eletto alla Convenzione nazionale; 1793, gennaio, si pronuncia per la condanna a morte del re; è contrario all'espulsione dei girondini dall'assemblea; 1794, dopo la caduta di M. Robespierre che ha sempre avversato, entra nel nuovo Comitato di salute pubblica; membro dei Cinque destinati a provvedere alla sicurezza della Convenzione; 1795, deputato al Consiglio degli anziani, ministro della Giustizia e poi della Polizia; 1797, membro del Direttorio; 1798, 4 maggio, ha un ruolo di primo piano nella realizzazione del colpo di stato antigiacobino del 22 fiorile; 1799, per questo motivo è costretto a dare le dimissioni; 1801, richiamato da N. Bonaparte, è nominato procuratore generale della cassazione; 1810, consigliere di stato a vita e conte; destituito nella prima Restaurazione, è riabilitato durante i Cento giorni e destinato alla Camera dei rappresentanti; con il definitivo ritorno dei Borbone deve andare in esilio: si stabilisce in Belgio e poi in Olanda; 1830, rientra in patria. – Monti, Vincenzo (Alfonsine di Fusignano, Ravenna 1754-Milano 1828) poeta italiano. – Moulin, Jean-Baptiste (Caen 28 gennaio 1754 – Cholet 8 febbraio 1794, suicidato) militare francese; [Figlio di un droghiere. Fratello minore di Jean-François Moulin.] intraprende assieme al fratello la carriera militare; 1771-77, serve come soldato semplice nell'esercito reale; 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese entra nella guardia nazionale; 1792, è nominato aiutante-generale; 1793, giugno, chiede di partire per combattere le Guerre di Vandea e serve nell'armata delle coste di La Rochelle come aiutante di campo del fratello; 1794, 21 gennaio, il gen. L.-M. Turreau lo prende come comandante di una delle "Colonne infernali" e nominato generale di brigata, prende il comando della colonna più piccola, con 650 uomini: parte da Ponts-de-Cé, incendia Mozé-sur-Louet, Saint-Laurent-de-la-Plaine e Saint-Christine (oggi Benet), ma risparmia Rochefort-sur-Loire e Saint-Aubin-de-Luigné; 29 gennaio, è a Cholet, dove il gen. L.-M. Turreau gli dà l'ordine di accamparsi; 8 febbraio, assieme ai suoi uomini viene attaccato dai 5.000 vandeani di J.-N. Stofflet, le truppe repubblicane sono nel panico e lui viene raggiunto da due pallottole vandeane che però non lo uccidono; per evitare di essere catturato si suicida con la sua pistola. [Una leggenda sostiene che il suo cavallo portasse un sottosella fatto della pelle di vandeani scuoiati; nonostante episodi del genere siano provati, non è certo che vi fosse coinvolto anche lui.] – Otto, Ludwig-Wilhelm (1754-1817) diplomatico tedesco; dopo un breve soggiorno negl Stati Uniti a fianco di Mme de la Luzerne, va in Francia dove è nominato capo della prima divisione politica al ministero delle Relazioni con l'estero; dopo il 9 Termidoro è segretario di Sieyès, ambasciatore a Berlino; 1799, dopo il 18 Brumaio è nominato ministro plenipotenziario a Londra dove riesce ad ottenere la firma dei peliminari del trattato di Amiens; in seguito è inviato ambasciatore a Monaco presso l'elettore di Baviera; dopo Waterloo conclude a Parigi vita ritirata. – Pannocchieschi d'Elci, Angelo Maria (1754-Vienna 1824) bibliofilo fiorentino; [Cadetto della famiglia comitale.] 1816, dona la sua intera biblioteca alla "Imperiale Real Libreria Mediceo-Laurenziana". [Alla sua morte, la collezione comprende: - 374 incunaboli (dei quali 81 miniati), - 557 cinquecentine (delle quali 11 miniate), - 150 ca edizioni del Seicento, - 90 edizioni del Settecento, - 40 edizioni dell'Ottocento. È riuscito a coinvolgere il granduca di Toscana nell'impresa di acquistare i volumi, promettendo di destinare la collezione alla Biblioteca Mediceo Laurenziana dove, ancora nel 1783, si erano rigettate le opere a stampa optando per una biblioteca di soli manoscritti! La neoclassica Tribuna d'Elci, è la sede predestinata alla biblioteca. Il lascito viene osservato e, nel 1826, Francesco Grazzini, su incarico di Giovanni Degli Alessandri, stilerà il catalogo.] – Perignon, Dominique de (1754-1818) politico francese; 1789, giudice di pace; membro dell'Assemblea legislativa, alla dichiarazione di guerra dà le dimissioni e prende il comando di una legione dell'esercito dei Pirenei Orientali col grado di tenente colonnello; dopo la pace di Basilea, i suoi compatrioti lo inviano al Consiglio dei Cinquecento; in seguito è nominato ambasciatore in Spagna con il compito di fondere la politica dei due paesi e di assicurare la partecipazione della Spagna a tutte le guerre di Francia; 1798, causa le proteste da parte della corte di Madrid, viene richiamato in Francia; in seguito entra nell'esercito d'Italia col grado di generale ma viene fatto prigioniero a Novi; 1800, solo ora può far ritorno in Francia dove è creato senatore da Napolene Bonaparte; Louis XVIII lo chiama alla Camera di Parigi. – Poniatowski Stanislaw - principe (Varsavia, 23 novembre 1754 – Firenze, 13 febbraio 1833) politico polacco. – Proust, Joseph-Louis (Angers 1754-1826) chimico francese, direttore della farmacia dell'ospedale della Salpêtrière di Parigi, passò poi ad insegnare nelle università di Salamanca e di Madrid; il suo nome è legato in particolare alla formulazione della "legge delle proporzioni definite": [Legge di Proust: quando due elementi si uniscono per dare un composto, le masse di essi che entrano in reazione stanno fra loro in rapporto definito e costante. Dimostra che il carbonio di rame, comunque lo si prepari, contiene proporzioni definite, in peso, di rame, carbonio e ossigeno; tali proporzioni sono pari a rapporti tra numeri interi molto bassi: 5, 4 e 1; egli prosegue mostrando che numerosi altri composti si trovano in situazione analoga. Tale situazione trova una spiegazione se si assume che i composti siano formati dall'unione di piccoli numeri di frammenti di ogni elemento, che possono combinarsi solo come oggetti interi; nel 1803 tale circostanza sarà fatta osservare da John Dalton.]. – Rawdon, Francis – lord Moira – marchese di Hastings (1754-1826) militare; [Marito di lady Flora (1780-1840).] comandante di un gruppo di volontari irlandesi durante la guerra d'America, passa dalla parte degli inglesi e torna poi con gli americani; 1803, è creato comandante in capo delle truppe inglesi in Scozia; 1814, governatore generale delle Indie Orientali. – Roederer, Pierre-Louis (Metz 1754-Bois-Roussel 1835) politico francese; legato alla cultura illuministica, amico di molti membri della "Società d'Auteuil"; 1780, consigliere al Parlamento di Metz; 1789, deputato del Terzo stato agli Stati generali, si occupa soprattutto della riforma finanziaria, della libertà di stampa e dell'uguaglianza dei diritti; 1791, 10 novembre, eletto procuratore generale-sindaco del dipartimento della Senna; 1792, 20 giugno, disapprova l'occupazione delle Tuileries; 10 agosto, incita il re a rifugiarsi presso l'Assemblea; [In seguito, divenuto uno dei membri più importanti della Società dei Giacobini, perde la fiducia della società per aver disapprovato questa manifestazione popolare.] 1793, maggio-giugno, alla caduta della Gironda abbandona la vita politica; uscito dall'ombra dopo Termidoro, ritorna alla redazione del «Journal de Paris» di cui diviene una delle firme più apprezzate e fonda il «Journal d'économie publique, de morale et de législation»; 1796, giugno, è chiamato all' "Institut"; divenuto una personalità di grande prestigio, media i rapporti tra il partito degli idéologues, ai quali in questi anni è molto vicino, e N. Bonaparte avviando così l'alleanza che prepara il colpo di stato del 18 brumaio; durante il Consolato è tra i più intimi collaboratori di N. Bonaparte e diviene membro del consiglio di stato; preferisce però rompere ogni legame con la Società d'Auteuil che comincia a seguire una linea di opposizione al regime napoleonico; 1801, esperto di problemi costituzionali e finanziari collabora alla redazione della costituzione della Repubblica Italiana; successivamente è ministro in Svizzera, Olanda, Napoli - dove, quale ministro delle finanze, avvia il lavoro di compilazione del nuovo catasto - e a Berg; 1803, rientrato in Senato, viene creato conte; 1815, la caduta dell'Impero lo priva di tutte le sue cariche. Opere (1854-59). – Roland de la Platière, Marie-Jeanne [nata Philipon], viscontessa, detta Madame Roland o Manon Roland (Parigi 17 marzo 1754 – Parigi 8 novembre 1793) gentildonna francese. – Rozier, Pilàtre de (1754-1785) fisico francese; intendente del gabinetto di fisica di Monsieur; 1781, dicembre, fonda il "Museo di Monsierur", sforzandosi di adattare l'insegnamento ai desideri della sua clientela che desidera un'infarinatura di cultura scientifica; dopo un largo successo le prime difficoltà cominciano quando lascia l'amministrazione del museo per deidicarsi alle esperienze aerostatiche; 1783, 20 novembre, è il primo, con il marchese d'Arlandes, a compiere un'ascensione in mongolfiera; 1785, muore nel tentativo di attraversare la Manica quando il suo apparecchio cade a cinque km da Boulogne- sur-Mer. – Rumiantsev, Nicola Petrovich (1754-1826) politico russo; [Figlio del favorito di Caterina II.] 1807, ministro degli Esteri; 1812, quando gli viene annunciato che Napoleone I è entrato in territorio russo, ha un attacco apoplettico e rimane sordo fino alla morte. – Siškov, Aleksandr Semënovic (Pietroburgo 1754-1841) scrittore russo, membro e poi presidente dell'Accademia russa; di idee molto conservatrici, caldeggiò un irrigidimento della censura e fece parte del tribunale che giudicò i decabristi; Vecchio e nuovo tempo (1784) Trattato sull'antico e nuovo stile della lingua russa (1803, dove attacca le nuove tendenze; sostiene la necessità di un ritorno alla lingua anticoslava, rifiutando ogni influsso straniero; Canto della schiera di Igor (1805, versione, esempio delle sue idee) 1824-28, segretario di stato, è ministro dell'istruzione sotto il regno di Alessandro I. – Talleyrand-Périgord, Charles-Maurice de – principe di Benevento (Parigi 1754-1838) politico francese. – Tenivelli, Carlo (Torino 28 settembre 1754 - 1795) storico e patriota piemontese, discepolo di C. Denina e maestro di C. Botta; vestito l'abito ecclesiastico (per poter insegnare), diventa professore di retorica a San Giorgio Canavese e poi rettore dello stesso collegio; Biografie di Illustri Piemontesi [compie pure un viaggio in Scozia per avere notizie più precise su David Rizio (o Davide Rizzio) segretario di Maria Stuarda] 1795, svestito l'abito ecclesiastico (non aveva preso gli ordini), si sposa e comincia ad insegnare nel Collegio di Moncalieri; a capo del popolo di Moncalieri durante i moti di Piemonte si rifugia poi a Torino in casa di un certo Cauda il quale, per 300 lire, lo denuncia alle autorità; accusato di aver sobillato il popolo a tumulti e saccheggi viene condannato a morte; 1795, 13 agosto, assistito fino all'ultimo dal canonico Andrea Palazzi., viene fucilato. – Tondu, Pierre-Henri-Hélène-Marie detto Perre Lebrun (Noyon 27 agosto 1754 - Parigi 28 dicembre 1793, ghigliottinato) giornalista e politico francese. – Vincent, Nicolas-Charles barone di (1754-1834) militare austriaco; aiutante di campo di Francesco II, ha importanti missioni presso N. Bonaparte ed è ambasciatore d'Austria alla corte di Francia. – Virág, Benedek (1754-1830) poeta , scrittore ungherese; religioso dell'ordine paolino legato agli ideali del mondo classico; traduttore delle opere di Orazio; visse nell'ascetismo e nella povertà, ma per il suo prestigio fu un punto di riferimento per tutti i letterati che arrivavano a Budapest; aderì alla "Pleiade". |
«segue
da 1753» «L'Année Littéraire» 1754, nasce questa rivista letteraria francese fondata da E.
Fréron. Di tendenze conservatrici, polemizza con gli enciclopedisti
e in particolare con Voltaire. |