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Papa segretario
di Stato: cardinale Silvio Valenti; cardinali:
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ANNO 1747
– Antonelle, Pierre-Antoine – marchese
d' (1747-1817) pubblicista e rivoluzionario francese;
Torna su 1782, militare fino a questo momento; sindaco di Arles, commissario a Marsiglia e ad Avignone, durante la Convenzione è membro del tribunale e presiede i processi di Maria Antonietta e dei Girondini; i mprigionato e liberato dopo la caduta di M. Robespierre, non aderisce alla reazone termidoriana. – Arteaga, Esteban (Moraleja, Madrid 1747-Parigi 1799) letterato spagnolo, gesuita, visse a lungo in Italia; Rivoluzioni del teatro musicale italiano dalla sua origine fino al presente (1783) Difetti del Metastasio (opuscolo) Filippo di V. Alfieri (lettera) Investigazioni filosofiche sulla bellezza ideale (1789, in spagnolo) Dell'influenza degli Arabi sull'origine della poesia moderna in Europa (1791, discorso in cui nega, contro le teorie delll'Andrés e del Tiraboschi, ogni influsso arabo). – Aubry, François (1747-1798) politico francese; deputato alla Convenzione, si occupa di questioni militari succedendo a L.-N.-M. Carnot nel Comitato di salute pubblica; membro dei Cinquecento, viene deportato alla Guiana dopo il 18 fruttidoro ma evade durante il viaggio; è autore del Codice penale militare sotto il Direttorio. – Barthelemy, François de o marchese de Barthélemy (Aubagne 20 ottobre 1747 – Parigi 3 aprile 1830) diplomatico e politico francese. – Bessenyel, Giörgy (Bercel 1747-Pusztakovácsi 1811) scrittore ungherese, fondatore di un circolo letterario allo scopo di nobilitare la lingua nazionale, ancora esclusa dalle scuole, e di scuotere l'Ungheria dal suo stato di soggezione culturale all'Austria; La tragedia di Agide (1772, dramma) Il viaggio di Tarimene (romanzo filosofico che dà una satira pungente della corte di Maria Teresa; sarà pubblicato solo nel 1930). – Bode, Johann Elert (Amburgo 1747-Berlino 1826) astronomo tedesco, direttore dell'Osservatorio di Berlino (1786-1825), redattore dell' «Annuario astronomico berlinese»; autore di un importante Atlante stellare, gli si deve il nome adottato per il pianeta Urano (dapprima chiamato da Herschel «Georgium Sidus») e l'espressione della "legge di Tietze-Bode" (legge empirica per le distanze dei pianeti, già trovata da Titius (J.D. Tietz nel 1772)). – Bürger, Gottfried August (Molmerswende, Harz 1747-Gottinga 1794) poeta tedesco, legato al gruppo letterario del "Göttinger Hain"; Lenore (1774, Leonora) Der wilde Jäger (1778, Il cacciatore selvaggio) Avventure del barone di Münchhausen di R.E. Raspe (1785-88, traduz. dall'inglese; molto c'è di suo e rispetto all'originale l'opera è molto più aggrovigliata e ricca di allusioni). – Cassini, Jacques-Dominique (Parigi 1747-1845) figlio di César François (Thury 1714-Parigi 1784) astronomo, quarto direttore dell'osservatorio di Parigi, e geografo; Carta del Cassini o dell'Accademia (carta topografica della Francia, già iniziata dal padre assieme a Lacaille nel 1744). – Crétet de Champmol, Emmanuel (Le Pont-de-Beauvoisin 10 febbraio 1747 – Parigi 28 novembre 1809) politico francese; 1807 9 ago-29 giu 1809, ministro dell'Interno di Napoleone I; primo governatore della Banca di Francia. – Delaville Le Roulx, Joseph (Blanc, Berry 22 marzo 1747 – Parigi 3 aprile 1803) commerciante e politico francese; [Fratello di René de la Ville Le Roulx [Delaville-Leroulx], ministro delle "Contributions et Revenus publics" dal 29 luglio al 10 agosto 1792. Numerose opere confondono spesso i due fratelli.] dedicatosi al commercio, compie alcuni viaggi fuori della Francia; 1771, 24 novembre, ad Amsterdam sposa Marie-Thérèse Lefébure (1750-1790) e fissa in seguito la sua residenza a Lorient come armatore; 1789, 21 aprile, eletto deputato del Terzo stato per il siniscalcato d'Hennebont agli Stati Generali, siede tra la maggioranza; 1790, diviene vedovo; 1796, 25 giugno, à Chenonceaux sposa in seconde nozze Madeleine-Suzanne Dupin de Francueil (1751-1812), vedova di Pierre-Armand Vallet de Villeneuve (1731-1794); (Frimaio, Anno V), diviene amministratore municipale di Lorient; è favorevole al colpo di Stato del 18 Brumaio; (4 Nevoso, Anno VIII) è nominato membro del Senato conservatore; 1803, 3 aprile, mentre sta scendendo le scale del palazzo delle Tuileries, per andare a mangiare con Jean-Nicolas Corvisart presso il primo Console, muore improvvisamente. – Dubois-Crancé, Edmond Louis Alexis (Charleville-Mézières, 14 ottobre 1747 – Rethel, 28 giugno 1814) politico francese; 1789, moschettiere del re e luogotenente dei marescialli di Francia, la sua eloquenza lo fa eleggere deputato del Terzo Stato di Vitry-le-François agli Stati Generali; viene poi eletto membro del Comitato militare dell'Assemblea costituente; 1791, poiché i costituenti non possono essere anche membri dell'Assemblea legislativa, egli riprende il servizio militare, divenendo aiutante generale e fautore della guerra di movimento; lo stesso anno presenta un progetto di costituzione militare e un rapporto sul reclutamento che racchiude la prima idea della coscrizione obbligatoria; 1792, eletto alla Convenzione nazionale, è commissario dell'esercito del Midi; 1793, gennaio, al processo a Luigi XVI vota per la condanna a morte del re; 21 febbraio-7 marzo, presidente della Convenzione nazionale, ispira le misure che danno maggior coesione agli eserciti repubblicani, in particolare la legge del 21 febbraio 1793, la cosiddetta "amalgama" delle forze armate; è anche favorevole alla libertà degli uomini di colore nelle colonie francesi; 26 marzo, fa parte dei 25 membri del nuovo Comitato di difesa generale, chiamato Commissione di salute pubblica, antesignano del Comitato di salute pubblica, instaurato con decreto del 6 aprile 1793; vota contro la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat e non è presente al voto che stabilisce la Commissione dei Dodici, essendo commissario dell'esercito delle Alpi; dirige l'assedio di Lione in qualità di commissario della Convenzione Nazionale; 1794, escluso dal Club dei Giacobini e minacciato d'arresto, si pone contro M. Robespierre il 9 termidoro; 1795, membro del Consiglio dei Cinquecento sotto il Direttorio, diviene ispettore generale dell'esercito del Reno; 14 settembre-10 novembre, ministro della Guerra; 1799, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio si ritira dalla vita politica. – Ducos, Pierre-Roger (Dax 25 luglio1747 – Ulma 16 marzo 1816) politico francese; [Fratello di Nicolas Ducos, generale e barone dell'Impero.] studia diritto a Tolosa e, una volta avvocato, viene eletto procuratore della Commune di Dax e giudice di Pace; contribuisce alla redazione dei cahier de doléances della città di Dax, prossima al suo villaggio natale; 1792, viene eletto deputato alla Convenzione nazionale per il dipartimento di Landes; 1793, 20 gennaio, al processo di Luigi XVI vota per la morte del re; durante la crisi politica si schiera contro i girondini; nel conflitto Robespierre-Danton e Robespierre-Comitato di salute pubblica, rimane neutrale creandosi la fama di sincero repubblicano, ma la sua influenza politica rimane insignificante; compie (1793-94) numerose ed importanti missioni nel nord della Francia sconvolta dalla guerra; 1795, viene eletto al Consiglio degli Anziani; 1798, viene rieletto al Consiglio degli Anziani con l'appoggio di P.-F. Barras; 1799, 18 giugno (30 Pratile, Anno VII), in seguito al colpo di Stato, la sua elezione al Consiglio degli Anziani viene annullata; 19 giu-10 nov, con l'appoggio di P.-F. Barras diviene membro del Direttorio; in seguito E.-J. Sieyès nell'intrigo contro P.-F. Barras lo fa suo confidente e al ritorno di N. Bonaparte dall'Egitto, E.-J. Sieyès riunisce presso di lui gli artefici del futuro colpo di Stato; 9 novembre (18 Brumaio, Anno VIII), diventato amico di E.-J. Sieyès, partecipa con lui al colpo di Stato di N. Bonaparte; nominato console provvisorio con N. Bonaparte e con E.-J. Sieyès, quando il consolato ha la sua formazione definitiva e lui e E.-J. Sieyès sono sostituiti da Jean-Jacques Regis de Cambacérès et Charle-François Lebrun, viene nominato senatore divenendo al contempo vicepresidente del Senato; 1808, viene creato conte dell'Impero; 1814, ciò nonostante, vota per la deposizione di Napoleone I; 1816, con la Restaurazione, viene mandato in esilio come regicida e si trasferisce in Germania; 16 marzo, muore a Ulma in un incidente di viaggio, trovando sepoltura nel locale cimitero di San Michele. – Gontaut-Biron, Armand Louis de (Parigi 13 aprile 1747 – Parigi 31 dicembre 1793, ghigliottinato) militare francese; [Ottiene il titolo di duca di Biron, ereditato in quanto discendente di Charles Armand de Gontaut-Biron, che lo aveva acquisito dal marchese Antoine Nompar de Caumont.] si sposta in vari paesi del continente europeo, fino a quando non decide di unirsi, contro la Gran Bretagna, alle colonie inglesi d'America; 1779, questo lo porta a scontrarsi con l'esercito inglese ottenendo immediatamente grandi successi; 1780, si trasferisce in America; 1793, generale dell'esercito delle coste de La Rochelle; 31 dicembre, viene ghigliottinato a Parigi. – Grimaldi, Charles-Balthasar di (1747-1831) militare francese; ufficiale di marina, emigra all'inizio della Rivoluzione; è promosso contrammiraglio da Louis XVIII. – La Rochefoucauld, François-Alexandre de – duca di Liancourt (1747-1827) politico francese; [Marito di Alexandrine-Charlotte-Sophie e padre di François e di Alexandre Fratello maggiore del conte Alexandre. Cugino germano di L.A. La Rochefoucauld d'Enville fedele amico del marchese di Condorcet.] gran maestro della garde-robe del re; 1771, rimane vedovo; 1780, si risposa con la nipote (figlia di sua sorella); 1782, diviene membro onorario dell'Académie des Sciences; 1789, eletto deputato agli Stati Generali dalla nobiltà di Clermont-en-Beauvaisis; membro del Club dei Foglianti, difende sempre la monarchia costituzionale rimanendo sempre fedele al re; 10 agosto, emigra in Inghilterra e poi negli Stati Uniti; 1792, settembre, dopo la morte di suo cugino, prende il titolo di La Rochefoucauld (divenendo F.-A. de La Rochefoucauld-Liancourt). – Lauze de Perret, Claude Romain (Apt, Vaucluse 28 febbraio 1747 - Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese. – Le Peletier, Louis V – marchese di Rosanbo (Parigi 1747 – Parigi 22 aprile 1794, ghigliottinato) aristocratico francese; [Figlio maggiore di Louis IV e di Marie Claire de Mesgrigny d'Aunay, una famiglia della noblesse de robe parigina (Prévôt des marchands di Parigi, primo presidente del Parlamento di Parigi…). Coniuge: Antoinette de Lamoignon de Malesherbes († 22 aprile 1794, ghigliottinata). Figli: 01. Aline (1771-24 aprile 1794, ghigliottinata), la maggiore, sposata con Jean-Baptiste de Chateaubriand, ghigliottinato lo stesso giorno, fratello maggiore di François-René de Châteaubriand; 02. Louise (1772-1836), sposata con d'Hervé Clérel de Tocqueville, è la madre di Alexis de Tocqueville; 03. Suzanne-Guillemette (1773-1800), sposata con suo parente Charles-Louis-Marie Le Pelletier d'Aunay (1773-1850). 04. Louis Lepeletier de Rosanbo, pari di Francia sotto la Restaurazione. 05. Antoinette Le Peltier de Rosanbo (1775-1776). ] 1765, 12 novembre, viene nominato presidente a vita del Parlamento di Parigi; 1794, 22 aprile, viene ghigliottinato assieme alla moglie, al suocero Ch.-G. de Lamoignon de Malesherbes, difensore di Luigi XVI, e i figli. – Non, Dominique-Vivant de detto Denon (Chalon-sur-Saône 1747-Parigi 1825) letterato, archeologo, disegnatore e incisore, diplomatico francese; 1769, fa il suo ingresso alla corte di Louis XV come conservatore del cabinet des médailles della Pompadour; Julie ou le bon père (1769, Giulia o il buon padre, teatro) Point de lendemain (Parigi 1777, Nessun domani; il racconto, pubblicato anonimo con la sigla M.D.G.O.D.R. [Monsieur Denon Gentilhomme Ordinaire du Roi] nel frontespizio, sarà attribuito molto più tardi allo scrittore; dopo la prima edizione ce ne sono altre, di cui una decisamente pornografica pubblicata, forse da lui stesso, a fine secolo col titolo La nuit merveilleuse ou le non-plus-ultra du plaisir; da cui il film Gli amanti di L. Malle nel 1958) 1788, partecipa alla grande impresa dell'abate di Saint-Non per raccogliere materiale illustrativo sull'Italia meridionale e la Sicilia; è nominato "graveur national" da M. Robespierre; Le voyage dans la Basse et la Haute Egypte (1802, Viaggio nell'alto e basso Egitto durante le campagne del generale Bonaparte; venti edizioni in pochi mesi) 1802, 19 novembre (28 brumaio, anno XI), con un decreto viene ufficialmente nominato da Napoleone, divenuto console con il colpo di stato del 18 brumaio, direttore generale dei musei di Francia; [già nel 1784 il conte d'Angiviller (precettore dell'allora delfino Louis XVI e morto in esilio ad Altona nel 1809) aveva fatto trasferire al Louvre i quadri esposti al Palais du Luxembourg; da questo momento però è Denon che ha sotto il proprio controllo i pittori, gli scultori, gli incisori, gli arazzi (Gobelins, Aubisson), le porcellane (Sèvres)… una carica che vale ancor di più di quella di ministro] 1806-07, solo in questo biennio sono "prelevate" in Prussia 278 tele, più avori, bronzi, busti, oggetti d'arte indiana e cinese, sculture in legno, incisioni, disegni, medaglie, 400 volumi, pezzi di origine greca, romana, egizia. Inoltre 250 quadri sono sottrratti alla galleria viennese del Belvedere. 1811, Roma 26 novembre: mentre è sovrintendente ai lavori di allestimento del palazzo del Quirinale in vista della sua trasformazione in residenza imperiale [dopo che Napoleone ha scelto Roma come seconda capitale dell'Impero e dato a suo figlio il titolo di Roi de Rome… anche se non riuscirà mai a metterci piede] viene sottoscritta la Note des tableaux à exécuter à Rome par des peintres italiens dai membri della commissione presieduta da Giacomo Canova e di cui fanno parte Martial Daru, intendente dei Beni della Corona a Roma, Raffaele Stern, architetto del palazzo imperiale, Vivant Denon e i pittori Gaspare Landi e Vincenzo Camuccini; 1825, muore nella sua casa al numero 5 di rue Voltaire dopo aver attraversato indenne tutti i regimi: Louis XV, Louis XVI, la Rivoluzione, il Terrore, il Direttorio, il Consolato, l'Impero, la Restaurazione… senza perdervi la testa. La sua opera grafica è raccolta in due opere postume dovute alle cure di A. Duval (1829) e di A. de la Fizelière (1872). – Orléans, Louis-Philippe-Joseph duca d' detto Philippe Egalité (Saint Cloud 1747-Parigi 1793, ghigliottinato) politico francese . – Pulaski, Kazimierz (Winiary, Posnania 1747-Savannah, Georgia 1779) generale polacco 1768, con il padre Jósef e con M. Krasinski è uno dei capi della "confederazione di Bar" contro l'ingerenza russa in Polonia 1771, combatte i russi in Lituania e nella Grande Polonia segnalandosi in particolar modo nella difesa di Czestochowa 1772, dopo la prima divisione della Polonia è costretto all'esilio 1777, recatosi nell'America del nord, dove è in corso la guerra d'indipendenza delle 13 colonie inglesi, offre il suo aiuto agli insorti; nominato generale di brigata, comanda la cavalleria americana e cerca di trasformare le milizie irregolari dei coloni in un vero e proprio esercito, formando anche un proprio corpo indipendente di cavalleria e fanteria leggera; muore durante l'assedio della città di Savannah. – Reubell, Jean-François o Jean-François Rewbell (Colmar, Alsazia 8 ottobre 1747 – Colmar 23 novembre 1807) politico francese; avvocato, presidente del locale ordine forense; 1789, dalla città di Colmar viene inviato come deputato del Terzo Stato agli Stati Generali per il baliato di Colmar-Schlestadt; partigiano delle riforme rivoluzionarie, vota a favore di diverse riforme tra le quali la costituzione civile del clero, ma si oppone alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino per quanto attiene al riconoscimento dei diritti degli Ebrei alsaziani; 1791, luglio, dopo la fuga di Luigi XVI, sovrano costituzionale, egli abbandona il Club dei Giacobini per aderire al Club dei Foglianti; settembre, sciolta l'Assemblea costituente, nel corso dell'Assemblea legislativa esercita la funzione di "sindaco", ovvero di ufficiale giudiziario per il dipartimento dell'Alto Reno; 1792, deputato alla Convenzione nazionale, viene incaricato di una missione in Renania per sostenere l'unificazione della regione dell'Elettorato Palatino e di altri territori limitrofi alla Francia; di ritorno a Parigi, è uno zelante sostenitore del processo a Luigi XVI, benché si trovi lontano all'epoca della condanna a morte del sovrano (gennaio 1793); 1794, 27 luglio (9 Termidoro, Anno II), prende parte alla reazione termidoriana, il movimento che provoca la caduta di M. Robespierre, e diviene un membro del riorganizzato Comitato di salute pubblica e del Comitato di sicurezza generale; 1795, nei primi mesi dell'anno, assiste Sieyès nelle trattative per la capitolazione della Repubblica Batava (Trattato dell'Aia); [Alla firma del trattato di pace tra la Francia e la Repubblica Batava, si segnala per l'attività diplomatica tendente a far acquisire alla Francia i "confini naturali"; alla propria moderazione deve la sua elezione, in ben diciassette dipartimenti, al "Consiglio dei cinquecento".] novembre, viene eletto membro del Direttorio; 1796, diviene il primo presidente (1796-99) del Direttorio ed entra anche nel Consiglio degli Anziani; [Come direttore, svolge un ruolo di primo piano nel soffocare il tentativo realista del 18 fruttidoro nonché il successivo tentativo giacobino-hebertista noto come "congiura degli Uguali", capeggiata da Babeuf e Filippo Buonarroti. È inoltre l'artefice dell'annessione della Renania e della parte meridionale dei Paesi Bassi, nonché della invasione della Svizzera, con successiva creazione della Repubblica Elvetica.] amico dei democratici di Basilea, interviene nella elaborazione della costituzione elvetica; 1799, estromesso dal Direttorio, perché accusato di essere responsabile delle sconfitte repubblicane di fronte agli alleati della Prima coalizione, viene sostituito da Sieyès; 9-10 novembre (18 Brumaio, Anno VII), dopo il colpo di Stato a opera di N. Bonaparte, viene definitivamente escluso dalla vita pubblica; [È ostile a N. Bonaparte che con le sue conquiste ha fatto dell'Italia il fronte principale nelle guerre contro la prima coalizione, mentre egli auspica una politica di conquiste in Germania allo scopo di barattarle, al momento della pace definitiva, con il riconoscimento delle frontiere del Reno.] si ritira quindi nella natìa Colmar; 1807, 23 novembre, muore a Colmar (Alsazia). – Schérer, Barthélémy-Louis-Joseph (Delle 18 dicembre 1747 – Chauny 19 agosto 1804) militare alsaziano; dopo aver servito per undici anni nell'esercito austriaco, diserta passando in quello francese col grado di maggiore in un reggimento di artiglieria di base a Strasburgo; 1785-90, presta servizio per l'esercito danese nella légion de Maillebois; viene congedato col grado di tenente colonnello; 1791, ritornato in Francia dopo la Rivoluzione, si distingue a Valmy e a Landau; 1792, è capitano nell'82º Rgt di fanteria; 1793, serve nell'Armata del Reno come aiutante di campo maggiore del gen. Alexandre de Beauharnais; 1794, promosso generale di divisione nell'Armata di Sambre-et-Meuse, è autore della conquista di Mons, Landrecies, Le Quesnoy, Valenciennes, Condé; 3 maggio, sposa a Delle con cerimonia civile Marie Françoise Henriette Caroline Müller; 3 novembre, è nominato una prima volta comandante dell'Armata d'Italia; 1795, 3 marzo, viene trasferito all'Armata dei Pirenei Orientali; 14 giugno, comanda 12.000 uomini contro 28.000 spagnoli in uno scontro sul fiume Fluvià; settembre, torna in Italia a rimpiazzare Kellerman come comandante in capo, dove trova l'esercito affamato; riporta contro gli Austro-Sardi la vittoria di Loano, ma non riesce a sfruttarla; viene quindi richiamato in patria e sostituito dal giovane N. Bonaparte; non ha incarichi per alcuni mesi prima di essere nominato ispettore generale di cavalleria dell'Armata dell'interno, e poi dell'Armata di Reine-et-Moselle; 1797 23 lug-21 feb 1799, ministro della Guerra; [Durante il suo ministero viene introdotta in Francia la coscrizione obbligatoria con decreto del 4 settembre 1798.] 1799, 21 febbraio, torna alla testa dell'Armata d'Italia ma non è in grado di fermare l'avanzata austro-russa di Suvorov: viene battuto da Paul Kray a Pastrengo (26 marzo), Verona (30 marzo) e Magnano (nei pressi di Verona, 5 aprile), e costretto a ritirarsi oltre il Mincio dove lascia il comando a Moreau ponendo fine alla sua carriera militare; deve comparire davanti ad una commissione d'inchiesta, ma viene assolto; dopo il 18 brumaio si ritira quindi a vita privata nelle sue proprietà di Chauny; 1804, 19 agosto, muore a Chauny, dopo aver pubblicato le sue memorie in Précis de ses Opérations militaires en Italie. |
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