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Il Viandante |
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Papa segretario di Stato: cardinale Silvio Valenti; 1749 (dell'Entità
si sa molto poco, forse perché il pontefice non tiene in simpatia
i gesuiti, da sempre numerosi nelle file dello spionaggio papale) cardinali: «segue
da 1724» 1749, Laura
Bassi istituisce a Bologna una scuola di fisica sperimentale
nella propria abitazione, che diventerà un centro di ricerca famoso
in tutta Europa. |
ANNO 1749
–
Alfieri, Vittorio
(Asti 1749-Firenze 1803) scrittore italiano, compagno della contessa
d'Albany.
Torna su– Batacchi, Domenico o Atanasio da Verrocchio (1749-1802) poeta italiano Novelle piacevoli (Pisa 1791, prima in dispense; raccolta di 24 novelle in alcune delle quali attacca la Chiesa, in particolare il cardinal Merciai) La rete di vulcano (poema erotico mitologico) Zibaldone. – Bénézech, Pierre (Montpellier 8 aprile 1749 – Saint-Denis, Saint-Domingue 13 giugno 1802, politico francese; proprietario delle locandine di Parigi, assolve nello stesso tempo le funzioni di agente principale degli Stati del Languedoc con sede a Parigi e si occupa anche di agricoltura gestendo i beni di sua moglie, vedova del barone Claude Théophile de Boeil; 1789, allo scoppio della Rivoluzione ne adotta i principi e diviene successivamente comandante della Guardia nazionale e amministratore del dipartimento di Seine-et-Oise; la sua azione nell'ambito delle sue funzioni è notata al momento della leva in massa; 1794, viene chiamato dal "Comitato di salute pubblica" a presiedere l'undicesima commissione delle armi, polveri ed esplosivi delle miniere; lanciando una grande campagna per la raccolta del salnitro fa attivare i lavori delle miniere, centralizza l'industria delle armi, crea una fabbrica d'armi a Versailles; 1795, 3 novembre, è nominato ministro dell'Interno del Direttorio; dimostra, nell'organizzazione di questo ministero, delle capacità organizzative e una grande attività; crea dei consigli di agricoltura, commercio e arti, riforma l' "École polytechnique" e favorisce le belle-arti; si trova compromesso nell' "affaire Duverne, Brothier et de la Villeheurnoy", che lo designano per essere mantenuto nelle sue funzioni ministeriali dai realisti tornati al potere; egli può tuttavia provare la sua innocenza; 1797, 14 luglio, le sue amicizie con alcuni deputati più noti del partito "clichien", la naturale moderazione delle sue opinioni, e soprattutto le impressioni che ha lasciato l' "affaire de la Villeheurnoy", inducono la maggioranza del direttorio esecutivo a sostituirlo al ministero dell'Interno con François de Neufchâteau; 1799, in seguito al 18 Brumaio, a cui si allinea, entra nel consiglio di Stato formato dai consoli ma non vi svolge alcun ruolo degno di nota; N. Bonaparte gli affida l'ispezione del palazzo delle Tuileries facendo di lui una specie di maître d'hôtel di questi luoghi; poco a suo agio in queste funzioni, chiede subito al primo console il permesso di accompagnare, in qualità di prefetto coloniale, il gen. Leclerc che comanda la spedizione diretta contro Saint-Domingue; 1802, partito con la sua famiglia, con la speranza di far valere i diritti che ha di suo suocero su delle grandi proprietà situate in questa colonia, muore, poco dopo il suo arrivo, di febbre gialla. – Cassoli, Francesco (Reggio Emilia 1749-1812) poeta italiano, traduttore di Orazio e Virgilio; Versi (1802). – Clermont-Tonnerre, Anne-Antoine-Jules de (Parigi 1º gennaio 1749 – Tolosa 21 febbraio 1830) cardinale e arcivescovo cattolico francese; viene ordinato presbitero in data ?; 1782, 25 febbraio, nominato vescovo da papa Pio VI; 14 aprile, consacrato vescovo dall'arcivescovo (poi cardinale) Alexandre-Angélique Talleyrand de Périgord, diviene vescovo di Châlons; 1820, 28 agosto, elevato arcivescovo da papa Pio VII, diviene Arcivescovo metropolita di Tolosa; 1822, 2 dicembre, creato cardinale da papa Pio VII col titolo di cardinale presbitero della Santissima Trinità al Monte Pincio; 1830, 21 febbraio, muore a Tolosa. – Collot, Jean Marie detto Collot-D'Herbois (1749-1796) politico francese; 1789, attore e commediografo, allo scoppio della Rivoluzione è un acceso democratico; 1791, segretario del club dei Giacobini; deputato alla Convenzione, membro del Comitato di salute pubblica, segue M. Robespierre ma il 9 Termidoro gli si schiera contro; implicato nel complotto di Germinale dell'anno III, viene deportato alla Guaiana. – Comnene Démétrios (1749-1821) avventuriero internazionale che si vantava di discendere da imperatori bizantini; agente realista all'estero, durante la Rivoluzione; dal conte di Provenza viene raccomandato al re di Napoli ed è incaricato dal generale inglese Acton di alcune missioni segrete; con la stessa segretezza serve il re di Spagna e il duca di Parma; a Parigi riceve una pensione dall'Impero. – Conegliano, Emanuele o Lorenzo Da Ponte (ghetto di Ceneda (in seguito Vittorio Veneto, Treviso), 10 marzo 1749 – New York 17 agosto 1838) presbitero, poeta, librettista e professore italiano naturalizzato statunitense; [Primo dei tre figli di Geremia Conegliano, conciatore di pelli, e di Rachele Pincherle, famiglia israelitica; Fratello di: . Baruch (1752-1783); . Anania (1754-1781). Il padre discendeva da una casata della comunità ebraica di Conegliano che nel 1597 si era trasferita nella vicina Ceneda per fondarvi una nuova comunità.] – Le Roulx de La Ville, René detto Delaville-Leroulx (Le Blanc 1749 - Rotterdam 12 agosto 1797), politico francese; [Coniuge: Marie-Maguerite Lombard; Figlie: . Marie-Élisabeth-Charlotte Leroulx Delaville, sposa Mr Dominique-Jean Larrey; . Marie-Guillemine Leroulx Delaville, sposa Mr Pierre-Vincent Benoist; . Henriette-Jeanne-Renée Leroulx Delaville, sposa Godefroy-Barthelemy-Ange Coutanceau. Fratello: Joseph de la Ville Le Roulx, armatore. (Numerose opere confondono spesso i due fratelli).] 1790, ottobre, viene eletto ufficiale municipale e amministratore al dipartimento dei Lavori pubblici; 1792, 29 lug-10 ago, ministro delle"Contributions et Revenus publics"; 1797, commissario della Marina e del Commercio di Francia a Rotterdam; 12 agosto, muore. – Forkel, Johann Nikolaus (Meeder, Coburgo 1749-Gottinga 1818) storico tedesco della musica; Storia generale della musica (1788, in 3 voll., giunge fino al Cinquecento) Letteratura universale della musica (1792, indice prezioso dei libri musicali dai tempi più remoti fino all'Ottocento) Bach (1802). – Fox, Charles James (Londra 1749-Chiswick, Middlesex 1806) politico inglese; 1769, di famiglia aristocratica legata all'oligarchia whig, entra in parlamento a soli diciannove anni; dedito al gioco d'azzardo sperpera la fortuna familiare; dotato di formidabili doti di polemista e di politico, si fa campione di tutte le cause liberali e progressiste e sostiene: - i diritti dei coloni nordamericani, - la riforma del parlamento, - la parità religiosa, - la denunzia della corruzione e degli intrighi di corte, - l'abolizione della schiavitù, - la libertà della stampa (tranne che nel periodo 1782-83 quando è ministro degli esteri nel gabinetto Rockingham e in quello Portland e nei mesi precedenti la morte); 1789, saluta con entusiasmo lo scoppio della rivoluzione francese e continua a simpatizzare per essa anche dopo, quando l'Inghilterra è in guerra con la Francia; pur accanito avversario della politica interna ed estera di W. Pitt [il Giovane], si oppone con tutte le forze ai piani egemonici di N. Bonaparte; 1806, dopo la morte di W. Pitt [il Giovane] è chiamato a far parte del ministero W.W. Grenville come ministro degli esteri, ma muore poco dopo, non prima però di aver fatto approvare una legge di abolizione della schiavitù. – Garat, Dominique-Joseph [Garat il minore] (Bayonne 8 settembre 1749 – Ustaritz, 9 dicembre 1833) scrittore, giornalista e politico francese; [Fratello minore di Dominique (1735-1799), anche lui deputato agli Stati Generali.] dopo aver ricevuto un'ottima istruzione, si reca a Parigi dove viene presentato agli scrittori più illustri del tempo; ben presto si trova a collaborare con l'«Encyclopédie methodique» e il «Mercure de France»; 1778, l'elogio di Michel de l’Hopital gli procura grande fama ed è tre volte incoronato per gli elogi di Suger, Montausier e Fontenelle; 1785, è nominato professore di Storia e le sue lezioni sono apprezzate tanto quanto quelle di G. F. Laharpe sulla letteratura; 1789, deputato agli Stati Generali, come il fratello; di carattere mite e irresoluto e convinzioni mutevoli, cambia spesso partito e colore politico; 1792, 9 ott-20 mar 1793, è nominato da G.-J. Danton ministro della Giustizia (Guardasigilli) e in questa veste tocca a lui comunicare a Luigi XVI la sentenza di morte che lo riguarda; Considerations sur la Revolution française (1792) 1793, 24 gennaio, diviene ministro degli Interni, ma dimostra di non meritare questa carica: non riesce infatti a mantenere l'ordine; 15 agosto, si dimette; 2 ottobre, viene arrestato per simpatie girondine, ma viene ben presto rilasciato grazie all'amicizia con P.-F.- Barras e soprattutto a quella con M. Robespierre, amicizia quest'ultima che non esita a tradire: il 9 termidoro si schiera contro M. Robespierre; 1794, 12 settembre, è nominato dalla Convenzione come membro del Comitato Esecutivo della Pubblica Istruzione; Mémories sur la Revolution (1795) Conservateur (1797) [Dove sostiene l'idea di continuare ad affidare il governo al Direttorio attraverso il rafforzamento del potere esecutivo nei confronti delle assemblee: «Il faut laisser au pouvoir exécutif une grande force pour qu'il pousse comprimer toutes les factions».] 1798, è nominato ambasciatore a Napoli; 1799, entra a far parte del Consiglio degli Anziani, di cui in seguito diviene presidente; 1815, durante i Cento giorni è membro della Camera dei Rappresentanti, ma dopo la Restaurazione di Luigi XVIII il suo nome viene cancellato dalla lista dei membri; 1830, dopo la rivoluzione di quest'anno è nominato membro della nuova Accademia delle Scienze morali e politiche; 1833, 9 dicembre, muore a Ustaritz, vicino a Baiona. – Goethe, Johann Wolfgang (Francoforte sul Meno 1749-Weimar 1832) scrittore tedesco. – Gratet, François Joseph de – visconte del Bouchage (Grenoble 1° aprile 1749 – 12 aprile 1821) militare e politico francese; [4° figlio di Claude-Francois de Gratet, visconte del Bouchage, avvocato e cavaliere onorario nel Parlamento del Dauphiné. Fratello di Marie-Joseph, militare. Nobile famiglia di Bugey, fondata a Dauphiné fin dal XVI secolo.] 1763, abbraccia la carriera militare entrando, appena 14enne, nell'artiglieria della Francia; 1784, 1° novembre, brillante ufficiale, è nominato brigadiere durante la creazione del corpo di Artiglieria Reale Coloniale; 1786, 1° maggio, è vice direttore di Brest, artiglieria navale; 1791, diviene direttore dell'artiglieria navale di Brest; [Pubblica un documento sull'organizzazine dei marinai che ispirerà i legislatori nel loro decreto del 14 giugno 1792.] 1792, 8 luglio, maresciallo di campo e ispettore generale di Artiglieria; 21 lug-10 ago, ministro della Marina e delle Colonie, dopo il licenziamento di J.-M. Roland de la Platière; 23 lug-10 ago, ministro degli Affari Esteri; 10 agosto, viene dimissionato come anti-rivoluzionario; dopo aver consigliato Luigi XVI di resistere, lo accompagna fuori dell'assemblea; 13 agosto, lascia Parigi, ma non emigra; 1805, viene arrestato per alcuni giorni, sospettato di avere rapporti con Londra; 1814, nominato comandante di St. Louis, rimane inattivo durante i Cento Giorni; 1815, 26 set-23 giu 1817, ministro della Marina e delle Colonie, concepisce l'idea di istituire una scuola navale in Angoulême; ripristina lo stabilimento navale degli Invalidi; 1817, 22 giugno, contrario all'ordine del 5 settembre ?, lascia il ministero; viene creato "Pari di Francia". – Haxo, Nicolas (Étival-Clairefontaine 7 giugno 1749 – battaglia di Clouzeaux 20 marzo 1794) militare francese; [Figlio del gen. François Nicolas Benoît Haxo.] 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese è comandante della guardia nazionale di Saint-Dié, e successivamente copre il ruolo di vicepresidente del tribunale di Saint-Dié; 1791, quando iniziano le guerre rivoluzionarie francesi si arruola nei primi battaglioni di volontari ; alla testa di 3º reggimento di Vosges, di cui è comandante, si distingue subito nelle prime campagne militari; 1793, partecipa alla I Guerra di Vandea e il suo coraggio e la sua abilità gli consentono diverse promozioni fino a diventare generale di divisione; è determinante nella "battaglia di Cholet", grazie alla abilità strategica riesce a condurre i repubblicani alla vittoria; 1794, gli si deve anche la presa dell'isola di Noirmoutier; partecipa anche alle "Colonne infernali" organizzate dal gen. L.-M. Turreau ottenendo lo stesso ruolo del suo collega; è nominato infatti generale in capo della seconda armata e di conseguenza è lui ad organizzare le sue dodici colonne, così come il gen. L.-M. Turreau ha fatto con la prima armata; 20 marzo, rimane ucciso nella "battaglia di Les Clouzeaux". [Vedi "Colonne Infernali". Il suo corpo sarebbe stato sepolto in un campo vicino al maniero di La Gautronniére (nel comune di Les Clouzeaux) e si sarebbe piantato sulla sua tomba un albero di Ginepro, per questo motivo verso gli inizi del '900 già non si saprà più dove sia stato sepolto, aumentando ancora di più la leggenda che circonderà il generale.] – Jeanbon Saint André, André o Jean-Bon Saint-André o Jeanbon Saint André (Montauban 25 febbraio 1749 – Magonza 10 dicembre 1813) pastore luterano, politico e membro della Massoneria francese. – Jenner, Edward (Berkeley, Gloucestershire 1749-1823) medico e naturalista inglese, il primo a dedurre che il vaiolo bovino o "vaccino" costituiva una difesa contro quello umano; 1796, compie il suo primo esperimento in questa direzione. – Lalloy [o Laloy], Pierre-Antoine (Doulevant-le-Château 16 gennaio 1749 – Chaumont 5 marzo 1846) politico francese; [Fratello minore di Jean-Nicolas Laloy (1745-1804), deputato alla Costituente.] – Landi, Luigi da Signa (1749-?) frate francescano, missionario; 1767, francescano a Cortona; 1777, viene mandato in Egitto; 1783, traslocato a Pechino dalla Sacra Congregatio de Propaganda Fide, arriva a Canton; dopo un interminabile viaggio di due mesi arriva nello Chan-si, vestito da cinese, nel più stretto incognito; quando mancano dieci giorni all'arrivo viene denunciato da un "cristiano rinnegato" alle guardie cinesi che lo catturano assieme ai suoi compagni di Missione, p. Giuseppe da Bientina, p. Giovanni da Sassari, p. G. Battista da Mandello; incarcerati e processati vengono portati incatenati alla corte imperiale di Pechino; [Pechino: vengono chiusi in carcere con altri sacerdoti cinesi ed europei e vi rimangono un anno e tre mesi: molti muoiono di fame e di malattia. Mnetre i sacerdoti cinesi rimasti vivi vengono condotti in schiavitù nella Tartaria occidentale, quelli occidentali, dopo la sentenza del carcere a vita, vengono lasciati liberi di scegliere se rimanere per sempre a Pechino (con la proibizione di portarsi nelle Province) o di far ritorno nei propri paesi d'origine; tranne tre, tutti si dirigono verso Canton da dove vengono imbarcati per le Filippine.] 1786, aprile, i missionari occidentali arrivano nelle Filippinbe; appena la situazione si fa meno pericolosa, quattro missionari, tra cui anche lui, ritornano segretamente a Macao; da qui uno dopo l'altro si inoltrano nelle loro province; a Chan-si egli rimane otto anni anche se infermiccio risentendo dei patimenti sofferti; eletto vescovo e vicario di tre procince invoca missionari dall'Italia perché nel suo vicariato che conta venticinquemila cristiani su cento milioni di abitanti, si trovano solo tre sacerdoti cinquantenni. – Laplace, Pierre-Simon de (Beaumont-en-Auge 23 mar 1749 - Parigi 5 mar 1827) astronomo, fisico e matematico francese; [Di modesta famiglia di agricoltori.] frequentò la scuola militare di Beaumont; 1771, si trasferisce a Parigi, dove d'Alembert gli procura un posto di professore all'École Militaire; 1773, viene accolto all'Académie des Sciences; 1780, costruisce un particolare calorimetro con il quale compie interessanti ricerche di termochimica; 1784, ha l'occasione di esaminare N. Bonaparte e di aprirgli la carriera di ufficiale di artiglieria; Esposizione del sistema del mondo (1796) 1799, per pochi giorni ha da N. Bonaparte il ministero degli Interni; Trattato di meccanica celeste (1799-1825) 1803, dopo l'elezione a senatore, è cancelliere del senato; Teoria analitica delle probabilità (1812) Saggio filosofico sulle probabilità (1814, introduzione poi alle successive edizioni della Teoria analitica) 1815, dopo la caduta di Napoleone è il primo a fare atto di sottomissione a Louis XVIII che lo nomina pari di Francia. – Mallet du Pan, Jacques (Celigny, vicino a Ginevra 1749 - Richmond, Surrey 10 maggio 1800) giornalista e politico svizzero, pioniere del giornalismo politico moderno; [Figlio di un ministro protestante, discendente da un'antica famiglia di ugonotti. Padre di: . Jean Louis Mallet (John Lewis Mallet) (1775-1861); dopo aver militato nel servizio civile inglese, diventa segretario del consiglio di amministrazione (l'Ufficio di controllo); . sir Louis Mallet (1823-1890), entrato nel servizio pubblico nel consiglio di commercio e diventa un famoso economista e membro del Consiglio d'India.] educato a Ginevra, per l'influenza di Voltaire ottiene una professorship presso Cassel ma poco dopo rassegna le dimissioni; 1771, in un momento di opposizione al dominio oligarchico della classe superiore, scrive quello che il consiglio direttivo di Ginevra considera come un opuscolo infiammatorio intitolato "Compte renda la défense des citoyens bourgeois"; [Condannato dal Consiglio, viene bruciato nella piazza principale.] 1778-80, recatosi a Londra partecipa con Linguet alla produzione degli Annales; 1781-83, durante la prigionia di Linguet nella Bastiglia, egli continua da solo gli Annales; 1783, dopo la liberazione di Linguet egli cambia il titolo della sua pubblicazione in Mémoires historiques, lavoro che inserisce nel «Mercure de France» di cui ha la direzione politica; 1789, allo scoppio della Rivoluzione si affianca ai realisti; 1791-92, viene mandato in missione da Luigi XVI a Francoforte per assicurare l'appoggio e l'intervento dei principi tedeschi; dalla Germania si reca in Svizzera a Bruxelles sempre curando gli interessi realisti; 1797, dopo aver pubblicato un certo numero di opuscoli anti-rivoluzionari e un attacco violento a N. Bonaparte e all'Indice viene espulso da Berna; 1798, si reca a Londra dove fonda la British britannica; 1800, 10 maggio, muore a Richmond, Surrey. [La sua vedova viene pensionata dal governo inglese.] – Müller, Friedrich o Maler Müller (Bad Kreuznach, Renania-Palatinato 1749-Roma 1825) scrittore svizzero di lingua tedesca; passato dalla pittura (modesta, ma notevoli le incisioni) alla letteratura, ebbe un ruolo abbastanza importante all'interno dello Sturm und Drang Die Schafschur (1775, La tosatura, poemetto) Golo und Genoveva (1775-1781, Golo e Genoveffa) 1778, si trasferisce a Roma, per interessamento di J.W. Goethe; Faust Leben dramatisiert (1778, Vita di Faust) Das Nusskernen (1811, La monda delle noci, poemetto). – Mulot (1749-1804) abate francese; 1789, fa parte della Comune provvisoria di Parigi e diviene vice presidente del Consiglio generale; eletto per la capitale alla Legislativa, riveste soltanto un ruolo secondario; 1794, sospettato sotto il Terrore, viene incarcerato; liberato, assolve soltanto compiti amministrativi. – Petiet, Claude-Louis (Châtillon-sur-Seine 9 febbraio 1749 – Parigi 25 maggio 1806) politico e generale francese; 1766, 20 ottobre, gendarme nella campagna del Reno; 1775, 1° settembre, sottodelegato generale dell'intendente di Bretagna; 1778, 30 settembre, commissario delle guerre; 26 dicembre, viene imnpiegato a Saint-Malo; 1779, 25 giu-ago 1780, facente funzioni di amministratore; 1781, agosto, titiolare di una carica; 1782, 8 marzo, commesso alla leva di polizia dei guarda-coste della divisione di Brest; 1788, è impiegato a Rennes; 1790, giugno, diviene procuratore generale sindaco d'Ille-et-Vilaine; 1791, 1° ottobre, commissario ordinatore, gran giudice militare della 13ª Divisione; 1792, 31 marzo, commissario generale dell'armata del Centro; 1° ottobre, passa con la stessa qualifica nell'armata delle Ardennes; 31 ottobre, è autorizzato a rientrare nella 13ª Divisione; 1793, 15 febbraio, impiegato a Lorient dai rappresentanti del popolo nell'ovest per l'approvvigionamento di Lorient, Belle-île, Port-Louis e Groix; 25 febbraio, è nominato ordinatore in capo dell'armata delle coste; 1° maggio, ordinatore in capo delle Côtes de Brest e delle Côtes de Cherbourg; 20 settembre, riunisce a questo servizio quello della 13ª Divisione; 2 dicembre, viene sospeso dai rappresentanti del popolo; 29 dicembre, viene rimesso nelle sue funzioni dagli stessi rappresentanti; 1795, 15 aprile, ordinatore in capo dell'armata di Sambre-et-Meuse; 19 giugno, in questa qualità passa all'armata delle coste di Brest; ottobre, viene eletto deputato nel Consiglio degli Anziani; deputato d'Ille-et-Vilaine, poi di Côte-d'Or; 1796, 8 febbraio, è nominato ministro della Guerra; [Firma il decreto di nomina del gen. N. Bonaparte al comando dell'armata d'Italia.] 1797, 20 maggio, esce dal corpo legislativo; 14 luglio, viene dimesso dalle sue funzioni di ministro della Guerra da P.-F.- Barras, J.-F. Reubell e L.-M. de la Révellière-Lépeaux; 1799, deputato al Consiglio dei Cinquecento; 12 novembre, capo della 1ª divisione al Ministero della Guerra; 24 dicembre, consigliere di Stato; 1800, 7 febbraio, ispettore in capo alle riviste militari; 28 aprile, inviato in missione a Ginevra; è nominato ministro straordinario nella Cisalpina; presidente della Commissione straordinaria del governo della Repubblica Cisalpina (1800-02) e presidente della Consulta (1800-02); 22 settembre, consigliere di Stato in servizio straordinario da N. Bonaparte; 1801, 19 settembre, viene sostituito nel corpo degli ispettori; 1803, 22 giugno, commissario generale dei sei campi; 1805, 25 febbraio, presidente del Collegio elettorale dell'Yonne; 29 agosto, intendente generale della Grande Armata, organizza il campo militare di Boulogne e la campagna d'Austerlitz; 1806, 21 maggio, diviene senatore del I Impero; 25 maggio, muore a Parigi nel suo palazzo, al n. 6 di rue de Fréjus (in futuro n. 8 di rue Monsieur). [Napoléon lui fait faire des obsèques grandioses le 27 mai, auxquelles assistent le Sénat en corps et les principaux dignitaires de l'Empire. Après la cérémonie qui a lieu dans l'Église des Missions étrangères, rue du Bac, le corps est transporté au Panthéon de Paris. Son éloge funèbre est prononcé par le mathématicien Monge, Président du Sénat qui retrace longuement sa carrière. L'ordonnancement de la cérémonie est réglé par Joseph-François Baudelaire chef des bureaux du sénateur Clément de Ris prêteur du Sénat. J.-F. Baudelaire est le père de l'écrivain Charles Baudelaire.] – Piattoli, Scipione (Firenze 1749-Löbichau 1809) scrittore e politico italiano; 1774, lascia l'ordine degli scolopi; 1774-82, professore di storia ecclesiastica all'università di Modena; per il suo radicalismo è costretto a lasciare l'insegnamento e passa quindi,come precettore, al servizio dei principi polacchi Lubomirski con i quali gira per vari anni l'Europa; Saggio intorno al luogo del seppellire (1774, diretto contro l'uso di tumulare i defunti nelle chiese) 1789, chiamato a corte dal re Stanislao Augusto Poniatowski, ne diventa confidente; 1791, è tra gli ispiratori della costituzione; 1794, a Dresda viene arrestato dagli austriaci sotto l'accusa di giacobinismo; 1800, solo ora viene liberato; 1803, si trasferisce a Pietroburgo dove frequenta il suo ex allievo Adam Czartoryski; Memoria sul sistema politico che dovrebbe seguire la Russia (1805, frutto delle loro conversazioni, in cui è anticipato un ordinamento europeo in stati nazionali analogo a quello che verrà realizzato nel corso dell'Ottocento). – Radišcev, Aleksandr Nikolaevic (Verchnee Obljazovo, Mosca 1749-Pietroburgo 1802, suicida) scrittore russo 1766, dopo la scuola militare dei paggi di Pietroburgo viene avviato da Caterina II ai corsi di diritto a Lipsia dove studia anche chimica e medicina e può conoscere gli illuministi: C.-A. Helvétius, G. Raynal, J.-J. Rousseau ; 1771, rientra in patria 1776, funzionario al ministero del commercio 1780, funzionario all'ufficio delle dogane di Pietroburgo Vol'nost (1783, Libertà, ode) V.F. Ušakov (1789, biografia del suo compagno di studi) Viaggio da Pietroburgo a Mosca (1790, supera a stento la censura) 1790, luglio, arrestato per ordine di Caterina e rinchiuso nella fortezza di Petropavlosk è condannato alla pena di morte, commutata poi nell'esilio in Siberia Sull'uomo, sulla sua mortalità e immortalità (1792) L'essenza delle cose indipendentemente dalla conoscenza (1794) 1796, viene liberato 1801, riabilitato da Alessandro I, è chiamato a far parte della commissione che deve elaborare la nuova costituzione, ma propone riforme così rivoluzionarie che viene nuovamente minacciato di esilio, Sulla legislazione (1802) 1802, si avvelena. – Renaudin, Léopold (Saint-Remy dans les Vosges 11 marzo 1749 – Parigi 7 maggio 1795, ghigliottinato) rivoluzionario francese; [Figlio di Gaspard Renaudin, calzolaio a Mirecourt, e di Marie Anne Miquel.] diventato liutaio, parte 13enne per Parigi per andare a lavorare all'Accademia reale di musica; 1776, si insedia in rue Saint-Honoré, vicino all'Opéra, nella sezione dell'Oratorio, dove vive fino alla fine dei suoi giorni; nel suo mestiere ha una particolare reputazione per i suoi contrabbassi – ancora ricercati un secolo dopo – e l'abilità con la quale trova i difetti degli strumenti e li ripara; 1789, è un caldo sostenitore delle idee rivoluzionarie; 1791, è nominato elettore della sua sezione; 1792, è nominato elettore della sua sezione; 3 agosto, viene delegato dalla sua sezione per chiedere all'Assemblea Legislativa la decadenza di Luigi XVI; 10 agosto, siede alla Commune di Parigi; 1795, considerato uno dei membri più energici del "Club dei Giacobini" e il giurato più duro del Tribunale rivoluzionario, viene giudicato nello stesso tempo di A.-Q. Fouquier de Tinville; al momento del processo egli si difende, come la maggior parte degli accusati, mettendosi dietro il rigore della legge, e afferma: «À cette époque, tout le monde aurait voté comme nous»; 6 maggio (17 Fiorile, Anno III), viene condannato a morte; 7 maggio (18 Fiorile, Anno III), viene ghigliottinato in place de Grève con altri 15 coimputati. – Riqueti, Honoré-Gabriel – conte di Mirabeau (Le Bignon, Provenza 9 marzo 1749-Parigi 2 aprile 1791) politico francese. [Figlio di Victor Riqueti – marchese di Mirabeau (1715-1789).] – Savoia-Carignano, Maria Teresa Luisa di – principessa di Lamballe (Torino 1749-Parigi 1792) nobildonna piemontese; [Figlia di Luigi Vittorio di Savoia-Carignano.] 1767, diciottenne, sposa il principe Luigi Alessandro di Lamballe, figlio del duca di Penthièvre; rimasta vedova quasi subito, si ritira nel castello del suocero a Rambouillet; 1770, torna alla corte solo per il matrimonio del delfino con Maria Antonietta, che nonostante il parere contrario di Louis XVI, la presceglie come amica e confidente; 1774, è nominata sovrintendente della casa reale; 1775, viene sostituita dal re con la contessa di Polignac; 1785, Maria Antonietta impone nuovamente la sua protetta, la quale alle Tuilleries esercita una innegabile influenza; 1791, dopo l'arresto della famiglia reale ella si reca invano in Inghilterra in cerca di aiuto; al suo ritorno è imprigionata nel carcere di La Force; 1792, durante le stragi del settembre il popolo parigino, che vede in lei l'anima degli intrighi di corte, la lincia e porta la sua testa infissa su una picca, di fronte alla prigione di Maria Antonietta. – Siméon, Joseph Jérôme – conte (Aix-en-Provence (in seguito nelle Bouches-du-Rhône) 30 settembre 1749 – 19 gennaio 1842) politico francese; [Figlio di Joseph Sextius Siméon (1717 - Aix-en-Provence ? 1788), avvocato al Parlamento, professore alla Facoltà di diritto d'Aix, segretaro del re, sindaco della nobilta di Provenza, e di Madeleine Brossier; Coniuge: Aix, 1° settembre 1778, sposa Françoise Garcin ( ? 3 février 1815 - Lille). Figli: . Joseph-Balthazard (6 gen 1781 - Aix-en-Provence ? 14 set 1846 - Dieppe), barone Siméon (1815), visconte Siméon (1826), 2° conte Siméon (1842), ministro plenipotenziario, prefetto del Var (1815), e del Pas-de-Calais (1818), consigliere di Stato (1829), pari di Francia (1835), membro de l' "Institut de France" (Académie des beaux-arts), membro libero, 23 agosto 1828), sposato con figli; . Éléonore Madeleine Sexte (Aix-en-Provence 10 apr 1784 - Brescia 9 gen 1847), sposata, il 10 mag 1800, con Jean Aulay de Launay, generale dell'Impero.] 1778, professore di diritto all'università di Aix-en-Provence; 1783, assessore di Provenza; 1789, perde la sua carica; 1793, prende parte al movimento federalista del Midi; agosto, messo fuori legge, si rifugia in Italia; (Pratile, Anno III), torna a Marsiglia; 1795, viene eletto deputato al consiglio dei Cinquecento; 1797, 4 settembre (18 Fruttidoro, Anno V), al momento del colpo di Stato monarchico, protesta vivamente contro l'invasione, da parte della forza armata, del consiglio che presiede; condannato alal deportazione, si nasconde e poi si costituisce prigioniero; 1799, (18 Brumaio) liberato durante il colpo di Stato, viene liberato e nominato tribuno, avendo così un aparte importante nella preparazione del Codice civile francese; 1804, consigliere di Stato; 1807, membro del consiglio di reggenza, poi ministro dell'Interno e presidente del Consiglio di Stato di Jérôme Bonaparte re di Westfalia; 1808, 1° settembre, viene fatto "cavaliere Siméon" e dell'Impero; 1813, torna in Francia e viene creato barone dell'Impero; 1814, durante la prima Restaurazione accetta la prefettura del Nord; 1815, durante i "Cento giorni" siede alla Camera dei rappresentanti; alla seconda Restaurazione fa parte della "«Chambre introuvable» e riprende il suo posto al Consiglio di Stato; 1818, 3 luglio, viene creato conte; 1820, 24 gennaio, è nominato sotto-segretario di Stato al dipartimento della Giustizia; 21 feb-dic 1821, ministro dell'Interno nel "governo Richelieu"; presiede nello stesso tempo la commissione dell'Istruzione pubblica; 1821, viene fatto pari di Francia (majorat de baron-pair héréditaire) e ministro di Stato; Grand-croix della "Légion d'honneur"; 1830, si allinea alla "monarchia di luglio"; 1832, diviene uno dei primi membri dell' "Académie des sciences morales et politiques"; 1837-mar 1839, primo presidente della Corte di conti. – Tippo-Sahib (1749-1799) ultimo nababbo del Mysore; 1782, sale al trono; combatte contro gl inglesi e cerca un appoggio nei francesi senza ottenerlo. – Vittorelli, Iacopo Andrea (Bassano 1749-1835) poeta italiano, dopo gli studi a Brescia presso i gesuiti, visse quasi sempre a Venezia; Il tupé (1772) Lo specchio (1773) Il naso (1773) Il farnetico (1773) I maccheroni (1773) Rime (1784, cso le 40 Anacreontiche a Irene e alcune a Dori; canzonette composte in un metro, da lui ideato, di quattro quartine di settenari). |
«segue da 1748» «segue
da 1748» «Monthly Review» 1749, esce questo mensile di critica letteraria iniziato
da Ralph Griffiths e continuato poi dal
figlio George Edward;
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