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Papa
Pio VI (1775-99) "giuseppinismo" «segue
da 1773»
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ANNO 1780
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Arborio
Gattinara di Breme,
Ludovico (Torino 1780-1820) letterato italiano, abate, consigliere
di stato del Regno d'Italia fino alla caduta di Napoleone I;
Torna su1806, viene ordinato sacerdote; trasferitosi a Milano, ricopre vari incarichi alla corte di E. de Beauharnais; Intorno all'ingiustizia di alcuni giudizi letterari italiani (1816) Grand commentaire sur un petit article (1817) 1818, fonda con altri il «Conciliatore»; Osservazioni al Giaurro di G. Byron (1818) Postille all'appendice ai « Cenni critici sulla poesia romantica » del sig. G.C. Londonio; Ida ed Ernestina (tragedie, perdute) Il romitorio di Sant'Ida (romanzo) Lettere (pubblicate in raccolta completa nel 1966, in cui difende le tesi della Staël (Sulla maniera e sulla utilità delle traduzioni) sulla necessità, per i letterati italiani di studiare le letterature straniere). – Béranger, Pierre Jean de (Parigi 1780-1857) poeta francese; Chansons morales et autres (1815, 1821, Canzoni morali e altre) Chansons nouvelles (1825, Nuove canzoni) Chansons inédites (1828, Canzoni inedite) Nouvelles et dernières chansons (1833, Nuove e ultime canzoni) Ma biographie (1857, postumo, La mia biografia). – Capo D'Istria, Jean di (1780-1831) medico di origine greca; entra prima nell'esercito francese ed in seguito passa al servizio della Russia dove, iniziata la carriera diplomatica, diventa ministro degli Esteri; appoggia validamente il popolo greco nella lotta per l'indipendenza ed è il primo governatore della Grecia libera. – Channing, William Ellery (1780-1842) membro della chiesa unitaria statunitense, più vicino a J.-J. Rousseau che a Calvino. – Clausewitz, Karl von (Burg, Magdeburgo 1780-Breslavia 1831) teorico militare prussiano; 1812, lascia il suo paese, alleato forzato della Francia, e continua a combattere sotto le bandiere russe contro Napoleone I; 1814-15, partecipa con l'esercito prussiano alla fase finale delle guerre antinapoleoniche; 1818-30, direttore della scuola di guerra prussiana; Della guerra (1832, postumo). – Decazes, Élie – duca di Glücksberg (Saint-Martin-de-Laye, Gironda 1780-Decazeville, Aveyron 1860) politico francese; [Padre di Louis (1819-1886), aveva l'arte di piacere a tutti.] consigliere preferito di Luigi Bonaparte, lo incoraggia nella sua resistenza a Napoleone I; 1814, si schiera con i Borbone; 1815, dopo i cento giorni è prefetto di Parigi e ministro di polizia e diventa principale collaboratore di Louis XVIII; 1818, 29 dicembre, ministro degli interni; 1819, 19 novembre, presidente del consiglio, prende provvedimenti di carattere liberale ma si spinge a destra in cerca di alleanze; 1820, febbraio, in seguito all'assassinio di Charles Ferdinand duca di Berry [nipote di Louis XVIII] capofila degli ultras, viene allontanato; 1820-22, nominato duca, viene inviato come ambasciatore in Inghilterra; 1830, aderisce alla monarchia orléanista; 1848, si occupa pure di iniziative agricole e industriali. – Döbereiner, Johann Wolfgang (Hof 1780- Jena 1849) chimico tedesco, insegnante a Jena; 1817, compie il primo passo verso la classificazione degli elementi, che lo pone tra i pionieri del sistema periodico (accettato in seguito); [Mostra che il peso di combinazione dello stronzio è intermedio fra quelli del calcio e del bario. Qualche anno più tardi trova l'esistenza di altre "triadi" (enunciazione di una teoria delle triadi) di metalli simili (cloro, bromo, iodio; litio, sodio, potassio.] con le sue ricerche giunge alla sintesi dell'anidride solforica e all'impiego del platino come catalizzatore; ottiene anche perfezionamenti e scoperte pratiche in alcuni rami della chimica organica. – Fabvier, Charles-Nicole - barone (1780-1855) generale e pari di Francia; partecipa alla campagna di Austerlitz e ha poi missioni militari in Turchia e in Russia; 1808, torna in Francia; 1811, parte per la Spagna; 1812, si reca in Russia con l'incarico di riferire all'imperatore sulla missione spagnola; 1813, partecipa alla campagna di Germania; 1814, contribuisce alla difesa di Parigi contro gli alleati; 1815, aderisce a Louis XVIII e gli resta fedele durante i Cento Giorni; sotto la seconda Restaurazione si volge verso i liberali; 1817, messo in disponbilità in seguito a un processo contro il generale Canuel, si getta in tutti i complotti tramati contro i Borbone; 1823, passa in Spagna e tenta di far fallire la spedizione francese; si reca poi in Grecia dove combatte per l'indipendenza ellenica; dopo la "rivoluzione di luglio" diventa comandante della piazza di Parigi; 1845, è nominato pari di Francia. – Garelli, Giacomo (1780-1821) militare e patriota italiano; 1808, dopo aver combattuto nella Grande Armata, viene promosso ufficiale di campo quindi capitano e aiutante maggiore; 1821, 8 marzo, cospiratore assieme ad Isidoro Palma, Urbano Rattazzi, Giovanni Dossena, Baronis, conte C.A. Bianco, prende parte alla rivolta di Fossano e marcia su Alessandria; 9 aprile, dopo la disfatta di Novara viene fatto prigioniero e messo in carcere assieme al conte A. Palma di Cesnoia; 21 luglio, viene impiccato. – Günderode, Karoline von o Tian (Karlsruhe 1780-Winkel sul Reno 1806, suicida) poetessa tedesca, vissuta per lungo tempo a Francoforte ospite di un ritiro religioso, amica dei fratelli Clements e Bettina Brentano e di altri scrittori romantici, suicida per amore del grecista Fr. Creuzer; Gedichte und Phantasien (1804, Poesie e fantasie) Poetische Fragmente (1805, Frammenti poetici). – Humann, Georges (Strasbourg 6 agosto 1780 - Parigi 25 aprile 1842) finanziere e politico francese. [Figlio di un modesto impiegato municipale.] – Nessel'rode, Karl Vasil'evic [Charles-Robert Nesselrode] (Lisbona 1780-Pietroburgo 1862) politico russo; [Discendente da famiglia di antica nobiltà tedesca stabilita in Russia.] presta dapprima servizio nella marina militare russa per passare poi nella diplomazia; debutta nella carriera diplomatica come addetto all'ambasciata russa a Berlino; 1807-11, consigliere d'ambasciata a Parigi fa da intermediario fra Ch.-M. de Talleyrand (divenuto contrario alla politica di Napoleone I) e lo zar Alessandro I; 1812, comincia a dirigere la politica estera di Alessandro I favorendo il riavvicinamento fra la Russia e l'Austria; conclude e firma il trattato di alleanza tra i russi e gli inglesi, che sarà fatale a Napoleone I; 1814-15, divenuto consigliere diplomatico dello zar è tra i protagonisti del congresso di Vienna dove favorisce la restaurazione dei Borbone in Francia; 1816-1856, ininterrottamente ministro degli Esteri è fedele esecutore della volontà di Alessandro I e di Nicola I, orientando la politica estera russa verso l'amicizia con l'Austria e la Prussia e il rafforzamento delle posizioni russe nei Balcani a spese di un impero ottomano indebolito (trattato di Hünkâr Iskelesi); ciò, destando le preoccupazioni inglesi e francesi, porterà alla guerra di Crimea (1854); 1848, cancelliere dell'impero; 1849, sostiene la necessità dell'intervento russo a fianco dell'Austria per reprimere la rivoluzione ungherese; Autobiografia (1866, postuma). – Nodier, Charles (Besançon 1780-Parigi 1844) scrittore francese; dal padre avvocato e poi presidente di tribunale, venne educato a sentimenti rivoluzionari, ma le cose andarono diversamente; prima repubblicano, poi ostile a N. Bonaparte e attratto dalle società segrete, successivamente monarchico e collaboratore della stampa reazionaria Les proscrits (1802, I proscritti) Le peintre de Salzbourg (1803, Il pittore di Salisburgo) Le dernier chapitre de mon roman (1803, L'ultimo capitolo del mio romanzo) Jean Sbogar (1818) 1818-20, da critico classicista passa a un impegno romantico: è il fondatore del "primo cenacolo" (cui seguirà il "secondo cenacolo" con V. Hugo come figura predominante) Smarra ou les Démons de la nuit (1821, Smarra o i demoni della notte) Trilby ou le Lutin d'Argail (1822, Trilby ovvero il folletto d'Argail) 1824, è nominato bibliotecario dell'Arsenal e ben presto il salotto letterario omonimo lo vede ospite amabile e punto di riferimento per i romantici 1830, inizia un periodo critico, caratterizzato da turbe nervose che le difficoltà economiche e le frustrazioni affettive contribuiscono ad accentuare Rêveries (1832, Fantasticherie) La fée aux miettes (1832, La fata delle briciole) Inès de Las Sierras (1837, Ines de Las Sierras) La neuvaine de la Chandeleur (1838, La novena della candelora). – Polignac, Auguste-Jules-Armand-Marie principe di (Versailles 1780-Parigi 1847) politico francese; [Figlio del favorito di Maria Antonietta e fratello del duca Armand.] 1804, compromesso nella cospirazione legittimista di G. Cadoudal, viene condannato soltanto a due anni di carcere, ma viene arbitrariamente trattenuto in prigione a Vincennes fino al 1813, allorché evade con il fratello maggiore; 1814, rientrato in Francia, durante i Cento giorni segue i Borbone a Gand; 1815, tornato a Parigi, fa parte di quel gruppo di ultras irriducibili che si riuniscono attorno al conte di Artois formando una sorta di governo segreto (il cabinet vert) e che reclamano una completa restaurazione dell'Ancien régime; pari di Francia, rifiuta in un primo momento di prestar giuramento alla carta costituzionale concessa dal fratello Louis XVIII (4 giugno 1814); 1820, membro del consiglio superiore dell'associazione segreta dei "Cavalieri della fede" riceve il titolo di "principe romano", a ricompensa del suo zelo cattolico; 1823-29, ambasciatore a Londra; 1829, 8 agosto, richiamato in patria, diventa ministro degli affari esteri; 7 novembre, diventa capo del governo, ma la sua impopolarità è grande e i suoi errori affrettano la caduta dei Borbone; 1830, luglio, per soffocare l'opposizione si assume il rischio di firmare le ordinanze antiliberali "quattro ordinanze" scatenando così la rivoluzione delle "tre giornate" che lo travolge insieme con la monarchia Borboneca; 21 dicembre, arrestato mentre cerca di fuggire in Inghilterra, in un celebre processo davanti alla Ccamera dei pari è condannato alla prigione a vita, alla decadenza dei suoi titoli e alla morte civile; viene imprigionato nel forte di Ham; 1836, viene amnistiato. – Porro Lambertenghi, Luigi (Como 1780-Milano 1860) patriota italiano; 1802, membro della consulta di Lione e del corpo legislativo della Repubblica Italiana e del Regno Italico (fino al 1807); 1818-19, finanziatore e collaboratore de «Il Conciliatore»; 1820-21, implicato nella cospirazione, è condannato a morte in contumacia l'anno successivo(1822); 1825-27, dopo l'esilio in Inghilterra va in Grecia, dove è intendente generale dell'esercito greco, e poi in Francia; 1840, torna in patria; 1848, è incaricato di una missione diplomatica a Parigi per conto del governatore provvisorio lombardo. – Rivadavia, Bernardino (Buenos Aires 1780-Cadice 1845) politico argentino, figlio di un ricco commerciante; 1806-07, partecipa alla difesa di Buenos Aires contro gli inglesi; 1809, combatte nella guerra d'indipendenza contro gli spagnoli; 1814-20, ricopre incarichi diplomatici a Londra, Parigi e Madrid; 1820-23, ministro di stato nel governo del generale M. Rodriguez; 1824, ambasciatore in Gran Bretagna; 1826, viene eletto primo ministro della repubblica delle Province Unite (come si chiama l'Argentina); entrato in guerra con il Brasile per l'egemonia sulla Banda Oriental (Uruguay), alla fine stipula un trattato che riconosce la sovranità brasiliana su quei territori, ma è costretto dall'opposizione popolare a non ratificare il trattato; 1827, si dimette di fronte alla crescente ostilità dei federalisti delle province; 1829, va in esilio; 1834, torna in patria volontariamente per essere giudicato da un tribunale, che torna però ad esiliarlo. – Rochechouart, Victor-Louis de – marchese de Montemart (1780-1834) funzionario francese; [Figlio del duca di Montemart.] deputato dimissionario dell'Assemblea costituente, emigra col padre; 1799, dopo il 18 Brumaio ritorna in Francia; da N. Bonaparte è nominato governatore del palazzo di Rambouillet. – Rustam o Rustan (1780-1845) georgiano; viene venduto giovanissimo a uno sceicco del Cairo che lo alleva con l'intenzione di farlo arruolare tra i mammalucchi; 1797, durante la campagna d'Egitto viene offerto in regalo a N. Bonaparte che lo prende al suo servizio come domestico facendo di tutto per affezionarselo; 1815, poiché si rifiuta di seguire Napoleone I all'isola d'Elba, durante i Cento Giorni viene rinchiuso nel castello di Vincennes; durante la Restaurazione ha in concessione un banco del lotto che egli presto abbandona per andare ad esibirsi a Londra; 1840, viene rivisto in Francia, al momento della traslazione delle ceneri di Napoleone I che egli segue abbigliato alla sua foggia pittoresca. – Ségur, Philippe-Paul conte di (Parigi 1780-1873) militare e storico francese, figlio di Louis-Philippe (Parigi 1753-1830) e nonno di Eugène (?-?), entrò nella carriera militare; 1812, presto generale, è aiutante di campo di Napoleone durante la campagna di Russia e partecipa alle campagne di Germania e di Francia; dopo il crollo dell'impero offre i suoi servigi a Louis XVIII per cui viene tenuto in disparte durante i cento giorni anche se partecipa alla difesa di Parigi; 1818, viene reintegrato in servizio; Storia di Napoleone e della Grande armata durante l'anno 1812 (1824, ripubblicato più tardi assieme alle sue Memorie con il titolo Un aiutante di campo di Napoleone, 1800-1812 (1894-95)) Storia della Russia e di Pietro il Grande (1829) 1830, accademico di Francia; 1831, dopo la rivoluzione del 1830 è nominato tenente generale e fatto pari di Francia da Luigi Filippo. – Solger, Karl Wilhelm Ferdinand (Schwedt, Berlino 1780-Berlino 1819) filosofo tedesco, studiò giurisprudenza, filologia e filosofia a Halle e Jena; allievo di Schelling e amico di L. Tieck; 1809, è professore di filosofia all'università di Francoforte sull'Oder, 1811, … e a quella di Berlino; Erwin, quattro dialoghi sul Bello e sull'Arte (1815) Dialoghi filosofici (1817) Lezioni di estetica (1829, postume). – Stassart, Goswin-Joseph barone di (1780-1854) funzionario francese; viene inviato da N. Bonaparte a Innsbruck come intendente del Tirolo e del Vorarlberg; in seguito passa a Vienna, Elbing e Tilsitt; diviene poi ciambellano dell'imperatore d'Austria. – Tenore, Michele (Napoli 1780-1861) botanico italiano; 1800, si laurea i medicina ma finisce col dedicarsi principalmente alla botanica; 1809, viene inaugurato l'orto botanico di Napoli di cui egli ha ideato e promosso il progetto; 1811, professore di botanica all'università di Napoli ed in seguito rettore; Flora napolitana (1810-38, in 10 voll. di cui 5 di tavole a colori) Sylloge plantarum vascularium florae neapolitanae hucusque detectarum (1831). – Teste, Jean-Baptiste (Bagnols-sur-Cèze, Gard 20 ottobre 1780 – Chaillot (in futuro Parigi) 20 aprile 1852) politico francese; [Figlio di Antoine Teste, avvocato al Parlamento di Provence, e di Élisabeth Boyer. Fratello di François Antoine Teste.] – Thibault, Aimée (1780-1868) miniaturista francese; 1804, comincia a esporre. – Torrens, Robert (Irlanda 1780-1864) economista britannico, dopo essere stato ufficiale dei Royal Marines, fu per qualche anno parlamentare; con E.G. Wakefield fu uno dei promotori della colonizzazione australiana; L'economia rifiutata (1808, con cui anticipa la teoria ricardiana dei costi comparati) Saggio sulla moneta e la valuta cartacea (1812, idee modificate più tardi quando diventa il principale esponente della currency school (scuola metallica)) Saggio sul commercio estero del grano (1815) Saggio sulla produzione ella ricchezza (1821) 1844, è uno degli ispiratori della riforma di R. Peel. |
La rivoluzione industriale «segue
da 1779» Compagnia
Unita delle Indie Orientali 1780-84, la guerra tra Olanda e Inghilterra affretta la rovina della compagnia; «segue da 1779» «Neue Zürcher Zeitung» 1780, 12 gennaio, inizia le pubblicazioni come «Zurcher Zeitung», con
periodicità bisettimanale, questo quotidiano svizzero che si impegna
fino al 1848 in vivaci battaglie contro i residui feudali e per le riforme
costituzionali; |