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Papa Pio VI
(1775-99)

ANNO 1778




1778
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1778
Gennaio
-


AUSTRIA

Giuseppe II (Schönbrunn 1741 - Schönbrunn 1790)
primogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
1764-90, re dei romani;
1765-90, imperatore del Sacro Romano Impero;
[e coreggente di Maria Teresa per gli stati ereditari]
il conte A.W. von Kaunitz-Rietberg, dal 1753 al servizio dell'Austria, continua a dirigerne la politica estera;
1778
autunno, (guerra di successone bavarese) [chiamata dal popolo "guerra delle patate"], breve e inconcludente campagna militare fra Austria e Prussia;
1780-90, re di Boemia e d'Ungheria;


Albero genealogico
 
BOEMIA e UNGHERIA

Maria Teresa d'Absburgo (Wien 1717 - Wien 1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
dal 1765 vedova dell'imperatore Francesco I, continua ad esercitare le sue funzioni;
1778
-


Albero genealogico
 
POLONIA
Stanislao II Augusto (Voucyn, 17 gen 1732 – San Pietroburgo, 12 feb 1798)
figlio di Stanislaw Poniatowski e di ?;
1764-95, re di Polonia;
fatto eleggere, con l'appoggio prussiano e russo, dai Czartoryski;
1778
dopo la spartizione (1772), introduce una serie di riforme;


Albero genealogico
 
 

BAVIERA

Karl IV Theodor (Schloss Drogenbusch/Uccle 1724 - Munich 1799)
figlio del pfgf Johann Christian Joseph von Sulzbach e di Marie Anne Henriette de La Tour-d'Auvergne marchesa di Bergen-op-Zoom;
Kfst von der Pfalz (1742-99)
[Palatinato Renano (o Inferiore)]
1777-99, elettore di Baviera;
1778
"guerra di successione bavarese": l'esercito di Federico II scende nuovamente in campo per contrastare le mire austriache di successione al trono bavarese;


Albero genealogico
 
PRUSSIA

Federico II [il Grande] (Berlino 1712- Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1778
"guerra di successione bavarese": il suo esercito scende nuovamente in campo per contrastare le mire austriache di successione al trono bavarese;


Albero genealogico
 
SASSONIA

Federico Augusto III [il Giusto] (Dresda 1750-1827)
figlio del pr. elett. Federico Cristiano e di Antonietta di Baviera;
1763-1806, principe elettore di Sassonia;
1778
cerca di mantenersi neutrale nei conflitti tra Austria e Prussia;
1806-27, re di Sassonia (Federico Augusto I);


Albero genealogico
 
 





1778
IMPERO OTTOMANO

Abdul Hamid I

Albero genealogico

(1725-1789)
figlio di Ahmed III e di Rabia Semi, nonché fratello di Mustafà III;
1774-89, XXVII sultano;


1778
-






1778
RUSSIA
Caterina II [la Grande]
Albero genealogico

(Stettino 1729 - Pietroburgo 1796)
(Sofia Federica Amalia) figlia del principe Cristiano Augusto di Anhalt-Zerbst, generale prussiano, e della principessa Giovanna Elisabetta di Holstein-Gottorp;
1762-96, imperatrice di Russia;
-


Ministro degli Esteri
-
1778
-






1778
REGNO di FRANCIA
Louis XVI

figlio del delfino Luigi e di Maria Giuseppina di Sassonia;
1770, sposa Maria Antonietta d'Austria;
1774-92, re di Francia;


Principal ministre d'État
Jean-Frédéric Phélypeaux
conte di Maurepas
(1774 14 mag - 21 no 1781)
Cancelliere
R.-N. de Maupeou
(1768 16 set - 1° lug 1790)
Guardasigilli
A.-Th. Hue de Miromesnil
(1774 24 ago - 8 apr 1787)
Sovrintendente
delle Finanze
J. Necker
(1777 29 giu - 19 mag 1781)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
Ch. Gravier
conte di Vergennes
(1774 21 lug - 13 feb 1787)
 

1778
"guerra d'indipendenza americana" (1775-83);
L'aiuto concesso alle colonie inglesi d'America (1778-83) è la logica conseguenza della politica antibritannica finora condotta dalla Francia.
Ciò che però non si verifica è quell'intervento armato francese sul suolo quebecchese che alcuni nostalgici – sono passati soltanto 18 anni dalla Conquista – si attendevano.
[Secondo il ministro degli Affari Esteri Ch. Gravier un'eventuale annessione o conquista dell'ex Canada rafforzerebbe troppo i rivoluzionari americani, con pericolose conseguenze per il futuro dell'ordine internazionale.
Il permanere di un'area di frizione come quella canadese, al contrario, indebolirebbe tanto la Gran Bretagna quanto gli Stati Uniti, a tutto interesse francese.]

La decisione però contribuisce ad aumentare il deficit delle pubbliche finanze e ad appesantire il carico fiscale.

Febbraio
10
, dopo ventisette anni di assenza, Voltaire viene ricevuto in trionfo a Parigi.
[Il grido che su tutti echeggia è quello di: Viva il difensore di Calas e dei Sirven!
Sul suo sarcofago la Convenzione, nel 1791, farà incidere queste sole parole: "Il vengea Calas, Labarre, Sirven et Montbailly".]

Il marchese di Condorcet pubblica anonimo questo scritto:
Réflexions d'un citoyen sur les lois de France relatives aux Protestants (1778, s.l.)
[Questo medesimo libro viene ripubblicato lo stesso anno a Maëstricht e attribuito falsamente a Voltaire.
Riapparirà una terza volta, ma di nuovo anonimo, l'anno dopo col seguente titolo:
La tolérance aux pieds du trône (Londres 1779).]

primavera, grazie all'interessamento di Voltaire, davanti il Parlamento di Rouen si riapre il processo che ha visto condannare a morte, nel 1766, il generale conte Th.-A. de Lally.
[Al processo il consigliere Duval d'Eprémesnil annuncia la sua intenzione di opporsi e diviene pertanto l'avversario contro cui dovrà combattere, per ben otto anni (1778-86), il cavaliere di Tollendal, figliastro del generale.
La regina, le persone di lettere e i giornalisti sostengono il generale. Gli uomini di legge e i nostalgici della Colonia delle Indie si allineno al consigliere.
I parlamentar di Rouen non vogliono giudicare i loro colleghi parigini e vedono in questo processo una nuova campagna diretta contro di loro.
1779, 9 agosto, il consigliere Duval d'Eprémesnil intima al cavaliere di Tollendal di dichiarare se persiste nel chiamare in causa M. de Leyrit, suo zio, che dirigeva allora la Compagnia delle Indie, e arriva, con la complicità dei parlamentari normanni, a sospendere il processo principale.
1780, 12 maggio, mentre l'opinione pubblica ha già votato e, come il marchese di Condorcet, ha preso le parti del giovane cavaliere di Tollendal, ora i giudici danno ragione a Duval d'Eprémesnil;
1786, dopo sei anni di peripezie giudiziarie, alla fine il re finisce per riabilitare la memoria del generale conte Th.-A. de Lally.]

Aprile
29
, Parigi, Voltaire viene ricevuto all'Académie de sciences;

Maggio
30
, 84enne, muore Voltaire;
[L'Académie française aspetterà un bel po' prima di nominare il suo successore. Il suo posto sarà ricoperto, solo il 4 marzo 1779, da un certo Dulcis, uno scrittore senza talento.]

Dicembre
15
, per la prima volta la causa dei protestanti viene coraggiosamente portata e propugnata in pieno Parlamento di Parigi dal signor di Bretignières.
Se anche la maggioranza decide "qu'il n'y a pas lieu de délibérer, s'en rapportant à la prudence du roi", essa riconosce però con questo che le disposizioni di Luigi XIV devono ormai riformarsi e che semplici ragioni di costituzionalità possono impedirle di non farlo essa medesima.

Lo stesso anno giunge a Parigi A. Mesmer (1733-1815).


____________________

"Affaire du Collier de la Reine" (1774-86) «segue da 1774»: Luigi XVI offre il gioiello alla sua sposa e regina Maria Antonietta.
[Secondo alcuni, la donna lo rifiuta dicendo di preferire che quei soldi siano investiti in un vascello; secondo altri, è il re a cambiare idea.]
I gioiellieri di Parigi Bohmer e Bassenge non riescono a vendere la collana all'estero.
«segue 1781»

 


 
1778
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1778
-

 


1778
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio III
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg (Giorgio);
1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1761 è sposato con Sofia Carlotta di Mecklenburg-Strelitz;
dal 1765 soffre di una grave malattia mentale;

1814-20, re di Hannover;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Frederick North Tory
Lord North
(1770 28 gen - 22 mar 1782)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1778
-

I cattolici inglesi e irlandesi (i quali ultimi hanno già ricevuto qualche vantaggio nella loro posizione di fronte allo Stato con gli atti del 1771 e del 1774), ottengono ora dai loro rispettivi parlamenti due atti con cui vengono equiparati agli altri dissidenti specialmente quanto alla facoltà che i loro ecclesiastici esercitino liberamente gli uffici spirituali, aprano cappelle e scuole, e portino l'abito talare senza incorrere nelle grosse penalità prima loro comminate a tale riguardo, gravi violenze contro i cattolici e ribellioni contro la forza pubblica sono commesse dai protestanti di Glasgow, in Edimburgo e poi nella stessa Londra, come protesta contro tali concessioni..

La più eloquente difesa della tolleranza – secondo il Lecky – che sia stata scritta in questo secolo è forse la risposta che il prete irlandese O'Leary oppone alla apologia fatta dal Wesley delle restrizioni penali contro i cattolici; ma bisogna osservare che in questa circostanza O'Leary difende la propria causa, poiché invoca libertà per la propria Chiesa.


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1778
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1778
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

 

Nord America Britannico
Governatore generale
Guy Carleton
(1768 - 1778)
Frederick Haldimand
(1778- 1786)
-
-

1778
"guerra d'indipendenza americana" (1775-83);

il Congresso respinge le proposte di pace inglesi e B. Franklin ha buon gioco a trasformare l'appoggio, che la Francia (grazie a volontari come M.-J. de la Fayette) ha dato fin dall'inizio ai rivoluzionari americani, in un regolare trattato di alleanza;

Febbraio
6
, Parigi, riconosciuta l'indipendenza delle colonie, la Francia s'impegna a combattere l'Inghilterra a fianco degli insorti; rinuncia ad ogni pretesa sul territorio nordamericano e chiede all'alleato solo la difesa dei propri possedimenti nelle Indie occidentali;
Vengono stipulati due trattati franco-americani: uno commerciale, l'altro un'alleanza difensiva da attuare quando la Francia sarà entrata in guerra contro la Gran Bretagna.
Secondo i termini del trattato Francia e Stati Uniti:
- si garantiscono reciprocamente le rispettive proprietà nel Nuovo Mondo,
- promettono di continuare la guerra fino a quando l'indipendenza americana non sarà stata "formalmente o tacitamente assicurata",
- si impegnano a non firmare una pace separata.

Costa settentrionale dell'Oceano Pacifico (territorio corrispondente più o meno alla futura British Columbia – il cui confine meridionale sarà in seguito fissato dal trattato dell'Oregon (1846) – e ai futuri stati americani di Washington e Oregon:
Marzo
in primavera, J. Cook (1728-1779) trascorre qualche settimana nella regione di Nootka Sound, sulla costa occidentale dell'Isola di Vancouver, per poi risalire la costa fino a Prince William Sound in Alaska.
È la prima occasione di contatto tra i britannici e gli indiani della costa dell'Oceano Pacifico, un contatto registrato con precisione nei giornali di bordo e soprattutto negli straordinari disegni e dipinti dell'artista angloelvetico Johann Waber (o John Webber, 1751-1793), secondo lo stile degli esploratori-scienziati della fine del sec. XVIII.
[J. Cook trova disgustose le abitudini di sporcizia dei Nootka, una nazione del ceppo linguistico wakashan, ma è colpito dai loro rituali elaborati e dall'uso abbondante di legname per gli alti totem, le imbarcazioni e le case, nonché dell'abbondanza delle pellicce di lontra marina.
Nel suo ultimo viaggio (1776-79) ha come nostromo William Bligh (1754-1817), il capitano del Bounty che in seguito diverrà celebre a causa dell'ammutinamento (1789) della sua nave.
Pochi mesi dopo J. Cook sarà ucciso dagli indigeni delle isole Sandwich (le future Isole Hawaii)
I risultati della sua spedizione saranno completati tra il 1792 e il 1795 dal comandante inglese George Vancouver (1757-1798), la cui cooperazione con l'ufficiale peruviano di origine spagnola Juan Francisco de a Bodega y Quadra (1743-1794) eviterà il peggioramento di una crisi anglo-spagnola (nota come crisi di Nootka Sound) motivata dal valore della regione per la tratta. Infatti, il vero problema incontrato dalla Hudson's Bay Company sulla costa dell'Oceano Pacifico è rappresentato non dalle nazioni indiane, ma dalla presenza di esponenti di altre nazioni europee e soprattutto dalla concorrenza dei commercianti di pellicce russi e statunitensi.]

In primavera le sorti degli americani cominciano a risollevarsi. L'esercito continentale è stato ingrandito e in buona parte riequipaggiato. Anche l'organizzazione, la disciplina e l'addestramento sono migliorati grazie, in parte, agli sforzi del "barone" Fredrick von Steuben.
[Uno dei tanti simpatizzanti europei, alcuni idealisti, altri soldati di fortuna, che sono stati attirati dalla causa americana; fra i più noti:
. Lafayette, presta servizio durante la guerra,
. Kosciuszko, presta servizio durante la guerra,
. De Kalb, morto in combattimento,
. Pulaski, morto in combattimento,
. ecc.]

Giugno
la Francia entra in guerra a fianco degli Stati Uniti;
[Una squadra navale francese giunge in acque americane, non ottiene risultati tangibili e riparte ben presto per le Antille con l'intento di occupare le isole britanniche dello zucchero.]
ciò costringe gli inglesi sulla difensiva, almeno nel nord;
sir Henry Clinton, successore del gen. William Howe come comandante in capo, ha l'ordine di sgomberare Philadelphia e di concentrare le sue forze a New York.
Alla metà del mese sir Henry Clinton parte via terra per New York ma viene tallonato dal gen. G. Washington.
28, Monmouth Court House (NEW JERSEY): un attacco contro la retroguardia britannica fallisce a causa dell'incompetenza del gen. Charles Lee, un ex ufficiale britannico che ha il gusto di farsi pubblicità e un'incredibile gelosia nei confronti del gen. G. Washington suo superiore.
Proprio l'intervento tempestivo del gen. G. Washington riesce invece a impedire che la battaglia possa risolversi in una grave sconfitta per gli americani.
Comunque il gen. Charles Lee riesce a raggiungere New York senza ulteriori inconvenienti.
[Dopo questo scontro, a nord non ce ne sono altri di importanti anche se i ranger lealisti e gli ausiliari indiani continuano a combattere una selvaggia guerra di frontiera contro gli insediamenti in PENNSYLVANIA e nello stato di NEW YORK.]

Settembre
abbandonata Filadelfia, le truppe inglesi dei generali H. Clinton e Ch. Cornwallis si dirigono verso le Caroline contando sull'appoggio delle ingenti forze dei "lealisti" ben organizzati nelle regioni più meridionali del paese;
il morale dell'esercito americano è però a terra:
- Valley Forge, i reparti sono decimati dal freddo e dalle malattie;

Durante la prima metà della guerra, gli inglesi mantengono intatto il dominio dei mari.
Gi americani non hanno una marina degna di questo nome: finiscono per equipaggiare e armare cinquanta unità nella marina continentale e quasi altrettante nelle marine di stato, ma non si tratta di navi da guerra, bensì di mercantili trasformati, o al massimo di piccole fregate.
Il comandante della marina americana più noto è John Paul Jones, un ex mercante di schiavi di origine scozzese.
Abile e coraggioso capitano di fregata, egli attacca il naviglio britannico nella Manica, arriva a inchiodare i cannoni a Whitehaven e, nel settembre 1779, in una battaglia furibonda davanti al promontorio di Flamborough, cattura la fregata britannica da 50 cannoni Serapis, anche se la sua fregata cola a pcco e se il convoglio, che era il suo obiettivo principale, riesce a sfuggirgli.
[Spogliate del fascino della leggenda, le imprese di John Paul Jones si rivelano di scarso significato miliare.]
Più importante è la guerra di corsa che spesso recluta più uomini dell'esercito continentale: più di duemila navi corsare vengono armate durante la guerra, per la maggior parte nella NUOVA INGHILTERRA.
La guerra di corsa oltre ad essere patriottica, rende molto: serve a fondare le fortune di famiglie come i Cabor di Beverley e i Derby di Salem.
Anche se i corsari infliggono gravi danni, la minaccia che essi costituiscono per le linee di rifornimento inglesi attraverso l'Atlantico viene efficacemente sventata, a partire dal 1778, con l'adozione di un efficiente sistema di convogli.
La situazione, tuttavia, muta con l'entrata in guerra della Francia.

Incapaci di ottenere una vittoria decisiva altrove, gli inglesi decidono di trasferire i loro sforzi in una regione in cui una vasta popolazione di schiavi, la vicinanza di indiani ostili e un presunto lealismo sembrano offrire migliori prospettive.
Sulle prime tutto va bene.

Dicembre
29
, la città di Savannah cade in mano agli inglesi e la GEORGIA viene rapidamente occupata.

Fino a questo momento gli americani sono rimasti in un certo senso delusi dagli alleati francesi. Tale delusione deriva dalle operazioni navali condotte di malavoglia quest'anno da d'Estaing.



[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 

 




QUÉBEC
[Aggiunta alle altre province britanniche nel 1763, include la regione sulle due rive del fiume San Lorenzo grossolanamente delimitate da Anticosti a est e il Lago Nipissing a ovest.
Dal 7 nov 1763 la provincia (ex Canada francese) è stata divisa formalmente in tre distretti: Québec, Trois-Rivières, Montréal.]
Governatore della provincia
Hector T. Cramahé
(1770 - 1782)

1778
-



 

TERRANOVA
[Dal 1763 con la costa del Labrador, Iles-de-la-Madeleine e l'isola di Anticosti.]
Governatore della provincia
John Montagu
(1775 - 1778)

1778
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1778
-

 

NOVA SCOTIA
[Dal 1763 comprende la Island of St. John e l'isola di Capo Bretone.]
Governatore della provincia
-

1778
-

 

Nord America Britannico (2)
[15] NEW HAMPSHIRE
Governatore
-
-

1778
-

 





[14] MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1778
-


[13] RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1778
-


[12] CONNECTICUT
Governatore
-
-

1778
-

[11] NEW YORK
[L'anglicanesimo è la religione di stato in quattro contee.]
Governatore
-
-

1778
-

 

[10] NEW JERSEY
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1778
-

 

[09] PENNSYLVANIA
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1778
-

 

[08] DELAWARE
[Non esistono collegamenti fra chiesa e stato e una grande libertà religiosa si è affermata sin dall'inizio.]
Governatore
-
-

1778
-

 

[07] MARYLAND [Colonia reale dal 1750 ]
Governatore
-
-

1778
-






[06] VIRGINIA
Governatore
-
-

1778
-

 





[05] NORTH CAROLINA
[Tratto di terre immediatamente a sud della Virginia, attorno allo stretto di Albemarle.]
Governatore
-
-

1778
-

[04] SUD CAROLINA
Governatore
-
-

1778
-

[03] GEORGIA
Governatore
-
-

1778
-

[02] WEST FLORIDA
Governatore
-
-

1778
-


[01] EAST FLORIDA
Governatore
-
-

1778
-


a

1778
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VII
Albero genealogico
(1749 - 1808)
figlio di Federico V e di Luisa d'Inghilterra;
1766-1808, re di Danimarca e di Norvegia;



1778
-
NORVEGIA
1778
-
ISLANDA
1778
-


1778
REGNO di SVEZIA
Gustavo III
Albero genealogico
(Stoccolma 1746 - 1792)
figlio di Adolfo Federico e di Luisa Ulrica sorella di Federico il Grande;
1771-92, re di Svezia;
1973, 19 agosto [1° colpo di Stato];


1778
-
Nella Dieta del regno (1778-79) il dibattito si aggira unicamente intorno alla libertà religiosa degli stranieri. Essa solo viene propugnata, a differenza di quanto è accaduto nei trent'anni precedenti, nei memoriali che sono stati fatti circolare nelle adunanze preparatorie dei singoli stati.
Così un breve memoriale del barone Ramel propone agli stati laici, nobiltà, borghesia e contadini, che si solleciti il re a sancire il principio della piena libertà religiosa per gli stranieri, rilasciando alla sua prudenza di prendere disposizioni necessarie al riguardo.
Allo stato ecclesiastico sono presentati due memoriali dai prevosti Anders Bäckerström e Naders Chydenius. Quest'ultimo, persona nota per aver già difeso la causa della libertà del lavoro, invoca l'esempio di altri Stati luterani, come quello della Prussia ove da gran tempo i cattolici godono di una piena libertà di culto, senza che con ciò il paese abbia perduto la sua impronta eminentemente evangelica.
Gli stati laici accolgono in massima la proposta, anche se qua e là con qualche riserva, ma nell'adunanza dello stato ecclesiastico, nonostante la parola a sostegno della libertà religiosa vi sia stata chiesta da parecchi, e cioè dallo stesso Naders Chydenius, dal primo predicatore di corte Troil, e dal canonico Fant, ogni discussione viene strozzata, e, non curando le proteste di tali oratori, si procede senz'altro alla votazione, e la proposta viene respinta.
Anzi, di fronte all'approvazione degli altri tre stati, quello ecclesiastico decide di rivolgere ad essi un protocollo di protesta, e di agitare con memoriali e libelli l'opinione pubblica.






1778
REGNO di PORTOGALLO
Maria I di Braganza
Albero genealogico

(Lisbona 1734-Rio de Janeiro 1816)
figlia di Giuseppe I e di Maria Vittoria;
1777-1816, regina di Portogallo;


Pietro III
Albero genealogico

(Lisbona 1717-1786)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1760, sposa Maria, figlia di suo fratello Giuseppe I;
1777-86, re (consorte) di Portogallo;
marito dal 1760 di Maria I, di fatto non esercita alcun potere.


1778
nel Concordato la religione cattolica è considerata come religione di stato, e quindi ufficiale;


a

1778
REGNO di SPAGNA
Carlos III

(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (Carlo);
1735-59, re di Napoli e di Sicilia (Carlo VII);
[vedi sotto]
1759-88, re di Spagna;
1778
-


1778
-
a







1778
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Vittorio Amedeo III
Albero genealogico

(Torino 1726 - Moncalieri 1796)
figlio di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena Cristina d'Assia-Rheinfelds;
?-1773, duca d'Aosta;
1730-73, principe di Piemonte;
1773-96
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo, Monferrato, Finale e Oneglia;
- duca di Savoia re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;


1778
-



1778
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giuseppe Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1777 4 feb - 4 feb 1779, doge di Genova;


1778
-


1778
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise IV Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 19 mag 1701 - Venezia 3 dic 1778)
figlio di Alvise IV Marcantonio e di Paolina Badoer;
1763-78, doge di Venezia; [118°]
1778
Dicembre
3
, muore.

- nunzio pontificio: ? (?-?);
- ambasciatore a Roma: Alvise Tiepolo (1770 -?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore di Francia: ? (?-?)

1778
-




1778
Ducato di Parma e Piacenza
Ferdinando di Borbone
Albero genealogico

(Parma 1751 - Badia di Fontevivo, Parma 1802)
figlio di Filippo di Borbone e di Luisa Elisabetta di Francia;
suo precettore fu il filosofo Condillac ma nulla rimarrà di illuministico nel suo spirito mediocre e bigotto;
1762, dicembre, muore di vaiolo la sua promessa sposa Marie Johanna di Absburgo (1750-1762);
1765-1802, duca di Parma e Piacenza;
1767, 15 ottobre, a 16 anni muore di vaiolo anche la sua seconda promessa sposa Marie Josephe di Absburgo;
dal 1769 è sposato con la duchessa Maria Amalia (1746-1804) figlia di Maria Teresa d'Absburgo;
1778
-



Primo ministro
-
1778

 


1778
Granducato di Toscana
Pietro Leopoldo I
Albero genealogico

(Vienna 1747-1792)
terzogenito di Francesco Stefano di Lorena (Francesco I) e di Maria Teresa d'Austria;
viene educato a Vienna da C.A. Martini e F. Thurn;
1765-90, granduca di Toscana;
1770-79, a Livorno l'editore Aubert ristampa l'Encyclopédie;
1790-92, imperatore del Sacro Romano Impero
e re di Boemia e d'Ungheria;


 

1778
-

1778
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Ferdinando IV
Albero genealogico
(Napoli 1751 - 1825)
figlio di Carlo III re di Spagna e di Maria Amalia di Sassonia;
1759-99, 1799-1806, 1815-16, re di Napoli;
1759-1816, re di Sicilia (Ferdinando III);
dal 1768 è sposato con la duchessa Marie Karoline di Absburgo (1752-1814);



1816-25, re delle Due Sicilie (Ferdinando I di Borbone);

NAPOLI
Primo ministro
marchese della Sambuca
(1768 apr - 1785)
[dal 1775 Maria Carolina d'Absburgo è entrata nel consiglio di stato.]
Ministro degli Esteri
J.F.E. Acton
(1776 - ?)

1778
-



SICILIA
Viceré
[dal 1773 la Sicilia è senza viceré]
1778
-
 

a




Ast, Friedrich (Gotha 1778-Monaco 1841) filologo tedesco;
Fondamenti della filologia (1808)
Edizione e traduzione latina di tutto Platone (1819-32, con gravi difetti, già scoperti da Leopardi)
Lessico platonico (1834-38, tuttora prezioso).

Bayne Hodgson Ross, Charles (1778-1848) militare francese;
comandante del Northumberland, il suo contegno durante la traversata per Sant'Elena viene apprezzato da N. Bonaparte.

Belzoni, Giovanni Battista (Padova 1778-Gwato, Nigeria 1823) viaggiatore ed egittologo italiano, 
Resoconto delle operazioni e delle recenti scoperte in Egitto e Nubia (1820, in inglese).

Bonaparte, Luigi (1778-1846) re d'Olanda;
[Terzo fratello di Napoleone I e padre di Napoleone III.]
quale aiutante di campo del fratello, prende parte alla prima campagna d'Italia e poi alla campagna d'Egitto, al ritorno dalla quale è nominato colonnello dei dragoni;
1803, di carattere ombroso e difficile, si piega malvolentieri a sposare Hortense Beauharnais;
1806, collocato da suo fratello sul trono d'Olanda, non vuole mai rassegnarsi alla sua tutela ed è sempre in conflitto con lui, sia a proposito dell'occupazione francese, che vuole fare cessare, sia a proposito del blocco continentale che mai applica rigorosamente;
1810, abdica; ritiratosi in Austria, vive tre anni in disparte;
1813, fatta una breve apparizione a Parigi, si stabilisce definitivamente in Italia dedicandosi alla composizione di opere storiche e poetiche.

Bourbon, Charles-Ferdinand de – duca di Berry (1778-1820, assassinato)
[Secondo figlio del conte di Artois.]
segue il padre nell'emigrazione e, dopo l'armistizio di Leoben, passa al servizio della Russia;
si trova implicato nei complotti antinapoleonici orditi dal padre e dallo zio.
durante i Cento giorni ha il comando delle truppe reali;
1820, viene assassinato da Louvel.

Brentano, Clemens Maria (Ehrenbreitstein, Coblenza 1778-Aschaffenburg, Baviera 1842) scrittore tedesco.
vedi Il Mondo delle Favole.

Brougham and Vaux, Henry Peter barone di (Edimburgo, 1778-Cannes 1869) politico inglese;
1802, comincia la sua collaborazione alla rivista «Edinburgh Review»;
1810, deputato whig;
1830, pari; consulente legale della regina Carolina, nella procedura di divorzio dal re Giorgio IV;
1830-34, lord cancelliere nei ministeri Grey e Melbourne.

Brown, Thomas (Kirkmabrek, Scozia 1778-Londra 1820) filosofo scozzese;
Ricerca sulla relazione di causa ed effetto (1804, in ed. def. nel 1818).

Bunbury, Henry sir (1778-1860) politico inglese;
[Figlio del celebre caricaturista.]
1809-16, sottosegretario di Stato alla Guerra.

Colborne, John1° barone Seaton [dal dic 1839] (Lyndhurst, Hampshire 16 febbraio 1778 – Torquay, 17 aprile 1863), militare britannico.

Collignon, LouisFranco Cocher detto barone di Kolli (1778-1825) avventuriero militare francese;
deve andare in Inghilterra perché disertore;
inviato dalla polizia inglese nel continente come spia, dopo poco offre i suoi servigi alla duchessa d'Angoulême che accompagna in Spagna;
torna in Francia con i Borbone.

Cunin, Laurent detto Cunin-Gridaine (Sedan, Ardennes 10 luglio 1778 – Sedan 19 aprile 1859) politico francese.

Davy, Humphry (Penzance 1778-Ginevra 1829) chimico inglese, di umili origini, si guadagnava da vivere come aiuto farmacista; dopo essersi fatto notare per la serietà dei suoi studi, si trasferì a Bristol dove poté dedicarsi pienamente alla chimica ed ottenere i primi brillanti risultati;
1799, studiando gli ossidi d'azoto scopre il potere esilarante e anestetico del protossido;
1803, divenuto insegnante di chimica a Londra e membro della Royal Society, si occupa in particolare di elettrochimica;
1807-1808, con i suoi esperimenti con le celle elettrolitiche scompone la calce e la magnesia, rispettivamente in ossigeno e calcio e ossigeno e magnesio; scopre inoltre il sodio e il potassio, isolati rispettivamente dalla soda e dalla potassa ed isola il bario e lo stronzio (tutto questo quattordici anni dopo la tavola di A.-L. Lavoisier ); riesce inoltre a mostrare che un gas verde, ottenuto dal chimico svedese Karl Wilhelm Scheele a partire dall'acido cloridrico, non è un composto dell'acido cloridrico stesso e dell'ossigeno, come si credeva, ma un vero elemento da lui denominato cloro (dal greco "verde"); scopre inoltre che il diamante è costituito da carbonio puro cristallizzato;
1813, con Faraday, nel frattempo da lui scelto come assistente, intraprende un lungo viaggio in Europa, soggiornando anche in Italia, dove studia i vulcani;
1815, al suo ritorno in Inghilterra si interessa delle esplosioni dei gas in miniera, riuscendo a spiegarne le cause: da qui nasce l'idea, realizzata con l'aiuto del suo assistente, della lampada di sicurezza per minatori (lampada Davy ad acetilene);
1820-27, presidente della Royal Society.

De Candolle, Augustin Pyramus (Ginevra 1778-1841) naturalista svizzero, assistente di J.-B. de Lamarck;
Teoria elementare della botanica (1813)
Regni vegetabilis systema naturale (1818-1821, 2 voll., seguita dal figlio Alphonse Louis Pyramus).

Fain, Agathon-Jean-François (1778-1837) funzionario francese;
archivista, addetto agli uffici della Convenzione, poi del Direttorio, soprintendente agli archivi del Consolato e dell'Impero;
1806, diventa segretario di Napoleone I e, in seguito, segretario particolare di Luigi Filippo.

Foscolo, Ugo (Zante 1778-Turnham Green, Londra 1827) poeta italiano.

Garay, Károly Kisfaludy (1778-1830) poeta, pittore, drammaturgo ungherese;
[Fratello minore del più famoso Sándor.]
fondatore della rivista letteraria «Aurora» (1821-1830) che divulgò gli ideali romantici in Ungheria.

Gay-Lussac, Joseph-Louis (Saint-Léonard, Limoges 1778-Parigi 1850) chimico e fisico francese, professore all'École Polytechnique e alla Sorbona; 
1804, esegue due ascensioni in pallone, raggiungendo i 7000 metri, per studiare dal punto di vista fisico-chimico le regioni superiori dell'atmosfera; si interessa anche di chimica organica e inorganica, non soltanto dal punto di vista scientifico ma anche per quanto riguarda le applicazioni industriali (torri di Gay-Lussac: per la produzione dell'acido solforico concentrato); scopre il boro;
1834, professore al Jardin des Plantes di Parigi;
[Leggi di dilatazione dei gas (note anche col nome di leggi di Volta o di Charles (che le avevano ricavate nei casi particolari dell'aria e del vapor d'acqua): il volume (la pressione) di una data massa gassosa, mantenuta a pressione (volume) costante, aumenta per ogni grado centigrado di riscaldamento di 1/273 del valore che aveva a 0 °C.
Legge delle combinazioni semplici: gli elementi gassosi si combinano fra loro in rapporti volumetrici semplici (cioè esprimibili con numeri interi e piccoli p. es. 1:1, 1:2; 2:3) e, se il composto a cui danno luogo è pure gassoso, il suo volume sta in rapporto semplice con quello di ciascuno dei gas reagenti. (vedi A. Avogadro e S. Cannizzaro)].


Hazlitt, William (Maidstone, Kent 1778-Londra 1830) scrittore inglese, figlio di un ministro unitariano che per le sue idee non conformiste dovette emigrare in Irlanda e in America dal 1780 al 1787; giornalista, collaborò alle riviste liberali del tempo: lo «Examiner», «The Champion», il «London Magazine», la «Edimburgh Review»;
Personaggi dei drammi di Shakespeare (1817)
Sui poeti inglesi (1818)
Sugli scrittori comici inglesi (1818)
Saggi politici (1819)
Sulla letteratura drammatica dell'età elisabettiana (1820)
Table Talk (1821-22, Conversazione familiare)
Liber Amoris (1823)
Lo spirito dei tempi (1825)
La vita di Napoleone (1826-30)
Morì povero e impopolare a 52 anni.

Jahn, Friedrich Ludwig (Lanz, Brandeburgo 1778-Freyburg an der Unstrut, Turingia 1852) politico e scrittore tedesco, "maestro" di Goebbels, animatore dei Burschenschaft (corpi di volontari e associazioni studentesche) che ebbero notevole peso nelle guerre di liberazione sfocianti nella definitiva sconfitta di Napoleone I;
Deutsches Volkstum (1810, Il senso del popolo tedesco)
1811, organizza nella Hasenheide i famosi corsi di ginnastica; 
1819, arrestato per demagogia, si stabilisce a Freyburg an der Unstrut, continuando ad operare come agitatore;
1848, deputato al parlamento rivoluzionario di Francoforte.

Lechi, Teodoro (Brescia 1778 [?1776]-Milano 1866 [1867]) militare italiano;
[14° figlio del conte Faustino.] 
1797, 18 marzo, aderisce all'insurrezione bresciana; combatte agli ordini di N. Bonaparte nelle campagne d'Italia e nelle successive guerre raggiungendo il grado di generale di divisione;
1812, si batte con valore nella campagna di Russia dove ha il comando della guardia imperiale;
1813-14, partecipa alle operazioni in Italia settentrionale;
1814, dicembre, arrestato e condannato per la sua partecipazione a una congiura militare antiaustriaca;
1819, è rimesso in libertà;
1848, ha il comando delle forze armate organizzate dall'esercito provvisorio lombardo;
1849-59, esule in Piemonte;
1867, dicembre, muore.

Lemercier de Longpré, Charles – barone d'Haussez (Neufchâtel-en-Bray, Normandie 20 ottobre 1778 – Saint-Saëns, Seine-Inférieure 10 novembre 1854) politico francese;
[Proviene da una famiglia di magistrati legati all'Ancien Régime.]

Malvestiti, Maurizio (1778- Brescia 1865) frate francescano bresciano;
1804, 26enne, già laureato a Ferrara, insegna teologia a Roma nel convento dell'Aracoeli;
con il permesso di Pio VII diventa precettore dei figli di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone I;
per circa trentasei anni è anche l'amico, il consigliere di Luciano Bonaparte che accomagna a Malta, Londra e Parigi;
alla caduta di Napoleone I vive ancora con i Bonaparte a Roma e a Canino, confortatore della madre Letizia e specialmente di Costanza che entra fra le Dame del Sacro Cuore;
Muséum étrusque de Lucien Bonaparte, Fouilles de 1828 à 1829 (Viterbo, in quattro voll., sugli scavi archeologici, di cui è direttore, da lui illustrati)
1845, tiene una conferenza all'Accademia Arcadica sulla "Melometria";
1849, 1° aprile, ultima delle dieci giornate di Brescia; già provinciale nella città, ha il difficile compito di mediare tra le forze austriache del generale J.J. von Haynau e la città di Brescia insorta;
1855, assiste i malati di colera;
1856, ambasciatore di Pio IX a Parigi per chiedere l'estensione del protettorato francese sui Luoghi Santi;
1865, muore.

Mansel, John (1778-1863) militare inglese;
colonnello comandante di un reggimento di fanteria di guarnigione a Sant'Elena.

Menneval, Claude-Françoisbarone di Méneval (Parigi 2 aprile 1778 - Paris 18 giugno 1850) funzionario francese, segretario intimo di Napoleone I.

Mesgrigny, Adrien-Charles di (1778-1849) scudiero di N. Bonaparte;
lo segue in tutte le sue campagne;
durante la Restaurazione è tenuto sotto sorveglianza per qualche anno;
dopo la rivoluzione di luglio diventa deputato.

Palmieri, Niccolò (Termini Imerese 1778-Palermo 1837) storico ed economista siciliano, allievo di R. Gregorio e di P. Balsamo, visse a lungo in Inghilterra e in altri paesi europei;
1812, membro del parlamento siciliano e dei due parlamenti successivi è convinto fautore della costituzione del 1812 che difende strenuamente all'indomani della restaurazione Borboneca con l'opera, conosciuta benissimo nella copia manoscritta:
Saggio storico politico sulla costituzione del regno di Sicilia (Lugano 1847, postuma a cura di M. Amari)
Saggio sulle cause e i rimedi delle angustie agrarie della Sicilia (1826)
Somma della storia di Sicilia (1834-41, in 5 voll.).

Peyronnet, Charles-Ignace (o Pierre-Denis) de – conte (Bordeaux, dipartimento della Gironda 9 ottobre 1778 – nel suo castello a Saint-Louis-de-Montferrand, Gironda 2 gennaio 1854) politico francese, ultra-realista (o ultras);
Il fut président du tribunal de Bordeaux en 1815. Hostile à l'Empire, il se rallia aux Bourbons, à la Restauration.
Ultra, il fit voter toutes les mesures réclamées par ses semblables : loi sur le sacrilège, loi du droit d'aînesse, loi de 1827 sur la presse.
[Figlio dello scudiero-cavaliere Jean-Louis Peyronnet, presidente tesoriere di Francia onorario all'ufficio delle Finanze di Guyenne, e di Rose Beau, della parrocchia di Puypaulin.
Suo padre, che aveva acquistato poco tempo prima del 1789 una carica di segretario del re, che conferiva la nobiltà, è morto ghigliottinato durante il Terrore.]

1796, dopo gli studi di diritto presso Ferrère, viene ammesso avvocato, proprio come il suo amico d'infanzia e poi rivale politico visconte di Martignac; assieme a questi è membro della "Société des Vaudevillistes" di Bordeaux;
1815, 26 ottobre, viene nominato presidente del tribunale di prima istanza di Bordeaux;
1816, è nominato procuratore generale a Bourges;
1820, 13 novembre, eletto deputato del gran collegio del Cher, si stabilisce a Parigi; è nominato procuratore generale alla corte reale di Rouen;
1821, 14 dic-4 gen 1828, ministro della Giustizia nel "governo Villèle";
1822, 17 agosto, re Louis XVIII lo crea conte, così come i suoi colleghi J.-B. de Villèle, primo ministro, e J.-J- de Corbière, ministro dell'Interno; lo stesso anno è nominato ufficiale della " Légion d'honneur"; 6 set-29 ott, ministro dell'Interno, ad interim;
1824, 6 marzo, rieletto deputato del Cher e deputato della Gironde, opta per la seconda;
1825, diviene membro del Consiglio privato e viene fatto grandufficiale della "Légion d'honneur"; 9 lug-2 ago, ministro dell'Interno, ad interim;
1826, 30 ago-19 set, ministro dell'Interno, ad interim;
1828, 4 gennaio, viene fatto pari di Francia da Charles X; 5 gennaio, lascia il ministero della Giustizia;
1830, 19 mag-29 lug, ministro dell'Interno, per la quarta volta, posto che occupa fino alla caduta del regime; il giorno dopo la "Rivoluzione di luglio", compare con i signori J. de Polignac, de Chantelauze e de Guernon-Ranville dinanzi alla Corte dei Pari; sotto accusa di alto tradimento, viene condannato con i suoi colleghi alla prigione perpetua e alla degradazione civica; viene rinchiuso nel forte di Ham;
1836, 17 ottobre, ottiene la remissione della pena in seguito alla grazia collettiva decisa su proposta del "I governo Molé"; fa quindi ritorno nel suo castello a Saint-Louis-de-Montferrand per dedicarsi completamente alla sua passione per la poesia;
1854, 2 gennaio, muore nel suo castello.

Portalis, Joseph-Marie (1778-1858) politico francese;
[Figlio di Jean-Etienne-Marie.]
comincia da giovane ad occuparsi di politica e inizia l'attività giornalistica;
1799, tornato col padre in Francia dopo il 18 brumaio, il Primo Console lo incarica dei negoziati di Amiens e in seguito diventa segretario generale del padre allora ministro del Culto;
dopo la morte del padre (1807), Napoleone I lo nomina direttore generale della libreria.
1811, viene esiliato;
1813, viene nominato presidente della corte imperiale di Angers;
in seguito viene creato pari di Francia da Louis XVIII e senatore da Napoleone III.

San Martin, José de (Yapeyú, odierna San Martin, Argentina 1778-Boulogne-sur-Mer, Francia 1850) militare e politico argentino, figlio di un funzionario spagnolo;
1791-1811, serve nell'esercito spagnolo e combatte contro i francesi di Napoleone I;
1812, influenzato dalle idee liberali e massoniche, ritorna in Argentina con altri militari spagnoli di origine americana per combattere nelle file degli indipendentisti e organizza il gruppo dei granatieri a cavallo che costituiscono il nerbo delle sue forze;
1817, con l'aiuto della provincia di Buenos Aires e di quella di Cuyo realizza una fortunata spedizione contro il Cile attraverso le Ande; 12 febbraio, vince le forze legittimiste a Chacabuco, occupando poi Santiago (dove B. O'Higgins è stato nominato capo della repubblica cilena);
1818, 5 aprile, consolida i suoi successi con la battaglia del Maipo;
1820, iniziata con soli 4000 uomini la campagna di liberazione del Perú, mira a procurarsi l'alleanza dei creoli della costa sfruttando il disagio che deriva loro dal blocco navale;
1821, 9 luglio, accolto da sollevazioni spontanee in quasi tutto il paese, conquista Lima e viene nominato "protettore" del Perú indipendente, dopo il fallimento di un accordo con i legittimisti per la creazione di un Perú monarchico;
1822, luglio, si incontra con S. Bolivar, al quale ha chiesto aiuto in seguito alle difficoltà create dalla resistenza legittimista e dallo scarso aiuto dei locali, che pone però come condizione il suo ritiro dal Perú; 20 settembre, fallita la sua proposta di azione congiunta, dà le dimissioni;
1824, emigra in Europa dove rimane sino alla morte.

Settimo, Ruggero (Palermo 1778-Malta 1863) politico siciliano.

Sylvère Gaye, Jean-Baptiste – visconte di Martignac (Bordeaux 20 giugno 1778 – Parigi 3 aprile 1832) politico francese;
1798, diventa segretario di Emmanuel Joseph Sieyès;
dopo aver servito per un certo periodo nell'esercito, si dedica alla letteratura, scrivendo numerose operette;
1804, sotto l'Impero pratica la professione legale con successo a Bordeaux;
1818, diviene avvocato generale del "cour royale";
1819, è nominato procuratore generale a Limoges;
1821, viene eletto alla Camera dei Deputati, dove sostiene le politiche ultrarealiste di J.-B. de Villèle;
1822, divenne consigliere di Stato;
1823, segue il duca d'Angouléme in Spagna come commissario civile;
1824, viene creato visconte; è anche nominato direttore generale del catasto e del demanio;
a contatto con la politica reale, le sue convinzioni ultrarealiste mutano gradualmente avvicinandosi a quelle dei Dottrinari;
1828, alla caduta di J.-B. de Villèle, Carlo X lo sceglie per portare avanti una nuova politica di compromesso; 4 gen-8 ago 1829, è nominato ministro degli Interni e, sebbene non abbia assunto il titolo di presidente, è in pratica il capo del Gabinetto; Egli riuscì a far approvare l'atto che abolisce la censura sulla stampa e a persuadere il re a firmare le ordinanze del 16 giugno 1828 sui Gesuiti e i piccoli seminari; viene attaccato sia dall'estrema destra che dall'estrema sinistra;
1829, aprile, una coalizione di questi gruppi lo batte alla Camera; agosto, Carlo X, che non ha mai creduto nella sua politica, lo sostituisce con il principe J. de Polignac;
1830, marzo, è insieme alla maggioranza contro le famose ordinanze; luglio, durante la rivoluzione che segue rimane fedele alle proprie convinzioni legittimiste; dicembre, la sua ultima apparizione pubblica è alla Camera dei Pari in difesa del principe J. de Polignac;
Bordeaux au mois de Mars 1815 (1830)
Essai historique sur les révolutions d'Espagne et l'intervention française de 1823 (1832)
1832, 3 aprile, muore a Parigi.

Silvestri, Giovanni (1778-1855) tipografo ed editore italiano;
1802-13, realizza quattro "Biblioteche scelte" mettendosi in concorrenza con A.F. Stella.

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«segue da 1777»
1778
Francia
Mirabeau pubblica il suo opuscolo Sur la liberté de la presse: imité de l'anglais (Londres 1778).
Avrò un'importanza determinante nel provocare la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino.
Italia
Firenze
a cura del bibliotecario A.M. Bandini esce Catalogus Codicum Italicorum (Firenze, Typis Cæsaris, 1778).
[Il catalogo, 1 volume in-folio grande, completa ma non esaurisce la serie iniziata nel 1752 dalll'allora Imperiali Typographia. Tra il 1791 e il 1793 infatti altri tre volumi saranno dedicati alle acquisizioni di manoscritti dopo il 1778.]
«segue 1779»

Teatro alla Scala

1778, 3 agosto, Milano, con L'Europa riconosciuta di A. Salieri viene inaugurato il teatro;
la sua costruzione, approvata nel 1776, da Maria Teresa d'Asburgo e compiuto su progetto di G. Piermarini, viene eseguita sul luogo occupato dalla chiesa medievale di Santa Maria della Scala;
1943, viene distrutto parzialmente da un bombardamento
1946, 11 maggio, viene riaperto.

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