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Papa
Pio VI (1775-99) |
ANNO 1778
– Ast, Friedrich (Gotha 1778-Monaco
1841) filologo tedesco;
Torna suFondamenti della filologia (1808) Edizione e traduzione latina di tutto Platone (1819-32, con gravi difetti, già scoperti da Leopardi) Lessico platonico (1834-38, tuttora prezioso). – Bayne Hodgson Ross, Charles (1778-1848) militare francese; comandante del Northumberland, il suo contegno durante la traversata per Sant'Elena viene apprezzato da N. Bonaparte. – Belzoni, Giovanni Battista (Padova 1778-Gwato, Nigeria 1823) viaggiatore ed egittologo italiano, Resoconto delle operazioni e delle recenti scoperte in Egitto e Nubia (1820, in inglese). – Bonaparte, Luigi (1778-1846) re d'Olanda; [Terzo fratello di Napoleone I e padre di Napoleone III.] quale aiutante di campo del fratello, prende parte alla prima campagna d'Italia e poi alla campagna d'Egitto, al ritorno dalla quale è nominato colonnello dei dragoni; 1803, di carattere ombroso e difficile, si piega malvolentieri a sposare Hortense Beauharnais; 1806, collocato da suo fratello sul trono d'Olanda, non vuole mai rassegnarsi alla sua tutela ed è sempre in conflitto con lui, sia a proposito dell'occupazione francese, che vuole fare cessare, sia a proposito del blocco continentale che mai applica rigorosamente; 1810, abdica; ritiratosi in Austria, vive tre anni in disparte; 1813, fatta una breve apparizione a Parigi, si stabilisce definitivamente in Italia dedicandosi alla composizione di opere storiche e poetiche. – Bourbon, Charles-Ferdinand de – duca di Berry (1778-1820, assassinato) [Secondo figlio del conte di Artois.] segue il padre nell'emigrazione e, dopo l'armistizio di Leoben, passa al servizio della Russia; si trova implicato nei complotti antinapoleonici orditi dal padre e dallo zio. durante i Cento giorni ha il comando delle truppe reali; 1820, viene assassinato da Louvel. – Brentano, Clemens Maria (Ehrenbreitstein, Coblenza 1778-Aschaffenburg, Baviera 1842) scrittore tedesco. vedi Il Mondo delle Favole. – Brougham and Vaux, Henry Peter barone di (Edimburgo, 1778-Cannes 1869) politico inglese; 1802, comincia la sua collaborazione alla rivista «Edinburgh Review»; 1810, deputato whig; 1830, pari; consulente legale della regina Carolina, nella procedura di divorzio dal re Giorgio IV; 1830-34, lord cancelliere nei ministeri Grey e Melbourne. – Brown, Thomas (Kirkmabrek, Scozia 1778-Londra 1820) filosofo scozzese; Ricerca sulla relazione di causa ed effetto (1804, in ed. def. nel 1818). – Bunbury, Henry sir (1778-1860) politico inglese; [Figlio del celebre caricaturista.] 1809-16, sottosegretario di Stato alla Guerra. – Colborne, John – 1° barone Seaton [dal dic 1839] (Lyndhurst, Hampshire 16 febbraio 1778 – Torquay, 17 aprile 1863), militare britannico. – Collignon, Louis – Franco Cocher detto barone di Kolli (1778-1825) avventuriero militare francese; deve andare in Inghilterra perché disertore; inviato dalla polizia inglese nel continente come spia, dopo poco offre i suoi servigi alla duchessa d'Angoulême che accompagna in Spagna; torna in Francia con i Borbone. – Cunin, Laurent detto Cunin-Gridaine (Sedan, Ardennes 10 luglio 1778 – Sedan 19 aprile 1859) politico francese. – Davy, Humphry (Penzance 1778-Ginevra 1829) chimico inglese, di umili origini, si guadagnava da vivere come aiuto farmacista; dopo essersi fatto notare per la serietà dei suoi studi, si trasferì a Bristol dove poté dedicarsi pienamente alla chimica ed ottenere i primi brillanti risultati; 1799, studiando gli ossidi d'azoto scopre il potere esilarante e anestetico del protossido; 1803, divenuto insegnante di chimica a Londra e membro della Royal Society, si occupa in particolare di elettrochimica; 1807-1808, con i suoi esperimenti con le celle elettrolitiche scompone la calce e la magnesia, rispettivamente in ossigeno e calcio e ossigeno e magnesio; scopre inoltre il sodio e il potassio, isolati rispettivamente dalla soda e dalla potassa ed isola il bario e lo stronzio (tutto questo quattordici anni dopo la tavola di A.-L. Lavoisier ); riesce inoltre a mostrare che un gas verde, ottenuto dal chimico svedese Karl Wilhelm Scheele a partire dall'acido cloridrico, non è un composto dell'acido cloridrico stesso e dell'ossigeno, come si credeva, ma un vero elemento da lui denominato cloro (dal greco "verde"); scopre inoltre che il diamante è costituito da carbonio puro cristallizzato; 1813, con Faraday, nel frattempo da lui scelto come assistente, intraprende un lungo viaggio in Europa, soggiornando anche in Italia, dove studia i vulcani; 1815, al suo ritorno in Inghilterra si interessa delle esplosioni dei gas in miniera, riuscendo a spiegarne le cause: da qui nasce l'idea, realizzata con l'aiuto del suo assistente, della lampada di sicurezza per minatori (lampada Davy ad acetilene); 1820-27, presidente della Royal Society. – De Candolle, Augustin Pyramus (Ginevra 1778-1841) naturalista svizzero, assistente di J.-B. de Lamarck; Teoria elementare della botanica (1813) Regni vegetabilis systema naturale (1818-1821, 2 voll., seguita dal figlio Alphonse Louis Pyramus). – Fain, Agathon-Jean-François (1778-1837) funzionario francese; archivista, addetto agli uffici della Convenzione, poi del Direttorio, soprintendente agli archivi del Consolato e dell'Impero; 1806, diventa segretario di Napoleone I e, in seguito, segretario particolare di Luigi Filippo. – Foscolo, Ugo (Zante 1778-Turnham Green, Londra 1827) poeta italiano. – Garay, Károly Kisfaludy (1778-1830) poeta, pittore, drammaturgo ungherese; [Fratello minore del più famoso Sándor.] fondatore della rivista letteraria «Aurora» (1821-1830) che divulgò gli ideali romantici in Ungheria. – Gay-Lussac, Joseph-Louis (Saint-Léonard, Limoges 1778-Parigi 1850) chimico e fisico francese, professore all'École Polytechnique e alla Sorbona; 1804, esegue due ascensioni in pallone, raggiungendo i 7000 metri, per studiare dal punto di vista fisico-chimico le regioni superiori dell'atmosfera; si interessa anche di chimica organica e inorganica, non soltanto dal punto di vista scientifico ma anche per quanto riguarda le applicazioni industriali (torri di Gay-Lussac: per la produzione dell'acido solforico concentrato); scopre il boro; 1834, professore al Jardin des Plantes di Parigi; [Leggi di dilatazione dei gas (note anche col nome di leggi di Volta o di Charles (che le avevano ricavate nei casi particolari dell'aria e del vapor d'acqua): il volume (la pressione) di una data massa gassosa, mantenuta a pressione (volume) costante, aumenta per ogni grado centigrado di riscaldamento di 1/273 del valore che aveva a 0 °C. Legge delle combinazioni semplici: gli elementi gassosi si combinano fra loro in rapporti volumetrici semplici (cioè esprimibili con numeri interi e piccoli p. es. 1:1, 1:2; 2:3) e, se il composto a cui danno luogo è pure gassoso, il suo volume sta in rapporto semplice con quello di ciascuno dei gas reagenti. (vedi A. Avogadro e S. Cannizzaro)]. – Hazlitt, William (Maidstone, Kent 1778-Londra 1830) scrittore inglese, figlio di un ministro unitariano che per le sue idee non conformiste dovette emigrare in Irlanda e in America dal 1780 al 1787; giornalista, collaborò alle riviste liberali del tempo: lo «Examiner», «The Champion», il «London Magazine», la «Edimburgh Review»; Personaggi dei drammi di Shakespeare (1817) Sui poeti inglesi (1818) Sugli scrittori comici inglesi (1818) Saggi politici (1819) Sulla letteratura drammatica dell'età elisabettiana (1820) Table Talk (1821-22, Conversazione familiare) Liber Amoris (1823) Lo spirito dei tempi (1825) La vita di Napoleone (1826-30) Morì povero e impopolare a 52 anni. – Jahn, Friedrich Ludwig (Lanz, Brandeburgo 1778-Freyburg an der Unstrut, Turingia 1852) politico e scrittore tedesco, "maestro" di Goebbels, animatore dei Burschenschaft (corpi di volontari e associazioni studentesche) che ebbero notevole peso nelle guerre di liberazione sfocianti nella definitiva sconfitta di Napoleone I; Deutsches Volkstum (1810, Il senso del popolo tedesco) 1811, organizza nella Hasenheide i famosi corsi di ginnastica; 1819, arrestato per demagogia, si stabilisce a Freyburg an der Unstrut, continuando ad operare come agitatore; 1848, deputato al parlamento rivoluzionario di Francoforte. – Lechi, Teodoro (Brescia 1778 [?1776]-Milano 1866 [1867]) militare italiano; [14° figlio del conte Faustino.] 1797, 18 marzo, aderisce all'insurrezione bresciana; combatte agli ordini di N. Bonaparte nelle campagne d'Italia e nelle successive guerre raggiungendo il grado di generale di divisione; 1812, si batte con valore nella campagna di Russia dove ha il comando della guardia imperiale; 1813-14, partecipa alle operazioni in Italia settentrionale; 1814, dicembre, arrestato e condannato per la sua partecipazione a una congiura militare antiaustriaca; 1819, è rimesso in libertà; 1848, ha il comando delle forze armate organizzate dall'esercito provvisorio lombardo; 1849-59, esule in Piemonte; 1867, dicembre, muore. – Lemercier de Longpré, Charles – barone d'Haussez (Neufchâtel-en-Bray, Normandie 20 ottobre 1778 – Saint-Saëns, Seine-Inférieure 10 novembre 1854) politico francese; [Proviene da una famiglia di magistrati legati all'Ancien Régime.] – Malvestiti, Maurizio (1778- Brescia 1865) frate francescano bresciano; 1804, 26enne, già laureato a Ferrara, insegna teologia a Roma nel convento dell'Aracoeli; con il permesso di Pio VII diventa precettore dei figli di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone I; per circa trentasei anni è anche l'amico, il consigliere di Luciano Bonaparte che accomagna a Malta, Londra e Parigi; alla caduta di Napoleone I vive ancora con i Bonaparte a Roma e a Canino, confortatore della madre Letizia e specialmente di Costanza che entra fra le Dame del Sacro Cuore; Muséum étrusque de Lucien Bonaparte, Fouilles de 1828 à 1829 (Viterbo, in quattro voll., sugli scavi archeologici, di cui è direttore, da lui illustrati) 1845, tiene una conferenza all'Accademia Arcadica sulla "Melometria"; 1849, 1° aprile, ultima delle dieci giornate di Brescia; già provinciale nella città, ha il difficile compito di mediare tra le forze austriache del generale J.J. von Haynau e la città di Brescia insorta; 1855, assiste i malati di colera; 1856, ambasciatore di Pio IX a Parigi per chiedere l'estensione del protettorato francese sui Luoghi Santi; 1865, muore. – Mansel, John (1778-1863) militare inglese; colonnello comandante di un reggimento di fanteria di guarnigione a Sant'Elena. – Menneval, Claude-François – barone di Méneval (Parigi 2 aprile 1778 - Paris 18 giugno 1850) funzionario francese, segretario intimo di Napoleone I. – Mesgrigny, Adrien-Charles di (1778-1849) scudiero di N. Bonaparte; lo segue in tutte le sue campagne; durante la Restaurazione è tenuto sotto sorveglianza per qualche anno; dopo la rivoluzione di luglio diventa deputato. – Palmieri, Niccolò (Termini Imerese 1778-Palermo 1837) storico ed economista siciliano, allievo di R. Gregorio e di P. Balsamo, visse a lungo in Inghilterra e in altri paesi europei; 1812, membro del parlamento siciliano e dei due parlamenti successivi è convinto fautore della costituzione del 1812 che difende strenuamente all'indomani della restaurazione Borboneca con l'opera, conosciuta benissimo nella copia manoscritta: Saggio storico politico sulla costituzione del regno di Sicilia (Lugano 1847, postuma a cura di M. Amari) Saggio sulle cause e i rimedi delle angustie agrarie della Sicilia (1826) Somma della storia di Sicilia (1834-41, in 5 voll.). – Peyronnet, Charles-Ignace (o Pierre-Denis) de – conte (Bordeaux, dipartimento della Gironda 9 ottobre 1778 – nel suo castello a Saint-Louis-de-Montferrand, Gironda 2 gennaio 1854) politico francese, ultra-realista (o ultras); Il fut président du tribunal de Bordeaux en 1815. Hostile à l'Empire, il se rallia aux Bourbons, à la Restauration. Ultra, il fit voter toutes les mesures réclamées par ses semblables : loi sur le sacrilège, loi du droit d'aînesse, loi de 1827 sur la presse. [Figlio dello scudiero-cavaliere Jean-Louis Peyronnet, presidente tesoriere di Francia onorario all'ufficio delle Finanze di Guyenne, e di Rose Beau, della parrocchia di Puypaulin. Suo padre, che aveva acquistato poco tempo prima del 1789 una carica di segretario del re, che conferiva la nobiltà, è morto ghigliottinato durante il Terrore.] 1796, dopo gli studi di diritto presso Ferrère, viene ammesso avvocato, proprio come il suo amico d'infanzia e poi rivale politico visconte di Martignac; assieme a questi è membro della "Société des Vaudevillistes" di Bordeaux; 1815, 26 ottobre, viene nominato presidente del tribunale di prima istanza di Bordeaux; 1816, è nominato procuratore generale a Bourges; 1820, 13 novembre, eletto deputato del gran collegio del Cher, si stabilisce a Parigi; è nominato procuratore generale alla corte reale di Rouen; 1821, 14 dic-4 gen 1828, ministro della Giustizia nel "governo Villèle"; 1822, 17 agosto, re Louis XVIII lo crea conte, così come i suoi colleghi J.-B. de Villèle, primo ministro, e J.-J- de Corbière, ministro dell'Interno; lo stesso anno è nominato ufficiale della " Légion d'honneur"; 6 set-29 ott, ministro dell'Interno, ad interim; 1824, 6 marzo, rieletto deputato del Cher e deputato della Gironde, opta per la seconda; 1825, diviene membro del Consiglio privato e viene fatto grandufficiale della "Légion d'honneur"; 9 lug-2 ago, ministro dell'Interno, ad interim; 1826, 30 ago-19 set, ministro dell'Interno, ad interim; 1828, 4 gennaio, viene fatto pari di Francia da Charles X; 5 gennaio, lascia il ministero della Giustizia; 1830, 19 mag-29 lug, ministro dell'Interno, per la quarta volta, posto che occupa fino alla caduta del regime; il giorno dopo la "Rivoluzione di luglio", compare con i signori J. de Polignac, de Chantelauze e de Guernon-Ranville dinanzi alla Corte dei Pari; sotto accusa di alto tradimento, viene condannato con i suoi colleghi alla prigione perpetua e alla degradazione civica; viene rinchiuso nel forte di Ham; 1836, 17 ottobre, ottiene la remissione della pena in seguito alla grazia collettiva decisa su proposta del "I governo Molé"; fa quindi ritorno nel suo castello a Saint-Louis-de-Montferrand per dedicarsi completamente alla sua passione per la poesia; 1854, 2 gennaio, muore nel suo castello. – Portalis, Joseph-Marie (1778-1858) politico francese; [Figlio di Jean-Etienne-Marie.] comincia da giovane ad occuparsi di politica e inizia l'attività giornalistica; 1799, tornato col padre in Francia dopo il 18 brumaio, il Primo Console lo incarica dei negoziati di Amiens e in seguito diventa segretario generale del padre allora ministro del Culto; dopo la morte del padre (1807), Napoleone I lo nomina direttore generale della libreria. 1811, viene esiliato; 1813, viene nominato presidente della corte imperiale di Angers; in seguito viene creato pari di Francia da Louis XVIII e senatore da Napoleone III. – San Martin, José de (Yapeyú, odierna San Martin, Argentina 1778-Boulogne-sur-Mer, Francia 1850) militare e politico argentino, figlio di un funzionario spagnolo; 1791-1811, serve nell'esercito spagnolo e combatte contro i francesi di Napoleone I; 1812, influenzato dalle idee liberali e massoniche, ritorna in Argentina con altri militari spagnoli di origine americana per combattere nelle file degli indipendentisti e organizza il gruppo dei granatieri a cavallo che costituiscono il nerbo delle sue forze; 1817, con l'aiuto della provincia di Buenos Aires e di quella di Cuyo realizza una fortunata spedizione contro il Cile attraverso le Ande; 12 febbraio, vince le forze legittimiste a Chacabuco, occupando poi Santiago (dove B. O'Higgins è stato nominato capo della repubblica cilena); 1818, 5 aprile, consolida i suoi successi con la battaglia del Maipo; 1820, iniziata con soli 4000 uomini la campagna di liberazione del Perú, mira a procurarsi l'alleanza dei creoli della costa sfruttando il disagio che deriva loro dal blocco navale; 1821, 9 luglio, accolto da sollevazioni spontanee in quasi tutto il paese, conquista Lima e viene nominato "protettore" del Perú indipendente, dopo il fallimento di un accordo con i legittimisti per la creazione di un Perú monarchico; 1822, luglio, si incontra con S. Bolivar, al quale ha chiesto aiuto in seguito alle difficoltà create dalla resistenza legittimista e dallo scarso aiuto dei locali, che pone però come condizione il suo ritiro dal Perú; 20 settembre, fallita la sua proposta di azione congiunta, dà le dimissioni; 1824, emigra in Europa dove rimane sino alla morte. – Settimo, Ruggero (Palermo 1778-Malta 1863) politico siciliano. – Sylvère Gaye, Jean-Baptiste – visconte di Martignac (Bordeaux 20 giugno 1778 – Parigi 3 aprile 1832) politico francese; 1798, diventa segretario di Emmanuel Joseph Sieyès; dopo aver servito per un certo periodo nell'esercito, si dedica alla letteratura, scrivendo numerose operette; 1804, sotto l'Impero pratica la professione legale con successo a Bordeaux; 1818, diviene avvocato generale del "cour royale"; 1819, è nominato procuratore generale a Limoges; 1821, viene eletto alla Camera dei Deputati, dove sostiene le politiche ultrarealiste di J.-B. de Villèle; 1822, divenne consigliere di Stato; 1823, segue il duca d'Angouléme in Spagna come commissario civile; 1824, viene creato visconte; è anche nominato direttore generale del catasto e del demanio; a contatto con la politica reale, le sue convinzioni ultrarealiste mutano gradualmente avvicinandosi a quelle dei Dottrinari; 1828, alla caduta di J.-B. de Villèle, Carlo X lo sceglie per portare avanti una nuova politica di compromesso; 4 gen-8 ago 1829, è nominato ministro degli Interni e, sebbene non abbia assunto il titolo di presidente, è in pratica il capo del Gabinetto; Egli riuscì a far approvare l'atto che abolisce la censura sulla stampa e a persuadere il re a firmare le ordinanze del 16 giugno 1828 sui Gesuiti e i piccoli seminari; viene attaccato sia dall'estrema destra che dall'estrema sinistra; 1829, aprile, una coalizione di questi gruppi lo batte alla Camera; agosto, Carlo X, che non ha mai creduto nella sua politica, lo sostituisce con il principe J. de Polignac; 1830, marzo, è insieme alla maggioranza contro le famose ordinanze; luglio, durante la rivoluzione che segue rimane fedele alle proprie convinzioni legittimiste; dicembre, la sua ultima apparizione pubblica è alla Camera dei Pari in difesa del principe J. de Polignac; Bordeaux au mois de Mars 1815 (1830) Essai historique sur les révolutions d'Espagne et l'intervention française de 1823 (1832) 1832, 3 aprile, muore a Parigi. – Silvestri, Giovanni (1778-1855) tipografo ed editore italiano; 1802-13, realizza quattro "Biblioteche scelte" mettendosi in concorrenza con A.F. Stella. |
«segue da 1777» Teatro alla Scala 1778, 3 agosto, Milano, con L'Europa riconosciuta di A.
Salieri viene inaugurato il teatro; |