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Papa segretario di Stato: cardinale Torrigiani; Grande carestia (1764-67) nello Stato Pontificio e in altre zone d'Italia. 1766
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ANNO 1766
– Arnault, Antoine-Vincent (Parigi
1766-Goderville, Le Havre 1834) drammaturgo francese;
Torna suScipion consul (1804, Scipione console, tragedia) Les guelfes et les gibelins (1827, I guelfi e i ghibellini) Souvenirs et regrets d'un vieil auteur dramatique (1829, Ricordi e rimpianti di un vecchio dilettante drammaturgo) La feuille (lirica ripresa da G. Leopardi nella sua Imitazione). – Bachasson, Jean-Pierre – conte di Montalivet (Sarreguemines 5 lugliio 1766 – château de Lagrange-Montalivet, comune di Saint-Bouize, 22 gennaio 1823) politico francese. – Bessières, Jean-Baptiste – duca d'Istria (1766-1813) maresciallo di Francia; 1791-92, è nella guardia costituzionale di Louis XVI; 1796-97, prende parte alla prima campagna d'Italia; poi segue N. Bonaparte in Egitto e si distingue a Marengo; 1805, maresciallo dell'impero; 1809, comandante della cavalleria della Guardia, duca d'Istria; partecipa alle campagne d'Austria, di Prussia, di Polonia e di Spagna contribuendo efficacemente alle vittorie francesi; 1813, alla vigilia della campagna di Lutzen, viene ucciso da un colpo di cannone. – Bloomfield, Robert (Honington, Suffolk 1766-Shefford, Bedfordshire 1823) poeta inglese, autodidatta; The farmer's boy (1800, Il ragazzo della fattoria). – Bonel, Pierre (1766-1796) militare francese; alla vigilia della Rivoluzione è sergente in un reggimento di fanteria, poi ufficiale; 1793, si fa notare nell'esercito dei Pirenei Orientali e viene promosso generale; nello stesso anno è ferito a Loano; 1796, muore a Millesimo. – Botta, Carlo (San Giorgio Canavese, Torino 1766-Parigi 1837) politico e storico italiano; di professione medico, entusiasta per le idee rivoluzionarie, si arruolò nell'esercito francese e col corpo di spedizione che occupò i territori della estinta Repubblica Veneta fu inviato a Corfù a dirigere l'ospedale militare; Camillo o Veio conquistata Storia naturale e medica dell'isola di Corfù Proposizione ai lombardi di una maniera di governo libero (1797) 1798, membro del governo provvisorio in Piemonte; 1799, è in Francia, quindi segue, come chirurgo militare, N. Bonaparte nella campagna d'Italia e dopo Marengo viene nominato nella consulta addetta alla commissione di governo, finché unito il Piemonte alla Francia quale parte dell'Impero, si stabilisce a Parigi essendo stato eletto deputato al corpo legislativo per il dipartimento della Dora; Storia della guerra d'indipendenza degli Stati Uniti d'America (1809) la caduta di Napoleone I lo riduce in gravi ristrettezze; 1817-21, assunta la cittadinanza francese, è rettore dell'Accademia universitaria di Rouen, ma dall'ufficio viene rimosso per l'ostilità dei clericali; Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (1824, ottiene un premio di 1000 scudi della Crusca) Storia d'Italia continuata da quella del Guicciardini fino al 1789 (1832). – Chauvelin, François-Bernard de – marchese di Grosbois detto anche [Marchese di Chauvelin] (Parigi 29 novembre 1766 – Parigi 9 aprile 1832), diplomatico, politico e liberale riformatore francese; [Figlio di François-Claude de Chauvelin.] – Corbière, Jacques-Joseph-Guillaume-Pierre de – conte (Cornuz-les-Trois-Maries (futuro Corps-Nuds), vicino a Rennes 22 maggio 1766 – Rennes 12 gennaio 1853) politico francese; [Figlio di Joseph Corbière, avvocato al Parlamento di Rennes. Il 31 dicembre 1799, sposa Anne Marie Esther Delamarre, vedova d’Isaac Le Chapelier, autore della legge sull'interdizione delle corporazioni, che era stato ghigliottinato il 22 aprile 1794. Fu membro della "Société des bibliophiles français". ] compie i suoi studi alal facoltà di Diritto di Rennes; 1788, ottiene la sua licenza ed è dottore in diritto l'anno successivo; 1793, giudice di polizia a Rennes; 1796, commissario del Direttorio presso l'amminis 1797 (25 Germinale, Anno V) viene eletto deputato; a Parigi frequenta il "Club de Clichy" dove incontra i futuri "doctrinaires" come Camille Jordan, Royer-Collard o ancora Becquey; 4 settembre (18 Fruttidoro, Anno V), colpo di Stato monarchico; 5 settembre, termina il suo mandato; 1800, 21 maggio, diviene membro del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine; 1804-07, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine; 1809-10, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine; 1813-14, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine; 1816-22, presidente del consiglio generale d’Ille-et-Vilaine; 1815, 22 agosto, viene eletto deputato e siede tra gli ultra-realisti (o ultras); 1816-17, viene rieletto deputato; 1817, viene nominato preside della facoltà di diritto di Rennes; 1820, 21 dicembre, diviene ministro di Stato e presidente del Consiglio reale dell'Istruzione pubblica nel "II governo Richelieu"; 1821 14 dic-4 gen 1828, ministro dell'Interno nel "governo Villèle"; 1822, firma un'ordonnance che sopprime l'École normale (che sarà ristabilita più tardi); lo stesso anno viene creato conte; 1823, è favorevole all'invio di truppe per la guerra di Spagna; riceve da Ferdinando VI di Spagna la Gran-croce dell' "ordine di Carlos III"; 1828, viene fatto pari di Francia; 1830, si ritira a vita privata sulla sua terra d'Amanlis in mezzo ai suoi libri e alle sue collezioni; 1853, 12 gennaio, muore a Rennes. – Dalton, John (Eaglesfield, Cumberland 1766-Manchester 1844) chimico inglese, da cui il nome dell'unità di massa atomica; 1781, dopo aver cominciato presto a lavorare, lascia la città natale per Kendal dove insegnerà per tutta la vita; 1803, osservazione alla situazione, mostrata da J.L. Proust, in cui si trovano determinati composti; Nuovo sistema di filosofia chimica (1808-1827). [L'opinione che la materia fosse composta di atomi era stata dibattuta fin dall'antichità, ma era rimasta un'idea puramente speculativa fino all'inizio dell'Ottocento, quando le reazioni chimiche furono impostate su base quantitativa. Egli riunisce atomismo e chimica quantitativa nella sua teoria atomica che avrà vaste conseguenze; concepisce l'atomo di un elemento come una sfera circondata da una "atmosfera" di calore (che si immagina sia un fluido sottile, il "calorico") che ha un suo ruolo in molti processi fisici. Il semplice concetto di atomi sferici, indivisibili serve ad interpretare molti fenomeni chimici e fisici. Nonostante i fondamentali progressi moderni nella teoria della struttura dell'atomo, l'atomo sferico di Dalton è la base di innumerevoli modelli di strutture molecolari che servono ancora benissimo a molti scopi. Legge di Dalton o delle proporzioni multiple: quando due elementi si uniscono per dare più di un composto, se la massa, secondo cui reagisce uno degli elementi, rimane costante, la massa secondo cui reagisce l'altro elemento varia in modo che i diversi valori stanno fra loro in rapporto esprimibile con numeri interi in generale piuttosto piccoli, e sono tutti multipli di una stessa quantità minore. (vedi Avogadro)]. – Duchastel, Gaspard-Séverin (Cersay 20 febbraio 1766 – Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese; [Figlio di François Duchastel (1734- 23 marzo 1788).] – Dumolard, Jacques-Victor (1766-1819) politico francese; partigiano della monarchia costituzionale, prende le difese del marchese di La Fayette; durante il Terrore si nasconde nelle montagne del Delfinato ma viene arrestato; liberato il 9 Termidoro, diventa deputato del Consiglio dei Cinquecento; 18 Fruttidoro, viene proscritto; 1799, dopo il 18 Brumaio viene richiamato in patria da N. Bonaparte; 1815, al suo ritorno dall'isola d'Elba, Napoleone I lo nomina commissario dell'Impero a Besançon. – Dunlap, William (1766-1839) regista, attore, impresario, storico del teatro, statunitense; [Gli si deve la prima traduzione americana di un brano dantesco: quello dell'episodio del conte Ugolino.] – Fanneau de Lahorie, Victor Claude Alexandre (Javron-les-Chapelles 5 gennaio 1766 – Parigi 29 ottobre 1812, fucilato) militare francese; [Padrino ed omonimo di V. Hugo figlio di Joseph Victor Hugo.] durante il I Impero francese serve come generale di brigata nell'Armata del Reno con Joseph Victor Hugo, del quale diventa amico; 1801, ricercato dopo una prima fallita cospirazione contro N. Bonaparte appoggiata dall'Inghilterra, prima si nasconde nella tenuta di Joseph Victor Hugo e poi si rifugia all'estero; 1808, ritornato in Francia viene arrestato e detenuto presso la prigione di La Force; 1812, liberato dallo stesso C.-F. de Malet durante un altro tentativo di cospirazione contro Napoleone I, viene nuovamente arrestato; 29 ottobre, dopo un processo sommario viene fucilato assieme ad altre 11 persone. – Fumasoni Biondi, Maria Domenica (Roma, 6 marzo 1766 – Marino, 22 luglio 1828) archeologa italiana; [Madre di Francesco Fumasoni Biondi, notaio in Marino e poeta, che erediterà il titolo di marchese concesso al padre dai Savoia in virtù dei suoi servigi.] 1792, sposa l'archeologo Luigi Biondi; [Ha avuto il merito di riscoprire la tecnica di tessitura della fibre di amianto: esaminando alcune sepolture di età romana rinvenute presso villa Rufinella a Frascati, scavo del quale si stava occupando il marito, notò una tela di amianto dissotterrata e decifrò il modo in cui era stata tessuta. In seguito espose le sue conclusioni nel 1806 davanti all'accademia dei Lincei, presenti Feliciano Scarpellini, Giambattista Brocchi e Domenico Morichini.] – Gonthier de Biran, Marie-François-Pierre detto Maine de Biran (Bergerac, Dordogne 1766-Parigi 1824) filosofo francese; Influenza dell'abitudine sulla facoltà di pensare (1803) La decomposizione del pensiero (1805) Saggio sui fondamenti della psicologia e dei suoi rapporti con lo studio della natura (1812) 1815, dopo la restaurazione dei Borbone sul trono di Francia, partecipa alla vita politica; Nuovi saggi di antropologia o della scienza dell'uomo interiore (1823-24) Diario intimo (1792-1824). – Goujon, Jean-Marie-Claude-Alexandre (Bourg-en-Bresse 13 aprile 1766 – Parigi 17 giugno 1795) politico francese. – Grouchy, Emmanuel marchese di (castello di Villette, Parigi 23 ottobre 1766 – Saint-Étienne, Parigi 29 maggio 1847) generale francese, maresciallo dell'Impero con Napoleone I e pari di Francia. – Karamzin, Nikolaj Michajlovic (Michajlovka, governatorato di Simbirsk 1766-Pietroburgo 1826) scrittore russo, traduttore di S. Gessner, Lessing, W. Shakespeare sotto l'influsso del circolo massonico di N.I. Novikov, suo primo editore; Lettere di un viaggiatore russo (1790-92, diario di viaggi in Germania, Svizzera, Francia) Grol Silin (1791) La povera Lisa (1791) Natalia, figlia di un boiaro (!793) Marfa, moglie del governatore (1803) Storia dello Stato russo (1816, i primi 8 voll.; incompiuta per la sua morte). – Kirgener, François-Joseph (1766-1813) militare francese; capo del corpo del Genio durante la seconda spedizione in Irlanda, viene fatto prigioniero dagli inglesi e rimandato in Francia sulla parola; in seguito entra nell'esercito d'Italia; 1813, 22 maggio, si trova a fianco di Duroc. – Lacretelle, Jean-Charles-Dominique de [il Giovane] (Metz 1766-Mâcon 1855) scrittore, storico e giornalista francese; [Fratello di Pierre-Louis (1751-1824).] realista convinto, partecipa a tutti gli intrighi realisti per sabotare il nuovo regime; entra nel partito «club dei foglianti» e quindi nella redazione del «Journal de Paris»; per evitare l'arresto si arruola nell'esercito, ma dopo termidoro torna al giornale; 13 vendemmiaio, è coinvolto nella insurrezione monarchica; 18 fruttidoro, viene imprigionato per due anni; 1799, 18 brumaio, viene liberato da J. Fouché; Compendio storico della rivoluzione francese (1801-06) Storia della Francia nel XVIII secolo (1808) 1809, stimato come storico da Napoleone I, è chiamato alla Sorbona quale professore di Storia; 1811, diventa membro dell'Académie Française; durante il regno di Luigi Filippo abbandona la politica per dedicarsi alla ricerca storica; Storia dell'assemblea costituente (1821) L'assemblea legislativa (1824) 1848, si ritira a vita privata a Mâcon. – La Hoz, Giuseppe (Mantova 1766-Ancona 1799) militare italiano, di nobile famiglia spagnola residente in Lombardia; 1796, dopo aver abbandonato l'esercito austriaco per passare in quello francese, alla discesa di N. Bonaparte in Italia, diviene comandante della legione lombarda appena creata da quest'ultimo; reprime così i moti antifrancesi in Veneto ed è nominato generale dell'esercito cisalpino; dopo il trattato di Campoformio diventa uno dei più accesi giacobini lombardi che avversa la politica francese in Italia; 1799, quando si verifica la crisi dell'occupazione francese si schiera apertamente con la coalizione austro-russa contro la Francia (disposto, pare, a sbarazzarsi anche dell'influenza austriaca, una volta vinti i francesi); dopo un inutile tentativo di creare un'amministrazione autonoma nel dipartimento del Rubicone, si reca nelle Marche e, unendosi agli insorti locali, muove contro i francesi asserragliati ad Ancona; in una sortita degli assediati viene ferito mortalmente. – Larrey, Jean-Dominique (1766-1842) chirurgo francese; 1792, ufficiale medico dell'armata del Reno; a lui N. Bonaparte affida la riorganizzazioen generale della Sanità dell'armata d'Italia e lo porta sempre con sé nelle campagne militari; diventa in seguito chirurgo capo della Grande Armata che seguirà infaticabilmente fino a Waterloo, dove viene ferito e fatto prigioniero. – Las Cases, Emmanuel-Augustin-Dieudonné conte di o M.A. Le Sage (Las Cases, Languedoc 1766-Passy-sur-Seine 1842) scrittore francese, di famiglia di origine spagnola, servì nella marina con il grado di tenente di vascello; Atlante storico (1789, pubblicato sotto il nome di Le Sage in Inghilterra dove si è rifugiato allo scoppio della Rivoluzione; 1813, traduzione italiana, con correzioni e aggiunte, Molini Landi Firenze) 1802, rientra in Francia sotto il consolato, facendosi accogliere nella nuova nobiltà dell'impero; 1810, è nominato conte e referendario al consiglio di stato; 1814, dopo Waterloo si fa mettere, più per calcolo che per devozione, nel seguito dell'imperatore esiliato a Sant'Elena del quale è per 18 mesi segretario e confidente; 1816, novembre, espulso (non contro la sua volontà) dal governatore di Sant'Elena, sir Hudson Lowe, passa un periodo di prigionia a Francoforte sul Meno; Memorie (1819, si crea la sua fama letteraria) Memoriale di Sant'Elena (1822-23, in 8 voll., testimonianza diretta sulla vita e i pensieri di Napoleone durante la prigionia; enorme successo editoriale) [Vol. 6 - Francesco Antommarchi, Gli ultimi giorni di Napoleone. ] Da questo momento, bonapartista irriducibile, si mantiene ostile ai Borbone come agli Orléans. – Le Blond, Louis-Vincent-Joseph – conte di Saint-Hilaire (1766-1809) militare francese; 1792, capitano, partecipa all'assedio di Tolone e va a battersi in Italia dove è creato generale; partecipa in seguito alle battaglie di Austerlitz, di Jena, di Eylau e di Eckmühl; 1809, muore nella battaglia di Essling. – Lechi, Giuseppe (Brescia 1766-1836) generale italiano, di origine nobile, capitano nell'esercito austriaco; 1797, 18 marzo, aderisce all'insurrezione bresciana; entrato nell'esercito cisalpino diventa generale di brigata; comandante della legione italica nella seconda campagna d'Italia di N. Bonaparte, promosso generale di divisione, si reca alla consulta di Lione quale notabile del suo dipartimento; 1805, prende parte alla campagna; 1808, partecipa alla guerra di Spagna; 1811, attivo nell'esercito napoletano; 1815, segue G. Murat nella sua guerra contro l'Austria; viene arrestato dagli austriaci e confinato a Lubiana; 1821, torna in libertà. – Malthus, Thomas Robert (Dorking, Surrey 1766-Haileybury, Hertford 1834) economista inglese, la cui casa paterna era frequentata da intellettuali quali J.-J. Rousseau e D. Hume; compì gli studi di matematica e filosofia presso il St. John's College di Cambridge; 1784-88, è docente all'università di Cambridge dove conosce le opere di W. Paley; 1788, prende gli ordini religiosi nella chiesa anglicana divenendo parroco; in seguito è professore di storia e di economia politica presso l'Haileybury College della Compagnia delle Indie orientali; 1796-1803, divide la sua vita tra Cambridge e il vicariato di Albury; Saggio sul principio della popolazione e la sua influenza sul miglioramento futuro della società (1798, esce anonimo; opera senza dubbio influenzata dalla Ricchezza delle nazioni di A. Smith, nonché dalla "legge dei rendimenti decrescenti" di A.-R.-J. Turgot; egli non condivide né l'ottimismo di Smith né le idee sulla felicità di W. Godwin e prevede una situazione futura di miseria; il saggio sarà poi ampliato in seguito ai suoi viaggi in Svezia, Norvegia, Finlandia, Russia e (1802) in Francia e in Svizzera) Investigazione della causa del presente alto prezzo delle derrate (1800, in cui anticipa l'idea di "domanda effettiva" più tardi ripresa da K. Marx e da J.M. Keynes) 1805, ottiene la cattedra di storia moderna e di economia politica (la prima fondata in Inghilterra) all'East India College: prima a Hertford poi a Haileybury; 1811, conosce Pitt e stringe una profondissima amicizia con D. Ricardo, mai offuscata dalle divergenze, pur rilevanti, in campo teorico; Una indagine sulla natura e il progresso della rendita (1815) La legge sui poveri (1817) Principi di economia politica considerati con attenzione alla loro pratica applicazione (1820) Definizioni di Economia politica (1827). – Marigny, Jean Fortuné Boüin de Marigny (Châtellerault 6 maggio 1766 – Angers 5 dicembre 1793) militare francese; [Cugino del capo vandeano G.-A.-R.-B. de Marigny.] 1793, 30 giugno, raggiunge il grado di Chef de Brigade (colonnello); 24 ottobre, viene promosso General de Brigade; 4 dicembre, mentre prende parte alla "battaglia di Angers", guida i rinforzi per la guarnigione della città assediata; le sue truppe, divise in due colonne, attaccano alle spalle i vandeani mentre assediano la città; questa azione si rivela determinante, e porta alla vittoria repubblicana; 5 dicembre, muore il giorno seguente alla battaglia. – Mira, Jean-Joseph detto Brunet (1766-1853) attore francese, recitò al Teatro Montansier e poi alle Variétés, impersonando con successo i tipi comici di moda. – Montmorency-Laval, Mathieu-Jean-Félicité de, – duca (Parigi 10 luglio 1766 – Parigi 24 marzo 1826) politico francese. Fratello dell'abate de Laval.] – Necker, Anne-Louise-Germaine – baronessa de Staël-Holstein [Madame de Staël] (Parigi 1766-1817) scrittrice francese; [Figlia del banchiere ginevrino J. Necker, ministro delle finanze di Louis XVI.] – Pananti, Filippo (Ronta del Mugello, Firenze 1766-Firenze 1837) poeta italiano La civetta (1799, poemetto didascalico) Il paretaio (1803, c.s.) Il poeta di teatro (1808, poema autobiografico in sestine, dalla sua esperienza di direttore di teatro a Londra) Avventure e osservazioni sulle coste di Barberia (1817, sulla sua cattura e riduzione in schiavitù da parte di pirati algerini, durante uno dei suoi viaggi) Epigrammi (1882, raccolta postuma: molti di sfondo erotico). – Perrin, Claude [detto Victor] - duca di Belluno (1766-1841) maresciallo di Francia; 1792, si arruola; 1793, partecipa all'assedio di Tolone assieme a N. Bonaparte; partecipa alla seconda campagna d'Italia distinguendosi a Marengo; dopo Friedland ha il bastone di maresciallo; 1808, è creato duca di Belluno; governatore di Berlino assume poi il comando in Spagna; 1812, partecipa alla campagna di Russia; 1813, … e a quelle in Germania e in Francia; 1815, dopo l'abdicazione di Napoleone I si sottomette ai Borbone ed è nominato pari; presiede la commissione incaricata di giustiziare gli ufficiali che avevano seguito Napoleone I nei Cento Giorni e vota la morte di M. Ney. – Plessis, Armand-Emmanuel du – duca di Fronsac e di Richelieu (Parigi 1766-1822) politico francese; [Nipote di Louis-François-Armand (1696-1788)] fu gentiluomo di camera del re; 1790, emigrato in Russia, entra al servizio di Caterina II; nominato governatore di Odessa e di altre località della Crimea, dà grande impulso al commercio della regione; 1815, tornato in Francia con la restaurazione, segue Louis XVIII a Lille durante i cento giorni; nominato primo ministro e ad interim ministro degli interni; novembre, firma il secondo trattato di Parigi; 1816, avvia negoziati con la Santa Sede per la revisione del concordato; diventa accademico di Francia 1818, novembre, realista di provata fede, ma alieno dagli eccessi degli ultras, con il trattato di Aquisgrana ottiene dagli alleati la riduzione dell'occupazione militare da 7 a 5 anni, una diminuzione delle contribuzioni di guerra e l'ingresso della Francia nella quintuplice alleanza; prepara una riforma del sistema elettorale, ma dopo i successi dei liberali viene in contrasto con É. Decazes ed è costretto a dimettersi 1820, febbraio, dopo l'assassinio di Charles Ferdinand duca di Berry [nipote di Louis XVIII], torna al governo dove si dimostra fautore di una politica moderata 1821, dicembre, per questo motivo è costretto a rassegnare nuovamente le dimissioni di fronte all'attacco congiunto degli esponenti liberali e reazionari della camera dei deputati. – Polignac, Aglaé de – duchessa di Guische (1766-1813) figlia della favorita di Marie Antoinette, agente del conte di Artois. – Prina, Giuseppe (Novara 1766-Milano 1814) politico lombardo; 1787, si laurea brillantemente in giurisprudenza all'università di Pavia esercitando poi l'avvocatura nella sua città; 1791, entra nell'amministrazione piemontese; 1796, è nominato sostituto procuratore generale; 1799, membro del governo provvisorio piemontese, diventa cittadino cisalpino dopo l'annessione del novarese alla Repubblica Cisalpina; 1802, dopo la consulta di Lione, dove è stato inviato dalla municipalità di Novara, è nominato personalmente da N. Bonaparte ministro delle finanze della Repubblica Italiana; esercita per dodici anni la sua carica con onestà e competenza; 1806, reintroduce l'imposta sull'esercizio del commercio e delle professioni; aggrava pesantemente le contribuzioni indirette e ristabilisce l'imposta sul macinato (abolita nel 1796); 1809, avanza la proposta di istituire una Banca Reale Italiana con sede a Milano e succursali a Venezia e Ancona, ma non viene accettata; 1814, 20 aprile, divenuto impopolare, dopo l'armistizio conclusosi dal viceré d'Italia E. de Beauharnais con gli austriaci, viene massacrato dalla folla sulla strada durante un'agitazione promossa dal partito degli "italici puri" senza che l'esercito o la polizia intervenga in suo aiuto; [Si credeva avesse rubato dei milioni, ma gli trovarono in casa soltanto 90 franchi.] anche dopo la sua morte il sistema fiscale viene mantenuto tale nel Lombardo Veneto. [da qui La Prineide di T. Grossi, poemetto in dialetto milanese uscito anonimo a Milano nel 1815-16; nell'inchiesta aperta dalle autorità austriache fu coinvolto anche C. Porta]. – Radetzky, Johann Joseph Franz Karl – conte di Radetz (Trebnice, Boemia 1766-Milano 1858) militare austriaco, d'origine aristocratica; 1785, dopo gli studi nel collegio Theresianum, intraprende la carriera delle armi; 1788-89, è attivo nella campagna balcanica contro i turchi (assedio di Belgrado); 1796, partecipa alla difesa di Mantova come ufficiale d'ordinanza di J.P. Beaulieu; 1800, aiutante di campo di M.F.B. von Melas si distingue a Marengo; 1805, maggior generale; 1809, luogotenente maresciallo e poi capo di stato maggiore del principe di Schwarzenberg al vertice delle forze della sesta coalizione antinapoleonica; 1813, resta gravemente ferito nella battaglia di Lipsia; 1815, caduto Napoleone, riveste comandi territoriali in Ungheria e in Boemia; 1831, febbraio, dopo lo scoppio della rivoluzione in Italia centrale, ha il comando delle truppe imperiali nel Lombardo-Veneto; 1836, nominato feldmaresciallo crea il sistema operativo del Quadrilatero finalizzato al controllo dell'intera area settentrionale della penisola; 1848, 25 luglio, nella prima guerra d'indipendenza si riprende a Custoza dal momentaneo scacco delle cinque giornate milanesi; 1849, 23 marzo, è vittorioso sui Piemontesi nella decisiva battaglia di Novara; nei negoziati di Vignale con il nuovo re Vittorio Emanuele II rivela inattesamente attitudini tolleranti; ottobre, divenuto governatore generale del Lombardo-Veneto, alla ripresa dell'azione risorgimentale attua una dura repressione; 1853, febbraio, reprime duramente l'insurrezione mazziniana e dei patrioti mantovani; per gli austriaci è considerato un eroe, per gli italiani un turpe oppressore; un giudizio imparziale oggi appiattisce entrambe gli epiteti. – Rasori, Giovanni (Parma 1766-Milano 1837) patriota e medico italiano, laureatosi in medicina a Pavia, dopo aver perfezionato gli studi a Firenze e a Londra; [È ricordato nella storia della medicina come fondatore della "dottrina del controstimolo" che, in opposizione alle teorie dello scozzese J. Brown, sosteneva che la maggior parte delle malattie era dovuta a un eccesso di stimolo e che quindi nell'uso dei farmaci bisognava dare la preferenza a quelli che valevano a neutralizzare gli stimoli eccessivi (di qui l'abuso di salassi praticato da molti suoi discepoli).] 1796, all'arrivo dell'esercito di N. Bonaparte in Lombardia, è attivo nel movimento dei "patrioti"; maggio-ottobre, dirige a Milano il «Giornale degli amici della libertà e dell'uguaglianza»; dicembre, è chiamato alla cattedra di patologia medica nell'ateneo pavese; 1797, rettore dell'università di Pavia; 1799, prende parte, nelle file delle milizie cisalpine, alla difesa di Genova; 1800, con la riconquista francese della Lombardia è nominato protomedico dello stato; Storia della febbre petecchiale di Genova negli anni 1799 e 1800 (1800) 1806, insegna nella scuola clinica di perfezionamento presso l'Ospedale Maggiore di Milano e poi nell'ospedale militare; 1810-13, dirige gli «Annali di scienze e lettere»; 1814, coinvolto nella cosiddetta "cospirazione militare", dopo la caduta del Regno Italico, è tenuto in carcere dal dicembre 1814 al marzo 1818; 1818, rimesso in libertà, esercita la professione a Milano ed ha un ruolo di rilievo nella vita culturale lombarda collaborando tra l'altro al «Conciliatore» (1818-19); Opuscoli clinici (1830). – Rodríguez de Francia, José Gaspar (Asunción 1766-1840) politico paraguaiano, figlio di un commerciante portoghese, intraprese la carriera ecclesiastica ma se ne allontanò per le sue idee illuministiche, dedicandosi all'attività forense 1808-09, ricopre alcune cariche pubbliche 1812, militante nel movimento indipendentista, sostenitore dell'autonomia del Paraguay rispetto a Buenos Aires, diventa membro della giunta di governo 1814, dopo aver esteso rapidamente il suo potere, viene nominato dittatore per cinque anni 1817, dittatore a vita, impone un regime terroristico e onnipresente (non si può viaggiare né sposarsi senza il suo permesso) costringendo il paese ad un rigidissimo isolamento economico e culturale (viene abolito l'insegnamento pubblico ed è proibita la costituzione di biblioteche); la sua politica colpisce soprattutto il clero e l'aristocrazia terriera bianca, ma contemporaneamente assicura un periodo di relativo benessere popolare e l'appoggio della plebe meticcia al governo. – Salgues, Louis-Marie de – marchese di Lescure (Versailles 13 ottobre 1766 – La Pellerine 4 novembre 1793) militare e controrivoluzionario francese, soprannominato [le saint du Poitou]; – Vignerot du Plessis, Armand-Emmanuel de – duca di Richelieu (Parigi, 25 settembre 1766 – Parigi, 17 maggio 1822) politico e diplomatico francese. – Wollaston, William Hyde (East Dereham 1766-Londra 1828) chimico, fisico e medico inglese, da cui prisma di Wollaston; dopo aver esercitato la professione medica a Londra, si dedicò interamente alla ricerca scientifica; membro della Royal Society, fu cauto sostenitore della teoria atomistica formulata da J. Dalton; 1802, è il primo ad osservare le righe nere presenti nello spettro solare, poi descritte con maggiore esattezza da J. von Fraunhofer nel 1814. – Yzarn, Jacques-Godefroy-Xavier d' – marchese di Valady (1766-11793) rivoluzionario francese; 1789, aderisce calorosamente alla Rivoluzione; parteggiando per i girondini, condivide la loro sorte. |
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