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Papa
Pio VI (1775-99) 1791 – Ruffo, Fabrizio (1744-1827) cardinale. "riformati" o "trappisti" «segue
da 1790» 1791, nel
De viribus electricitatis in motu muscolari commentarius, pubblicato
a Bologna, Luigi Galvani dimostra la presenza
di elettricità nei tessuti vivi, attraverso la descrizione di una serie
di celebri esperienze sulle rane. «segue
da 1772» «segue
da 1784»
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ANNO 1791
– Abbatucci,
Jacques-Pierre-Charles Abbatucci (Zicavo, Corsica 21 dicembre
1791 – Parigi 11 novembre 1857) politico francese;
[Nipote (di nonno) di Jacques Pierre Abbatucci, e nipote (di zio) di Jean Charles Abbatucci, ambedue generali della Rivoluzione. Coniuge: il 12 giugno 1810 sposa, in prime nozze, a Petreto-Bicchisano (Corse-du-Sud) Maria-Aurelia Giuliana Colonna d'Istria (v. 1790-1814), che gli dà una figlia che non sopravvive; il 28 novembre 1814, sposa, in seconde nozze, a Olmeto (Corse-du-Sud) Marie Euphrasie Colonna (1795-1853), che gli dà tre figli e una figlia, Camille, che sposa Paul-Marie de Peretti, sotto-prefetto di Calvi (Haute-Corse).] 1816, gennaio, intrapresa la carriera di avvocato, diviene procuratore del re a Sartène (Corse-du-Sud); 1819, marzo, consigliere alla corte reale di Bastia (Haute-Corse); 1830, settembre, presidente della Camera alla corte d'Orléans; lo stesso anno viene eletto deputato della Corsica; sotto la monarchia di luglio, vicino a Odilon Barrot, è un membro importante dell'opposizione; si distingue durante la campagna dei banchetti riformisti – presiede quello d'Orléans (Loiret); 1839-51, deputato del Loiret; 1848, 22 febbraio, è uno degli organizzatori dell'ultimo banchetto, avvenimento che porta alla caduta della monarchia e alla proclamazione della II repubblica; 1852, 11 novembre-11 novembre 1857, ministro della Giustizia; dicembre, senatore e consigliere ufficiale di Napoleone III che lo investe degli affari della Corsica; 1855, gran croce della Légion d'honneur; 1857, 11 novembre, muore a Parigi. – Aksakov, Sergej Timofeevic (Ufa 1791-Mosca 1859) scrittore russo, amico di N.V. Gogol'; Cronaca di una famiglia o Cronaca di famiglia (1856) Anni di infanzia di Bagrov nipote (1858) Storia della mia amicizia con Gogol' (1890). – Andreoli, Giuseppe (San Possidonio, Modena 1791-Modena 1822) sacerdote italiano; 1822, 26 febbraio, viene arrestato come affiliato alla Carboneria, ma in carcere viene tradito dal falso compagno liberale Malagoli; 17 ottobre, sconsacrato prima dal vescovo di Carpi (raschiati i polpastrelli delle dita), viene decapitato. – Aporti, Ferrante (San Martino dall'Argine, Mantova 1791-Torino 1858) pedagogista italiano, sacerdote; Manuale di educazione e ammaestramento per le scuole infantili (1833) Guida per i fondatori e direttori delle scuole infantili (1836) Cenni sull'indole propria delle scuole infantili (1837) Elementi di pedagogia (1847). – Arwidsson, Adolf Ivar (Padasjoki 1791-Vyborg 1858) scrittore finlandese, direttore della Biblioteca Reale svedese nel 1843) Svenska Fornsanger (1834-42, Antichi canti svedesi). – Barrot, Hyacinthe Camille Odilon (Pied-de-Borne, Lozère 19 settembre 1791 – Bougival 6 agosto 1873) politico francese. – Bazard, Armand (Parigi 1791-Courtry, Seine-Saint-Denis 1832) politico francese, uno dei fondatori della Carboneria francese, collaboratore dei più avanzati giornali liberali dopo la restaurazione e delle riviste «Le Producteur» e «L'Organizateur»; Esposizione della dottrina di Saint-Simon (1830, in collaborazione con B.-P. Enfantin, col quale ruppe poco prima di morire). – Belli, Giuseppe Gioachino (Roma 1791-1863) poeta italiano. – Bestuzev, Nikolaj Aleksandrovic (1791-1855, penitenziario di Petrovskij) militare russo; 1825, per aver partecipato al tentativo rivoluzionario "decabrista", viene deportato in Siberia; Sulla libertà di commercio e in genere dell'attività economica (1831) Diario del nostro viaggio da Cita nel 1830. [Da ricordare i tre fratelli: - Aleksandr (1797-1837) autore di romanzi d'avventure sotto lo pseudonimo di Marlinskij; - Michail (1800-1871), anch'egli deportato in Siberia e autore di importanti memorie; – ?.] – Buchanan, James (Mercersburg o Cove Gap, Pennsylvania 23 aprile 1791-Wheataland o Lancaster, Pennsylvania 1° giugno 1868) politico statunitense; 1832-34, ministro plenipotenziario a Pietroburgo, dove perfeziona il primo accordo commerciale fra gli Stati Uniti e la Russia; 1835-45, senatore democratico sostiene l'amministrazione Jackson; 1845-49, segretario di stato dell'amministrazione Polk; 1853-56, ambasciatore in Gran Bretagna, è tra i firmatari del manifesto di Ostenda (1854); 1856, eletto presidente; 1857 4 marzo–4 marzo 1861, 15° presidente degli Stati Uniti d'America, porta ad una scissione tra i democratici del nord e quelli del sud, favorendo (1860) l'elezione del repubblicano A. Lincoln. – De Cardenas, Lorenzo - conte di Valeggio (Valenza, Alessandria 27 novembre 1791 – Valenza, Alessandria 18 agosto 1863) politico italiano. – Faraday, Michael (Newington, vicino a Londra 1791-Hampton Court 1867) fisico e chimico inglese, da cui effetto Faraday; [Per cui i campi magnetici sono in grado di ruotare il piano di polarizzazione della luce polarizzata. Gabbia di Faraday: schermo elettrostatico a maglie metalliche a forma di gabbia: un corpo situato all'interno non risente dell'azione delle cariche elettriche dei corpi esterni alla gabbia né di quella della carica elettrica eventualmente presente sulla gabbia stessa.] 1804, di umili condizioni, a tredici anni è avviato al mestiere di rilegatore di libri; 1813, appassionatosi tanto allo studio delle scienze e della fisica, diventa assistente di H. Davy, allora direttore della Royal Institution; effettua le sue prime ricerche nel campo della chimica: scopre alcuni composti del cloro e riesce a liquefare questo gas (primo esempio di liquefazione di un gas); 1821, dopo le esperienze di H.C. Oersted sul magnetismo, comincia a dedicarsi allo studio dei fenomeni elettrici e mette in evidenza gli effetti meccanici dei magneti sui conduttori percorsi da corrente; 1825, è nominato direttore della Royal Institution; 1831, scopre il fenomeno dell'induzione elettromagnetica e dimostra che le correnti elettriche indotte possono essere prodotte o da magneti in movimento o da correnti elettriche variabili; 1833, professore di chimica a vita, si occupa soprattutto di elettrologia e anche di elettrochimica; [In uno dei tanti suoi esperimenti egli tenta di far passare una scarica elettrica nel vuoto; non riesce però ad ottenere un vuoto abbastanza spinto per i suoi scopi.] 1854, un maestro vetraio tedesco, Heinrich Geissler, costruisce un tubo di vetro in cui sono saldati degli elettrodi metallici e in cui, con una pompa da lui stesso inventata, è possibile raggiungere un vuoto molto spinto. Quando gli sperimentatori riescono ad ottenere scariche elettriche nel tubo di Geissler, notano che si manifesta una luminescenza verde sulla parete del tubo opposta all'elettrodo negativo. 1876, il fisico tedesco Eugen Goldstein giunge alla conclusione che tale luminescenza verde deve dipendere dall'urto sul vetro di una qualche radiazione originata, nell'elettrodo negativo, già denominato catodo da Faraday; Goldstein, che chiama pertanto queste radiazioni raggi catodici, ritiene trattarsi di radiazione elettromagnetica, ma il fisico inglese William Crookes e alcuni altri, sostengono che si tratta piuttosto di un fascio di qualche tipo di particelle. Egli progetta alcune versioni migliorate del tubo di Geissler (poi dette tubi di Crookes) con cui riesce a dimostrare che i raggi vengono deflessi dall'azione di un magnete. Ciò fa pensare che siano costituiti di particelle elettricamente cariche. 1886, con un tubo a raggi catodici modificato vengono scoperti raggi aventi direzione opposta a quella dei raggi catodici, in quanto associati a particelle dotate di carica positiva (raggi positivi, meglio noti come raggi anodici o raggi canale). La massa di queste particelle risulta variabile in rapporto al gas presente nel tubo e molto più grande della massa dell'elettrone (si tratta di ioni, cioè di atomi privi di cariche negative); 1897, J.J. Thomson chiarirà la questione.] Sul carattere fisico delle linee di forza (1852; rappresenta l'inizio della moderna teoria dei campi e servirà a J.C. Maxwell come base per lo sviluppo della teoria elettromagnetica). – Grillparzer, Franz (Vienna 1791-1872) scrittore austriaco. – Hanka,Václav (Horineves 1791-Praga 1861) letterato ceco, custode delle raccolte del Museo Ceco, poi bibliotecario; Canzoni (1819) Manoscritto di Králové Dvur (1819, 12 fogli di un manoscritto del sec. XIII - 8 composizioni epiche e 6 canzoni d'amore) un secondo manoscritto (1819, fatto risalire al sec. IX contenente due brani : L'assemblea e Il giudizio di Libuše Trattasi di manoscritti antico-cechi, da lui contraffatti insieme ai poeti J. Linda (1789-1834) e V.A. Svoboda (1791-1849), che egli finse di aver scoperto nella cattedrale di Králové Dvur; il preteso ritrovamento contribuì a riaccendere l'orgoglio nazionale dei cechi nel momento in cui più aspra era la repressione della loro cultura da parte delle autorità austriache; anche se fin dall'inizio qualche dubbio sulla loro autenticità fu sollevato, la verità venne scoperta solo a fine secolo; nel frattempo i due manoscritti avevano esercitato un notevole influsso sulla cultura boema. – Katona, József (Kecskemét 1791-1830) drammaturgo ungherese, ex avvocato; Il bano Bánk (1814, pubblicato solo nel 1821 a causa della censura austriaca). – Körner, Karl Theodor (Dresda 1791-Gadebusch 1813) scrittore tedesco che ebbe Schiller (intimo di suo padre) come modello; morì sul campo di battaglia dopo essersi arruolato nel Freikorps di Lützow (A. Manzoni gli dedicò Marzo 1821); Leyer und Schwert (1814, Lira e spada; postumo, raccolta di liriche). – Marchand, Louis-Joseph (1791-1876) primo cameriere di Napoleone I; segue l'imperatore all'isola d'Elba e fa ritorno con lui a Parigi; dall'ex imperatore è incaricato di consegnare al re di Roma alcuni oggetti, ma la Corte di Vienna glielo impedisce. - Maurocordato, Alessandro (1791-1865) politico greco, discendente dalla famiglia di aristocrazia greca di Costantinopoli, originaria dell'isola di Chio; 1821, è tra i più autorevoli capi dell'insurrezione greca; 1822-23, presidente del governo provvisorio; 1824, comandante della Grecia occidentale; 1826, aprile, non riesce ad impedire la caduta di Missolungi, pur da lui già vittoriosamente difesa dal novembre 1822 al gennaio 1823; 1831, viene ucciso il dittatore Giovanni di Capodistria, il primo re di Grecia; 1832, ministro delle finanze (chiamato da Ottone di Baviera a far parte del governo) ambasciatore a Monaco di Baviera, Berlino, Londra; 1841, capo del governo; 1843, ministro senza portafoglio nel gabinetto Metaxas (dopo la rivoluzione) 1844, mar-ago, capo del governo; 1850, ambasciatore a Parigi; 1853, presidente del consigio dei ministri; durante la guerra di Crimea mantiene la Grecia in posizione di neutralità tra l'Inghilterra e la Russia; 1856, contestato dall'opinione pubblica che gli contesta la sua politica filobritannica, si ritira definitivamente a vita privata. – Morse, Samuel Finley Breese (Charlestown, Massachusetts 1791-New York 1872) inventore statunitense, allievo di B. West fu avviato a studi artistici in Inghilterra e per qualche tempo di dedicò alla pittura; conosciute le scoperte di A.-M. Ampère nel campo dell'elettromagnetismo, fu tra i primi a comprendere la possibilità di inviare informazioni attraverso fili per mezzo dell'elettricità; con J. Henry e con L. Gale mise appunto un apparecchio telegrafico che si rivelò più pratico di tutti quelli messi in commercio grazie anche alla semplicità del codice impiegato (poi chiamato "alfabeto Morse": punti e/o linee, cioè impulsi più o meno prolungati di corrente) 1844, entra in funzione la prima volta nella linea telegrafica che unisce Washington a Baltimora, diffondendosi poi anche in Europa. – Oudinot, Nicolas-Charles-Victor (Bar-le-Duc 1791-Parigi 1863) militare francese, figlio del maresciallo di Francia Nicolas-Charles (quello di Lipsia); 1822, è nominato maresciallo di campo; 1830 luglio, dopo la rivoluzione si dimette dall'esercito; 1835, ripreso ancora servizio combatte in Algeria; 1849, comanda il corpo di spedizione francese che rovescia la Repubblica Romana; 1851, 2 dicembre, arrestato per la sua opposizione al colpo di stato di Luigi Napoleone, viene rilasciato dopo un breve periodo di detenzione. – Payne, John Howard (New York 1791-Tunisi 1852) attore e autore drammatico statunitense, andò diciottenne in Inghilterra dove recitò al Drury Lane entrando poi in rapporti d'amicizia con E. Kean e il grande Talma; Brutus or The Fall of Tarquin (1818, Bruto o la caduta di Tarquinio) Clari, the Maid of Milan (1823, Clari, la fanciulla di Milano; con la famosa canzone Home Sweet Home) Charles II (1824, Carlo II, commedia, scritta insieme all'amico W. Irving) 1832, torna in miseria a New York; 1842, è nominato console di Tunisi, venendo così sollevato dalle difficoltà economiche. – Peacock, George (Denton 1791-Ely 1858) matematico inglese, terminati gli studi al Trinity College di Cambridge, con Ch. Babbage e J.F. Herschel contribuì alla fondazione della Cambridge Analytical Society che si prefiggeva di introdurre il calcolo differenziale leibniziano in Inghilterra dove era diffuso il più impacciato calcolo delle flussioni di I. Newton; promosse con W. Whewell la Philosophical Society e caldeggiò attivamente l'istituzione dell'osservatorio di Cambridge. – Saavreda y Ramirez de Baquedano, Ángel de o duca di Rivas (Córdoba 1791-Madrid 1865) scrittore spagnolo, figlio di grandi di Spagna, partecipò alla guerra napoleonica e, diciottenne, fu ferito a Ocaña; liberale, fu deputato di Córdoba; con il ritorno dell'assolutismo in Spagna, per sfuggire alla condanna a morte, dové affrontare un lungo esilio; si rifugiò a Gibilterra e in Inghilterra; si stabilì infine a Malta dove rimase cinque anni, stringendo amicizia con un gruppo di inglesi tra cui il diplomatico J. Hookham Frere che alimentò in lui l'interesse per W. Shakespeare, G. Byron, W. Scott; Poesias (1814, Poesie) Atáulfo (1814, Ataulfo) Lanuza (1822) Florinda (1826) El faro de Malta (1828, Il faro di Malta) 1830-33, vive in Francia El moro expósito o Córdoba y Burgos en el siglo XI (1834, Il moro bastardo o Córdoba e Burgos nel secolo XI, poema narrativo intorno alla leggenda dei sette "infantes de Lara") Don Álvaro o la fuerza del sino (1834, Don Alvaro o la forza destino, da cui sarà tratto il libretto La Forza del destino nel 1862 di Verdi) 1834, morto Ferdinando VII può ritornare in Spagna e svolgere un'intensa attività pubblica; è senatore a vita, ministro degli interni, ambasciatore a Napoli, presidente del consiglio di stato e della Real Academia; Romances históricos (1841, Romanze storiche) El desengaño en un sueño (1842, Disinganno di un sogno). – Scalvini, Giovita (Botticino, Brescia 1791-Brescia 1843) letterato e patriota italiano; 1818, dopo aver compiuto studi irregolari a Bologna, si trasferisce a Milano dove è segretario di redazione della classicista e austriacante «La Biblioteca italiana», ma non tarda, di sentimenti liberali, a simpatizzare con i romantici del «Conciliatore»; lasciato l'impiego al «La Biblioteca…» viene assunto come precettore in casa Melzi d'Eril; 1821, arrestato, sconta nove mesi di carcere e in seguito prende la via dell'esilio; è prima a Ginevra, quindi a Parigi e, per cinque anni di fila, a Londra; 1833, i conti Arconati lo accolgono nella loro casa di Gaesbeck, in Belgio, dove già sono ospiti G. Berchet, G. Arrivabene e V. Gioberti; Faust di J.W. Goethe (1835, traduzione della prima parte; dà così inizio alla fortuna italiana dell'autore tedesco) 1839, può rimpatriare in seguito ad un'amnistia, ma la sua salute è ormai compromessa dalla tisi; prima di morire affida tutte le sue carte a N. Tommaseo; Scritti (1860, a cura di N. Tommaseo, comprendente saggi e frammenti critici, materiale preparatorio per l'edizione del Faust, un diario intitolato Sciocchezzaio (steso tra il 1818 e il 1821), i poemetti L'esule (titolo originario Il fuoruscito) e Ultimo carme). – Scribe, Eugène (Parigi 1791-1861) commediografo francese, figlio di un commerciante, fu avviato alla carriera giuridica che presto abbandonò per dedicarsi esclusivamente al teatro: circa 374 testi di vario genere (dal vaudeville alla commedia e allo scherzo comico); come collaboratore di D.-F.-E. Auber dà un contributo decisivo allo sviluppo dell'opéra-comique; 1810, debutta come autore alle Variétés; Encore una nuit de la garde nationale (1815, Ancora una notte della guardia nazionale; primo successo) Le mariage de raison (1826, Il matrimonio dettato dalla ragione) Le diplomate (1825, Il diplomatico) La dame blanche (1825, La dama bianca, per F.-A. Boïeldieu) La muette de Portici (1828, La muta di Portici, per Auber) Le comte Ory (1828, Il conte Ory, con C.G. Delestre-Poirson, per G. Rossini) Fra Diavolo (1830, per Auber) Robert le diable (1831, Roberto il diavolo, per G. Meyerbeer) La juive (1835, L'ebrea, per J.-F.-E. Halévy) Les huguenots (1836, Gli ugonotti, per Meyerbeer) Les martyrs (1840, I martiri, versione italiana del Poliuto, per G. Donizetti) La favorite (1840, La favorita, con A. Royer e G. Vaez, per G. Donizetti) Les diamants de la couronne (1841, I diamanti della corona, per Auber) Oscar ou le mari qui trompe sa femme (1842, Oscar o il marito che imbroglia sua moglie) Don Sébastien (1843, Don Sebastiano, per G. Donizetti) Adrienne Lecouvreur (1849) Le prophète (1849, Il profeta, per Meyerbeer) Les vespres siciliennes (1855, I vespri siciliani, con Ch. Duveyrier , per G. Verdi) Manon Lescaut (1856, per Auber) L'africaine (1865, postumo, L'africana, per Meyerbeer). – Silvati, Giuseppe (Napoli 1791-1822) patriota italiano 1808-12, come sottufficiale dell'esercito di G. Murat prende parte alla campagna di Spagna; 1814-15, …e a quella d'Italia; 1815, in seguito alla restaurazione entra nell'esercito del Regno delle Due Sicilie con il grado di sottotenente; 1820, 1° e 2 luglio, affiliatosi alla Carboneria, è l'iniziatore con M. Morelli del movimento insurrezionale del reggimento di cavalleria di stanza a Nola che dà l'avvio alla rivoluzione costituzionale napoletana; agosto, viene nominato comandante della 2ª compagnia dello Squadrone sacro e deve combattere contro i separatisti siciliani; 1821, marzo, cerca senza successo di contrastare nell'Irpinia la marcia delle truppe austriache inviate a ripristinare il regime assoluto; deve quindi riparare ad Ancona ma viene consegnato dalle autorità pontificie ai Borbone; 1822, 12 settembre, condannato a morte, viene giustiziato. – Széchenyi, István (1791-1860) scrittore e politico ungherese; aristrocratico contrario al feudalesimo, nel suo paese fu tra i massimi promotori dell'evoluzione borghese; 1848, prende parte per alcuni mesi al primo governo ungherese autonomo; prima ancora che la rivoluzione venga sconfitta, subisce un crollo nervoso e si ritira a Döbling nella casa di cura dove pone fine alla sua vita.
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La rivoluzione industriale «segue
da 1790» «segue
da 1790» «The Observer» 1791, a Londra W.S. Bourne (con un capitale
iniziale di sole 10 sterline) fonda questo "giornale della domenica"
rivolgendosi prevalentemente ad un pubblico popolare; |