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Papa
Pio VI (1775-99) 1776, Giacinto
Vincenzo Malacarne fornisce la prima dettagliata descrizione
del cervelletto. Illuminatenorden
1776, il professore di diritto canonico all'università di Ingolstadt
J.A. Weishaupt (1748-1830)
fonda questa società segreta; |
ANNO 1776
– Avogadro di Quaregna, Amedeo (Torino
1776-? 1856) fisico italiano, considerato il fondatore della teoria
atomico-molecolare: ipotesi di Avogadro;
Torna sulaureatosi in legge ancora ventenne, dopo tre anni di attività in questo campo, si dedicò allo studio delle scienze; 1809, insegna fisica nel liceo di Vercelli; 1811, compila una memoria, pubblicata sul «Journal de Phisique, de Chimie et d'Histoire naturelle», in cui tenta di conciliare la teoria atomica di J. Dalton con la legge enunciata da J.-L. Gay-Lussac nel 1808, riguardante i rapporti semplici fra i volumi secondo i quali si combinano i gas; [Egli applica la teoria atomica ai gas riuscendo a dimostrare che è ragionevole supporre che volumi uguali di gas (di qualsivoglia natura) contengano uno stesso numero di particelle (ipotesi di Avogadro); in un primo tempo si pensa che queste particelle siano gli atomi, ma viene poi dimostrato che nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli gruppi di atomi chiamati molecole; se una molecola contiene atomi di tipi diversi (come la molecola d'acqua, che è formata da un atomo di idrogeno e due atomi di ossigeno), è una molecola di un composto chimico. Egli distingue chiaramente gli atomi dalle molecole, ammettendo che anche i corpi semplici, come quelli composti, sono costituiti da molecole, a loro volta formate da atomi. Le reazioni fra elementi allo stato gassoso, che avvengono secondo rapporti semplici di volume, avvengono, questa la sua tesi, in rapporti semplici di molecole, perché dire molecola e dire volume è la stessa cosa; questa sua ipotesi sarà ignorata dai chimici europei per lungo tempo, anche perché tenacemente avversata dal più famoso chimico svedese J.J. Berzelius.] 1820, ottiene la cattedra di fisica matematica all'università di Torino; 1823, per motivi politici, in seguito ai moti del 1821, questa gli viene tolta; 1833, riottiene la cattedra che terrà fino al 1850; 1860, solo ora, al congresso di Karlsruhe, S. Cannizzaro mette in evidenza come l'ipotesi di A. Avogadro sia in perfetto accordo con i dati sperimentali. – Ballanche, Pierre-Simon (Lione 1776-Parigi 1847) scrittore francese, amico di F.-R. de Chateaubriand; Du sentiment considéré dans ses rapports avec la littérature et les arts (1801, Il sentimento considerato nei suoi rapporti con la letteratura e le arti) Antigone (1814) Essais de palingénésie sociale (1827-32, Saggi di palingenesi sociale, frammenti di un'opera ben più vasta secondo la concezione iniziale). – Berzsenyi, Dániel (Egyházashetye 1776-Nikla 1836) poeta ungherese, ultimo cantore della nobiltà ungherese, studioso di Orazio; è annoverato tra gli "scrittori aristocratici" ovvero appartenenti alla piccola nobiltà terriera, tipiche figure della vita culturale ungherese a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo; A magyarokhoz (1807, Agli ungheresi, poesia) [In cui si depreca la propensione al lusso e al piacere dei connazionali, disinteressati alle sorti della patria.] Fohászkodás (1810, Invocazione) Odi (1813). – Bingham, George sir (1776-1833) militare inglese; 1815-20, generale, comanda a Sant'Elena tutta la guarnigione. – Borghese, Francesco – principe Aldobrandini (Roma 1776-1839) nobile romano ; [Figlio di Marcantonio III e di Anna Maria Salviati 8ª duchessa di Giuliano; fratello del principe Camillo.] 1794, eredita il nome e i titoli dallo zio cardinale Gregorio Salviati; 1798, ufficiale della guardia nazionale romana, percorre nell'esercito francese un'onorevole carriera militare; 1809, viene ferito nella battaglia di Wagram; 1812, viene fatto generale di brigata. – Boyer, Jean-Pierre (Port-au-Prince1776-Parigi 1850) politico haitiano; 1802-03, prende parte alla guerra d'indipendenza contro i francesi; 1804, espulsi i francesi, collabora con A. Pétion e H. Christophe alla lotta contro J.-J. Dessalines, proclamatosi imperatore di Haiti, che viene detronizzato e ucciso; 1818, succeduto a A. Pétion alla presidenza della repubblica, estende la sua sovranità su tutto il paese; 1843, rovesciato, ripara in Francia. – Capodistria, Giovanni Antonio conte di (Corfù 1776-Nauplia 1831) politico greco; 1803-07, segretario di stato della Repubblica Autonoma delle Isole Ionie (creata nel 1800); 1809, passa al servizio dello zar Alessandro I; 1811, ambasciatore a Vienna, ha una parte di rilievo al congresso; 1816-1822, segretario di stato per gli affari esteri assieme a K.R. Nesselrode; 1821, dopo l'insurrezione della Grecia contro il dominio turco lascia l'attività politica in Russia e si ritira a Ginevra dedicandosi alla causa greca; 1827, aprile, viene eletto presidente della repubblica greca; 1828, assunto l'incarico, instaura un regime personale e si oppone alla candidatura al trono di Leopoldo di Sassonia-Coburgo; 1831, il suo atteggiamento provoca la guerra civile; viene assassinato dal figlio e dal fratello di Petros Mauromichalis, un suo avversario da lui fatto imprigionare. – Corbineau, Jean-Baptiste (1776-1848) militare francese; [Fratello minore di Constant.] 1808, creato barone da Napoleone I; 1811, generale; aiutante di campo dell'imperatore, la sera della battaglia di Brienne gli salva la vita; dopo il combattimento di Reims è creato conte; 1815, a Waterloo è a fianco di Napoleone I. – De Conciliis, Lorenzo (Avellino 1776-1866) politico italiano; 1799, ufficiale dell'esercito Borboneco è tra i difensori della Repubblica Partenopea militando poi sotto Giuseppe Bonaparte e G. Murat; 1815, viene riammesso nelle truppe Borboneche; 1820, comandante le milizie di stanza ad Avellino, aderisce al movimento rivoluzionario iniziato da M. Morelli e G. Silvati ed è deputato al parlamento napoletano; 1821, esule dopo l'intervento austriaco, combatte con i costituzionali in Spagna trasferendosi poi in Francia; 1848, deputato del parlamento napoletano; 1860, favorisce la liberazione della sua regione ad opera dei garibaldini; 1861, senatore. – Dutrochet, Henri-Joaquim (Château de Néon, Indre 1776-Parigi 1847) fisiologo e naturalista francese; tra gli iniziatori della "teoria cellulare" (1824), noto per i suoi studi sull'osmosi e per aver dimostrato (1837) che soltanto le cellule contenenti clorofilla sono capaci di assorbire l'anidride carbonica; Nuove ricerche sull'endoosmosi e l'esoosmosi (1822). – Fernández de Lizardi, José Joaquín (Città del Messico 1776-1827) polemista e romanziere messicano, noto come «el pensador mexicano» dal titolo del giornale omonimo da lui fondato e diretto (1812-14); Periquillo Sarniento (1816) Noches tristes (1818, Notti tristi) La Quijotina y su prima (1819, La Chisciottina e sua cugina) Don Catrin de la Fachenda (postumo). – German, Sophie (Parigi 1776 -1831) matematica francese autodidatta; [Figlia di un ricco commerciante parigino.] per seguire i corsi di Lagrange e per entrare in contatto con K.F. Gauss, adotta un nome maschile. – Giraud, Giovanni (Roma 1776-Napoli 1834) commediografo italiano, discendente da una nobile famiglia francese, nominato da Napoleone direttore dei teatri italiani Don Desiderio disperato per eccesso di buon cuore (1807) L'ajo nell'imbarazzo (1807, musicata da Donizetti) Teatro domestico (1816, raccolta di commedie "da camera") Il galantuomo per transazione (1841, postumo, suo capolavoro) Satire (1904, raccolte da T. Gnoli). – Görres, Johann Joseph von (Coblenza 1776-Monaco 1848) scrittore tedesco; 1789, diffonde i principi della rivoluzione francese, che ammira, attraverso i giornali «Das rote Blatt» e «Rübezahl» Die teutschen Volksbrücher (1807, Racconti popolari tedeschi) 1814, allontanatosi dai principi della rivoluzione, fonda «Der rheinische Merkur» ed è con E.M. Arndt il più importante sostenitore delle cosiddette "guerre di liberazione" contro Napoleone I; 1816, il giornale, divenuto l'organo nazionale della lotta per la costituzione tedesca, viene proibito dal governo prussiano; Teutschland und die Revolution (1819, La Germania e la rivoluzione) 1819, colpito da mandato di cattura è costretto all'esilio prima in Svizzera e poi a Strasburgo; 1826, il re Luigi I di Baviera lo chiama a ricoprire la cattedra di storia, presso l'università di Monaco, che terrà fino alla morte; Athanasius (opera di protesta contro l'arresto dell'arcivescovo di Colonia C.A. von Droste zu Vischering, ordinato dalle autorità prussiane durante la controversia fra chiesa e stato (Kirchenstreit) del 1837). – Hansard, Thomas Curson (1776-1833) stampatore inglese; 1803, comincia a stampare per William Cobbett il resoconto giornaliero dei dibattiti parlamentari avvenuti presso le due Camere; 1811, continua a stampare, ma in proprio, lo stesso resoconto detto appunto l' "Hansard". – Herbart, Johann Friedrich (Oldenburg 4.5.1776-Gottinga 14.8.1841) filosofo e pedagogista tedesco ["il padre" della pedagogia scientifica basata essenzialmente sulla psicologia], allievo di Fichte a Jena ma non ne condivise il pensiero; realismo contro idealismo; [In quanto teorico della filosofia dell'educazione, occupa una posizione sorprendentemente analoga a quella di J. Dewey, il Nestore della filosofia americana.] 1805, è nominato professore di filosofia e pedagogia; Allgemeine Pädagogik (1806, Pedagogia generale, dedicato a J.H. Pestalozzi) Hauptpunkte der Metaphysik (1806-1808) Hauptpunkte der Logik (1808) Allgemeine Praktische Philosophie (1808, Filosofia pratica universale) Introduzione alla filosofia (1813) Lehrbuch zum Psychologie (1816, Manuale di psicologia) Psychologie als Wissenschaft neu gegründet auf Erfahrung, Metaphysik und Mathematik (1824-25, Psicologia come scienza) Allgemeine Metaphysik (1828-29, Metafisica generale) Disegno di lezioni di Pedagogia (1835). [Herbatismo. Suoi discepoli: - Psicologia, M. Lazarus e H. Steinthal, - Pedagogia, T. Ziller e W. Rein, - Filosofia della religione ed Etica, M. Drobisch. In America il movimento è vigoroso ed influente ma di breve vita (fiorisce tra il 1890 e il 1910) e confinato soltanto alla pedagogia (Charles De Garno e Charles A. McMurry.] – Hyde de Neuville, Jean-Guillaume – barone (La Charité-sur-Loire 24 gennaio 1776 – Parigi 28 maggio 1857) politico francese; [Figlio di uno scozzese, sposa, nel 1794, Anne Marguerite Joséphine Henriette Rouillé de Marigny (1779-1849).] studia al collegio del Cardinal-Lemoine, a Parigi; 1792, 16enne, entra nella vita politica manifestando un grande zelo per i Borbone; mmebro del "club di Clichy", agente del conte d'Artois, compie diverse missioni in Inghilterra dove incontra W. Pitt [il Giovane]; dopo il 18 Fruttidoro espatria in Inghilterra; 1799, sotto il Consolato rientra in Francia, incontra N. Bonaparte e gli propone di ristabilire sul trono Louis XVIII; accusato da Fouché di aver partecipato all'attentato della rue Saint-Nicaise, riesce a discolparsi e lascia la Francia per gli Stati Uniti; 1814, rientrato in Francia con i Borbone, chiede che l'imperatore venga esiliato molto lontano; Louis XVIII gli affida diverse missioni segrete a Londra, Torino e Firenze; durante i Cento giorni accompagna il re nel suo esilio a Gand; Éloge historique du Général Moreau (New-York 1814) 1815, deputato della Nièvre alla Camera; chevalier della Légion d’honneur; 1816-21, rappresenta la Francia negli Stati-Uniti; 1822, rieletto deputato della Nièvre alla Camera, siede tra i realisti costituzionali con i vicini del visconte F.-R. de Chateaubriand; 1824, 8 giugno, viene nominato grand-croix della Légion d’honneur; 14 giugno, re Giovanni VI, per ricompensarlo dei suoi servizi a favore della corona del Portogallo, gli attribuisce il titolo di conte di Bemposta, nome del palazzo reale a Lisbona; lo stesso anno viene rieletto deputato della Nièvre alla Camera; 1827, rieletto deputato della Nièvre alla Camera; è amico di Francesco de Almeida (1786-1870), consigliere d'ambasciata del Portogallo a Parigi; alla Camera egli biasima la guerra di Spagna e gli "accordi Ouvrard"; 1828, 2 mar-8 ago 1829, ministro della Marina e delle Colonie nel "governo Martignac"; [Tenta di migliorare, lasciando alla «force des choses» la cura di mettere fine allo schiavismo.] 1830, "monarchia di luglio", fedele a Charles X, abbandona la politica; sotto Louis-Philippe I, vive tranquillo nel Château dell'Étang, a Ménétréol-sous-Sancerre, dove alleva delle pecore, investe nella Société anonyme du chemin de fer de la Loire e si occupa di filantropia; 1837, prene parte attiva alla discussione sul nuovo trattato commerciale con gli Stati Uniti e scrive diversi pamphlets in proposito; Observations sur le commerce de la France avec les États-Unis (Paris 1837) 1841, porta alla Camera una petizione che propone di istituire in ciascun cantone un farmacista e un medico per seguire gratuitamente gli indigenti; 1857, 28 maggio, muore a Parigi. Mémoires et souvenirs (1888-90). – Hoffmann, Ernst Theodor Amadeus (Königsberg, Prussia orientale 1776-Berlino 1822, di tabe dorsale) scrittore, compositore e direttore d'orchestra tedesco. [In quest'ultima veste collaborò anche con l' «Allgemeine Musikalische Zeitung» e con i «Berliner Blätter», firmando i suoi scritti con lo pseudonimo di Kapellmeister Johannes Kreisler.]. – Lambruschini, Luigi (Sestri Levante 1776-Roma 12 aprile 1854) ecclesiastico italiano, barnabita; 1810, con la soppressione da parte di Napoleone I delle congregazioni religiose, perde l'insegnamento in vari collegi; 1815, dopo la restaurazione partecipa all'elaborazione dei concordati con la Baviera e con Napoli; 1819, succede al cardinale G. Spina nell'arcivescovato di Genova; 1827-1830, nunzio a Parigi, sostiene attivamente la politica reazionaria di Carlo X; 1830, settembre, cardinale 1836, segretario di stato, ispira la sua azione di governo a una rigorosa chiusura nei confronti del movimento liberale e cerca sempre la più stretta collaborazione con l'Austria di Metternich; 1846, nel conclave è concorrente diretto di G.M. Mastai Ferretti (il futuro Pio IX); 1848, novembre, segue Pio XI a Gaeta; 1850, ritorna a Roma. – Le Marois o Lemarrois, Jean-Léonor (1776-1836) militare francese; il 13 Vendemmiaio è agli ordini di N. Bonaparte divenendo in seguito suo aiutante di campo; 1803, è promosso generale. – Leopardi, Monaldo (Recanati 1776-1847) letterato italiano, padre di Giacomo (1798-1837), di idee reazionarie in politica e portavoce di un arretrato umanesimo retorico in letteratura; Dialoghetti delle materie correnti nell'anno 1831 (1831, cifrati 1150 ovvero MCL, Monaldo Conte Leopardi, senza indicazione di luogo, ma Pesaro, Nobili; enorme successo: dopo sei edizioni in 100 giorni, è tradotto in tedesco, francese e olandese) Prediche recitate al popolo liberale da don Muso Duro (1832) 1832-35, dirige il giornale «La voce della verità», soppresso per la sua intransigenza sanfedista dalla stessa curia pontificia; Annali di Recanati (1945, postumo) Autobiografia (1883, prima edizione postuma; vivace ritratto della vita provinciale marchigiana tra fine Settecento e primo Ottocento secondo il punto di vista di un gentiluomo di campagna ostile ad ogni mutamento) [Monaldo Leopardi, Autobiografia (Roma 1997, con un'introduzione di Giulio Cattaneo e in appendice: La biblioteca delle "sudate carte" (dove tra l'altro troviamo notizie della "scanzia dei libri proibiti custodita da una rete di ferro"). Edizioni dell'Altana.]. – Niebuhr, Barthold Georg (Copenaghen 1776-Bonn 1831) storico danese di origine tedesca, figlio del celebre viaggiatore Karsten Niebuhr (a cui dedicò una biografia), fondatore del metodo critico filologico; 1794, si iscrive all'università di Kiel e poi entra nella burocrazia danese; 1796-97, è segretario privato del ministro delle finanze H.E. Schimmelmann; 1797, diventa bibliotecario a Copenaghen; 1798-99, soggiorna in Inghilterra; 1804, assume la carica di direttore della Banca centrale dell'amministrazione delle colonie danesi; 1806, aderendo alla politica antifrancese del re di Prussia, passa al suo servizio con l'incarico di collaborare alla riforma della finanza prussiana; 1810, abbandonato il suo ufficio per contrasti politici, si dedica agli studi tenendo corsi straordinari all'università di Berlino; Storia romana (1811-12, in 2 voll., compendio delle vicende di Roma repubblicana fino alle guerre sannitiche) 1816, alla caduta di Napoleone I riprende l'attività politica come ambasciatore prussiano a Roma; 1821, è artefice del concordato con la Santa Sede; a Roma conosce G. Leopardi ed ha polemiche filosofiche con A. Mai; 1823, tornato in Germania si stabilisce a Bonn; 1823-31, a Bonn tiene corsi universitari e pubblica il materiale scoperto a Roma (frammenti di Tito Livio e di Cicerone e le Institutiones di Gaio); completa anche la Storia romana (fino alle guerre puniche) e collabora ai Monumenta Germaniae Historica. – O'Higgins, Bernardo (Chillán 1776-Lima 1842) politico cileno, figlio naturale del viceré del Perú, Ambrosio, è considerato uno dei fondatori del Cile indipendente; 1811, ha una parte di rilievo nell'assemblea nazionale cilena; 1814, sconfitto dagli spagnoli a Rancagua, appoggia i gruppi moderati indipendentisti e milita poi agli ordini di J. de San Martin; 1817, vittorioso sulle forze spagnole a Chacabuco; 1818, è nominato "direttore generale" della repubblica; procede quindi all'eliminazione degli elementi più radicali tra cui il capo guerrigliero M. Rodriguez; 1822, ricevute ampie prerogative dalla costituzione, governa in modo autoritario; 1823, scontratosi con l'opposizione dei grandi proprietari terrieri e della chiesa è costretto alle dimissioni e si ritira in Perú. – Palma di Cesnoia, Alerino (Rivarolo Canavese 1776-Pireo 1851) politico italiano; 1794, si laurea in legge, prestando poi servizio nell'esercito francese; durante il periodo napoleonico svolge funzioni giudiziarie a Vercelli e Ivrea; 1821, marzo, compromesso nella rivoluzione liberale piemontese è costretto all'esilio e condannato a morte in contumacia; vive quindi in Spagna; 1827, vive quindi in Grecia dove presta la sua opera nell'amministrazione della giustizia; 1826, liberale moderato, pubblica a Londra uno scritto polemico contro il repubblicano L. Angeloni; La Grecia difesa (1826, in inglese, a favore della rivoluzione greca). – Pueyrredón, Juan Martin de (Buenos Aires 1776-1850) militare e politico argentino; 1806-07, si distingue nelle operazioni per liberare Buenos Aires dagli inglesi e nella guerra per l'indipendenza contro gli spagnoli; 1816, è nominato "direttore supremo" delle Province Unite del Rio della Plata dal congresso di Tucumán; 1819, la crescente resistenza dei secessionisti delle regioni del litorale (la Banda Oriental) guidati da J.G. Artigas provocano la disgregazione del suo regime e il suo ritiro dalla vita politica. – Rosini, Giovanni (Lucignano, Arezzo 1776-Pisa 1855) letterato italiano, professore di eloquenza a Pisa, benemerito editore delle opere di F. Guicciardini e di T. Tasso; Inno alla libertà (1799) Le nozze di Giove e di Latona (1810, poemetto, per le nozze di Napoleone con Maria Luisa) Torquato Tasso (1826, dramma) La monaca di Monza (1829, romanzo storico "rivisto" da G. Leopardi) Saggio sugli amori di Torquato Tasso e sulle cause della sua prigionia (1832) Luisa Strozzi (1832-33, in 2 voll.) Storia della pittura italiana (1835-37, in 7 voll., molto discussa) Il conte Ugolino della Gherardesca (1843). – Schill, Ferdinand di (1776-1809) patriota prussiano; durante l'assedio di Kolberg, costituisce un corpo franco; poi combatte in Westfalia con l'intento di promuovere una sollevazione generale contro Napoleone I; ritiratosi verso nord, muore combattendo contro le truppe olandesi e danesi. – Serre, Pierre-François-Hercule de – conte (Pagny-sur-Moselle 12 marzo 1776 – Castellamare di Stabia, Napoli 21 luglio 1824) politico francese (considerato uno dei più grandi oratori della Restaurazione); [Figlio di François-Louis de Serre, ex ufficiale di cavalleria, e di Barbe-Marguerite de Maud'huy, una famiglia originaria del Contado Venassino stabilitasi in Lorena.] – Treviranus, Gottfried Reinhold (Brema 1776-1837) medico e biologo tedesco, introdusse, contemporaneamente a J.B. de Lamarck, il termine "biologia"; 1796, si laurea in medicina all'università di Gottinga dove ha compiuto gli studi; tornato a Brema, esercita la professione medica; 1797, è anche insegnante di matematica al Gymnasium; Biologia, o la filosofia della natura vivente per naturalisti e medici (1802-22, in 6 voll.) I fenomeni e le leggi della vita organica (1831-33, in 2 voll.). |
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