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Il Viandante

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Papa
Benedetto XIV

(1740-58)

segretario di Stato: cardinale Silvio Valenti;
(dell'Entità si sa molto poco, forse perché il pontefice non tiene in simpatia i gesuiti, da sempre numerosi nelle file dello spionaggio papale)

cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).


«Storia letteraria d'Italia»

«segue da 1750»
1752, Venezia, p. Francesco Antonio Zaccaria scrive a Roma a p. Domenico Turano che non sono bastate le 1200 copie tirate e che l'opera è stata tradotta in francese a Ginevra; insomma un vero successo.
Temendo possibili critiche sia dalla censura ecclesiastica veneziana sia dallo stesso inquisitore domenicano, pensa di tutelarsi con lo pseudonimo di Archia Zenofonte Sacranico e chiede all'influentissimo revisore veneziano Angelo Calogerà (fino al 1759) se non sia il caso di uscire con la falsa data di Lucca. Essendo la risposta del camaldolese probabilmente rassicurante, il periodico esce senza senza pseudonimo e con la regolare indicazione di Venezia;
ottobre, il padre generale Ignazio Visconti, preoccupato per le vivaci reazioni che l'opera ha provocato, gli intima di sottoporre ogni futuro tomo alla preventiva revisione romana.
Malgrado si adegui a quanto intimatogli, le difficoltà e gli attacchi non cessano per cui ritiene opportuno accogliere la protezione che Francesco III duca di Modena gli offre, chiamandolo a dirigere la biblioteca estense nello stesso ruolo che pochi anni prima è stato di L.A. Muratori, e cambia così anche il luogo di stampa del giornale.
«segue 1754»

ANNO 1752

L'Inghilterra si adegua al calendario gregoriano

.




1752
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1752
Gennaio
-


1752
SACRO ROMANO IMPERO
Francesco I
Albero genealogico

(Lunéville 1708-Innsbruck 1765)
figlio di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orléans;
1729-36, duca di Lorena e di Bar (Francesco III Stefano);
1736, 12 febbraio, sposa Maria Teresa d'Absburgo, arciduchessa d'Austria;
1737-65, granduca di Toscana (Francesco II);
a Firenze, dove non risiede, si fa rappresentare da un consiglio di reggenza;
1738-48, duca di Parma e Piacenza (Francesco II);
1745-65, imperatore del Sacro Romano Impero;
[l'imperatrice e consorte Maria Teresa gli ha affidato l'organizzazione del debito pubblico e la direzione delle finanze.]


1751
-
TOSCANA
-
 
1752
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. cancelliere di stato (1750-53): conte A.W. von Kaunitz-Rietberg;



1752
-
LOMBARDIA
-



1752
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
1752
1750-53, Voltaire è ospite nella splendida reggia di Sans-Souci;




1752
SASSONIA - REGNO di POLONIA
Augusto III
Albero genealogico

(Dresda 1696-1763)
figlio di Augusto II e di Cristiana di Brandeburgo-Bareith;
1733-63, principe elettore di Sassonia (Ferdinando Augusto II);
1733-63, re di Polonia;
ridotta dal 1738 a un protettorato della Russia;



1752
BAVIERA
Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;


1752
Brunswick-Lüneburg
Giorgio
Albero genealogico

(Londra 1738 - Windsor 1820)
figlio di Federico Luigi principe di Galles e di Augusta di Sassonia-Gotha;
1751-60, duca di Brunswick-Lüneburg;



1760-1820, elettore di Hannover;
1760-1815, re di Gran Bretagna e Irlanda (Giorgio III);
1814-20, re di Hannover (Giorgio);






1752
IMPERO OTTOMANO

Mahmud I

Albero genealogico

(1696-1754)
figlio di Mustafa II;
1730-54, sultano;
1752
-

1752
-





1752
RUSSIA
Elisabetta II
Albero genealogico

(Kolomenskoe, presso Mosca 1709 - Pietroburgo 1762)
figlia di Pietro [il Grande] e di Caterina I;
1741-62, imperatrice di Russia;




Ministro degli Esteri
-
1752
-










1752
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710-74)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
1726 11 giu-19 gen 1743, affida gran parte della politica del regno al proprio ex precettore, il card. A.-H. de Fleury;
dal 1744 la favorita è Mme de Pompadour;


Principal ministre d'État
-
Guardasigilli
Jean-Baptiste de Machault d'Arnouville
(1750 29 nov - 1° feb 1757)
Sovrintendente
delle Finanze
Jean-Baptiste de Machault d'Arnouville
(1745 6 dic - 30 lug 1754)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
François-Dominique Barberie de Saint-Contest
(1751 11 set - 24 lug 1754)
 
1752
-


CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia è caduto progressivamente in disuso e nel sec. XVIII è sostituito da Canada o dai nomi delle altre regioni.]
Governatore generale della Nuova Francia
Jacques-Pierre de Taffanel de La Jonquière
marchese di La Jonquière
(1749 - 1752)
Charles Le Moyne de Longuauil
barone di Longueuil (1687-1755)
(1752)
[ad interim]
Ange Duquesne de Menneville
marchese Duquesne
(1752 - 1755)
Intendente
François Bigot
(1748 - 1760)

1752
nuovo governatore è nominato Charles Le Moyne de Longueuil
barone di Longueuil [figlio] (1687-1755);

Una spedizione di canadesi e di Ottawa attacca e distrugge il villaggio miami di Pickawillany (poi Picka, Ohio), e viene costruito Fort Sandusky sull'estremità sud-occidentale del Lago Erie.

 

ILLINOIS
[Regione vagamente definita dai futuri stati americani di Illinois, Kentucky, Missouri e Iowa.]
Governatore      
Commissaire-ordonnateur      

1752
gli abitanti non indiani hanno raggiunto le 1.366 unità, di cui 223 agricoltori, il 70% dei quali possiedono schiavi;

Popolazione complessiva

- schiavi indiani

9,7%
- schiavi africani
29,4%
- soldati
11,8%
 
 
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

Le unioni illegittime tra europei e schiave africane (il 7,6% della popolazione nel 1752) sono all'ordine del giorno tanto in Louisiana quanto nell'Illinois.
Ciò che è tipico invece della comunità dell'Illinois sono le unioni tra europei e donne indiane, schiave (il 5,7%), ma soprattutto libere.
[Verso tali unioni la società francese ha sempre avuto un atteggiamento ambiguo. Nei primi tempi della Nuova Francia era stato lo stesso A.-J. du Plessis, duca di Richelieu, a promuovere l'incrocio genetico tra europei e indiani quale politica ufficiale della corona. Ciò al fine di evitare gli abusi contro la morale, di aumentare la popolazione della colonia fornendo alla Francia nuovi sudditi, e di favorire l'adattametno religioso e culturale degli indiani.
Di fatto, tali unioni sono sempre state scoraggiate dalle autorità.
[Queste sostenevano – come ammetteva il governatore Jacques-René de Brisay de Denonville (1685) – che i figli di coppie miste (i métis) presentavano dgli aspetti peggiori di entrambe le razze.]

 


1752
Repubblica delle Sette Province Unite dei Paesi Bassi
Willelm V [il Batavo]
(The Hague 1748 - Braunschweig 1806)
figlio di Willelm IV d'Orange-Nassau e della p.ssa reale Anne di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover, etc.;
principe di Nassau-Dietz
principe d’Orange
1751-95, statholder dei Paesi Bassi;
(22.10.1751-18.1.1795)
[Reggente: Anna d'Orange (1751-59)]

Olanda

 

Zelanda

 

Uthrecht

 

Frisia
 
Gheldria

 

Groninga

 

Overijssel

 

1752
-
Nel seno medesimo della Chiesa riformata olandese non viene punto meno neppure durante tutto il secolo XVIII quell'antico dibattito fra gli ortodossi ed i libertini o liberali, che si accentua nella questione della tolleranza.
Capo della fazione liberale e rappresentante dello spiriro nuovo e tollerante è in questo tempo il celebre teologo e filologo Hermannus Venema (1697-1787); contro di lui e contro i molti che come lui sentono, polemizza fra gli altri il Comric in un suo dialogo, pubblicato sotto finto nome, nel quale egli appunto interloquisce a favore dell'ortodossia col nome di Ortodoxus, e a cui dà per titolo: Examen van het ontwerp van tolerantie.
Gli intolleranti trovano un capo anche più accanito nell'Hofstede; contro il quale, e a favore della tolleranza, combatte innanzi a tutti il Nozeman.
Frattanto però, anche all'infuori di queste lotte interne ecclesiastiche, qualche scritto esce nel corso del secolo sull'argomento della tolleranza. Tale quello di Pet. Ad. Van der Mark, che si intitola:
Tractatus de obligatione hominis et civis ad religionem, in quo prima religionis fundamenta ostenduntur, libertas religionis defenditur, ac tolerantia variarum religionum in republica comenatur, simulque ius circa sacra evidenter demonstratur (Arnhemii 1752).

 


1752
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio II
Albero genealogico
(† 1760)
figlio di re Giorgio I e di Sofia Dorotea di Lüneburg-Celle;
1714-27, principe di Galles;
1727-60, elettore di Hannover;
1727-60, re di Gran Bretagna e Irlanda;
vedovo dal 1737, nel 1751 gli è morto anche il primogenito Federico Luigi principe di Galles; 


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Henry Pelham whig
(1743 27 ago - 7 mar 1754)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1752
-


 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1752
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1752
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
-
-
-
-

1752
Una spedizione di canadesi e di Ottawa attacca e distrugge il villaggio miami di Pickawillany (poi Picka, Ohio), e viene costruito Fort Sandusky sull'estremità sud-occidentale del Lago Erie.

[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]

 

 




TERRANOVA
Governatore della provincia
Francis W. Drake
(1750 - 1752)

1752
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1752
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1752
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
-

1752
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1752
-

 

Nord America (2)
-
-
-
-

1752
-


COLONIE DELLA CORONA
VIRGINIA
Governatore
-
-

1752
Jamestown, sul fiume James;






MASSACHUSETTS
Governatore
-
-

1752
-


NEW ENGLAND
[Confederazione dal 1643; Dominion 1686-88; Confederazione dal 1688.]
Governatore
-
-

1752
-

PLYMOUTH
Governatore
-
-

1752
-

NEW HAVEN
Governatore
-
-

1752
-

CAROLINA
[Vasto tratto di terre immediatamente a sud della Virginia.
[La concessione è geograficamente distinta in:
- parte settentrionale: attorno allo stretto di Albemarle;
- parte meridionale.]
Governatore
-
-

1752
-

NEW YORK
Governatore
-
-

1752
-

 

NEW JERSEY
Governatore
-
-

1752
-

 

COLONIE DI PROPRIETÀ
PENNSYLVANIA
Governatore
-
-

1752
-

 

MARYLAND [Dal nome della regina Enrichetta Maria]
Governatore
-
-

1752
-






DELAWARE
Governatore
-
-

1752
-

 

COLONIE DI COMPAGNIA
CONNECTICUT
Governatore
-
-

1752
-

RHODE ISLAND
Governatore
-
-

1752
-

a

1752
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico V
Albero genealogico
(Copenaghen 1723 - 1766)
figlio di Cristiano VI e di Sofia di Brandeburgo-Kulmbach;
1746-66, re di Danimarca e di Norvegia;



1752
-
NORVEGIA
1752
-
ISLANDA
1752
-

 

1752
REGNO di SVEZIA
Adolfo Federico II
Albero genealogico

(Gottorp 1710 - Stoccolma 1771)
figlio di Cristiano Augusto duca di Holstein-Gottorp, vescovo luterano di Lubecca, e di Albertina Federica di Baden-Durlach;
1744, 29 agosto, sposa la p.ssa Luise Ulrike di Prussia (1720-1782), sorella di Federico [il Grande];
1751-71, re di Svezia;




1752
-





1752
REGNO di PORTOGALLO
Giuseppe I
Albero genealogico

(Lisbona 1714-1777)
figlio di Giovanni V di Braganza [il Magnanimo] e di Marianna d'Austria;
1729, sposa Maria Vittoria, infante di Spagna;
1750-77, re di Portogallo;
capo del governo il marchese di Pombal;


1752
-


a

1752
Spagna
Ferdinando VI

(Madrid 1713-Villaviciosa 1759)
figlio di Filippo V e di Maria Luisa Gabriella di Savoia;
1729, sposa l'infanta Barbara di Portogallo (1711-1758);
1746-59, re di Spagna;


1752
-


a





1752
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;
1746-73, marchese di Finale e Oneglia;

- il Piemonte confina a est con il Ticino -

1752
-



1752
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Agostino Viale
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1750 10 mar - 10 mar 1752, doge di Genova;


Stefano Lomellini
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1752 28 mar - 7 giu 1752, doge di Genova; [abdica]


Giovanni Battista Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1752 7 giu - 7 giu 1754, doge di Genova;


1752
-


1752
REPUBBLICA DI VENEZIA
Pietro Grimani
Albero genealogico
(Venezia 5 ott 1677 - Venezia 7 mar 1752)
figlio di Pietro e di Caterina Morosini;
1741-52, doge di Venezia; [115°]
1752
Marzo
5
, muore.

Francesco Loredan 
Albero genealogico
(Venezia 9 feb 1685 - Venezia 19 mag 1762)
figlio di Andrea e di Caterina Grimani;
1752
Marzo
18
, viene eletto doge.
1752-62, doge di Venezia; [116°]

1752
-



1752
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;




1752
-

1752
Ducato di Parma e Piacenza
Felipe di Borbone 

(Madrid 15 mar 1720 - Alessandria, Italy 18 lug 1765?)
figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese;
1738, 16 agosto, sposa la p.ssa Louise-Elisabeth di Borbone, sorella di Louis XV;
1748-65, duca di Parma e Piacenza;
valendosi dell'opera del ministro G.-L. du Tillot;



1752
-


1752
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Carlo VII
Albero genealogico
(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (don Carlos);
grazie ai diritti ereditari fatti valere dalla madre;
1735-59, re di Napoli e di Sicilia;
[titolo che gli sarà riconosciuto ufficialmente nel 1738]
quando occupa il Regno di Napoli, B. Tanucci lo segue e qui viene nominato ministro di giustizia;
1740-48, guerra di successione austriaca: si schiera con i franco-ispani;
1752


1759-88, re di Spagna (Carlo III);

NAPOLI
Ministro di giustizia
B. Tanucci
(1735 -1759)

1752
-




SICILIA
Viceré
Bartolomeo Corsini
(1737 - ?)
1752
-
 

a




Albany, Luisa contessa d' (Mons, Belgio 1752-Firenze 1824)
[Nata  principessa Stolberg] figlia di Gustavo Adolfo di Stolberg-Gedern, morto combattendo nella battaglia di Leuthen.]
rimasta priva di beni viene protetta da Maria Teresa d'Austria;
1772, sposa il pretendente al trono d'Inghilterra Carlo Edoardo Stuart, conte d'Albany, Albero genealogico, di lei più vecchio di trent'anni, col quale va a vivere a Roma; qui stringe un'intima amicizia con Charles Victor de Bonstetten;
1775, con il marito va a vivere a Firenze;
1777, conosce V. Alfieri: tra i due nasce un grande amore;
1780, il marito, geloso della relazione con il poeta, gli rende la convivenza intollerabile a tal punto che ella, con il consenso del granduca di Toscana, lascia Firenze; si stabilisce a Roma, prima in un convento e in seguito presso il cognato cardinale Henry Stuart, Albero genealogico, dove V. Alfieri la raggiunge pochi mesi dopo;
1783, lasciata Roma, grazie anche all'intervento di Gustavo di Svezia (che in questo periodo viaggia in privato in Italia), ottiene la separazione legale dal marito; si unisce allora con il poeta e vive da questo momento in Alsazia, a Parigi ed infine a Firenze; dopo la morte di V. Alfieri, pur essendo divenuta l'amante del pittore François-Xavier Fabre, dell'amico poeta serba vivo il culto, cura l'edizione delle sue opere postume e gli fa erigere da Antonio Canova il monumento funebre in Santa Croce; nell'ultimo ventennio della sua vita fa del suo salotto un luogo d'incontro degli intellettuali europei; è in relazione con Madame de Staël (in virtù della comune avversione per Napoleone), Sismondi, U. Foscolo.

Alquier, Charles-Jean-Marie (Talmont, nei pressi di Les Sables d'Olonne, Vandea 13 ottobre 1752 - febbraio 1826) politico e diplomatico francese;
1789, sindaco di Rochelle, viene eletto dal distretto di Aunis agli Stati generali;
1791, membro dell'Assemblea Costituente, serve in vari comitati divenendo anche uno dei segretari della stessa assemblea; sciolta questa assemblea, diventa presidente del Tribunale Penale del Dipartimento di Seine et Oise;
1792, è inviato come rappresentante alla Convenzione Nazionale;
1793, gennaio, vota per la morte del re Luigi XVI; assiste all'organizzazione dell'Olanda dopo la sua conquista da parte degli eserciti francesi;
1795, è nominato segretario del Consiglio degli Anziani, uno degli organi della Costituzione dell'anno III sotto il Direttorio;
1798, inizia la sua carriera diplomatica come ministro plenipotenziario in Baviera, dove serve fino al marzo 1799, all'inizio della guerra;
1799, di ritorno in Francia diviene esattore generale del dipartimento di Seine et Oise; 18 Brumaio, in seguito al rovesciamento del Direttorio, al servizio diplomatico per conto del nuovo consolato;
1800, marzo, è nominato ministro di Madrid dal primo console N. Bonaparte e dal ministro degli Esteri Talleyrand; alla fine dell'anno viene sostituito da Luciano Bonaparte;
1801, febbraio, viene inviato a Firenze in qualità di ministro plenipotenziario, per organizzare la pace con la Francia; conduce i negoziati che regolarizzano la conquista francese della Toscana con la cessione formale in Francia; marzo, si trasferisce nel Tribunale di Napoli; aprile, diviene ministro francese;
1804, uno dei suoi notevoli successi è il licenziamento di lord Acton, primo ministro napoletano; quando una flotta e un esercito britannico-russo entra nei porti del Regno, egli lascia Napoli;
1805, alla fine dell'anno viene trasferito a Roma per sostituire il card. Fesch, zio di N. Bonaparte, che si è recato a Parigi con papa Pio VII;
1810-11, viene inviato a Stoccolma come inviato straordinario e lavora come ministro a Stoccolma;
[Durante il suo mandato a Stoccolma, cerca di influenzare il principe ereditario svedese attraverso il suo entourage francese; sembra l'agente più attivo insieme a Sevret: attraverso Élise de Flotte, egli prova a far sì che la regina Désirée Clary influenzi il suo consorte re Carlo XIII.]
1811-14, viene inviato a Copenaghen;
la sua missione è quella di imporre il "Sistema Continentale" di Napoleone I contro gli interessi commerciali britannici e russi;
1813, conclude un'alleanza difensiva-offensiva con la Danimarca;
1815, con la caduta di Napoleone I viene richiamato, e con il ritorno della monarchia sotto Luigi XVIII, è condannato all'esilio come regicida;
1818, con il consenso del re, gli viene permesso di far ritorno in Francia;
1826, 4 febbraio, muore a Parigi.

Antiboul, Charles Louis (Saint-Tropez, Var 20 maggio 1752 – Parigi 31 octobre 1793, ghigliottinato) politico francese;
1789, avvocato a Saint-Tropez, diviene amministratore del Var;
1792, 6 settembre, viene eletto (7° su 8) deputato per questo dipartimento alla Convenzione nazionale dove siede sui banchi dei girondini;
1793, gennaio, al processo di Luigi XVI, vota per la colpevolezza del re, contro la ratifica del giudizio del popolo, per la detenzione, come misura di sicurezza nazionale, e si astiene dal voto per quanto riguarda la possibilità di un rinvio;
21 febbraio, nel corso di una lunga discussione deve difendere il suo dipartimento accusato di federalismo, in particolare da parte di A. Jeanbon Saint-André;
membro del Comitato di Marina, è all'origine di un decreto che permette alla marina francese di trarre nei suoi porti i navigli neutrali carichi di merci destinate alle potenze nemiche;
13 aprile, vota contro la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat;
28 maggio, si astiene al momento dello scrutinio sulla ratifica del decreto che, la vigilia, ha annullato la Commissione dei Dodici;
giugno, inviato in missione in Corsica, viene catturato a Marsiglia dagli insorti;
7 settembre, accusato di aver compromesso la dignità di rappresentante del popolo viene, su mozione di A. Jeanbon Saint-André, decretato d'arresto;
24-30 ottobre (3-9 Brumaio, Anno II), compare davanti al Tribunale rivoluzionario nello stesso momento dei girondini e con la stessa accusa; non ha però praticamente la parola per cui non può rispondere di come abbia votato al momento del processo del re e al momento del decreto daccusa contro J.-P. Marat; allo stesso modo, a un terza domanda del presidente Herman, egli dichiara: «Giunto alla Convenzione, mi sono schierato alla Montagna; ma non sentendo molto distintamente l'oratore, mi sono avvicinato alla tribuna.»;
30 ottobre (9 Brumaio, Anno II), viene condannato a morte con gli altri venti girondini;
31 ottobre, viene ghigliottinato assieme agli altri.

Beaulieu, Jules-Émile-François-Hervé de (1752- Redon 1807) politico francese;
avvocato;
1791, commissario alla contabilità nazionale;
1792, 18 giu-29 lug, ministro delle Finanze al posto di A. Duranton; arrestato sotto il Terrore, viene poi liberato;
sarà uno degli avvocati degli accusati di Nantes.

Beurnoville, conte di (1752-1821) politico francese;
colonnello della compagnia degli Svizzeri del conte d'Artois, serve sotto Luckner e Dumouriez;
1793, 4 febbraio, nominato ministro della Guerra, viene consegnato agli austriaci da Dumouriez;
1795, 3 novembre, viene scambiato con la figlia di Luigi XVI;
comanda in seguito l'armata del Nord, poi l'armata di Sambre-et-Meuse;
senatore e conte dell'Impero, si unisce a Luigi XVIII;
dopo i "cento giorni", diviene pari, marchese e mar.llo di Francia.

Burney, Frances o Mme Frances D'Arblay (Londra 1752-1840) scrittrice inglese, moglie del generale francese D'Arblay;
Early diary (1768-78, Primo diario)
Diary and letters (1778-1840, Diari e lettere)
Evelina (1778, nuovo genere di "romanzo domestico", suo capolavoro)
Cecilia (1782)
Camilla (1796).

– Caracciolo, Francesco – principe di Santo Buono (Mergellina, Napoli 18 gennaio 1752-1799) militare e politico napoletano;
1765, entrato nella Real Marina, diventa poi capitano di fregata e quindi ammiraglio;
1781, comandante della flotta napoletana nelle operazioni contro i barbareschi;
1793, fedele ai Borbone, partecipa alle operazioni navali  della prima coalizione contro le forze francesi;
1798, dopo la fuga di Ferdinando IV in Sicilia (dicembre) accetta il comando della flotta della Repubblica Partenopea;
1799, caduta la repubblica (giugno),viene arrestato dalle truppe di F. Ruffo e consegnato a H. Nelson; processato per alto tradimento è impiccato sul ponte della Minerva; 9 luglio, viene gettato in mare con una palla di 52 libbre ai piedi; 10 luglio, al suo ritorno a Napoli, Ferdinando IV vede il suo corpo che galleggia sulle acque del porto.

– Carpani, Giuseppe (Vill'Albese, Como 1752-Vienna 1825) musicografo italiano, censore dei teatri veneziani dal 1796;
Le Haydine ovvero Lettere sulla vita e le opere del celebre maestro Giuseppe Haydn (1812)
Le Rossiniane ossia Lettere musico-teatrali (1824)
Lettere due… al signor Bombet e
Lettera all'anonimo autore dell'articolo sul «Tancredi» di Rossini (in seguito al plagio di Stendhalin particolare nelle Vies de Haydn, Mozart et Metastase del 1814)
Le Majeriane ovvero Lettere del Bello Ideale (in risposta al libro di Andrea Majer Dell'imitazione pittorica).

Chatterton, Thomas (Bristol 1752-Londra 1770, suicida) poeta inglese; scrisse tre volumi di satire, drammi, poesia lirica e narrativa; ispirò a A. De Vigny un episodio di Stello e il dramma Chatterton del 1832.

Costa de Beauregard, Joseph-Henry detto Lacoste (1752-1824) militare savoiardo;
1792-98, combatte i francesi sotto Vittorio Amedeo III di Sardegna.

Defermon des Chapelières, Joseph-Jacques detto Defermont (La-Basse-Chapelière 15 novembre 1752 - Parigi 15 luglio 1831) politico francese.

Delaunay, Joseph (Angers 24 dicembre 1752 - Parigi 5 aprile 1794, ghigliottinato) politico francese;
commissario nazionale alla Corte di Angers;
1791, eletto deputato del Maine-et-Loire alla Legislativa, siede alla sinistra dell'assemblea;
1792, eletto alla Convenzione, siede alla Montagna e vota la morte del re;
Nel 1792 , è stato rieletto alla Convenzione dallo stesso reparto. Membro della Montagna del Comitato Sei per sorvegliare il Tribunale rivoluzionario , può opporsi alla sua abolizione lasciando le mani libere al pubblico ministero. arrestato con i sopravvissuti girondini, viene processato per corruzione nel caso della liquidazione della Compagnia delle Indie Orientali;
1794, 16 germinale anno II (5 aprile 1794 ), viene condannato a morte e giustiziato.

Dwight, Timothy (1752-1817) scrittore statunitense, superconservatore, nipote del teologo Jonathan Edwards e presidente della Yale University;
The Conquest of Canaan (1785, poema dedicato a G. Washington)
The Triumph of Infidelity (1788, in cui attacca D. Hume, Voltaire e altri "infedeli")
Greenfield Hill (1794, dove esalta il suo "agreste" e georgico Connecticut).

Fabbroni, Giovanni Valentino Mattia (Firenze 1752-1822) economista e scienziato toscano;
Gli ozi della villeggiatura (1800)
Dei provvedimenti annonari (1804)
Scritti di pubblica economia (1847-48, postumo, in 4 voll.).

Faipoult, Guillaume-Charles (Parigi 4 dicembre 1752 – Parigi 12 ottobre 1817) politico francese;
[Nato in una famiglia nobile di Champagne, prima della Rivoluzione si chiama il cavaliere di Maisoncelles, e sembra ci tenga molto alla nobiltà delle sue origini che tuttavia non è né illustrre de ben definita.]

Fiorella, Pascal-Antoine (1752-1818) generale corso;
1796-97, partecipa alla campagna d'Italia;
1799, difende la cittadella di Torino contro gli austriaci;
1803, passa nell'esercito del Regno d'Italia.

Fonseca Pimentel, Eleonora (Roma 1752-Napoli 1799) letterata e giornalista italiana, di famiglia portoghese trasferita a Roma nel 1750, aderente agli ideali repubblicani e giacobini; 
1798, arrestata;
1799, alla formazione della Repubblica Napoletana è liberata; febbraio-giugno, dirige il «Monitore Napoletano» che esce in 35 (36) numeri bisettimanali; arrestata mentre si imbarca per la Francia,viene prima condannata all'esilio, poi deferita alla giunta di stato, condannata a morte e impiccata.

Formaleoni, Vincenzo Antonio (Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) 18 novembre 1752 – Mantova 8 gennaio 1797) ecclesiastico italiano.
[Figlio di Biagio, attuario di Giustizia a Castelnuovo Fogliani, e di Cristina Balduzzi.]

Freneau, Philip (New York 1752-Freehold, New Jersey 1832) poeta statunitense, di ascendenza ugonotta, il «poeta della rivoluzione americana»; compagno di studi a Princeton di Hugh Henry Brackenridge;
segretario di un piantatore nell'isola caraibica di Santa Cruz, catturato e tenuto prigioniero dagli inglesi, capitano di mare, giornalista attivamente coinvolto;
A Poem on the Rising Glory of America (1772, Poesia sulla nascente gloria d'America)
The House of Night (1779, La casa della notte)
The Wild Honey Suckle (1786, Il caprifoglio selvatico)
The Indian Burying Ground (?, Il cimitero indiano)
[Egli vede gli indiani non soltanto come "nobili selvaggi" ma come "gli antichi di queste terre".]
The Beauties of Santa Cruz (?)
The British Prison Ship (?, poemetto).

Gigot d'Elbée, Maurice Louis Joseph [generale della Provvidenza] (Dresda 21 marzo 1752 – Noirmoutier-en-l'Île 6 gennaio 1794) generale controrivoluzionario francese;
[Nato da una famiglia che viveva in Sassonia.]
1777, arriva in Francia e viene naturalizzato;
entra in un reggimento di cavalleria, diviene tenente;
1783, dà le sue dimissioni; si sposa e di conseguenza si ritira in una proprietà di campagna vicino a Beaupréau ad Anjou;
1789, con lo scoppio della Rivoluzione francese, segue i principi a Coblenza; ma ritorna per obbedire alla legge che ordina agli emigrati di rientrare;
1793, i contadini di Beaupréau lo scelgono come loro comandante;
[Le sue truppe si amplieranno più di quelle del marchese di Bonchamps, Cathelineau e Stofflet.]
serve inizialmente sotto Cathelineau; dopo la morte di quest'ultimo viene candidato come generale in capo; batte i repubblicani a Coron e a Beaulieu;
30 luglio, in qualità di generale si trova nella battaglia di Luçon vinta dai repubblicani e nella quale si espone ai più grandi pericoli e contribuisce a salvare l'esercito vandeano dalla completa rovina; 13 agosto, una seconda sconfitta dei vandeani a Luçon, è ancora più pesante;
l' "Esercito cattolico e reale" di Vandea viene completamente demolito nella battaglia di Cholet dal gen. Kléber;
rimasto ferito gravemente in quest'ultima battaglia, egli viene inizialmente trasportato a Beaupréau, quindi a Noirmoutier;
novembre, i repubblicani occupano quest'isola nella battaglia di Noirmoutier, ed egli viene portato dinanzi ad un tribunale rivoluzionario e condannato a morte; portato sulla pubblica piazza di Noirmoutier su una poltrona perché le sue quattordici ferite non gli permettono di tenersi in piedi, viene fucilato.

Gorsas, Antoine Joseph (Limoges, Haute-Vienne 24 marzo 1752 – Parigi 7 ottobre 1793, ghigliottinato) giornalista e politico francese;
[Figlio di Barthélemy Gorsas e di Marguerite Gorsas Rinbeuf (il suo certificato di matrimonio con Marie Madelaine Roudier del 6/2/1775 à Saint-Louis de Versailles, lo dice figlio dei defunti Jean-Baptiste Gorsas et Marie-Anne Périer), che esercitavano la professione di calzolai.]

Haugwitz, Cristiano Augusto Enrico Kurtc – conte di (1752-1831) uomo di stato prussiano;
1792, ministro degli esteri;
1794, presidente del consiglio;
1795, conclude con la repubblica francese il trattato di Basilea che segna l'uscita della Prussia dalla prima coalizione;
1804, viene sostituito da C.A. Hardenberg, avversario dei francesi;
1805, torna al potere al momento della terza coalizione;
nella pace seguita alla sconfitta austriaca di Austerlitz, sa ingraziarsi Napoleone I che assegna alla Prussia l'Hannover in cambio di Anspach, Clèves e Neufchâtel.

Jacquard, Joseph-Marie (Lione 1752-Oullins, Lione 1834) inventore francese;
1801, dedicatosi alla tessitura, brevetta un'innovazione meccanica nel telaio;
1819, ottiene la Legion d'onore… e l'odio degli operai timorosi di perdere il posto di lavoro.

Klinger, Friedrich Maximilian (Francoforte sul Meno 1752-Dorpat 1831) scrittore tedesco, uno dei protagonisti del movimento «Sturm und Drang» che prese il nome dal titolo di un suo dramma;
Otto (1774)
Die Zwillinge (1776, I gemelli)
Sturm und Drang (1776, Tempesta e assalto)
Simsone Grisaldo (1776)
Plimplamplasko (1780, satira)
Fausts Leben, Taten und Höllenfahrt (1791, Vita, imprese e viaggio all'inferno di Faust)
Giafar (1792)
Reisen vor der Sintflut (1795, Viaggi prima del diluvio)
Geschichte eines Teutschen der neusten Zeit (1798, Storia di un tedesco del giorno d'oggi)
Der Weltmann un der Dichter (1798, L'uomo di mondo e il poeta)
Betrachtungen und Gedanken (1803-05, Considerazioni e pensieri).

Knigge, Adolph Franz Friedrich Ludwig von - barone (Bredenbeck, Elettorato di Hannover 16 ottobre 1752 – Brema 6 maggio 1796) scrittore tedesco, membro dell'Ordine degli Illuminati (Illuminatenorden);
[Nato in una famiglia della bassa nobiltà.]

Kurakine, Alessandro principe (1752-1820) politico, amico personale dell'imperatore Paolo I di Russia;
ministro degli Esteri, si dimostra favorevole ad una alleanza con la Repubblica Francese;
dopo la morte di Paolo I è nominato governatore dell'Ucraina;
in seguito è ambasciatore a Vienna e a Parigi.

Lacaze, Jacques (Libourne, Gironda 4 giugno 1752 – Parigi 31 ottobre 1793, ghigliottinato) politico francese;
negoziante a Libourne;
1791, diventa amministratore del dipartimento;
1792, 9 settembre, viene eletto, per il dipartimento della Gironda, primo supplente alla Convenzione nazionale;
poiché Sieyès ha optato per la Sarthe, egli è chiamato nel suo incarico immediatamente;
divenuto membro del Comitato del commercio, chiede subito il divieto di esportare carne salata;
1793, gennaio, al processo di Luigi XVI vota:
- per la colpevolezza del re,
- contro la ratifica del giudizio del popolo,
- per la reclusione fino alla pace e fino al momento in cui le potenze straniere avranno riconosciuto la Repubblica,
- per l'espulsione;
al momento del voto sul rinvio, è malato;
13 aprile, vota per la messa in stato d'accusa di J.-P. Marat ;
23 maggio, da questi viene denunciato come cospiratore con Valazé «de la faction liberticide», cercando di impadronirsi della Convenzione;
egli ritorce l'accusa dicendo che si recherà armato alla Convenzione «quand des scélérats menaceront ma vie»;
28 maggio, si astiene al momento dello scrutinio sul rapporto del decreto che, alla vigilia, ha annullato la "Commissione dei Dodici"; 2 giugno, il suo nome non è compreso nella lista dei 21 proscritti girondini; tuttavia egli firma la protesta contro le giornate del 31 maggio e del 2 giugno e viene accusato da P.-A. Garrau d'influenza nefasta sull'opinione pubblica di Libourne;
3 ottobre, per questa accusa il suo nome viene ripreso nel "rapporto d'Amar"; 24-30 ottobre (3-9 Brumaio, Anno III) compare davanti al Tribunale rivoluzionario assieme ai girondini e con la stessa accusa; 9 Brumaio, è condannato a morte;
10 Brumaio, viene ghigliottinato con gli altri venti girondini.

Lacuée, Jean-Gérard conte di Cessac (1752-1841) militare francese;
teorico militare, viene chiamato a far parte della commissione di tecnici militari creata dalla Costituzione;
1791, deputato;
1792, creato generale, viene incaricato della difesa della frontiera spagnola;
è creato conte da Napoleone I.


Lauberg, Carlo o Charles Laubert (Teano 1752-Parigi 1834) giacobino napoletano;
1777, frate scolopio e studioso di scienze naturali;
1792, apre con Annibale Giordano una Accademia di chimica divenuta poi, sotto i diretti consigli del generale della marina francese il conte di Latouche-Treville, presente a Napoli, un centro di cospirazione politica;
1794, scoperto dalla polizia come uno degli organizzatori della congiura giacobina (grazie alla delazione di Pietro De Falco, uno dei capi dell'organizzazione), fugge svestendo l'abito religioso;
1794-98, farmacista nell'esercito francese e agente rivoluzionario nella Cisalpina e a Venezia;
1799, torna a Napoli con l'armata di J.-E. Championnet che lo nomina presidente del governo provvisorio; per dissensi interni al gruppo abbandona Napoli prima della caduta della repubblica, riprendendo il suo posto presso l'esercito francese;
1814, membro dell'Accademia di medicina in Francia, vive qui durante la restaurazione; naturalizzatosi francese, muta il nome in Charles Laubert dedicandosi agli studi scientifici.

Legendre, Adrien-Marie (Tolosa 1752-Arteuil 1833) matematico francese, operante fra J.-L. Lagrange e A.-L. Cauchy;
1789, durante la rivoluzione francese ricopre incarichi di interesse pubblico, sia per conto della commissione dei pesi e misure, sia nella pubblica istruzione;
Trattato sulle funzioni ellittiche e gli integrali euleriani (1826)
Teoria dei numeri (1860, risultati per la priorità dei quali viene in urto con K.F. Gauss).

Legendre, Louis (Versailles 22 maggio 1752 – Parigi 13 dicembre 1797) politico francese;
amico di G.-J. Danton, è tra gli organizzatori della giornata del campo di Marte;
membro della Convenzione e del Comitato di sicurezza nazionale, il 9 Termidoro coopera alla caduta di M. Robespierre:
in seguito è presidente della Convenzione e membro del Consiglio degli Anziani.
1789, a Parigi apre una propria macelleria nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés; 18 luglio, ardente sostenitore delle neonate idee rivoluzionarie, si mette a capo dei rivoltosi durante la presa della Bastiglia; con lo scoppio della rivoluzione, diviene fin da subito molto amico di G.-J. Danton, si unisce al club dei Giacobini ed in seguito fonda con altri membri (G.-J. Danton compreso) il club dei Cordiglieri; nonostante fin da giovane dimostri problemi di dizione e mancanza d'istruzione, diverrà un celebre e forte oratore;
1791, 17 luglio, è presente tra la folla che richiede la deposizione di Luigi XVI sul Campo di Marte, opposizione che porta ad una sparatoria;
1792, 20 giugno, prende parte all'attacco al palazzo delle Tuileries, dove si oppone direttamente e di persona al re, imponendogli d'indossare il berretto frigio e di bere vino;
eletto deputato per la Senna, si unisce ad un gruppo non affiliato guidato da J.-P. Marat;
1793, gennaio, vota per l'esecuzione di Luigi XVI; febbraio, viene mandato in missione a Lione, poco prima che la città si ribelli; agosto, si reca nella Senna Marittima, tenendo anche qui una serie di discorsi riguardanti la rivoluzione; tornato a Lione dopo le rivolte, viene individuato come un moderato dai giacobini ed in seguito diviene un forte avversario dei girondini; dopo alcuni scontri con il conte J.-D. Lanjuinais, come membro del "Comitato di sicurezza generale" durante il periodo del Terrore, contribuisce alla caduta del gruppo; viene escluso dal club dei Cordiglieri, venendo accusato da J.-R. Hébert di favorire M. Robespierre; con Louis Louchet e Jean-François Delacroix, è nuovamente mandato in missione a Rouen; J.-R. Hébert questa volta lo accusa di cospirazione a favore della monarchia;
1794, fin dai primi di marzo, supporta soprattutto G.-J. Danton, ma alla fine si schiera con M. Robespierre dopo che quest'ultimo lo minaccia di essere giustiziato sotto la ghigliottina; da questo momento, fino a luglio, rimane temporaneamente fuori dall'ambito politico; 27 luglio, con l'inizio della convenzione termidoriana, firma sulla lista degli oratori al fine di deporre e condannare M. Robespierre;
viene eletto presidente della Convenzione nazionale e contribuisce a realizzare l'impeachment di J.-B. Carrier, autore di esecuzioni di massa per annegamento (Noyades di Nantes) su alcuni simpatizzanti monarchici; successivamente viene eletto membro del Consiglio degli Anziani;
durante gli anni del Direttorio, viene eletto al Consiglio dei Cinquecento ed opera fino alla morte;
1797, 13 dicembre, muore a Parigi.
[Per due secoli – fino alla scoperta di un errore nel 2005 – libri, quadri ed articoli saranno erroneamente stampati da una vista laterale ritraente lui con il matematico francese Adrien-Marie Legendre (1752-1833). L'errore nasce dal fatto che il disegno è stato etichettato semplicemente "Legendre". L'errore sarà rettificato solo quando un libro contenente 1.820 disegni di 73 famosi matematici francesi sarà scoperto nel 2008.]


Leisewitz, Johann Anton (Hannover 1752-Braunschweig 1806) scrittore tedesco, di agiata famiglia mercantile;
1770, inizia gli studi giuridici a Gottinga dove entra a far parte del cenacolo "Göttinger Hain";
Julius von Tarent (1775, Giulio di Taranto, dramma che può essere considerato un'opera dello Sturm und Drang)
1776, pubblica sul «Musenalmanach» di H.Ch. Boie due scene drammatiche di argomento sociale e antifeudale;
1776, esce un monologo di un esprit fort sul «Deutsches Museum»;
1778, avvocato, prima ad Hannover e poi a Braunschweig, passa alla carriera amministrativa;
1781, sposa Sophie Seyler;
Oltre a ciò va ricordata una ricerca storica sulla guerra dei trent'anni, i diari e le lettere alla moglie.

Letourneux, François-Sebastien (Saint-Julien-de-Concelles, Brittany 1752-1814) politico francese;
avvocato;
1791, eletto deputato per il dipartimento della Loire-Inférieure;
1797, 14 set-17 giu 1798 (23 Fruttidoro, Anno V-30 Messidoro anno VI) è nominato ministro dell'Interno al posto di F. de Neufchâteau, che ritornerà al suo posto il 2 Termidoro, Anno VI; con nessuna esperienza nella politica nazionale, è responsabile dello stravolgimento del nuovo calendario repubblicano, con i suoi dieci giorni settimanali;
[This included finding ways to ensure the calendar was adopted, while holding back over-zealous local officials who wanted, for example, to close churches on the old Sundays and religious holidays. Such church closures would be in conflict with the principle of tolerance of all religions.]
(27 Brumaio, Anno VI) sotto la sua amministrazione il Direttorio emana il decreto riguardante l'educazione pubblica;
(17 Piovoso, Anno VI) … e il decreto che richieede una speciale supervisione degli istituti di educazione privata;
(Anno VII) viene eletto al Consiglio degli Anziani;
1799, dopo il 18 Brumaio entra come giudice al ministero della Giustizia;
1814, muore.

Mangourit, Michel Ange Bernard de (Rennes 21 agosto 1752 – Rennes 17 febbraio 1829) diplomatico francese;
[Figlio di Bernard de Mangourit e di Marguerite-Angélique Cairgnon de La Touche. Il 25 agosto 1777, sposa Louise de La Bidard Morini († 1807).]
1777, massone, è un giudice penale;
1787, è commissario all'assemblea provinciale;
1792, è nominato console generale francese a Charleston, Carolina del Sud, North Carolina e Georgia; affronta i rifugiati haitiani, dopo la rivoluzione haitiana; fonda la Società Patriottica Francese, l'inizio dei partiti politici; lavora con l'ambasciatore Edmond-Charles Genêt; coltiva le relazioni con il governatore Moultrie; si reca a Savannah, dove lavora con Claudio Bert de Majan, un veterano della legione di Pulaski;
1794, 13 marzo, è presente alla distruzione della statua di William Pitt, Sr. A Charleston;
3-21 novembre, è ministro degli Affari Esteri nel governo della Convenzione Nazionale;
1796, segretario dell'ambasciata spagnola, è nominato ambasciatore negli Stati Uniti;
1798, si reca a Parigi e pubblica un diario:
Le Haraut de la nation (1796, è la caduta della Bastiglia)
1801, lavora con il gen. Jean-Charles Monnier ad Ancona ricevendo incarichi per missioni segrete.

Moulin, Jean-François (Caen, Calvados 14 marzo 1752 – Pierrefitte-sur-Seine, Seine-Saint-Denis 12 marzo 1810) militare francese;
[Figlio di un droghiere. Fratello maggiore di Jean-Baptiste Moulin.]

Müller, Johannes (Sciaffusa 1752-Kassel 1809) storico svizzero;
Storia della Svizzera (
- 1780, I vol., che va dal sec. XII alla battaglia di Näfels del 1388; 
- 1786, seconda edizione della prima parte di essa col titolo di Storia della Confederazione svizzera; altri volumi si succederanno poi fino al 1808, portando la narrazione delle vicende elvetiche sino al 1499).

Osselin, Charles-Nicolas (Parigi 22 novembre 1752 – Parigi 26 giugno 1794, ghigliottinato) politico francese;
d'origini modeste, diviene avvocato ma fallisce nel suo desiderio di ottenere una carica di notaio;
1790, diviene tuttavia ufficiale municipale di Parigi, funzione che conserva anche dopo il 10 agosto 1792 e la costituzione della Commune insurrezionale di Parigi; 17 agosto, viene designato alla presidenza del primo Tribunale rivoluzionario, instaurato lo stesso giorno per giudicare i realisti arrestati nel corso del 10 agosto; settembre, viene eletto deputato alla Convenzione nazionale e siede sui banchi occupati dai Montagnardi; all'inizio commissario per l'organizzazione dei comitati, diviene poi membro dei comitati delle finanze, di divisione, di legislazione, di liquidazione e di alienazione; 1° novembre, con Guglielmo Francesco Galletti, fonda il quotidiano «Journal des Lois»;
1793, segretario dell'assemblea al processo di Luigi XVI, vota per la colpevolezza del re, contro la ratificazione del giudizio del popolo, per la morte e contro il rinvio; 25 marzo, diviene membro del "Comitato di sicurezza generale"; 31 maggio, dopo tale data pubblica un articolo ambiguo sulla caduta dei Girondini nel «Journal des Lois» cessando poi ogni collaborazione a questo giornale; 13 novembre, compromesso per la sua relazione con un'emigrata e le liberazioni di sospetti che egli aveva ordinato, viene arrestato; 4 dicembre, viene condannato alla deportazione;
1794, giugno, accusato di preparare dei complotti in prigione, viene condannato a morte; 26 giugno (8 Messidoro, Anno II) viene ghigliottinato e sepolto nella fossa del cimitero Picpus di Parigi.

Petrovic, Gjorgje o Karagjeorgje (Giorgio il Nero) (Viševac, Sumadija 1752-Radovanje, Smederevo 1817) politico serbo, figlio di contadini;
1788, dopo essersi rifugiato in Austria per aver ucciso un turco, si arruola nell'esercito austriaco;
1791, tornato in Serbia realizza una cospicua fortuna con il mercato di bestiame;
1804, durante la rivolta serba contro i giannizzeri, al convegno di Orašac viene nominato capo delle truppe ribelli;
1805, a Ivankovac conduce le sue truppe alla vittoria contro i turchi; 
1806, dopo la vittoria di Mišar giunge ad occupare Belgrado (dicembre);
1807, è alleato della Russia nella guerra contro l'impero ottomano;
1808, dicembre, viene nominato capo ereditario della Serbia;
1809, si schiera ancora con la Russia nella seconda guerra russo-turca;
1812, la pace conclusa a Bucarest tra russi e turchi lo lascia praticamente isolato;
1813, sopraffatto dalle truppe ottomane deve lasciare il paese;
1817, ritornato di nascosto in Serbia viene ucciso dai sicari del rivale Miloš Obrenovic;
[E' il capostipite della dinastia dei Karagjeorgjevic che dal 1903 regnerà sulla Serbia e poi sulla Jugoslavia.].

Repton, Humphry (Bury Saint Edmunds 1752-Romford, Essex 1818) architetto e scrittore inglese, membro della Royal Academy, fu uno dei più abili disegnatori di giardini della sua epoca, succedendo in tale ruolo a Capability Brown
Disegni per il padiglione di Brighton (1808; la trasformazione effettiva fu poi realizzata da Nash).

Santerre, Antoine-Joseph (Parigi 16 marzo 1752 – 6 febbraio 1809) politico e militare francese;
[Figlio ed erede di un imprenditore di una fabbrica di birra.]
intraprende fin da giovane la carriera militare;
1789, 14 luglio, è alla testa dei rivoltosi che conquistano la Bastiglia; 5-6 ottobre accompagna le donne su Versailles, le quali occupano il palazzo;
1791, 17 luglio, unitosi al club dei Cordiglieri, ostile quindi ai moderati del marchese di La Fayette e filorepubblicano, partecipa alla manifestazione di Campo di Marte; viene processato insieme con L. Desmoulins e altri; 14 settembre, gode dell'amnistia promulgata dall'Assemblea costituente;
1792, 20 giugno, divenuto ormai ricco e di grande successo popolare, organizza con altri la "giornata" contro il re in appoggio ai girondini e conduce le forze armate all'assalto delle Tuileries, per protestare contro il veto del re e l'ingiusto licenziamento di alcuni ministri; agosto, nominato comandante della guardia nazionale, ha il compito di custodire in carcere la famiglia reale; scoppiata la rivolta in Vandea, vi viene inviato alla testa dell'armata delle Côtes-de-la-Rochelle;
1793, 21 gennaio, è a capo della protezione militare durante l'accompagnamento di Luigi XVI alla Place de la Révolution, dove ne ordina anche l'esecuzione; maggio, si arruola nell'esercito e combatte contro i ribelli della Vandea;
vincitore a Doué-la-Fontaine, è sconfitto a Coron; dopo questa sconfitta dell'esercito rivoluzionario, si unisce ai sostenitori politici di J.-R. Hébert; rientrato a Parigi viene arrestato sotto l'accusa di negligenza e di errori nella condotta della guerra;
1794, aprile, a seguito della caduta degli hébertisti, sconta un periodo di detenzione; 27 luglio (9 Termidoro) dopo il colpo di Stato viene rilasciato;
1797, 4 settembre (18 Fruttidoro), si dimette dal comando della Guardia Nazionale e si ritira a vita privata;
1809, 6 febbraio, muore lasciando la moglie ed i figli in assoluta povertà.

Scarpa, Antonio (Motta di Livenza, Treviso 1752-Binasco, Pavia 1832) medico italiano, allievo di G.B. Morgagni, introdusse un nuovo metodo di insegnamento anatomico dove forma, funzione e rapporto dei vari organi erano messi in evidenza come introduzione alla medicina e alla chirurgia
1772, professore di anatomia all'università di Modena
1783, … e a quella di Pavia dove ha anche la cattedra di clinica chirurgica.

Tanner, Conrad (Arth nel Cantone di Schwyz 28 Dicembre 1752 - 7 Aprile 1825) abate di Einsiedeln, Svizzera;
sstudia i classici e Teologia presso Einsiedeln;
1772, 8 settembre, emette i voti nell'Ordine di San Benedetto;
1777, maggio, viene ordinato sacerdote;
diviene docente presso il ginnasio di Einsiedeln e poi a Bellinzona;
1787, ricopre la carica di bibliotecario alla sua abbazia;
1789, è nominato direttore del collegio di Bellinzona;
durante la rivoluzione francese fugge nel Tirolo, portando con sé la statua miracolosa, la testa di S. Meinrad, e altri oggetti di valore, e vi rimane fino a quando non ha potuto ripristinare i tesori all'abbazia;
1802, è nominato parroco di S. Gerold in Vorarlberg, dove rimane per tre anni, fino a quando viene richiamato per essere maestro dei novizi;
Betrachtungen zur sittlichen Aufklärung im neunzehnten Jahrhundert (Augusta 1804-1808, 5 voll.);
Bildung des Geistlichen durch Geistesübungen (Augsburg 1807; Einsiedeln 1846, V ed.)
1808, alla morte del precedente abate viene eletto al suo posto.
[Nel 1818 papa Pio VII vorrebbe creare la nuova diocesi di Waldstätten, con i cantoni Uri, Schwyz, e Unterwalden, per farne il vescovo, costituire i monaci di Einsiedeln come capitolo della cattedrale, ma la questione viene riiutata dall'abate e dai suoi capitolari. Le sue opere pedagogiche saranno pubblicate dal suo successore, l'abate Celestino Müller.]

Whitworth, lord Charles (1752-1825) diplomatico inglese;
1788, inviato straordinario presso il re di Polonia, passa a Pietroburgo con l'incarico di trattare l'alleanza fra Russia e Inghilterra contro la Francia.

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La rivoluzione industriale

«segue da 1751»
1752, B. Franklin inventa il parafulmine;
«segue 1759»

Stampa

«segue da 1751»
1752
Italia

Firenze
esce Bibliotecæ Mediceo-Laurentianæ catalogus ab Antonio Maria Biscionio (Firenze, ex Imperiali Typographia, 1752-[57])
[Il catalogo, due volumi in-folio grande, scheda i manoscritti orientali.
Canada

dopo la prematura morte di Bartholomew Green, il suo socio John Bushell fonda il primo giornale canadese, la «Halifax Gazette» [soppresso nel 1766 per la sua opposizione al governo inglese.]
«segue 1753»

Encyclopédie

«segue da 1751»
1752, l'opera viene sospesa in seguito all'accusa di empietà avanzata dall'abate J.-M. de Prades, uno dei collaboratori teologi; 
grazie all'aiuto del direttore della librairie,Ch.-G. de Lamoignon de Malesherbes, D. Diderot e compagni si salvano da un primo concentrico attacco condotto da gesuiti e giansenisti;
«segue 1753»

Congregazione
dell'Indice dei libri proibiti

«segue da 1748»
1752
sono messi all'Indice:
Francia
3 marzo, l'Esprit des lois di Montesquieu;
22 marzo, le tesi dell'abate de Prades;
4 luglio, Lettres philosophiques di Voltaire;
28 agosto, il consultore del Sant'Uffizio fra Lorenzo Ganganelli presenta in congregazione un lungo voto nel quale sottopone a censura i nove volumi sinora apparsi (1748-50) delle opere di Voltaire [edizione di Dresda];
[In realtà, un altro scritto dello scrittore francese è già incappato nella condanna del Sant'Uffizio: l'anonimo Voix du sage et du peuple di cui i censori romani non sospettano affatto la vera paternità, apparso e diffuso con straordinario successo nello scorcio del 1750 e frettolosamente colpito con decreto del 25 gen 1751.]
«segue 1753»

querelle des bouffons

1752, "intermezzi musicali" sono comparsi a Parigi già nel 1729 e nel 1746 senza destare particolare eco;
con la ripresa della Serva padrona di G.B. Pergolesi (già rappresentata nel 1746) nasce però questa querelle che prende il nome da bouffons, termine con cui vengono chiamati in Francia gli intermezzi italiani e i loro interpreti;
1753, gli enciclopedisti, e in particolare J.-J. Rousseau con La lettera sulla musica francese (1753) si schierano a sostegno dell'intermezzo italiano in cui vedono l'emblema di una spontanea "naturalezza"; 
con Le devin du village (Parigi 1753) J.-J. Rousseau tenta anche di trasferire in ambito francese il modello dell'intemezzo italiano; 
bersaglio polemico principale dei "buffonisti" è J.-Ph. Rameau, in quanto ultimo rappresentante della tradizione operistica barocca francese della tragédie-lyrique; quel Rameau che pure con la sua opera teorica ha suscitato l'interesse e il consenso degli illuministi; in realtà nella polemica si contrappongono fatti non paragonabili come la tragédie-lyrique, il cui corrispettivo in Italia è l'opera seria, e gli intermezzi, che vanno semmai confrontati con l'opéra comique.


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