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ANNO 1570
– Ader, Guillaume (Lombez
o Gimont, Gers 1570?-Gimont 1638) poeta francese di lingua occitanica;
Torna suLou Gentilome Gascoun (1610, Il Gentiluomo guascone). – Alciati, Terenzio (Roma 1570-1651) storico ed ecclesiastico italiano; 1591, entra nella Compagnia di Gesù e raccoglie abbondanti documenti per una storia del concilio di Trento da contrapporsi a quella di P. Sarpi, ma ne scrive solo una minima parte; il materiale prezioso da lui raccolto sarà usato dal cardinale Sforza Pallavicino per la Istoria del concilio di Trento. – Bardi, Piero de' (Firenze 1570-1660) accademico e scrittore eroicomico italiano, fedele cronista dell'Accademia della Crusca, collaborò alla prima (1608) e alla seconda (1623) compilazione del Vocabolario; Avino, Avonio, Ottone e Berlinghieri o Poemone (1643, opera eroicomica in sedici canti). – Brusantini, Vincenzo (Ferrara 1570 ca) poeta italiano; Angelica innamorata (1530, in cui vuole portare alla conclusione i poemi del Boiardo e dell'Ariosto, giungendo sino alla morte di Ruggiero e alla vendetta che ne prendono Bradamante e Marfisa). – Champlain, Samuel de (Brouage, Charente 1570ca-Quebec 1635) esploratore e colonizzatore francese, il vero fondatore del Canada francese 1593-98, combatte agli ordini di Enrico IV contro la lega cattolica 1599, si reca per la prima volta nel Nuovo Mondo al comando di una nave spagnola e al suo ritorno in Francia (1601) scrive una relazione del viaggio che gli procura la nomina a geografo reale 1603, si aggrega a una spedizione diretta alla Nuova Francia (Canada) e arriva all'attuale Montreal 1608, fonda Quebec 1609 scopre i laghi Champlain, Huron e Ontario 1629, difende invano Quebec contro gli inglesi, 1632, ne ottiene la restituzione con il trattato di Saint-Germain-en-Laye. – Chassignet, Jean-Baptiste (Besançon 1570 ca-1635 ca) poeta francese Le mépris de la vie et la consolation contre la mort (1594, Il disprezzo della vita e la consolazione contro la morte). – Hardy, Alexandre (Parigi 1570 ca-1632) attore e drammaturgo francese Marianne Panthée La force du sang (La forza del sangue). – Micanzio, Fulgenzio (Passirano, Brescia 1570-Venezia 1654) teologo italiano, allievo di P. Sarpi, amico di G. Galilei e di Francesco Bacone; 1600, si laurea a Bologna in teologia che insegna poi fino al 1606, quando si trasferisce a Venezia nell'arroventato clima della "questione dell'interdetto"; sottoscrive il Trattato dell'interdetto di P. Sarpi; 1623, dopo essere stato difeso con fermezza dal governo veneto contro le accuse di eresia, ne diventa consultore teologo; Vita del padre Paolo (?, biografia di P. Sarpi). – Middleton, Thomas (Londra 1570 ca-Newington Butts, Londra 1627) drammaturgo inglese; figlio di un muratore, studiò ad Oxford e iniziò la sua carriera scrivendo racconti satirici; Michaelmas Terme (1604, La sessione autunnale) A Trick to Catch the Old One (1606, Un trucco per accalappiare il vecchio) A Mad World, my Masters (1608, E' un mondo pazzo, miei signori) A Chast Maid in Cheapside (1611, Una casta fanciulla di Cheapside) The roaring girl (1611, La ragazza che urla, scritto con Th. Dekker, dramma ispirato a Mary Frith, Moll la tagliaborse, - 1584-1659). Women beware Women (1612, Le donne si guardino dalle donne) The Changeling (1622, Il bambino scambiato, scritto con W. Rowley) A Game at Chess (1624, Una partita a scacchi) [È una satira contro l'arcivescovo M. De Dominis. La trama è sviluppata come una partita a scacchi in cui il Bianco, simbolo dell'Inghilterra anglicana, sconfigge il Nero, che rappresenta la Spagna cattolica. Tra i personaggi, oltre a quelli corrispondenti ai normali pezzi degli scacchi, che comprendono Vescovi Bianchi e Vescovi Neri (gli alfieri italiani) vi è l'antieroe protagonista, esposto al ludibrio del pubblico, che non ha difficoltà a riconoscerlo: il ributtante Vescovo Grasso (Fat Bishop), né bianco né nero, errante tra i due campi e le due chiese. Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.] – Oña, Pedro de (Angol 1570-1645 ca) scrittore cileno; Primera parte de Arauco domado (1596, Prima parte dell'auracano domato) Vasauro (1635, La coppa d'oro) Ignacio de Cantabria (1636, su incarico della Compagnia di Gesù). – Pázmány, Péter (Nagyvárad, odierna Oradea 1570-Pozsony, odierna Bratislava 1637) ecclesiastico e scrittore ungherese; di famiglia protestante, passò giovanissimo al cattolicesimo; 1587, entra nell'ordine dei gesuiti studiando poi filosofia a Cracovia e Vienna, e teologia a Roma, come discepolo del cardinale Roberto Bellarmino; nominato professore all'università dei gesuiti a Graz, diventa arcivescovo di Esztergom e primate di Ungheria: per vent'anni conduce una politica a favore del clero e a sostegno degli Absburgo; Guida verso la verità divina (1613, parte della serie ungarica in sette voll; (distinta dalla serie latina in 6 voll.)) Imitazione di Cristo (1604, traduzione in ungherese del De imitatione Christi). 1635, fonda l'università di Nagyszombat (l'attuale università di Budapest). |
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