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Papa
Giulio II

(1503-1513)

Jacob II Fugger [il Ricco] riesce a prendere in appalto dal papa il conio della moneta e di rendere così ancora più vantaggiose le sue vendite di argento.
Per la zecca egli finanzia una nuova costruzione, di cui dà commissione al celebre architetto Bramante nella via de Banco.
Le piccole monete d'argento papali, che portano come contrassegno una F incisa, sorgente da un anello oppure la marca di fabbrica dei Fugger, un bidente con un piccolo anello, rappresentano ben presto un quinto di tutte le monete papali.
Jacob II Fugger, anche se non si servirà mai della sua potenza finanziaria per raggiungere alte posizioni nel campo della politica – come tanti principi italiani –, si vanterà, tuttavia, di fronte al cardinale d'Aragona di «aver influito nel conferimento di parecchi episcopati tedeschi; per molti persino due o tre volte».
Dicembre
10
, lega di Cambrai: entra nella coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia.

ANNO 1508



1508
Unione Elvetica
Dodici cantoni federati:
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zurigo (1351),
- Zug (1353),
- Glarus (1353),
- Berna (1353),
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481),
- Sciaffusa (1501),
- Basilea (1501).

1508
-




1508
Sacro Romano Impero
Massimiliano I d'Absburgo
Albero genealogico

(Wiener Neustadt 1459 - Wels, Alta Austria 1519)
figlio di Federico III;
1486-1519, re dei romani;
1489-1519, arciduca del Tirolo;
1493-1519, arciduca d’Austria;
1493-1519, re di Germania;
1508-19, imperatore del Sacro Romano Impero;
1508
autoincoronatosi a Trento, passa dalle vertenze di confine alla guerra aperta con Venezia: aderisce alla lega di Cambrai;

1508
Massimiliano, dal 1495 ancora ossessionato dall'insuccesso della Lega Santa (secondo lui solo per colpa del mancato aiuto dei veneziani) inizia la guerra contro Venezia ma sono in giuoco importanti interessi.
Perciò, quando si deve proclamare contro Venezia il bando imperiale, Jacob II Fugger, presenta un'istanza all'imperatore: «Le mie merci e i miei crediti sono stati acquistati con grande rischio per terra e per mare; noi siamo ostacolati anche nel risarcimento dei nostri debiti e subiremmo insanabili danni, svantaggi e perdite».

Marzo
24
, con privilegio particolare l'imperatore riconosce esplicitamente che in avvenire i mercanti «con nessun diritto» dovranno essere tenuti a prestargli denaro, ma possono «esercitarvi il commercio secondo la loro libera volontà e piacere».
Jacob II Fugger si mostra sempre pronto a dare il massimo. Persino un testimone insospettabile, come il vescovo di Arras, dovrà ammettere: «I Fugger si sono comportati bene e non hanno abbandonato l'imperatore nelle sue grandi angustie».

Dicembre
10
, lega di Cambrai: entra nella coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia.


SLOVENIA

1508
All'inizio del secolo la situazione dei contadini sloveni peggiora ulteriormente. Essi non sono più solo minacciati dal pericolo turco (finora ben 200.000 persone sono state uccise o deportate), dalla peste, dalle cavallette e dai terremoti, ma anche gravati dal peso della guerra contro Venezia in cui il sovrano si è impegnato insieme con i francesi e, più tardi, con gli spagnoli e il papa.
Il conflitto porta con sé nuove tasse, ma soprattutto rende difficili i i commerci con l'Italia, tradizionalmente assai importanti per i territori sloveni. Inoltre, bisognoso dell'appoggio della nobiltà, l'imperatore è costretto a farle delle concessioni permettendole di accentuare la pressione sui servi della gleba. I nobili ne approfittano costringendo i contadini a rinunciare ai loro commerci e alle attività artigianali, esigendo pagamenti non più in denaro ma in natura, e legandoli più strettamente alla terra.


[Joze Pirjevec, Serbi, Croati, Sloveni - Storia di tre nazioni, Universale Paperbacks, Il Mulino, Bologna 1995]

1508
BOEMIA e UNGHERIA
Ladislao II o VII - Jagellone III
Albero genealogico

(n. 1456 - Buda 1516)
figlio di Casimiro IV re di Polonia;
1471-1516, re di Boemia (Ladislao II);
1490-1516, re d'Ungheria (Ladislao VII);

1508
-
Muore il conte ungherese Hans Thurzo di Bethlehemfalva.
[Jacob II Fugger, dopo la morte dei propri fratelli (Georg † 1506 e Ulrich † 1510), lascierà ai figli del conte (Georg, Alexius e Johann) la vera sovrintendenza sulle miniere locali e la rappresentanza di commercio presso il re d'Ungheria e la corte polacca.]


1508
Sassonia
Federico III [il Saggio]
Albero genealogico

(Torgau 1463 - castello di Lochau, Annaburg 1525)
figlio di Ernesto duca elettore di Sassonia (linea ernestina) e di Elisabetta di Baviera;
1486-1525, duca elettore di Sassonia;



1508
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;


1534-50, duca di Württemberg;


1508
ducato di Baviera
Alberto IV [il Saggio]
Albero genealogico

(Monaco 1447 - Magonza 1508)
1467-1508, duca di Baviera;
con il fratello Sigismondo e poi da solo;
dal 1506, con la "prammatica sanzione", ha istituito il potere assoluto dei sovrani bavaresi e l'ereditarietà del ducato nella linea primogenita maschile;


Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;




1508
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1508
-

 




1508
IMPERO OTTOMANO
Bayezid II [il Giusto o il Pio]
Albero genealogico

(1447 - 1512)
figlio di Mehmet II;
1481-1512, sultano;

Gran Visir
-
1508
-









1508
REGNO di FRANCIA
Louis XII
Albero genealogico
(Blois 1462 - Parigi 1515)
figlio di Carlo duca d'Orléans e Maria di Clèves;
1498-1515, re di Francia;


Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
Jean de Ganay
( 1507 gen - giu 1512 )
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1508
Dicembre
10
, lega di Cambrai: entra nella coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia.


1508
ducato di Lorena e di Bar
Renato II
Albero genealogico

(n. 1451 - Fains, Barrois 1508)
figlio di Federico (Ferri) di Lorena conte di Vaudémont e di Iolanda d'Angiò, figlia di Renato I;
1473-1508, duca di Lorena;
1480-1508, duca di Bar;
1508
suo figlio Antonio, avuto dalla seconda moglie Filippa di Gheldria, eredita il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.

Antonio [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;

1508
-



1508
Paesi Bassi




Governatore
-

1508
-




1508
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VII Tudor
Albero genealogico

(castello di Pembroke 1457 - Richmond, Londra 1509)
figlio di Edmondo Tudor, conte di Richmond, e di
Margherita di Beaufort;
1485-1509, re d'Inghilterra;



1508
-


a

1508
REGNO di SCOZIA
Giacomo IV
Albero genealogico

(n. 1473 - Flodden, Inghilterra 1513)
figlio di Giacomo III Stuart;
1488-1513, re di Scozia;
1503, sposa Margherita, figlia di Enrico VII Tudor ponendo così le premesse per la successione degli Stuart al trono d'Inghilterra [un secolo dopo];



1508
-


a

1508
IRLANDA

-



1508
-


a



1508
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Giovanni I
Albero genealogico
(† 1513)
figlio di Cristiano I e di Dorotea di Brandeburgo;
1481-1513, re di Danimarca e di Norvegia;
1497-1501, re di Svezia (Giovanni II);



1508
-
NORVEGIA
1508
-
ISLANDA
1508
-






1508
REGNO di PORTOGALLO
Emanuele [il Grande]
Albero genealogico

(Alcochete, Lisbona 1469 - Lisbona 1521)
figlio di Ferdinando duca di Viseu e di Beatrice di Portogallo;
1495-1521, re di Portogallo;



1508
-
a

1508
REGNO di ARAGONA e di SICILIA
REGNO di NAPOLI
Ferdinando II [il Cattolico]
Albero genealogico

(Sos, Aragona 1452 - Madrigalejo, Estremadura 1516)
figlio di Giovanni II d'Aragona e della sua seconda moglie Giovanna Enriquez;
1479-1516, re d'Aragona e di Sicilia;
1503-16, re di Napoli (Ferdinando III);
la morte di  Filippo [il Bello], figlio di Massimiliano d'Asburgo e marito di sua figlia Giovanna (poi Giovanna [la Pazza]), pochi mesi dopo l'incoronazione a re di Castiglia, ha risolto la questione dinastica a suo favore in quanto ha assunto il governo in nome della figlia; inoltre, sposando nel 1506 in seconde nozze Germana di Foix, nipote di Louis XII, ha ottenuto il definitivo riconoscimento francese del dominio spagnolo su Napoli;
nel 1507 ha aderito alla lega di Cambrai contro Venezia;



1512-16, re di Spagna (Ferdinando V);


1508
Dicembre
10
, lega di Cambrai: entra nella coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia.

NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1508
-


SICILIA
Viceré
-
1508
-
a







1508
SAVOIA
 


 

1508
-



1508
Monferrato
Guglielmo IX Paleologo
Albero genealogico
(? - ?)
figlio del marchese Bonifacio III e di Maria Brankovic;
1494-1518, marchese di Monferrato;

1508
-

1508
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
[II dedizione a Louis XII re di Francia]
(1507 mag - 20 giu 1512)
Governatore
Rodolfo di Lanoy
(1507 mag - ott 1508)
Francesco di Rochechouard
signore di Champdenier
(1508 ott - 20 giu 1512)

1508
-



1508
Mantova
Francesco II Gonzaga
Albero genealogico
(n. 1466 - m. 1519)
figlio di Federico I e di Margherita di Baviera;
1484-1519, marchese di Mantova;


1508
entra nella lega di Cambrai ma per le malferme condizioni di salute non partecipa allo scontro di Agnadello;

1508
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Leonardo Loredan
Albero genealogico
(Venezia 16 nov 1436 - Venezia 21 giu 1521)
figlio di Gerolamo e di Donata Donà;
1501-21, doge di Venezia; [75°]
- nunzio pontificio: Sede vacante
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1508
Dicembre
10
, lega di Cambrai: viene stipulata una coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia.
Vilipesa, accerchiata da ogni parte, Venezia cerca di rompere l'assedio con la sottigliezza della diplomazia.



1508
ducato di Ferrara
ducato di Modena
ducato di Reggio
Alfonso I d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1476 - 1534)
figlio di Ercole I e di Eleonora d'Aragona;
sposa in prime nozze Anna Sforza († 1497)
1505-34, duca di Ferrara;
1505-10, 1526-34, duca di Modena;
1505-10, 1523-34, duca di Reggio;
dal 1501 è sposato (seconde nozze) con Lucrezia Borgia la quale ha ottenuto dal padre (papa Alessandro VI) il riconoscimento del diritto all'eredità dei beni estensi [feudo pontificio];


 

1508
-





1508
Firenze
Lorenzo II
Albero genealogico

(1492-1519)
figlio di Piero e di Alfonsina Orsini;
1503-15, signore di Firenze;

1516-19, duca di Urbino;

1508
-


1508
ducato di Urbino
Guidobaldo I
Albero genealogico
(Urbino 1472 - Fossombrone 1508)
figlio di Federico da Montefeltro e di Battista Sforza;
1482-1508, duca di Urbino;
nel 1502 il ducato gli è stato tolto da Cesare Borgia;
non avendo avuto figli da Elisabetta Gonzaga, nel 1503 ha adottato il nipote Francesco Maria I Della Rovere, signore di Senigallia e Mondavio che gli succederrà nel ducato nel 1508;
 
1508
-


1508
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
oltre al ducato, eredita anche la carica di prefetto di Roma e la signoria;
negli anni 1502-03, la signoria gli è stata sottratta da Cesare Borgia ma è stato adottato da Guidobaldo I, duca di Urbino;
1508-38, duca di Urbino;
ereditato il ducato dallo zio materno Guidobaldo I, unifica i possessi dei della Rovere con quelli dei Montefeltro;



1512-38, signore di Pesaro;

 
1508
-







Andrea di Pietro della Gondola o Andrea Palladio (Padova 1508-Vicenza 1580) architetto italiano, iniziato all'umanesimo da G.G. Trissino;
Le antichità di Roma (Roma 1554)
I dieci libri dell'architettura di M. Vitruvio …(1556)
Quattro libri dell'architettura (1570, oltre al resto ci offre un catalogo delle sue opere)
Commentari di G. Cesare, con le figure in rame degli alloggiamenti, de' fatti d'arme, delle circonvallationi della città (1575).

Bauer, Michael o Mikael Agricola (Torsby, Karlstad 1508-Uusikirkko, Vyborg 1557) riformatore e primo esponente letterario finlandese; discepolo di M. Lutero e di F. Melantone, vescovo di Abo;
Traduzione del Nuovo Testamento (1548) e dei Salmi (1551).

Carnesecchi, Pietro (Firenze 1508-Roma 1567, giustiziato) umanista e riformatore religioso fiorentino.

Dolce, Ludovico (Venezia 1508-1568) poligrafo italiano, collaboratore a Venezia dello stampatore Giolito; la sua sterminata produzione, oltre a commenti al Decameron e all'Orlando furioso, comprende:
Negromante di L. Ariosto (1535, curatore dell'edizione)
Sacripante (1535-37)
Il ragazzo (1541, commedia)
La Fabrizia (1549, commedia)
Osservazioni sulla volgar lingua (1554)
L'Aretino o Dialogo della pittura (1557, piccolo trattato)
Seneca (1560, traduzione di tutte le tragedie)
Palmerino (1561)
Marianne (1565, dramma originale, tratto dalle Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio)
Dialogo dei colori (1565)
Le imprese di Orlando (1572, postumo).

Giolito de'Ferrari, Giovanni Gabriele (Trino 1508 ca-1578) stampatore italiano;
[Figlio di Giovanni [il Vecchio] e di Guglielmina Borgominieri;
padre di Giovanni [il Giovane] e Giovanni Paolo.]
Logo tipografico: una fenice che fuoriesce da un'urna alata (rielaborazione dello stemma paterno, in cui la fenice spiccava tra lingue di fuoco) con il motto «Dela mia morte eterna vita vivo».
Pubblica scritti volgari di vario genere – dialoghi, teatro, trattati, storie, prediche, libri di devozione, poesia, lasciando da parte il diritto, la filosofia, le scienze, la matematica ed in genere le opere in lingua latina.]

1523 [a.f.: 1538], si stabilisce con il padre a Venezia, dove, nella zona di Rialto, fondano una fiorente bottega: la Libreria della Fenice;
il padre si trasferisce a Torino ed egli prende in mano l'azienda, inizialmente con i propri fratelli e poi con sempre maggiore autonomia, aprendo anche librerie a Napoli, Bologna e Ferrara;
1541, si rende indipendente e diventa l'editore di L. Ariosto delle cui opere pubblica una trentina di esemplari;
ristampa anche maestri più antichi, specialmente F. Petrarca e G. Boccaccio, fino a quando però la Chiesa comincia a disapprovare il semipaganesimo…
1544, sposa Lucrezia Bin dalla quale ha dodici figli;
Commedia di Dante Alighieri (1555, a cura di Ludovico Dolce, nel titolo della quale appare per la prima volta l'attributo Divina)
1568, "rientrato nei ranghi" pubblica una collana chiamata "Ghirlanda spirituale";
1578, muore, dopo aver pubblicato circa 850 libri.
[Sotto la guida dei figli Giovanni [il Giovane] e Giovanni Paolo la stamperia declina rapidamente e sarà chiusa nel 1606.].

Mendoza y Bobadillia, Francisco de (Cuenca 1508-Burgos 1566) ecclesiastico e politico spagnolo, amico di Ignazio di Loyola
studiò nelle università di Alcalà e di Salamanca, addottorandosi in utroque iure
1535, vescovo di Coria, è inviato da Carlo V in Italia dove si ferma fino al 1557
1544, è creato cardinale da Paolo III
1550, è vescovo di Burgos (dove si trasferisce solo nel 1557)
1564, qui promulga i decreti tridentini e fonda un seminario dotato di una ricca biblioteca
1566, è nominato da Filippo II arcivescovo di Valenza ma muore prima di poter raggiungere la nuova sede
De naturali cum Christo unitate, quam per dignam Eucharistiae sumptionem fideles consequuntur.

Piccolomini, Alessandro (Siena 1508-1578) letterato italiano, professore di filosofia a Padova, abbracciò poi la carriera ecclesiastica diventando coadiutore del vescovo di Siena (forse fu tra gli autori degli Ingannati, la commedia del 1531 nata dai collaboratori dei senesi dell'Accademia degli Intronati di cui era membro col nome di Stordito)
L'amor costante (1536, commedia)
La Raffaella, dialogo della bella creanza delle donne (1539)
Della sfera del mondo (1540)
Costituzione di tutta la vita dell'uomo nato nobile e in città libera (1543)
Alessandro (1544, pubblicata nel 1545, commedia)
Ortensio (1560, dramma collettivo)
Annotazioni nel libro della "Poetica" (1575).

Rota, Bernardino (Napoli 1508-1575) poeta italiano
Egloghe piscatorie (1533)
Rime (1567)
Scilinguato
Strabalzi
.

Sadoleto, Paolo (Modena 1508-Carpentras 1572) umanista italiano;
[Figlio di un cugino di Iacopo, al quale succedette nella diocesi di Carpentras.]
segretario dei brevi ai prìncipi sotto Giulio III;
Lettere italiane e latine, ed epigrammi.

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lega di Cambrai

1508
Dicembre
10
, viene stipulata una coalizione delle massime potenze occidentali contro Venezia, accusata di aspirare all'egemonia in Italia:
- il papa Giulio II intende strapparle la Romagna;
- il re di Francia Louis XII mira ai possedimenti veneziani in Lombardia;
- l'imperatore Massimiliano I pretende i domini in terraferma;
- il re Ferdinando d'Aragona teme per il Regno di Napoli.
Il trattato viene sottoscritto da Margherita d'Austria, reggente d'Olanda a nome del padre Massimiliano I, e dal cardinale Georges d'Amboise per il re di Francia.
Il "deus ex machina" della clamorosa alleanza, Giulio II, non vuole apporre il suo sigillo sul documento ufficiale. Ma il suo disegno, fin troppo chiaro, è stato percepito da tutte le cancellerie d'Europa attraverso le solenni epistole che egli ha sparso a piene mani e che hanno un solo scopo: la distruzione di Venezia «pericolosa nemica di ogni paese».

Amadis de Gaula 
(Amadigi di Gaula)

1508, Saragozza, esce questo romanzo spagnolo, edito in quattro libri da Garci Rodriguez de Montalvo, governatore di Medina del Campo.
I primi tre libri sono una rielaborazione di un testo tardo-medievale, oggi perduto; il quarto libro fu aggiunto di sua mano sulle gesta di Esplandián figlio di Amadis.
È una delle fonti dell'Orlando Furioso; ne trasse una commedia Gil Vicente, mezzo secolo prima del Don Chisciotte.
Bernardo Tasso (1538, Amadigi),
C.M. Wieland (Neuer Amadis).

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«segue da 1507»
1508,
Spagna
Alcalà, il cardinale Francesco Ximenes fonda l'università che rivaleggia con la famosa Salamanca quale centro di cultura e la sorpassa come centro di stampa;  egli nomina stampatore dell'università Arnão Guillén de Brocar di Pamplona, il primo stampatore indigeno di qualche importanza.
Scozia
Edimburgo, Walter Chepman e Andrew Myllar fondano una stamperia e subito Giacomo IV concede loro un dazio protettivo contro i concorrenti inglesi: per due secoli tuttavia gli stampatori scozzesi non saranno seri rivali né degli artigiani inglesi né di quelli stranieri, ad eccezione di Thomas Bassendyne († 1577);
«segue 1509»




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