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Papa
Niccolò V

(1447-55)

1450, fra i pellegrini del giubileo c'è pure santa Rita da Cascia, ormai settantenne;

cardinali:
Rampini Enrico († 1450) (dal 1443);

Gallicanesimo

«segue da 1438»
1450, viene messo in circolazione un falso documento, attribuito a san Luigi IX e datato 1269, detto "Prammatica sanzione di san Luigi" con il quale si intende creare un autorevole precedente;
«segue 1461»

Fratelli della vita comune
[fratres communis vitae]

«segue da 1387»
1450, Deventer (Olanda) si specializzano nella copiatura dei libri di filosofia e teologia e ne fanno un vasto commercio in tutta l'Europa settentrionale.
Propagandano la:

Devotio moderna

corrente di risveglio e approfondimento spirituale del tardo medioevo;
muovendosi dalla cerchia del fiammingo Geert de Groote (1340-1384) si diffonde dai Paesi Bassi nella Germania renana e vestfalica, in Francia, in Italia (Ludovico Barbo, del monastero di Santa Giustina di Padova) e in Spagna (F. Ximénes de Cisneros);
viene propagandata specialmente dai canonici regolari di Windesheim e appunto dalla nuova congregazione dei Fratelli della vita comune;
l'espressione più nota e suggestiva della devotio moderna (che rimane sulla linea della pietas di sant'Agostino) è il celebre libretto De imitatione Christi di Tommaso da Kempis;
tra gli adepti:
- Tommaso da Kempis,
- Gabriel Biel, teologo occamista,
- A.F. Boeyens (Utrecht 1459-Roma 1523) futuro papa Adriano VI;
nelle loro scuole studiano:
. Niccolò Cusano,
. Rodolfo Agricola. «segue 1500»

1450ca, Angelo Barovier scopre nella sua fornace a Venezia il procedimento tecnico in grado di realizzare per la prima volta del vetro terso e incolore. Il nome cristallo comparirà sulle scritture di Murano nel 1457. 1450ca, Lorenzo Ghiberti stende i Commentari, testo di fondamentale importanza per comprendere le forti interazioni tra arte e scienza nella civiltà del Rinascimento.

ANNO 1450





1450
REGNO di GERMANIA
e ducato d'Austria (Inferiore)
Friedrich III
Albero genealogico
(Innsbruck 1415 - Linz 1493)
figlio di Ernst I [il Ferreo], duca di Stiria, e di Zimburga di Masovia [Piasti];
[appartiene al ramo leopoldino degli Asburgo.]
1424-93, duca di Stiria, Carinzia, Carniola e Tirolo (Federico V);
[succeduto al padre]
1440-93, re di Germania e dei romani (Federico IV);
alla morte del cugino Alberto II riceve dai principi elettori sia la corona sia la tutela di Ladislao [Postumo] erede di tutti i territori posseduti dal ramo albertino degli Asburgo nonché delle corone di Boemia e d'Ungheria;
nel 1438, con il concordato di Vienna, ottiene da papa Niccolò V una serie di concessioni e di rinunzie a favore della corona e dei principi tedeschi che gli valgono una notevole preponderanza sulla chiesa in Germania;


1452-93, imperatore del Sacro Romano Impero (Federico III);


Ladislaus [il Postumo]
Albero genealogico
(Komarom, Hungary 1440 - Praga 1457)
figlio di Alberto V d'Asburgo [l'Illustre] e di Elisabeth di Boemia;
1440-57, duca d’Austria;
[incoronato IV.1440]




1453-57, re d’Ungheria (László V);
1453-57, re di Boemia;



1450
-


1450
REGNO di POLONIA
Casimiro IV
Albero genealogico

(Cracovia 1424 - Grodno 1492)
figlio di Ladislao II Jagellone e di Edvige d’Angiò;
1440-92, granduca di Lituania (Casimiro II);
eletto dalla nobiltà locale, con la sua nomina rende il paese indipendente di fatto dalla corona polacca;
1445-92, re di Polonia;
chiamato dalla dieta a succedere al fratello Ladislao III, ristabilisce l'unione personale tra i due stati, al fine di conservare alla dinastia degli Jagelloni almeno la corona della Lituania qualora perdesse quella elettiva della Polonia;


1450
-

1450
Albero genealogico

(Tangermünde 1413 - Neustadt sull'Aisch 1471)
figlio di Federico I e di Elisabetta di Baviera-Landshut;
1440-70, margravio ed elettore di Brandeburgo;
vero fondatore dello stato del Brandeburgo, divide il governo della marca con il fratello Federico [il Grosso] fino al 1463;
nel 1445 rifiuta la corona di Polonia;

1450
Federico II [il Pacifico o il Placido o il Mansueto]
Albero genealogico

(† 1464)
figlio di Federico I e di Caterina di Brunswick-Wolfenbüttel;
1428-64, duca elettore di Sassonia;




1450
ducato di Baviera
Ludwig IX di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(Burghausen 1417 - Landshut 1479)
figlio di Heinrich XVI [il Ricco], duca di Baviera-Landshut, e di Margarete d’Austria († 1447);
1445-79, duca di Baviera-Ingolstadt;
1450-79, duca di Baviera-Landshut;




Heinrich XVI di Wittelsbach [il Ricco]
Albero genealogico

(1386 - Landshut 1450)
figlio di Friedrich II, duca di Baviera-Landshut, e di Maddalena Visconti;
1393-1450, duca di Baviera-Landshut;



Albrecht III di Wittelsbach [il Pio]
Albero genealogico

(Munich 1401 - Munich 1460)
figlio di Ernst I di Wittelsbach e di Elisabetta Visconti († 1432):
1438-60, duca di Baviera-Monaco;








1450
IMPERO BIZANTINO
Costantino XI Paleologo
Albero genealogico

(n. 1405 ca - Costantinopoli 1453)
terzo figlio di Manuele II e di Elena Dragases;
1443, despota di Morea;
1448, muore il fratello Giovanni VIII;
1449-53, imperatore;
salito al trono dopo aver tentato di restaurare il potere dei Paleologhi sulla Grecia;


1450
-



1450
IMPERO di TREBISONDA
[impero trapesuntino]
Giovanni IV

(? - ?)
figlio di Alessio IV;
1429 (26 apr)- 1458, imperatore di Trebisonda - autokrátor dei romani;


Bailo veneziano
Bernardo Valaresso
(1448-50)
Paolo Foscolo
(1450-54)
1450
-


1450
IMPERO OTTOMANO
 

(1404 - 1451)
figlio di Mehmet I;
1421-44/1446-51, sultano;
1423-27, sottomissione dell'Anatolia;
nel 1439 annette la Serbia all'impero, inaugurando una nuova fase della politica ottomana, consistente nella trasformazione degli stati vassalli in province di un impero assoluto; il suo programma viene però ostacolato dagli ungheresi;
nel 1441 e nel 1442 viene sconfitto dagli ungheresi, guidati da Giovanni Hunyadi;
nel 1444, battaglia della Varna.
nel 1448, nella battaglia di Kosovo, sconfigge le truppe di Janos Hunyadi che aveva cercato di portare soccorso agli albanesi.
1450
assedia più volte, senza avere risultati, il castello di Croia (odierna Kruje), in Albania, difeso dagli uomini di Scanderbeg.




Mehmet II [Fatih - il conquistatore]
 

(1432 - 1481)
figlio di Murad II;
1444-46/1451-81, sultano;





1450
-







1450
RUSSIA
Basilio II [il Cieco ]
Albero genealogico
(n. 1415 - m. 1462)
figlio di Basilio I;
1425-62, gran principe di Mosca;
nel 1439 rifiuta di sottoscrivere la riunione della chiesa ortodossa a quella romana approvata dal concilio di Firenze;
nel 1445 non ha successo il suo sforzo per rendersi autonomo dal khan tataro venendo sconfitto;
solo nel 1448 può prevalere (era adolescente alla morte del padre) sui cugini rivali, dopo però violenti conflitti nel corso dei quali è stato pure accecato;

 
-
1450
-




1450
REGNO di FRANCIA
Carlo VII [il Vittorioso]
Albero genealogico
(Parigi 1403 - Mehun-sur-Yèvre 1462)
figlio di Carlo VI e di Elisabeth di Baviera-Ingolstadt;
1422-61, re di Francia;
[fino alle vittorie di Giovanna d'Arco il titolo non ha avuto per lui alcun significato]
nel 1429 viene incoronato a Reims;
nel 1435 si arriva alla riconciliazione con il duca di Borgogna Filippo III [il Buono];
1443-50, sua amante ufficiale [la prima nella storia dei re di Francia] è la bella e famosa Agnés Sorel, che gli darà quattro figlie;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
-
Cancelliere-Guardasigilli
-
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1450
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1450
ducato d’Angiò
Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1417, succeduto al padre, viene affidato allo zio materno Luigi, cardinale e duca di Bar; sposa in seguito Isabella figlia di Carlo II di Lorena;
1430-80, duca di Bar;
1430, eredita il ducato dallo zio cardinale Luigi;
1431-53, duca di Lorena;
1431, muore il suocero; pur dovendo diventare signore della regione, deve affrontare l'opposizione di Antonio di Vaudémont (appoggiato dal duca di Borgogna) che lo sconfigge e lo prende prigioniero a Bugnéville dove rimane in queste condizioni fino al 1432;
1434, l'imperatore Sigismondo suggella il suo diritto sulla Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
nel 1437, dopo essere stato prigioniero dal 1435 (già una prima volta nel 1431-32) del duca di Borgogna, ottiene la libertà (e il possesso della Lorena) solo grazie ad un enorme riscatto in danaro e in città;
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio; qui combatte con Carlo VII nell'ultimo periodo della guerra dei cent'anni fino alla definitiva conquista della Normandia;





1450
-


1450
ducato di Borgogna
Filippo III [il Buono]
Albero genealogico
(Digione 1396 - Bruges 1467)
figlio di Giovanni [Senza paura] e di Margherita di Baviera;
1419-67, duca di Borgogna e conte di Fiandra;
succeduto al padre, assassinato dagli armagnacchi;
nel 1428 acquista la contea di Namur;
nel 1430 eredita dal cugino Filippo di Saint-Pol il Brabante e il Limburgo;
nel 1433 ottiene definitivamente il possesso di Olanda, Zelanda, Hainaut;
1437-38, ribellione di Bruges;
nel 1441, per via di negoziati, ottiene il Lussemburgo;




 
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1450
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1450
ducato di Savoia
Ludovico
Albero genealogico
(Ginevra 1413 - Lione 1465)
figlio di Amedeo VIII [il Pacifico] e di Marie di Borgogna-Valois;
1431, alla morte del fratello maggiore Amedeo eredita il titolo di principe di Piemonte;
1434-65, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1434-65, duca di Savoia;
dopo l'abdicazione del padre;
nel 1441 cede al duca di Bourbon l'omaggio del paese di Dombe;
nel 1442 sposa Anna di Lusignano, figlia di Giano re di Cipro, di cui si è innamorato perdutamente; mentre gli abusi e i disordini a corte si moltiplicano, il regno di Cipro è per casa Savoia niente più che un titolo;
nel 1445 è costretto a cedere a Carlo VII il Valentinois; vengono inoltre cedute alla Francia le ragioni sulle contee di Valenza e di Die, avendone in cambio l'esonero dell'omaggio che dal 1355 si prestava alla Francia per la baronia di Fossignì;
nel 1446 si trova in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti che lascia vedova Maria di Savoia sua sorella, cerca di far valere i diritti sabaudi alla successione nel ducato di Milano ma alla fine deve riconoscere la signoria di Francesco Sforza;
nel 1448 i conti di Polenzo, alcuni tra i marchesi del Carretto e i Grimaldi per la metà di Mentone e Roccabruna riconoscono il dominio dei loro feudi da parte di casa Savoia;




 
-
1450
-




1450
REGNO d'INGHILTERRA
Enrico VI
Albero genealogico

(Windsor 1421 - Londra 1471)
figlio unico di Enrico V e di Caterina di Valois;
1422-61, 1470-71, re d'Inghilterra;
ancora in fasce, poco dopo, alla morte del nonno Carlo VI, viene proclamato anche re di Francia;
sotto la reggenza degli zii Giovanni di Bedford (reggente in Francia) e Humphrey di Gloucester assiste impotente ai disastrosi risultati dell'ultima fase della guerra dei cent'anni;
nel 1445 sposa Margherita d'Angiò;
[con la nuova sposa, alleata ai Beaufort contro il partito popolare facente capo a Riccardo, duca di York, spera di giungere ad una composizione onorevole della questione francese.];





1450
-


a

1450
REGNO di SCOZIA
Giacomo II
Albero genealogico

(Holyrood 1430 - Roxburgh 1460)
figlio di Giacomo I Stuart e di Joan Beaufort;
1437-60, re di Scozia;
[divenuto re a soli 7 anni dopo l'assassinio del padre]
nel 1449, dopo essersi trovato in mezzo alle lotte fra fazioni nobiliari dei Douglas-Livingstone e dei Crichton, assume direttamente il potere riprendendo la politica paterna di lotta contro i grandi feudatari;




1450
-


a

1450
REGNO di DANIMARCA e REGNO di NORVEGIA
Christian I
Albero genealogico
(Oldenburg 1426 - Copenhagen 1481)
figlio di Dietrich [il Fortunato], conte von Oldenburg, e di Adelheid von Oldenburg-Delmenhorst;
1448-81, conte von Oldenburg;
1448-81, re di Danimarca (Christian I);
eletto su designazione del Rigsraad (gran consiglio), diviene il capostipite della dinastia di Oldenburg;
1450-81, re di Norvegia;





1457-64, re di Svezia;
1459-81, conte di Schleswig e Holstein;
1474-81, duca di Schleswig e Holstein;






1450
-

1450
REGNO di SVEZIA
Carlo VIII Knutsson
Albero genealogico
(n. 1409 - m. 1470)
figlio di Knut Thodsson, cavaliere svedese della famiglia Bonde;
1434, aderisce alla rivolta della nobiltà svedese condotta da Engelbrekt Engelbrektsson contro l'unione di Kalmar con cui erano state congiunte le tre corone di Danimarca, Norvegia e Svezia;
1436, alla morte di Engelbrekt, si trova a capo del partito indipendentista che desidera una corona svedese autonoma e che ha il suo nerbo nei liberi contadini;
1440, pur sempre aristocratico, favorisce il ristabilimento dell'unione di Kalmar, ottenendo dal nuovo re Cristoforo I di Baviera, creatura dell'Hansa, vaste terre e l'intera Finlandia;
1448-57, 1464-65, 1467-70, re di Svezia;
acclamato dopo la morte di Cristoforo I;
1449-50, re di Norvegia;
in seguito ad una spedizione militare;
1450
deve subito cedere la corona di Norvegia a Christian I di Danimarca;









1450
-

Richard Neville (n. 1428-Barnet, presso Londra 1471)
condottiero e politico inglese, figlio di Richard Neville conte di Salisbury, appartenente ad una potente famiglia baronale, titolare di vasti feudi nel nord dell'Inghilterra; divenne noto come "Kingmaker" (creatore di re);
1450-71, conte di Warwick;
dopo aver sposato Anna de Beauchamp, ultima erede della sua famiglia;





1450
REGNO di PORTOGALLO
Alfonso V [l'Africano]
Albero genealogico
(Sintra, Lisbona 1432 - 1481)
figlio di Edoardo I e di Eleonora di Aragona;
1438-81, re di Portogallo;
1440-48, sotto la reggenza dello zio dom Pedro;
nel 1448 sposa sua cugina Isabella (figlia dello zio dom Pedro) e prende in mano il governo del paese;
Nel 1449, nella battaglia di Alfarrobeira, vince lo zio dom Pedro;




1450
-


1450
REGNO di ARAGONA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
succeduto al padre, tenta il grande disegno di riunificazione di Napoli alla Sicilia;
nel 1421, fattosi adottare dalla regina Giovanna II d'Angiò, si reca a Napoli con la sua corte;
nel 1423, in seguito a contrasti fra Catalogna e Aragona e lotte per la successione al trono di Castiglia, riporta la pace; si trattiene in patria fino al 1432;
nel 1433 ritorna definitivamente in Italia per conquistare prima e costruire poi il nuovo regno;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
nel 1435, nel corso della battaglia navale di Ponza, viene fatto prigioniero da Filippo Maria Visconti; quando il destino della monarchia aragonese sembra ormai segnato, egli stipula con il duca di Milano una pace separata impegnandosi a pagare un forte riscatto, a rinunciare alle sue pretese sulla Corsica e sulla Toscana e a combattere Francesco Sforza;
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]





1450
-




1450
REGNO di CASTIGLIA e di LÉON
JUAN II
Albero genealogico

(Toro 6 mar 1405 - Valladolid 20 lug 1454)
figlio di Enrico III [il Malaticcio] e di Catherine di Lancaster;
1406-1454, re di Castiglia e di Léon;
[sotto la reggenza dello zio e della madre.]


1450
-

1450
REGNO di NAVARRA
Giovanni II
Albero genealogico

(Medina del Campo 1397 - Barcellona 1479)
figlio di Ferdinando I e di Eleonora di Castiglia;
1415-16, viceré di Sicilia;
1425-79, re di Navarra;
succeduto alla morte di Carlo III [il Nobile], padre di sua moglie Bianca;
nel 1435 partecipa alla spedizione del fratello Alfonso V il Magnanimo per la conquista di Napoli ma viene catturato a Ponza e condotto a Milano dove riconquista la libertà grazie a Filippo Maria Visconti;
nel 1441, alla morte della moglie Bianca, nega al figlio Carlo, principe di Viana, il diritto di succedere alla madre sul trono di Navarra come previsto dal testamento della stessa sovrana;
nel 1447 si risposa con Giovanna Enriquez, figlia dell'ammiraglio di Castiglia, ed i rapporti con il figlio Carlo, avuto dalla prima moglie Bianca, peggiorano ulteriormente; dal nuovo matrimonio nasce Ferdinando, futuro sposo di Isabella di Castiglia; lo scontro tra padre e figlio è inevitabile ma Carlo ha la peggio e, diseredato a favore della sorella Eleonora (moglie di Gastone IV di Foix), fugge a Napoli;




1458-79, re d'Aragona;


1450
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a



1450
REPUBBLICA DI GENOVA
"Compagna Communis Ianuensis"
Lodovico di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
fratello di Giano I di Campofregoso;
1448 16 dic - 4 set 1450, doge di Genova;


Pietro di Campofregoso
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di;
1450 8 set - gen 1458, doge di Genova;


1450
-


1450
ducato di Milano
Francesco Sforza
Albero genealogico
(San Miniato, Pisa 1401-Milano 1466)
figlio di Muzio Attendolo [Sforza] e della sua compagna Lucia di Torsciano;
1424-26, viceré della Calabria;
1430, condottiero al servizio di Filippo Maria Visconti, in lotta contro Venezia;
morta la sua prima moglie gli viene offerta in sposa da Filippo Maria Visconti la figlia e unica erede Bianca Maria;
1433-66, marchese di Ancona;
gonfaloniere della chiesa per l'Umbria, è ora al servizio del pontefice;
nel 1440, ancora gonfaloniere della chiesa per l'Umbria ma tornato l'anno precedente al servizio dei veneziani contro Milano, dopo la sconfitta del Piccinino ad Anghiari non vuole varcare l'Adda e penetrare in territoiro visconteo, prodigandosi viceversa perché si arrivi alla pace;
nel 1441, con la pace di Cremona, ha finalmente in sposa Bianca Maria Visconti;
nel 1443 è osteggiato dal suocero che invia il Piccinino contro i suoi domini nelle Marche riuscendo a muovergli contro anche Eugenio IV che revoca le concessioni fattegli dieci anni prima; nel contempo anche le sue terre abruzzesi cedono sotto gli attacchi di Alfonso d'Aragona; esce dal difficile momento con l'aiuto di Firenze e Venezia ottenendo la vittoria negli scontri decisivi di Monte Loro e di Montolmo;
nel 1444 fa pace col papa che gli conferma le Marche;
nel 1447, alla morte di Filippo Maria Visconti senza aver designato eredi, raggiunge la Lombardia; al soldo prima della Repubblica Ambrosiana (succeduta al Visconti in un'effimera signoria su Milano), poi di Venezia, ma in realtà agendo da principe autonomo, occupa l'una dopo l'altra tutte le città del dominio visconteo, che nel frattempo si sono rese indipendenti;
1450-66, duca di Milano;
incoronato dopo il suo ingresso in Milano [pur sollecitata, non avrà mai la legittimazione del suo principato da parte dell'impero];






 
1450
-


1450
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Francesco Foscari
Albero genealogico
(Venezia 19 giu 1373 – Venezia 1º nov 1457)
primogenito di Nicolò di Giovanni e di Caterina di Giovanni Michiel.
1423-57, doge di Venezia; [65°]


- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1450
-


 

1450
Repubblica di Firenze
Cosimo de' Medici [il Vecchio]
Albero genealogico

(Firenze, 27 set 1389 – Careggi, 1º ago 1464)
figlio di Giovanni di Bicci, fondatore del Banco Medici (1397), e di Riccarda [Nannina] de’ Bueri;
1416, sposa Contessina de’ Bardi († 1473), figlia di Alessandro de’ Bardi, conte di Vernio;
1429-64, signore de facto di Firenze;
1439, gonfaloniere di giustizia;



 

 
1450
-


1450
REGNO di NAPOLI e REGNO di SICILIA
Alfonso V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Medina del Campo 1394 – Napoli 27 giu 1458)
figlio di Ferdinando I e di Leonor Urraca di Castiglia-Albuquerque;
1416-58, re di Aragona;
1435-58, re di Napoli; (Alfonso I)
1442-58, re di Sicilia;
[re di Sicilia citra et ultra Pharum o rex utriusque Siciliae (titolo che diverrà regno delle Due Sicilie nel 1816)]

– vedi sopra –




Ferdinando I o Ferrante
Albero genealogico

(1431 ca - Napoli 1494)
figlio naturale di Alfonso V [il Magnanimo];
1443-58, duca di Calabria;
[titolo spettante tradizionalmente agli eredi al trono di Napoli.]
nel 1445 sposa Isabella di Chiaramonte;




1458-94, re di Napoli;




Renato I [il Buono]
Albero genealogico

(Angers 1409 - Aix-en-Provence 1480)
secondogenito di Luigi II duca d'Angiò e di Iolanda figlia del re di Aragona;
1430-80, duca di Bar;
1431-53, duca di Lorena;
1434-80, duca d'Angiò e conte di Provenza;
eredita l'Angiò dal fratello Luigi III;
1434-80, re di Sicilia (titolare);
sbarcato nel 1438 nell'Italia meridionale vi si trattiene cercando di aver ragione di Alfonso V d'Aragona;
nel 1442, non riuscendo ad aver ragione di Alfonso V d'Aragona, dall'Italia meridionale si ritira in Francia mantenendo però il titolo regio;




– vedi sopra –




1450
-
a



Altièri, Marco Antonio (Roma 1450-1532) scrittore e politico italiano;
Li nuptiali (descrizione dei costumi romani del tempo).

Arndes, Steffen (Amburgo ?-1519) stampatore tedesco, il maggior stampatore di Lubecca;
1470-81, dopo aver appreso il mestiere di fonditore e stampatore a Magonza, passa a Foligno, in Italia, quale collaboratore di Johann Neumeister; viene poi invitato a trasferirsi nello Schleswig, probabilmente attraverso un alto funzionario danese di cui ha incontrato il figlio in Italia;
1486, si stabilisce a Lubecca;
stampa una quantità di libri liturgici commissionatigli da vari capitoli e ordini monastici danesi;
Bibbia (1494, in basso tedesco; capolavoro di esecuzione tipografica e d'illustrazione, è la sua maggior produzione)
pur lavorando fino alla morte, è obbligato ad arrotondare i suoi guadagni lavorando come impiegato alla corte di giustizia di Lubecca.

Arrighi, Ludovico degli (?-1527 ca) stampatore romano;
maestro calligrafo e copista di professione, è anche un funzionario di grado inferiore nella Cancelleria Apostolica;
1522, pubblica il primo "campionario" a stampa che insegna agli apprendisti l'uso della littera cancelleresca impiegata nei brevi apostolici; queste lettere "corsive" sono state incise dall'orefice Lautizio Perugino;
1524, proprio con ques'ultimo egli fonda una società per la stampa di edizioni;
[Il più illustre tra i loro illustri patroni è il poeta umanista Giangiorgio Trissino.]
1527, muore, forse, durante il sacco di Roma.


Arrivabene, Giorgio (?-?) stampatore mantovano a Venezia;
1483-1515, stampatore a Venezia;
1517-28, gli subentra Cesare Arrivabene che pubblica per lo più testi religiosi, parecchi dei quali del Savonarola;
1534, dopo una breve interruzione, Andrea di Giorgio riprende l'attività tipografica nella bottega all'insegna del Pozzo, in Merceria;
1544-49, Andrea tiene una corrispondenza con un gruppo di protestanti di Viadana, sul Po, tra Parma e Mantova, che ha modo di incontrare e cui fornisce alcuni testi, tra i quali il Beneficio di Christo, la Medicina dell'anima di Urbanus Rhegius e il Sommario della Scrittura.
1545-52, escono dai suoi torchi sette titoli di Ortensio Lando; [Tra cui:
- Ragionamenti familiari (1550)
- Dialogo della Sacra Scrittura (1552, di ispirazione evangelica)
che, mentre attaccano aspramente il clero, richiamano alla visione della fede e delle opere tipica dell'evangelismo. Tutti sciritti, insomma, che sembrano riproporre sotto altra forma il messaggio religioso diffuso negli stessi anni dalle conventicole anabattiste.
Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983]

1547, stampa la prima traduzione italiana del Corano;
1560, quando l'Inquisizione di Venezia disperde le sette ereticali egli non viene identificato tra i membri.

Bernardi, Andrea o Novacula (Bologna 1450-Forlì 1522) cronista italiano, il cui soprannome (dal latino rasoio) derivò dalla sua professione di barbiere;
Cronaca di Forlì (Bologna 1895-1897, in 3 voll.; abbraccia il periodo 1476-1517).

Blado, Antonio (?-?) stampatore romano;
1515-1567, attivo a Roma;
Il Principe di N. Machiavelli (1532)
Exercitia spiritualia di Sant'Ignazio di Loyola (1548)
1549, gli viene conferito il titolo di Tipografo Camerale, o stampatore della Santa Sede;
Index librorum prohibitorum (1559, pubblicato dal Sant'Ufficio)
[Il carattere impiegato per la stampa di questi libri è, con qualche miglioramento, quello di Ludovico degli Arrighi.
Il carattere "Blado", ricreato nel 1923 da Stanley Morison, è una felice fusione delle migliori caratteristiche delle scritte di A. Blado e L. degli Arrighi.]


Bonhomme, Pasquier (?-?) stampatore francese;
Croniques de France (1476, in tre voll, primo libro a stampa in lingua francese).

Buckinck, Arnold (?-?) stampatore;
Cosmographia di Tolomeo (1478; 1490, ristampa; illustra con 27 carte incise in rame la struttura del mondo così come lo si conosce da un migliaio di anni)
[Figurava già nel programma di Konrad Sweynheym ma appare solo dopo la sua morte.]

Burcardo, Giovanni o Argentoratum o Argentinensis (Nieder-Haslach, Alsazia 1450 ca-Roma 1506) cronista e liturgista alsaziano
Diario o Liber notarum o Libri caerimoniales (dal 1483 al 1506)
Pontificale romanum (revisione assieme ad Agostino Patrizzi)
Caerimoniale romanum (1488)
Ordo servandus per sacerdotem in celebratione missae (1502).

Demetrius Chalcondylas, Demetrius (?-?) umanista di Creta;
SRWTHMATA di Costantino Lascaris (Milano 1476, Grammatica greca, primo libro stampato completamente in greco; sua la prefazione in latino)
Omero (Firenze 1488-89, 2 voll., in greco; curatore della prima edizione a stampa con dedica a Lorenzo de' Medici).

Dias, Bartholomeu o Bartolomeo Diaz (n. 1450 ca-Capo di Buona Speranza 1500) navigatore portoghese;
1486, incaricato dal re del Portogallo Giovanni II di proseguire le esplorazioni iniziate da Diego Cão (scopritore delle foci del fiume Zaire o Congo) parte con tre navi;
1487, doppia l'estremità meridionale dell'Africa trovando finalmente la via marittima verso l'India; colto da una tempesta nella baia di Sant'Elena e trascinato verso sud, riprende terra sulla costa orientale del continente; solo durante il viaggio di ritorno impostogli dall'equipaggio riesce ad avvistare il capo che chiamò delle Tempeste ribattezzato poi, da Giovanni II, di "Buona Speranza";
1497, fa parte della spedizione di Vasco de Gama;
1500, muore al comando di una nave della squadra di A. Cabral che affonda durante una tempesta presso il capo da lui scoperto.

Dupré, Jean (?-?) stampatore francese, forse il più abile commercialmente;
1481, apre bottega all'insegna dei "Due Cigni";
dopo aver controllato per un certo tempo il mercato librario francese, si associa a ricchi finanziatori e fonda filiali e agenzie nelle varie province, compresa una fiorente bottega a Lione.

Faques, Guillaume [William Fawkes] (?-?) stampatore francese a Londra;
1502, è nominato regius impressor del re Enrico VII;
Salterium (Londra 1504, stampato per ordine del re)
Horae ad usum Sarum (?, libro di divozioni)
[Si conoscono circa 250 edizioni diverse tra quella di W. Caxton (1477 ca) e il 1558 quando viene sostituito dal Book of Common Prayer.]

Fjòdorov, Ivan (?-?) prototipografo russo;
viene iniziato all'arte dallo stampatore di Copenaghen, Hans Missenhaim, inviato dal re di Danimarca Cristiano III a Mosca, su richiesta dello zar Ivan IV il Terribile che ha quindi l'onore di aver fondato la stampa a caratteri mobili in Russia.

Flach, Martin (?-?) stampatore tedesco;
1487-1500, attivo a Strasburgo, preferisce i libri in latino di argomento teologico; la vedova ne porta poi la stamperia al secondo marito, Johann Knoblauch.

Guillaume le Roy (?-?) stampatore vallone;
1473-1488, dopo aver appreso l'arte a Venezia presso i fratelli von Speyer, è attivo a Lione nella cui città è il primo stampatore.

Gareth, Benedetto o il Cariteo (Barcellona 1450 ca-Napoli 1514) poeta italiano
Endimione (1506).

Gering, Ulrich (?-1510) stampatore tedesco di Costanza;
1470, è chiamato alla Sorbona assieme ad altri due stampatori tedeschi per fondarvi una stamperia all'interno dell'università, dal rettore Johann Heynlin e dal bibliotecario Guillaume Fichet;
1473, quando i due dignitari accademici lasciano la Sorbona, egli continua con gli altri due stampatori a lavorare privatamente per altri cinque anni;
1478, da solo prosegue l'attività fino alla morte;
1510, muore.

Giunta o Giunti (attiva XV e XVII) famiglia fiorentina di tipografi e editori,
in concorrenza con A. Manuzio, con privilegio papale; la casa editrice più importante di Firenze con la marca: giglio araldico in varie versioni e con diverse iniziali.
[Stampano una quantità di breviari, di messali e di libri liturgici, che mette Venezia alla testa della produzione europea di testi canonici.]
- Filippo (Firenze 1450-1517, (oltre cento edizioni di autori greci, latini e italiani, con privilegio papale)
- Bernardo (Firenze 1487-1551)
Decameron (1527, detta "ventisettana")
- Luca Antonio (Firenze 1457-Venezia? 1538) 
Nel 1480 aprì una libreria a Venezia dove pubblicò 120 edizioni.
[Un altro Luc'Antonio Giunti nel 1566 risulta proprietario di 140 campi, diventati 220 (con 600 ducati di rendita) nel 1582, e più di 400 nel 1601, acquirente, per 15.000 ducati, di un palazzo sul Canal Grande. Resta comunque una vistosa eccezione … tra i tipografi-librai.]
- Tommaso (1494-1566) iniziò a sottoscrivere: Eredi di L.A. Giunta; lavorò molto anche a Lione dal 1520.
- Giacomo (1486-1546 ca, con le due figlie Giovanna e Giacomina)
Altri Giunta stampatori sono documentati a Burgos, Lione, Madrid e Venezia.

Gothan, Bartholomaeus (?-prima del 1486) stampatore tedesco di Lubecca;
1486-87, lavora a Stoccolma;
1488, stampa il primo libro destinato alla Finlandia;
Offenbarungen der Hlg. Birgitta (Lubecca 1492, ottocento copie su carta e sedici su pergamena, ordinate dal convento di Vadstena in Svezia)
1493, invitato dallo zar Ivan III (in Germania nel periodo 1488-93 per ottenere servizi dai tecnici tedeschi) a trasferirsi a Mosca, si reca a Novgorod (e forse a Mosca);
1496, settembre, prima di questa data muore (probabilmente assassinato dai Russi) senza aver potuto produrre libri in questa lingua.
[Il suo soggiorno lascia tuttavia una traccia: verso la metà del XX secolo saranno trovate traduzioni manoscritte (circolanti a Novgorod agli inizi del Cinquecento) di un Dialogo fra la Vita e la Morte, di una Storia di Troia, di una leggenda del tiranno Dracolewyda, di un Lucidario e di altri testi tedeschi: ciascuno di tali manoscritti può essere fatto risalire a libri stampati a Lubecca fra il 1478 e il 1485, e non v'è quasi dubbio che essi facessero parte del bagaglio dello stampatore di Lubecca.]

Griffo, Francesco o Francesco Griffi (Bologna ?-1518) incisore di caratteri e tipografo italiano, iniziò la sua attività a Bologna per lo stampatore B. Faelli trasferendosi poi a Venezia;
1474, disegna caratteri romani dalle forme nitide per il Maufer a Padova;
1482, disegna caratteri romani dalle forme nitide per i fratelli De Gregoriis a Venezia;
[Secondo Mardersteig e poi Riccardo Olocco con I romani di Francesco Griffo.]
1494, a Venezia incide per A. Manuzio varie serie tonde;
1495, una di queste, ispirata alle iscrizioni romane del periodo imperiale, ed usata per il De Aetna di Pietro Bembo, soppianta il gotico e i tondi di N. Jenson influenzando per tre secoli il disegno dei caratteri tipografici;
1499, Hypnerotomachia Poliphili, il più bel libro del Rinascimento, è composto con la terza delle serie tonde citate;
sempre per A. Manuzio crea una nuova serie basata sulla scrittura corsiva della cancelleria papale che anche gli umanisti usano in scritture private, caratterizzata dall'inclinazione delle lettere e dal loro accostamento; questo carattere chiamato cancelleresco, o italico, o corsivo aldino, o semplicemente corsivo [dagli spagnoli letra grifa], è adottato da A. Manuzio (ottenendo un'esclusiva decennale che impedirà di fatto a Griffo di incidere un carattere simile nel territorio della Serenissima) per le sue fortunate edizioni tascabili di classici anche perché si dimostra naturale complemento del tondo;
[Sia il tondo che il corsivo eserciteranno il loro fascino sugli artisti grafici di generazioni successive, da Simon de Colines e Robert Estienne nel secolo XVI, a Van Dyck e Grandjean nel XVII, Caslon nel XVIII e Stanley Morison nel XX.]
1516, dopo aver cercato fortuna a Fano presso Gershom Soncino e poi a Perugia, apre una tipografia in proprio a Bologna, avviando una collezione di classici italiani e latini in sedicesimo.
1518, viene impiccato per l'omicidio del genero.

Han, Ulrich (?-?) stampatore romano di origine tedesca;
pubblica 80 libri, in gran parte edizioni di autori latini, fra cui anche un:
Missale Romanum (1476, in cui per la prima volta si stampa tipograficamente la musica).

Henneberg, Berthold von (1484-1504) arcivescovo di Magonza ?;
1485, rivolge al consiglio municipale di Francoforte (città imperiale) la richiesta:
- di esaminare con cura i libri a stampa che stanno per essere esposti alla fiera quaresimale;
- di collaborare con le autorità ecclesiastiche nell'opera di repressione delle edizioni pericolose;
1486, come risposta, l'elettorato di Magonza e il consiglio municipale di Francoforte si accordano per l'istituzione in comune del primo ufficio laico di censura.
[Le autorità ecclesiastiche, e nel tardo Medioevo le università in particolare, hanno sempre esercitato sugli scritti il diritto di censura e anche nel 1479, l'università di Colonia (roccaforte dei filosofi scolastici) aveva ottenuto dal papa un privilegio in cui il suo diritto di censura veniva espressamente esteso ai libri a stampa.
Di nuovo, nella procedura seguita dall'arcivescovo, c'è l'attribuzione allo Stato del diritto di esercitare la censura, atto che avrà conseguenze di cui egli non ha previsto – né desiderato – la portata, perché il suo scopo (da personalità prettamente medievale, che s'oppone alla diffusione, nel ceto medio specialmente, delle nuove idee introdotte dall'Umanesimo e dell'istruzione impartita ai laici) era di tenere sotto stretta sorveglianza ecclesiastica il nuovo mezzo d'espressione della cultura.]


Holle, Leonhard (?-?) stampatore tedesco di Ulm;
Cosmografia di Tolomeo (1482, con il suo bel carattere tondo - riproposto nel XX secolo da St John Hornby con il nome di Proleny - e le 32 silografie)
Sul piano commerciale fallisce.

Kerver, Thielmann (?-?) stampatore francese;
1497-1522, attivo in questo periodo.

Klein, Johann (?-?) stampatore;
1498-1528, gestisce la stamperia di Lione già di Johann Trechsel del quale ha sposato la vedova.
[In seguito la stamperia sarà gestita da Melchior e Caspar Trechsel.]

Knoblauch, Johann (?-1528) stampatore tedesco a Strasburgo;
sposa la vedova di Martin Flach che gli porta in dote la stamperia del marito defunto;
stampa circa trecento titoli.
Suo figlio Johann Knoblauch il Giovane continua l'attività fino al 1528.

Koelhoff, Johann (?-?) stampatore tedesco, allievo di Wendelin von Speyer a Venezia;
1472, inizia la sua carriera a Colonia, pubblicando (fino al 1493) una dozzina di saggi di Tommaso d'Aquino.

Koelhoff, Johann "il Giovane" (?-1502) stampatore tedesco;
Cronica (1499).
[Una delle due migliori realizzazioni del primo periodo della stampa, assieme alla Bibbia di Heinrich Quentell, rappresenta tuttavia la rovina per il suo stampatore: viene confiscata e proibita ed egli stesso stesso esiliato.]
Per noi ha valore inestimabile, in quanto contiene importanti notizie sulle origini della stampa.]


Langenbeck, Hermann (?-?) borgomastro di Amburgo;
[Figlio del borgomastro della città anseatica di Buxtehude.]
[1475, Perugia: Jacob, suo fratello, professore di teologia alla Sapienza Vecchia, ha l'idea di pubblicare l'editio princeps del Corpus Juris Civilis. A questo scopo si accorda con:
. un rappresentante dei Baglioni, i signori di Perugia;
. un punzonista di Ulm;
. Steffen Arndes, stampatore di Amburgo;
(Diventerà il principale stampatore della Germania settentrionale e della Danimarca che gravitano intorno alla città di Lubecca);
. un funzionario dell'Università, originario della Renania, che dovrebbe vendere i libri della ditta ai professori e agli studenti.
Il nostro Hermann, professore di diritto civile e rettore dell'Università di Greifswald, che dovrebbe entrare in società come revisore letterario, quando giunge a Perugia trova il fratello morto e così l'ambiziosa impresa si esaurisce in bancarotta e procedimenti legali; il Digestum Vetus e la prima parte delle Pandette ne sono i risultati tangibili.]

1482-1517, borgomastro di Amburgo;
Codice di diritto marittimo (1497, con cui fonda la giurisprudenza anseatica)
Commentario della legislazione della città di Amburgo (?).

Makarios, Hieromonachos (?-?) stampatore dell'est dell'Adriatico;
a Cettigne stampa:
Oktoib (1493, in serbo con caratteri cirillici)
Messale (1494, in croato con caratteri glagolitici)
Salterio (1495, in croato con caratteri glagolitici)
1507-12, diventa il primo stampatore della Valacchia.

Manuzio, Aldo (Bassiano, Velletri 1450-Venezia 1515) tipografo ed editore italiano.

Marchant, Guy (?-?) stampatore francese;
Danza macabra (1485).

Marcolini, Francesco (Forlì ?-?) stampatore
1534, si stabilisce a Venezia ed è editore di Pietro Aretino;
pubblica una graziosa edizione di Dante.
[La sua esecuzione tipografica contribuisce a rendere popolare il corsivo romano di Ludovico degli Arrighi, Antonio Blado e Tagliente.]

Marmitta, Francesco (n. 1450 ca-Parma 1505) miniatore italiano, il cui nome compare in un codice delle
Rime e Trionfi di Petrarca (Landesbibliothek di Kassel)
Missale romanum del cardinal Domenico della Rovere (destinato alla cattedrale di Trento, prima del 1501, ed ora si trova al museo Civico) e di un
 offiziolo di Casa Durazzo (Genova , Biblioteca Berio).

Marot, Jean (n. 1450?-m. 1526?) poeta francese, di origine normanna;
[Padre di Clément (1496-1544).] 
1506, viene accolto a corte della regina Anna di Bretagna; segue Luigi XII in Italia dedicando alle sue campagne militari due poemetti
Voyage de Génes (1507, Viaggio di Genova)
Voyage de Venise (159, Viaggio di Venezia)
Raccolta di poesie di circostanza (1532, postuma).

Marulic, Marul o Marco Marulo (Spalato 1450-1524) scrittore dalmata
Storia della santa vedova Giuditta (1501, in croato, prima opera di  rilievo della letteratura dalmato-ragusea).

Neumeister, Johann (Magonza metà del XV-Lione? 1522 ca) tipografo tedesco;
forse discepolo di J. Gutenberg;
De bello italico adversos Gothos di L. Bruni (Foligno 1470, assieme a E. degli Orfini)
Epistolae ad familiares di Cicerone (Foligno 1471)
Divina Commedia di Dante (Foligno 1472, prima edizione, con la collaborazione del punzonista umbro E. Angelini)
ritormato a Magonza impianta più tardi una stamperia ad Albi (Linguadoca);
Meditationes del cardinale Torquemada (Magonza 1479, 1481, illustrate con silografie tratte dagli affreschi di Santa Maria sopra Minerva a Roma)
Missale secundum usum Lugduni (Lione 1487, a due colori, uno dei migliori prodotti dell'arte tipografica).
[Chiamato a Lione dal cardinal d'Amboise.]

Pigouchet, Philippe (?-?) stampatore francese;
1488-1515, attivo in questo periodo.

Pynson, Richard (?-1530) stampatore inglese, normanno;
1490, comincia la sua attività a Londra;
Horae (1455) e tre messali (1501, 1504, 1512) ad usum Sarum.
1508, è nominato regius impressor del re Enrico VII, in sostituzione di William Fawkes;
Canterbury Tales di W. Chaucer (?)
interessato al mondo legale, ottiene il virtuale monopolio dei codici e dei manuali ad uso dei giuristi di professione e dei dilettanti, quali giudici di pace e signori terrieri;
Assertio septem sacramentorum adversus Martinum Lutherum di Enrico VIII (1521, onorata da Leone X con il conferimento al suo regale autore del titolo di Fidei Defensor per lui e i suoi successori in perpetuum)
1530, muore dopo aver stampato circa quattrocento libri, il meglio degli incunaboli inglesi sia dal punto di vista tecnico esecutivo che da quello del disegno grafico.

Planck, Stephan (?-?) stampatore;
stampò per primo la lettera di C. Colombo da cui l'Europa apprese l'avvenuta rivoluzione delle sue concezioni geografiche; l'opuscolo impegnò per molti anni gli stampatori romani.

Quentell, Heinrich (?-1501) stampatore tedesco di Strasburgo;

Bibbia (1479, in basso tedesco; due edizioni: una nel dialetto della Renania-Westfalia e una di quello della bassa Sassonia)
[Una delle due migliori realizzazioni del primo periodo della stampa, assieme alla Cronica di Johann Koelhoff il Giovane.
Le sue numerose illustrazioni hanno una notevole influenza sulle Bibbie più tarde, perché Anton Koberger le acquista per la sua popolare Bibbia di Norimberga del 1483.]
1486, attivo a Colonia, stampa più di quattrocento titoli, producendo la maggior parte dei testi letti nelle università di Colonia e Treviri.

Quentell, Peter (?-?) stampatore tedesco;
[Nipote di Heinrich.]
1520, diventa il leader degli stampatori antiluterani;
1524-25, ciò nonostante stampa per William Tindale la traduzione protestante in inglese del Nuovo Testamento.

Rynmann, Johann († Augusta 1522) stampatore ed editore tedesco, forse il primo stampatore a dedicarsi poi esclusivamente all'editoria e alla vendita di libri.
[Autodefinitosi il «berühmteste und führende Erzbuchdrucker deutscher Nation» (Il più reputato e famoso stampatore della nazione tedesca).
Nessuno comunque dei duecento libri usciti con il suo marchio è stato stampato da lui direttamente; egli ha fatto stampare ad Augusta, Basilea, Hagenau, Norimberga, Venezia e altrove limitandosi a immagazzinare e a vendere.]


Rood, Theodore (?-?) prototipografo dell'Università di Oxford.

Schöffer, Johann (?-1531) stampatore tedesco di Magonza, forse un grande appassionato di archeologia;
[Figlio di Peter
]
1503, alla morte del padre, subentra nella ditta, diventando una specie di stampatore non ufficiale dell'Università, incarico che gli dura fino alla morte;
la maggior parte della sua produzione è nella sfera degli studi classici;
Tito Livio (1505, prima versione in tedesco, illustrata da duecentoquattordici xilografie)
[Nella sua prefazione vengono stabilite chiaramente le origini dell'invenzione della stampa: «Auch anfengklich die wunderbare kunst der Trückerey…» («A Magonza inventò l'ingegnoso Johann Gutenberg la meravigliosa arte della stampa nell'anno di Nostro Signore 1450…»).
Sarà ristampata sette volte fino al 1559, anno in cui la ditta chiuderà i battenti.]

Tito Livio (?, versione latina)
[Rappresenta un grande miglioramento rispetto alle due edizioni uscite precedentemente a Roma (1469) e a Venezia (1498).]
Stampa alcuni pamphlet antipapali del suo amico Ulrich von Hutten.
[Il loro comune amico Sebastian von Rotenhan progetta una collana di cronache tedesche di cui sarà però completato un solo volume, essendo questi chiamato altrove in missioni diplomatiche.]
Inscriptiones vetustae Romanae raccolte ad Augusta e dintorni da Konrad Peutinger (1520, edizione ampliata)
Collectanea antiquitatum Maguntinensium (1520, descrizione dei monumenti romani a Magonza e dintorni)
Liber imperatorum Romanorum (1526, illustrato con riproduzioni adattate da vere monete romane e da altri antichi monumenti e non con le fantastiche figure di cavalieri rinascimentali di cui sono ricchi gli altri libri del tempo)
1531, muore.

Siberch, John (?-?) prototipografo dell'Università di Cambridge.

Snell, Johann (?-?) stampatore tedesco;
1480-1520, attivo a Lubecca, fonda le prime stamperie in Danimarca e Svezia, sebbene per un certo tempo la maggior parte dei libri in danese e svedese siano stampati a Lubecca.
[Da Lubecca partono via mare gli stampatori che introducono la nuova arte nelle città baltiche, tra cui le più importanti sono Rostock e Danzica.]

Solomon, Joshua (Giosuè) o Israel Soncino (?- 1489) stampatore ebreo tedesco, dell'omonima famiglia (originaria di Spira, nel Palatinato, o Fürth, presso Norimberga);
[Padre di Joshua († 1492).]
1475, dopo il fallimento della sua impresa bancaria, apre una stamperia a Soncino (presso Cremona).

Sorg, Anton (?-1493) stampatore tedesco;
"briefmaler" [pittore di lettere, disegnatore di carte da gioco];
1475, lavora nell'abbazia dei SS. Ulrico e Afra ad Augusta;
dopo aver appreso l'arte nella bottega di Günther Zainer, si dà presto alla pubblicazione di testi in lingua locale, di argomento biblico e teologico;
1480, pubblica testi in lingua locale principalmente di storia e di viaggi, fra cui le realistiche descrizioni del vicino e del lontano oriente dovute a Marco Polo e Bernhard von Breydenbach, e le favolose imprese di san Brandano e John de Mandeville, e soprattutto la storia del Concilio di Costanza di Ulrich von Richental, magnificamente illustrata con quarantaquattro silografie.
1493, muore.

Speyer, Wendelin von (?-?) stampatore tedesco di Spira, nel Palatinato;
[Fratello di Johann.]
1467, con il fratello apre la prima stamperia a Venezia;
1470, pubblica dieci libri;
Canzoniere del Petrarca (1470)
1471, pubblica quindici libri;
Bibbia (1471, traduzione)
1472, pubblica quindici libri;
[Dal 1471 al 1473, il poeta triestino Raffaele Zovenzoni scrive i colophon ai poemi da lui stampati, giungendo fino ad apporre la propria firma.]
Guerre civili di Appiano (1475, fatte poi copiare nel 1479 da un amanuense per ordine del cardinale della Rovere).

Speyer, Johann von (?-1470) stampatore tedesco di Spira, nel Palatinato;
[Fratello di Wendelin].

Steinschaber, Adam (?-?) stampatore svizzero, il protipografo ginevrino laureato a Erfurt;
1478, stampa quattro libri in francese: due di argomento teologico tradotti dal catalano e dal latino, e due romanzi cavallereschi francesi.
[Fra questi due ultimi è forse compresa la prima edizione a stampa del Roman de la Rose (verso il 1480).]

Trechsel, Johann (?-?) stampatore tedesco, a Lione, laureato a Erfurt, la cui figlia andò in sposa all'altro stampatore Josse Bade;
Terenzio (1493, illustrato)
1498-1528, la stamperia viene gestita da Johann Klein che ha sposato sua moglie (una volta rimasta vedova).

Vérard, Antoine († 1512), stampatore francese;
1485, comincia a lavorare;
è considerato l'iniziatore dei "Libri d'ore" di cui egli stesso stampa circa duecento edizioni diverse.

Worde, Wynkyn de (Wörth, Alsazia ?-Londra ? 1535) stampatore inglese; il primo stampatore ad usare, anche se sporadicamente, i fregi tipografici e il primo editore a fare dei libri scolastici la base finanziaria della sua ditta;
1491, già assistente di W. Caxton, alla sua morte subentra alla guida della stamperia, dove eccelle più per la quantità che per la qualità;
Golden Legend (1493, traduzione inglese della Legenda Aurea)
Canterbury Tales di G. Chaucer (due ristampe)
1500, si trasferisce nella città di Londra dove sono all'opera altri stampatori;
1535, alla sua morte si contano circa 800 volumi prodotti.

Ximenes, Francesco (?-1517) cardinale spagnolo;
1508, fonda l'università di Alcalá dove chiama come stampatore Arnão Guillén de Brocar di Pamplona;
1517, muore.
[La sua biografia, scritta da Alvar Gómez de Castro, e pubblicata da Andres de Angulo nel 1569, è uno degli ultimi libri di un certo valore tipografico editi ad Alcalá.]

Zainer, Günther (?-1478) stampatore tedesco;
[Il primo ad usare (dopo il magnifico ma isolato tentativo di Schöffer a Magonza con il Salterio del 1457) a una serie di lettere iniziali appositamente disegnate invece di lasciare uno spazio bianco che gli illuminatori avrebbero più tardi riempito a mano.]
1472-76, dopo aver appreso [forse] l'arte nella bottega di Mentelin a Strasburgo, viene chiamato ad Augusta nell'abbazia dei SS. Ulrico e Afra, per lungo tempo sede di un famoso scriptorium che in questo periodo viene affiancato da una stamperia ove si producono tre libri di istruzione morale in grande formato;
Legenda Aurea di Jacopo da Varazze (1471-72, 2 voll., con centotrentun xilografie)
De Imitatione Christi di Tommaso da Kempis (Augusta 1473, editio princeps)
Bibbia illustrata (1475, la prima, assieme con Jodocus Pflanzmann).

Zainer, Johann (?-?) stampatore tedesco di Ulm;
[Forse fratello di Günther.]
edizioni di Boccaccio (1473) e di Esopo (1476, edizione tedesca con testo a fronte) tradotte dall'umanista e medico Heinrich Steinhövel e adornate con ottimi fregi e silografie.
Sul piano commerciale fallisce.

Zaroto, Antonio (Parma 1450-Milano 1510) tipografo italiano; insieme con il fratello Fortunato condusse dapprima la tipografia di Panfilo Castaldi; poi si consociò con Gabriele Orsoni di Cremona, Gabriele Paveri Fontana di Piacenza, Pier Antonio Castiglione e l'umanista Cola Montano: con essi stampò il primo libro milanese:
De verborum significatione di Pompeo Festo (3 agosto 1471)
Cosmographia di Pomponio Mela (tre mesi dopo)
1472, si mette in proprio;
Virgilio (1472, prima opera con il suo nome)
Missale ambrosianum (1475 e 1488 , primo messale a stampa)
Decameron di G. Boccaccio (1476)
Acerba di Cecco d'Ascoli (1484)
Canzoniere di F. Petrarca(1494).

Zell, Ulrich (?-1507) stampatore tedesco di Colonia;
1464, fonda la prima stamperia;
stampa più di duecento titoli.

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«segue da 1445»
1450 ca, il capitano di Saint-Hilaire d'Angoulême fa trasformare in cartiere alcuni molini di sua proprietà;
l'università di Parigi incoraggia l'apertura di cartiere;
1450/55 – A Magonza molte officine sono già in funzione  producono su scala industriale:
Opere minori:
Grammatiche di Donato
Calendari in volgare
Lettere d'indulgenza (ricevute per chi comperava le indulgenze concesse da Niccolò V per aiutare il re di Cipro, Guido di Lusignano)
Opere importanti:
Bibbia delle 42 linee
Bibbia delle 36 linee (in 3 voll. in folio, anteriore al 1461)
Salterio di Magonza
Messale di Costanza 
«segue 1460»

Cade, John detto Jack Cade muore nel 1450, al momento della cattura nel Sussex ad opera dello sceriffo del Kent.
Capo dei popolani del Kent, insoddisfatti per la cattiva amministrazione, il fisco eccessivo, gli sprechi della corte e la corruzione dei privilegiati, marcia su Londra il 3 luglio alla testa di un numeroso esercito, dopo aver vinto le truppe regie a Sevenoaks il 18 giugno.
Esecuzioni capitali e saccheggi gli procurano l'ostilità dei moderati. Un'amnistia permette che i rivoltosi si disperdano, ma lo sceriffo del Kent gli dà la caccia e, al momento della cattura nel Sussex, viene ucciso.
[La rivolta sarà rievocata da W. Shakespeare nell'Enrico VI.]

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