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Papa – Pole, Reginald (1500-1558) cardinale. Calvinismo da Jean Cauvin. Cappuccini
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ANNO 1536
– Agostini, Ludovico (Pesaro
1536-Gradara 1609) letterato italiano, vissuto per molti anni alla corte
urbinate dei della Rovere; ricevette, dopo
un lungo periodo di isolamento, dal dica Francesco
Maria II il governo del castello di Gradara;
Torna su1584, stende la relazione di un suo viaggio in Terrasanta per il papa Gregorio XIII (edita nel 1886) I dialoghi dell'infinito (1957, pubblicazione parziale) Discorso sulla qualità de amor (prefazione di un canzoniere petrarchesco, ancora inedito). – Angeles, fray Juan de los (Oropesa, Castellón 1536-Madrid 1609) scrittore spagnolo, francescano, fu predicatore dell'imperatrice Maria, sorella di Filippo III; Triunfos del amor de Dios (1589, Trionfi dell'amore di Dio) Diálogos de la conquista del espiritual y secreto reino de Dios (1595, Dialoghi della conquista dello spirituale e segreto regno di Dio) Lucha espiritual y amorosa entre Dios y el alma (1600, Lotta spirituale e amorosa fra Dio e l'anima) Manual de vida perfecta (1608, Manuale di vita perfetta). – Figueroa, Francisco de (Alcalá de Henares 1536?-1617?) poeta spagnolo Égloga pastoral (postuma, 1626, Egloga pastorale) Canciones a Filis (postuma, 1626, Canzoni a Filli). – Hideyoshi, Toyotomi (Nakamura 1536-Fushimi 1598) politico giapponese 1582, eredita in pratica la successione di Oda Nobunaga, di cui è stato il più prestigioso generale nell'opera di riunificazione del Giappone, impostando, con l'alleanza di Tokugawa Yeyasu, una politica di predominio nei confronti dei clan feudali che si contendono l'egemonia nell'arcipelago 1585, assume il titolo di shikken (reggente) sostituito più tardi con quello di taiko (primo ministro); si appoggia in un primo tempo ai missioniari e ai mercanti europei ma più tardi se ne sbarazza 1587, espelle i gesuiti e diminuisce il potere dei daimyo (feudatari); controlla l'economia tramite un censimento demografico e catastale e abbozza il programma di accentramento politico e amministrativo poi continuato da Yeyasu 1593-94, prima campagna militare in Corea, nel tentativo di impadronirsi della Cina 1597, crocifigge 24 francescani spagnoli; 1597-98, seconda campagna militare in Corea, fallita come la prima. – Howard, Charles – conte di Nottingham (Effingham, Surrey 1536-Haling House, Croydon 1624) ammiraglio inglese, parente con la regina Elisabetta I; 1559, ambasciatore a Parigi fin da giovanissimo; 1573, riceve dalla regina il titolo nobiliare in aggiunta a quello ereditato di barone di Effingham; 1574, cavaliere della giarrettiera e lord ciambellano; 1585, lord ammiraglio; 1587, è tra i giudici che condannano Maria Stuarda; 1588, comanda la flotta che distrugge l'Invencible Armada; 1596, prende parte al vittorioso attacco di Cadice; 1598 e 1599, ha il comando generale dell'esercito e della marina; 1601, è tra i giudici che condannano il conte di Essex; 1605, confermato al comando della marina, è inviato dal nuovo sovrano James I Stuart (da lui stesso designato come richiesto in punto di morte dalla regina) in Spagna come ambasciatore. – Maffei, Giampietro (Bergamo 1536 [o 1533]-Tivoli 1603) gesuita italiano, nipote e allievo di Giovanni Crisostomo da cui apprese la filosofia e la teologia; fu creato da Paolo IV custode della biblioteca Vaticana; 1563, chiamato da vari prìncipi ad istruire la gioventù, su avviso di Paolo Manuzio preferisce la repubblica di Genova dove è pubblico professore di retorica e riceve pure un nobilissimo stipendio; 1572, è in Portogallo; Le istorie dell'Indie orientali [Opere, 6 voll. in tre, Fiaccadori, Reggio 1826] . – Maffei, Giampietro (Bergamo 1536 [o 1533]-Tivoli 1603) gesuita; 1563, dopo studi privati di lettere nella città natale e a Roma, è pubblico professore di retorica a Genova; 1564, segretario della Repubblica; 1565, agosto, lascia questi incarichi per entrare a Roma nella Compagnia di Gesù; 1566,-68, successore di P. Perpinya come professore di retorica nel Collegio Romano; 1568, studi di filosofia nel Collegio Romano; 1571, marzo, professa i tre voti a Roma; 1572, è in Portogallo; 1573-77, studi di teologia; 1580, primi anni, confessore della Penitenzieria vaticana; !595-8, rettore del collegio di Perugia; 1598, vive nel noviziato romano di S. Andrea e nella residenza di Tivoli; !603, 19 ottobre, muore. Le istorie dell'Indie orientali [Opere, 6 voll. in tre, Fiaccadori, Reggio 1826] Vita di S. Ignazio di Loyola, Annali del papato di Gregorio XIII. – Magno, Celio (Venezia 1536-1602) poeta italiano; Rime (1660, postume, assieme a quelle di Orsatto Giustinian). – Molina, Luis de (Cuenca 1536-Madrid 1600) religioso e teologo spagnolo, gesuita, le cui tesi sono sviluppate da R. Bellarmino e da F. Suárez (molinismo); 1563-67, professore all'università di Coimbra; 1568-83, professore all'università di Évora; Concordia liberi arbitrii cum gratiae donis, divina praescientia, providentia, praedestinatione et reprobatione (1588) Commento (1598, alla prima parte della Summa Theologica di san Tommaso) De iustitia et iure (1593-1600) 1600, professore all'università di Madrid. – Sackville, Thomas (Buckhurst, Sussex 1536 ?-Londra 1608) primo conte di Dorset, poeta e politico inglese 1558, entra nel parlamento e ricopre poi altre cariche fra le quali quella di lord tesoriere e cancelliere dell'università di Oxford A Mirror for Magistrates (1563, Specchio dei Magistrati, antologia poetica di cui fu collaboratore) Gorbodue (1561, prima tragedia regolare inglese in blank verse, assieme a Th. Norton). – Skarga, Piotr (Grójec, Varsavia 1536-Cracovia 1612) religioso e scrittore polacco, gesuita, studiò nell'Accademia di Cracovia; 1569, si reca a Roma ed entra nella Compagnia di Gesù; tornato in patria è uno dei più accesi fautori della controriforma cattolica: combatte ogni sorta di eresia, organizza le scuole gesuitiche e, per ventiquattro anni, è predicatore di corte di Sigismondo III Vasa; Vite dei santi (1579, prima summa agiografica della letteratura polacca) Prediche alla dieta (1597, denuncia dei mali che affliggono la Polonia). – Vauquelin de la Fresnaye, Jean (Fresnaye-au-Sauvage, Calvados 1536-1608) poeta francese, avversario di Malherbe ed amcio di J.A. de Baïf, di Jodelle, di Du Bellay (di cui era anche parente); fece parte del gruppo dei ronsardissants; e fu discepolo della Pléiade; studiò legge a Poitiers e a Bourges e successivamente fu avvocato e luogotenente del re a Caen; deputato agli Stati generali di Blois; presidente presidiale a Caen; Foresteries e Idilles Épitres e Satyres Art poétique (1574, dopo circa 30 anni di lavoro; vi espone delle idee nuove sulla scelta dei vocaboli ed annuncia una poesia più naturale e più saggia) |
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