©

Il Viandante

in rete dal 1996


Se ti siamo stati utili effettua una

Nuova Ricerca

Papa
Paolo III

(1534-49)

Pole, Reginald (1500-1558) cardinale.

Calvinismo

da Jean Cauvin.
Dottrina religiosa, maturata sui presupposti della riforma protestante di M. Lutero e di H. Zwingli, contenuta nell'opera di J. Cauvin Institutio christianae religionis (1536) e:
- Catéchisme (1542, Chiesa di Ginevra),
- Conféssion de foy de la Rochelle (1559, Chiesa di Francia),
- Confession of Faith (1560, dei protestanti scozzesi),
- Confessio (1561, delle chiese dei Paesi Bassi),
- Catechismo di Heidelberg (1563, del calvinismo tedesco),
- Confessio helvetica posterior (1566, di chiese svizzero-tedesche già zwingliane),
- nelle decisioni teologiche di sinodi dal sec. XVI alla chiesa «confessante» del 1933-34.
Fra tutte le confessioni evangeliche è il meno favorevole alla pubblica autorità, poiché esso non sa concepire altri rapporti con questa che non siano i seguenti:
- o la piena soggezione dell'autorità civile ai precetti della Chiesa, e quindi la teocrazia,
- o la assoluta incompetenza della autorità civile in materia ecclesiastica, e quindi il separatismo.
«segue 1541»

Cappuccini
[Frati Minori della vita eremitica]

«segue da 1535»
1536, le costituzioni definitive fissano i caratteri della spiritualità cappuccina.
Tra i fautori e protettori vanno ricordati:
. Caterina Cybo,
. Vittoria Colonna,
. Giulia Gonzaga,
. ...;
«segue 1538»

Anabattisti

«segue da 1525»
1536, appaiono nuovi settari che diretti da un macellaio di Harlem, certo Giovanni Mathiesen e da un sarto di Leyda, Jan Bokelszoon (Giovanni di Leida), si impadroniscono di Münster in Westfalia (che chiamano la nuova Sion), dove stabiliscono il loro centro;
per ridurli all'impotenza è necessario prendere d'assalto la città;
Jan Bokelszoon (Giovanni di Leida) si difende fino all'estremo, ma la città, dopo 15 mesi di assedio, viene presa e lui giustiziato;
gli anabattisti della Frisia e dell'Olanda disapprovano il comportamento dei loro fratelli, ma non si astengono per questo dal suscitare nuovi disordini;
«segue 1550»

ANNO 1536



1536
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1536
Ginevra, invitato dal riformatore G. Farel, arriva J. Cauvin;
[Questo fatto nuovo è destinato ad assumere un significato fondamentale nella storia religiosa dell'intera Europa.]

 

In breve Ginevra, cui J. Cauvin dà una professione di fede, un catechismo, un'università protestante, una disciplina religiosa e civile (Ordinanze ecclesiastiche, 1541), diverrà uno dei maggiori centri di irradiazione del protestantesimo, soprattutto in direzione della Francia.
Il solco apertosi tra cantoni cattolici e riformati rimarrà a lungo.

Ginevra scaccia il suo "principe vescovo" e proclama la repubblica.
Berna strappa ai duchi di Savoia il Vaud.




1536
Sacro Romano Impero
Carlo V
Albero genealogico
(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;
prima guerra con la Francia (1521-26);
seconda guerra con la Francia (1526-29);
nel 1526 (marzo) ha sposato a Seville l'infanta 22enne Isabella di Portogallo († 1539);



1536
terza guerra con la Francia (1536-38):
poiché Francesco I, alleato con i turchi, invade il Piemonte e la Savoia, egli attacca la Provenza;



REGNO di SPAGNA
[vedi sotto]
REGNO di NAPOLI
[vedi sotto]

1536
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Ferdinando I
Albero genealogico

(Alcalá de Henares 1503 - Vienna 1564)
figlio di Filippo d'Absburgo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza], fratello minore di Carlo V, fu educato in Spagna;
1516, il nonno Massimiliano I gli procura la mano di Anna Jagellone;
1521-64, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1525-26, viene soffocata nel sangue la rivolta dei contadini nel Tirolo;
1526-64, re di Boemia e d'Ungheria;
la seconda corona gli viene disputata dal voivoda di Transilvania Giovanni Szápolyai, appoggiato dall'impero ottomano;
1530-64, re dei romani;





1556-64, imperatore del Sacro Romano Impero;

Giovanni Szápolyai

(Szepesvár 1487 - Szászebes 1540)
di nobile famiglia transilvana;
1511-40, voivoda di Transilvania;
1526-40, re d'Ungheria;
eletto dalla nobiltà ungherese è in lotta dal 1526, assieme ai turchi, contro gli Absburgo;

1536
-

1536
ducato di Sassonia
Giovanni Federico [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Torgau 1503 - Weimar 1554)
figlio di Giovanni [il Costante] di Wettin e di Sofia di Meclemburgo;
1532-54, langravio di Turingia;
1532-47, duca elettore di Sassonia;
capo, assieme a Filippo d'Assia, dei protestanti tedeschi;





1536
ducato di Prussia
Alberto di Brandeburgo
Albero genealogico

(Ansbach, Baviera 1490 - Tapiau, Königsberg 1568)
figlio di Federico margravio di Brandeburgo-Ansbach;
1525-68, duca di Prussia; (il primo)





1536
ducato di Württemberg
Ulrico di Württemberg
Albero genealogico

(Reichenweiler, Alsazoia 1487 - Tubinga 1550)
figlio di Enrico e di Elisabetta di Zweibrücken;
1498-1519, duca di Württemberg;
dal 1520 al 1534 rimane in esilio a Montbéliard mentre il governo del ducato viene affidato a Ferdinando I d'Austria;
1534-50, duca di Württemberg;
dal suo rientro ha riorganizzato lo stato in senso assolutistico e vi ha introdotto la riforma luterana;







1536
ducato di Baviera
Guglielmo IV [il Costante]
Albero genealogico

(† 1550)
figlio di Albrecht IV [il Saggio] e di Cunegonda d'Austria;
1508-50, duca di Baviera;



1536
Mainz [Magonza]
Albrecht
Albero genealogico

(n. 1490 - Magonza 1545)
figlio di Giovanni [il Cicerone], elettore di Brandeburgo;
1513, vescovo di Magdeburgo e amministratore del vescovado di Halberstadt;
1514-45, arcivescovo elettore di Mainz [Magonza] ;
dal 1518 è cardinale;





1536
REGNO di POLONIA
Sigismondo I
Albero genealogico

(† 1548)
figlio di Casimiro IV Jagellone e di Elisabetta d’Absburgo;
1506-1548, re di Polonia e granduca di Lituania;
sposa in seconde nozze Bona Sforza († 1557), figlia di Gian Galeazzo duca di Milano;





1536
-





1536
IMPERO OTTOMANO
Solimano [il Magnifico]
Albero genealogico

(1494 - 1566)
figlio di Selim I;
1520-66, sultano;
1534-35, prima campagna militare contro i Safawidi di Persia;




Gran Visir
-
1536
dal 1533 Khayr al-Din [Barbarossa] è diventato ammiraglio in capo (kapudan pasa - grande ammiraglio) della marina ottomana che si batte contro la marina imperiale spagnola.
Il larvato appoggio di Francesco I, in lotta con gli Absburgo, su cui finora ha potuto contare, diventa ora alleanza aperta poiché con le nuove capitolazioni la Francia ottiene condizioni di assoluto privilegio nel commercio col levante.










1536
REGNO di FRANCIA
Francesco I
Albero genealogico
(Cognac 1494 - Rambouillet 1547)
figlio di Carlo di Orléans conte di Angoulême e di Luisa di Savoia;
1515-47, re di Francia;



Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
Philibert Babou
signore di Givray e della Bourdaisière
(1524 - 1544)
Cancelliere-Guardasigilli
Antoine du Bourg
(1535 - 1538)
Segretario di stato agli Affari Esteri
-
 
1536
si riaccende la guerra contro l'impero;
dopo il tacito accordo (1525-26) con l'impero ottomano, stringe ora un trattato commerciale estremamente vantaggioso per i sudditi francesi negli scali del levante, seguito dalla congiunzione delle due flotte che incrociano unite nel Mediterraneo;

 
1536
ducato di Lorena e di Bar
Antonio II [il Buono]
Albero genealogico

(1508 - 1544)
figlio di Renato II e di Filippa di Gheldria;
1508-44, duca di Lorena e di Bar;
[ha ereditato il ducato di Lorena, la contea di Vaudémont e i vescovati di Metz e Verdun.]

1536
-


1536
Paesi Bassi
Carlo V
Albero genealogico

[vedi Carlo V]
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
[Olanda, Brabante, Limbourg, Fiandre e Hainaut]


Governatrice
Maria d'Absburgo
(1530 - 25 ott 1555)

1536
-




1536
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Enrico VIII
Albero genealogico

(Greenwich 1491 - Westminster 1547)
[erede delle due Rose]
secondogenito di Enrico VII Tudor e di Elisabetta di York;
1509-47, re d'Inghilterra e d'Irlanda;
1509, subito dopo l'incoronazione, sposa la vedova del fratello Arturo, Caterina d'Aragona;
1514 concede la sorella Maria Tudor in matrimonio a Louis XII;
1515-29, di fatto la politica inglese e il governo sono diretti in suo nome da Th. Wolsey nella sua triplice veste di cardinale arcivescovo di York, lord cancelliere e legato papale a latere, colui che riuscirà a restituire all'Inghilterra un certo prestigio tra le potenze europee;
1523-24, deve desistere da una richiesta di nuovi sussidi, per la forte e diffusa resistenza incontrata nel paese;
nel 1524 ha invaso la Francia settentrionale senza però ottenere risultati apprezzabili;
nel 1526, dopo che l'imperatore non ha tenuto fede all'impegno di sposare Maria sua figlia, si è schierato dalla parte della lega antimperiale di Cognac, non riuscendo pur tuttavia a svolgere nel conflitto una parte di rilievo;
nel 1529, forse spinto in parte da un'infatuazione per Anna Bolena, una damigella di corte, ha chiesto l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona rifiutato dal papa;
nel 1534, per sua volontà, il parlamento inglese ha votato l' Act of Supremacy legge con la quale si proclama il re "unico capo supremo sulla terra della chiesa d'Inghilterra detta Anglicana Ecclesia".
[Dopo il tentativo di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, nel 1559 Elisabetta I ne promulgherà uno nuovo.]
1536
ripudiata Caterina d'Aragona, sposa Anna Bolena poco dopo condannata a morte sotto l'accusa di adulterio; sposa quindi Jane Seymour;



1536
Il Galles viene unito all'Inghilterra.




IRLANDA
-
-
-
-

1536
«segue da 1494» 1536, ai proprietari gaelici e "old english" viene imposto (attraverso un meccanismo giuridico detto surrender-regrant) di cedere le loro terre alla corona, che le restituisce sotto forma di investiture feudali;
il tentativo di anglicizzazione forzata dell'isola continua con l'imposizione a un docile parlamento irlandese dell'Atto di supremazia in materia religiosa;
[anche se l'accettazione della riforma anglicana non andrà mai oltre i confini del Pale e delle maggiori città.]

a


1536
REGNO di SCOZIA
Giacomo V
Albero genealogico

(Linlithgow, Scozia 1512 - Falkland 1542)
figlio di Giacomo IV Stuart e di Margherita Tudor;
1513-42, re di Scozia;
sotto la reggenza della madre, mentre il paese è travagliato dalle lotte tra i nobili scozzesi, sostenitori gli uni dell'Inghilterra e gli altri della Francia;



1536
-


a



1536
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano III
Albero genealogico
(Gottorp, Schleswig-Holstein 1503 - Koldinghus, Vejle 1559)
figlio di Federico I e di Anna di Brandeburgo;
1534-59, re di Danimarca e di Norvegia;
deve subito far valere con le armi i suoi diritti alla successione contro i partigiani di Cristiano II, sostenuti dalla nobiltà e da Lubecca;


1536
dopo un anno di assedio può entrare a Copenaghen dove fa riconoscere il luteranesimo come religione di stato nella "dieta di Copenaghen" ed incamera la maggior parte dei beni della chiesa;
accordatosi con la nobiltà, in cambio del riconoscimento del diritto di successione per il figlio, le cede i diritti sui contadini, stabilendo in tal modo la servitù della gleba;
appoggia la lotta dei protestanti tedeschi contro Carlo V;
NORVEGIA
1536
-
ISLANDA
1536
-

1536
REGNO di SVEZIA
Gustavo I Vasa
Albero genealogico
(Lindholm 1496 ca - Stoccolma 1560)
figlio di Erik Vasa;
1523-60, re di Svezia; (convertito al luteranesimo)





1536
-






1536
REGNO di PORTOGALLO
Giovanni III [il Pio]
Albero genealogico

(Lisbona 1502 - 1557)
primogenito di Emanuele I e di Maria, figlia dei sovrani spagnoli Ferdinando e Isabella;
1521-57, re di Portogallo;
nel 1525 (febbraio), a Salamanca, ha sposato la p.ssa Catarina di Spagna, 18enne, sorella dell'imperatore Carlo V;




1536
introduce l'inquisizione in Portogallo; protegge i gesuiti, inviandoli (come Francesco Saverio) in missione nelle colonie, oppure affidando loro fondamentali funzioni in materia di istruzione;
a






1536
PIEMONTE
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;



1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare)

 

1536
-



1536
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Cristoforo Rosso Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1535 4 gen - 4 gen 1537, doge di Genova;


1536
-



1536
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



 

1536
-



1536
ducato di Mantova
Federico II Gonzaga
Albero genealogico
(Mantova 1500 - 1540)
figlio di Francesco II e di Isabella d'Este;
1519-40, marchese di Mantova;
1530-40, duca di Mantova;
ottiene il titolo dall'imperatore Carlo V;
1536-40, marchese del Monferrato;
ottiene l'investitura, dopo una lunga causa, in seguito al suo matrimonio con Margherita Paleologo;

1536
-
a

1536
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Andrea Gritti [il Bello]
(Bardolino 17 apr 1455 - Venezia 28 dic 1538)
figlio di ?;
1523-38, doge di Venezia; [77°]
- nunzio pontificio: Matteo Giberti (1534 nov - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1536
-



1536
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Ercole II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1508 - 1559)
figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia;
1528, Parigi, sposa Renée d’Orléans († 1575) duchessa di Chartres, figlia di re Louis XII, di inclinazioni calviniste;
[gli porta in dote il ducato con altri domini, ricevuti in pegno nel 1528 da Philippe IV [il Bello] re di Francia]
1534-59, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
1536
mentre egli, convinto cattolico, si preoccupa di salvaguardare l'integrità dello stato contro le mire pontificie, la moglie protestante Renée d’Orléans (Renata di Francia) giunge perfino al punto di ospitare, sotto falso nome, lo stesso Jean Cauvin; altri francesi sospetti di eresia ed esiliati dalla Francia si sono rifugiati e vivono nel ducato sotto la sua protezione;


 
1536
-


1536
ducato di Firenze
Alessandro de' Medici
Albero genealogico
(1512 ca - Firenze 1537)
figlio naturale di Lorenzo [ramo di Cafaggiolo] duca di Urbino [secondo altri, di Giulio (papa Clemente VII)];
1519-27, duca di Urbino;
1531-37, duca di Firenze;
[riconosciuto con bolla imperiale da Carlo V]
1536
sposa Margherita di Absburgo, figlia naturale dell'imperatore Carlo V;
1536
-



1536
ducato di Sora
ducato di Urbino
Francesco Maria I della Rovere
Albero genealogico
(n. 1490 - m. 1538)
figlio del duca di Sora Giovanni della Rovere e di Giovanna di Montefeltro;
1501-38, duca di Sora;
1501-38, signore di Senigallia e Mondavio;
1508-38, duca di Urbino [toltogli da Leone X nel 1516-30];
1512-38, signore di Pesaro;
1526-27, capitano generale di Venezia, combatte con fortuna contro le truppe di Carlo V in Lombardia;




 
1536
-



1536
REGNO di NAPOLI
Carlo V
Albero genealogico

(Gand 1500 - Yuste, Estremadura 1558)
secondogenito di Filippo [il Bello] e di Giovanna [la Pazza];
1515-56, principe dei Paesi Bassi;
1516-56, re di Spagna (Carlo I)
1516-54, re di Napoli (Carlo IV);
1519-56, imperatore del Sacro Romano Impero;

– vedi sopra –

NAPOLI
Viceré
don P. Álvarez de Toledo y Zúñiga
marchese di Villafranca
(1532 - 1553)
Nunzio apostolico
-

1536
-


SICILIA
Viceré
don Ferdinando I [Ferrante] Gonzaga
(1535 - 1546)
1536
-
a





Agostini, Ludovico (Pesaro 1536-Gradara 1609) letterato italiano, vissuto per molti anni alla corte urbinate dei della Rovere; ricevette, dopo un lungo periodo di isolamento, dal dica Francesco Maria II il governo del castello di Gradara;
1584, stende la relazione di un suo viaggio in Terrasanta per il papa Gregorio XIII (edita nel 1886)
I dialoghi dell'infinito (1957, pubblicazione parziale)
Discorso sulla qualità de amor (prefazione di un canzoniere petrarchesco, ancora inedito).

Angeles, fray Juan de los (Oropesa, Castellón 1536-Madrid 1609) scrittore spagnolo, francescano, fu predicatore dell'imperatrice Maria, sorella di Filippo III;
Triunfos del amor de Dios (1589, Trionfi dell'amore di Dio)
Diálogos de la conquista del espiritual y secreto reino de Dios (1595, Dialoghi della conquista dello spirituale e segreto regno di Dio)
Lucha espiritual y amorosa entre Dios y el alma (1600, Lotta spirituale e amorosa fra Dio e l'anima)
Manual de vida perfecta (1608, Manuale di vita perfetta).

Figueroa, Francisco de (Alcalá de Henares 1536?-1617?) poeta spagnolo
Égloga pastoral (postuma, 1626, Egloga pastorale)
Canciones a Filis (postuma, 1626, Canzoni a Filli).

Hideyoshi, Toyotomi (Nakamura 1536-Fushimi 1598) politico giapponese
1582, eredita in pratica la successione di Oda Nobunaga, di cui è stato il più prestigioso generale nell'opera di riunificazione del Giappone, impostando, con l'alleanza di Tokugawa Yeyasu, una politica di predominio nei confronti dei clan feudali che si contendono l'egemonia nell'arcipelago
1585, assume il titolo di shikken (reggente) sostituito più tardi con quello di taiko (primo ministro); si appoggia in un primo tempo ai missioniari e ai mercanti europei ma più tardi se ne sbarazza
1587, espelle i gesuiti e diminuisce il potere dei daimyo (feudatari); controlla l'economia tramite un censimento demografico e catastale e abbozza il programma di accentramento politico e amministrativo poi continuato da Yeyasu
1593-94, prima campagna militare in Corea, nel tentativo di impadronirsi della Cina
1597, crocifigge 24 francescani spagnoli;
1597-98, seconda campagna militare in Corea, fallita come la prima.

Howard, Charles – conte di Nottingham (Effingham, Surrey 1536-Haling House, Croydon 1624) ammiraglio inglese, parente con la regina Elisabetta I;
1559, ambasciatore a Parigi fin da giovanissimo;
1573, riceve dalla regina il titolo nobiliare in aggiunta a quello ereditato di barone di Effingham;
1574, cavaliere della giarrettiera e lord ciambellano;
1585, lord ammiraglio;
1587, è tra i giudici che condannano Maria Stuarda;
1588, comanda la flotta che distrugge l'Invencible Armada;
1596, prende parte al vittorioso attacco di Cadice;
1598 e 1599, ha il comando generale dell'esercito e della marina;
1601, è tra i giudici che condannano il conte di Essex;
1605, confermato al comando della marina, è inviato dal nuovo sovrano James I Stuart (da lui stesso designato come richiesto in punto di morte dalla regina) in Spagna come ambasciatore.

Maffei, Giampietro (Bergamo 1536 [o 1533]-Tivoli 1603) gesuita italiano, nipote e allievo di Giovanni Crisostomo da cui apprese la filosofia e la teologia; fu creato da Paolo IV custode della biblioteca Vaticana;
1563, chiamato da vari prìncipi ad istruire la gioventù, su avviso di Paolo Manuzio preferisce la repubblica di Genova dove è pubblico professore di retorica e riceve pure un nobilissimo stipendio;
1572, è in Portogallo;
Le istorie dell'Indie orientali 
[Opere, 6 voll. in tre, Fiaccadori, Reggio 1826] .

Maffei, Giampietro (Bergamo 1536 [o 1533]-Tivoli 1603) gesuita;
1563, dopo studi privati di lettere nella città natale e a Roma, è pubblico professore di retorica a Genova;
1564, segretario della Repubblica;
1565, agosto, lascia questi incarichi per entrare a Roma nella Compagnia di Gesù;
1566,-68, successore di P. Perpinya come professore di retorica nel Collegio Romano;
1568, studi di filosofia nel Collegio Romano;
1571, marzo, professa i tre voti a Roma;
1572, è in Portogallo;
1573-77, studi di teologia;
1580, primi anni, confessore della Penitenzieria vaticana;
!595-8, rettore del collegio di Perugia;
1598, vive nel noviziato romano di S. Andrea e nella residenza di Tivoli;
!603, 19 ottobre, muore.
Le istorie dell'Indie orientali 
[Opere, 6 voll. in tre, Fiaccadori, Reggio 1826]
Vita di S. Ignazio di Loyola,
Annali del papato di Gregorio XIII.

Magno, Celio (Venezia 1536-1602) poeta italiano;
Rime (1660, postume, assieme a quelle di Orsatto Giustinian).

Molina, Luis de (Cuenca 1536-Madrid 1600) religioso e teologo spagnolo, gesuita, le cui tesi sono sviluppate da R. Bellarmino e da F. Suárez (molinismo);
1563-67, professore all'università di Coimbra;
1568-83, professore all'università di Évora;
Concordia liberi arbitrii cum gratiae donis, divina praescientia, providentia, praedestinatione et reprobatione (1588)
Commento (1598, alla prima parte della Summa Theologica di san Tommaso)
De iustitia et iure (1593-1600)
1600, professore all'università di Madrid.

Sackville, Thomas (Buckhurst, Sussex 1536 ?-Londra 1608) primo conte di Dorset, poeta e politico inglese
1558, entra nel parlamento e ricopre poi altre cariche fra le quali quella di lord tesoriere e cancelliere dell'università di Oxford
A Mirror for Magistrates (1563, Specchio dei Magistrati, antologia poetica di cui fu collaboratore)
Gorbodue (1561, prima tragedia regolare inglese in blank verse, assieme a Th. Norton).

Skarga, Piotr (Grójec, Varsavia 1536-Cracovia 1612) religioso e scrittore polacco, gesuita, studiò nell'Accademia di Cracovia;
1569, si reca a Roma ed entra nella Compagnia di Gesù; tornato in patria è uno dei più accesi fautori della controriforma cattolica: combatte ogni sorta di eresia, organizza le scuole gesuitiche e, per ventiquattro anni, è predicatore di corte di Sigismondo III Vasa;
Vite dei santi (1579, prima summa agiografica della letteratura polacca)
Prediche alla dieta (1597, denuncia dei mali che affliggono la Polonia).

Vauquelin de la Fresnaye, Jean (Fresnaye-au-Sauvage, Calvados 1536-1608) poeta francese, avversario di Malherbe ed amcio di J.A. de Baïf, di Jodelle, di Du Bellay (di cui era anche parente); fece parte del gruppo dei ronsardissants; e fu discepolo della Pléiade;
studiò legge a Poitiers e a Bourges e successivamente fu avvocato e luogotenente del re a Caen;
deputato agli Stati generali di Blois;
presidente presidiale a Caen;
Foresteries e Idilles
Épitres e Satyres
Art poétique (1574, dopo circa 30 anni di lavoro; vi espone delle idee nuove sulla scelta dei vocaboli ed annuncia una poesia più naturale e più saggia)

Torna su

Stampa

«segue da 1535»
1536, Anversa, appare (dopo la precedente versione dei primi sei libri) la prima versione inglese completa della Bibbia, ad opera di Miles Coverdale.
[un'edizione riveduta prevista per Parigi non esce a causa dell'intervento dell'Inquisizione francese che obbliga lo stampatore a fuggire oltre Manica.]
«segue 1537»

Nuova Ricerca