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Papa
Paolo IV

(1555-59)

Ordine dei portaspada
(fratres militiae Christi)

«segue da 1525»
1558, subisce una sconfitta da parte dello zar Ivan IV;
«segue 1561»

Concilio Ecumenico
di Trento
1545-63

1558, è sospeso dal 1552.

Gesuiti

«segue da 1557»
generale vicario: D. Laínez (1556-58)
(1558-65);
1558,
- Provincia di Lombardia: sorge il collegio di Forlì, affidato al portoghese Miquel Botelho che ha già sperimentato con successo il modus parisiensis nelle scuole palermitane;
[vedi Domicilia]
«segue 1559»

Anabattisti

«segue da 1554»
1558
il momento politico esige che si osservino rigorosamente la disciplina e la coesione interiore della Riforma e che si evitino alla "Roma protestante" le possibili accuse di farsi ricetto di spiriti ribelli e scandalosi. Il riavvicinamento della Francia alla Spagna prelude infatti ad una maggiore pressione del cattolicesimo sul protestantesimo.
Dopo che Camillo Renato ha diffuso la sua protesta (1554) per la condanna di Miguel Servet è tornato il silenzio.
Sembra che nei Grigioni il movimento eretico sia cessato: ma sotto l'apparente calma la comunità dei rigenerati e degli spiriti inquieti continua la sua vita, della quale si hanno ogni tanto segni sparsi per qualche manifestazione che provoca l'intervento delle autorità.
Nel Bergell, nella Valtellina e nell'Engadina inferiore si diffondono le idee della "libertà spirituale" e le opinioni che gli avversari giudicano di indifferentismo morale derivato da una interpretazione fatalistica della dottrina predestinataria identificandole tutte coi libertini: erroneamente poiché si applica a tutti il nome degli eretici contro i quali ha polemizzato J. Cauvin.
Più vivace è il movimento in Valtellina dove:
. Girolamo Turriani a Piur,
. Michelangelo Florio (padre di John) a Soglio,
. Pietro Leoni a Chiavenna,
fanno rinascere le idee di Camillo Renato e la sua attività.
[Essi ripetono la dottrina che si trova in Giorgio Siculo e nei Dialoghi di B. Ochino: la rigenerazione e la elezione alla salvezza eterna non sono dovute al beneficio della morte di Cristo, ma semplicemente e integralmente alla grazia divina: è stata solo la grazia divina che ha dichiarato il sacrificio di Cristo espiazione sufficiente per i nostri peccati e l'ha accettato «loco poenae nobis infligendae».]
Fra coloro che sostengono queste idee ci sono anche i fratelli di Lelio Sozzini.
E non sono solo costoro ma in genere tutti i nuovi arrivati dall'Italia a portare nei Grigioni le loro idee antitrinatarie e anabattistiche o, come forse è meglio dire, la loro tendenza ad una religiosità cristiana puramente morale e sentimentale.
«segue 1561»

 

 

1558, Gioseffo Zarlino pubblica le Istituzioni harmoniche, nelle quali formula una nuova teoria della consonanza basata sul senario. Nel 1581 Vincenzo Galilei rifiuterà il senario di Zarlino e sperimenterà le armonie con corde.

ANNO 1558










Beroald de Verville, François (1558-1612) canonico di Saint-Gautien de Tours;
Le Moyen de parvenir (1610 ca, Il mezzo per arrivare; raccolta di aneddoti e facezie pubblicata anche con i titoli Le Compeçu de la mélancolie ou Vénus en belle humeur e Salmigondis ou le manège du genre humain).

Giuseppe Calasanzio (Peralta de la Sal, Aragona 1558-Roma 1648) educatore spagnolo, santo; 
1617, fonda la "congregazione paolina dei poveri della madre di Dio", già "Scuole pie" nel 1597 detti "scolopi".

Greene, Robert (Norwich 1558 ca-Londra 1592) scrittore inglese;
The History of Arhasto (1584, La storia di Arasto)
Menaphon (1589, romanzo pastorale poi chiamato Greene's Arcadia)
History of Friar Bacon and Friar Bungay (1589, La storia di frate Bacone e frate Bungay)
The Scottish History of James IV (1590, La storia di Giacomo IV)
The History of Orlando Furioso (1591, La storia di Orlando Furioso)
The Defence of Conny-Catching (1592, Difesa dei truffatori)
Pandosto, the Triumph of Time (1608, Pandosto, il trionfo del tempo, da cui il Racconto d'inverno di Shakespeare).

Kyd, Thomas (Londra 1558-1594) drammaturgo inglese;
Cornélie di R. Garnier (1594, traduzione, Cornelia)
The Spanish Tragedy (1585-87, Tragedia spagnola)
La sua mano è stata vista in altre opere:
Prima parte di Ieronimo (1605, anonimo)
Solimano e Perseda (1590 ca, attribuito a G. Peele)
Arden di Feversham
Tito Andronico di Shakespeare.
Bisbetica domata e una prima versione di Ur-Hamlet (Amleto) fonti di due drammi shakespeariani.

Lambertenghi, Giacomo (Como 1558-Genova 1625) gesuita;
1589, ottobre, già dottore utriusque iuris, entra nella Compagnia di Gesù;
1600 [prima], rettore del Seminario Romano (affidato alla Compagnia di Gesù);
1600-2, rettore del collegio di Parma;
1602, rettore del collegio di Padova;
1606, è costretto a rientrare nella Provincia di Milano;
1625, 15 agosto, muore.

Lodge, Thomas (Londra 1558-1625) scrittore inglese
Alarum against Usurers (1583, Allarme contro gli usurai)
A Looking Glass for London and England (1587)
Scillaes Metamorphosis (1589)
Rosalynde, Euphues Golden Legacy (1590, alla quale si ispirò W. Shakespeare per Come vi piace).

Mancini, Giulio (Siena 1558-Roma 1630) medico e scrittore d'arte italiano; studiò a Padova medicina, astrologia e filosofia, per trasferirsi poi a Roma come archiatra di Urbano VIII
Viaggio per Roma per vedere le pitture che si ritrovano in essa (1623-24, una delle prime "guide" concepite con criteri moderni)
Considerazioni sulla pittura (appunti dal 1617-19 al 1628).

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«segue da 1557»
1558
Italia
Venezia, esce Opere che ha l'Academia Venetiana inviate alla Fiera di Francfort (in-quarto) di Paolo Manuzio figlio di Aldo [il Vecchio].
[È il primo di una serie di cataloghi concepiti apposta per la fiera di Francoforte.]
Spagna
varie prammatiche istituiscono una sorta di deposito legale per i libri licenziati, mentre le esportazioni in America vengono assoggetattate a una regolamentazione ancora più severa.
Una nuova prammatica dispone ora norme ancora più rigide che rimarranno in sostanza in vigore fino alla metà del secolo XVIII. A differenza delle precedenti, che badavano a regolamentare il momento dell'impressione dei libri o del loro ingresso nel circuito librario, ci si preoccupa ora di seguire lo stampato in ogni istante della sua esistenza. Ispezioni periodiche in librerie e biblioteche vengono così effettuate dai vescovi di concerto con le autorità locali. Queste operazioni vanno di pari passo con la centralizzazione.
attraverso i suoi Consejos la monarchia iberica controlla ogni fase della produzione e della circolazione dei libri: solo il Consiglio Reale può autorizzare la stampa per iscritto e solo il Consiglio Supremo dell'Inquisizione può dirigere l'attività repressiva.
Sotto pena di morte e della perdita dei beni si vieta persino l'introduzione senza permesso di libri in lingua castigliana impressi nei regni di Aragona, Valencia, Catalogna e Navarra.
Belgio
eccezionalmente viene pubblicato un elenco di libri consentiti nelle scuole.
«segue 1559».

Congregazione cardinalizia dell'inquisizione

«segue da 1557»
1558
Maggio
fra G. Muzzarelli, dall'ottobre scorso tra i consultori del Sant'Uffizio, rilascia la sua testimonianza favorevole a G.G. Morone.
[Poco tempo dopo si allontanerà da Roma per ritirarsi nella sua piccola diocesi del regno di Napoli.
Paolo IV
gli farà così scontare non solo la testimonianza citata, ma anche:
- il ruolo da lui giocato nel 1551-53 per conto di Giulio III,
- l'intromissione nelle cose del Sant'Uffizio,
- la mediazione con R. Pole nella grottesca commedia dell'incontro di San Paolo.
Roma, il vescovo di Modena E. Foscarari viene incarcerato per le sue presunte complicità con G.G. Morone.
[Quest'ultimo, infatti, proprio nel 1549 lo aveva indicato a Paolo III come il personaggio più adatto a succedergli alla guida della diocesi di Modena, dove in passato egli aveva cercato di diffondere la spiritualità del Beneficio di Cristo avvalendosi tra l'altro di predicatori quali Bernardo Bartoli nel 1543 e Bartolomeo della Pergola nel 1544.
Secondo Berardo Bongiovanni, vescovo di Camerino, sarebbe stato R. Pole a suggerire a G.G. Morone il nome di E. Foscarari come «atto ad fare questo officio et provedere contra li heretici di quella città».
«segue 1559».

 

Opera delle "Cittelle"

1558, Venezia, il padre gesuita Benedetto Palmio istituisce questo istituto per la preservazione delle ragazze povere, e anche non proprio povere, la cui bellezza, soprattutto unita alla bassa condizione sociale, costituisce un rischio per le violenze che possono subire; l'opera, già progettata dai barnabiti e dalle Angeliche nel 1544, è totalmente simile a quella istituita da I. de Loyola a Roma nel 1546.
Una trentina di ragazze vengono ospitate in un primo tempo in una casa presa in affitto presso S. Marziale e altre ospitate presso alcune famiglie di cittadini. Se ne occupano due comitati o "congregazioni" con compiti ben precisi e definiti:
- uno di 12 uomini, che alla fine arrivano a 20, appartenenti al patriziato, 4 dei quali sono "nobilissimi senatori" detti "governatori";
- uno di 12 nobildonne, dette "governatrici", delle quali 4 sono le moderatrici o direttrici dell'opera;
«segue 1560».

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