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Papa
Pio IV

(1559-65)

1561, fa arrestare i due nipoti cardinali Carlo Carafa e il duca Giovanni Carafa di Montorio, accusati di aver assassinato la duchessa Brianza d'Ascalona e promuove un processo contro di loro dove sono condannati a morte per tradimento e politica antispagnola;
riprendono i buoni rapporti con Filippo II e Ferdinando I d'Asburgo;
strage di 3550 ca "infedeli valdesi" in Calabria;

Concilio Ecumenico
di Trento
1545-63

1561, la riapertura è già fissata per l'anno successivo.

 

Gesuiti

«segue da 1560»
generale: D. Laínez (1558-65);
1561, 28 febbraio, Francia, Parigi, alle condizioni previste l'anno precedente, la risoluzione di Poissy viene registrata al Parlamento;
19 agosto, Roma, Pio IV emette una bolla dove accorda ai gesuiti la facoltà di conferire i gradi in arti e in teologia, derogando da ogni contraria norma del concilio o di costituzione pontificia e da ogni privilegio o statuto di università, esentandoli pure dalle decime e dazi, dai prediali, personali, quarti e ogni altro frutto;
15 settembre, Francia, con il colloquio di Poissy la Compagnia viene legalizzata.
- Provincia di Lombardia: sorgono i collegi di Mondovì e di Como;
- Francia: nascono i collegi di Clermont a Parigi e poi La Flèche;
[vedi Domicilia]
«segue 1562»

Anabattisti

«segue da 1558»
1561
Agostino Mainardi, patriarca di Chiavenna, raduna i ministri, i seniori e i diaconi della sua chiesa e propone di nuovo una dichiarazione di unità e di fede, la cui sincerità dovrà essere garantita dalla sottoscrizione individuale di una nuova professione di fede, nella quale si condannino le dottrine "ariane" e "anabattiste".
Piettro Leoni fa stampare a Milano le ragioni sue e dei suoi amici al progetto del patriarca.
Il rappresentante dell'ortodossia zurighese Fabricius deplora le discordie fra gli esuli ed esprime il timore che essi possano avere il sopravvento sugli antichi abitatori, nelle chiese della Valtellina e di Chiavenna. Tanto più preoccupanti sono le discordie perché il legato pontificio, appoggiato dall'ambasciatore milanese, preme affinché vengano scacciati tutti gli emigrati italiani, vi siano introdotti i gesuiti e si restauri la supremazia del cattolicesimo sulle altre confessioni, minacciando la chiusura dei confini il che colpirebbe gravemente la vita economica di queste regioni.
Radunato il sinodo a Chiavenna i pastori trovano il libro di Pietro Leoni così pericoloso da dar ragione al patriarca. Allora l'opposizione si rivolge alla chiesa di Zurigo, con un lungo questionario, redatto da Michelangelo Florio dove si tornano a proporre le dottrine:
- del semplice ritorno alla Scrittura,
- dell'indifferenza di fronte ai dogmi che devono, specialmente quello della Trinità, essere adorati ma non interpretati in nessun modo, quindi neppure secondo la tradizione,
- della prevalenza della buona condotta morale sull'osservanza dei dogmi, e specialmente, anche qui, di quello della Trinità: è lecito scomunicare una persona incensurabile, solo perché non crede nella Trinità?
Ma i zurighesi, pur con molta moderazione, danno torto a Michelangelo Florio e ai suoi;
Giugno
5
, arrivati alle strette, gli oppositori italiani si trincerano dietro alla "confessione retica" (che già hanno sottoscritto) finché uno di essi, Ludovico Fieri, dichiara imprudentemente che accetta la confessione della chiesa di Chiavenna «tribus exceptis: primo quod non credit Jesum Christum esse aeternum Dei filium; secundo esse patri aequalem; tertio esse creatorem coeli et terrae»; e ripete che una persona che si comporti moralmente e cristianamente non può essere scomunicata semplicemente per qualche idea particolare sulla Trinità.
Le reazione a questo ardimento è la scomparsa di ogni scrupolo per la durezza e la insistenza di Agostino Mainardi, la scomunica di Ludovico Fieri e di Pietro Leoni e infine la proibizione del libro di questi, pena la scomunica per chi ne sia trovato in possesso.
La pena di Ludovico Fieri viene mitigata nel senso che viene ammesso alla predica, rimanendo escluso dalla comunione e dalla preghiera comune, e posto sotto una sorveglianza speciale affinché non cerchi di diffondere le proprie idee.
La dieta dei Grigioni condanna anch'essa il libro di Pietro Leoni; questi viene processato e (probabilmente) scacciato dala paese.
Ludovico Fieri si reca in Boemia.
Lione, Anversa, i Grigioni, la Polonia, la Moravia: in questa affannosa ricerca di un luogo dove poter vivere con quella libertà che per ogni altro è licenza e disordine, si esauriscono gran parte delle energie di questi esuli.
«segue 1564»

 

Ordine dei portaspada
(fratres militiae Christi)

«segue da 1558»
1561, l'ultimo gran maestro, G. Kettler, secolarizza anche il ramo livone, cedendone le terre alla Polonia dal cui sovrano ottiene il titolo di duca di Curlandia.

ANNO 1561










Bacon, Francis o Francesco Bacone (Londra 1561-Gorhambury House, Londra  1626) filosofo e politico inglese; fu membro del parlamento e consigliere di Elisabetta I, poi cancelliere di Giacomo I, che lo nominò barone di Verulamio e visconte di Sant'Albano;
Essayes
(1597, dieci saggi; 1612, II ediz., aumentati di altri trenta; 1625, III ediz., aumentati di altri diciotto)
Temporis partus masculus (anteriore al 1603 e non pubblicato da Francesco Bacone)
De interpretatione naturae proemium e Valerius terminus (1603)
Cogitationes de natura rerum (1604)
Two Books of Proficience and Advancement of Learning (1605; prima stesura in inglese The advancement of learning (Il progresso del sapere); 1623, traduzione latina con ampliamenti De dignitate et augmentis scientiarum)
Cogitationes de scientia humana
(1605)
Cogitata et visa (1607)
Redargutio philosophiarum (1608, non pubblicata dall'autore)
De sapientia veterum (1609)
Instauratio magna scientiarum (1620, di cui De dignitate et augmentis scientiarum è la prima parte e Novum Organum è la seconda)
Storia del Regno di Enrico VII (1622)
Historia naturalis et experimentalis ad condendam philosophiam sive phaenomena universi
(1623)
De principiis atque originibus
(1623)
New Atlantis (prob. 1624, scritta in inglese, pubblicata postuma nel 1627 dal suo segretario W. Rawley insieme con lo scritto Sylva Sylvarum, or a Natural History in ten Centuries; è del Rawley la trad. latina: Nova Atlantis del 1638).

Briggs, Henry (Warley Wood, Yorkshire 1561 ca-Oxford 1630) matematico inglese, il primo a calcolare i logaritmi dei numeri e a pubblicare le tavole corrispondenti con 14 decimali.
Amico di Nepero.

Góngora y Argote, Luis de (Córdoba 1561-1627) poeta, maestro del barocco spagnolo gongorismo
Las firmezas de Isabela (1610, La costanza di Isabella)
Fábula de Polifemo y Galatea
(1612, Favola di Polifemo e Galatea)
Soledades (1613, incompiute, Solitudini)
El Doctor Carlino (1613, Il dottor Carlino)
Panegirico al duque de Lerma (1616, Panegirico del duca di Lerma)
Le poesie, tranne quelle incluse in Flores de poetas ilustres (1605, Florilegio di illustri poeti di P. de Espinosa, restarono inedite sino alla morte del poeta)
Le prime edizioni d'assieme, postume, furono curate da J. López de Vicuña (1627) e G. de Hoces (1633). Le più complete si sono avute dopo la pubblicazione del manoscritto Chacón.

Sandys, Edwin (Worchestershire 1561-Londra 1629) politico inglese, di nobile famiglia anglicana, venne educato da R. Hooker;
1593-99, durante un suo viaggio conosce a Venezia P. Sarpi;
Europae speculum (tradotto in italiano da P. Sarpi)
1603, dopo essere stato membro degli ultimi parlamenti della regina Elisabetta, ne diventa leader (presidente) sotto Giacomo I e in tale veste sostiene posizioni moderate;
1607, fa parte della Compagnia della Virginia; 
1614, espone in parlamento la sua teoria della sovranità fondata sul consenso e non sul diritto divino, rendendosi inviso al re;
1619, diventato amministratore della Compagnia della Virginia, promuove un'energica inchiesta nell'amministrazione e fondando istituzioni rappresentative a Jamestown;
1624, l'ostilità del re alle sue iniziative liberiste provoca lo scioglimento della compagnia e il passaggio del governo della colonia alla corona.

Santorio, Santorio (Capodistria 1561-Venezia 1636) medico italiano, compì gli studi di medicina a Padova e quindi trascorse parecchi anni in Croazia e poi a Venezia;
1611-24, professore di medicina teorica all'università di Padova; ha contatti con Galileo ed è amico di P. Sarpi;
De statica medicina (1614, dove sono raccolti i risultati delle sue lunghe ricerche sulla variazione di peso del corpo umano a seguito dei processi di ingestione e di escrezione).

Southwell, Robert (Horsham Saint Faith, Norfolk 1561-Tyburn, Londra 1595, giustiziato) poeta inglese, di famiglia cattolica;-
1578, dopo aver studiato a Douai e a Roma, entra nell'ordine dei gesuiti;
1584, a Roma è prefetto agli studi nel collegio inglese;
1586, tornato in missione in Inghilterra, diventa cappellano della contessa di Arundel svolgendo clandestinamente il suo apostolato;
1592, viene arrestato mentre celebra la messa, imprigionato e sottoposto a tortura; dopo tre anni di reclusione  nella Torre, viene condannato a morte per tradimento, secondo le leggi anticattoliche del 1585;
Saint Peter's Complaint (1595, Il lamento di san Pietro; imitazione di Le lacrime di san Pietro di L. Tansillo)
Maeoniae (1595, brevi liriche di argomento sacro)
1970, viene canonizzato tra i Quaranta Martiri inglesi.

Trecca, Ottavio (Parma 1561 ca-Ferrara 1622) gesuita;
1578, novembre, entra nella Compagnia di Gesù;
1592-98, lettore di filosofia a Padova;
1600, docente di filosofia nella neonata università di Parma;
1616, prefetto degli studi dell'università di Parma;
1622, 16 maggio, muore a Ferrara.

Valla, Paolo (Roma 1561-Perugia 1622) gesuita;
1582, entra nella compagnia di Gesù;
1585-90, professore di filosofia nel Collegio Romano;
1590-1599/1600, professore di teologia a Padova;
[Per la perdita dei cataloghi 1591-4, la sua presenza è documentata solo dal 1595.]
1600-2, lettore di filosofia nella casa professa di Venezia;
1602-5, professore di teologia nel Collegio Romano;
1605, ha incarichi direttivi nel Collegio Romano e nel collegio di Perugia, occasionalmente in quello di Macerata;
Trattato di logica (1622, corso di logica del 1587-8, poi ampliato durante il soggiorno a Perugia; è forse il più ampio trattato logico del Seicento italiano)
1622, 26 giugno, muore.

Verviers, Jean (Mons, Belgio 1561-Parma 1627) gesuita;
1581, già magister artium, entra nel noviziato della Provincia Veneta, a Novellara;
1582, studente di logica nel collegio di Brescia;
1588-91, studente di teologia nel collegio di Padova;
1593-7, ha incarichi direttivi nel noviziato di Novellara: maestro dei novizi della provincia (1595-96), rettore (1597);
1597-1600, tiene [forse] un corso privato di matematica nel collegio di Padova;
1600-1605/6, professore di matematica nel collegio di Parma;
[In uno dei due anni 1605/6 gli succede Giuseppe Biancani.]
fino alla morte, tiene incarichi direttivi nel collegio, fungendo da confessore per la famiglia ducale, presso la quale è molto influente;
1617, dopo la fuga in Inghilterra di M. De Dominis, il generale Vitelleschi lo fa interrogare su quanto sa dei suoi orientamenti passati e presenti;
1627, 21 settembre, muore.

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«segue da 1560»
1561,
Italia
Roma, Pio IV chiama Paolo Manuzio, figlio di Aldo, affinché diventi consulente tecnico della propria stamperia di cui egli si propone di fare la fonte della stampa cattolica.
1561, Gabriele Falloppio, nelle Observationes anatomicae, fornisce la descrizione di numerose strutture anatomiche per la prima volta osservate, fra cui quelle delle tube (che portano il suo nome), della corda e della membrana del timpano e dei canali semicircolari dell' orecchio.
«segue 1562».

Congregazione cardinalizia dell'inquisizione

«segue da 1560»
1561
Gennaio
-
, Roma,
«segue 1562».

 

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