© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa 1561, fa arrestare i due nipoti cardinali Carlo
Carafa e il duca Giovanni Carafa di Montorio,
accusati di aver assassinato la duchessa Brianza
d'Ascalona e promuove un processo contro di loro dove sono condannati
a morte per tradimento e politica antispagnola; Concilio
Ecumenico 1561, la riapertura è già fissata per l'anno successivo.
«segue da 1560» «segue da 1558»
Ordine
dei portaspada «segue
da 1558» |
ANNO 1561
– Bacon, Francis o
Francesco Bacone (Londra 1561-Gorhambury House, Londra
1626) filosofo e politico inglese; fu membro del parlamento e consigliere
di Elisabetta I, poi cancelliere di Giacomo
I, che lo nominò barone di Verulamio e visconte di Sant'Albano;
Torna suEssayes (1597, dieci saggi; 1612, II ediz., aumentati di altri trenta; 1625, III ediz., aumentati di altri diciotto) Temporis partus masculus (anteriore al 1603 e non pubblicato da Francesco Bacone) De interpretatione naturae proemium e Valerius terminus (1603) Cogitationes de natura rerum (1604) Two Books of Proficience and Advancement of Learning (1605; prima stesura in inglese The advancement of learning (Il progresso del sapere); 1623, traduzione latina con ampliamenti De dignitate et augmentis scientiarum) Cogitationes de scientia humana (1605) Cogitata et visa (1607) Redargutio philosophiarum (1608, non pubblicata dall'autore) De sapientia veterum (1609) Instauratio magna scientiarum (1620, di cui De dignitate et augmentis scientiarum è la prima parte e Novum Organum è la seconda) Storia del Regno di Enrico VII (1622) Historia naturalis et experimentalis ad condendam philosophiam sive phaenomena universi (1623) De principiis atque originibus (1623) New Atlantis (prob. 1624, scritta in inglese, pubblicata postuma nel 1627 dal suo segretario W. Rawley insieme con lo scritto Sylva Sylvarum, or a Natural History in ten Centuries; è del Rawley la trad. latina: Nova Atlantis del 1638). – Briggs, Henry (Warley Wood, Yorkshire 1561 ca-Oxford 1630) matematico inglese, il primo a calcolare i logaritmi dei numeri e a pubblicare le tavole corrispondenti con 14 decimali. Amico di Nepero. – Góngora y Argote, Luis de (Córdoba 1561-1627) poeta, maestro del barocco spagnolo gongorismo Las firmezas de Isabela (1610, La costanza di Isabella) Fábula de Polifemo y Galatea (1612, Favola di Polifemo e Galatea) Soledades (1613, incompiute, Solitudini) El Doctor Carlino (1613, Il dottor Carlino) Panegirico al duque de Lerma (1616, Panegirico del duca di Lerma) Le poesie, tranne quelle incluse in Flores de poetas ilustres (1605, Florilegio di illustri poeti di P. de Espinosa, restarono inedite sino alla morte del poeta) Le prime edizioni d'assieme, postume, furono curate da J. López de Vicuña (1627) e G. de Hoces (1633). Le più complete si sono avute dopo la pubblicazione del manoscritto Chacón. – Sandys, Edwin (Worchestershire 1561-Londra 1629) politico inglese, di nobile famiglia anglicana, venne educato da R. Hooker; 1593-99, durante un suo viaggio conosce a Venezia P. Sarpi; Europae speculum (tradotto in italiano da P. Sarpi) 1603, dopo essere stato membro degli ultimi parlamenti della regina Elisabetta, ne diventa leader (presidente) sotto Giacomo I e in tale veste sostiene posizioni moderate; 1607, fa parte della Compagnia della Virginia; 1614, espone in parlamento la sua teoria della sovranità fondata sul consenso e non sul diritto divino, rendendosi inviso al re; 1619, diventato amministratore della Compagnia della Virginia, promuove un'energica inchiesta nell'amministrazione e fondando istituzioni rappresentative a Jamestown; 1624, l'ostilità del re alle sue iniziative liberiste provoca lo scioglimento della compagnia e il passaggio del governo della colonia alla corona. – Santorio, Santorio (Capodistria 1561-Venezia 1636) medico italiano, compì gli studi di medicina a Padova e quindi trascorse parecchi anni in Croazia e poi a Venezia; 1611-24, professore di medicina teorica all'università di Padova; ha contatti con Galileo ed è amico di P. Sarpi; De statica medicina (1614, dove sono raccolti i risultati delle sue lunghe ricerche sulla variazione di peso del corpo umano a seguito dei processi di ingestione e di escrezione). – Southwell, Robert (Horsham Saint Faith, Norfolk 1561-Tyburn, Londra 1595, giustiziato) poeta inglese, di famiglia cattolica;- 1578, dopo aver studiato a Douai e a Roma, entra nell'ordine dei gesuiti; 1584, a Roma è prefetto agli studi nel collegio inglese; 1586, tornato in missione in Inghilterra, diventa cappellano della contessa di Arundel svolgendo clandestinamente il suo apostolato; 1592, viene arrestato mentre celebra la messa, imprigionato e sottoposto a tortura; dopo tre anni di reclusione nella Torre, viene condannato a morte per tradimento, secondo le leggi anticattoliche del 1585; Saint Peter's Complaint (1595, Il lamento di san Pietro; imitazione di Le lacrime di san Pietro di L. Tansillo) Maeoniae (1595, brevi liriche di argomento sacro) 1970, viene canonizzato tra i Quaranta Martiri inglesi. – Trecca, Ottavio (Parma 1561 ca-Ferrara 1622) gesuita; 1578, novembre, entra nella Compagnia di Gesù; 1592-98, lettore di filosofia a Padova; 1600, docente di filosofia nella neonata università di Parma; 1616, prefetto degli studi dell'università di Parma; 1622, 16 maggio, muore a Ferrara. – Valla, Paolo (Roma 1561-Perugia 1622) gesuita; 1582, entra nella compagnia di Gesù; 1585-90, professore di filosofia nel Collegio Romano; 1590-1599/1600, professore di teologia a Padova; [Per la perdita dei cataloghi 1591-4, la sua presenza è documentata solo dal 1595.] 1600-2, lettore di filosofia nella casa professa di Venezia; 1602-5, professore di teologia nel Collegio Romano; 1605, ha incarichi direttivi nel Collegio Romano e nel collegio di Perugia, occasionalmente in quello di Macerata; Trattato di logica (1622, corso di logica del 1587-8, poi ampliato durante il soggiorno a Perugia; è forse il più ampio trattato logico del Seicento italiano) 1622, 26 giugno, muore. – Verviers, Jean (Mons, Belgio 1561-Parma 1627) gesuita; 1581, già magister artium, entra nel noviziato della Provincia Veneta, a Novellara; 1582, studente di logica nel collegio di Brescia; 1588-91, studente di teologia nel collegio di Padova; 1593-7, ha incarichi direttivi nel noviziato di Novellara: maestro dei novizi della provincia (1595-96), rettore (1597); 1597-1600, tiene [forse] un corso privato di matematica nel collegio di Padova; 1600-1605/6, professore di matematica nel collegio di Parma; [In uno dei due anni 1605/6 gli succede Giuseppe Biancani.] fino alla morte, tiene incarichi direttivi nel collegio, fungendo da confessore per la famiglia ducale, presso la quale è molto influente; 1617, dopo la fuga in Inghilterra di M. De Dominis, il generale Vitelleschi lo fa interrogare su quanto sa dei suoi orientamenti passati e presenti; 1627, 21 settembre, muore. |
«segue da 1560» Congregazione cardinalizia dell'inquisizione «segue da 1560»
|