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Il Viandante |
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Papa M. Lutero trova qui un campo facile per i suoi attacchi contro il papa: «Per questo nobile traffico è stata eretta una vera casa di vendita, cioè il palazzo del Datario a Roma. Là devono recarsi tutti quelli che fanno commercio di cariche e benefizi. Da quello stesso bisogna comperare tali glosse e arti per acquistare il potere di praticare tale birbonata massima». Il Collegio cardinalizio è ampliato, perché i nuovi cappelli cardinalizi apportano denaro. Persino gli stessi parenti devono rinunciare ad aspirare ad una carica, se un altro offre di più. Spesso le cariche sono già state dal precedente titolare ipotecate in anticipo. Gli intimi del pontefice le hanno già da lungo tempo promesse in pegno alla Banca Fugger. Anzi «essi hanno dato in prestito al papa tutto il denaro e alla sua morte erano rovinati; con loro quasi l'intera servitù, che aveva prestato anche i centesimi». Molti banchieri italiani danno prestiti per qcquistare benefizi per i loro familiari. Al solo mercante veneziano Berardo Bini il papa deve 200.000 ducati. Una buona fonte di denaro è rappresentata dall'Ordine dei cavalieri di S. Pietro istituito dal cardinale Pucci. Molti ambiziosi cercano di entrarvi ed accettano volentieri per questo il sacrificio di 1000 ducati, tanto più che come risarcimento devono avere una rendita dalle miniere papali di allume di Tolfa. Continuamente vengono istituite nuove tasse, persino delle tasse scambio sulle granaglie, tanto che i fornai ne sono molto gravati. I denari per le indulgenze raccolti per la fabbrica di S. Pietro affluiscono da molte vie nella cassa privata del pontefice e vengono impiegati per debiti e piaceri. Così per esempio con questi mezzi è mandato un chierico in Germania e nei paesi nordici per cercarvi manoscritti classici: il XXXIII capitolo di Livio che è in possesso del re di Danimarca, rappresenta una scoperta particolarmente ambita. Concilio Ecumenico Lateranense
V 1514 |
ANNO 1514
– Barbaro, Daniele (Venezia
1514-1570) storico, scienziato e filosofo veneziano, storico ufficiale
della Serenissima, di cui fu anche ambasciatore in Inghilterra; successore
designato del Grimani al patriarcato di
Aquileia, partecipò al Concilio di Trento;
Exquisitae in Porphyrium commentationes (1542) Architettura di Vitruvio (1556, commento) Dell'eloquenza (1557) La pratica della perspettiva (1568, sull'uso della lente nella camera oscura). – Domenichi, Lodovico (Piacenza 1514 ca-Pisa 1564) letterato italiano; uomo di vita avventurosa e di pochi scrupoli, lavorò a Venezia per l'editore Giolito e a Firenze per il Torrentino, preparando raccolte di rime, curando edizioni, rifacendo i lavori altrui… Orlando innamorato di M.M. Boiardo (riscritto in toscano) Facezie e motti arguti (raccolta per la quale si vale del bel libretto del Poliziano) Historia varia (derivata in parte dal Panormita) Di suo scrisse sonetti, capitoli e commedie. – Lauchen, Georg Joachim von o Rhaeticus (Feldkirch, Vorariberg 1514-Kosice, Slovacchia 1576) astronomo e matematico austriaco De libris revolutionoum… Nic. Copernici… narratio prima… (1540) Si occupò anche della pubblicazione dell'opera di Nicola Copernico De revolutionibus orbium caelestium (1543) calcolando le prime effemeridi basate sul sistema copernicano(1550) Opus palatinum de triangulis (1596, tavole trigonometriche pubblicate dal suo discepolo Valentin Otho) Thesaurus mathematicus (1613, tavole trigonometriche, incompiute, pubblicate postume da B. Pitiscus). – Matraini, Chiara (Lucca 1514-dopo il 1597) poetessa italiana Rime et prose (1555, rist. 1595, 1597) Lettere Breve discorso sopra la vita della Beata Vergine (1590) Dialoghi spirituali (1602). – Vesalio, Andrea o André Vésale (Bruxelles 1514-Zante 1564) anatomista e chirurgo fiammingo, precursore delle teorie metodologiche del rinascimento scientifico; discendente da una famiglia di medici e farmacisti originaria di Wessel, studiò dapprima a Lovanio, quindi a Parigi dove fu allievo di illustri anatomisti tra i quali Franz de la Boë (Sylvius); 1537, dopo aver terminato gli studi a Padova, viene qui nominato professore di chirurgia e anatomia; Tabulae anatomicae sex (1538, frutto della collaborazione con l'artista olandese J.S. Van Calcar; eseguite presumibilmente da allievi della scuola di Tiziano, queste tavole sono un vero capolavoro d'arte grafica) De humani corporis fabrica (1543, il primo moderno trattato di anatomia) 1544-53, abbandonata la pratica anatomica per dedicarsi alla medicina e alla chirurgia, si afferma ben presto una delle massime autorità dell'epoca; nominato medico della casa imperiale è al seguito delle frequenti campagne militari compiute da Carlo V; 1559, dopo un periodo trascorso a Bruxelles, si trasferisce alla corte madrilena di Filippo II, per conto del quale intraprende un pellegrinaggio in Terra Santa alcuni anni più tardi; 1564, sulla via del ritorno è sbarcato malato a Zante, dove muore. |
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