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Papa - maestro del Sacro Palazzo: - ambasciatore spagnolo a Roma: Juan de Vega
(1543 lug - apr 1547) 1544 Congregazione cardinalizia dell'inquisizione «segue da 1542»
«segue da 1543» «segue da 1530» |
ANNO 1544
– Botero, Giovanni (Bene Vagienna, Cuneo 1544-Torino 1617) scrittore politico italiano,
gesuita;
Torna su1580, dopo lunghi contrasti con i superiori esce dall'ordine; De regia sapientia (1583) 1585, dopo Milano, dimora in Francia; 1586, a Milano viene accolto da Margherita Trivulzio, madre di F. Borromeo, che lo affianca al figlio in qualità di consigliere e lo manda a Roma per favorirne l'ingresso nell'ambiente ecclesiastico; Delle cause della grandezza e magnificenza delle città (1588) Della ragion di stato (Venezia 1589, in 10 libri; I ediz., pubblicata dagli Eredi di Gabriel Giolito; tra le più autorevoli critiche alle teorie di N. Machiavelli) [Nel 1597 il pubblico lettore Fabio Paolini ordina per ragioni politiche alcuni tagli su una nuova edizione. L'autore ha continuato a rivedere la sua opera principale dopo la prima edizione. Questa si concludeva con il capitolo ottavo del decimo libro, mentre l'edizione romana del 1590 comprende un nono capitolo dal titolo «Contra chi si debbano voltar le forze» in cui l'autore discute dell'impiego delle armi da parte di un sovrano cattolico contro gli eretici all'interno e contro i turchi fuori dai confini dello Stato. Contrario alla tolleranza dell'eresia in un stato cattolico, l'autore – che ha qui in mente la situazione francese – riconosce tuttavia che in alcuni casi è preferibile che il principe si astenga dalla lotta contro gli eretici. Ma contro la minaccia turca i sovrani cattolici non devono desistere dal battersi, uniti contro il comune nemico della Cristianità. Di fronte al pessimo spettacolo di stati cristiani che si alleano con l'Infedele, c'è il fulgido esempio di Venezia che nel 1509 nell'ora del pericolo ha disdegnato le profferte ottomane ed è stata ricompenata da Dio con una ripresa provvidenziale. A questo punto, nelle edizioni di Milano e Torino del 1596 l'autore ha inserito un attacco spietato a Francesco I ed Enrico II, alleatisi ai turchi contro l'imperatore Carlo V. La maledizione divina, caduta sul Valois, ha estinto il loro casato, inflitto ad Enrico II una morte precoce e terribile, trascinato la Francia nella rovina. Quando nel 1597 gli Eredi di Gabriel Giolito decidono di procedere ad una nuova stampa veneziana dell'opera, ottengono l'imprimatur solo a patto che gli attacchi ai re di Francia siano soppressi. E nell'edizione giolitiana del 1598, cadute le dure espressioni sui Valois, figura un nono capitolo identico a quello della stampa romana del 1590.] Relazioni universali (1591-96) 1599, entra al servizio dei Savoia, come precettore dei figli di Carlo Emanuele I; negli ultimi anni si riavvicina agli ex confratelli gesuiti; Prìncipi cristiani (1601-03, vite) Relatione della Repubblica Venetiana (1603) [I Capi de Consiglio dei Dieci condizionano la concessione dell'imprimatur a questa prima edizione alla soppressione di parecchie espressioni segnate dal segretario ducale. Nulla di sorprendente quindi se la stampa eseguita da Giorgio Varisco nel 1605 propone un ritratto indulgente della Repubblica. La natura e l'ampiezza delle espunzioni restano tuttavia ignote, non essendo nota la versione originale. [Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.] ] La primavera (1607) Detti memorabili di personaggi illustri (1608) Rime spirituali (1609) Carmina selecta (1615). – Du Bartas, Guillaume de Salluste (Montfort 1544-Condon, Lot-et-Garonne 1590) scrittore francese La Muse Chrestienne (1574, La Musa cristiana) Première Sepmaine (1578, Prima settimana, imitata da Goethe)) Les Neuf Muses (1580, Le Nove Muse). – Pérez de Hita, Ginés (Mula, Murcia 1544 ca-Barcellona 1619 ca) scrittore spagnolo Guerre civili di Granada (1595 e 1619, due parti). – Rákóczy, Zsigmond (Sigismondo) (1544-1608) primo principe della famiglia nobile ungherese; [Padre di György I (1593-1648).] 1607, viene eletto principe di Transilvania, 1608, abdica a favore di Gabor Báthory (Gabriele). – Tasso, Torquato (Sorrento 1544-Roma 1595) poeta italiano; [Figlio di Bernardo. .] |
«segue da 1543» pace di Crépy 1544,
18 settembre, tra Carlo V e il re di Francia
Francesco I viene firmato il trattato
che rappresenta un'effimera tregua nella lunga guerra per il predominio
in Italia tra gli Asburgo e i Valois: |