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Il Viandante |
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Papa 1493,
con le bolle Inter coetera e Dudum siquidem fa da arbitro
tra Spagna e Portogallo per la spartizione delle zone di influenza coloniale
in America; – Este, Ippolito I d' (1479-1520) cardinale. |
ANNO 1493
– Fugger,
Anton (1493-1560) membro della famiglia di banchieri
tedeschi;
Torna su[Nipote di Jacob II [il Ricco] (1459-1525) e da questi designato come erede. ] – Giovannini, Agnolo o Agnolo Firenzuola (Firenze 1493-Prato 1543) scrittore italiano; Asino d'oro di Apuleio (1523, rielaborazione in chiave autobiografica) Ragionamenti (1523-25, raccolta di 10 novelle, lette allo stesso Clemente VII che le lodò moltissimo) Discacciamento de le nuove lettere inutilmente aggiunte su la lingua toscana (1524, in polemica con G.G. Trissino) Epistola in lode delle donne (in risposta a C. Tolomei) Celso, dialogo delle bellezze delle donne La Trinuzia I Lucidi La prima veste dei discorsi degli animali (1540 ca, libero rifac. di una versione spagnola del Pancatandra) Quasi tutte le sue opere furono stampate postume: 1548-1550. – Hohenheim, Philipp Teophrast Bombast von o Paracelso (Einsiedeln, Zurigo 1493-Salisburgo 1541) medico e scienziato svizzero. – Ibrahim Pascià (Parga 1493-Costantinopoli 1536) gran visir ottomano, figlio di un contadino albanese, fu preso come schiavo, educato a Costantinopoli alla religione musulmana e arruolato fra i giannizzeri; 1523, è nominato da Solimano [il Magnifico], di cui è amico, gran visir; 1524, riceve in moglie una delle sue sorelle; 1526, prende parte alla battaglia di Mohács; 1934, partecipa alle successive campagne in Ungheria e contro la Persia; venne fato strangolare dallo stesso Solimano >[il Magnifico], per motivi rimasti ancora oscuri. – Monardés, Nicolas Bautista (Siviglia 1493-1588) medico spagnolo, il primo a diffondere in Europa le conoscenze sui medicamenti naturali provenienti dall'America Storia medicinale delle cose che si traggono dalle nostre Indie occidentali (1574, sei traduzioni e numerose edizioni; in particolare la natura e gli effetti sull'organismo del tabacco, della coca e della gialappa). – Montmorency, Anne de (Chantilly 1493-Parigi 1567) militare francese; [Ebbe il nome dalla madrina Anna di Bretagna, moglie di Luigi d'Orléans, il futuro Luigi XII.] 1522, maresciallo e pari di Francia, dopo aver combattutto alla Bicocca, respinge dalla Provenza il conestabile di Borbone; 1525, a Pavia cade prigioniero di Carlo X insieme a Francesco I; 1526, viene liberato e, per ottenere il rilascio del re, deve accettare il gravoso trattato di Madrid; spinge però subito dopo Francesco I a cercare la rivincita (lega di Cognac); all'indomani del sacco di Roma tuttavia, con la precipitosa richiesta di trattative di pace, favorisce la defezione di Andrea Doria; 1529, dopo la pace di Cambrai, mentre consolida le sue fortune (è tra l'altro governatore della Linguadoca, gran maestro della casa reale, conestabile) ereditando dal padre Montmorency, Beaumont-sur-Oise, Compiègne, Chantilly, non sa far valere la sua nuova politica di pace verso la Spagna; 1535, avversato da Anna d'Etampes, dall'ammiraglio Chabot e dai Guisa, deve lasciare la corte; 1536, dopo lo scoppio delle ostilità è però nominato luogotenente generale del re e sconfigge gli spagnoli a Narbonne; 1537, rioccupa quasi l'intero Piemonte; il ritorno alla pace è tuttavia seguito da un grave smacco diplomatico; 1540, Carlo V cede il milanese (promesso al figlio di Francesco I) a suo figlio Filippo e ciò pone Anne in disgrazia presso il suo re; si ritira a Chantilly; 1551, dal suo rifugio lo trae solo l'avvento di Enrico II che lo nomina duca; anche ora non riesce a difendere la pace dai suoi nemici di corte, i Guisa; 1557, agosto, viene battuto e fatto prigioniero a San Quintino; 1559, è incaricato dei negoziati conclusisi con la pace di Cateau-Cambrésis; sotto Francesco II i Guisa, che dominano a corte, lo costringono ad allontanarsi; 1560, all'avvento di Carlo IX si riconcilia con i Guisa per combattere la politica tollerante tentata da Caterina de' Medici verso i protestanti, ciò spiega la strana alleanza dell'aprile successivo; 1561, si forma il "triumvirato cattolico" con il duca Francesco di Guisa e il maresciallo di Saint-André; dei tre egli sarà il solo a sopravvivere alla guerra contro gli ugonotti; 1563, rappresenta il partito cattolico nelle trattative che portano all'editto di Amboise; alla ripresa della guerra civile rimane ferito a Saint Denis e muore due giorni dopo. – Petersson, Olof o Olaus Petri (Örebro 1493-Stoccolma 1552) riformatore svedese, seguace di M. Lutero, condannato a morte e poi graziato Utili istruzioni (rielaborazione del Libretto di preghiere di M. Lutero, primo libro protestante apparso in Svezia) Traduzione della Bibbia (1541, in svedese, assieme al fratello Lars Petersson (1499-1573) o Laurentius Petri; la direzione fu di Laurentius Andreae), La messa svedese (1531) Cronaca di Svezia (dopo il 1530, sul medioevo svedese) Tobiae comedia (primo esempio di teatro biblico in svedese). – Sfondrati, Francesco (Cremona, 26 ottobre 1493 – Cremona, 31 luglio 1550) ecclesiastico italiano; [Figlio di Giovanni Battista Sfrondati, patrizio di Cremona, e di sua moglie Margherita Homodeo.] studia latino e greco a Pavia dove si laurea in giurisprudenza; è in seguito professore alle università di Padova, Pavia, Bologna, Roma e Torino; durante la sua permanenza a Torino diviene consigliere privato del duca Carlo III di Savoia e diviene senatore in città; gli interessi della sua famiglia, ad ogni modo, lo tengono legato in particolar modo al Ducato di Milano; 1527-28, podestà di Pavia; 1530, consigliere di Francesco II Sforza e senatore a Milano; con il passaggio del ducato agli imperiali, diviene consigliere privato dell'imperatore Carlo V ; 1534, da Carlo V ottiene il titolo di conte del Sacro Romano Impero; è poi ambasciatore presso il duca di Savoia; 1537, 23 ottobre, l'imperatore gli concede il titolo di conte della Riviera di Lecco; è quindi governatore di Siena; si sposa con Anna Visconti, rampolla della nobile ex famiglia ducale del milanese, da cui ha sette figli; [Uno di loro, Niccolò, diverrà papa con il nome di Gregorio XIV.] 1538, 20 novembre, muore la moglie ed egli decide di abbracciare la carriera ecclesiastica; viene subito nominato protonotario apostolico partecipante e referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia e Giustizia; 1543, 12 ottobre, viene eletto vescovo di Sarno e poco dopo è nunzio straordinario presso Ferdinando, re dei Romani, e presso i principi tedeschi per promuovere la pace tra il Sacro Romano Impero e la Francia che avrebbe rappresentato una sicurezza per l'Europa intera e per la celebrazione di un concilio generale; 1544, 27 ottobre, per i valenti servizi prestati, viene promosso arcivescovo di Amalfi e nominato nunzio alla dieta di Spira ove incontra l'omperatore portandogli le felicitazioni del pontefice nel raggiungimento della tanto sperata pace con Francesco I re di Francia; 19 dicembre, è creato cardinale da papa Paolo III; 1545, 2 marzo, il papa gli ocncede il titolo di Santi Nereo e Achilleo; è nominato membro dell'Inquisizione romana; 1547 -giugno 1548, è ancora in Germania per svolgere missioni diplomatiche presso l'imperatore, con l'intento di negoziare i rapporti tra impero e l'Inghilterra dopo la morte di Enrico VIII; 23 marzo, viene trasferito alla diocesi di Capaccio; 10 ottobre, opta per il titolo di Sant'Anastasia; 1549, 9 novembre, passa alla sede di Cremona; 1549-50, partecipa al conclave che elegge Giulio III; 1550, 31 luglio, muore a Cremona. – Tasso, Bernardo (Venezia 1493-Ostiglia, Mantova 1569) poeta italiano, nacque da nobile famiglia bergamasca ; [Padre di Torquato.] Rime (1531-60) 1532, diventa segretario di Ferrante Sanseverino, principe di Salerno; costretto poi all'esilio, è a Venezia, Ferrara, Roma e in altre città; Amadigi (composto 1543-1557, pubblicato nel 1560) Odi (1560) 1563, è a Mantova presso i Gonzaga da cui ottiene vari incarichi diplomatici; Parafrasi di Piramo e Tisbe di Ovidio Ero e Leandro (poemetto mitologico) Floridante (interrotto al canto XIX) [Delle lettere di M. Bernardo Tasso, vol. III, Comino, Padova 1751 contenente le Famigliari, per la maggior parte ora per la prima volta stampate, e alcune di Torquato suo figliuolo pur esse finora inedite ] . |
La fortuna
dei Fugger dipende dal controllo esercitato
sul commercio europeo dell'argento (per pagare gli eserciti e burocrazie)
e del rame (per le nuove armi da fuoco) la cui domanda è fortissima
da parte dei sovrani. lanzichenecchi 1493, Massimiliano
I d'Austria organizza queste milizie mercenarie tedesche dopo
che i contrasti con le città svizzere gli hanno precluso ogni possibilità
di servirsi delle loro agguerrite fanterie; «segue
da 1492» |