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Il Viandante |
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Papa segretario
di Stato: cardinale Silvio Valenti;
Paraguay,
durante la rettifica della frontiera fra la Spagna e il Portogallo, avviene
una rivolta degli Indios delle riduzioni, fomentata, secondo le accuse,
dai gesuiti. I confessori gesuiti vengono quindi allontanati dalla corte cardinali: «segue da
1751» Congregazione «segue
da 1753» «segue
da 1756» 1757, Torino, Gianfrancesco Cigna, Joseph-Louis Lagrange e Angelo Saluzzo di Monesiglio fondano la Società Privata (poi Accademia delle Scienze dal 1783). Sulle memorie della Società, Lagrange avrebbe pubblicato i suoi risultati più rilevanti sul calcolo delle variazioni e sulla teoria delle funzioni. |
ANNO 1757
– Addington, Henry – visconte
Sidmouth (1757-1844) politico inglese;
Torna suprotetto da William Pitt [il Giovane] gli succede a capo del governo; firma il trattato di Amiens ma, col riaccendersi della guerra con la Francia, deve poi cedere il governo a William Pitt [il Giovane]; 1805, nominato pari, diviene presidente del Consiglio privato; la sopravvenuta ostilità di William Pitt [il Giovane], obbliga poi il re Giorgio III a dimetterlo dalla carica; dopo Austerlitz, e la morte di William Pitt [il Giovane], entra nel "governo Fox-Grenville" come lord del sigillo privato; 1812, ministro dell'Interno, conserva la carica per dieci anni, assai difficili a causa dei disordini verificatisi nel Paese, che egli fronteggia con grande decisione. – Aubert du Bayet, Jean Baptiste Annibal (Baton Rouge 19 agosto 1757 – Costantinopoli 7 dicembre 1797) militare e diplomatico francese; [Figlio di un capitano di fanteria.] 1775, partecipa, appena 18enne, alla Guerra di indipendenza americana in qualità di sottotenente; 1791, viene eletto deputato dei dipartimenti di Isère e presidente dell'Assemblea Nazionale Costituente; 1793, partecipa all' "assedio di Magonza" e difende la città al fianco del gen. J.-B. Kléber prima di capitolare, cosa che poi lo porta all'arresto durante il Terrore; liberato dal Direttorio, è nominato comandante in capo dell'esercito delle coste di Cherbourg; 1794, sostituisce il gen. J.-B. Bouchotte, dimissionario, al Ministero della Guerra; 1796, 8 febbraio, lascia il ministero della Guerra e diviene ambasciatore di Costantinopoli, dove s'impegnò per ricreare le relazioni diplomatiche tra la Francia e la Turchia; 1797, 7 dicembre, muore a Costantinopoli. – Augereau, Pierre-François-Charles (1757-1816) generale francese e maresciallo di Francia; 1792, di origine popolare, si arruola volontario; si trova a Napoli, come sergente, invitato (o condotto) dal barone Salis dei Grigioni e dal colonnello Pommereul che stanno restaurando l'esercito del regno; si distingue nella Vandea e nell'armata dei Pirenei; prende parte alla prima campagna d'Italia, rivelando notevoli doti militari ad Arcole e a Castiglione; 1797, 18 fruttidoro, Parigi: d'accordo col Direttorio, è l'esecutore del colpo di stato; è nominato da Napoleone maresciallo e duca di Castiglione; 18 brumaio, si schiera contro Bonaparte ma poi ha da lui il comando dell'esercito d'Olanda; si distingue a Jena, a Eylau, in Spagna; 1812, interviene nella campagna di Russia; 1813, prende parte alla battaglia di Lipsia; 1814, si sottomette a Louis XVIII passando ai Borbone e ricevendo il titolo di pari; 1815, durante i Cento giorni, al ritorno di Bonaparte dall'Elba, fa vani sforzi per riavere il suo favore perché viene respinto; alla seconda restaurazione i Borbone rifiutano i suoi servigi. – Bartsch, Adam von (Vienna 1757-1821) incisore e scrittore d'arte austriaco, conservatore della raccolta di incisioni nella Hofbibliothek di Vienna Pittore incisore (1803-21, in ventuno volumi, catalogo delle incisioni dal '400 al '600, in lingua francese) Introduzione all'incisione (Lipsia 1821). – Beaufranchet d'Ayat, Louis Charles Antoine de (Ayat-sur-Sioule 24 novembre 1757 – Vichy 2 luglio 1821) militare e politico francese; [Cugino e padrino del famoso gen. Louis Charles Antoine Desaix. Molti autori lo hanno considerato un figlio illegittimo di Luigi XV di Francia ma ciò è abbastanza improbabile poiché il bambino, nato dall'amore di Luigi XV e la sua amante Marie-Louise O'Murphy, è una ragazza, nata il 24 maggio 1754, Agathe Louise di Saint André († all'età di 20 anni). Ma la "Belle Morphise" (come era soprannominata l'amante del re) sposa Jacques de Beaufranchet, nel novembre 1755, padre di Louis Charles Antoine che nasce due anni più tardi, nel 1757.] 1792, 1° settembre, è nominato maresciallo di campo; 1793, assiste alla morte di re Luigi XVI; [Sarà accusato, a torto, di avere ordinato il rullo di tamburi durante l'esecuzione del re poiché quest'atto è da ricondursi a Santerre.] combatte alle Guerre di Vandea; 1794, partecipa alle "Colonne infernali", comandando una colonna della II armata agli ordini del gen. N. Haxo; 1805, sotto l'impero, diventa deputato del Puy-de-Dôme; 1806, diviene ispettore generale degli Haras. – Blake, William (Londra 1757-1827) poeta, pittore e incisore inglese, figlio di un commerciante; 1767-71, primi rudimenti di disegno alla scuola di Henry Pars; 1772-78, apprendista di James Basire, incisore ufficiale della Society of Antiquares; Poetical sketches (1771-78, Abbozzi [schizzi] poetici, pubblicati nel 1783 a spese di J. Flaxman e di Mrs Mathew) 1784, apre a Londra un negozio di stampe con il compagno James Parker; qui pubblica i suoi libri di poesie con illustrazioni eseguite da lui stesso; Songs of innocence (1789, Canti dell'innocenza; raccolta poetica incisa su rame e decorata con disegni dell'autore secondo quella tecnica particolare di illuminated printing (stampa alluminata o miniatura a stampa*); The marriage of heaven and hell (1790, Il matrimonio del cielo e dell'inferno) America (1793) The book of Urizen (1794, Il libro di Urizen) Songs of experience (1794, Canti dell'esperienza, *) The book of Thel (1789, Il libro di Thel) Vision of the daughters of Albion (1793, Visioni delle figlie di Albione) Milton (1804) Jerusalem (1804, Gerusalemme) Vala, or the four Zoas (postumo, Vala, o i quattro Zoas). [I libri prodotti con le sue stesse mani sono unici sia per la tecnica con cui sono stati eseguiti sia per il loro contenuto letterario. Egli ha disegnato e inciso ogni pagina come un tutt'uno - testo e illustrazioni insieme - alla maniera dei libri silografici del primo Quattrocento ed è ritornato anche alla colorazione a mano, tentando così di combinare l'individualismo dello scriba medievale con i vantaggi tecnici della riproduzione meccanica. I risultati raggiunti sono di altissimo valore, ma sono anche l'impresa di un genio solitario, inimitabile come la sua poesia. S.H. Steinberg, Cinque Secoli di Stampa, Einaudi 1962.]. – Boguslawski, Wojciech (Glinne, Poznán 1757-Varsavia 1829) drammaturgo e attore polacco, oltre ottanta opere teatrali; 1780, entra nella compagnia del Teatro di Varsavia; Enrico IV va a caccia (1780) 1783, direttore del teatro; La battuta di caccia di Enrico VI (1792, prima commedia storica polacca) Miracolo presunto [o Il falso miracolo] ossia i Cracoviani e i Montanari (1794, I rappres.; 1841, ed. postuma) Storia del teatro nazionale (1820-21). – Bottot, François-Marie (1757-1838) giudice di pace durante la Rivoluzione, P.-F. Barras gli affida la direzione della sua segreteria personale; 1799, 18 brumaio, viene mandato a Saint-Cloud ad esaminare la situazione: piomba su N. Bonaparte all'uscita della seduta del Consiglio degli Anziani; un mese dopo va in prigione, per essere poi espulso dalla Francia. – Brezovacki, Tito (Zagabria 1757-1805) scrittore croato, sacerdote; Matija studente negromante (1804) Diogene, ovvero il servo di due fratelli smarriti (1805). – Cabanis, Pierre-Jean-Georges (Cosnac, Corrèze 1757-Rueil, Parigi 1808) medico e filosofo francese; [Attirato dal mondo delle Lettere ma costretto agli studi di Medicina dalla famiglia, diviene l'amico e il medico di Mirabeau così pure di numerosi Girondini ai quali fornirà del veleno nel 1793. È membro del gruppo degli "Ideologi" e discepolo di Condillac. Durante la Rivoluzione sposa Charlotte de Grouchy, sorella di Sophie de Condorcet, divenendo quindi il cognato del marchese di Condorcet.] Grado di certezza della medicina (1788, pubblicato un decennio più tardi) Colpo d'occhio sulle rivoluzioni e la riforma della medicina (1795, pubblicato nel 1804) Des rapports du physique et du moral (1795, Rapporti tra il fisico e il morale dell'uomo, pubblicato nel 1802) (a.f.: pubblicato 1799). – Chabot, Louis-François (1757-1837) generale francese; 1797, governatore delle isole Ionie; 1799, deve capitolare davanti all'assedio dei turco-russi; ha il comando della IX divisione militare a Montpellier che conserva fino all'abdicazione di N. Bonaparte. – Chachin, Joseph-Marie (1757-1825) ingegnere francese; ingegnere in capo del Calvados durante la Rivoluzione; 1799, dopo il 18 Brumaio gli viene affidata la sistemazione del porto di Cherbourg; è creato barone da Louis XVIII. – Chasseboeuf, François-Costantin de – conte di Volney (Craon, Angiò 1757-Parigi 1820) filosofo e politico francese, esponente fra i più lucidi e appassionati degli "ideologues"; dopo aver studiato diritto e medicina, viaggia nel Vicino Oriente, dove impara l'arabo, interessandosi alla cultura musulmana; trasferitosi a Parigi, entra nel gruppo dei filosofi e uomini politici legati a P.H. d'Holbach, a J.-O. de la Mettrie, a P.-J.-G. Cabanis, a Mme Anne Helvétius e alla sua "Société d'Auteuil"; si dedica con passione alla campagna per l'elezione degli Stati generali, ai quali partecipa come rappresentante del terzo stato del siniscalcato dell'Angiò; Viaggio in Egitto e in Siria (1787) 1791, segretario dell'assemblea costituente, dà un rilevante contributo all'elaborazione della costituzione; Le rovine ossia meditazioni sulle rivoluzioni degli imperi (1791) 1794, amico e collaboratore di G. Mirabeau, si schiera poi a fianco dei girondini per cui viene arrestato durante il "Terrore"; liberato dopo il 9 termidoro, entra nel consiglio per l'istruzione pubblica ed è chiamato alla cattedra di storia dell'École normale; senatore nel periodo napoleonico e membro della camera dei pari sotto Louis XVIII; Semplificazione delle lingue orientali (1795) Alfabeto europeo applicato alle lingue asiatiche (1819) L'ebraico semplificato (1820). – Clermont-Tonnerre, Stanislas Marie Adélaïde, conte di (château d'Hamonville, Mandres-aux-Quatre-Tours (Barrois) 8 novembre 1757 - Parigi 10 agosto 1792, defenestrato) politico francese; [Figlio maggiore del marchese François-Joseph de Clermont-Tonnerre (1726-1809) e della prima moglie Marie Anne de Lentilhac de Gimel, e nipote del duca Gaspard de Clermont-Tonnerre, mar.llo di Francia. - 1782, sposa Marie Louise Joséphine Delphine de Rosières de Sorans (1766 dic - 26 ott 1832, Parigi); nascono tre figli, uno solo dei quali, la figlia maggiore, arriverà alla maggiore età. Ella sposerà, nel 1803, Esprit Louis Charles Alexandre Savary de Lancosme (1784-1853), figlio di Louis-Alphonse Savary de Lancosme. Marie Louise Joséphine è dama di compagnia (1782-1789) di Madame Élisabeth, sorella di Louis XVI. Ella sposerà in seconde nozze, nel 1802, l'ultimo marchese di Talaru, dalla cui unione non nasceranno eredi. Colto, grande oratore, di buona famiglia ma senza risorse, vicino agli enciclopedisti e fautore di una monarchia costituzionale.] colonnello del reggimento di corazzieri di Royal-Navarre; colto, grande oratore, di buona famiglia ma senza risorse, è vicino agli enciclopedisti; 1787, è tra i nobili che si schierano contro il re e Lomenie de Brienne a favore dei Parlamenti e che chiedono gli Stati Generali nell'intento di restaurare l'antico ordine; 1788, 7 giugno, nei disordini di Grenoble si rifiuta di sedare con le armi le manifestazioni "la famosa Sassaiola"; viene così fatto prigioniero dai rivoltosi guidati da A.-P. Barnave e J.-J. Mounier; fa parte della società segreta "di Viroflay" nata per organizzare la propaganda di preparazione agli Stati Generali; 1789, 25 giugno, liberale e favorevole alla monarchia costituzionale all'inglese, è a capo, con il duca d'Orléeans, dei 47 deputati eletti agli Stati Generali della nobiltà che si riuniscono al Terzo Stato, dopo il "giuramento della Pallacorda"; 4 agosto, vota l'abolizione dei privilegi, proposta dal visconte di Noailles; 17 agosto, viene eletto presidente; ottobre, con la sconfitta del partito dei monarchiens, diventa oppositore della Rivoluzione; fonda il "club degli Imparziali"; dicembre, in un discorso che diverrà celebre egli prende posizione per l'accesso degli ebrei alla cittadinanza francese dichiarando: «Il faut tout refuser aux Juifs comme nation et tout accorder aux Juifs comme individus»; [Fautore di una monarchia costituzionale all'inglese, sostiene la formazione di due Camere e il veto assoluto per il re che egli propone di investire della dittatura. Avec Pierre Victor Malouet, il fonde le club des Amis de la Constitution monarchique, qui réunit les conservateurs de l'Assemblée partisans d'une monarchie tempérée à l'anglaise, les monarchiens, et rédige avec Jean-Pierre Louis de Fontanes le Journal des Impartiaux. À deux reprises il est élu à la présidence de l'Assemblée. Le 28 mars 1791, la municipalité de Paris ordonne la fermeture du club.] 1790, gennaio, con P.-V. Malouet forma il "Circolo degli Amici della Costituzione" o "Club des Impartiaux" di tendenza monarchica, e con Jean-Pierre Louis de Fontanes redige il «Journal des Impartiaux»; per due volte viene eletto presidente dell'Assemblea; 1791, 28 marzo, la municipalità di Parigi ordina la chiusura del "Club des Impartiaux"; 21 giugno, al momento della fuga del re a Varennes, viene arrestato; [Lo stesso anno le sue opinioni sono raccolte e stampate in 4 voll. in 8°.] 1792, 20 giugno, tenta invano con P.-V. Malouet e Montmorin di organizzare la fuga del re; 10 agosto, divenuto molto impopolare, viene letteralmente defenestrato dalla folla inferocita. – Consalvi, Ercole (Roma 1757-Anzio, Roma 24 gennaio 1824) prelato e politico italiano; frequenta il seminario [collegio diocesano ecclesiastico] istituito da Henry Stuart († 1807, duca di York, ultimo degli Stuart), vescovo di Frascati; 1800, 11 agosto, è nominato cardinale diacono di Santa Maria ad martyres (Panteon) e, subito dopo, prosegretario di stato dal pontefice neoeletto Pio VII; 1801, conclude il concordato con N. Bonaparte; 1806, è costretto ad abbandonare la segreteria; 1809, si reca in esilio in Francia; 1813, cerca di indurre Pio VII a sconfessare il concordato di Fontainebleau; 1815, al Congresso di Vienna ottiene la ricostituzione integrale dello Stato della Chiesa e viene ripristinato nella carica di segretario di stato; 1823, combattuto dai cardinali più conservatori o «zelanti», viene allontanato dalla curia romana; 1824, 14 gennaio, è nominato prefetto di Propaganda da papa Leone XII; 24 gennaio, muore. – Desmousseau, Antoine-François (1757-1830) politico francese; prima della Rivoluzione è avvocato al parlamento di Parigi; 1791, sostituto del procuratore delll Comune; dopo il 9 Termidoro è incaricato dell'amministrazione della capitale; nell'anno VII è amministratore del dipartimento della Senna; dopo la Restaurazione si ritira dalla vita pubblica. – Fay, Marie-Charles-César-Florimond de – conte di La Tour Maubour (Grenoble 1757-Parigi 1831) politico francese; [Discendente da un'antica famiglia; fratello del marchese Marie-Victor-Nicolas de Fay (1768-1850).] 1789, viene eletto deputato della nobiltà; credendo possibile un tentativo di compromesso tra l'alta borghesia e parte della nobiltà, aderisce al partito del marchese di La Fayette e fa parte della missione incaricata di ricondurre Louis XVI da Varennes a Parigi; 1792, generale di brigata, emigra all'indomani dell'iniziativa rivoluzionaria del 10 agosto che vanifica definitivamente ogni tentativo di conciliazione con la monarchia ed insieme col marchese di La Fayette viene arrestato dagli austriaci; 1797, si lega a N. Bonaparte; 1806, è senatore dell'impero e durante i cento giorni ancora bonapartista; 1819, fa parte della camera dei pari. – Fontanes, Jean-Pierre Louis de (Niort 6 marzo 1757 – Parigi 17 aprile 1821) poeta e politico francese; [Figlio di Marcellin de Fontanes († 1774), di origini protestanti, ispettore di manifattura a Niort, e di Jeanne de Sède († 1776), fervente cattolica, già vedova con tre figli. Fratello di Dominique (1751-1772). Ambedue i figli nati dalla loro unione furono battezzati per volere della madre. Coniuge: Lione 1792, sposa Chantal Cathelin, una ricca ereditiera. Figli: . Imberthe (1793-1794, morto di vaiolo); . Christine (1801-?).] riceve un'educazione molto severa da preti giansenisti a La Foye-Monjault; in seguito torna dalla famiglia e prosegue gli studi presso il collegio dell'Oratorio di Niort; dopo aver perso l'intera famiglia in pochi anni, viene accolto da amici di famiglia che cercano di aiutarlo perché riprenda l'attività del padre, a cui però egli non è interessato; 1777, si trasferisce a Parigi per dedicarsi alla scrittura, da sempre una sua passione; pubblica le sue poesie e le prime produzioni per l'«Almanach des Muses» e il «Mercure de France»; conosce la zia della futura imperatrice Josephine de Beauharnais, Fanny de Beauharnais, che lo presenta al suo amante Claude Joseph Dorat, poeta alla moda che lo introduce nei circoli letterari; egli scrive molto incontrando un discreto successo e divenendo amico del filosofo Joseph Joubert, del poeta André Chénier e di François-René de Chateaubriand; 1789, allo scoppio della Rivoluzione francese, essendo piuttosto moderato, appoggia la monarchia illuminata; 1792, si ritira a Lione dove, grazie al matrimonio con Chantal Cathelin, una ricca ereditiera, hanno fine le sue difficoltà finanziarie; Lione viene conquistata dai monarchici; scampato ad un bombardamento della città da parte delle truppe guidate da Joseph Fouché, riesce a fuggire in tempo in Normandia per tornare poi a Parigi; 1794, in seguito alla caduta di M. Robespierre, diviene membro dell'Institut de France; il 18 fruttidoro è costretto a fuggire di nuovo; si rifugia in Inghilterra, dove ritrova il suo amico François-René de Chateaubriand, emigrato dopo il 1792; 1799, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio rientra a Parigi; diviene critico per il «Mercure de France» e si conquista il favore del primo console N. Bonaparte; viene quindi nominato professore di lettere del Collège des Quatre-Nations e membro dell'Institut de France; molti dei suoi scritti sono un'apologia di N. Bonaparte che lo richiama a presiedere il Corpo Legislativo; 1808, 17 mar-16 feb 1815, Grand maître de l'Université (in pratica ministro della Pubblica Istruzione), nominato da Napoleone I; mantiene l'incarico anche sotto Louis XVIII. – Gillray, James (1757-1815, suicida) caricaturista politico inglese; assieme a Cruikshank e Rowlandson uno dei migliori del suo genere. La sua opera venne pubblicata in vol. di 582 pp. e in un supplemento di altre 45 nel 1874 da Thomas Wright, seguendo le lastre originali. – Hébert, Jacques-René (Alençon, Orne 1757-Parigi 1794) politico francese, di modeste origini; 1789, aiuto procuratore, deciso fautore della rivoluzione, diventa a Parigi uno dei membri più autorevoli dei "cordiglieri"; 1790, fonda il giornale «Le Père Duchesne» che traduce in termini immediatamente aggressivi, volutamente plebei, i principi critici e l'ironia degli enciclopedisti; 1792, sostituto procuratore della Comune, diventa il portavoce dei "sanculotti" e in particolare degli "hebertisti", gruppo di estrema sinistra che riconosce in lui il difensore inflessibile dell'ideologia antimoderata nei processi contro Maria Antonietta, contro G.-J. Danton, i girondini, i nuovi fautori dell'iniziativa privata, gli accaparratori; 1793, maggio, membro del club dei Cordiglieri viene arrestato ma subito rilasciato in seguito alla pressione popolare; 1794, marzo, arrestato in seguito alla repressione di germinale dell'estrema sinistra, è condannato e ghigliottinato assieme ad altri hébertisti. [La sua figura fu contraddittoria: attaccò per tatticismo gli "arrabbiati", sebbene il suo gruppo ne condividesse sostanzialmente le idee; partecipò all'instaurazione del culto della Dea Ragione, ma poi si preoccupò di discolparsi dall'accusa di ateismo. Egli non sembra identificarsi in tutto e per tutto con l'hébertismo, movimento che tentò di orientare la spinta rivoluzionaria verso un étatisme o socialismo di stato, e di affidare immediatamente l'esercizio del potere a un gruppo ristretto di specialisti della rivoluzione, capaci di soddisfarne spietatamente le esigenze (di qui la simpatia che l'hébertismo suscitò in L.-A. Blanqui).] – Hohenzollern-Hechingen, Féderic-François-Kavier, principe di (1757-11844) militare austriaco; generale, si distingue a Mantova e a Caldiero; a Wagram sopporta con Hiller il peso maggiore dell'attacco francese. – Hutchinson, John Hely (1757-1832) militare inglese; generale, comanda le truppe britanniche in Egitto contro N. Bonaparte. – Lamberti, Anton Maria (Venezia 1757-Belluno 1832) poeta italiano, console dei Cavalieri di Malta a Venezia; con la fine della repubblica dovette ritirarsi a Belluno dove ebbe un modesto impiego; tradusse in veneziano alcuni componimenti di G. Meli; Poesie (1817, raccolta in 3 voll. della sua abbondante produzione dialettale; da ricordare la celeberrima canzonetta La gondoleta (scritta nel 1788 per Maria Querini Benzon e musicata dal tedesco Johan Simon Mayr) Memorie degli ultimi cinquant'anni della repubblica di Venezia (inedito). – Lameth, Charles (1757-1832) politico francese; [Fratello di: . Théodore (1756-1854); . Alexandre (1760-1829).] 1789, elettto per la nobiltà d'Artois agli Stati generali; liberale, si riunisce al Terzo stato, poi anima il Club dei Foglianti; 1792, febbraio, viene promosso maresciallo di campo; 10 agosto, dopo tale data chiede di essere messo in congedo e si stabilisce ad Amburgo; dopo aver servito Napoleone Bonaparte, si riunisce a Luigi XVIII e, più tardi, a Luigi-Filippo. – Lajard, Pierre Auguste (Montpellier 20 aprile 1757 – Parigi 12 giugno 1837) politico francese. – La Rochefoucauld-Bayers, Jean barone di (1757-1834) militare francese; ufficiale di cavalleria sotto il vecchio regime, all'inizio della Rivoluzione emigra divenendo capo di S.M. nell'esercito di Condé; in seguito è al servizio del conte di Provenza per organizzare dei complotti all'interno della Francia consolare; viene creato pari da Louis XVIII. – Lidner, Bengt (Göteborg 1757-Stoccolma 1793) poeta svedese, rimasto orfano giovanissimo; rappresentante dello "Sturm und Drang" svedese, protagonista della rivolta del sentimento contro i canoni illuministici; 1779, si stabilisce a Stoccolma; 1780, con il favore di Gustavo III, conquistato da alcuni suoi drammi, intraprende viaggi in Germania e Francia; La morte della contessa Spartara (1783) Il giudizio universale (1788, ispirato a Milton e Klopstock e inserito nella lirica "cimiteriale" europea). – Montchenu, Claude-Marie-Henri de (1757-1831) militare francese; 1788, ufficiale; 1789, all'inizio della Rivoluzione emigra; 1799 , dopo il 18 Brumaio ritorna a Parigi; 1814, durante la prima Restaurazione si autonomina conte; 1815, dopo il Congresso di Vienna offre i suoi servigi a Talleyrand che lo manda a sant'Elena come commissario del governo francese. – Montesquiou-Fezensac, François-Xavier-Marc-Antoine de (Marsan 3 agosto 1757 – Cirey-sur-Blaise 4 febbraio 1832) abate e politico francese; [Marito di Charlotte-Jeanne Béraud de la Haie de Riou.] 1789, deputato del Clero agli Stati Generali, difende gli antichi privilegi; emigrato, torna in Francia come agente realista; 1814, alla prima Restaurazione è il portavoce di Louis XVIII presso la commissione di redazione della Carta Costituzionale; viene nominato pari di Francia, 1816, diviene membro dell' "Académie française" (dove occupa il seggio n. 15 fino alla morte); 1821, viene creato duca. – Motier, Marie-Joseph-Paul-Roch-Yves-Gilbert de – marchese di La Fayette (castello di Chavaniac, Alvernia 1757-Parigi 1834) militare e politico francese. – Pepoli, Alessandro (Venezia 1757-Bologna 1796) drammaturgo italiano, ricco erede di una nobile famiglia, investì parte del patrimonio in iniziative culturali: a Venezia fondò la Tipografia Pepoliniana, a Bologna fece costruire un teatro; Saggio di libertà sopra vari punti (1782, in cui sostiene i diritti dei contadini) La gelosia snaturata, ossia Don Carlo (1783, tragedia) Virginia (1783, tragedia) Meleagro (1785, opera buffa) Ladislao (1796, commedia). – Pleyel, Ignaz Joseph (Ruppersthal, Austria Inferiore 1757-Parigi 1831) compositore, editore di musica e fabbricante di pianoforti francese di origine austriaca 1807, oltre ad una casa editrice, fonda una fabbrica di pianoforti. – Real, Pierre-François (1757-1834) funzionario francese; 1792, sostituto procuratore della Comune; messo in prigione assieme a G.-J. Danton, ne esce dopo il 9 Termidoro e comincia a inveire contro il regime tirannico di M. Robespierre; 1799, dopo aver iniziato la carriera di polizia, diventa commissario del governo presso l'amministrazione centrale della Senna; al ritorno di N. Bonaparte dalla campagna d'Italia è uno dei primi iniziati al colpo di stato; N. Bonaparte, per ricompensa, lo nomina consigliere di Stato; è proprio lui a scoprire il complotto di Cadoudal; 1808, è creato conte; durante i Cento giorni, divenuto prefetto di polizia, viene rimproverato da Napoleone I per la sua debolezza; rifiutatosi di aprire le porte di Parigi al nemico deve aprirle lo stesso J. Fouché che lo mette subito nelle liste di proscrizione. – Rodinò, Gaetano (Catanzaro 1757-1848) scrittore napoletano, uno dei protagonisti della Repubblica Partenopea; [Figlio di Cesare e di Giovanna Cauzi (o Cavazzi).] Racconti storici ad Aristide suo figlio (1800, pubblicati da Benedetto Maresca in Archivio storico per le province napoletane, anno 1881) condannato per questo alla deportazione dal Regno, è in Francia e poi nella Repubblica cisalpina, a Milano; Lettere di Lord Bolingbroke sulla storia, tradotte in italiano da G.R (1800, Tipografia Milanese, Milano anno XI) 1803, Tornato a Napoli, viene condannato di nuovo alla reclusione nella ‘fossa’ della Favignana; nel decennio francese ha incarichi amministrativi in diverse province; 1820-21, coinvolto nei moti, è condannato alla relegazione nell’isola di Pantelleria; rilasciato, vive poi a Napoli; 1847, muore a Napoli. [Vedi anche Morte di Rodinò, della Storia degli ultimi fatti di Napoli fino a tutto il 15 maggio 1848, che riferisce dell’elogio proferito da Mariano d’Ayala.]. – Saliceti, Antoine-Christophe o Salicetti (Saliceto, Bastia 1757-Napoli 1809) politico francese; si laurea in legge presso l'università di Pisa; nel vecchio regime è avvocato al Consiglio superiore della Corsica; 1789, eletto deputato del Terzo Stato per la Corsica agli Stati generali, si trasferisce in Francia; in tale veste è favorevole all'annessione dell'isola alla Francia; 1792, eletto alla Convenzione, viene inviato come commissario in Corsica; 1793, è inviato come rappresentante in missione a Tolone dove si lega a N. Bonaparte e lo favorisce nella carriera facendogli ottenere il comando dell'artiglieria; 1796, commissario del Direttorio presso l'armata d'Italia, svolge funzioni di mediazione tra rivoluzionari italiani e francesi; 1797, negozia con la Santa Sede l'armistizio; membro del consiglio dei cinquecento, è contrario al colpo di stato del 18 brumaio e perciò viene compreso nelle liste di proscrizione; 1800, graziato da N. Bonaparte, è inviato a Lucca e poi a Genova; 1801, qui fa votare l'annessione; 1806, passato a Napoli, è ministro della polizia e della guerra con Giuseppe Bonaparte, ma con l'arrivo di G. Murat viene allontanato dall'incarico per i suoi legami col "partito" francese; mandato a Napoli allo sbarco degli inglesi in Calabria vi ristabilisce l'ordine predisponendone la difesa; muore all'indomani di un pranzo misteriosamente (si dice avvelenato). – Spencer, Georgiana lady – lady Cavendish, – duchessa del Devonshire (Althorp, 7 giugno 1757 - Londra 30 marzo 1806) nobildonna inglese; [Figlia di John Spencer, I conte Spencer (discendente di John Churchill, I duca di Marlborough) e sorella di George Spencer, II conte Spencer, politico whig. Fu la prima moglie di lord William Cavendish, V duca di Devonshire, e madre di W.G. Spencer Cavendish, VI duca di Devonshire. La sua discendente più nota, anche se indiretta (discende infatti dal fratello di Georgiana, il II conte Spencer), è indubbiamente lady Diana Spencer.]. – Stein, Heinrich Friedrich Karl barone von (Nassau 1757-Kappenberg, Vestfalia 1831) politico tedesco, di antica famiglia di baroni dell'impero. – Stella, Anton Fortunato (1757-1833) tipografo ed editore veneto; noto per i suoi rapporti con G. Leopardi e N. Tommaseo; [i suoi eredi sono ricordati come editori della prima corrente "Bibliografia italiana" (1835-1846), della "Biblioteca amena e istruttiva per le donne gentili" e della "Biblioteca italiana" diretta da G. Acerbi e venduta in abbonamento tra oltre 1500 associati.]. – Terrier de Monciel, Antoine-Marie-René, marchese di (Dole 12 agosto 1757 – Semsales, Cantone di Friburgo Svizzera 29 agosto 1831) politico francese; [Figlio di ? († 1771), diplomatico in Germania.] ufficiale sotto l'Ancien Régime, poi presidente del Direttorio del dipartimento dello Jura; 1790, sindaco di Dole; 1792, giugno, è nominato ministro dell'Interno; 10 agosto, dopo tale data emigra in Svizzera; rientrato in Francia nell'Anno XII, vive in profondo ritiro nel castello del Deschaux. – Thimbrune, Jean-Baptiste-Cyrus de – visconte di Valence (1757-1822) militare francese; alla vigilia della Rivoluzione è primo scudiero del duca d'Orléans e colonnello del reggimento dei dragoni di Chartres; 1789, diserta con Doumouriez; sotto il Consolato torna in Francia; 1805, è nominato senatore da Napoleone I; 1808, è creato conte; 1815, alla vigilia di Waterloo è incaricato della difesa della riva sinistra della Senna a Parigi; Louis XVIII lo colloca a riposo. – Tyler, Royall (Boston 1757-Brattleboro, Vermont 1826) scrittore statunitense, laureato a Harvard, giurista, ricopre poi l'alta carica di presidente della suprema corte di giustizia; autore anche di drammi e poesie; The Contrast (1790, Il contrasto, prima commedia americana, rappresentata nel 1787, non priva di originalità anche se modellata sull'esempio di R.B. Sheridan) The Algerine Captive (1797, Lo schiavo algerino, romanzo). – Vancouver, George (King's Lynn, Norfolk 1757-Petersham, Surrey 1798) navigatore inglese, arruolatosi tredicenne nella marina; 1772-75, prende parte a un viaggio di J. Cook; 1776-80, prende parte ad un secondo viaggio di Cook; presta in seguito servizio per nove anni nelle colonie delle Indie occidentali; 1791, ha il comando della spedizione incaricata di esplorare le coste occidentali dell'America del nord, cedute dalla Spagna; doppiato il capo di Buona Speranza, toccate l'Australia, Tahiti, le isole Hawaii, giunge in America dove compie accuratissimi rilievi, dall'odierna California fino alla Columbia Britannica e all'isola che oggi porta il suo nome; 1794, torna in patria; Viaggio alla scoperta dell'oceano Pacifico settentrionale e intorno al mondo (1798, postumo). – Zurlo, Giuseppe (Baranello, Campobasso 1757-Napoli 1828) politico napoletano, formatosi a Napoli nel clima dell'illuminismo, a contatto di uomini come F.M. Pagano e G. Filangieri; 1781, intraprende una brillante carriera amministrativa e giudiziaria; 1783, membro di una commissione inviata in Calabria dopo il terremoto, è in seguito giudice ordinario della vicaria civile, consigliere del sacro regio consiglio, consigliere dell'udienza di guerra e casa reale; 1798, direttore della segreteria d'azienda (cioè delle finanze); nei moti popolari che precedono l'entrata dei francesi a Napoli, corre un serio pericolo di vita e durante la Repubblica Napoletana si tiene in disparte; 1799-1803, è la persona di maggior rilievo del restaurato governo Borboneco e conduce una strenua battaglia per il riordinamento delle finanze e la riforma della pubblica amministrazione; 1808, consigliere di stato sotto G. Murat; 1809, ministro della giustizia; 1809-15, ministro dell'interno; Rapporto generale sulla situazione del regno di Napoli per gli anni 1806-1811 (1813) 1820, nel governo rivoluzionario ricopre la carica di primo ministro per alcuni mesi, come vecchio murattiano. |
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1756» Accademia 1757, Torino, per iniziativa di tre giovani studiosi, Giuseppe
Angelo di Saluzzo Monesiglio, Luigi Lagrange
e Giovanni Cigna (un chimico, un matematico
e un medico) nasce la Privata società scientifica. «segue da 1751» | |