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Papa
Benedetto XIV

(1740-58)

segretario di Stato: cardinale Silvio Valenti;
(dell'Entità si sa molto poco, forse perché il pontefice non tiene in simpatia i gesuiti, da sempre numerosi nelle file dello spionaggio papale)

1745
concordato col Portogallo;
Novembre
, emana l'enciclica Vix pervenit: vi si discute sull'usura e sui guadagni procacciati disonestamente.



cardinali:
Guidobbono Cavalchini Carlo Alberto (1683-1774)
(dal 1742).


Massoneria
[moderna]

«segue da 1738»
1745, viene introdotta a Napoli;
«segue 1795»





ANNO 1745




Guerra di successione austriaca
[1740-48]
- Austria, Gran Bretagna, Olanda e Piemonte -
«»
- Francia, Spagna, Prussia, Baviera,
Sassonia, Svezia e Palatinato -

«segue da 1744»
1745
Gennaio
20
, muore l'imperatore Carlo VII;

Aprile
pace di Füssen:
Massimiliano III, figlio di Carlo VII , si riconcilia con Maria Teresa; ciò rende possibile l'elezione al trono imperiale di Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa;

Maggio
intanto i franco-spagnoli riescono a occupare gran parte dei Paesi Bassi austriaci (vittoria di Maurizio di Sassonia sugli anglo-olandesi a Fontenay) e sul fronte italiano, parte del Piemonte e tutta la Lombardia, con l'aiuto di Genova che teme di cadere nelle mani di Carlo Emanuele III;

Dicembre
con il trattato di Dresda, Federico II si fa riconfermare dall'Austria il possesso della Slesia lasciando così isolate la Francia e la Spagna;
 





1745
SACRO ROMANO IMPERO
Francesco I
Albero genealogico

(Lunéville 1708-Innsbruck 1765)
figlio di Leopoldo duca di Lorena e di Elisabetta Carlotta d'Orléans;
1729-36, duca di Lorena e di Bar (Francesco III Stefano);
1736, 12 febbraio, sposa Maria Teresa d'Absburgo, arciduchessa d'Austria;
1737-65, granduca di Toscana (Francesco II);
a Firenze, dove non risiede, si fa rappresentare da un consiglio di reggenza;
1738-48, duca di Parma e Piacenza (Francesco II);
1745-65, imperatore del Sacro Romano Impero;
1745
ottimo in campo amministrativo e finanziario, i suoi consigli risulteranno utili all'imperatrice Maria Teresa che gli affida l'organizzazione del debito pubblico e la direzione delle finanze;


1745
-
TOSCANA
il card. Neri Corsini (nipote del papa) capeggia l'opposizione alla reggenza e alle sue riforme condotta dal più antico patriziato e fomenta la tensione fra Roma e la Toscana sollecitando condanne papali dei provvedimenti giurisdizionalistici adottati dalla reggenza;
PARMA e PIACENZA
-
 
1745
REGNO di BOEMIA e d'UNGHERIA
Maria Teresa d'Absburgo
Albero genealogico

(Vienna 1717-1780)
figlia primogenita dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta di Brunswick-Wolfenbüttel;
1736, 12 febbraio, sposa il duca di Lorena Francesco Stefano, ora granduca di Toscana e duca di Parma e Piacenza (futuro imperatore Francesco I);
1740-80, regina di Boemia e d'Ungheria;
[arciduchessa d'Austria e sovrana sotto vari titoli dei domini asburgici]
. principale collaboratore: conte Friedrich Wilhelm von Haugwitz;
1740-48, guerra di successione austriaca;


1745
Gennaio
ai primi dell'anno, allo scopo di riprendere la Slesia, Maria Teresa riesce a formare contro Federico II una coalizione con Inghilterra, Olanda e Sassonia, cui si aggiunge in seguito anche la Russia mediante il trattato di "spartizione" che metnre assicura a Pietroburgo l'annessione della Prussia orientale, tende allo smembramento del regno degli Hohenzollern;.
Pericolo gravissimo per Federico II.


fa venire dai Paesi Bassi il grande medico Gerard Van Swieten e lo nomina medico non soltanto della numerosa famiglia imperiale ma anche prefetto della biblioteca di corte;
[Gerard Van Swieten riforma la facoltà di medicina gettando le basi per la fioritura della scuola medica viennese nell'Ottocento e riordina pure gli altri studi universitari; nella sua qualità di membro e poi presidente della commissione di censura, spalanca le porte all'illuminismo e contribuisce in modo decisivo alla creazione di un clima favorevole al riformismo cattolico e al "giuseppinismo" nell'Austria della seconda metà del Settecento.]
LOMBARDIA
-



1745
REGNO di PRUSSIA
Federico II [il Grande]
Albero genealogico

(Berlino 1712 - Sans-Souci, Potsdam 1786)
figlio di Federico Guglielmo I e di Sofia Dorotea di Hannover;
1740-86, re di Prussia;
1740-48, guerra di successione austriaca;
1745
Gennaio
è costretto da solo a tenere testa ad «un mondo di nemici», poiché abbandonato anche dal successore di Carlo Alberto di Wittelsbach, l'Elettore di Baviera Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach che ha rinunciato ad ogni pretesa al trono imperiale;




termina la costruzione della splendida reggia di Sans-Souci;



1745
SASSONIA - REGNO di POLONIA
Augusto III
Albero genealogico

(Dresda 1696-1763)
figlio di Augusto II e di Cristiana di Brandeburgo-Bareith;
1733-63, principe elettore di Sassonia (Ferdinando Augusto II);
1733-63, re di Polonia;
ridotta dal 1738 a un protettorato della Russia;



1745
BAVIERA
Carlo Alberto di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1745)
figlio di Massimiliano II Emanuele e di Maria d'Austria († 1694);
1726-45, elettore di Baviera;
1742-45, imperatore (Carlo VII);
1745
Gennaio
20
, muore.


Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach
Albero genealogico

(† 1777)
figlio dell'imperatore Carlo VII e di Maria Amelia d'Austria († 1756)
1745-77, elettore di Baviera;





1745
IMPERO OTTOMANO

Mahmud I

Albero genealogico

(1696-1754)
figlio di Mustafa II;
1730-54, sultano;
1745
-

1745
-






1745
RUSSIA
Elisabetta II
Albero genealogico

(Kolomenskoe, presso Mosca 1709 - Pietroburgo 1762)
figlia di Pietro [il Grande] e di Caterina I;
1741-62, imperatrice di Russia;




Ministro degli Esteri
-
1745
1740-48, guerra di successione austriaca: contro Maria Teresa;








1745
REGNO di FRANCIA
Louis XV

(Versailles 1710-74)
figlio di Luigi duca di Borgogna e di Maria Adelaide di Savoia;
1715-74, re di Francia;
a soli cinque anni, sotto la reggenza del duca di Orléans imposta dal parlamento contro l'esplicita volontà del re scomparso;
1726 11 giu-19 gen 1743, affida gran parte della politica del regno al proprio ex precettore, il card. A.-H. de Fleury;
dal 1744 la favorita è Mme de Pompadour;


Principal ministre d'État
-
Guardasigilli
Henri François d'Aguesseau
(1737 20 feb - 27 nov 1750)
Sovrintendente
delle Finanze
Philibert Orry
(1730 19 mar - 5 dic 1745)
Jean-Baptiste de Machault d'Arnouville
(1745 6 dic - 30 lug 1754)
Segretario di stato
agli Affari Esteri
René-Louis de Voyer de Paulmy
marchese d'Argenson
(1744 19 nov - 10 gen 1747)
 

1745
1740-48, guerra di successione austriaca;

Numero abitanti di alcune città francesi
città*
abitanti
(1745)
- Parigi (1750)
550.000
- Rouen
92.000
- Bordeaux
62.500
- Amiens
43.500
- Metz
40.000
- Nantes
38.500
- Rennes
35.500
- Caen
32.000
* Tutte città dalle quali sono partiti significativi contingenti di immigrati canadesi.
[Luca Codignola-Luigi Bruti Liberati, Storia del Canada, Bompiani 1999.]




CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.
Il toponimo Nuova Francia è caduto progressivamente in disuso e nel sec. XVIII è sostituito da Canada o dai nomi delle altre regioni.]
Governatore generale della Nuova Francia
Charles de Beauharnois de la Boische
marchese di Beauharnois
(1726 - 1746)
Intendente
Gilles Hocquart
(1731 - 1748)

1745
-

Un gruppo di colonie conquistano la massiccia fortezza di Louisbourg.
[Nel 1748 la pace di Aquisgrana restituirà la fortezza alla Francia.]

 

1745
Repubblica delle Province Unite
Olanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Zelanda
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Uthrecht
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Frisia
Statolder Willelm IV d'Orange-Nassau (1711-47)
Gheldria
Statolder

Willelm IV d'Orange-Nassau (1722-47)

Groninga
Statolder Willelm IV d'Orange-Nassau (1718-47)
Overijssel
Statolder
vacante
[2° periodo: 1702-47]
 
Durante i periodi di vacanza dello statolderato, le province di Olanda, Zelanda e Uthrecht vengono governate esclusivamente dai loro stati, liberi da interventi autocratici.
Questo secondo periodo di vacanza dello statolderato terminerà con il passaggio ereditario agli statolder di Frisia del titolo ereditario di "statolder generale" di tutte le repubbliche.

 

1745
-

 


1745
Gran Bretagna e Irlanda
Giorgio II
Albero genealogico
(† 1760)
figlio di re Giorgio I e di Sofia Dorotea di Lüneburg-Celle;
1714-27, principe di Galles;
1727-60, elettore di Hannover;
1727-60, re di Gran Bretagna e Irlanda;
dal 1737 è vedovo;


 
Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
Henry Pelham whig
(1743 27 ago - 7 mar 1754)
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
Segretari di Stato
-
Affari Esteri e Commonwealth
-
 
Affari Interni    
Giustizia    

1745
dal 1707 è in vigore l'Atto d'unione che ha ratificato l'istituzione del nuovo parlamento della Gran Bretagna;


giacobiti: Carlo Edoardo sbarca in Scozia con soli sette seguaci e riesce in breve tempo a mobilitare al suo seguito i clan degli Highlands;
Settembre
21
, i giacobiti battono gli inglesi a Prestonpans;

 


 
SCOZIA [dal 1° maggio 1707 è unita a Inghilterra e Galles]
-
-
-
-

1745
-


 
IRLANDA
-
-
-
-

1745
dal 1729 al parlamento di Dublino è stata riconosciuta dall'Inghilterra l'indipendenza legislativa;

Nord America Britannico
-
-
-
-

1745
-

guerra di successione austriaca o "guerra di re Giorgio" (1744-48) tra Gran Bretagna e Francia;

Giugno
17
, 4.000 nevenglanders, appoggiati dalla Royal Navy britannica, conquistano Louisbourg; cessa così di colpo l'età dell'oro degli acadiani.
[Durante l'assedio e l'attacco finale gli anglo-americani hanno avuto meno di 200 morti.]
la vittoria sulla fortezza francese ha un grande valore simbolico per gli anglo-americani.
Il comandante della flotta, Peter Warren (1703/4-1752) viene promosso ammiraglio.
Il comandante delle forze provinciali americane, William Pepperrell (1696-1759), un mercante di Kittery, nel Maine, che è anche colonnello della milizia, ha l'onore di essere il primo suddito nato nelle province continentali americane a essere nominato sir dalla corona britannica.
Ben presto però i conquistatori si rendono conto che tenere la fortezza è molto più difficile che prenderla.
Come già nelle due precedenti guerre coloniali, anche questa guerra porta tra le fila dei provinciali americani il terrore delle incursioni delle forze della guerriglia indiano-canadese.
Queste possono colpire qualsiasi insediamento, piccolo o grande, in ogni momento dell'anno, estate e inverno. Contro di loro non v'è difesa.
Ne fanno ora le spese – per ricordare le incursioni principali – gli abitanti di Great Meadow Fort (poi Putney, Vermont), di Keene nel New Hampshire, di St. George's Fort (poi Thomaston, Maine) e di Saratoga nel New York.




TERRANOVA
Governatore della provincia
Richard Edwards
(1745)

1745
-

 

ISOLA DEL PRINCIPE EDOARDO
Governatore della provincia
-

1745
-

 

NEW BRUNSWICK
Governatore della provincia
-

1745
-

 

NOVA SCOTIA
Governatore della provincia
-

1745
-

 

ISOLA DI CAPO BRETONE
Governatore della provincia
-

1745
-

 

a

1745
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano VI [il Pio]
Albero genealogico
(† 1746)
figlio di Federico IV e di Luisa di Mecklenburg-Güstrow;
1730-46, re di Danimarca e di Norvegia;



1745
-
NORVEGIA
1745
-
ISLANDA
1745
-


1745
REGNO di SVEZIA
Federico I
Albero genealogico
(Kassel 1676 - Stoccolma 1751)
figlio di Carlo I langravio d'Assia-Kassel;
1720-51, re di Svezia;


1745
sfasciatosi (già dal 1721) il grande impero baltico svedese, ha dovuto cedere alla Russia (1743) anche parte della Finlandia.



1745
Portogallo
Giovanni V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Lisbona 1689 - 1750)
figlio di Pietro II di Braganza e di Maria Sofia di Baviera-Neuburg;
1707-50, re di Portogallo;
1741-50, "Maestà fedelissima"
[titolo ottenuto dalla Santa Sede per sé e per i suoi discendenti.]


1745
-

a

1745
REGNO di SPAGNA
Filippo V
(Versailles 1683 - Madrid 1746)
nipote di Luigi XIV di Francia e di Maria Teresa (figlia del re di Spagna Filippo IV);
duca d'Angiò (Filippo);
1700-06, duca di Brabante (Filippo);
1700-13, re di Napoli e Sicilia;
1700-46, re di Spagna;
1745
1740-46, guerra di successione austriaca;
nel tentativo di recuperare per il figlio Filippo il ducato di Parma e Piacenza e di consolidare le conquiste già effettuate in Italia, si allea con la Francia (trattato di Fontainebleau);

1745
-

a




1745
SAVOIA - REGNO DI SARDEGNA
Carlo Emanuele III
Albero genealogico

(Torino 1701-1773)
figlio di Vittorio Amedeo II di Savoia e di Anna Maria d'Orléans;
1715-30, principe di Piemonte;
1730-73,
- conte di Aosta, Maurienne, Nizza e Asti;
- marchese di Saluzzo e Monferrato;
- re di Cipro e Gerusalemme [titolare];
- re di Sardegna e duca di Savoia;

1746-73, marchese di Finale e Oneglia;


1745
1740-48, guerra di successione austriaca: alleato con l'Austria contro Francia e Spagna;


Pietro Giannone, da lui arrestato nel 1736 per ingraziarsi la curia romana, è detenuto nelle carceri piemontesi e ci rimarrà fino alla morte [1748].

1745
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Lorenzo De Mari
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1744 1° feb - 1° feb 1746, doge di Genova;


1745
-


1745
REPUBBLICA DI VENEZIA
Pietro Grimani
Albero genealogico
(Venezia 5 ott 1677 - Venezia 7 mar 1752)
figlio di Pietro e di Caterina Morosini;
1741-52, doge di Venezia; [115°]

1745
-



1745
ducato di Modena
Francesco III d'Este
Albero genealogico
(Modena 1698 - Varese 1780)
figlio di Rinaldo I e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg;
1737-80, duca di Modena;
sposa Carlotta Aglae di Orléans;


1745
1740-48, guerra di successione austriaca: il suo stato è occupato dagli austro-piemontesi;

1745
REGNO di NAPOLI e SICILIA
Carlo VII
Albero genealogico
(Madrid 1716 - 1788)
quintogenito di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese;
1732-34, duca di Parma e Piacenza (don Carlos);
grazie ai diritti ereditari fatti valere dalla madre;
1735-59, re di Napoli e di Sicilia;
[titolo che gli sarà riconosciuto ufficialmente nel 1738]
quando occupa il Regno di Napoli, B. Tanucci lo segue e qui viene nominato ministro di giustizia;
1745
1740-48, guerra di successione austriaca: si schiera con i franco-ispani;


1759-88, re di Spagna (Carlo III);

NAPOLI
Ministro di giustizia
B. Tanucci
(1735 -1759)

1745
viene introdotta la massoneria;




SICILIA
Viceré
Bartolomeo Corsini
(1737 - ?)
1745
-
 

a




Barbé-Marbois, François – marchese (Metz 31 gennaio 1745 – Parigi 12 febbraio 1837) politico francese;
console generale negli Stati Uniti, poi intendente a San Domingo sotto l'Ancien Régime;
1789, tornato in Francia alla fine dell'anno, si mette al servizio del governo rivoluzionario e diviene sindaco di Metz;
1791, viene inviato a Ratisbona per aiutare il marchese di Noailles, l'ambasciatore francese; sospettato di tradimento, al suo ritorno viene arrestato ma riguadagna presto la libertà;
1795, viene eletto al Consiglio degli Anziani, dove la generale moderazione del suo atteggiamento, specialmente per quanto riguarda la sua opposizione all'esilio dei nobili e dei parenti degli emigrati dalla vita pubblica, gli valgono il sospetto di essere un monarchico, nonostante abbia pronunciato un elogio nei confronti di N. Bonaparte in occasione del suo successo in Italia;
1797, 4 settembre (18 Fruttidoro, Anno V), colpo di Stato monarchico; subito dopo viene arrestato e portato nella Guyana Francese;
1799, viene trasferito sull'isola di Oléron; 10 novembre (18 Brumaio, Anno VIII) colpo di Stato di N. Bonaparte; subito dopo viene liberato;
1801, sotto il Consolato diviene consigliere di Stato e ministro del Tesoro (1801-06);
1803, negozia la vendita della Louisiana agli Stati Uniti;
[Trattato grazie al quale la Louisiana viene ceduta agli Stati Uniti, che in cambio pagano al Primo console una somma di 152.000 franchi.]
1805, fedele al Primo Impero, viene proclamato grand'ufficiale della Legion d'onore e conte dell'Impero;
1806, si conclude la sua carriera come ministro del Tesoro;
1808, presidente della Corte dei conti;
1813, viene nominato senatore;
1814, nonostante abbia finora lodato incondizionatamente, grazie ai favori ricevuti, Napoleone I, contribuisce a redigerne l'atto di abdicazione;
[Dichiara davanti alla Corte dei Conti, riferendosi all'invasione della Francia da parte della Sesta coalizione: « ...uniti per la più bella delle cause, da molto tempo non siamo così liberi come lo siamo adesso, in presenza dello straniero in armi».]
giugno, durante la prima restaurazione, è proclamato Pari di Francia da re Luigi XVIII, e confermato nella sua carica di presidente della Corte dei Conti;
durante i Cento giorni viene privato della sua posizione da Napoleone I; agosto, nominato ministro della Giustizia sotto il duca di Richelieu, cerca senza successo di conquistare la fiducia degli ultrarealisti;
1816, 10 maggio, rinunciò all'incarico;
1830, quando la rivoluzione di luglio porta al potere Luigi Filippo e la monarchia d'Orléans, egli si reca, come presidente della Corte dei Conti, a complimentarsi con il nuovo re, e viene confermato nella sua posizione; mantiene la sua carica fino al mese di aprile 1834;
1837, 12 febbraio, muore a Parigi.

Bartoli, Francesco Saverio (Bologna 1745-1806) attore, letterato e storico italiano;
Notizie delle pitture, sculture e architetture d'Italia (1776-1777)
Notizie istoriche de' comici italiani che fiorirono intorno all'anno MDC sino a' giorni presenti (1782)
Il mago salernitano (commedia)
La sepolta viva (commedia).

Bell, John (1745-1831) fonditore di caratteri, produttore di inchiostro da stampa, editore, legatore, giornalista (quotidiani e periodici) venditore di libri, educatore popolare;
1772, fonda «The Morning Post»;
[Sopravviverà fino al 1937 come uno dei tre quality papers londinesi.]
The British Theatre (1776, 21 voll., pubblicato in dispense settimanali a partire dal 1776)
Poets of Great Britain from Chaucer to Churchill (1777-82, in 109 voll.)
[L'autore, rifiutatosi di entrare a far parte della cooperativa di editori londinesi che finanzia i «British Poets» del Doctor Johnson, lancia con il medesimo titolo questa collana al prezzo di 6 scellini il volume. A parte la sua prefazione, Life of the Poets, che resterà come una delle glorie della critica letteraria inglese, la collana di Doctor Johnson fallisce mentre la sua ha vivo successo.]
Shakespere (1785, in cui per la prima volta fa a meno della esse lunga (f))
1786, bandisce la esse lunga (f) nella «English Chronicle»;
1787, bandisce la esse lunga (f) anche in «The World»;
[Viene copiato dal «Daily Universal Register» che il 1° gennaio 1788 cambierà la propria testata in «The Times».]
1788, il carattere Bell viene disegnato per lui da Richard Austin;
Constitutional Classics (1813, comprendente l'opera completa di Blackstone)
[Tre collane insuperabili per oltre 150 anni.]

Bennigsen, Auguste conte di (1745-1826) militare tedesco;
1783, generale, passa dal servizio dell'Hannover a quello della Russia;
1784-1788, si distingue nelle guerre contro la Turchia;
1793, … la Polonia;
1796, … la Persia;
1801, 11/12 marzo, è uno dei capi della congiura che costa la vita allo zar Paolo I, il cui successore Alessandro I lo nomina governatore della Lituania;
1805, è a capo dell'esercito che vince Napoleone I a Eylau;
1806-1813, si distingue nella guerra contro la Francia;
1813, comandante delle truppe russe in Germania, contribuisce alla vittoria degli Alleati a Lipsia ricevendo il titolo di conte dallo zar Alessandro I.

 Bonstetten, Charles Victor de (Berna 1745-Ginevra 1832) scrittore svizzero di lingua francese e tedesca, frequentò Mme de Staël e i letterati che si riunivano nel castello di Coppet; visse in Danimarca, ma viaggiò in molti paesi d'Europa;
Scritti (1793)
Nuovi scritti (1799-1801)
Uber die Nationalbildung (!802, Sulla cultura nazionale)
Viaggio sulla scena degli ultimi sei libri dell'Eneide (1805)
Essai sur la nature et les lois de l'imagination (1807, Saggio sulla natura e le leggi dell'immaginazione)
L'homme du midi et l'homme du nord (1824, L'uomo meridionale e l'uomo nordico)
La Scandinavia e le Alpi (1826).

Claudi, Giovanni Alessandro o Giuseppe Gaetano da Bergamo (1745-?) frate cappuccino, padre;
1764, 6 dicembre, dopo aver vestito l'abito cappuccino nel conveno di Vertova, passato l'anno di prova sotto il magistero di p. Bernardo d'Albino, emette solennemente i voti;
1769, dopo vari anni di chiericato viene ammesso agli studi filosofici e teologici a Crema; in seguito a Bergamo, dove ha professore p. Basilio d'Ambivère che sarà poi Definitore Generale;
1775, 22 settembre, è patentato Predicatore;
1791, Guardiano ad Albino;
1792, Guardiano a Bergamo;
1794, formatosi un nuovo studio nel convento di Bergamo, gli viene affidata la prefettura fino al 1797;
1797, Guardiano a Bergamo
1799-1802, Guardiano ad Albino;
1802, Custode Generale;
1806-1809, parroco all'Ospedale Maggiore di Bergamo;
1811, parroco del borgo di Zogno
1826, 13 agosto, muore.

Dumairon [o Domairon] Louis (1745-1807) religioso francese;
insegnante di N. Bonaparte a Brienne, viene in seguito condannato dal Primo Console.

Duval d’Eprémesnil, Jean-Jacques (Pondichéry 5 dicembre 1745 – Parigi 22 aprile 1794, ghigliottinato) magistrato e politico francese.

Essex Edgeworth, Henry o abate Edgewort de Firmont (Edgeworthstown, Contea di Longford, Irlanda 1745 – Jelgava, 22 maggio 1807) presbitero irlandese naturalizzato francese, ultimo confessore di Luigi XVI;
[Figlio di un pastore protestante, convertitosi al cattolicesimo e rifugiatosi in Francia.]
segue il corso di studi al Collegio dei Gesuiti di Tolosa, per poi entrare nella "Società per le missioni estere" di Parigi;
[Benché abbia intrapreso gli studi per divenire missionario, decide di restare a Parigi e di consacrarsi al servizio spirituale dei cattolici inglesi e irlandesi.]
grazie a suo padre e all'arcivescovo di Parigi, assurge all'incarico di vicario generale della diocesi parigina ed è amico della famiglia reale;
1791, diviene confessore di Madame Elisabetta, sorella del re;
1792, allontanatosi da Parigi durante i massacri di settembre, vi fa ritorno come vicario generale dell'arcivescovo, mons. Antoine-Eléonore-Léon Le Clerc de Juigné, esule a Chambéry, in Savoia, con l'assenso del re; egli rimane in relazione con la famiglia reale anche durante la sua prigionia nella Torre del Tempio ed è lui, prete refrattario che ha rifiutato di giurare fedeltà alla Rivoluzione in base alla costituzione civile del clero del 12 luglio 1790, l'ultimo confessore del detronizzato Luigi XVI;
1793, gennaio, durante il processo di Luigi XVI viene a questi raccomandato da Madame Elisabetta; 21 gennaio, dopo la condanna a morte del re, ottiene il permesso di celebrare la Messa per lui e di accompagnarlo al patibolo;
[Con queste parole consiglia al re di lasciarsi legare le mani dal boia: «Sire, in questo ulteriore oltraggio io non vedo che l'estremo tratto di somiglianza fra la Vostra maestà e quella di Dio che sarà la vostra ricompensa». Il re accetta di farsi legare. Ecco un'altra frase, rivolta a Luigi XVI, al momento dell'esecuzione: «Figlio di San Luigi, salite al cielo!».]
dopo l'esecuzione del re, pensa prudentemente di lasciare la Francia e raggiunge così Edimburgo, dove il conte d'Artois, (futuro re Carlo X, fratello di Luigi XVI), è esule, portandogli l'ultimo messaggio della sorella, Madame Elisabetta, prima di essere ghigliottinata;
diviene quindi cappellano del conte di Provenza, nonché pretendente al trono di Francia (il futuro Luigi XVIII.);
1799, 9 giugno, al castello di Mittau, benedice le nozze di Maria Teresa di Francia [Madame Royale], figlia di Luigi XVI, con il duca d'Angoulême;
1807, 22 maggio, muore a Mittau, a causa di una febbre tifoidea, contratta nel prestare il suo ministero sacerdotale fra i prigionieri francesi detenuti dai russi durante le guerre napoleoniche.
[La sua tomba si trovava nel cimitero cattolico di Mittau ed esisteva ancora prima della Seconda guerra mondiale. Secondo la conservatrice del piccolo museo, trovandosi nel Palazzo di Jelgava, il cimitero cattolico fu raso al suolo dai sovietici e ogni resto dell'abate è dunque andato perduto.
Ha lasciato delle Memorie, edite a Parigi nel 1816 e delle Lettere, tradotte da Élisabeth de Bow nel 1818.]


Fonvizin, Denis Ivanovic (Mosca 1745-Pietroburgo 1792) drammaturgo russo
Il brigadiere (1766-69)
Lettere dalla Francia (1777-78)
Il minorenne (1782).

Fréteau de Saint Just, Emmanuel Marie Michel PhilippeSignore di Vaux-le-Pénil e di Saint-Liesne (Vaux-le-Pénil, 1745 – Vaux-le-Pénil, 14 giugno 1794) politico francese;
[Sulle terre di sua proprietà di Vaux-le-Pénil, acquistate dal nonno Héracle già nel 1728, suo padre fece costruire un castello tuttora esistente.
Fratello di:
. ?, che sposerà de Grouchy, (Genitori di Sophie Marie Louise de Groucy moglie nel 1786 del marchese di Condorcet);
. ?, che sposerà Ch. Mercier Dupaty.]

consigliere al Parlamento di Parigi, sostiene la necessità di resistere agli Editti di Loménie de Brienne;
1788, per questo motivo viene imprigionato a Doullens;
[Con tale fama di illuminista monarchico, la nobiltà liberale della regione di Melun, ostile alla Corte, farà convergere su di lui i propri voti nella primavera del 1789.]
1789, 20 marzo, viene eletto agli Stati Generali deputato della nobiltà del baliato di Melun e Moret-sur-Loing;
a Versailles, si unisce alla fazione dei nobili contrari all'assolutismo e favorevoli all'unione dei tre ordini in un'unica Assemblea nazionale;
[Prende più volte la parola, tanto che il caustico Mirabeau lo soprannomina «la comare Fréteau».]
Eletto due volte presidente dell'Assemblea, è tra i promotori di coloro che intendono dare al Re il titolo costituzionale di «Re dei francesi».
La svolta radicale impressa alla Rivoluzione dopo il 10 agosto 1792 lo trova in disaccordo e si ritira nelle sue terre di Vaux-le-Pénil. continuando tuttavia a partecipare alla vita comunale;
1794, 4 maggio, caduto in sospetto di attività controrivoluzionarie durante il Terrore, viene arrestato;
14 giugno, viene ghigliottinato.

Gmelin, Samuel Gottfried o Gmelin [il Giovane] (Tubinga 1745-Achmet-Kent, Mazalis 1774) studioso russo, professore di storia naturale all'università di Tubinga;
[Figlio del medico e farmacista Philipp Friedrich; lo zio Johann Georg, botanico, fu tra i primi descrittori della flora siberiana.]
1764, discussa la laurea in Scienze naturali, viaggia a lungo per l'Europa;
1767, invitato dall'Accademia delle Scienze Russa, intraprende lunghe spedizioni scientifiche nel bacino del Don, del basso Volga, sulle rive del Mar Caspio;
1774, 7 febbraio, mentre assieme alla sua squadra torna da Enzeli, via terra, poco prima di arrivare a Derbent viene catturato da emissari dell'Ucmij Amir Amza, signore di un piccolo khanato del Dagestan, e tenuto prigioniero in attesa di riscatto; 27 luglio, dopo essersi ammalato di una grave forma di dissenteria, muore; poiché il riscatto inviato da Caterina II per la sua liberazione non è servito allo scopo, nel 1775 viene ordinata da Pietroburgo una spedizione punitiva guidata dal generale de Medem.

Gomaire, Jean René (Lorient 1° novembre 1745 – Bugue 16 giugno 1805) politico francese;
vicario generale di Quimper;
1790, sebbene poco entusiasta delle idee della Rivoluzione, diviene amministratore del dipartimento di Finistère;
1792, 9 settembre, viene eletto deputato di Finistère alla Convenzione nazionale – 8° e ultimo con 363 voti su 426 votanti; sempre molto conservatore, si allinea dalla parte dei girondini;
1793, gennaio, al processo di Louis XVI egli considera che la Convenzione non abbia il diritto di giudicare il vecchio monarca e sceglie di votare per il suo arresto e il suo bando una volta conclusa la pace;
21 maggio, i girondini lo scelgono per essere membro della "Commissione dei Dodici"; alcuni giorni dopo egli firma una petizione di protesta contro le giornate del 31 maggio e del 2 giugno che hanno visto l'arresto dei capi della Gironda; ciò gli vale il decreto d'arresto e rimarrà in carcere fino al 9 termidoro (27 luglio 1794);
1794, dicembre, ritrova il suo posto alla Convenzione, assieme ai suoi compagni incarcerati;
durante la Convenzione termidoriana egli appare alcune volte alla tribuna poi sostiene l'istituzione della Nuova Costituzione dell'Anno III;
1795, ottobre, viene rieletto per Finistère al "Consiglio dei Cinquecento" dove siede con i moderati e giungendo a farsi eleggere segretario del Consiglio stesso;
1798, lascia il suo mandato e la vita politica;
1805, 16 giugno, muore.

Jay, John (1745-1829) politico statunitense;
«Federalist» (1787-88, con A. Hamilton e J. Madison [Publius], raccolta di articoli e saggi già apparsi nel «Federalist» ed ora raccolti in volume; esaltante periodo politico-civile in cui i tre autori si battono perché lo Stato di New York si decida ad approvare la nuova Costituzione federale).

Kutuzov, Michail Ilarionovicprincipe di Smolensk (Golenišcev 1745-Bunzlau, Slesia 1813) feldmaresciallo russo;
[noto per le guerre contro Napoleone, la sua figura fu esaltata nel romanzo Guerra e pace di A.K. Tolstoj]
1760, appena quindicenne, entra nell'esercito;
1764-69, si distingue nella guerra contro la Polonia;
1770-74, … e nella lotta contro l'impero ottomano;
1784, comandante di un corpo d'armata sul fiume Bug, è nominato governatore di Crimea dopo l'annessione della penisola alla Russia;
1787-92, nella seconda guerra russo-turca, agli ordini del generalissimo A.V. Sovorov si distingue nella presa di Odessa e nelle battaglie di Rimnik e Macin; 
divenuto luogotenente generale, è in seguito nominato ambasciatore a Costantinopoli da Caterina II e che poi gli affida pure il governo della Finlandia;
è nominato ambasciatore a Berlino da Paolo I e governatore generale di Pietroburgo da Alessandro I;
1805, comanda le armate russe che, alleate di quelle austriache, cercano di opporsi alla vittoriosa avanzata di Napoleone I su Vienna; ad Austerlitz, dove ha insistito per non ingaggiar battaglia, viene ferito;
1806-1811, governatore della Lituania, è nominato comandante in capo delle truppe russe nella guerra contro i turchi;
1812, chiamato a comandare le truppe russe in seguito all'invasione napoleonica, decide di adottare una difesa elastica, evitando battaglie decisive e attirando il nemico sempre più all'interno; pur sconfitto nella battaglia di Borodino, voluta dallo zar per difendere Mosca, riesce a mantenere salde e compatte le truppe; con l'inverno la sua tattica di "terra bruciata" si dimostra vincente e Napoleone I, perse le speranze di armistizio, dopo l'assalto subito a Winkovo ordina la ritirata; 
da questo momento è a capo di una lotta generale contro i francesi coinvolgente l'esercito e le masse popolari e contadine;
sconfitti una prima volta i francesi presso Smolensk (per cui è fatto principe e maresciallo), alla Beresina egli infligge alle armate francesi, già decimate dal freddo, il colpo decisivo;
1813, a capo delle forze russe e prussiane, si accinge a portare la guerra a Napoleone I nell'Europa centrale occupando Lipsia e Thorn in territorio prussiano;
muore di malattia qualche settimana dopo.

Lacoste, Élie (Montignac, Dordogne 18 settembre 1745 – Montignac 26 novembre 1806) rivoluzionario francese;
[Certi testi dell'epoca della Rivoluzione affermano che egli avrebbe avuto delle relazioni con società segrete, in particoalre con la franco-massoneria alla quale avrebbe aderito nel 1772.]
medico, come il padre e prima ancora il nonno a Montignac;
1789, favorevole alle idee rivoluzionarie, uccisore di un gentiluomo di Perigueux in un duello, diviene amministratore della Dordogne;
1791, viene eletto deputato all'Assemblea costituente;
1793, rieletto deputato alla Convenzione nazionale per il dipartimento della Dordogne, al momento del processo a Luigi XVI vota per la morte del re e compie delle missioni nel Lot e la Dordogne, per la leva di 300.000 uomini, e poi nel Nord; eletto nel Comitato di sicurezza generale, è incaricato dell'enorme e fastidioso compito poliziesco, ma si rifiuta di occuparsi dell'approvvigionamento di Parigi, dichiarandosi incompetente; 3 novembre (13 Brumaio, Anno II), viene inviato per decreto in missione alle armate del Reno e della Mosella con Ehrmann, M.-A. Baudot e Lémane, partecipa alla "battaglia di Kaiserslautern" e si oppone a L.-A. Saint-Just e a Le Bas e altri commissari della Convenzione arrivati dopo di lui, dopo che egli ha nominato L.-L. Hoche generale in capo di queste due armate riunite, mentre i suoi colleghi preferivano Ch. Pichegru;
1794, 14 gennaio (25 Nevoso, Anno II), è a Parigi con M.-A. Baudot e ritorna alle armate poco dopo; 27 gennaio (8 Piovoso, Anno II) è a Strasburgo;
[Sempre con la preoccupazione permanente di approvvigionare le truppe, i due uomini emanano un decreto che reclama alla popolazione 30.000 scarpe e 3.000 mantelli.]
27 luglio (9 Termidoro, Anno II), attacca M. Robespierre, chiede l'arresto di G.-A. Couthon e di L.-A. Saint-Just, senza tuttavia accusare i membri della Commune di Parigi;
1795, 20 maggio (1° Pratile, Anno III), avendo preso la difesa dei vecchi membri dei comitati, viene colpito da mandato d'arresto e in seguito amnistiato; termina quindi la sua carriera politica e torna a fare il medico a Montignac;
1806, 26 novembre, muore a Montignac.


Lalloy [o Laloy], Jean-Nicolas (Doulevant-le-Château 14 ottobre 1745 – Chaumont-en-Bassigny 25 dicembre 1804) medico e politico francese;
[Fratello maggiore di Pierre-Antoine Laloy (1749-1856), avvocato e politico.]
svolge la professione di medico a Chaumont;
1789, 27 marzo, eletto deputato del Terzo stato, per il bailato di Chaumont-en-Bassigny, agli Stati generali, appartiene alla maggioranza riformatrice; dopo la sessione diventa sindaco di Chaumont;
1792, 5 settembre, viene eletto secondo deputato-supplente di Haute-Marne alla Convenzione nazionale dove non sarà chiamato ad operare;
1793 (Pratile Anno III), assiste alla sommossa in atto alla Convenzione;
[Chiamato a testimoniare da Ch.-G. Romme, egli risponderà che al momento in cui la sala era invasa, era andato a prestare le sue cure alla moglie di uno dei segretari del comitato, la quale era svenuta sentendo questo rumore, e di essere rientrato solo quando tutto era finito.]
(1° Ventoso, Anno VIII), viene chiamato dal governo consolare alla prefettura di Aube.

Levassor, Louis-René-Madeleine – conte di Latouche-Treville (Rochefort 3 giugno 1745 – Tolone 19 agosto 1804) ammiraglio francese.

Mackenzie, Henry (Edimburgo 1745-1831) scrittore inglese, direttore di periodici letterari, cultore di teatro e di letteratura tedesca
The Man of Feeling (1771, L'uomo di sentimento)
The Man of the World (1773, L'uomo di mondo)
Julia de Roubigné (1777).
Tre romanzi mediocri, anche se di grande successo, che offrono una preziosa testimonianza allo storico della letteratura poiché documentano la voga preromantica per il genere "sentimentale" che con Sterne ha raggiunto l'apice delle sue possibilità.

Montmorin Saint-Hérem, Armand Marc de (castello di Barges, Alvernia 13 ottobre 1745 – Parigi 2 settembre 1792, ucciso dalla folla) politico francese.

Pinel, Philippe (Saint-André d'Alayrac, Linguadoca 1745-Parigi 1826) medico francese, riuscì durante il terrore a ottenere un posto come medico all'ospizio Bicêtre e, con la reazione termidoriana, divenne primario all'ospedale della Salpétrière, dove rimase fino alla  morte; è considerato uno dei fondatori della psichiatria, nel senso che, grazie alla sua opera, la follia entra a far parte della scienza medica; il "pazzo", identificato come malato, viene separato dai poveri della città
Nosografia filosofica, o Metodo dell'analisi applicata alla medicina (1798)
Trattato medico-filosofico sull'alienazione mentale o la mania (1801, il classico punto di partenza della moderna psichiatria).

Portalis, Jean-Etienne-Marie (1745-1807) politico francese;
[Padre di Joseph-Marie.]
avvocato al parlamento di Aix, sotto il vecchio regime, fa parte del partito antirivoluzionario al Consiglio degli Anziani;
dopo il 18 fruttidoro fugge all'estero e torna in Francia dopo il 18 Brumaio;
per consiglio di Lebru è nominato da N. Bonaparte uno dei quattro commissari per la redazione del Codice Civile e consigliere di Stato;
si occupa particolarmente del Concordato con la Chiesa, ma il Codice Civile è il suo principale titolo di gloria;
1804, è nominato ministro del Culto.

Samaniego, Félix Maria (La Guardia, Álava 1745-1801) scrittore spagnolo, di famiglia ricca e aristocratica, visse a lungo in Francia a contatto con gli enciclopedisti; tornato in Spagna, si adoperò per la diffusione delle idee illuministiche presiedendo, tra l'altro, a Vergara la Sociedad patriótica Vascongada
Fábulas morales (1781-84, Le favole morali)
Observaciones sobre las fábulas literarias (Osservazioni sulle favole letterarie, pubblicato anonimo)
1793, viene processato dall'Inquisizione per alcune composizioni ferocemente anticlericali da cui esce indenne solo grazie all'intervento di amici autorevoli).

Volta, Alessandro (Como, 18 febbraio 1745-1827) fisico italiano, autodidatta, da cui volt (V) l'unità di misura della tensione elettrica nel SI (Sistema Internazionale di unità di misura);
alla morte del padre vive presso uno zio canonico che lo iscrive alla Scuola di Rettorica dei gesuiti;
? (poemetto in latino, scritto a imitazione del De rerum natura di Lucrezio, in cui si esaltano le scoperte scientifiche dell'epoca)
? (1769, memoria scientifica in latino, in cui contesta alcune teorie in voga, destando moltissimo interesse tra gli scienziati del tempo)  
1774, è nominato Soprintendente e Reggente alle Regie Scuole di Como;
1775, costruisce un apparato in grado di fornire elettricità senza il bisogno di un continuo strofinio, come nelle macchine elettrostatiche ora in uso, che egli stesso schiama elettroforo perpetuo, subito apprezzato e utilizzato in tutti i laboratori europei; ottobre, ottiene la cattedra di Fisica sperimentale presso il Regio Ginnasio di Como;
viaggia a lungo all'estero e lavora con A.-L. Lavoisier e P.-S. de Laplace raggiungendo ben presto la notorietà;
1776, durante una gita in barca sul lago Maggiore scopre il metano, da lui chiamato aria infiammabile nativa delle paludi; costruisce inoltre un dispositivo chiamato pistola di Volta, capace di provocare l'esplosione di una miscela di gas mediante una scintilla, l'eudiometro, strumento per misurare la quantità di ossigeno nell'aria, e la lampada perpetua a gas infiammabile;
[Nello stesso anno è sua l'idea di trasmettere un segnale elettrico mediante un lungo filo metallico, tenuto isolato dal terreno con pali di legno. In questo progetto, il segnale elettrico, generato a Como mediante la scarica di una bottiglia di Leida, dovrebbe essere ricevuto a Milano, attraverso l'esplosione della psitola a gas. È un idea che prelude il telegrafo.]
1778, è nominato professore di Fisica sperimentale all'università di Pavia, inventa il condensatore elettrico e ne studia le leggi;
1785, diventa rettore all'università di Pavia; 1786-92, si occupa di meteorologia elettrica e studia le proprietà fisico-chimiche nonché il comportamento dei gas a diverse pressioni giungendo prima di J.-L. Gay-Lussac e di J. Dalton alla legge sulla dilatazione dei gas che ritiene però valida solo in casi particolari;
ripetendo le esperienze di L. Galvani sulla cosiddetta elettricità fisiologica attribuisce, correttamente, l'origine dell'elettricità al contatto fra i due metalli e non già all'animale; la sua ipotesi fa nascere una feroce polemica con Galvani che diviene ben presto polemica con la scuola pavese e la scuola bolognese; la disputa non si placa neppure quando egli realizza la pila dimostrando la validità della sua teoria;
1800, 20 marzo, in una lettera indirizzata a J. Banks, presidente della Royal Society, si trova la descrizione della sua pila; la scoperta gli dà fama mondiale;
1801, presenta la pila all'Istituto di Francia alla presenza del console N. Bonaparte che lo onora della medaglia d'oro;
1809, viene nominato senatore del neo-costituito Regno d'Italia e insignito del titolo di conte da Napoleone I;
1819, abbandona l'attività di ricerca e si ritira in gran parte dall'insegnamento nella casa di campagna di Camnago;
1827, 3 marzo, muore a Camnago.

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«segue da 1744»
1745
Turchia
Costantinopoli, alla morte di I. Müteferrika, la prima stamperia turca deve chiudere i battenti.
[Bisognerà aspettare il 1784 per vederne un'altra.]
Italia
Savoia
il progetto di revisione libraria accantonato nel 1734 viene ora ripreso e posto in vigore con alcune significative attenuazioni; scompaiono le liste degli autori da non proibire e vengono aggiunte delle altre al fine di controllare la cultura popolare, aspetto quest'ultimo trascurato dai censori ecclesiastici.
«segue 1746»

«The Gentleman Magazine»
(1731-1907)

«sgue da 1739»
1745, raggiunge una diffusione annua di quindicimila copie;
«segue 1907»

Encyclopédie

1745, prende forma il progetto:
l'editore francese A.-F.  Le Breton ottiene un privilegio per la traduzione della Cyclopaedia di E. Chambers;
associatisi altri tre stampatori, egli assume J.-B. Le Rond d'Alembert come consulente scientifico e D. Diderot in qualità di traduttore;
promosso a direttore, quest'ultimo diviene subito il vero animatore e organizzatore dell'impresa, mentre d'Alembert, oltre a incaricarsi degli articoli matematici, fa il garante di fronte all'opinione pubblica della serietà e della "rispettabilità" dell'iniziativa;
è D. Diderot a trasformare l'Encyclopédie da semplice traduzione in opera interamente nuova, a difenderne accanitamente l'indipendenza da ogni autorità politica o religiosa, a imporre la partecipazione di specialisti delle più diverse discipline
«segue 1746»

 

 

 

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