Papa
Paolo III
(1534-49)
- maestro del Sacro Palazzo:
. G. Muzzarelli
(?-1547)
[cioè consulente teologico del papa]
- ambasciatore spagnolo a Roma: Juan de Vega
(1543 lug - apr 1547)
1546
23 gennaio, il card. J.
Sadoleto dice all'ambasciatore veneziano a Roma che la città
di Venezia …è molto infettata di questa peste luterana, tanto
che è già passata in quelli che governano, che scrivono
e in ogni ordine di persone cosicché le altre terre di Lombardia
«ammorbate della moderna infetione»
si gloriano di avere Venezia per compagna «o
più presto per auttrice».
Concilio
Ecumenico
di Trento
1545-63
primo periodo
13 dic. 1545-11 mar. 1547
sessioni VIII-X
1546,
8 aprile, nella IV sessione del concilio vengono approvati
due decreti che preludono ad un controllo assoluto da parte della Chiesa
di Roma sul pensiero scientifico. In questa occasione s'intende salvaguardare
la tradizione dei libri del Vecchio e del Nuovo Testamento
come «fonte d'ogni verità e disciplina
de' costumi» [P. Sarpi].
Di conseguenza l'unica spiegazione possibile dei fenomeni naturali è
quella ufficiale della Chiesa cattolica.
Dopo il trasferimento a Bologna, in seguito alle proteste di Carlo
V, i lavori vengono sospesi, le sessioni non hanno decreti.
Gesuiti
«segue da 1545»
generale: I. de Loyola
(1541-56)
1546, nasce il collegio di Gandía (dietro richiesta del duca
di Gandía don Francisco Borja che
fin d'ora aderisce segretamente alla Compagnia).
- Provincia di Lombardia: Bologna, nasce il
collegio (fino al 1551), affidato a Paschase Broët,
maestro d'arti a Parigi, che guida l'avvio dell'esperienza scolastica.
Lo stesso anno un giovane sacerdote, don Francesco
Palmio, prima ancora del suo vero e proprio ingresso nella Compagnia
di Gesù, continua l'attività apostolica iniziata già
nel 1540 da p. Claudio Jay mentre p. Alonso
Salmerón entusiasama i bolognesi coi suoi discorsi sulla
Sacra Scrittura; qui donna Margherita del Gigli
comincia ad interessarsi attivamente dei sacerdoti di questo nuovo Ordine.
[vedi Domicilia]
Luglio, il p.gen. comunica a p. Giacomo Laínez,
a Trento per il Concilio, che si è presentata l'occasione di
fondare un collegio a Firenze dove crede di poter contare non solo su
Cosimo de' Medici ma ancor di più
sull'aiuto della consorte duchessa Eleonora Álvarez
di Toledo († 1562), marchesa di Villafranca (o Francavilla],
una delle principesse con le quali è in corrispondenza; egli
invia pertanto a Firenze, per tastare il terreno, p. Giovanni
Polanco.
Sicilia
inviato dal p.gen., su richiesta del vescovo di Agrigento cardinale
Rodolfo Pio di Carpi, arriva il primo gesuita:
il 27enne belga p. Giacomo Lhoost; che
usa la stessa tattica del suo superiore a Roma: ministero presso malati
e bambini, Saraceni e preti ignoranti e soprattutto, anche qui, riforma
dei monasteri femminili;
«segue 1547»
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ANNO 1546
– Brahe, Tyge o Tycho
Brahe o Ticone (Knudstrup,
Scania 1546-Benatky, Praga 1601) astronomo danese.
Torna al vecchio modello di Eracide
Pontico (sec. IV a.C.) che concepiva la Terra al centro del
mondo e faceva girare la Luna e il Sole intorno alla terra (geocentrico),
e i pianeti intorno al Sole (eliocentrico). Un sistema astronomico misto,
chiamato "sistema ticonico".
De nova et nullius aevi memoria prius visa stella (1573)
De mundi aetherei recentioribus phaenominis (1588)
Tavole Rudolfine (completate poi da Keplero).
[Mentre Giordano
Bruno lo ammira, tanto da dedicargli uno dei suoi libri,
tale stima non è reciproca: per motivi teologici infatti l'astronomo
non si sente di accettare la teoria bruniana dell'infinità dell'universo.].
– Desportes, Philippe
abate di Tiron (Chartres 1546-Bonport, Normandia 1606) poeta francese,
"lettore" di Enrico III, iniziatore
del "preziosismo" dei primi del Seicento;
Premières oeuvres (1573, Prime opere, tra cui:
Les amours de Diane (Amori di Diana; destinato a Françoise d'Estrèes) Les amours d'Hippolyte
(Amori di Ippolita; destinato a Margherita di
Navarra)
Prières et méditations chrétiennes (1594, Preghiere e
meditazioni cristiane)
Psaumes (1606, Salmi, traduzione).
– Fischart, Johann (Strasburgo 1546 ca-Forbach 1590) scrittore tedesco;
Aller Praktik Grossmutter (1572, La nonna di tutte le
superstizioni relative ai lunari)
Flöhhatz (1573, la caccia alla pulce)
Avventurosa e mirabolante istoria della vita, dei pensieri e delle gesta
dei per gran pezza rinomatissimi eroi e signori Grandgusier, Gargantua e
Pantagruel, regnanti in Utopia e in Vattelapesca (1575)
Glückhafft Schiff von Zürich (1576, La felice nave di Zurigo)
Philosophisch Ehezuchtbüchlein (1578, Libretto filosofico per la
disciplina matrimoniale)
Jesuitenhütlein (1580, Il cappelluccio dei gesuiti).
– Franco, Veronica (Venezia 1546-1591) poetessa italiana, ritratta pure dal Tintoretto; processata nel 1580 dal Sant'Uffizio per la sua vita
scandalosa, fondò un ricovero per donne perdute.
Terze rime (1575, al duca Guglielmo di
Mantova)
Lettere familiari a diversi (1580, al cardinale Luigi
d'Este).
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Stampa
«segue da 1545»
1546,
Inghilterra:
Cymric, si cominciano a stampare libri in gallese.
Londra, esce in questo periodo il primo libro in gallese, una raccolta
di preghiere conosciuta dal suo incipit come Yny Lhyvyr hwnn
(«in questo libro»), stampato da Edward
Whitchurch, probabilmente su commissione dell'antiquario gallese
John Price.
Italia:
Verona, Girolamo
Fracastoro pubblica il De contagione et contagiosis morbis
et curatione, testo alla base della moderna patologia, nel quale
per la prima volta si attribuisce l'origine delle malattie contagiose
a seminaria o virus, agenti vivi che contaminano uomini e animali.
Venezia, una lite tra librai per due edizioni rivali delle Rime
di Francesco Berni si conclude con la condanna
del libro come immorale ed una ingiunzione di non stamparlo né
venderlo mai più. Ad udire la sentenza vengono convocati undici
librai, ancora una volta, sembra, con scarsi effetti [Edizioni delle
Rime compariranno infatti nuovamente nel 1550 e nel 1565-66.]
. Francesco Brucioli ha pubblicato circa
10 edizioni e ristampe delle opere del fratello, oltre a qualche altro
titolo (1540-46);
Belgio
i teologi dell'università di Lovanio, su ordine di Carlo
V e Filippo II, pubblicano tre cataloghi
con alcune centinaia di proibizioni che, alle consuete opere dei riformatori
e a un elenco delle edizioni della Bibbia e del Nuovo Testamento,
uniscono una lista di opuscoli di piccolo formato in fiammingo destinati
a promuovere la diffusione della Riforma nelle classi popolari.
«segue 1547»
Congregazione cardinalizia dell'inquisizione
«segue da 1545»
1546
Roma, viene convocato P. Carnesecchi;
per essere sottoposto a un processo al quale lo hanno finora sottratto
solo gli interventi di R. Pole
e di Cosimo de' Medici.
Giugno
25, il vescovo Grechetto
scrive ad Alessandro Farnese per denunciare
l'adesione di G. Grimani,
patriarca di Aquileia, alla dottrina della giustificazione già
professata da:
. Gaspare Contarini,
. R. Pole,
. G.G. Morone;
Settembre
13, sempre il vescovo Grechetto,
rivolgendosi stavolta al card. G.A.
Sforza di Santa Fiora, inveisce contro «certi
fautori de la secta lutherana, inimici del viver catholico»
che infestano le aule tridentine, tra i quali «uno
principal è il patriarca aquilegiense […] assai perverso
[…]» che, oltre a mantenere stretti legami con vescovi sospetti
come Giacomo Nacchianti e P.P.
Vergerio [il Giovane], ospita
in casa sua il medico mirandolano Giovan Battista
Susio, «tuto heretico»,
e a Venezia e Padova non faceva «che favorir
lutherani»;
«segue 1547»
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