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Il Viandante |
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Papa 1478,
viene alla luce la congiura de' Pazzi,
che egli e Riario hanno appoggiato (vedi
lato); Inquisizione spagnola «segue
da 1376» 1478, vede la luce a Firenze l'editio princeps del De medicina di Celso. Attraverso quest'opera vengono riproposte le pratiche terapeutiche e chirurgiche della cultura medica classica. |
ANNO 1478
– Castiglione, Baldassare o
Baldesar (Casatico, Mantova 1478-Toledo 1529) politico
e letterato;
Torna suTirsi (1506) Prologo alla Calandria del Bibbiena (1513) Cortegiano o Libro del Cortegiano (iniziato nel 1513 e pubblicato nel 1528) [Tradotto da: - Jean Colin d'Auxerre (francese, 1527) - Juan Boscán Almogáver (spagnolo, 1534) - ecc. L'opera sarà consentita solo nella versione espurgata del 1584 nella quale verranno ritoccate le allusioni e i riferimenti scabrosi o anticuriali nei riguardi di Roma o di ecclesiastici.]. – Fracastoro, Girolamo (Verona 1478?-Incaffi, Verona 1553), letterato, medico e scienziato, precursore delle teorie metodologiche, allievo di P. Pomponazzi e compagno di studi di N. Copernico; Syphilis sive de morbo gallico (1530, in tre libri di esametri) Homocentrica sive de stellis (1538) [In questa stessa opera, dove ripropone la teoria delle sfere omocentriche di Eudosso di Cnido (V sec. a.C.), accenna anche all'uso di due lenti per costruire uno strumento utile per ingrandire oggetti lontani, in particolare per osservare la Luna… forse ha la stessa fonte di Leonardo!. Poiché la possibilità di costruire strumenti di questo tipo forse era già nota a Roger Bacon [Ruggero Bacone] (sec. XIII), si può pensare che le fonti di Leonardo e di Fracastoro (coincidenti o meno) siano puttosto antiche. È certo comunque che i due non riuscirono né a descrivere in dettaglio i cannocchiali di cui parlano né, tanto meno, a costruirli.] De contagione et contagiosis morbis et curatione libri tres (1546) Naugerius, sive de poetica (1553, postumo 1555). – More, Thomas o Tommaso Moro o William Ross o Gulielmus Rosseus (Londra 1478-1535, decapitato) letterato e filosofo inglese, contro il luteranesimo. – Narváez, Pánfilo (Valladolid 1470 ca-golfo del Messico 1528) conquistatore spagnolo 1513-14, a fianco di D. Velázquez è tra i primi a recarsi in America, dove sottomette le tribù dell'interno di Cuba 1520, inviato con un esercito nel Messico per catturare il ribelle Cortés, è sconfitto e fatto prigioniero nella battaglia di Cempoala; tornato in Spagna ha da Carlo V l'incarico di conquistare la Florida e riceve il titolo di governatore delle eventuali terre scoperte 1528, esplora l'interno del paese, nella vana ricerca di oro; muore in un naufragio nella via del ritorno. – Oviedo y Valdés, Gonzalo Fernández de (Madrid 1478-Santo Domingo 1557) cronista spagnolo; Sommario della naturale storia delle Indie (1525) Historia general y natural de las Indias (Toledo, 1526, I parte; II e III nel 1851-55, Storia generale e naturale delle Indie). – Trissino, Gian Giorgio (Vicenza 1478-Roma 1550) letterato italiano, di famiglia patrizia, studiò greco a Milano sotto la guida di D. Calcondila; esiliato da Vicenza come fautore del partito imperiale, si stabilisce prima a Firenze e poi a Roma; 1513-21, svolge missioni diplomatiche, in Italia e all'estero, per conto del pontefice Leone X; 1523-34, svolge missioni diplomatiche, in Italia e all'estero, per conto del pontefice Clemente VII; è l'illustre patrono della società di stampatori Ludovico degli Arrighi e Lautizio Perugino (fondata nel 1524) che raccomanda vivamente a papa Clemente VII; [Sarà ricordato per aver introdotto i versi sciolti nel teatro e per la sua intelligente opera di riformatore dell'ortografia (una delle sue innovazioni - la differenziazione della u e della v, della i e della j - viene adottata da Ludovico degli Arrighi e così sopravvivrà.] Sofonisba (1524, composta nel 1514-15, prima tragedia "regolare" del Rinascimento) Epistola intorno alle lettere nuovamente aggiunte nella lingua italiana (1524) L'Italia liberata dai Goti (1527-47, poema in 27 libri sulla guerra tra bizantini e ostrogoti del 535-539) Rime volgari (1529) De vulgari eloquentia di Dante (1529, traduzione) Il castellano (1529) Poetica (1529-62, in 6 parti, con cui, volendo imporsi come arbitro in ogni questione letteraria, propugna un classicismo integrale conforme ai canoni aristotelici) 1534-49, svolge missioni diplomatiche, in Italia e all'estero, per conto del pontefice Paolo III; I simillimi (1548, quasi una traduzione dei Menaechmi di Plauto). |
«segue
da 1477» «segue
da 1471» «segue
da 1474» |