Papa
Pio XI
(1922-39)
1930
Febbraio
7, Vaticano, il cardinale E.
Pacelli [futuro Pio XII] diventa segretario
di stato.
Marzo
15, con una lettera il marchese Francesco
Pacelli, consultore dello Stato Vaticano, chiede che anche le Case
generalizie e le procure delle associazioni religiose estere beneficino
del trattamento di favore (imposta di manomorta
dello 0,90%).
Aprile
10, il ministro delle Finanze aderisce sollecitamente
alla richiesta del marchese Francesco Pacelli,
e in tal senso vengono emanate istruzioni con una circolare pari data.
[Peraltro, anche la irrisoria aliquota dello 0,90% dà fastidio,
e ciò che non concede il fascismo lo concederà il regime
democratico, abolendo l'imposta di manomorta
con la legge 21 luglio 1954, n. 608.]
BRI
(Banca dei regolamenti internazionali)
1930, 20 gennaio, Basilea, tra i governi del Belgio, Francia,
Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna e Svizzera, viene creato questo
istituto ;
27 febbraio, Roma, viene ratificato l'atto costitutivo e lo statuto
dai governatori delle banche centrali dei paesi fondatori e dai rappresentanti
di un gruppo di banche americane.
Chase
National Bank
«segue da 1877»
1930, si fonde con la Equitable trust company,
controllata dalla famiglia Rockefeller;
sopravvissuta alla grande depressione, sarà, negli anni Trenta,
una delle pochissime banche americane con una presenza globale;
«segue 1955»
|
Banche
|
|
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(milioni
di lire)
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1926
|
1930
|
Debito
verso la Banca d'Italia |
1900
|
626
|
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«segue da 1929»
Federazione
Bancaria Italiana
1930, Vicenza,
Istituto Centrale di Credito
(ICC)
- Presidente:
. comm. Nicola Bevilacqua,
- Consiglieri:
. Angelo Pancino,
. prof. Emilio Punturieri,
. Gioacchino Gioia,
. Tito Fraschetti,
. Giuseppe Briuccia,
. Alessandro Gedda,
. Virginio Bontadini,
. Carlo De Lorenzi,
- Collegio sindacale:
. Francesco Silva,
. Giuseppe Casoli,
. Giulio Berni,
- Sindaci supplenti:
. Mauro De Gennaro,
. Carlo Milani.
1930, 29 maggio,in un'assemblea straordinaria
dell'istituto viene avviato il primo ciclo delle operazioni di
fusione; il comm. Nicola Bevilacqua, presenta a Stefano
Cavazzoni la situazione delle singole banche del gruppo
veneto con il relativo programma di fusione;
Istituto
di San Paolo di Torino - Beneficienza e Credito
Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi
di Bernezzo (1928-?), senatore del Regno.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Alessandro Baccaglini
(1928-?)
1930,
apre le filiali di Novi Ligure e Saluzzo;
Consorzio delle Banche cattoliche 1930,
Banca
Cattolica Vicentina
- Presidente: conte Alessandro Zileri-Dal
Verme]
[(1863-1937), fratello dell'ex sindaco di Vicenza]
- Vice presidente: ing. Pietro
Sinigaglia,
- 7 Consiglieri:
. Ernesto Azzalin,
. Enrico Marangoni,
. Leonardo Pagello,
. Pietro Rumor,
. don Giuseppe Stocchiero,
. don Vincenzo Strazzari,
. Girolamo Vaccari.
- Sindaci effettivi:
. Giuseppe Gavazzo,
. Giovanni Rossato,
. Girolamo Scimo (o Selmo ?!).
- Sindaci supplenti:
. Marcello Breda,
. Andrea Morucchio.
- Probiviri:
. Marino Breganze,
. don Attilio Caldana,
. don Francesco
Snichelotto.
direttore Nicola
Bevilacqua;
Comitato direttivo
- Presidente:
. conte Alessandro
Zileri-Dal Verme,
- Componenti:
. comm. Nicola
Bevilacqua,
. Adriano Navarotto,
. Pietro Rumor.
- Segretario generale:
. Ferruccio Gugerotti.
1930
Aprile
3, la Banca d'Italia,
tramite l'Istituto di liquidazioni,
concede un prestito di 50 Mni di lire per il risanamento e per
rafforzare la banca e gli istituti che in essa si fonderanno;
Giugno
29, Vicenza, si riunisce l'assemblea generale
straordinaria degli azionisti per l'aumento di capitale sociale
necessario ad assicurare la concentrazione delle banche cattoliche
venete non dissestate nella Banca Cattolica
Vicentina, la banca scelta dal Governo in quanto l'unica
che può svolgere con sicurezza e tranquillità tale
operazione;
il Consiglio direttivo chiede all'Assemblea un aumento di capitale
da 6 a 30 Mni di lire;
con l'appoggio dei cattolici collaboratori del fascismo e controllori
dell'ICC
come Stefano Cavazzoni, subentrato
a N.
Bevilacqua, si inizia l'operazione.
L'Assemblea fissa a 9 il numero dei Consiglieri da eleggersi.
Dopo l'approvazione vengono eletti:
- 9 Consiglieri
. conte dr. comm. Alessandro Zileri-Dal
Verme,
. avv. cav. Clodio Beltrame Pomè,
. comm. Nicola
Bevilacqua,
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. conte comm. Giovanni Giusti del Giardino,
. cav. Pietro Rumor.
- 3 Sindaci effettivi
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. avv. Giovanni Mauro,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.
- 2 Sindaci supplenti
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. avv. Gaetano Martelletto.
Tutti i neoeletti dichiarano di accettare la carica.
Agosto
3, si riunisce l'ultima assemblea generale straordinaria
degli azionisti che approva:
- l'aumento del capitale sociale da Lire 30.000.000 a Lire 35.500.020,
mediante emissione di n. 275.001 nuove azioni categoria A
di nominali L. 20 cadauna
[…] ;
- la fusione per incorporazione nella banca di:
. Banca Cattolica di Udine (Udine)
[Cap. 4.000.020],
. Banca Cadorina (Pieve di Cadore)
[Cap. 1.000.000],
. Banca Cattolica Atestina (Este)
[Cap. 500.000],
- la modifica della denominazione della banca in: Banca
Cattolica del Veneto.
Banca Cattolica del Veneto
- Presidente: conte dr. comm. Alessandro
Zileri-Dal Verme
[(1863-1937), fratello dell'ex sindaco di Vicenza]
- Vice presidente: conte comm. Giovanni
Giusti del Giardino,
- Consiglieri:
. avv. cav. Clodio Beltrame Pomè,
. comm. Nicola
Bevilacqua,
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. cav. Arturo Miani,
. Adriano Navarotto (segretario).
. avv. Mario Petoello,
. cav. Pietro Rumor.
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.
- Sindaci supplenti:
. ?,
. ?.
- Probiviri:
. ?,
. ?,
. ?.
1930
Agosto
13, sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 compare,
sotto la data dell'11 agosto, il decreto ministeriale relativo
alla "dichiarazione di pubblico interesse" [R.D.L. 13
febbraio 1930] della fusione di alcune banche cattoliche del Veneto
nella Banca Cattolica Vicentina;
oltre alle citate sono presenti anche:
- Credito Veneto
(Padova),
- Banca Provinciale di Belluno,
- Banca Feltrina (Feltre),
- Credito Polesano (Rovigo),
- Banca della Venezia Giulia (Trieste),
- Banca popolare di Capodistria (Capodistria)
che tuttavia non vengono incorporate perché all'ultimo
momento il loro dissesto, controllato dalla Banca
d'Italia, le ha escluse dall'operazione.
Novembre
21, la Banca d'Italia,
tramite l'Istituto di liquidazioni,
concede un ulteriore prestito di 25 Mni di lire destinato a completare
il risanamento e a rafforzare la banca e gli istituti che in essa
si fonderanno;
22, al Consiglio sono tutti
presenti, tranne il presidente (all'estero) ed il conte
gen. Giorgio Emo Capodilista;
è presente anche l'on. Francesco
Mauro, Vice presidente dell'Istituto
Centrale di Credito, il quale invita a dimettersi i consiglieri
compromessi nella caduta del Credito
Veneto:
. comm. N.
Bevilacqua,
[presenta le dimissioni all'istante da consigliere e amministratore
delegato, richiedendo altresì quel compenso di liquidazione
di cui ritiene di avere diritto]
. conte comm. Giovanni Giusti del Giardino,
[accoglie l'invito senza discutere, anche se da poco tempo in
carica]
. cav. Arturo Miani,
. avv. Mario Petoello;
a questo punto i consiglieri Beltrame Pomè,
Cavazzana, Ferri,
Galuppo e Rumor
accettano le presentate dimissioni e constatato che:
- sono rimasti in carica sette consiglieri,
- che di questi sono presenti cinque, cioè i due terzi
prescritti dall'art. 33 dello Statuto sociale,
- che i sindaci sono tutti presenti,
ad unanimità deliberano insieme coi sindaci:
1) di surrogare i mancanti, limitando però la nomina a
tre posti;
2) di nominare come nominano ad amministratori della Banca
Cattolica del Veneto il sen. Luigi
Montresor, il conte Enrico
Matteo Passi e l'avv. Rogger,
questi ultimi rispettivamente Presidente e Vice presidente
della Banca Cattolica di S. Liberale.
Il consigliere comm. Giuseppe Cavazzana,
inoltre, propone e gli altri consiglieri approvano che il conte
Alessandro Zileri-Dal Verme
assente, sia sostituito nella carica di presidente dal sen. Luigi
Montresor e che il conte Enrico
Matteo Passi sia nominato vicepresidente.
I cinque consiglieri presenti più i due sindaci decidono
di costituire il nuovo Comitato direttivo nelle persone di Passi,
Beltrame Pomè, Rumor,
Rogger, Cavazzana.
L'on. Francesco Mauro propone
poi che al posto di N.
Bevilacqua sia nominato direttore della banca Secondo
Piovesan (nato ad Alessandria ma da genitori veneti).
28, si riunisce il nuovo Comitato
direttivo della banca:
. conte Enrico Matteo Passi
(già presidente della Banca Cattolica
di S. Liberale),
. avv. cav. Clodio Beltrame Pomè,
. comm. Giuseppe Cavazzana,
. cav. Pietro Rumor,
. avv. Guido Rogger (già
Vice presidente della Banca Cattolica
di S. Liberale).
. Secondo Piovesan (direttore
generale).
Assistono alla riunione l'on. Francesco
Mauro e il sindaco Vincenzo
Fontana.
Dicembre
1°, il Comitato direttivo prende atto di una lettera
di Adriano Navarotto (membro del
Consiglio di amministrazione del Credito
Veneto, travolto dal fallimento insieme a N.
Bevilacqua) nella quale si mette a disposizione del
consiglio stesso;
15, il Comitato direttivo,
diventando ancora più critica la situazione per l'intensificarsi
dei prelevamenti ad Udine e a Vicenza, decide che ogni richiesta
di oblazione e di beneficenza sarà rimandata…;
alla richiesta della locale Giunta Diocesana relativa a "versamento
per il concorso al finanziamento de «L'Avvenire d'Italia»
mediante acquisto di azioni" decide di rispondere negativamente;
la banca aiuterà invece questo e altri quotidiani e la
stampa cattolica in generale sotto forma di contributi di pubblicità
ed altre forme da studiare e senza impegni continuativi, ma per
brevi periodi e ben definiti;
22, prima relazione del direttore
generale Secondo Piovesan
sulle perdite "ormai consolidate e consolidande": perdita
secca Lire 104 Mni di lire.
[Alla fine, a seguito delle trattative con i commissari giudiziali,
le perdite saranno 125.301.000 lire.]
A questo punto egli ritiene indispensabile il concorso degli organi
centrali, auspice l'ICC,
per almeno 50 Mni di lire a fondo perduto, elevandoli a 60 Mni
in caso il Credito
Veneto non riconosca in conto deposito a garanzia 10
Mni di titoli di Stato già depositati dalla allora Banca
Cadorina di Pieve di Cadore. Per la rimanente porzione
di perdite si impone la susseguente riduzione del capitale sociale
dai 61 Mni annunciati a quanti risulteranno dopo la deduzione
delle restanti perdite.
29, a rinforzare la richiesta
dei 50 Mni di lire il presidente conte Enrico
Matteo Passi (presidente anche della Banca
Cattolica S. Liberale (Treviso)) avverte i consiglieri
che questa cifra richiesta a Roma è il minimo per il risanamento
della banca e che senza di essa non sarebbe possibile la fusione
[Banca Cattolica San Liberale e la Banca Cattolica del Veneto]
e il permanere suo e dei suoi colleghi nella Banca
Cattolica del Veneto.
Chiede quindi che ne sia informato il sen. Stefano
Cavazzoni il quale, alla sua domanda di prestito, intanto
si è già mosso.
Credito
Veneto
- Presidente: Nicola Bevilacqua
[pure Amm.re Del. della Banca Cattolica
Vicentina],
- Consiglieri:
. conte Alessandro Zileri Dal Verme,
. avv. cav. Clodio Pomè Beltrame,
. comm. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. Giovanni Giusti,
. cav. Pietro Rumor,
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. Giovanni Mauro,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.
- Sindaci supplenti:
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. Gaetano Martelletto.
1930
Dicembre
9-10, le prime voci sul dissesto nel "Veneto"
arrivano con la notizia dell'arresto a Vicenza (piantonato in
ospedale perché ammalato) di Nicola Bevilacqua, presidente della banca, e di Adriano
Navarotto;
30, Padova, fallimento.
Viene alla luce un dissesto di 122 Mni di lire «seminando
la rovina tra migliaia di piccoli risparmiatori e assestando all'economia
veneta e specie padovana uno dei colpi più duri subiti
nel quadro della drammatica crisi economica degli anni Trenta».
ASSS
(Amministrazione Speciale della Santa Sede)
1930, assieme allo IOR
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
IOR (Istituto Opere di Religione)
1930, assieme all'ASSS
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
Banco Ambrosiano
1930,
Banco di Roma per la Svizzera
1930,controllato dallo IOR;
Banca Unione
1930,
controllata dallo IOR;
Credito
Nazionale
1930,
in liquidazione da ottobre 1926;
Banca
Romana
1930,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla
Banca d'Italia; vedi salvataggio
nel 1914]
Banco
di Sicilia
1930,
Banco
di Napoli 1930,
diventato istituto di credito di diritto pubblico, è in possesso di
valuta aurea per una cifra enorme, mai posseduta finora da alcuna
banca nazionale;
presidio di stabilità, nonostante la crisi;
Banca
Agricola Commerciale del Mezzogiorno
1930, creata dal Banco di Napoli,
vi confluiranno tutte o quasi le piccole banche dell'area a seguito
del riassetto in atto quando Napoli contenderà a Milano
il primato di città più popolosa del paese;
Comit
(Banca commerciale italiana) - Presidente:
?
- Vicepresidente: Bernardino Nogara (?-?);
1930, al vicepresidente è stata affidata la gestione
dell'ASSS;
acquista dalla Banca Commerciale Triestina
il pacchetto azionario di controllo dei cantieri giuliani;
dicembre, E.
Conti diventa presidente della banca.
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto 1930,
Banco
di Roma
1930
- Presidente: principe Francesco
Boncompagni Ludovisi (9 feb 1923-?)
[ex deputato del Ppi passato al fascismo]
- Vice presidenti:
. sen. conte Giovanni Grosoli Pironi
(1917-?)
. dr. Giuseppe
Vicentini (9 feb 1923-?)
- Amm.re Del.: dr. Carlo Vitali
(9 feb 1923-?)
Il capitale sociale è costituito da 1.500.000 azioni:
- 425.000 presso il Credito Nazionale,
- 475.000, già del Credito Nazionale,
passate da poco nelle mani delle banche cattoliche federate;
[in pratica 900.000 azioni controllate direttamente o indirettamente
dal Credito Nazionale.]
- 400.000 in circolazione,
- 200.000 presso il Banco di S. Giorgio.
1930,
Banca
italiana di Sconto
1930, in liquidazione.
Credito Italiano
1930
entra in crisi in seguito alla "grande depressione";
Ottobre
sulla rivista «La vita italiana», viene riportato
il discorso: Il denaro degli altri di Mario
Alberti.
Novembre
sulla rivista «La vita italiana», viene pubblicato
un altro articolo (una continuazione di quello apparso nel mese
precedente) di Mario Alberti: Tipi
di Cagliostro; Le mistificazioni dell'homo oeconomicus Bru-Bru,
Rasputin, Mister Dunlop, Ezechiele.
Subito dopo, un comunicato di tre righe annuncia le dimissoni
del comm. Mario Alberti da:
- Comitato di controllo internazionale sull'Austria,
- presidenza della Banca Nazionale Albanese,
- vice presidenza della SVEA. [vedi
1924»
[Mario Alberti, nella rivista
«La vita italiana» nov 1930;
Ernesto Rossi, Padroni del vapore
e fascismo, G. Laterza e Figli SpA,
Bari 1966.]
Banco
Lariano
1930,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro) 1930,
dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale azionario; in
seguito alla crisi [perdite per circa 200 Mni] dovuta allo smantellamento
delle cooperative, operato dal fascismo, si ridimensiona sino a
diventare semplice istituto di credito di diritto pubblico, di proprietà
statale;
Banca
della Venezia Giulia
1930,
Trieste, dal 1921 si è fusa con la Banca
Cooperativa di Trieste e con il Consorzio
Fiumano di Credito e Risparmio di Fiume;
9-10 dicembre, le prime voci sul dissesto nel "Veneto"
arrivano con la notizia dell'arresto a Padova di Giuseppe
Fumagalli, sindaco effettivo della banca;
30 dicembre, Trieste, fallimento.
Banca Provinciale Lombarda
1930, Bergamo,
Banca Provinciale di
Belluno
1930, 30 dicembre, Belluno, fallimento.
Banca Feltrina
1930,
30 dicembre, Feltre, fallimento.
Credito Polesano
1930,
9-10 dicembre, le prime voci sul dissesto nel "Veneto"
arrivano con la notizia degli arresti: a Padova del presidente Carlo
Belloni, e a Rovigo del direttore Senofonte
Piccinini;
30 dicembre, Rovigo, fallimento.
Banca popolare di Capodistria
1930,
30 dicembre, Capodistria, fallimento.
Banca del Friuli
1930,
9-10 dicembre, le prime voci sul dissesto nel "Veneto"
arrivano con la notizia dell'arresto a Udine dell'avv. Mario
Petoello direttore della banca;
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1929»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1930,
Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza
1930,
Cassa
di Risparmio di Padova e Rovigo
1930,
Cassa di Risparmio di Milano
1930, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal 1866),
dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1930,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1930,
Cassa di Risparmio di Gorizia
1930, nel 1929 ha incorporato il Monte
di Pietà che ne e diventato la sezione dei pegni;
«segue 1931»
|
Banche
Popolari
|
1930 Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1924,
1930,
«segue
1930»
|
Casse Rurali
|
1930
Federazione Italiana
delle Casse Rurali
1930, «segue 1931»
|
|
Laureati
in Ingegneria
|
|
1930
|
Politecnico di Milano |
161
|
Politecnico di Torino |
132
|
Politecnici di Napoli, Roma e Padova |
137
|
Totale
|
430
|
-
|
La Lockheed
e il supermercato delle armi |
1930
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.
|
– Becker, Gary Stanley (Pottsville,
Pennsylvania 1930) economista statunitense, premio Nobel per
l'economia nel 1992
L'economia della discriminazione (1957)
Il capitale umano (1964)
Il capitale umano e la distribuzione del reddito: un approccio
analitico (1967)
La teoria economica (1971)
L'interpretazione economica del comportamento umano (1976)
Trattato sulla famiglia (1981).
– Smelser, Neil J. (Kahoka, Missouri
1930) sociologo statunitense, laureato in economia a Oxford (1954) e
in sociologia alla Harvard University, studiò
successivamente all'Istituto psicoanalitico di San Francisco, divenendo
poi docente di sociologia all'università di California a Berkeley;
membro di numerose associazioni di ricerche sociologiche;
Economia e società (1956, con T. Parsons)
Il mutamento sociale nella rivoluzione industriale (1959)
Teoria del comportamento collettivo (1962)
Sociologia della vita economica (1963, 1975)
Struttura sociale e mobilità nello sviluppo economico (1966, con
S.M. Lipset)
1969-73, direttore dell'Istituto per le relazioni internazionali;
La comparazione nelle scienze sociali (1976)
1980-81, di nuovo direttore dell'Istituto per le relazioni
internazionali;
Economia e società (1990)
Cambiamento sociale e modernità (1992).
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|
Italia
Confederazione Fascista dell'Industria Italiana
(ex Confindustria):
- presidente: A.S.
Benni.
Muore il Governatore della Banca d'Italia
Bonaldo Stringher.
Gennaio
Febbraio
26, la legge 26 febbraio 1930, n. 105,
riserva al
Consorzio Industrie Fiammiferi
anche la
«fabbricazione, l'importazione e la vendita,
pel consumo nell'interno del Regno, di apparecchi di accensione azionati
da pietrina focaia e che possono essere usati in sostituzione dei fiammiferi,
nonché la fabbricazione, l'importazione e la vendita per consumo
nell'interno del Regno di parti o pezzi di ricambio degli apparecchi suindicati».
Marzo
22, Roma, il Duce riceve l'ing. Burgo
e il comm. Battistoni per intrattenerli sul
grave problema della produzione della carta mediante l'impiego della paglia.
Aprile
1°, va in vigore in Italia l'abolizione delle cinte daziarie
e dei dazi interni comunali.
Giugno
4, con D.L. 4 giugno 1930, n. 692, il dazio sul grano
sale da L. 51 a L. 60,6 e quello sulle paste di frumento sale da L. 95,4
a L. 120,1.
27, con D.L. 27 giugno
1930, n. 858 vengono ancor più accresciuti i dazi sugli automezzi
e sulle parti staccate di automobili.
[Un'automobile tipica di importazione, che si potrebbe acquistare
all'estero a 16.000 lire, viene a costare, pagato il dazio, 38.000 lire.]
Luglio
18, il R.D.L. 18 luglio 1930, n. 1455, porta «un
primo elenco di industrie fondamentali per la difesa della nazione».
Ottobre
1°, all'inaugurazione del riformato Consiglio delle
corporazioni il Duce afferma: «Lo
Stato fascista è corporativo o non è fascista».
Dicembre
1°, B.
Mussolini riDuce di autorità del 12% lo stipendio degli
statali;
18, in un discorso al Senato,
B. Mussolini
addossa a don L.
Sturzo la responsabilità dei fallimenti delle banche
cattoliche, che hanno «vaporizzato un miliardo
della povera gente (o del risparmio nazionale)».
20, invece di insorgere
in difesa del sacerdote, il Vaticano conferma implicitamente l'accusa
con un lungo commento sull' «Osservatore Romano»;
25, don L.
Sturzo (fuoruscito a Londra) risponde all'accusa con una lettera
indirizzata a Francesco Luigi Ferrari (segretario
del Partito popolare all'estero), della quale ampi brani sono riportati
su «Le Soir» di Bruxelles del 3 gennaio 1931.
Dopo aver spiegato – contro le accuse del Duce e le interessate reticenze
dell'«Osservatore Romano» – quali erano stati i rapporti delle
banche cattolcihe con il Banco di Roma, egli
conclude: «In Italia tutti sanno quanto io
dico, ma chi può o osa parlare? Il solo che avrebbe potuto farlo
non soltanto non lo ha fatto ma, al contrario, ha confermato le accuse
contro il partito.
Est qui judicat.».
«segue 1931»
Ilva
[Società Ilva, alti forni e acciaierie d'Italia]
«segue da 1929»
1930, assorbe tutta una serie di società siderurgiche in difficoltà:
- Acciaierie Voltri (stabilimenti
di Oneglia, Voltri, Darfo e alcune miniere di manganese)
- Franchi-Gregorini (impianti metallurgici
di Lovere e Brescia e alcune miniere di ferro nelle zone di Brescia e
di Bergamo);
- Elba (ancora proprietaria dello
stabilimento di Portoferraio);
- Concessionaria delle miniere dell'Elba (a cui appartengono anche altre miniere in Toscana e Sardegna);
- Acciaierie della Venezia Giulia (Servola);
- Acciaierie Venete A.V.E. (Udine
e Marghera)
- Cementerie Litoranee (Bagnoli e
Portoferraio)
- Ligure Piemontese di Prodotti Refrattari (Bolzaneto).
Tali complessi vengono poi inseriti nella holding Finsider;
«segue 1946»
Terni
Terni-Società per l'industria e l'elettricità
«segue da 1922»
alla fine degli anni Venti la Terni, con 8000 addetti (esclusi i cantieri)
controlla il:
- 60% della siderurgia speciale nazionale,
- 70% della produzione di lamierini,
- 60% di calciocianamide,
- 30% delle ligniti,
- 20% di solfato ammonico
- 25% del tonnellaggio varato;
con la crisi degli anni Trenta passa sotto il controllo dell'IRI;
la società mantiene insieme al ramo siderurgico quello elettrico, mentre
la gestione cantieristica viene scorporata;
inquadrata nella Finsider, resta uno
dei punti di forza dell'industria pesante nazionale contribuendo alla
politica autarchica e di riarmo del fascismo;
«segue 1945»
SNIA Viscosa
(Società nazionale industrie applicazioni viscosa)
«segue da 1929»
1930, Riccardo Gualino (Biella 1879-Firenze
1964) è costretto a lasciare la presidenza della società;
«segue 1931»
Caproni
«segue da 1920»
1930, torna in auge grazie alle forniture di velivoli per l'impresa
coloniale in Abissinia;
«segue 1940»
Lancia
«segue da 1906»
1930, dopo la grande depressione nascono "Augusta" e "Aprilia";
«segue 1970»
S.A. Alfa Romeo
«segue da 1918»
1930, la Società anonima ing.
Nicola Romeo e C. prende questo nuovo nome dopo che il "Consorzio
sovvenzioni sui valori industriali" ha preso una partecipazione nella
società;
«segue 1933»
UNI
(Ente nazionale per l'unificazione nell'industria)
«segue
da 1921»
1930, con decreto n. 1107 del 18 luglio 1930 l'ente [ex Unim]
viene riconosciuto giuridicamente con la nuova denominazione e l'approvazione
del relativo statuto;
«segue 1946»
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