Papa
Pio XI
(1922-39)
1931, Vaticano, dal 1930 il cardinale E.
Pacelli [futuro Pio XII] è
segretario di stato.
Settembre
14, l'art. 20 del
Testo Unico per la finanza locale dispone che siano esenti dalle imposte
di consumo le bevande alcooliche acquistate da istituti di carità
per le distribuzioni gratuite ai ricoverati. Tale esenzione viene estesa
alle associazioni religiose e ai seminari per il vino che venga bevuto
dai frati e dai seminaristi.
Federal
Reserve
«segue
da 1929»
1931, dal "venerdì nero" dell'Ottobre 1929 sono fallite ben
4.305 banche.
Il perfetto meccanismo del "mercato" anziché riaggiustarsi
da solo, è naufragato.
In Europa, dove vige il sistema "a cambio aureo vincolato al dollaro"
la ripercussione negativa è inevitabile, e non solo…
La Germania, schiacciata dai debiti di guerra (nonostante pochi esperti
tra cui Keynes e W. Churchill avessero messo in guardia sull'effetto boomerang
dell'accanimento francese ed inglese nel trattato
di Versailles), sta ancora rimborsando gli "alleati" con
i soldi avuti a prestito dall'America: soldi non certo tenuti in cassaforte,
bensì impiegati, sia per la ricostruzione industriale, sia per pagare
i debiti suddetti.
Quindi parte dei crediti americani sono "spariti" in investimenti
a lungo termine.
A fronte della richiesta di rimborso frettoloso, i tedeschi non solo
devono interrompere bruscamente il processo così faticosamente intrapreso,
ma si trovano a restituire meno dollari di quanti ne voglia l'America.
Il panico e il crollo, che avrebbe potuto essere limitato agli Usa ,
sbarca così in Europa.
Non serve ad arginare il collasso nemmeno l'annuncio del presidente
Hoover di una "moratoria" sui
debiti tedeschi.
Il Reich per compensare il sistema vacillante decide di mantenere la
conversione in oro ed emette banconote; ma di oro non ce n'è più e la
massa di denaro non supportata dall'economia ormai al collasso, provoca
un'inflazione estrema, portando il prezzo dei beni primari alle stelle.
Se a questo si aggiunge che la sovrapproduzione degli anni precedenti
è stata distrutta per non far crollare i prezzi (vedasi esperienza americana!)
il marco si trova in una posizione ancora più assurda
rispetto al dollaro:
- Usa, manca il denaro per acquistare i beni, e la produzione
comunque si è fermata;
- Germania, mancano i beni e per di più c'è tanta moneta che
non vale niente. Il Reich dovrebbe inoltre produrre per vendere e per
convogliare i ricavi nelle casse degli "alleati" a saldo delle
riparazioni di guerra.
Caos completo.
«segue 1932»
Svizzera
1931,
3 giugno, la legge precisa lo status del franco: "L'unità monetaria
è il franco, equivalente a 9/31 di grammo (0,29032 grammi)
d'oro fino".
La Grande Depressione trova la Svizzera in condizioni ben migliori di
altri Paesi, ma provoca effetti anche dentro i suoi confini. Il blocco
dell'oro tentato da alcune nazioni occidentali per contrastare la svalutazione,
regge solo poco tempo.
Mobil
Oil
«segue da 1879»
1931,la
Vacuum Oil
si
fonde con la Standard Oil Co. of New York
(Socony) per integrare la produzione dei
lubrificanti con quella dei carburanti, dando vita alla Socony
Vacuum;
«segue
1955»
|
Mercato finanziario
internazionale
|
1931
11 maggio, crolla la maggiore banca austriaca, l'Oesterreichische
Credit Anstalt;
luglio, fallisce la tedesca Danat
Bank e a fine mese tutte le banche germaniche, ad eccezione
della Reichsbank, chiudono gli sportelli.
L'Inghilterra
abbandona la parità aurea della sterlina.
|
Banche
|
Banca
d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]
- Governatore:
. B.
Stringher (1928 - dic 1930)
. V.
Azzolini (1931 10 gen - 1° ago 1944)
- Direttore generale:
. V.
Azzolini (1928 - gen 1931)
.
1931
-
|
|
(milioni
di lire)
|
1931-32
|
Sovvenzioni elargite alle banche |
2.590
|
Accresciuti i suoi mezzi con nuovi
provvedimenti statali, l'Istituto
di Liquidazione procede a una serie di interventi
a favore di banche grandi, medie e piccole.
Da parte loro le grandi banche, ormai in lotta per la sopravvivenza,
tentano di alleggerire la propria situazione:
- alla Società finanziaria industriale italiana (Sofindit)
sono trasferite le partecipazioni industriali della Banca
commerciale [gravata di circa 4 Mdi di immobilizzi, a
fronte di un patrimonio di soli 1300 Mni];
- alla Società finanziaria italiana (SFI)
quelle del Credito
Italiano, mentre sparisce la Banca
Nazionale di Credito, assorbita da quest'ultimo.
Questa politica tuttavia inaridisce le fonti di credito a cui finora
hanno attinto le industrie, e specialmente quelle che dalle banche
sono controllate, aggravando ulteriormente il loro stato.
[Dal 1922 al 1930, la perdita complessiva dello Stato
per i salvataggi bancari è stata calcolata ufficialmente
in 5 Miliardi di lire (400 Mdi del 1966). Verranno
poi i crolli e gli interventi causati dal terremoto della "grande
crisi".
I quattrini dei contribuenti regalati alle banche, ed indirettamente
alle grandi industrie, per sollevare da ogni responsabilità
penale e civile i bancarottieri, incoraggiano gli amministratori
ad investire i fondi loro affidati dai depositanti e dagli azionisti
in operazioni speculative sempre più azzardate; se tali operazioni:
- si concludono favorevolmente, i profitti sono in gran parte degli
amministratori, perché ottenuti da imprese private;
- se vanno male, le perdite vengono distribuite su tutta la collettività,
perché non è possibile non riconoscere che le grandi
banche sono istituti d'interesse nazionale, né si possono
lasciar fallire imprese che occupano migliaia di operai, le quali
trascinerebbero nella loro rovina centinaia di aziende fornitrici.
Questa politica sarà ripresa in pieno, dopo la II
guerra mondiale, dai governi democristiani… e [Ndr:
anche più in là nel tempo, nel XXI secolo, dopo la
crisi epocale del 2008 e ancora in atto al momento di questo scritto
(dic 2013).]
Gli interventi di maggiore importanza sono gli interventi a favore
del Banco
di Roma e della Banca
Italiana di Sconto.
Ernesto Rossi, Padroni del vapore e
fascismo, G. Laterza e Figli SpA, Bari
1966.]
|
|
«segue da 1930»
IMI
(Istituto mobiliare italiano)
1931, 13 novembre, viene istituito questo
ente di diritto pubblico con gestione autonoma [elaborato da A.
BeneDuce» per la concessione di finanziamenti a medio
e lungo termine al settore industriale mediante la raccolta di
risparmio anch'esso a medio e lungo termine; dopo il 1929 infatti
una grave crisi di liquidità ha colpito le banche italiane impegnate
in forti immobilizzazioni di finanziamenti alle imprese e in partecipazioni
azionarie;
al capitale sociale dell' IMI (500
Mni) partecipano:
- Cassa depositi e prestiti,
- istituti previdenziali,
- compagnie di assicurazione,
- casse di risparmio,
- aziende di credito,
- società finanziarie;
si finanzia perlopiù con l'emissione di obbligazioni (durata massima
20 anni) collocate sia all'interno che all'estero;
Presidente: Teodoro
Mayer (1931
- 14 mar 1936).
Nel discorso di insediamento, alla presenza di Benito
Mussolini, il presidente triestino enuncia chiaramente l'intendimento
di non impegnare l'Istituto in operazioni di finanza straordianria,
quali sono quelle di salvataggio di aziende e banche, ma di intervenire
solo nei confronti di imprese con situazioni patrimoniali ed economiche
sostenibili.
L'Istituto nasce sano e vitale; l'organizzazione del personale è
leggera, risultando i dipendenti meno di venti.
«segue 1932»
Federazione
Bancaria Italiana
1931, Vicenza,
Istituto Centrale di Credito
(ICC)
1931,
Istituto
di San Paolo di Torino - Beneficienza e Credito
Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi di
Bernezzo (1928-?), senatore del Regno.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Alessandro Baccaglini (1928-?)
1931,rileva dall'Istituto
di Liquidazione214 filiali della fallita Banca
Agricola Italiana; di queste, oltre cento sono chiuse per
opportunità economiche e organizzative, le altre centosei
no;
così l'Istituto, che nella sua politica di sviluppo è
avvantaggiato dal fatto di non dover distribuire gli utili non avendo
azionisti, si trova a disporre di dieci agenzie in Torino più
centodieci filiali diffuse nel resto del Piemonte, in Liguria e
nel Pavese;
Consorzio delle Banche cattoliche
1931,
Banca Cattolica del Veneto
- Presidente: prof. sen. Luigi
Montresor [1930 nov-set 1945],
- Vice presidente: conte dr. comm. Enrico
Matteo Passi [1930 nov-set 1945],
- Consiglieri:
. avv. cav. Clodio Beltrame Pomè,
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana
[1930 giu-set 1945],
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. avv. cav. uff. Guido Rogger [1930
nov-set 1945],
. cav. Pietro Rumor.
- Sindaci effettivi:
. Vincenzo Fontana,
. Giuseppe Gavazzo,
. Sergio Zanarotti.
- Sindaci supplenti:
. ?,
. ?.
- Probiviri:
. ?,
. ?,
. ?.
- Dir. gen.: Secondo Piovesan.
1931
Gennaio
5, il sen. Stefano Cavazzoni
scrive a Bonaldo Stringher chiedendo
al Governo e alla Banca d'Italia
un ultimo prestito per la somma di 15 Mni di lire, in modo da
formare coi 50 e con i 25 precedenti consentiti una somma complessiva
di 90 Mni di lire; l'ICC
assume formale impegno di restituire 40 Mni di lire in 10 annualità,
a scalare, dal 21 dicembre 1936 al 31 dicembre 1945; la banca
dovrà restituire gli altri 50 Mni in contanti o con azioni
della stessa banca;
31, si riunisce
l'assemblea straordinaria della Banca Cattolica
S. Liberale (Treviso) che approva la fusione con
la Banca Cattolica del Veneto;
Febbraio
8, Vicenza, via S. Corona, nella sede sociale
si riunisce l'assemblea generale ordinaria e straordinaria degli
azionisti della banca che sanziona la travagliata fusione e cioè
l'incorporazione nella Banca Cattolica del
Veneto di:
. Banca Cattolica S. Liberale (Treviso),
. Banca Provinciale di Belluno ,
. Banca Feltrina (Feltre).
Fra gli azionisti si conta il sen. Stefano
Cavazzoni, presidente dell'ICC
con 1.169.571 azioni, gli altri azionisti sono presenti con una
media di 100 azioni a testa: tutti assieme contano 1.270.476 azioni.
E muta nuovamente il Consiglio di amministrazione:
- Presidente: prof. sen. Luigi
Montresor,
- Vice presidente: conte dr. comm. Enrico
Matteo Passi,
- 9 Consiglieri:
. conte dr. comm. Francesco Agosti,
. ing. cav. Raffaello Bettazzi,
. avv. prof. comm. Giovanni Battista Biavaschi,
. cav. Ernesto Cappelletti,
. avv. comm. rag. Giuseppe Cavazzana,
. conte avv. Giustino Di Valmarana,
. ing. Ettore Galuppo,
. dr. Enzo Guarnieri,
. avv. Guido Rogger.
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Amedeo Gallina,
. avv. Gaetano Martelletto,
. rag. cav. Cesare Orsenigo.
- Sindaci supplenti:
. ing. Sergio Zanarotti,
. rag. Ezio Zanghellini.
L'art. 39 dello Statuto sociale prevede che il Consiglio
di Amministrazione nomini annualmente dopo l'assemblea generale
un Comitato Direttivo composto da tre a cinque membri
scelti nel proprio seno determinandone la facoltà e il
funzionamento.
- Dir. gen.: Secondo Piovesan
[1930 nov-set 1945]
Marzo
30, il Consiglio direttivo, data la gravità
delle responsabilità di N.
Bevilacqua nella caduta del Credito
Veneto, ritiene necessaria la liquidazione di ogni
e qualunque rapporto con lui e prende le seguenti decisioni nei
suo confronti:
- nessuna indennità di liquidazione,
- pagamento della Cassa di Previdenza al Credito
Veneto (come contributo alle perdite di quell'Istituto),
- abbandono da parte della banca della causa civile riguardante
le responsabilità per le note partite di consolidato per
Lire 500.000 nominali,
- rinuncia da parte sua di ogni suo credito verso l'Unione
Economica delle Tre Venezie,
- rinuncia da parte della banca del rimborso del sospeso di cassa
di lire 35.000 giacente a suo nome,
- immediato sgombero dell'appartamento da lui tuttora occupato
nello stabile di proprietà della banca.
Giugno
Milano, nello studio dell'avv. Luigi Colombo
si tiene una riunione fra il Vice presidente dell'ICC,
Francesco Mauro, il conte Passi,
l'avv. Rogger e Secondo
Piovesan, nonché separatamente con:
. avv. Dante Baldo, commissario giudiziale
del Credito Polesano,
. avv. G. Stoppato, commissario giudiziale
del Credito Veneto,
. avv. Asquino, commissario giudiziale
della Banca della Venezia Giulia,
i quali raggiungono una serie di accordi, poi approvati dalla
Banca d'Italia:
- Credito Veneto: è
accettata la proposta di garantire il concordato sulla base del
40% dei crediti chirografari da effettuarsi in contanti nella
misura del 25%, ed in azioni della Banca
Cattolica del Veneto postergate quanto al capitale e quanto
al dividendo sino al 5% nella misura del residuo 15%.
Naturalmente tutto non sarebbe possibile prima che dalla Banca
d'Italia o da altro ente a ciò debitamente autorizzato
non si sia proceduto all'acquisto delle azioni dell'ICC
di proprietà della Banca Cattolica
del Veneto.
ASSS
(Amministrazione Speciale della Santa Sede)
1931,
assieme allo IOR
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
IOR (Istituto Opere di Religione)
1931, assieme all'ASSS
è l'altra grande cassaforte delle partecipazioni azionarie
vaticane.
Banco Ambrosiano
1931,
Banco di Roma per la Svizzera
1931,controllato dallo IOR;
Banca Unione
1931,controllata dallo IOR;
Credito
Nazionale
1931,
in liquidazione da ottobre 1926;
Banca
Romana
1931,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla
Banca d'Italia; vedi salvataggio
nel 1914]
Banco
di Sicilia
1931,
Banco
di Napoli
1931,diventato istituto di credito di diritto
pubblico, è in possesso di valuta aurea per una cifra enorme,
mai posseduta finora da alcuna banca nazionale;
presidio di stabilità, nonostante la crisi;
Banca
Agricola Commerciale del Mezzogiorno
1931, creata dal Banco di Napoli,
vi confluiranno tutte o quasi le piccole banche dell'area a seguito
del riassetto in atto quando Napoli contenderà a Milano il
primato di città più popolosa del paese;
Comit
(Banca commerciale italiana) - Presidente: Ettore
Conti (1930 dic - ?)
- Vicepresidente: Bernardino
Nogara (?-?);
1931
al vicepresidente è stata affidata, nel 1929, la gestione
dell'ASSS;
Comofin
(Consorzio
Mobiliare Finanziario)
|
Gradualmente, a partire dal
1920, la Comofin
ha aumentato il suo capitale fino a raggiungere i 630 Mni
di lire, ma le "azioni Comit"
che tiene nel suo portafoglio sommano a circa 1.000.000 sul
1.400.000 che costituiscono il capitale sociale della Comit.
Comofin è dunque il vero
padrone della stessa Comit,
mentre, purtroppo, anche buona parte delle azioni della Comofin
sono possedute da Enti finanziati ancora dalla Comit.
Con questo sistema è la Comit
che è la proprietaria di se stessa e il suo capitale
diventa fittizio.
Situazione, oltre che equivoca sul piano economico, addirittura
illegale, in quanto contraria al divieto che l'art. 144 Codice
di Commercio pone all'acquisto di azioni proprie da parte
delle anonime.
|
Banca Toscana di Anticipazione e Sconto
1931,
Banco
di Roma
- Presidente: ? (1924-?)
- Vice-Presidente: Francesco Boncompagni
Ludovisi (9 feb 1923-?)
[ex deputato del Ppi passato al fascismo]
- Amm.re Del.: ? (1924-?)
Il capitale sociale è costituito da 1.500.000 azioni:
- 425.000 presso il Credito Nazionale,
- 475.000, già del Credito Nazionale,
passate da poco nelle mani delle banche cattoliche federate;
[in pratica 900.000 azioni controllate direttamente o indirettamente
dal Credito Nazionale.]
- 400.000 in circolazione,
- 200.000 presso il Banco di S. Giorgio.
1931,
Banca
italiana di Sconto
1931, in liquidazione.
Credito Italiano
1931
entrato in crisi in seguito alla "grande depressione";
Scalata al Credito
Italiano |
Un gruppo finanziario
formato da Giovanni Agnelli,
esponente della FIAT, e da
Riccardo Gualino, che
accentra una estesa attività speculativa e borsistica
e già sta facendo i primi passi nell'industria delle
sete artificiali, tentano la scalata alla banca.
Il tentativo fallisce e le azioni acquistate dal gruppo
Agnelli-Gualino vengono cedute
ad una Compagnia Nazionale Finanziaria,
costituita dal Credito Italiano
con capitali da esso controllati.
[Vicende analoghe a quelle [vedi sopra] tra Comofin
e Comit
che creano una situazione contraria al divieto che l'art.
144 Codice di Commercio pone all'acquisto di azioni proprie
da parte delle anonime.]
|
Banco
Lariano
1931,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro)
1931, dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo capitale
azionario; in seguito alla crisi [perdite per circa 200 Mni] dovuta
allo smantellamento delle cooperative, operato dal fascismo, si
ridimensiona sino a diventare semplice istituto di credito di diritto
pubblico, di proprietà statale;
Banca Provinciale Lombarda
1931, Bergamo,
Banca del Friuli
1931,
Udine, nel dicembre scorso è stato arrestato l'avv. Mario
Petoello direttore della banca;
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1930»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1931,
Cassa di Risparmio di Verona e Vicenza
1931,
Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
1931,
Cassa di Risparmio di Milano
1931, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal 1866),
dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1931,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1931,
Cassa di Risparmio di Gorizia
1931, nel 1929 ha incorporato il Monte
di Pietà che ne e diventato la sezione dei pegni;
«segue 1932»
|
Banche
Popolari
|
1931 Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1924,
1931,
«segue
1932»
|
Casse Rurali
|
1931
Federazione Italiana
delle Casse Rurali
1931,
«segue 1932»
|
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La Lockheed
e il supermercato delle armi |
1931
Nel 1929 la Lockheed Aircraft Corporation
si è fusa con la Detroit Aircraft
Corporation.
Dopo la Grande Crisi, la società Detroit
Aircraft Corporation fallisce e con essa la Lockheed
Aircraft Corporation.
Allan Lockheed, dopo essersi
impegnato in altre avventure con società di costruzioni
aeronautiche, decide di vendere una parte dei terreni attorno
a Burbank.
La Grumman, fondata da Le
Roy Grumman, costruisce il suo primo aereo navale,
un piccolo caccia biplano. Da questo momento si svilupperà
mantenendo stretti rapporti con la marina militare degli Stati
Unti, non orientandosi molto verso il mercato estero.
«segue 1932»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
La Lockheed
e il supermercato delle armi |
1931
1931, dopo la grande crisi la società di Detroit fallisce
e con essa la Lockheed.
Allan
Lockheed, dopo essersi mpegnato in altre avventure
con società di costruzioni aeronautiche, decide di vendere
una parte dei terreni attorno a Burbank;
La
Grumman, fondata da Le
Roy Grumman, costruisce il suo primo aereo navale,
un piccolo caccia biplano. Da questo momento si svilupperà
mantenendo stretti rapporti con la marina militare degli Stati
Unti, non orientandosi molto verso il mercato estero.
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977.
|
|
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«segue da 1930»
1931
Marzo
31, viene chiusa le tranvia per Valdobbiadene
facente capo
a Montebelluna;
Giugno
1°, viene chiusa le tranvia
per Asolo facente capo
a Montebelluna;
Ottobre
28, viene aperta la Piove di Sacco-Mestre
che completa il percorso ferroviario tra Venezia e il
Polesine;
«segue 1932»
|
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– Amin, Samir (Il
Cairo 1931) economista egiziano, di ispirazione marxista
L'accumulazione su scala mondiale (1970)
Lo sviluppo ineguale (1973)
Classe e nazione (1980).
– Debreu, Gerard (Calais 1931) economista
francese, premio Nobel per l'economia nel 1983.
– Pesenti, Giampiero (Milano
1931) industriale itlaiano;
[Figlio di Carlo.]
amministratore delegato della Italcementi
e amministratore delegato e presidente dell'Italmobiliare;
vicepresidente della Italcalcestruzzi e vicepresidente
della Franco Tosi;
1990-95, presidente della Gemina;
1992-95, vicepresidente della Confindustria.
– Rossi, Guido (Milano 1931) studioso
italiano di diritto commerciale e fallimentare; dopo gli studi a Pavia
e alla Harvard University, ha insegnato diritto
commerciale nelle università di Trieste, Venezia, Pavia e Milano;
presiede a Milano la "Società del quartetto";
Utile di bilancio, riserve e dividendi (1957)
Persona giuridica, proprietà e rischi d'impresa (1967)
1981-82, presidente della CONSOB,
predica sempre la "trasparenza" nelle operazioni borsistiche; direttore
di «Banca, borsa e titoli di credito» e di «Rivista delle società»; dopo
le sue dimissioni gli subentra Vincenzo Milazzo;
Trasparenza e vergogna, le società e la Borsa (1982)
La scalata del mercato. La Borsa e i valori mobiliari (1986)
1987-92, senatore nelle liste del PCI, passa poi al PDS;
1993-95, si occupa della Montedison
e del risanamento del gruppo Ferfin dopo
la morte di R. Gardini;
1997, presidente della STET che ha
incorporato la Telecom Italia.
Torna su
|
Italia
Popolazione |
40.931.000 |
Attiva |
44,4% |
Agricoltura |
51,7% |
Industria |
26,3% |
Servizi |
22,0% |
Analfabeti
(oltre i 6 anni) |
20,9% |
Confederazione Fascista dell'Industria Italiana (ex Confindustria):
- presidente: A.S.
Benni.
Gennaio
-
Febbraio
-
Marzo
8, Francia, Italia e Cecoslovacchia protestano duramente
contro l'accordo doganale austro-tedesco. La questione viene demandata
alla corte internazionale dell'Aia;
10,
il re, motu proprio, nomina commendatore dell'Ordine dei SS. Maurizio
e Lazzaro Carlo Feltrinelli, presidente del
Consigilio di amministrazione del Credito Italiano
e della Federazione Nazionale Fascista delle industrie del legno.
Aprile
6, il ministro delle corporazioni Giuseppe
Bottai, compie la riforma dei Consigli provinciali dell'economia
che si chiameranno d'ora in poi Consigli provinciali dell'economia
corporativa con diversa composizione e nuove attribuzioni, assicurando
in tal modo la rappresentanza dei lavoratori intellettuali e manuali in
numero uguale a quello dei datori di lavoro. Viene pertanto soppressa
la "sezione del lavoro".
18, Milano, l'on. Giovanni
Giuriati accusa Pio XI di ingratitudine
ricordandogli che «il Concordato era stato
stipulato dalla Santa Sede col regime totalitario fascista e con lo Stato
corporativo fascista».
Maggio
-
Giugno
-
Luglio
-
Agosto
-
Settembre
2, a soli due mesi e mezzo dalla clamorosa dichiarazione
di guerra aperta dall'enciclica Non abbiamo bisogno, il contrasto
tra il governo fascista e la Santa Sede viene composto col reciproco riconoscimento
dell'interesse a riprendere l'alleanza del manganello con l'aspersorio;
24, con D.L. 24 settembre
1931, n. 1187, i prodotti esteri, per i quali non è stabilito
un trattamento di favore nei trattati internazionali, sono assoggettati
ad un dazio supplementare ad valorem del 15%.
Ottobre
-
Novembre
-
Dicembre
-
«segue 1932»
Agip
(Azienda generale italiana petroli)
«segue da 1928»
1931
- presidente: Ettore Conti (1926-?).
Novembre
6, un'informativa segreta redatta da un ufficiale dell'intelligence
dell'Aeronautica militare britannica in Iraq è inviata a Londra:
«Non vi è alcun dubbio che il governo
italiano sta dimostrando un forte interesse non solo verso le risorse
petrolifere di Sulaimani e di Mossul, ma anche verso alcuni siti in Turchia
e in Persia».
Così prosegue il documento:
«Dal momento che gli italiani provano invidia
nei confronti dei francesi – i quali, secondo Daoud
Beg [al] Haidari, hanno incrementato
la loro partecipazione al BODC
fino al 18% –, essi sono ora ansiosi di ottenere dal loro consolato a
Baghdad tutte le informazioni in merito alla possibilità di assistere
un gruppo industriale italiano (il suo nome non è ancora stato
divulgato, ma il signor Pirelli, il noto
industriale degli pneumnatici, sembra essere molto interessato alle attività
di questo gruppo).
L'obiettivo degli italiani consiste nel concludere un accordo con Naftadij
Zadas, con Shaikh Mahmoud e con i
loro fratelli e sorelle, nel caso questi ultimi decidano di concedere
al gruppo industriale italiano le loro "proprietà petrolifere".
Secondo il governo italiano, "non verrà mai meno" il
diritto dei sopra menzionati signori di concedere le loro "proprietà
petrolifere" alle imprese di loro scelta.»
L'ufficiale avverte inoltre Londra che le autorità di Roma sono
molto ben informate sui siti ricchi di petrolio in Iraq (in modo particolare
nella regione settentrionale) e in Persia, dove stanno già brigando
per ottenere l'autorizzazione a sondare alcune zone lungo la costa; e
che molte delle loro informazioni provengono direttamente dai "rapporti
dell'Ammiragliato britannico".
L'inquietudine britannica è rafforzata dalle nuove trattative avviate
proprio quest'anno tra Roma e Mosca per ua maxifornitura di petrolio sovietico,
a prezzi assai più vantaggiosi di quelli imposti dalle compagnie
angloamericane, che consentirebbe all'Italia una minor dipendenza, oltre
a un indubbio vantaggio economico.
«segue 1932»
SIP
(Società Idroelettrica Piemonte)
«segue 1929»
1931, si stacca dal gruppo Italgas,
nel tentativo di sottrarsi al disastro che ha travolto il gruppo stesso
(insieme con la collegata Acna);
«segue 1933»
Acna
«segue da 1929»
1931, viene ricostituita come Azienda colori
nazionali e affini dopo che una buona parte della sua eredità
è stata raccolta dalla Montecatini.
SNIA Viscosa
(Società nazionale industrie applicazioni viscosa)
«segue
da 1930»
1931, la presidenza della società viene assunta da Franco
Marinotti;
«segue 1934»
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