Papa Pio XI
(1922-39)
Unione Sovietica
1928, ha inizio il primo piano quinquennale sovietico (1928-32);
l'agricoltura sovietica, fino ad oggi basata quasi totalmente sulla piccola
azienda privata contadina, viene collettivizzata dai dirigenti del PCUS
con metodi violenti e a tempi accelerati;
nasce quindi un'istituzione agraria, tipicamente russa, il kolchoz
(dall'espressione russa kolliektivnoe chozjajstvo =azienda collettiva):
giuridicamente una cooperativa volontaria di contadini che ha in proprietà
i mezzi di produzione per coltivare la terra; quest'ultima, di proprietà
dello stato, viene messa a disposizione del kolchoz perpetuamente e gratuitamente;
in pratica:
– stretti controlli del partito sulla nomina (formalmente elettiva) del
consiglio d'amministrazione e del direttore del kolchoz (fino al 1958
anche lo stato controlla l'attività dei kolchoz attraverso le "stazioni
delle macchine e dei trattori" costituite nel 1933 con il compito
di affittare specialisti e macchinario agricolo ai kolchoz);
– pianificazione da parte degli organi centrali di tutte le più importanti
decisioni del kolchoz;
– consegne obbligatorie allo stato a prezzi molto inferiori a quelli praticati
per le consegne libere allo stato o ottenibili sul mercato kolchoziano;
– tolleranza della piccola proprietà privata dei kolchoziani, che gioca
un ruolo importante nel garantirne la sopravvivenza; la remunerazione
del lavoro fatto nel kolchoz si basa sul numero di trudodni (un
trudodien' è una giornata lavorativa, non necessariamente reale)
forniti dal kolchoziano e sulle risorse che rimangono al kolchoz "dopo"
le consegne obbligatorie allo stato;
– assenza di sicurezza sociale e povertà di servizi sociali in genere.
«segue 1958»
BODC
(British Oil Development Company)
1928, un gruppo di finanzieri privati inglesi che gravitano attorno a
W. Churchill
fondano questa società destinata a gestire l'estrazione petrolifera
mediorientale coinvolgendo altre compagnie europee. Tra queste figura,
ovviamente, anche l'Agip.
«segue 1932» |
Crisi dell'economia italiana determinata dalla
rivalutazione della Lira.
Banche
|
Banca
d'Italia
[dal maggio 1926 è l'unico istituto di emissione]
- Governatore: B.
Stringher (1928 - dic 1930)
- Direttore generale:
. B.
Stringher (1900 nov - 1928)
. V.
Azzolini (1928 - gen 1931)
1928
-
|
-
|
|
«segue da 1927»
Prosegue l'attività dell'Istituto
di Liquidazione.
Federazione
Bancaria Italiana
1928, Vicenza, nella villa del conte Alessandro
Zileri-Dal Verme, si riunisce
la commissione composta da:
. Angelo Pancino,
. Nicola Bevilacqua,
. prof. Emilio Punturieri,
che elabora un piano di lavoro da cui dovrebbe scaturire la proposta
di costituzione dell'Istituto Centrale
di Credito con un capitale iniziale di 50 Mni di lire;
inizia così l'azione di "spopolarizzazione" della
banche cattoliche tendente per altro ad attrarre nell'orbita del
regime i dirigenti delle banche cattoliche
[questo secondo Paolo Mattei Gentili,
ex popolare, uno dei fondatori del Credito
Nazionale Italiano, insieme con Giovanni
Grosoli, Stefano Cavazzoni e
Francesco Mauro, favorevole alla politica
di B.
Mussolini, nonché sottosegretario al ministero
della Giustizia.]
la suddetta "spopolarizzazione" delle banche cattoliche
è stata preceduta a quella dei quadri dell'Azione cattolica
che avevano assunto cariche nel Ppi; d'altra parte era da
tempo in atto un capovolgimento psicologico fra i cattolici (secondo
Giacomo Maria Longinotti, presidente
della Giunta diocesana di Brescia): i popolari sono divenuti "molesti
e pericolosi" per le autorità diocesane; l'imputazione
più o meno esplicità è di "traviamento
della gioventù dalle feconde e virtuose opere dell'azione
spirituale";.
È il prof. Emilio Punturieri
a redigere per il governatore della Banca
d'Italia Bonaldo Stringher il
rapporto sulla situazione delle banche cattoliche e sui provvedimenti
da adottarsi per superare la crisi.
Quando la fase dei grandi fallimenti bancari sembra ormai chiusa,
grazie anche alle leggi del 1926, giunge l'ennesimo allarme proprio
dalle banche cattoliche depositarie di una cospicua quantità
di risparmi di orgine rurale; i guai sono cominciati con gli investimenti
speculativi e tra le banche che registrano perdite più pesanti
sono presenti:
- Società Bancaria Marchigiana,
- Piccolo Credito (Cuneo),
- Piccolo Credito (Ferrara)
[una delle situazioni più gravi, oltre al capitale ha già
perso il 50% dei depositi],
- Credito Toscano (Firenze),
- Banco di S. Giorgio (Milano)
- Credito Meridionale (Napoli),
- Credito
Veneto
(Padova)
[dove si sono concentrate le maggiori aspettative nel dopoguerra],
- Cassa Centrale Cattolica (Parma),
- Banca Cattolica Sant'Antonino (Piacenza),
- Credito Polesano (Rovigo),
- Banca di Venezia Giulia (Trieste),
- Banca Cattolca (Udine),
- Banco di Torino,
- Credito Valdostano,
- altre…
Il
governatore della Banca d'Italia solleva
la questione che, poiché i 50 Mni di lire necessari per la
costituzione dell'Istituto Centrale di Credito
dovrebbero essere forniti dalle stesse consociate, si finirebbe
con l'aggiungere nuovi anelli alla lunga catena di dissesti; è
qundi del parere che non si debba autorizzare tale operazione. Ciò
nonostante il prof. Emilio Punturieri
alla fine riesce a spuntarla e ad ottenere l'autorizzazione prevista.
Istituto Centrale di Credito
(ICC)
Dicembre
20, l' «Agenzia Stefani» diffonde
alla stampa il seguente comunicato:
«Con la preventiva autorizzazione
del Ministero delle Finanze è stato oggi costituito l'Istituto
Centrale di Credito, organo federale delle Banche Cattoliche Italiane,
col capitale iniziale di lire 50 milioni, dei quali sono stati
versati subito i tre decimi.
Il detto istituto ha lo scopo di coordianre e controllare l'attività
delle varie banche associate, pur conservando ad esse la rispettiva
autonomia e le particolari caratteristiche.
A presiedere l'istituto è stato chiamato il comm. Nicola
Bevilacqua della Banca Cattolica Vicentina».
Consiglio di amministrazione
- Presidente: comm. Nicola Bevilacqua,
- Consiglieri:
. Angelo Pancino,
. prof. Emilio Punturieri,
. Gioacchino Gioia,
. Tito Fraschetti,
. Giuseppe Briuccia,
. Alessandro Gedda,
. Virginio Bontadini,
. Carlo De Lorenzi,
- Collegio sindacale:
. Francesco Silva,
. Giuseppe Casoli,
. Giulio Berni,
- Sindaci supplenti:
. Mauro De Gennaro,
. Carlo Milani.
[Dopo la guerra, nel suo promemoria datato 1946, l'ex senatore
Stefano Cavazzoni dichiarerà:
- di aver sempre resistito a tentativi di gerarchi locali per
fare escludere amministratori e funzionari, perché cattolici
organizzati e praticanti e non iscrittti al Partito fascista;
- di essersi sempre opposto ai vari tentativi di arrembaggio fatti
da gruppi di speculatori, in stretto contatto con alti gerarchi,
per impossessarsi dell'istituto e quindi dei pacchetti di maggioranza
delle tre banche poi risanate;
racconterà inoltre che al momento di accettare il nobile
ma ingrato incarico, solo su pressione delle gerarchie cattoliche,
parecchie banche cattoliche versavano in uno stato critico, fallimentare:
- capitali azionari scomparsi,
- depositi garantiti solo in parte e in gran parte ingoiati;
- amministratori quasi tutti esponenti di parte cattolica, sacerdoti
ed enti religiosi immischiati e compromessi…]
Credito
Nazionale
1928,
in liquidazione da ottobre 1926;
Banca
Romana
1928,
[nel 1894 le passività della banca sono state assunte dalla
Banca d'Italia; vedi salvataggio
nel 1914]
Banco
di Sicilia
1928,
Banco
di Napoli
1928,diventato istituto di credito di diritto
pubblico, è in possesso di valuta aurea per una cifra enorme,
mai posseduta finora da alcuna banca nazionale;
Compagnia
della Fede Cattolica
(o di San Paolo) Presidente:
. gen. Demetrio Asinari dei Marchesi di
Bernezzo (senatore del Regno), dal 1928.
Direttore generale:
. gr. uff. dott. Alessandro Baccaglini,
dal 1928.
1928, Torino, con l'entrata in vigore del nuovo statuto e
la divisione del Monte di Pietà
(derivato dalla Compagnia della
Fede Cattolica) in Sezione Creditizia e Sezione Pegno l'Istituto
delle Opere Pie di San Paolo assume la nuova denominazione
di Istituto
di San Paolo di Torino - Beneficienza e Credito;
con tre agenzie in città e altrettante fuori (Ivrea, Novara
e Savona), viene autorizzato ad allargare la sua rete di filiali
con aperture ad Aosta, Biella e Mondovì;
Consorzio delle Banche cattoliche 1928,
Banca
Cattolica Vicentina
- Presidente: conte Alessandro
Zileri-Dal Verme]
[(1863-1937), fratello dell'ex sindaco di
Vicenza]
- Vice presidente: ing. Pietro Sinigaglia,
- 7 Consiglieri: . Ernesto Azzalin,
. Enrico Marangoni,
. Leonardo Pagello,
. Pietro Rumor,
. don Giuseppe Stocchiero,
. don Vincenzo Strazzari,
. Girolamo Vaccari.
- Sindaci effettivi:
. Giuseppe Gavazzo,
. Giovanni Rossato,
. Girolamo Scimo (o
Selmo ?!).
- Sindaci supplenti:
. Marcello Breda,
. Andrea Morucchio.
- Probiviri:
. Marino Breganze,
. don Attilio
Caldana,
. don Francesco
Snichelotto.
direttore Nicola Bevilacqua;
Comitato direttivo
- Presidente:
. conte Alessandro
Zileri-Dal Verme,
- Componenti:
. comm. Nicola
Bevilacqua,
. Adriano Navarotto,
. Pietro Rumor.
- Segretario generale:
. Ferruccio Gugerotti.
1928,
Credito
Veneto
- Presidente: Nicola Bevilacqua,
- Consiglieri:
. conte Alessandro Zileri Dal Verme,
. avv. cav. Clodio Pomè Beltrame,
. comm. Giuseppe Cavazzana,
. conte gen. Giorgio Emo Capodilista,
. prof. avv. Carlo Emilio Ferri,
. ing. Ettore Galuppo,
. Giovanni Giusti,
. cav. Pietro Rumor,
- Sindaci effettivi:
. avv. cav. Vincenzo Fontana,
. Giovanni Mauro,
. ing. prof. Sergio Zanarotti.
- Sindaci supplenti:
. avv. Giuseppe Gavazzo,
. Gaetano Martelletto.
1928
Padova,
Alcune banche cattoliche cominciano a fallire [vedi 1929].
[1928: ne crollano 22 con 472 filiali.]
Comit
(Banca commerciale italiana)
1928,
Banca
Toscana di Anticipazione e Sconto 1928,
Banco
di Roma
1928
- Presidente: principe Francesco
Boncompagni Ludovisi (9 feb 1923-?)
[ex deputato del Ppi passato al fascismo]
- Vice presidenti:
. sen. conte Giovanni Grosoli Pironi
(1917-?)
. dr. Giuseppe
Vicentini (9 feb 1923-?)
- Amm.re Del.: dr. Carlo Vitali
(9 feb 1923-?)
Il capitale sociale è costituito da 1.500.000 azioni:
- 425.000 presso il Credito Nazionale,
- 475.000, già del Credito Nazionale,
passate da poco nelle mani delle banche cattoliche federate;
[in pratica 900.000 azioni controllate direttamente o indirettamente
dal Credito Nazionale.]
- 400.000 in circolazione,
- 200.000 presso il Banco di S. Giorgio.
1928,
Banca
italiana di Sconto
1928, in liquidazione.
Credito Italiano
1928,
Banco Ambrosiano
1928,
Banco
Lariano
1928,
Como,
BNL
(Banca nazionale del lavoro)
1928, dal 1924 lo Stato detiene il 90% del suo
capitale azionario;
Banca
della Venezia Giulia
1928, Trieste, dal 1921 si è fusa con la Banca
Cooperativa di Trieste e con il Consorzio
Fiumano di Credito e Risparmio di Fiume;
Banca Provinciale Lombarda
1928, Bergamo,
|
Casse
di Risparmio
|
«segue
da 1927»
Cassa
di Risparmio di Venezia
1928,
Cassa di Risparmio di
Verona e Vicenza
1928,
Cassa
di Risparmio di Padova e Rovigo
1928, 8 novembre, dopo essersi sviluppate in modo
autonomo per quasi un secolo, le due Casse si fondono;
Cassa di Risparmio di Milano
1928, oltre all'esercizio del credito fondiario (dal
1866), dal 1924 ha istituito anche il credito agrario;
Cassa
di Risparmio delle Province Lombarde
1928,
Monte dei Paschi
(Cassa di Risparmio)
1928,
«segue 1929»
|
Banche
Popolari
|
1928 Banca Popolare di Vicenza
- Presidente: Paolo
Sartori ,
- vicepresidente: ?,
- Consiglieri:
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
. ?,
- Collegio Sindacale:
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [effettivo]
. ?, [supplente]
. ?, [supplente]
Direttore: ? (?-?)
Filiale
Vicenza, Borgo S. Felice (dal 1920).
Banca
Popolare Agricola di Cerea
1924,
1928,
«segue
1929»
|
Casse Rurali
|
1928
Federazione Italiana
delle Casse Rurali
1928, «segue 1929»
|
-
|
|
|
«segue da 1927»
1928
Maggio
27, viene attivata la trazione elettrica sulla
tranvia Padova-Bagnoli di Sopra che è l'ultima del gruppo delle
Guidovie
Centrali Venete a venire elettrificata;
«segue 1929»
|
|
Organico
della Milizia Forestale
|
- Console generale
- Consoli
- Primi seniori
- Seniori
- Centurioni
- Capi manipolo
Totale ufficiali
- Marescialli maggiore
- Marescialli capo
- Marescialli
- Brigadieri
- vice-Brigadieri
- militi scelti
- militi
- allievi
Totale uomini
|
1
16
16
28
114
193
368
30
60
200
210
250
400
3.650
200
5.000
|
Mercato dell'auto
|
Numero degli abitanti ogni
autoveicolo
|
|
1921
|
1928
|
Italia |
-
|
254
|
Germania |
-
|
137
|
Inghilterra |
-
|
41
|
Francia |
-
|
40
|
Stati Uniti |
-
|
5,1
|
Ciò
costringe l'industria a contare moltissimo sull'esportazione |
% delle Esportazioni sulla
produzione
|
Italia |
-
|
61,0%
|
Germania |
-
|
7,7%
|
Inghilterra |
-
|
-
|
Francia |
-
|
27,4%
|
Stati Uniti |
-
|
14,3%
|
L'esportazione automobilistica
tocca il 60,6% del valore totale delle esportazioni meccaniche
italiane.
|
Industria cantieristica
(Produzione media 1921-31: 107.000 tonnellate
di naviglio)
|
(tonnellate)
|
1926
|
1928
|
Produzione |
220.000
|
-
|
Capacità produttiva |
-
|
500.000
|
|
Cantieri
|
Zona triestina:
- Navale Triestino a Monfalcone,
- San Marco a Trieste,
- San Rocco,
[coadiuvati dalla Fabbrica Macchine di S.
Andrea]
Zona ligure:
- Ansaldo
a Genova Sestri-Ponente,
- gruppo (O.T.O.)
Odero-Terni-Orlando
[raggrupperà i cantieri di Sestri, Livorno, Muggiano, Genova-Foce]
Altre zone:
- gruppo Piaggio
[cantieri di Riva Trigoso, Palermo ed Ancona]
- Pattisona Napoli,
- Tosia Taranto |
1928 |
CONSORZIO TIRRENO
PRODUTTORI CEMENTO |
Dicembre
viene costituito questo primo "consorzio" per i
laganti idraulici.
[Durante il regime fascsita, con questo nome vengono cammuffati
i cartelli industriali.]
Esso «disciplina» la
vendita del cemento in Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria,
Sicilia, Sardegna.]
Seguiranno, negli anni immediatamente successivi, altri consorzi
in tutte le regioni.
«segue 1940»
|
[Ernesto Rossi, I
nostri quattrini, Laterza Bari
1964.] |
La Lockheed
e il supermercato delle armi |
1928
«segue 1929»
|
Fonti:
- Anthony Sampson, The arms bazaar/Il
supermercato delle armi - Arnoldo Mondadori Editore 1977. |
Venezia
(vista da Paolo Venini,
industriale del vetro)
|
1928,
parlando con Ugo Ojetti: …Porto Marghera
ha giovato più a Padova che a Venezia e la città sta declinando
rapidamente:
- aristocrazia finita o emigrata,
- borghesia lontana,
- palazzi vuoti (alle sei di sera a fare il Canal Grande non si
vede più una finestra illuminata. Palazzi si vendono in Cannaregio
per due o trecentomila lire (…)
- povertà,
- industrie che emigrano (Montecatini ha
portato altrove la sua fabbrica di concimi chimici di Murano),
- mercato locale nullo,
- a teatro si vedono i commessi di negozio e qualche ebreo,
- industria forestieri, breve e capricciosa.
|
– Olivetti,
Roberto (Torino 18 marzo 1928 – Roma
27 aprile 1985) industriale italiano.
– Uzawa, Hirofumi
(Yonago Tottori 1928) economista giapponese, docente presso le
università di Chicago, Stanford, Tokyo, ha incentrato i suoi studi
sull'analisi della teoria del disequilibrio dinamico;
Un riesame della moderna teoria economica (1977)
Trasformazione dell'economia moderna (1986)
Critica dell'economia giapponese (1987)
Preferenze, production, and capital (1988)
Analisi economica (1990).
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|
Italia
Confederazione Fascista dell'Industria
Italiana (ex Confindustria):
- presidente: A.S.
Benni.
Confederazione delle corporazioni sindacali fasciste
- Presidente: E.
Rossoni (1922-28)
Gennaio
Per iniziativa del conte G.
Volpi di Misurata è costituita in America la Italian
Superpower.
22, il segretario del partito
F. Turati
respinge sdegnosamente la richiesta di alcuni gruppi fascisti che, almeno
i segretari delle corporazioni, vengano eletti dagli iscritti.
Febbraio
4, G.
Volpi di Misurata lancia un grido d'allarme a B.
Mussolini: ogni industriale o banchiere dovrà pagarsi le sue
perdite, perché non sarebbe stato effettuato nessun salvataggio, né diretto
né indiretto, riferendosi in particolare a:
- Banco di
Roma
- Ansaldo
- Transatlantica.
17,
descrive al Senato "l'abolizione del corso forzoso (e) la convertibilità
in oro della lira" come il traguardo d'una politica iniziata il 28
ottobre del 1922;
26, per proteggere l'industria
della distillazione del carbon fossile, viene imposto un dazio di L. 11
alla tonnellata sul carbon coke e, con D.L. 26 febbraio 1928, n. 308,
sono più che raddoppiati i dazi sui prodotti borici;
Marzo
18, la «Gazzetta Ufficiale» comunica l'organico
della Milizia Forestale [vedi lato]
Maggio
Il mantenimento della rete stradale viene affidato all'Anas,
società costituita con un apposito provvedimento.
Giugno
prende il via la campagna demografica che prevede facilitazioni tributarie
alle famiglie numerose e la precedenza di genitori e coniugati sui celibi
nelle graduatorie per i posti di lavoro.
22, Roma, sala dell'Augusteo,
accompagnato da tutto lo staff dello stato maggiore, B.
Mussolini partecipa al raduno degli industriali organizzato
dalla loro Confederazione, il più imponente che si sia mai visto
nella capitale: vi partecipano parecchie migliaia di persone.
Luglio
7, B.
Mussolini, in un lettera, chiede a G.
Volpi di Misurata di rassegnare le sue dimissioni;
la SADE (amministrata dal 1925 da Vittorio
Cini e diretta da A.
Gaggia) proDuce quasi 750 Mni di kwh.
Settembre
12, con D.L. 12 settembre 1928, n. 2021, il dazio
sul grano viene portato da L. 27,53 a L. 40,37 al quintale;
Dicembre
9, il decreto 9 dicembre 1928, n. 2.783
all'art. 6 dispone che entro il
gennaio di ogni anno deve essere presentato al Parlamento il Rendiconto
Generale dello Stato dell'esercizio scaduto il 3 giugno precedente.
13, con legge 13 dicembre 1928,
n. 2832, nasce la Carta del Lavoro.
Lo Stato interviene con la legge per la "bonifica integrale"
nel risanamento delle zone paludose.
Dalle 16 fusioni annue di società (1918-27) si passa a 105, che coinvolgono
266 società con un capitale di oltre 5200 Mni [vedi "decreto Volpi"
Marzo 1926].
Si stabiliscono così importanti legami finanziari e di mercato fra i nuclei
più cospicui dell'industria siderurgica e di quella meccanica. L'organizzazione
di un "consorzio totalitario" per i ferri laminati tra:
- Ilva,
- Acciaierie e Ferriere Lombarde,
- Fiat,
è il primo passo verso l'attuazione di un orientamento monopolistico nella
determinazione dei prezzi di mercato. Dal canto suo il governo italiano
tende fin d'ora ad assumere in proprio, al posto dei privati, tutto ciò
che di nuovo può venir suggerito dal progresso o dalla situazione contingente.
Comincia un 'era di economia illiberale.
Intanto, grazie all'operazione dell'autunno 1925 con gli americani, G.
Volpi di Misurata diventa fautore e garante di una serie di
prestiti americani a industrie e a enti locali che ammontano (1925-28)
a più di 7000 Mni di lire.
31, con D.L. 31 dicembre 1928,
n. 2899, il dazio sullo zucchero di prima classe è elevato
da L. 90,83 a L. 132,12;
Prestiti americani
ad aziende elettriche italiane (1925-28)
[in Mni di dollari] |
Adanello |
6 |
Edison |
10 |
Meridionale |
12 |
Adriatica |
5 |
Isarco |
5 |
Terni |
12 |
Lombarda |
4 |
SIP |
4 |
«segue 1929»
Agip
(Azienda generale italiana petroli)
«segue da 1926»
1928
- presidente: Ettore Conti (1926-?).
Entra nella neo BODC inglese, con propri
capitali.
L'Italia comincia a definire una sua politica, in vista anche della cessazione
dei mandati francobritannici in Medio Oriente;
Roma appoggia la richiesta dell'Iraq, ancora sotto influenza britannica,
di entrare nella Società delle Nazioni e, così facendo,
provoca l'irritazione inglese.
«segue 1931»
Montecatini
«segue da 1927»
1928, con la fondazione della Rhodiatoce
il gruppo allarga la sua attività alle fibre tessili artificiali e poi
alla farmaceutica con Farmitalia;
«segue 1929»
SNIA Viscosa
(Società nazionale industrie applicazioni viscosa)
«segue da 1927»
1928, impiega 20.000 operai e fornisce il 10% dell'intera produzione mondiale;
nel secondo dopoguerra si conferma il maggior produttore italiano di fibre
sintetiche (40% del mercato interno e metà della produzione esportata);
la crisi di sovraproduzione delle fibre spinge la società a diversificare
la propria attività acquisendo il controllo di
società tessili:
- Cotonificio Olcese-Veneziano
- Filati industriali
- Maglificio biellese Fila
società chimiche:
- Dauna
- Chimia
e ingegneristiche;
«segue 1929»
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