Papa
Innocenzo X
(1644-55)
segretario
di Stato: cardinale Giacomo Panciroli
nominato su raccomandazione della sua consigliera (tramite i
cardinali Francesco Maidalchini e Camillo
Astalli)
Olimpia Maidalchini (1594-1657) vedova
di suo fratello;
[mentre alla segreteria di Stato opera anche un certo Alberto
Mercati spia di G. Mazarino,
O. Maidalchini crea l' "Ordine
Nero", una specie di servizio di controspionaggio all'interno
dell'Entità stessa.]
1650, anno
del XIV giubileo; regista dell'evento è, più che il papa, Olimpia
Maidalchini, sua cognata;
Francescani
«segue
da 1649»
1650, entra nell'ordine terziario P.
Calderón de la Barca, censore
per il Sant'Uffizio dal 1635 e segretario del duca
d'Alba nel 1645;
«segue 1675»
Gesuiti
«segue
da 1649»
[generale: Francesco Piccolomini (?-?]
1650, il gesuita A.
Kircher, docente di matematica e lingue orientali al Collegio
Romano dal 1635, pubblica la Musurgia Universalis, un grande
trattato sulla scienza dei suoni. Nel corso della sua carriera A.
Kircher si occuperà anche di ottica, geologia, storia naturale,
egittologia.
[vedi Domicilia]
«segue 1651»
Inquisizione
spagnola
«segue da 1609»
1650, porta questa data un rapporto circa il sistema editoriale iberico
realizzato dall'Inquisizione in questo secolo;
accenna anche alle ispezioni che vengono però fatte soltanto
sui grandi librai e senza particolare accanimento;
in Sicilia e in Sardegna invece il Sant'Uffizio oltre ad estendere i
propri compiti anche alla censura preventiva, ha l'abitudine di utilizzare
assieme alle norme spagnole anche quelle romane;
- Sicilia
unico caso di territorio soggetto all'Inquisizione spagnola in cui per
volontà del Consiglio Supremo è adottato l'Indice
tridentino (decisione comprensibile dato che vi circolano anche
libri stampati in Italia che gli indici iberici non prendono in considerazione)
[1545-1599: 35 procedimenti su 1.327, in buona parte per opere di stregoneria,
chiromanzia e magia;
- Sardegna
[1570-1599: 6 procedimenti su 500.
«segue 1667»
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ANNO 1650
È sbagliato considerare come ispirate al
concetto di tolleranza e quindi come documenti storici della libertà
religiosa quelle celeberrime paci di religione che le varie confessioni
venute dopo la Riforma concludendo in Germania dalla metà
del sec. XVI alla metà del XVII.
Non infatti il sentimento della tolleranza ha animato i contraenti,
che si sono opposti con uguale intransigenza e pervicacia a ogni
principio di libertà, siano essi cattolici o luterani
o calvinisti; ma li ha spinti unicamente la necessità
di porre tratto tratto un po' di tregua nelle lotte cruenti, in
cui non sono riusciti a superarsi l'un l'altro e a coartare o
eliminare l'altrui fede completamente.
[…]
Vera libertà religiosa non si ebbe neppure con la pace
di Westfalia (1648) e nessuna legge dell'Impero interverrà
fino al Reichsdeputationshauptschluss
del 1803 a modificare questo stato di diritto.
Ma ciò non significa che in Germania non vi sia stata né
vi sarà vera libertà religiosa. Bisogna infatti
tenere presente una distinzione che ai non tedeschi riesce troppo
spesso oscura, anzi ostica affatto. Altra cosa è la legislazione
imperiale, altra la legislazione territoriale, o dei singoli Stati
componenti l'Impero.
È stata comunque la scuola del diritto naturale quella
ha aperto in Germania la strada al concetto di tolleranza.
La scuola del diritto naturale non vede più
nello Stato e nella Chiesa due istituti posti da Dio medesimo
sulla terra per procurare la salvezza dell'umanità. Stato
e Chiesa sono per contro, precisamente come con l'alta mente precorritirice
dei tempi aveva detto Marsilio da Padova,
due collettività di uomini, e il potere supremo in esse
viene delegato dagli stessi componenti le collettività,
per il buon governo delle medesime.
La Chiesa peraltro è un'associazione posta nello Stato
e per ciò, come ogni altra, soggetta all'autorità
di questo. La Chiesa sarà quindi dipendente ancora dal
sovrano, ma non già in virtù di una qualsiasi potestà
episcopale che a questi spetti, bensì per la sua qualità
di capo dello Stato, di sovrano territoriale. I suoi poteri quindi
riguardano il governo esteriore della Chiesa (ius circa sacra),
ma non già il sentimento religioso e la coscienza.
Di questo nuovo sistema che, contrapposto al precedente viene
detto Sistema territoriale, i fondatori suoi
procedono risoluti come già un tempo Marsilio
da Padova e come alla stessa epoca Giovanni
Locke, alla proclamazione della libertà di coscienza
e di culto.
Si forma così nel secolo XVII in contrapposto alle varie
religioni positive (fondate su precise credenze, culti e gerarchie)
il concetto di una religione naturale, composta di poche massime
essenziali e di carattere morale.
È superfluo sottolineare che ancora una volta si ha la
manifestazione del grande concetto sincretistico e scettico trasmesso
dai sociniani agli arminiani, e da questi a tutte le altre confessioni
liberali dei due mondi, non solo, ma passato per il tramite dell'arminiano
sommo maestro del diritto naturale, del Grozio,
anche ai giureconsulti germanici.
E primi fra questi sono S.
von Pufendorf e il Ch.
Thomasius, celebrati propugnatori ed elaboratori del
diritto naturale ed insieme fondatori universalmente riconosciuti
del Sistema territoriale.
[Francesco Ruffini, La libertà
religiosa, F.lli Bocca, Torino
1901.]
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– Blount, Charles
(1650 ca-1693) scrittore
inglese; appartenente al deismo;
Wetzer und Welte's Kirchenlexikon (prima testimoninaza documentata
che si possiede del deismo)
[Anche se si è soliti citare come primo teorico
deista Lord Edward di Cherbury, vissuto
alla fine del XVI secolo.]
1693, assassinato dagli uomini dell' Entità.
– Caloprese, Gregorio (Scalea, Cosenza
1650-1714) filosofo e letterato italiano, studiò medicina a Napoli
senza mai esercitare la professione; maestro del giovane Metastasio,
fondò a Scalea una scuola divenuta celebre per la modernità
dell'insegnamento che, applicando la dottrina cartesiana, sostituiva
a quello precettistico e autoritario un metodo graduale e conversativo;
Rime di poeti napoletani (1702)
Lettura sopra la concione di Marfisa e Carlo Magno contenuta nel
«Furioso» al canto trentesimottavo (1691)
«Sposizioni» aggiunte all'edizione veneziana delle Opere di G.
Della Casa (1727).
– Churchill,
John – 1° duca di Marlborough (Ashe, Devonshire 1650-Cranbourn Lodge, Windsor 1722), militare
e politico inglese.
– Cibber, C. (?-?)
scrittore inglese;
The Provok'd Husband di John
Vanbrugh (1728, Il marito oltraggiato; completa l'opera iniziata
dal suo autore)
The Non-Juror (?, commedia antigiacobita).
1730, per la sua devozione, durata tutta una vita, all' "aristocrazia
veneziana", ma anche per la commedia antigiacobita, gli viene conferita
la carica di poeta laureato.
– Coronelli, Vincenzo Maria (Ravenna
1650-Venezia 1718) geografo ravennate, cosmografo della Serenissima,
fondatore dell' «Accademia degli argonauti», la prima società geografica
del mondo; costruì i due maggiori mappamondi dell'epoca (15 piedi di
diametro) per Luigi XIV;
Epitome cosmographica
Atlante veneto (1690, raccolta di circa quattrocento carte, non
sempre originali)
Corso geografico (1694)
Isolario (1696)
Arcipelago
Biblioteca universale sacroprofana (Venezia 1701-09, interrotta
al VII volume).
– Guidi, Alessandro(Pavia 1650-Frascati
1712) poeta italiano;
Poesie liriche (1671)
Amalasunta in Italia (1681)
Endimione (1692).
– Le Jumel de Barneville, Marie
Catherine – baronessa di Aulnoy (Barneville,
Normandia 1650?-Parigi 1705) scrittrice francese;
Hippolite, comte de Douglas (1690, Ippolito, conte di Douglas,
romanzo)
Jean de Bourbon, prince de Carency (1691, Jean de Bourbon, principe
di Carency, romanzo)
Relation du voyage d'Espagne (1691, Relazione di viaggio in Spagna)
Contes des fées (1697-98, Racconti di fate, in IV voll.)
Contes nouveaux ou les fées à la mode (1698, in IV voll.,
Nuovi racconti o le fate alla moda)
vedi Il
Mondo delle Fiabe.
– Methuen, John
(Bradford, Wiltshire 1650-Lisbona 1706) politico inglese;
1691, deputato alla camera dei comuni, diventa ambasciatore in Portogallo,
poi governatore in Irlanda e di nuovo ambasciatore in Portogallo;
1703, tra l'Inghilterra e il Portogallo viene stipulato un trattato
che porta il suo nome; trattato che sancisce l'accordo di pochi mesi
prima in base al quale Pedro II entra nell'alleanza
formata da Inghilterra, Olanda e Austria contro Francia e Spagna nella
guerra di successione al trono spagnolo; il trattato commerciale, che
abolisce la proibizione d'importare i prodotti dei lanifici inglesi
e assicura l'ammissione in Inghilterra dei vini di Porto, con la clausola
della nazione più favorita, è all'origine di una duratura sudditanza
economica del Portogallo nei confronti della Gran Bretagna.
– Savery,
Thomas (1650-1713) inventore militare;
1698, ottiene il brevetto per una pompa idraulica ("pompa a fuoco")
per estrarre l'acqua dalle miniere; rileva che il suo macchinario compie
un lavoro equivalente a due cavalli [vedi Th.
Newcomen].
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da 1649»
1650,
Germania
Lipsia,
la città sta per diventare il centro della produzione e della
distribuzione dei libri in questo paese, grazie:
- alla posizione geografica nel cuore dell'Europa;
- ai privilegi concessi dai governi sassoni alle sue fiere commerciali
e alla liberalità con cui il consiglio municipale li interpreta,
- dall'importanza della sua università,
- dal senso degli affari dei suoi stampatori, editori e librai.
Inghilterra
Goslar, viene stampato il «Calendario dei minatori», il
primo calendario con informazioni varie e pensieri devoti (ancora in
vita).
Spagna
Tolosa, gli editori Boude si servono di
un molino nei dintorni della città.
Francia
i controlli si allentano;
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Uscita
dei giornali
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da 1649»
1650
«segue 1660»
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