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Papa segretario di Stato: cardinale Fabrizio Paolucci de' Calboli († 1726); 1718 [Secondo il Pastor, le entrate della Camera apostolica e della Dataria rivelano una diminuzione di mezzo milione di scudi. Il tono economico generale entra pertanto in una fase critica che si ripercuoterà seriamente nei pontificati sussessivi.] Calamità naturali: carestia. «segue da 1717» |
ANNO 1718
– Agnesi, Maria Gaetana
(Milano 1718-1799) studiosa italiana di matematica a cui si attribuisce
lo studio di una curva speciale: la versiera
Torna suIstituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana (1748). – Arrighi Landini, Orazio (Firenze 1718-Verona 1775) poeta italiano; Il sepolcro d'Isacco Newton (1751) Poesie liriche (1753) Il tempio della filosofia (1755). – Baccanti, Alberto (Casalmaggiore, Cremona 25 novembre 1718 – ivi 30 aprile 1805) ecclesiastico italiano. – Baculard d'Arnaud, François-Thomas de (Parigi 1718-1805) scrittore francese, in polemica con Voltaire; Le comte de Comminge (1764, Il conte di Comminge) Les épreuves du sentiment (1772-81, Le prove del sentimento, in 6 voll.) Les délassements de l'homme sensible (1783-87, Gli svaghi dell'uomo sensibile, in 12 voll.). – Bettinelli, Saverio (Mantova 1718-1808) letterato italiano, gesuita; [Con Giovanni Granelli, il «suo maestro», è uno dei due maggiori esponenti della drammaturgia gesuitica del Settecento.] 1747, Bologna, segue di corsi di teologia e nello stesso tempo insegna nel collegio-convitto di S. Luigi; Gionata (1747) Le raccolte (1751, poemetto satirico contro l'usanza della poesia d'occasione) Lettere virgiliane (1757, premessa alla raccolta Versi sciolti di tre eccellenti moderni autori - Algarotti, Frugoni e Bettinelli stesso; paradossale libello antidantesco) Demetrio Poliorcete (1758) Serse (1764) Lettere inglesi (1766) Dell'entusiasmo delle belle arti (1769) Risorgimento d'Italia negli studii, nelle arti e nei costumi dopo il Mille (1775) Lettere a Lesbia Cidonia (1787) Opere (1780, in 8 voll.; 1799-1801, in 24 voll.) L'Europa punita, ossia il secolo XVIII Buonaparte in Italia. – Broglie, Victor-François duca de (1718-1804) militare francese, considerato il miglior generale del regno di Louis XV; 1760, nella guerra dei sette anni contribuisce alla vittoria di Brema, Bergen e Colbach; 1789, è chiamato a riunire le sue truppe attorno a Versailles; 12 luglio, nominato ministro della guerra, si dimette pochi giorni dopo la presa della Bastiglia e abbandona la Francia; emigra in Lussemburgo perché accusato dall'Assemblea di aver cospirato contro la Rivoluzione; riconosciuto innocente, si rifiuta di essere reintegrato nell'esercito rivoluzionario e si unisce agli emigrati; 1792, comanda il corpo degli emigrati nel Lussemburgo; dopo la morte di Louis XVI si pone al servizio del duca di Provenza poi dell'Inghilterra e della Russia; si ritira a Riga e poi a Muster dove muore. – De Boynes, Pierre Etienne Bourgeois de (1781-1780) politico francese; figlio di un cassiere di banca, intendente della Franca Contea, primo presidente del parlamento di Besancon; 1771, ministro della Marina; come comandante di nave, partecipa alla campagna d'America di sostegno dei coloni inglesi ribelli e vi muore. [Le memorie dei suoi capitani, ne sottolineano l'incapacità e l'inettitudine che aveva portato la Marina francese al degrado totale sia nelle scuole, che nei porti che tra gli ufficiali. Maria Antonietta del Boccio Prosperi, Louis XVI e la Rivoluzione dei Paradossi, Il Filo-Roma, 2008]. – Firmian, Karl Joseph von (Trento 1718-Milano 1782) politico austriaco, mecenate, lasciò una ricca collezione di libri e stampe alle biblioteche milanesi 1740, entra al servizio della casa d'Asburgo 1752, ministro plenipotenziario a Napoli, conduce le trattative per il matrimonio tra Maria Carolina e Ferdinando di Borbone 1759, ministro plenipotenziario dello stato di Milano. – Fréron, Élie-Catherine (Quimper, Finistère 1718-Parigi 1776) scrittore e giornalista francese, avversario implacabile degli illuministi e in particolare di Voltaire; dal 1749 pubblicò la rivista «Lettres sur quelques écrits de ce temps» e dal 1754 «L'Année littéraire», poi continuata dal figlio Louis-Stanislas (1754-1802). – Gerdil, Giacinto Sigismondo (Samoens, Savoia 1718-Roma 1802) pedagogista e filosofo italiano, precettore del futuro Carlo Emanuele IV, fatto cardinale da Pio VI nel 1787 Opere tutte scritte in francese: L'immaterialità dell'anima dimostrata contro Locke (1747) Difesa del parere di Malebranche sulla natura e l'origine delle idee contro l'indagine di Locke (1748) Introduzione allo studio della religione (1755) Riflessioni sulla teoria e la pratica dell'educazione contro i principi del signor Rousseau (1763, pubblicato nel 1806 col titolo Anti-Emilio) Principi metafisici della morale cristiana (1787-91). – Macquer, Pierre-Joseph (Parigi 9 ottobre 1718 - Parigi 15 febbraio 1784) chimico francese, avversario delle teorie di A.-L. Lavoisier; [Fratello dello storico Phillipe Macquer. La sua famiglia è originaria della Scozia] Elemens de Chymie Theorique (1749) [Si basa sul tavolo di affinità di Geoffroy nel 1718, dedicando un intero capitolo all'argomento di affinità chimica.] 1752, dimostra che il colorante blu prussiano potrebbe essere scomposto in un sale di ferro e un nuovo acido… [Which eventually was named by others, after the dye, as Prussic acid, and eventually shown to be hydrogen cyanide).] Dictionnaire de chymie (1766) 1768, viene eletto membro straniero dell'Accademia Reale Svedese delle Scienze. [Si è dedicato inoltre ad applicazioni pratiche, dalla medicina all'industria, come nello sviluppo francese della porcellana.] – Nordenflycht, Hedvig Charlotta (Stoccolma 1718-Lugnet, Skokloster 1763) poetessa svedese, ispiratrice (Urania) del gruppo illuminista di Stoccolma (Ordine degli edificatori del pensiero) La tortorella sconsolata (1743, ispirata dalla morte del marito avvenuta solo dopo sette mesi di matrimonio). – Panin, Nikita Ivanovic (Danzica 1718-Pietroburgo 1783) politico russo 1747, ambasciatore in Danimarca 1748-59, ambasciatore in Svezia 1762, dopo il colpo di stato che porta al trono Caterina II, egli si schiera, assieme al fratello Pëtr con quel gruppo di aristocratici che tendono ad ottenere riforme liberali e costituzionali; propone pertanto alla zarina di promulgare una costituzione che preveda la creazione di un consiglio imperiale, ma ciò si scontra contro la linea assolutistica della zarina; concentratasi nelle sue mani la politica estera, egli pensa ad un "sistema nordico" che raggruppi Russia, Svezia, Polonia e anche Inghilterra contro gli Asburgo e i Borbone; alla morte di Augusto III egli si accorda pertanto con l'aristocrazia terriera polacca per imporre l'elezione del candidato russo Stanislao Poniatowski 1768, l'insurrezione polacca, il rafforzamento dell'influenza francese in Svezia dopo la guerra russo-turca, la politica di Federico II (al quale peraltro è favorevole il principe Paolo) che mira all'indebolimento della Polonia, sconvolgono il "sistema"; 1772, costretto ad accettare la prima spartizione della Polonia e il progressivo avvicinamento di Caterina all'imperatore austriaco, egli vede declinare sempre più la propria influenza poliltica 1781, abbandona il suo posto. – Rodney, George Brydges (Londra 1718-1792) militare inglese 1732, entra in marina 1732, ottiene il suo primo comando 1747, combatte valorosamente nella battaglia di Ouessant contro i francesi 1749, è nominato comandante in capo di Terranova e commodoro 1751, entra in parlamento 1759, tornato a combattere durante la guerra dei sette anni, infligge forti perdite ai francesi attaccando le loro truppe appostate in Normandia e bombardando Le Havre 1761, ottobre, ha il comando della stazione navale alle Antille 1762, conquista la Martinica, Santa Lucia e Grenada ottenendo la promozione a viceammiraglio 1771, ha il comando navale a Giamaica dove resta fino al 1774; costretto a rifugiarsi a Parigi per la sua disastrosa situazione finanziaria, dovuta a spese spropositate e a debiti di gioco, vi vive oscuramente per sfuggire ai creditori finché non interviene un amico generoso disposto a pagargli i debiti: ciò gli permette di tornare in patria; qui ha il comando di 21 navi e riprende a combattere durante la guerra per l'indipendenza americana con il compito di vettovagliare Gibilterra assediata da francesi e spagnoli 1789, sconfigge una squadra spagnola a Finisterre e a Cabo de San Vicente e si scontra , con esito incerto, alla Martinica con i francesi; 1781, occupa l'isola di Sint Eustatius confiscando anche i beni dei paesi neutrali; per questo provvedimento viene richiamato in patria e posto sotto accusa in parlamento; 1782, riprende il mare e con la vittoria nella battaglia della Dominica salva Giamaica e assicura agli inglesi la superiorità nazionale nelle Antille; la sua grande popolarità gli fa guadagnare il titolo di barone e una pensione annua di 2000 sterline. – Sumarokov, Aleksandr Petrovic (Pietroburgo 1718-Mosca 1777) poeta e drammaturgo russo; a Pietroburgo fu uno dei promotori e il direttore (1756-61) del primo teatro stabile russo cui fornì gran parte del repertorio: 9 tragedie, 15 commedie, più molti libretti per opera e balletti; Chorev (1747, tragedia) 1759, editore e direttore della prima rivista letteraria russa «L'ape operosa»; Dmitrij Samozvanec (1771, tragedia) Mstislàv (1774, tragedia). |
Trattato della quadruplice alleanza 1718 «segue
da 1717» «segue da 1717» |