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Papa segretario di Stato: card. Fabrizio Paolucci de' Calboli († 1726); 1707
1707-08, «segue
da 1698» «segue da 1706» |
ANNO 1707
– Baskerville, John (Wolverley,
Worcestershire
1707-Birmingham 1785) disegnatore di caratteri inglese, il più
grande dell'età seguita agli incunaboli;
Torna su1733-37, insegna calligrafia, applicando poi il suo genio versatile al disegno e alla fondita dei caratteri, alla composizione e alla stampa; particolare attenzione dedica anche alla carta e all'inchiostro, non meno importanti dei nuovi caratteri che crea; 1750, apre una fonderia dove vengono creati dei caratteri disegnati, incisi e fusi da lui stesso, i famosi «Baskerville»; Paradiso perduto di J. Milton (1750, stampa) Virgilio (1757, in 4°, il suo capolavoro, inizio di una serie di una cinquantina di volumi) [Avranno pochi rivali nell'intera storia della stampa (Philip Gaskell).] Bibbia (1763, in folio, capolavoro, stampata su licenza dell'Università di Cambridge) Ariosto (1773) considerati i piů bei libri stampati nel sec. XVIII. Impoverito e deriso, tenta ripetutamente di vendere la sua intera attrezzatura a qualche stamperia del continente e non gli riesce soltanto per il prezzo troppo elevato: 8000 sterline. 1785, muore. [1779 ?, la sua vedova vende i punzoni, le matrici e i torchi a P.-A. Caron de Baaumarchais per la sua edizione di Kehl delle opere di Voltaire. In seguito i caratteri Baskerville sono venduti e rivenduti a varie fonderie francesi. 1917, Bruce Rogers, consulente grafico della Cambridge University Press, riscopre questi caratteri dei quali se ne è da molto tempo ormai dimenticata l'origine. 1953, Charles Peignot della Deberny & Peignot fa dono principesco alla Cambridge University Press di tutti i punzoni originali sopravvissuti, con la sola eccezione del greco (molto mediocre) inciso dal suo autore per la Oxford University Press dove sarà conservato.] – Crébillon, Claude-Prosper-Jolyot de (Parigi 1707-1777) scrittore francese; [Figlio di Prosper-Jolyot (1674-1762).] Lettres de la marquise de… au comte de… (1732, Lettere della marchesa di… al conte di…) L'écumoire, histoire japonaise (1734, La schiumaiola, storia giapponese; poi intitolato Tanzai et Néadarné, per il quale viene imprigionato alla Bastiglia) Les égarements du coeur et del l'esprit (1736, I turbamenti del cuore e dello spirito) Le sopha (1745, Il sofŕ) Les amours de Zéokinisul roi de Kofirans (1746, Gli amori di Zéokinisul re di Kofirans, che sta per Gli amori di Louis XV re dei francesi) La nuit et le moment (1755, La notte e il momento) Le hasard du coin du feu (1763, Accanto al fuoco). – Euler, Leonhard o Eulero (Basilea 15 apr 1707 - S. Pietroburgo 18 set 1783) scienziato e matematico svizzero; [Figlio di Paolo, pastore calvinista e discreto matematico.] allievo di Johann I Bernoulli; Introduzione all'analisi infinitesimale (1748) Istituzioni di calcolo differenziale (1755) Istituzioni di calcolo integrale (1768-70) Lettres à une princesse d'Allemagne (1768-72, Lettere a una principessa tedesca). [La raccolta dei suoi lavori, in una edizione non completa, consta di 88 volumi.] – Fielding, Henry (Glastonbury 1707-Lisbona 1754) scrittore inglese. – Faulls, Robert [poi Foulis] (1707-76) stampatore scozzese di Glasgow; [Fratello di Andrew (1712-75) e padre di Andrew [il Giovane].] a parte gli scritti teologici, i due fratelli si specializzano in filosofia e in autori classici, per la maggior parte greci, sia in edizione originale che traduzioni; [L'esecuzione tipografica è al livello di quella delle migliori stamperie inglesi, francesi e olandesi del tempo. Il loro "frontespizio" che non riunisce «minuscole, corsivi, o maiuscole di due corpi diversi nella stessa linea» costituisce una vera «rivoluzione». La stamperia Foulis eccelle in gran parte grazie ai caratteri incisi e fusi da Alexander Wilson di St Andrews.] Omero (1756-58) Paradise Lost di J. Milton (1770) [«Due tra i migliori esempi della dignitosa semplicità della stampa settecentesca». 1795 ca, quando si ritirerà dagli affari Andrew [il Giovane], la ditta avrà pubblicato circa settecento tra libri e opuscoli.]. – Grandjean de Fouchy, Jean-Paul (Parigi 10 marzo 1707 – Parigi 15 aprile 1788) astronomo francese, auditeur à la Chambre des comptes. [Figlio di Philippe Grandjean de Fouchy (1665–1714), noto per aver invetnato una serie di caratteri chiamata «romain(s) du roi» o «Grandjean».] dopo aver cominciato a lavorare presso uno stampatore, diviene auditore alla Chambre des comptes, poi segretario del duca d’Orléans; studia le scienze e l'astronomia con Joseph-Nicolas Delisle del Collège de France; 1727, entra alla Société des Arts a Parigi; oltre ad altri lavori di astronomia, presenta un'importante monografia sulla méridienne du temps moyen (vedi analemme); si fa conoscere soprattutto nella gnomonica; De atmosphaera lunari, dissertatio astronomica (1739) 1740, 18 dicembre, diviene membro della Royal Society; 1743, 31 agosto, viene eletto segretario perpetuo dell'Académie royale des sciences al posto di Dortous de Mairan; [Entrerà in funzione l'8 gennaio 1744 e terminerà il suo incarico il 24 luglio 1776. Nel periodo 1744-77 pronuncia 64 "éloges" di accademici. Infatti, dopo la morte di un membro dell'accademia, si usa leggere un testo, chiamato "éloge", dove viene raccontata la sua vita. Egli pronuncia in particolare quello di James Bradley, Clairaut, Nollet, Réaumur, Giovanni Poleni e del suo amico Lacaille; è lui a pronunciare l'éloge di Fontenelle, il cui nome rimarrà associato a questo genere letterario. Egli parla poco di politica; tuttavia Charles B. Paul segnala due ccezioni. Una è la promessa non mantenuta fatta a Guillaume-François Rouelle; l'altra riguarda Théodore Baron al quale si era chiesto d'abbandonare la medicina per occupare in seguito il suo posto per ragioni di economia.] Observation du passage de Vénus sur le Soleil (1761, pubblicata nel 1763) Observation du passage de Vénus sur le Soleil le 3 juin 1769 et de l'éclipse du Soleil du 4 juin de la même année (1772) 1776, 24 luglio, dimissionario, è nominato pensionario veterano e segretario perpetuo onorario; [Secondo il giudizio di d'Alembert, egli è stato «négligent, inepte» e di una inefficacia deplorevole. Inoltre non ha alcun talento particolare nel redigere i famosi éloges…] 1788, 15 aprile, muore a Parigi. [Il suo éloge sarà pronunciato nella seduta pubblica del 14 novembre 1789 da N. de Condorcet.] – Goldoni, Carlo (Venezia 1707-Parigi 1793) scrittore italiano. – Leclerc, Georges-Louis – conte di Buffon (Montbard, Borgogna 1707-Parigi 1788) scienziato e scrittore francese, in polemica contro la sistematica schematizzante e la terminologia tecnicistica di Linneo; 1739, intendente del Jardin des plantes, fondamento del futuro Musée d'histoire naturelle; Histoire naturelle (1749-79, in 36 voll, Storia naturale; in seguito Storia naturale generale e particolare (…1804, in 44 voll., terminata dai suoi collaboratori) Discours sur le style (1753, Discorso sullo stile, in cui sono riproposte le norme della poetica classicistica). – Linné, Carl von o Carlo Linneo o Carolus Linnaeus (Rashult, Smaland 1707-Uppsala 1778) medico e naturalista svedese; [Figlio del pastore della parrocchia di Rashult.] 1730, a Uppsala pubblica un primo lavoro di botanica; 1732, viaggio di ricerca in Lapponia; 1733-34, viaggio di ricerca nella regione di Dalarna, zona ricca di miniere; 1735, consegue a Harderwijk (Olanda) una laurea straniera in considerazione della futura carriera accademica; trasferitosi a Leida viene in contatto personale con J.F. Gronovius e H. Boerhaave; Systema naturae (Leida, 11 pagine in folio, con l'appoggio di J.F. Gronovius; di quest'opera usciranno altre 12 edizioni: fondamentale per la nomenclatura zoologica la decima, in due volumi, 1758-59) 1736, ad Amsterdam č direttore del giardino zoologico e botanico in Hartekamp; visita i famosi giardini botanici inglesi di Chelsea e di Oxford; Fundamenta botanica (1736) Critica botanica (1737) Genera plantarum (1737) 1737-38, ritorna a Leida e poco dopo si trasferisce a Parigi dove incontra Antoine e Bernard de Jussieu e visita le ricche raccolte di libri di botanica e gli erbari; nominato professore di medicina teorica e pratica a Uppsala conserverŕ l'incarico fino alla morte; 1762, gli viene conferito il titolo nobiliare; nella proprietŕ di Hammarby, in cui conserva le sue raccolte e costruisce un giardino modello, impartisce lezioni private e ospita scienziati provenienti dall'estero. – Luzzatto, Mosheh Chajjim (Padova 1707-San Giovanni d'Acri 1747, peste) poeta e mistico ebreo italiano, considerato il padre della letteratura ebraica moderna; La lingua degli studiosi Salmi La torre possente Lode ai giusti La via dei giusti (1740) 1747, diretto in Galilea dove č fiorita la scuola cabbalistica di J. Luria, muore di peste poco dopo lo sbarco in Palestina. |
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