© |
Il Viandante |
|
|
|||
in rete dal 1996 |
||||||
Se ti siamo stati utili effettua una
|
Papa
1600, anno del giubileo (inaugurato anziché la vigilia di Natale del
1599, il 31 dicembre, per un attacco di gotta); Cardinali
in prima fila su esempio del papa: «segue
da 1597» «segue
da 1599» «segue
da 1588» Congregazione cardinalizia dell'inquisizione «segue da 1588» «segue da 1599» Quietismo concezione
mistico-religiosa mirante all'unione con Dio attraverso uno stato di
passività totale ("quiete") che giunge ad annullare
ogni volontà e responsabilità umana. 1600, Girolamo Fabrici d'Acquapendente pubblica il primo trattato di embriologia comparata, il De formato foetu. Nel 1603 descriverà per la prima volta le valvole delle vene. |
ANNO 1600
– Abati, Antonio (Gubbio
inizio XVII-Senigallia 1667) scrittore italiano, autore di drammi per
musica;
Torna suRagguaglio di Parnaso contro i poetastri e partigiani delle nazioni (1636) Delle frascherie (1651, caricatura di aspetti minori della realtà contemporanea). – Accetto, Torquato (Napoli XVII/1) letterato italiano, biografo di Tasso; Rime (1621, 1626, 1638) Della dissimulazione honesta (1641). – Aguggiari, Gian Battista da Monza (XVI) frate cappuccino; si devono alla sua predicazione le quattoridici cappelle lungo la salita del Sacro Monte di Varese. – Alberto Felice da Parigi (XVIII) frate cappuccino, predicatore; Réflexions sur la manière de prêcher Véritable manière de prêcher selon l'esprit de l'Évangile. – Alessandrino De la Ciotat (XVII) frate cappuccino; Parfait dénuement. – Alessandro da Bergamo († 1714) frate cappuccino, padre, affiliato alla monastica provincia di Bologna; 1714, 12 novembre, muore a Cento. – Angelo Maria da Bergamo (XVIII) frate cappuccino, padre, della monastca provincia romana; definitore e professore di sacre scienze; Probatica sacramentale in rimedio di tutti i mali; ossia modo di salutevolmente frequentare la santa confessione (Rossiglione 1702; S. Silvestro 1708). – Anselmo d'Esch (XVII) frate francescano, predicatore, lussemburghese; Der enge Weg zum Himmel (Il cammino stretto del cielo reso facile per mezzo di pratiche familiari che conducono alla perfezione) La Morte Santa. – Ambrogio Peyrie da Lombez (XVII) frate francescano, predicatore; Trattato sulla pace interiore Lettere sulla pace interiore Trattato sulla gioia dell'anima. – Angelo Maria da Bergamo († 1694) frate cappuccino, padre, della nobile famiglia dei conti Brembati; [La nobiltà di questa famiglia risale al 1434, quando, il 20 aprile, Davide Brembati da Bergamo con privilegio dell'Imperatore Sigismondo viene insignito con tutti i suoi discendenti maschi del titolo di conte palatino; titolo confermato poi dal serenissimo Francesco Foscari nel 1435.] 1658, entra nei cappuccini di Crema sotto il magistero di p. Lorenzo da Casaletto, avendo soci di noviziato altri tre giovani conti bergamaschi (Secco-Sguardo, Vailetti e Bagnati) e due nobili d'altra provincia; 1694, 17 giugno, muore nel convento di Bergamo. – Angelo Serra da Cesena (XVI) frate francescano, predicatore; Compendio della rettorica Opera analitica sopra le Orazioni di Cicerone Controversia oratoria Analisi sopra alcune prediche del Segneri. – Anonimo (XVII) Vida y echos de Estebanillo Gonzáles hombre de buen humor (1646, Vita e imprese di Stefanuccio Gonzáles) Documento interessante per le notizie sulla storia degli spagnoli in Italia e nelle Fiandre. – Antonio da S. Maria (XVII) frate francescano spagnolo; conosce così bene il cinese da superare l'esame di mandarinato; ingaggia contro i gesuiti la famosa controversia accomodationis sostenendo l'incompatibilità di certi riti e costumi cinesi con il culto cattolico; viene coadiuvato nella sua opera da fra Bonaventura Ibañez che la continua fino al 1691. – Aquino, Giacomo d' (XVII sec.) principe di Crucoli (Catanzaro), autore di poesie di stampo marinistico. – Arlotto, Marcantonio (Reggio Emilia XVII) poeta italiano, autore di rime di stampo marinistico pubblicate nella Raccolta del Guaccimanni. – Aurèli, Ludovico (m. Roma 1637) gesuita, storico e diplomatico, addetto alla nunziatura pontificia di Vienna; Della ribellione de' Boemi contro Mattia e Ferdinando imperatori (1632). – Bagnati, Giovanni Domenico conte († 1691) frate cappuccino, padre, di nobile famiglia iscritta nel Libro d'oro della Serenssima; – Balbi, Domenico (Venezia XVII) scrittore in lingua e in dialetto veneziano di commedie; Il Lippa overo el Pantalon burlao. – Bartolomeo da Bergamo († Bergamo 10 marzo 1684) frate cappuccino, della famiglia Carminati, padre, aggregato alla provincia dei Santi Faustino e Giovita, oratore e missionario apostolico; 1658, viene eletto Superiore del convento di Caravaggio, poi, senza interruzione, dei conventi di Iseo, Soncino, Crema, Romano, Crema ancora, Rivolta, Vertova, San Giovan Bianco, Albino, Almenno, Trescore, Abbadia, Brescia; 1682, ancora Superiore ad Albino; più volte eletto Definitore di provincia, muore a Bergamo. Vita del Padre Lorenzo Olmo da Bergamo (manoscritto) [Vita del cappuccino, ministro provinciale della bresciana provincia dei Santi Faustino e Giovita, morto in aprile 1674 a Bergamo.] È anche autore di un'opera contro i Luterani e Calvinisti nella quale sono condannati i loro errori. – Basso, Antonio (Napoli m. 1647) poeta italiano, dottore in legge, membro dell'Accademia degli Oziosi; Poesie (1645) Il pomo di Venere (dramma per musica) 1647, prende parte all'insurrezione popolare, facendosi patrocinatore dell'istituzione di un senato; sospetto di aver partecipato a una congiura contro il duca di Guisa, viene condannato a morte. – Benaglia, Giovanni (Milano XVII/2) viaggiatore italiano; 1681-83, addetto all'ambasceria imperiale a Costantinopoli di Alberto Caprara; Relatione del viaggio fatto a Constantinopoli, e ritorno in Germania dell'ill.mo Signor Conte A. Caprara (1684). – Bernardino da Bergamo († 1690) frate cappuccino, padre, della monastica provincia di Piacenza; 1690, 13 giugno, muore a Ferrara. – Bernardino da Piquigny (XVII) frate francescano, predicatore; Esposizioni sui Vangeli e sulle Epistole di S. Paolo. – Birago Avogaro, Giovan Battista (Genova XVII) storico italiano, meticoloso nella documentazione ma poco brillante; Mercurio veridico, ovvero Annali universali d'Europa (1648) Turbolenze dell'Europa dall'anno 1640 fino all'anno 1650 (1654) Istoria del Regno di Portogallo (1656). – Birago, Francesco (Milano XVII) letterato e trattatista italiano; Consigli cavallareschi Dichiarazione ed avvertimenti politici, storici, cavallereschi e morali sulla Gerusalemme conquistata del Tasso [citato da A. Manzoni nei Promessi Sposi, cap. XXVII] – Bonaventura da Barcellona (XVII) frate francescano, ispiratore e punto di partenza di tante imprese francescane; povero laico, prima in Spagna e poi ad Assisi nel piccolo S. Damiano, nel suo viaggio a Roma si ferma a Fonte Colombo (dove Francesco d'Assisi scrisse la Regola) e stende una supplica ad Alessandro VII perché gli conceda la fondazione di un ritiro, ossia di un convento in cui i frati possano osservare la Regola sine glossa sottoponendosi alla obbedienza del Guardiano, del Provinciale e dei Superiori generali; anche se i ritiri non sono una novità nell'Ordine, egli deve aspettare un pezzo, facendo il portinaio a S. Isidoro e a Capranica, presso i Recolletti irlandesi, prima di raggiungere il suo sogno; 1662, il cardinale Barberini, che lo considera un santo, scrive per lui una lettera alla sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari chiedendo un umile convento, dei più ritirati e nascosti, dove con alcuni compagni il frate spagnolo possa osservare la regola strettissimamente; egli ottiene così il convento di Santa Maria delle Grazie in Ponticelli ove si ritira con quindici compagni, sotto l'obbedienza del Ministro della Provincia Romana della Riforma; in seguito istituisce i ritiri di S. Angelo in Montorio Romano, di San Cosimato presso Vicovaro, di S. Bonaventura al Palatino; 1664, dopo che il Capitolo generale di Aracoeli stabilisce che ciascuna provincia abbia i suoi ritiri, questi hanno un grande sviluppo. [Nel XVIII secolo i ritiri daranno dei santi: Teofilo da Corte e Leonardo da Porto Maurizio.]. – Bonaventura da Bergamo (XVII-XVII) frate cappuccino, padre, più volte superiore locale; Orazione funebre (in lode di Pietro Paganuzzi Sacerdote di Vertova; presso Gavazzoli). – Bonaventuri, Tommaso (Firenze XVII/2-1731) letterato italiano, revisore della stamperia granducale, scrisse alcune prefazioni ai libri impressi in questa stamperia. – Buti, Francesco (?-Narni 1682) poeta e diplomatico italiano; 1645, si stabilisce a Parigi dove riceve l'incarico dal cardinale Mazzarino di organizzare le feste di corte; invita in Francia Luigi Rossi, Pier Francesco Cavalli e Carlo Caprioli per i quali scrive alcuni libretti, tra cui: Orfeo (1647, Rossi) Le nozze di Peleo e Teti (1654, Cavalli) L'amour malade (1657, balletto di Lulli) Ballet de l'impatience (1661, Lulli) Ercole amante (1662, Cavalli). – Busembaum, Hermann (Nottuln, Vestfalia 19 settembre 1600 – Münster 31 gennaio 1668) gesuita e teologo tedesco; docente di lettere e filosofia, teologia dogmatica e morale all'Università di Münster; Medulla Theologiae moralis (1650; Venezia 1767, Balleoni) [Ristampato in un centinaio di edizioni a pochi anni dall'editio princeps, questo trattato serve come libro di testo per i seminari, tanto che anche A.M. de' Liguori lo raccomanderà agli studenti. Tuttavia nel 1757 e nel 1762 il Parlamento francese condannerà il libro per attentato all'autorità reale, poiché l'autore vi sostiene che il regicidio sia possibile nel caso in cui il re si ribelli al papa. Il trattato non è un manuale teorico ma un compendio di casi pratici, la cui soluzione porta alla riflessione sui principi moralisti. L'autore riprende la definizione di assicurazione già riportata da B. Mastri (Dubium XV. Quid sit assecuratio et fidejussio?, p. 324). Il suo libro contiene anche il contributo del teologo gesuita Claude Lacroix, che invece è condannato al rogo e muore a Tolosa.] – Calderón de la Barca, Pedro (Madrid 1600-1681) drammaturgo spagnolo. – Cambi, Bartolomeo da Salutìo (XVI) frate francescano, uno dei più grandi oratori e poeti sacri del Seciento; campagnolo di nascita, studioso per vocazione, appassionato di musica e di poesia (dopo un periodo di traviamento rientra nell'Ordine). [Gesù mio Gesù mio/chi sei tu e chi sono io?] Testamento dell'anima Il Paradiso dei contemplativi Dichiarazioni sopra il Pater noster e l'Ave Maria. – Carlo da Sezze (XVII) frate francescano; pastore delle paludi pontine, chiamato fin da fanciullo alla vita francescana; ortolano, cuoco, sagrestano nei ritiri; Tre vie Il sacro Settenario Discorsi sulla vita di Gesù Cristo. – Carradori, Angelo di Pistoia (XVI) frate francescano; 1630 viene mandato dalla Sacra Congregatio de Propaganda Fide in Egitto, che risale fino ad Esnek, percorre la Tebaide e l'Alto Egitto e ritorna recando studi interessanti sul Copto e sui dialetti nubiani ed un dizionario italo-nubiano. – Casimiro Liborio Tempesti (XVII) frate francescano dei Conventuali, predicatore, noto per una storia di Sisto V; Mistica Teologia secondo lo spirito e le sentenze di S. Bonaventura, uniformi allo spirito e alla dottrina dei più celebri Santi Padri e Dottori che di ciò scrissero. – Cavazzi da Montecuccoli, Giovanni Antonio (morto nel 1680) missionario; Istorica descrittione de' tre Regni del Congo, Matamba et Angola, situati nell'Etiopia Inferiore Occidentale… (Milano 1687, postumo; Paris 1732 in 5 voll, Relation historique de l'Ethiopie occidentale… traduite de l'Italien du P. Cavazzi… par le R.P. J.-B. Labat - 1663-1738). – Chavigny detto la Bretonnière (XVII) arrestato nel 1690, venne rinchiuso in una gabbia di ferro sul Mont-Saint-Michel dove morì nel 1720, dopo 20 anni di prigionia; Les entretiens de la grille, ou le Moine au parloire (1680, Cologne-à la Sphère, I dialoghi della griglia o il monaco nel parlatorio, 16 racconti di tipo cinico-scatologico-erotico; trattasi di una rielaborazione di La Galanterie monacale, ou Conversations familières des Moins et Moinesses, Neufchâtel, chez l'Amant oisif (Holland, à la Sphère). Le cochon mitré, dialogue (1689, "à Paris chez le cochon", Il porco con la mitra, dialogo) Vénus dans le cloître, ou la Religieuse en chemise, entretiens curieux par l'abbé du Prat. – Cipriano da Gamaches (XVI) frate cappuccino; Exercices d'une âme royalle dans le saint employ du jour (1655, scritta per la reale penitente Enrichetta d'Inghilterra). – Cirillo da Bergamo († Bergamo 10 gennaio 1692) frate cappuccino, padre, della nobile famiglia De-Rossi; sedicenne, entra nei cappuccini affiliandosi alla monastica provincia di S. Faustino e Giovita; compiuti qui i suoi studi, diventa oratore eloquente, professore di teologia, di diritto canonico e di belle lettere; viene eletto socio dell'Accademia degli Eccitati; è chiamato a Roma dal p. Giambattista da Sabbio, procuratore generale di tutto l'Ordine, che lo vuole suo segretario. De morientium eleemosinis, iis nempe quae Fratribus Minoribus S. Francisci regulam profitentibus interdum in ultimis voluntatibus, legato, fideique commisso praestandae, relinquuntur Consilium unicum Juridico-Morale, tribus articulis absolutum juxta praesertim Nicolai III, Clementis V et S. Bonaventurae doctrinam (vol. in folio, Lugduni 1680, officina Anissionana; aggiunto al precedente) Centuria Epigrammatum, duplexque Carmen Elegiacum Genethliacum super Christi patientis amorem. Opusculum meditantis animae paenitentis (in 8°. Brixiae, 1681, et iterum Coropoli, 1683 apud Thomam Ponceler). De obligatione procurandae perfectionis, tum specialiter Religiosis, pro cujuscumque professionis modulo, tum communiter Christi fidetibus ex vi Divini mandati (già con licenza di stampa viene poi ritirata). – Courval-Sonnet, Thomas de (XVII) poeta satirico; Satyres e Satyre Ménippée sur les poignantes traversés du Mariage (Parigi 1621, Satire menippee sulle divertenti traversie del matrimonio) Les Exercices de ce temps (Rouen 1627, 1631, 1645, Gli esercizi di questo tempo) Censure des femmes.. – Cozza, Lorenzo (XVII-XVIII) frate francescano, ministro generale dell'Ordine e cardinale; 1709-1715, custode di Terra Santa; De graecorum schismate (4 volumi in folio). – Dionisio da Genova (XVI) frate francescano cappuccino; Bibliotheca Scriptorum (due edizioni fra il 1680 e il 1691). [Opera continuata da p. Bernardo da Bologna.]. – Evangelista da Romano († 25 marzo 1692) frate francescano, padre, sacerdote. – Fardé, Pietro (XVI-XVII) frate francescano di Gand; 1686, partito da Lisbona per raggiungere la Terra Santa, il suo vascello viene catturato dai pirati che a Bona vendono i passeggeri come schiavi; egli capita sotto un ricco maomettano che sfrutta le sue qualità di architetto per farsi un palazzo all'europea ad Agades; mentre dirige la fabbrica egli catechizza il suo padrone e battezza i duecento schiavi ebrei e negri che lavorano sotto di lui, ma un ugonotto francese lo tradisce e lo denuncia al Cadì che lo fa bastonare sulle piante dei piedi e martoriare; obbligato a lasciare Agades si avventura solo, percorre il bacino del Niger, valica i monti tra il Sudan e la Guinea; raccolto da un negro di buon cuore viene trasportato in Congo e dal Congo in Angola fino a Loanda; imbarcatosi per rimpatriare, presso l'isolotto di Sant'Elena il veliero naufraga; riuscito ad aggrapparsi ad una tavola dopo varie peripezie raggiunge un isolotto, dove passa sei lunghi mesi; finalmente un brigantino di pirati lo scorge e lo porta a Salè da cui dopo altre peripezie riesce a far ritorno a Gand. L'anno dopo muore ad Aquisgrana. – Faure, Francesco (XVI) frate cappuccino, autore di scritti contro le Lettres provinciales di B. Pascal. – Fedele da Sigmaringa († 1622) frate cappuccino; figlio del borgomastro del suo paese, laureato in diritto civile e canonico all'università di Friburgo in Breisgau; trentaquattrenne, disgustato dall'esercizio dell'avvocatura, prende gli Ordini sacri ed entra tra i Cappuccini di Friburgo; 1621, mentre è guardiano della Comunità di Feldkirch viene incaricato di una missione nel Canton dei Grigioni quasi interamente calvinista; egli predica l'Avvento a Mayenfeld, tiene conferenze per i magistrati e i maggiorenti a Zizers; le conversioni da lui ottenute indignano i calvinisti che lo accusano di essere un emissario dell'Austria per conquistare la popolazione all'impero; 1622, Sevis, uscito dalla chiesa dopo la predica, viene trucidato dal popolo con mazze, ronconi, e picche. – Ferraris, Lucio (XVI-XVII) frate francescano, consultore del Sant'Uffizio; Bibliotheca Canonica Juridica, Moralis, Theologica (enciclopedia di scienze religiose, ristampata, con le necessarie aggiunte, fino al 1899). – Filippo d'Angoumois (XVII) frate cappuccino; suggerisce al duca di Ventadour la fondazione della "Compagnia del SS. Sacramento" che, composta di uomini di mondo, ma zelanti nel servizio di Dio, contribuisce largamente al rinnovamento religioso in Francia nel sec. XVII. – Francesco Maria da Reims (XVII) frate cappuccino; Vie reglée des dames qui veulent se sanctifier dans le monde (guida per le dame in tutte le occupazioni della giornata, dalla levata mattutina - sei d'estate, sette d'inverno - all'ora di andare a letto - dieci d'inverno, undici d'estate). – Galilei, Maria Celeste (XVI) suora nelle Clarisse di San Matteo in Arcetri. – Gasser, Rudolph (XVI) frate francescano, predicatore; Considerazioni sul grande e piccolo Catechismo di Pietro Canisio. – Giammaria da Bergamo (Bergamo 1633-Crema 25 settembre 1673) frate cappuccino, padre, della famiglia dei conti Secco-Suardi; [Nel 1330 Teutaldo Suardo venne creato cavaliere e conte palatino dall'imperatore Lodovico, privilegio che l'imperatore Rodolfo II nel 1584 confermò in perpetuo alla famiglia; nel 1662 col titolo di cavaliere e conti palatini, come deciso dal magistrato della Serenissima, vengono iscritti altri otto membri di questa famiglia sul Libro d'oro dei veri titolati.] 1658, diventa cappuccino; 1673, muore nel convento di Crema. – Gianfrancesco da Darfo (XVII) frate cappuccino, padre, della famiglia Moscardi; 1681, scelto in tre capitoli per maestro dei novizi, dirige il noviziato di Vestone poi quello di Crema; eletto sette volte superiore locale, presiede ai conventi di Vestone, Crema, Breno e Sovere. – Giovanni da Moncalieri (XVII) frate francescano; Chorographica descriptio provinciarum et conventuum F. F. M. M. Cap. (Milano 1712, pubblicata per suo ordine). – Giovanni da Romano († 27 febbraio 1692) frate cappuccino bresciano della famiglia Bellotti; Elettuario al peccatore, tromba sonora con figure terribili e ardenti esclamazioni (Venezia 1668) 1671, viene inviato in Missione in Africa occidentale; 1683, viene inviato a Lisbona per trattare gli affari della Missione nei regni di Benin ed Oweri; è nominato prefetto apostolico della Missione di Angola; Avvertimenti salutevoli ai missionari apostolici (opera dedicata alla Sacra Congregatio de Propaganda Fide) Le apostoliche giornate Cantica Evangelica seu, considerationes in Magnificat, Benedictus et Nunc dimittis Avvertimenti salutevoli agli Apostolici Missionari, specialmente nei regni del Congo, Angola e circonvicini, espresse dal P. Giovanni Bellotti da Romano Cappuccino della provincia di Brescia, già missionario nei predetti regni. Opera dedicata agli Em. Cardinali della Sacra Congregazione di Propaganda Fide (59 avvertimenti manoscritti) 1692, già molto ammalato, muore nel viaggio di ritorno in patria navigando vicino alle Terzere. – Giovanni Platina (XVI) frate francescano, dei Conventuali, teologo e latinista; Rettorica (cinque tomi) Stati Oratori Trattato dell'eloquenza spettante ai tropi. – Girolamo da Montefortino (XVI-XVII) frate francescano, compilatore; attuando, forse a sua insaputa, il disegno di Eutropio Bertrand compone una Summa scotista secondo l'ordine e la disposiizine della Summa di Tommaso d'Aquino. – Gomberville, Marin Le Roy de (Parigi 1600-1674) scrittore francese Polexandre (1637, Polissandro, 4.500 pagine, sette edizioni) Cythérée (1640-42, Citerea). – Ireneo da Dijon (XVII) frate francescano, predicatore; Catechismi di morale sui Vangeli delle delle domeniche e delle altre feste dopo Ognissanti. – Ivo da Parigi (XVII) frate cappuccino; Théologie naturelle Très humbles remonstrances contre les nouvelles doctrines de ce temps (1648, opera scritta contro Arnaud e dedicata alla regina Anna d'Austria). – Ildefonso Bressanvido (XVII) frate francescano, predicatore; Istruzioni morali sopra la dottrina cristiana Istruzioni catechistiche. – Lórántffy, Zsuzsanna (1600-1660) nobildonna ungherese; [Moglie di György Rákóczi, principe di Transilvania.] Mecente della cultura protestante, fonda scuole e tipografie. – Lorenzo da Brindisi (XVI) frate francescano; Lutheranismi Hypotyposis. [La pubblicazione delle sue opere, sar. – Maia Materdona, Gianfrancesco (Mesagne, Lecce, XVII) poeta italiano, membro dell' Accademia degli umoristi; Le lettere di buone feste (1624) Rime pescherecce (1628) Rime (1629) L'utile spavento del peccatore (1629). – Marcinnò, Innocenzo da Caltagirone (XVI) nobile, frate cappuccino, predicatore; generale dei cappuccini per sette anni, viaggiò per tutte le nazioni d'Europa ove fiorivano i conventi dell'Ordine; 1647-48, viene mandato da Innocenzo X a Parigi e a Madrid per iniziare un accordo tra Francia e Spagna. – Marescotti, Giacinta (XVI) suora nelle Terziarie regolari del convento di S. Bernardino di Viterbo ("dopo una vita dissipata"). – Maria d'Agreda (XVI) suora badessa nel monastero tra l'Aragona e la cecchia Castiglia; Vita della Madonna (la "Mistica Città di Dio", tanto discussa) dal suo monastero sostiene Filippo IV (morto quattro mesi dopo di lei) con lettere ed esortazioni per ventidue anni. – Martino da Cochen (XVII-XVII) frate francescano, predicatore, autore di sessantasei opere, spiegò il suo apostolato nelle province renane. – Naudé, Gabriel (Parigi 1600-Abbeville, Piccardia 1653) bibliografo francese, raccolse per il cardinale G. Mazarino, in dieci anni, la famosa biblioteca che poi andò dispersa durante la "Fronda" (1651), passò poi al servizio di Cristina di Svezia; Advis pour dresser una bibliothèque (1627, Norme per costituire una biblioteca, primo trattato moderno sulla raccolta, la conservazione e la catalogazione dei libri) [Resa accessibile agli eruditi inglesi nel 1661 da John Evelyn. Nei suoi consigli egli mostra di non tener in nessun conto le proibizioni romane, proponendo l'idea di una raccolta aperta in ogni direzione, in antitesi alla Bibliotheca selecta di A. Possevino.] Considerazioni politiche sul colpo di stato (1639) [Scettico in conseguenza di una formazione culturale acquisita soprattutto nell'Italia degli anni '20 e '30, tra Roma e Venezia, è favorevole ad una cultura elitaria che non precluda lo sguardo verso nessuna direzione. Tuttavia è un fedele sostenitore della "ragion di Stato" e della politica assolutistica del governo e più o meno sistematicamente offre il suo appoggio a coloro che dall'interno della buona società, senza minacciare gli ordini sociali costituiti, colpiscono dogmatismi e oscurantismi.]. – Oñate, Íñigo Vélez de Guevara y Taxis conte di († 1658) politico spagnolo, ambasciatore di Filippo IV in Savoia, in Germania e a Roma, presidente del Consejo de las ordenes e governatore di Milano; 1648, marzo, viene inviato a Napoli come viceré dove restaura l'autorità spagnola dopo la rivolta del 1647-48, ponendo fine alle pretese di Enrico II di Guisa riconquistando Fondi e Sperlonga, l'isola d'Ischia e infine Napoli (aprile); nonostante le promesse di amnistia opera una severa repressione contro i capi della rivolta; analoga energia mostra però anche con il brigantaggio e nei confronti della nobiltà di Napoli e delle province, ansiosa di cancellare tutte le conquiste popolari in materia fiscale e giurisdizionale; 1653, viene allontanato da Napoli in seguito all'opposizione nobiliare (congiura del principe di Montesarchio) e l'ostilità del cardinale Filomarino. – Orchi, Emanuele (Como inizi 1600-Procida 1649) religioso italiano, cappuccino, grande oratore; di famiglia patrizia, si laureò in medicina e in filosofia Quaresimale (1650, postumo; a Magonza uscì la traduzione in latino nel 1658). – Pietro da Casnigo († 1673) frate cappuccino, laico; 1673, 9 aprile, muore nel convento di Vertova. – Piccolomini, Ottavio (Pisa 1600-Vienna 1656) generale italiano al servizio dell'impero, membro della nobile famiglia senese, intraprese giovanissimo la carriera delle armi 1618, allo scoppio della "guerra dei trent'anni" viene inviato dal granduca Cosimo II con un corpo di corazzieri in aiuto all'imperatore; entrato quindi al diretto servizio degli Asburgo d'Austria e di Spagna, combatte con successo in Germania, nei Paesi Bassi e in Italia 1627, diventa comandante della guardia del generalissimo Wallenstein 1629-31, caduto questi in disgrazia, egli è di nuovo in Italia 1632, quando Wallenstein è richiamato alla testa delle forze imperiali per arginare l'avanzata degli svedesi, egli viene nominato comandante della cavalleria 1634, 25 febbraio, dopo aver riferito dei progetti di Wallenstein all'imperatore, d'accordo con questi promuove la congiura terminata con l'assassinio di Wallenstein; viene ricompensato con laute prebende e con il titolo di feldmaresciallo, e prende parte così alla vittoriosa battaglia di Nördlingen; combatte poi contro i francesi e di nuovo al servizio della Spagna, da cui riceve il ducato di Amalfi 1642-45, combatte nei Paesi Bassi 1648, è nominato comandante supremo delle truppe imperiali 1649-50 è commissario plenipotenziario al congresso di Norimberga 1653, elevato al rango di principe dell'impero, non lascia figli e nomina suo erede il nipote Enea, pure al servizio dell'impero. (La sua figura ispirerà a F. Schiller il dramma I Piccolomini). – Pio da Gandino († 1703) frate cappuccino, padre, della famiglia Gandi, allievo della monastica provincia di Parma; 1703, muore nel convento di Modena. – Procopio da Templin (XVI) frate cappuccino; ventenne, si converte dal luteranesimo militante al cattolicesimo per entrare nelle schiere dei cappuccini a Praga. – Prynne, William (Swansick, Somerset 1600-Londra 1669) politico e polemista inglese, puritano intransigente, iniziò la carriera come avvocato; 1626, scrive il primo libello in difesa della causa puritana; 1633, uno scritto in cui vengono accolti attacchi o allusioni contro la regina Maria Enrichetta, gli causa la condanna al taglio delle orecchie e alla prigione a vita; 1637, dopo essere stato liberato, subisce una nuova condanna per aver pubblicato opere contro i vescovi anglicani: bollato a fuoco, diventa un martire agli occhi degli inglesi; 1640, liberato dal parlamento, ha, in qualità di membro dei comuni, la parte di accusatore contro l'arcivescovo W. Laud; 1648, scontratosi con la fazione degli indipendenti, viene espulso dal parlamento; 1650-53, l'opposizione a Cromwell lo porta nuovamente in carcere; 1660, schieratosi con Charles II nel periodo precedente la restaurazione, è da questi nominato custode degli archivi di stato, conservati nella Torre di Londra. I suoi numerosi libelli e gli scritti cui attese negli ultimi anni di vita, costituiscono una fonte di singolare interesse storico. – Quarles, Francis (?-?) scrittore inglese; anglicano e favorevole al re; Emblemes (?) Hieroglyphiques of the Life of Man (1638) [Nei due opuscoli egli ha adattato al gusto dei Cavalieri - i partigiani di Charles Stuart - i sentimenti di Spenser e Sidney. 1639, riuniti in un unico volume, i due opuscoli saranno ristampati nel 1643 e… 1657, compare nel catalogo dei libri più venduti in Inghilterra; [… e ancora nel 1658, 1660, 1663, 1669, 1676, 1683, 1684, 1696, 1701, 1710, 1716, 1723 e perfino nel 1736, 1745, 1777.]. – Sorel, Charles – signore di Souvigny (Parigi 1600 ca-1674) scrittore francese, di famiglia provinciale con pretese nobiliari, studiò nel collegio di Lisieux; 1620-25, frequenta gli ambienti libertini di Parigi divenendo amico di Th. de Viau e del signore di Saint-Amant; vive di una modesta rendita familiare; Histoire amoureuse de Cléagénor et de Doristée (1621, Storia amorosa di Cléagénor e di Doristée) Le palais de Angèlie (1622, Il palazzo di Angèlie) Nouvelles françaises (1623, Novelle francesi, da cui Molière trasse spunto per alcune sue commedie) Histoire comique de Francion (1626, I ediz; 1633, II ediz., Storia comica di Francion, primo romanzo realistico della letteratura francese) Le berger extravagante (1627, Il pastore stravagante, ripubblicato nel 1633 col titolo Antiroman -Antiromanzo) 1635, succede allo zio Charles-Bernard nella carica di storiografo regio, soppressa più tardi (1663) dal ministro J.-B. Colbert; Polyandre (1648, Poliandro). La scienza universale (già edita nel 1634 ma accresciuta via via sino ai 4 voll.del 1668). – Teodoro da Solto (XVII) frate cappuccino, padre. – Valeriano Magno († 1661) frate cappuccino, conquistato al francescanesimo dall'esempio di Lorenzo da Brindisi; teologo, filosofo, predicatore; si occupa di scienze fisiche e sperimentali, anticipando alcune teorie moderne sulla luce ma dagli studi positivi risale alla visione teologica propria del filosofo Bonaventura da Bagnoregio; all'inizio del suo apostolato ha tra i suoi convertiti il principe di Lichtenstein, alla fine il Langravio Ernesto di Hesse; evangelizza la Polonia a richiesta di Sigismondo III; si reca alla corte di Vienna come ambasciatore a Luigi XIII per la questione dei Grigioni; 1627, partecipa al Consiglio Imperiale di Vienna che deve studiare la composizione degli affari tra Chiesa e Impero e la restituzione dei beni ecclesiastici; è inviato dal ponteficae alla dieta di Ratisbona in qualità di consigliere del nunzio papale Giulio Mazzarino e a Ratisbona, sostenendo l'imperatore, si scontra con Giuseppe Le Clerc da Tramblay che si ingegna ad allontanare invece gli elettori e la Lega Cattolica dall'imperatore per avvicinarli alla Francia (vince la diplomazia francese); troppo indipendente per un essere un abile politico, torna al suo apostolato in Boemia, poi in Polonia dove sostiene l'elezione e il regno di Vladislao III, principe religiosissimo; assieme a questi presenta un piano al papa per il ritorno alla chiesa romana della chiesa russa ma i due non raggiungono lo scopo. – Vittorino da Cevo († 1674) frate cappuccino, padre, della Val Camonica; custode, Definitore provinciale e Guardiano; 1640, Guardiano a Soncino; 1671, Guardiano a Brescia; 1674, 13 novembre, muore nel convento di Bergamo. – Weiss, Liberato (XVIII) frate francescano, missionario in Etiopia; 1716, viene lapidato dai Monofisiti. – Wither, George (?-?) scrittore inglese; puritano e favorevole al Parlamento; A Collection of Emblemes Ancient and Modern (in cui modifica gli obblighi morali dei cavallereschi elisabettiani per adattarli alle vedute dei "Testa Tonda": soprannome dei soldati di O. Cromwell) durante l'intermezzo del Commonwealth egli si dimostra più accetto ai governanti; 1657, compare nel catalogo dei libri più venduti in Inghilterra. – Zaccaria da Gianico († 1694) frate cappuccino, padre, rampollo di una delle famiglie più antiche della Val Camonica; 1694, 27 gennaio, muore. – Zaccaria da Lisieux (XVII) frate cappuccino; Relation du pays de Jansénie ou il est traité des singularités, qui s'y trouvent des coutumes, moeurs et religion de ses habitants (in polemica con i giansenisti) Philomèle séraphique (annunciando già nel titolo lo spirito di Bonaventura da Bagnoregio, non è in polemica ma indirettamente contro i giansenisti). |
Compagnia delle Indie orientali 1600, fondata come filiazione della Compagnia del Levante, ha il carattere di associazione in partecipazione ed è un privilegio di Elisabetta, dove non esiste né capitale sociale, né azioni, né soci. «segue da 1599» Congregazione «segue
da 1599» Luyken, Jan (XVII) incisore specializzatosi
nella rappresentazione di supplizi. Monte di Pietà di Lonigo 1600, nasce questo pio istituto vicentino. «segue da 1562» |