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Papa
Paolo V

(1605-1621)

 

Gesuiti

«segue da 1619»
[generale:
. Muzio Vitelleschi (1615-?)]
1620, Venezia, da un'indagine fatta fare dalla curia tra i membri del senato per verificare quanti dei senatori siano favorevoli o favorevolissimi, contrari o contrarissimi al ritorno della Compagnia, risulta su 179:
- 93 favorevoli,
- 44 contrari,
- 42 incerti,
per cui il numero dei favorevoli risulta assolutamente insufficiente per la revoca del bando (è prevista la decisione del senato all'unanimità).
[Degno di nota è che i contrarissimi (tra cui Nicolò Contarini) sono più dei favorevolissimi.]
«segue 1621»

Anabattisti

«segue da 1617»
1620, in Polonia, l'80enne fiorentino Pietro Gucci (Gucius) viene provocato e malmenato nella stessa sede dei "sociniani", Racovia, da un soldato ubriaco (come racconta il Lubienski) che l'accusava di negare la verginità di Maria. L'incidente ha seguito per la posizione del figlio Giovanni e per la personalità del vecchio che era venuto in Polonia al tempo della regina Bona, ed era benemerito della corona polacca.
[Lo storico antitrinitario racconta che il soldato, pentitosi, ebbe il perdono del vecchio morente.]
Pietro Gucci (Gucius) aveva seguito le sorti della comunità di Cracovia, da questa città a Pinczóv, a Chmielnik, a Racovia.

 

Opera delle "Cittelle"

«segue da 1588»
1620, Venezia, Giudecca, mentre si pensava di raggiungere il numero di 260 "cittelle" il loro numero invece si è ridotto a 140;
«segue 1740»

Ugonotti

«segue da 1615»
1620, la questione di Béarn (le cui autonomie politico-religiose sono state cancellate manu militari a favore della centralizzazione monarchica), dà il via con Luigi XIII alla prima campagna del Midi contro gli ugonotti;
«segue 1621»

chiesa boema

«segue da 1609»
1620, dopo la sconfitta della Montagna Bianca (guerra dei trent'anni) il prevalere delle forze cattoliche ne compromette l'esistenza e gli adepti sono costretti ad emigrare;
«segue 1918»




 

 

 

ANNO 1620





1620
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1620
-

 




1620
Sacro Romano Impero
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;
1617-27, re di Boemia;
1618-25, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;
la sua elezione, alla morte del cugino, coincide con la rivolta antiasburgica della Boemia calvinista che proclama suo re l'elettore palatino Federico V, e con l'inizio della guerra dei trent'anni;



1620
Gennaio
i boemi e gli ungheresi, giocando d'audacia, si presentano davanti le mura di Vienna ma una diversione di cosacchi polacchi li obbliga a battere immediatamente in ritirata; d'altra parte l'alleanza conclusa in questo momento fra Boemia e Austria rimane solo sulla carta.
Inoltre Giovanni Giorgio I, elettore di Sassonia, non solo rimane inizialmente neutrale ma, cedendo in seguito ben presto all'antipatia per il Palatinato calvinista, accetta d'occupare a titolo di commissario imperiale la provincia del Lausitz e la Slesia.
Il compito dei cattolici viene ora facilitato.
Dopo che il gen. conte di Tilly – un vallone – posto al comando delle truppe bavaresi ha sottomesso l'Alta Austria ed operato la sua unione con gli spagnoli di Marados, i boemi devono, infatti, ritirarsi su Praga.


Novembre
8
, battaglia di Weissen Berg [Montagna bianca], presso Praga: il gen. conte di Tilly piega i ribelli boemi e procede ad una spietata germanizzazione e ricattolicizzazione della Boemia – definita "il Giobbe delle nazioni" dal Döllinger –, con esecuzioni capitali e confische.


[Pierre Lafue, Storia della Germania, Cappelli 1958.]

 


1620
Brandeburgo
Albero genealogico

(Berlin 1595 - Königsberg 1640)
figlio di Johann Sigismund Hohenzollern e di Anna di Prussia;
1616, sposa la p.ssa Elisabeth Charlotte von Simmern (1597-1660);
1619-40, elettore di Brandeburgo;
1619-40, duca di Cleves e di Prussia;


1620
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1620
1618-23, guerra dei trent'anni (periodo boemo palatino);
accordo di Mulhouse: pur essendo di religione luterana, appoggia Ferdinando II contro il calvinista Federico V del Palatinato ricevendone in cambio garanzie sull'inviolabilità dei propri territori;

1620
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1620
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;


1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;


1620
Palatinato
Federico V
Albero genealogico

(Amberg 1596 - Magonza 1632)
figlio di Federico IV e di Luisa d'Orange;
1610-23, elettore del Palatinato;
dal 1613 è sposato con Elisabetta, figlia di James I d'Inghilterra, ed è riconosciuto capo dell'Unione evangelica in Germania;
1619-20, re di Boemia;
1620
Novembre
8
, battaglia della Montagna bianca: Tilly piega i ribelli boemi e procede ad una spietata germanizzazione e ricattolicizzazione della Boemia, con esecuzioni capitali e confische;
[Annientata per sempre la potenza ceka, deciderà per secoli il destino del paese!]
9, Federico V, soprannominato «il re di un inverno», fugge in Slesia e gli stati della Boemia prestano allora giuramento a Ferdinando che viene riconosciuto come sovrano e signore ereditario.


1620
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia;
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;
1610-12, il tentativo di intervenire nella crisi russa del "periodo dei torbidi" facendo nominare zar suo figlio Ladislao, fallisce;



1620
-


 

 




1620
IMPERO OTTOMANO
Osman II
Albero genealogico

(1604 - 1622)
figlio di Ahmed I e di sua moglie Mâhfirûze Hatice;
1618-22, sultano;




Gran Visir
-

1620
-



 



1620
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;


 
-
1620
1619-33, il vero protagonista della politica nazionale è in realtà il padre (Patriarca Filarete) che ha riunificato nella sua persona potere temporale e potere ecclesiastico;
è in questo periodo che si vanno costituendo le grandi proprietà terriere dei nobili, fondate sul lavoro dei servi della gleba;

 




1620
Francia e Navarra
Luigi XIII
Albero genealogico
(Fontainebleau 1601 - Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;
a 9 anni sotto la reggenza della madre,


Primo ministro
duca di Luynes
(1617 - 1621)
Cancelliere
Nicolas Brulart de Sillery
(1616 - 1624)
Guardasigilli
Guillaume Du Vair
(1617 - 1622)
Sovrintendente delle Finanze
Henri de Schomberg
conte di Nanteuil
(1619 - 1623)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Pierre Brûlart
marchese di Sillery 
(1617 24 apr - 11 mar 1626)
 
1620
-
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1620
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore
Samuel de Champlain
(1608 - 1620)
Governatore regio
Samuel de Champlain

(1620 - 1633)

1620
Samuel de Champlain, che nel 1608 ha fondato Québec – il primo insediamento permanente francese in territorio nordamericano – procede (1608-20) all'esplorazione sistematica della regione.
Egli si è spinto:
- a ovest – oltre il sito della futura Montréal –, lungo il fiume Ottawa fino al Lago Huron, nelle terre degli Huron a nord del Lago Ontario,
- a sud, nelle terre delle Iroquois – nella parte settentrionale del futuro stato di New York.
Le possibilità della tratta sono direttamente legate ai rapporti che Samuel de Champlain riesce a intrattenere con le nazioni indiane della regione.
Il suo programma di colonizzazione del Canada – presentato due anni prima a re Luigi XIII e alla Camera di Commercio di Parigi – non è caduto nel vuoto ed egli ora comincia ad amministrare il paese, a tutti gli effetti tranne che nel nome, come governatore regio. Se la sua giurisdizione è sconfinata, il suo dominio è però ben limitato:
- un piccolo forte a Québec,
- una sola famiglia di agricoltori, quella di Louis Hébert (1575 ca-1627),
- un magazzino per le pellicce,
- un piccolo convento di recolletti: ramo autonomo dell'Ordine dei Frati Minori (o Francescani), gli unici missionari ora presenti in Canada.
In tutto una sessantina di francesi persi in un oceano di indiani.
Da questo momento lo sviluppo della colonia è affidato:
- alla chiesa cattolica,
- agli investimenti di compagnie commerciali a capitale privato.


1620
ducato di Lorena e di Bar
Henri II [il Buono]
Albero genealogico

(Nancy 1563 - Nancy 1624)
figlio di Carlo III (o II) [il Grande] e di Claudia di Francia, figlia di Enrico II;
1608-24, duca di Lorena e di Bar;

1620
-

 
1620
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]
1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;
[alla morte del fratello maggiore Filippo Guglielmo.]




1620
tregua di Anversa (1609-20): tra Olanda e Spagna;

«sinodo di Dordrecht» (1618-19):
Maggio
9
, Dordrecht, Olanda meridionale, alla chiusura il sinodo elabora 93 canoni di condanna e conferma l'autorità delle precedenti confessioni di fede calviniste come la Confessione belgica e il Catechismo di Heidelberg.
Il sinodo convocato a Dordrecht segna la vittoria del partito gomarista (gomarismo) ed egli riesce a far condannare a morte Oldenbarneveldt con la falsa accusa di tradimento;
1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;
[alla morte del fratello maggiore Filippo Guglielmo.]


1620
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Alberto d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1621)
figlio dell'imperatore Massimiliano II e di Maria di Spagna († 1603), figlia di Carlo V - 15 figli;
arciduca d'Austria;
1599-1621, governatore dei Paesi Bassi;
[dopo aver sposato Isabella Clara Eugenia figlia di Filippo II ed erede dei Paesi Bassi.]




1620
-


 

1620
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

dal 1500 al 1620 la popolazione inglese è raddoppiata mentre gli abitanti di Londra sono saliti da 70-80.000 a 250.000;

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1620
-

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1620
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1620
-

 
Nord America
-
-
-
-

1620
Terranova, George Calvert, barone Baltimore (1580-1632), al quale è stata assegnata la regione di Ferryland, individua proprio nelle incursioni del pirata francese Raymond de la Ralde (vive 1621-1632) una delle cause dell'insuccesso della sua colonia.
L'interesse inglese per la pesca continua intanto a crescere.

VIRGINIA
Governatore
-
sir Thomas Dale
(1611 - ?)

1620
Jamestown, sul fiume James;

la colonia ha meno di mille abitanti;

[Il matrimonio a Jamestown della figlia del capo Powhatan, Pocahontas, con l'influente colono John Rolfe sembra un presagio di pace. Ma a mano a mano che i bianchi invadono i tradizionali territori di caccia indiani, le tribù allarmate tentano di fermare la marea avanzante.]


NUOVA INGHILTERRA
Governatore
-
-

1620
Settembre
6, un piccolo gruppo di separatisti anglicani – centodue coloni, 35 dei quali sono i "padri pellegrini puritani" – provenienti da Scrooby, nella contea di Nottingham, con l'appoggio finanziario di un gruppo di mercanti londinesi, parte dall'Inghilterra a bordo del Mayflower; pur essendo soltanto un terzo circa passeggeri a bordo, essi controllano effettivamente la spedizione;
[Questi "Pellegrini" – come si autodefiniscono – sono quei puritani seguaci del Brown che hanno gà cercato rifugio in Olanda nel 1608, per sfuggire all'ostilità ecclesiastica e popolare, e si sono, per opera specialmente del Robinson, trasformati in congregazionalisti, cioè hanno assunto come loro precipua caratteristica questa forma di regime ecclesiastico: che ogni gruppo di fedeli forma una congregazione distinta, la quale nomina i propri pastori e provvede al culto coi propri mezzi, senza ingerenza o supremazia di vescovi e altri magistrati.
Il desiderio di mantenere intatta la loro nazionalità, e più ancora qualche discordanza, che è tra le loro credenze e quelle degli olandesi, dai quali peraltro hanno ricevuto una benevola ospitalità, li hanno indotti ad abbandonare l'Olanda imbarcandosi per l'America nell'intento di attuare appieno, in una terra vergine, il loro ideale di vita cristiana.]

 

Dicembre
16
, forse per caso forse di proposito, i "Pellegrini" toccano terra a capo Cod [la futura Plymouth] ma, trovandosi fuori dalla giurisdizione data alla Virginia da re James I, hanno dei dubbi circa la loro posizione legale per cui, prima di sbarcare, stendono il famoso "patto" del Mayflower, che obbliga i firmatari a costituire uno "stato civile".
[Resterà la base del governo per tutta la storia della colonia.]

Gli ostacoli non mancano: durante il primo inverno muore una metà dei "Pellegrini" fra cui quasi tutte le donne.
[Seguiranno sette anni magri prima che lo sviluppo agricolo e della pesca assicuri il futuro della colonia.
E anche dopo, Plymouth crescerà soltanto lentamente e rimarrà isolata, finché non sarà assorbita dalla colonia della baia del Massachusetts nel 1691.]

_______________

[a.f.:]
A bordo del veliero Mayflower, centodue coloni, 35 dei quali sono i Padri Pellegrini puritani, sbarcano sulle coste della Nuova Inghilterra. Saranno poi seguiti da altri puritani, battisti, anabattisti che via via fonderanno il Delaware, il New Jersey, lo Stato di New York, il Massachusetts, il Rhode Island, il Connecticut, il New Hampshire.
L'appassionata sete di ricerca tipica del Cristianesimo delle origini sta alla base di tutte queste sette non conformiste e dei movimenti religiosi che sono protagonisti di questo nuovo capitolo della storia americana.
Il Protestantesimo nel suo insieme, infatti, appare come una incessante dialettica tra le Chiese stabilite (luterane, riformate e anglicane), sostenute dalla classe dominante e le sette spiritualiste, che trovano per lo più i propri seguaci negli strati più umili e che agitano un ideale di una ristretta società di credenti che cercano di attuare in tutto il suo rigore l'ideale della morale evangelica.
Le sette non conformiste rappresentano un ideale democratico, pacifista, anti-autoritario, nettamente autonomistico, che nel giro di 150 anni riceverà la propria consacrazione negli Stati Uniti d'America.
[Del viaggio della Mayflower ne dà conto la Mourt's Relation, scritta a più mani. E c'è un contrasto con gli anglicani di Thomas Morton accusati dai "pellegrini" di praticare "folli baccanali". Morton dà la sua versione dei fatti nel suo English Canaan (1637).]

A Plymouth i wampanoag istruiscono i "Pellegrini" su come ci si deve comportare in questo mondo selvaggio e insegnano loro a sopravvivere.



1620
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1620
1618-48, guerra dei trent'anni;
NORVEGIA
1620
-
ISLANDA
1620
-

 

1620
REGNO di SVEZIA
Gustavo II Adolfo
Albero genealogico
(Stoccolma 1594 - Lützen, Lipsia 1632)
figlio di Carlo IX e di Cristina di Holstein-Gottorp;
1611-32, re di Svezia;




1620
1618-48, guerra dei trent'anni;




1620
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo III
Albero genealogico

(Madrid 1578 - 1621)
figlio di Filippo II e della sua quarta moglie Anna d'Austria;
1598-1621, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1598-1621, re di Napoli e Sicilia;
- 1612-17, prima guerra del Monferratoè contro Carlo Emanuele I di Savoia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]

1620
-

NAPOLI
Viceré
Pedro Téllez-Girón
y Velasco Guzmán y Tovar

III duca di Osuna
(1616 21 ago - 4 giu 1620)
cardinale
Gaspar de Borja y Velasco
(4 giu - 14 dic 1620)
Nunzio apostolico
-

1620
-


SICILIA
Viceré
Francesco Lemos
conte di Castro
(1616 - 1622)
1620
-
a




 

1620
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;
1614-17, prima guerra del Monferrato;

 

 

1620
-


1620
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Pietro Durazzo
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1619 2 mag - 2 mag 1621, doge di Genova;


1620
-

 

1620
ducato di Mantova e del Monferrato
Ferdinando I
Albero genealogico
(1587 - 1626)
figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici († 1611), e fratello di Francesco IV;
1605-15, cardinale [rinuncia];
1612-26, duca di Mantova e del Monferrato;
nel 1616 sposa Camilla (1589-1662), figlia di Bruno Faa; [matrimonio morganatico, segreto; ripudiata 1616]
nel 1617 sposa Caterina de' Medici († 1629).

1620
-

 

1620
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Antonio Priuli

(Venezia 10 mag 1548 - Venezia 12 ago 1623)
figlio di Gerolamo e di Elisabetta Cappello;
1618-23, doge di Venezia; [94°]

 

- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1620
-


 

 

1620
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;
dal 1615 è vedovo;

 

 

1620
-


 

1620
Granducato di Toscana
Cosimo II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1590 - 1621)
figlio del duca Ferdinando I e di Cristina di Lorena;
1608, sposa Maria Maddalena d'Austria;
1609-21, granduca di Toscana;
condizionato dalla madre e dal ministro Belisario Vinta;
 
1620
-

 

1620
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;

 
1620
-

 

 



Avvakum, Petrovic (Grigorovo, Niznij, Novgorod 1620/21-Archangel'sk, Pustozersk 1682) scrittore russo, il primo ad utilizzare nella letteratura russa antica il linguaggio parlato per conseguire più efficaci effetti espressivi;
umile prete di campagna, si schierò contro Nikon, patriarca della chiesa ortodossa che aveva bandito la revisione dei testi sacri e il rinnovamento del rituale in conformità ai modelli della chiesa greca, e venne così esiliato in Siberia; 
1666-67, tornato a Mosca dopo la  morte di Nikon, viene considerato eretico dal sinodo; tale decisione sancisce definitivamente lo scisma e da questo momento i suoi seguaci sono chiamati "vecchi credenti" e considerati eretici;
Vita del protopop Avvakum raccontata da lui stesso (1672-75, autobiografia)
1682, aprile, esiliato a Pustozersk, è bruciato sul rogo;
Lettere.

d'Amalfi, Tommaso Aniello detto Masaniello (Napoli 1620-1647) agitatore politico napoletano, eroe popolare; simbolo di libertà nel suo secolo e dopo, non ebbe tuttavia la consapevolezza politica attribuitagli in seguito; 
garzone di pescivendolo nel popolare quartiere del Mercato, imprigionato più volte per le sue proteste e per contrabbando di pesce, conosce in carcere M. Vitale, un seguace di G. Genoino, e poi G. Genoino stesso, già protagonista dei tumulti antinobiliari napoletani del 1620 e fautore di una riforma del governo cittadino che attribuisse alla parte "popolare" peso paritetico di voti nei confronti delle "piazze nobiliari";
1647, 7 luglio, una semplice dimostrazione di protesta, da lui capitanata, contro nobili e speculatori, per una gabella da poco imposta sulla frutta sfocia in una rivolta generalizzata; 16 luglio, viene assassinato da sicari del viceré di Napoli duca d'Arcos nella chiesa del Carmine dove si è rifugiato.

Evelyn, John (Wotton House, Surrey 1620-1706) scrittore inglese;
? di Gabriel Naudé (1661, traduzione in inglese di Advis pour dresser una bibliothèque del 1627)
Sylva (1664, sulla difesa e incremento del patrimonio)
Navigazione e commercio (1674)
Diario (postumo, 1818 che abbraccia il periodo 1640-1706) .

Frugoni, Francesco Paolo (Genova 1620 ca-Venezia 1684 ca) scrittore italiano;
La guardinfanteide (1643)
L'innocenza riconosciuta (1653)
Ritratti critici (1669)
L'eroina intrepida (1673)
L'Epulone (1675)
Il cane di Diogene (postumo, 1689).

Lenclos, Anne de o Ninon de Lenclos (Parigi 1620-1705) gentildonna francese, colta e affascinante (tra i suoi amori: il Gran Condé), tenne a Parigi un celebre salotto, frequentato dalle maggiori personalità del tempo: Racine, Boileau, La Rochefoucauld, Fontenelle, Molière
La coquette vengée (1659, La civetta vendicata)
Epistolario (pubblicato solo nel 1881).

Mariotte, Edme (Digione 1620 ca-Parigi 1684) fisico e naturalista francese, precursore della scienza sperimentale in Francia, priore dell'abbazia di Saint-Martin-sous-Beaume presso Digione, uno dei primi membri della Académie Royale des Sciences; da cui la "legge di Boyle e Mariotte";
1668, scopre l'esistenza del punto cieco dell'occhio;
Sulla natura dell'aria (1676, discussione della legge sucitata, formulata nel 1671 da R. Boyle)
Trattato della percussione o dell'urto tra i corpi (scritti che, pur non presentando risultati originali, contengono precise dimostrazioni sperimentali dei risultati ottenuti da Galileo, E. Torricelli, Ch. Huygens)
Trattato di logica (1678).

Morsztyn, Jan Andrzey (Chorzelow 1620-Parigi 1693) poeta polacco, gentiluomo alla corte del re Giovanni Casimiro e sostenitore della politica filofrancese, divenne segretario di Luigi XIV; fu anche autore di eleganti traduzioni di opere di Tasso, Marino e Corneille;
La lira (1638-60, postumo 1875)
La canicola o Stella del cane (1647)
1683, denunciato per attività sovversiva, si rifugia in Francia.

Picard, Jean (La Flèche 1620-Parigi 1682) astronomo e geodeta francese, sacerdote, ebbe la cattedra di astronomia al Collège de France, succedendo a P. Gassendi;
1669-70, per incarico dell'Académie des Sciences di Parigi, di cui è membro, esegue la misurazione del grado di meridiano fra Amiens e Malvoisine; tale misura rimane per oltre un secolo fra le più esatte tanto da essere utilizzata anche da I. Newton  per valutare la forza che trattiene la Luna nella sua orbita (e quindi per verificare la teoria della gravitazione);
1673, direttore dell'Osservatorio di Parigi di cui ha contribuito alla fondazione.

Ruzé, Henri Coiffier de – marchese di Cinq-Mars (1620-Lione 1642) nobile francese, introdotto a corte da Richelieu e assegnato al seguito di Luigi XIII, per spiare il sovrano e allontanarlo dall'amante Marie de Hautefort;
favorito dal re, ma contrastato dallo stesso e da Richelieu  nel suo amore per Maria Gonzaga-Nevers (destinata in sposa al futuro re di Polonia Ladislao IV), si lascia attrarre dall'amico François de Thou nel complotto, appoggiato dalla Spagna, di Gastone d'Orléans e del duca di Bouillon contro Richelieu; scoperta la  trama per la delazione dell'Orléans, Cinq Mars e de Thou vengono giudicati a Lione da una corte di parlamentari di Grenoble e decapitati il 12 settembre 1642.
Alla sua figura è ispirato l'omonimo romanzo storico di A. de Vigny (1826).

d'Amalfi, Tommaso Aniello detto Masaniello (Napoli 1620-1647) agitatore politico napoletano, eroe popolare; simbolo di libertà nel suo secolo e dopo, non ebbe tuttavia la consapevolezza politica attribuitagli in seguito; 
garzone di pescivendolo nel popolare quartiere del Mercato, imprigionato più volte per le sue proteste e per contrabbando di pesce, conosce in carcere M. Vitale, un seguace di G. Genoino, e poi il Genoino stesso, già protagonista dei tumulti antinobiliari napoletani del 1620 e fautore di una riforma del governo cittadino che attribuisse alla parte "popolare" peso paritetico di voti nei confronti delle "piazze nobiliari"
1647, 7 luglio, una semplice dimostrazione di protesta, da lui capitanata, contro nobili e speculatori, per una gabella da poco imposta sulla frutta sfocia in una rivolta generalizzata; 16 luglio, viene assassinato da sicari del viceré di Napoli duca d'Arcos nella chiesa del Carmine dove si è rifugiato.

Zrinyi, Miklôs Subic (Ozalj 1620-Csáktornya, oggi Cakovec 1664) politico e poeta ungherese, discendente da una nobile famiglia croata;
1626, perde il padre, fatto avvelenre, sembra, da A. von Wallenstein; sotto la tutela del cardinale P. Pázmány, compie i primi studi alle scuole dei gesuiti, in varie città, tra cui Vienna;
1636-37, si perfeziona in Italia dove ha occasione di conoscere Urbano VIII; tornato in patria, si ritira nelle sue terre confinanti con le province in mano ai turchi contro i quali conduce una guerriglia costante e coronata da successi; il suo programma di unificazione del paese trova però l'ostilità degli Asburgo; egli offre allora i suoi servizi a Venezia e finisce con l'accostarsi al principe d Transilvania G. Rákóczy;
1647, bano di Croazia;
Trattatello militare (1647)
Szigeti veszedelem (1647 o 1651, L'assedio di Siget; poema epico, pubblicato assieme a liriche d'amore col titolo Sirena del mare Adriatico)
Meditazione sulla vita di re Mattia (re Mattia Corvino)
Rimedio contro il veleno turco (1660-61)
1663, viene proclamato dagli ufficiali capo delle armate imperiali al posto di R. Montecuccoli e riesce, in tale veste, ad arginare l'offensiva dei turchi;
1664, non più come capitano generale, ottiene contro i turchi una vittoria brillante; la sua fama e le sue relazioni internazionali (fra l'altro si lega a Luigi XIV) irritano la corte di Vienna; un misterioso incidente di caccia pone fine alla sua esistenza.

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«segue da 1619»
1620
Francia
Luigi XIII (privo in ogni caso della munificenza e della curiosità intellettuale del suo antenato Francesco I) fonda al Louvre una stamperia privata.
Inghilterra
Oxford
a cura di James, viene dato alle stampe il primo catalogo della Biblioteca Bodleiana di Oxford (la più antica biblioteca pubblica d'Europa).
[Altri cataloghi usciranno:
- 1635 un'addenda (un volume in-folio) a cura di Rouse,
- 1674 (un volume in-folio) a cura di Thomas Hide. Quest'ultimo nel 1702 sarà aggiornato dall'assistente bibliotecario Thomas Hearne a cui si succederanno altri bibliotecari. La stampa inizierà solo nel 1727 e ci vorranno ben 11 anni per essere portata a termine.
Finché nel 1738…]
«segue 1621»

Uscita dei giornali

«segue da 1619»
1620
Amsterdam, gli stampatori olandesi pubblicano anche corantos in francese e in inglese.
Anversa, lo stampatore belga Abraham Verhoe è il primo a introdurre illustrazioni come normale attrattiva dei "fogli di notizie". L'indice del suo «Nieuwe Tijdinghen» è adorno di semplici silografie.
«segue 1621»

Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1618-23
periodo boemo palatino

1620 
il primo passo politico della "Confederazione bohemica" è un errore: essa sceglie infatti come re Federico V uomo influenzabile ed estraneo alla realtà del paese; ciò contribuisce a trascinare nella guerra i principi dell'impero;
- Ferdinando II ottiene l'appoggio della lega cattolica, della Spagna e del papa, e anche dell'elettore protestante di Sassonia;
- Federico V rimane invece isolato in Boemia (gli viene a mancare l'appoggio sperato della Francia e dei ribelli ungheresi; i Paesi Bassi danno solo aiuti finanziari) mentre l'esercito dell'Unione evangelica non si muove dal Palatinato;
suoi alleati:
- Gabriele Bethlen Gabor principe di Transilvania (1580-1629)
- Cristiano di Braunschweig e Halberstadt (1599-1626);
generali dell'unione:
- Ernesto conte di Mansfield (1580-1626)
Novembre
8
, l'esercito cattolico, guidato dal gen. conte di Tilly che discende il Danubio, e l'esercito imperiale al comando del conte di Bucquoy giunti presso Praga ottengono una decisiva vittoria (battaglia della Montagna Bianca):
- Federico V, il "re d'un inverno" perde sia la corona di Boemia sia quella del Palatinato; quest'ultimo passa sotto il diretto controllo dell'esercito imperiale; 
- i nobili boemi ribelli vengono colpiti, in piccola parte con la condanna a morte, per lo più con l'esilio e la confisca dei beni, che vengono venduti con un duplice profitto per le casse regie e per personaggi cattolici dell'entourage di Ferdinando II; questi ultimi riescono a costruirsi grandi possessi e, attraverso matrimoni con donne dell'antica nobiltà protestante, a entrare stabilmente nel gruppo delle maggiori famiglie del paese;
si forma così in Boemia una nuova nobiltà non nazionale (per lo più tedesca, ma anche di origine spagnola, italiana ecc.), strettamente legata al sovrano e di confessione cattolica;
in Valtellina intanto, in seguito alla rivolta di cattolici contro le leghe dei Grigioni, intervengono gli eserciti spagnolo, francese, veneziano, per assicurarsi il diretto controllo di quella fondamentale via di passaggio tra l'Italia e la Germania: rimarrà un punto caldo nel quadro della guerra fino al 1637;
«segue»

 

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