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Papa cardinali: «segue
da 1572» |
ANNO 1573
– Baglione, Giovanni (Roma 1573 ca-1644) pittore manierista e storico dell'arte italiano,
vissuto sempre a Roma tranne due brevi permanenze a Napoli e a Mantova;
Torna su Le vite de' pittori, scultori, architetti ed intagliatori del pontificato di Gregorio XIII del 1572, in fino a' tempi di papa Urbano VIII nel 1642 (1642). – Carletti, Francesco (Firenze 1573?-1636) viaggiatore e scrittore italiano Ragionamenti del mio viaggio intorno al mondo (1594-1606). – Laud, William (Reading 1573-Londra 1645, giustiziato) ecclesiastico anglicano, figlio di un sarto; 1601, ordinato sacerdote, è molto ostile al puritanesimo; 1611-21, preside del St. John's College di Oxford; 1621, è nominato vescovo di St. David; 1625, l'ascesa al trono di Carlo I è decisiva per la sua carriera; 1626, vescovo di Bath e di Well; 1627, consigliere privato di Carlo I; 1628, vescovo di Londra; 1629, cancelliere dell'università di Oxford, diventa la figura dominante nella chiesa anglicana; 1633, arcivescovo di Canterbury, attacca i puritani, i cattolici e altri dissidenti controllando ogni aspetto della dottrina religiosa e del culto, cercando di estendere l'uniformità liturgica a tutta l'Inghilterra; è molto legato a Carlo I ed al ministro Th. Wentworth conte di Stafford nei loro tentativi di imporre alla nazione un assolutismo da lui definito di diritto divino; intransigente sostenitore dei tribunali della camera stellata e della commissione ecclesiastica, strumenti di repressione di ogni critica alla corona e al governo, contribuisce non poco col suo autoritarismo all'ostilità determinatasi contro Carlo I; quando la Scozia calvinista rifiuta la liturgia da lui promulgata, egli consiglia il re di imporla con la forza aggravando il già forte contrasto nazionale; Relazione (1639, della controversia con il gesuita J. Fisher) 1639, inevitabile la guerra; 1641, durante la "rivolta del grande parlamento" viene messo in stato di accusa e imprigionato nella Torre di Londra; Diario (degli ultimi anni) 1645, viene giustiziato. – Régnier, Mathurin (Chartres 1573-Rouen 1613) poeta francese, nipote del poeta Ph. Desportes, fu avviato dai genitori alla carriera ecclesiastica e visse per molti anni a Roma, al servizio del cardinaleFrançois de la Joyeuse e di Ph. de Béthune; 1605, a Parigi frequenta assiduamente ambienti nobili, in stretto contatto con i poeti satirici P. Motin, P. Berthelot e Ch. de Sigogne; Satyres (1608, Satire). – Ripamonti, Giuseppe (Tegnone, od. Ravellino, Como 1573-Rovagnate, Como 1643) storico italiano, canonico del duomo di Milano, professore nel seminario e prefetto della Biblioteca Ambrosiana; Historia ecclesiae mediolanensis (1617-1625, sotto la protezione del cardinale F. Borromeo) De peste Mediolani quae fuit anno MDCXXX (1640, una delle fonti principali per il Manzoni nei Promessi Sposi) Historiarum patriae in continuationem Tristani Calchi libri XXIII (1641-1643, nota anche col titolo di Storia patria). – Stigliani, Tommaso (Matera 1573-Roma 1661) poeta italiano; Il Polifemo (1600) Rime (1601, confluite poi nel Canzoniere (1605 e 1623) Il mondo nuovo (1617, 20 canti; 1628, 34 canti) Occhiale (1627). |
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