Papa
Innocenzo X
(1644-55)
segretario
di Stato: cardinale Fabio Chigi (1651-55)
il quale dirige anche l'Entità mentre a
Olimpia Maidalchini (1594-1657) è
affidato il controllo di
"Ordine Nero";
1652, con una bolla riordina in Italia l'organizzazione regolare;
l'auditore di Rota Pietro Ottoboni diventa
cardinale e subito prende parte alla mediazione nella vertenza con Venezia
relativa ai beni ecclesiastici;
6 settembre, il genovese Alberto Mercati,
spia di G. Mazarino,
viene trovato impiccato a una trave della sua casa di Roma;
Gesuiti
«segue da 1651»
[generale: Francesco Piccolomini (?-?]
1652, marzo, da Milano arriva a Venezia,
Giacomo Filippo Casolo di Santa Pelagia,
uomo povero e «ignorantissimo» ma accompagnato da una fama
di santità che a Milano e a Brescia gli ha già guadagnato
largo seguito di nobili ed esponenti del clero.
I più ferventi tra i patrizi «papalisti» si stringono
a lui suscitando subito il suo interesse nella questione dell' «esilio»
dei gesuiti. L'idea di un impegno comune trova in lui una adesione entusiasta,
perché i suoi rapporti con i padri milanesi sono strettissimi
e in particolare con Alberto Alberti (
il dotto gesuita che per difendere la memoria del carismatico non esiterà
qualche anno più tardi ad esporsi al castigo dei superiori).
Giacomo Filippo Casolo, nel suo viaggio
di ritorno a Milano, fa una sosta a Brescia, ben accolto dal vescovo
Morosini; da qui si reca in Valcamonica dove fonda gli oratori pelagini
che provocano una prima denuncia del rettore di Breno (iniziano sin
da ora le peripezie che porteranno alla dispersione del movimento);
tornato a Milano, Giacomo Filippo Casolo
porta con sé 15 grossi fascicoli di lettere che sottopone all'attenzione
degli amici gesuiti. Alberto Alberti invia
così ampia relazione a Roma al padre generale Goswin
Nickel:
- della questione tanto dibattuta,
- dei personaggi veneziani,
- delle virtù del carismatico Giacomo Filippo
Casolo.
Isole dell'Egeo: aprono una casa a Paros;
[vedi Domicilia]
«segue 1653»
«segue da 1649»
1652, badessa ? (1651-?);
Malgrado questo periodo sia uno dei più ricchi dal punto di vista
spirituale e culturale per Port-Royal, non mancano i problemi dovuti
all'inizio delle Fronde.
24 aprile (fino al 15 gennaio 1653), la povera gente cerca rifugio
nel monastero e la tensione è tale che tutte le monache si trasferiscono
a Parigi; restano i "Solitari" a custodire l'abbazia.
È però in questo periodo che il duca
di Luynes fa costruire il castello di Vaumurier sui possedimenti
delle monache.
«segue 1656»
Russia
"raskol"
o
il grande scisma
«segue
da 1453»
1652-58, il patriarca Nikon,
ammiratore della chiesa greca, nonostante la decisa resistenza dei conservatori,
riesce ad attuare una riforma per la quale (anche con il ricorso alle
pene ecclesiastiche e con l'appoggio del braccio secolare) gli oppositori
sono costretti a scegliere fra la sottomissione e l'ostilità.
Pur non essendo in gioco differenze dogmatiche, un gran numero di ecclesiastici
e di laici, attaccati alla devozione tradizionale, rifiuta di assoggettarsi
alle autorità ecclesiastiche: i dissidenti, detti anche "vecchi
credenti" [starovery] o "seguaci del vecchio rito"
[staroobriadcy], rifiutano:
- il nuovo segno della croce,
- la lezione emendata del nome di Gesù,
- il triplice alleluia e altre innovazioni.
Lo stato e la chiesa attuano allora una decisa persecuzione dei vecchi
credenti, fra i quali emerge il protopop P.
Avvakum.
La nuova situazione favorisce il nascere fra i raskolniki di
idee apocalittiche, negatrici di stato e chiesa, di società e
famiglia: nella riforma i dissidenti vedono un'azione diabolica, tanto
che migliaia di fedeli periscono volontariamente in vasti roghi collettivi
per salvare le loro anime dall'anticristo trionfante.
I raskolniki si vanno poi suddividendo in parecchie frazioni:
tra le più importanti quelle dei popovcy (cioè
fornite di preti) e dei bezpopovcy (cioè senza preti),
i primi con sacerdozio e sacramenti, gli altri con una vita religiosa
organizzata su basi radicali e settarie.
Deciso a esaltare l'autorità patriarcale anche in campo politico,
Nikon si inimica
però lo zar Alessio, che finora
lo ha sostenuto e nominato pure suo vicario, e per protesta lascia Mosca;
«segue 1666»
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ANNO 1652
– Dampier, William (East
Coker 1652-Londra 1715) navigatore inglese;
1675, si stabilisce nell'America Centrale;
1679, si unisce ai bucanieri nelle loro imprese contro i possedimenti
spagnoli nei mari di Darien, del Perù e poi delle Filippine, della Sonda
e della Cina;
1691, torna in Inghilterra;
New Voyage round the World (1697, Viaggio intorno al mondo; 1711-12,
appare una parziale traduzione francese ad Amsterdam; 1729, in 4 voll.,
la miglior edizione)
1699-1701, avuto l'incarico di esplorare la Nuova Olanda (Australia),
a bordo della nave Roebuck ne segue le aride coste nordoccidentali
raggiungendo la Nuova Guinea, le Bismarck e l'arcipelago che porta il
suo nome;
1703-07, compie altre crociere nel Pacifico;
1708-11, fa un nuovo viaggio intorno al mondo.
– Neri, Ippolito (Empoli 1652-1708)
poeta italiano, allievo di F. Redi, fu
medico del granduca Ferdinando di Toscana;
Rime (1700)
La presa di San Miniato (1760, postumo, poema eroicomico)
(con qualche incertezza gli vengono attribuiti anche quattro melodrammi
e dodici tragedie).
– Otway, Thomas (Trotton, Sussex
1652-Londra 1685) drammaturgo inglese;
1671, lascia gli studi a Oxford per le scene londinesi, sfortunato come
attore e come innamorato dell'attrice Mrs Barry,
ha successo come autore di opere interpretate dai maggiori attori del
tempo ( Th. Betterton, W.Ch.
Macready, Mrs Barry);
Don Carlos (1676)
The Orphan (1680, L'orfana)
Venice Preserved (1682, Venezia salvata)
1685, muore in assoluta povertà.
– Rolle, Michel (Ambert
1652-Parigi 1719) matematico francese.
[Teorema di Rolle.]
– Sewall, Samuel
(1652-1730) autore nordamericano, puritano di origine inglese, giudice
(poi "pentito") nei processi alle streghe di Salem.
Diary.
– Wise, John (1652-1725)
pastore e scrittore nordamericano, puritano di origine inglese, in polemica
con Increase e
Cotton Mather.
[Per lui rivelazione e ragione si pongono parimenti come
emanazioni della divina sapienza; da strumento, la ragione passa "a
fonte stessa della verità".].
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«segue
da 1651»
1652,
Francia
i controlli si allentano;
«segue 1653»
Quaccheri
[quakers=tremolanti;
shakers=tremanti]
1652-56, si costituisce, fra gente di varia provenienza (levellers
e diggers), una «Società degli amici» sotto la suggestione di
G. Fox (1624-1691),
le cui rivendicazioni erano state duramente represse da
O. Cromwell
e dalla sua repubblica puritana.
Le idee di G. Fox
trovano il teologo sistematico in R.
Barclay (Catechismo, 1673, e altri scritti);
[Il "quaccherismo", che è allo stesso
tempo la più semplice e la più mistica delle sette non
ortodosse derivate dal puritanesimo del XVII secolo, nega la necessità
di sacerdoti e di riti esteriori: il suo concetto fondamentale è
la dottrina dell' "illuminazione interiore",
quell'ispirazione che viene dall'interno di ogni individuo.
I quaccheri si attirano un odio quasi universale in Inghilterra non
solo perché rifiutano le idee prevalenti sul cerimoniale e sul
governo ecclesiastico, ma anche per il loro democratico disprezzo di
qualsiasi forma di autorità e per una certa tendenza a suscitare
disordini che contrasta stranamente con le loro affermazioni di pace.]
«segue da 1689»
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