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Papa
Gregorio XIII

(1572-85)

1574, pubblica il Martirologio romano;

cardinali:
Paleotti, Gabriele (1522-1597) (dal 1565);
Della Chiesa Gian Paolo (1521-1575) (dal 1566);
1574, arrivato a Tortona su richiesta delle sorelle acquista il convento già spettante agli Umiliati e ne cede il possesso a monsignor Gambara, vescovo di Tortona, per l'erezione del monastero dell'Annunziata.

Gesuiti

«segue da 1573»
generale: Everardo Mercuriano o Mercurián (1573-81);
1574,
[vedi Domicilia]
«segue 1575»

ANNO 1574



1574
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1574
-

 



 
1574
Sacro Romano Impero
Massimiliano II
Albero genealogico

(Vienna 1527 - Ratisbona 1576)
figlio di Ferdinando I e di Anna Jagellone, fu educato in Spagna;
1544, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Francia;
1547, partecipa alla campagna di Carlo V contro la Lega di Smalcalda;
1548, sposa Maria, figlia di Carlo V;
1548-50, luogotenente in Spagna;
1562-75, re dei romani e di Boemia;
1563-72, re di Ungheria;
1564-76, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola
1564-76, imperatore del Sacro Romano Impero;
cerca di assicurare la libertà religiosa ai luterani con un compromesso che scontenta sia i cattolici sia i protestanti;
nel 1573 gli è stata offerta anche la corona di Polonia, ma vani sono i suoi sforzi per assicurarsela;

Rodolfo II
Albero genealogico

(Vienna 1552 - Praga 1612)
primogenito di Massimiliano II e di Maria d'Absburgo figlia di Carlo V;
1563, inviato in Spagna viene educato in senso rigidamente cattolico dallo zio Filippo II;
1572-1608, re d'Ungheria;



1575-1611, re dei romani e di Boemia;
1576-1608, arciduca di Alta e Bassa Austria, Carinzia, Stiria e Carniola; 
1576-1612, imperatore del Sacro Romano Impero;

1574
-



1574
ducato di Sassonia
Augusto I
Albero genealogico

(Freiberg, Chemnitz 1526 - Dresda 1586)
figlio secondogenito di Enrico [il Pio] e di Caterina di Meclemburgo;
1548, sposa Anna, figlia di Cristiano III di Danimarca;
1553-86, principe elettore di Sassonia;



1574
ducato di Prussia
Alberto II
Albero genealogico

(† 1618)
figlio di Alberto I e di ?;
1568-1618, duca di Prussia;
caduto in demenza, i suoi stati sono governati dal parente, l’elettore di Brandeburgo


1574
ducato di Württemberg




1574
ducato di Baviera
Albrecht V [il Magnanimo]
Albero genealogico

(Munich 1528 - Munich 1579)
figlio di Guglielmo IV [il Costante] e di Marie Jakobäa di Baden-Sponheim ;
1546, sposa l'arcid.ssa Anna d’Austria;
1550-79, duca di Baviera;

1574
Palatinato
Federico III [il Pio]
Albero genealogico

(Simmern 1515 - Heidelberg 1576)
figlio di Giovanni II di Simmern;
1557-76, conte di Simmern;
1559-76, elettore del Palatinato;
nel 1561 si è convertito dal luteranesimo al calvinismo ed è il primo principe dell'impero ad adottare il credo ginevrino, ponendosi così in contrasto con le clausole della pace di Augusta [unica scelta concessa tra luteranesimo e cattolicesimo];
nei suoi domini perseguita luterani e cattolici, favorisce con sovvenzioni economiche gli ugonotti francesi;







1574
Mainz [Magonza]








1574
REGNO di POLONIA
[nel 1569 è avvenuta l'unione di Lublino (unificazione della Polonia e della Lituania)]
- - - - - - - - - -

Candidati aspiranti alla corona polacca:

a) - Ivan IV [il Terribile], appoggiato dai lituani;
b) - Ernesto d’Absburgo, arciduca d'Austria, sostenuto dalla gerarchia cattolica e dalla maggior parte dei magnati, ma osteggiato dalla szlachta (piccola proprietà terriera);
c) - Enrico di Valois, fratello del re di Francia Carlo IX [eletto già nel giugno 1573, regna soltanto quattordici mesi in quanto, alla notizia che la morte del fratello lo fa re di Francia, abbandona precipitosamente il paese];
d) - Massimiliano II d’Absburgo, candidato della grande aristocrazia;
e) - Stefano Bathory, principe di Transilvania;
[sarà eletto nel 1575, grazie all’appoggio della piccola nobiltà.]


1574
dalla dieta di Varsavia è stata sancita la convivenza pacifica fra le varie confessioni cristiane in territorio polacco.

- Galizia e Rutenia: ortodosse;
- Danzica, Torun e Elblag: luterane;
- Piccola Polonia e Lituania: calviniste;
oltre a gruppi di anabattisti e correnti antitrinitarie.

 




1574
IMPERO OTTOMANO
Selim II [Mast-l'Ubriaco]
Albero genealogico
(1524 - 1574)
figlio di Solimano [il Magnifico];
sultano: 1566-74;
succeduto al padre, tralascia per l'Harem ogni cura di governo; preferisce infatti i piaceri del vino agli affari dello stato (controllati dal gran visir Sokollu Mehmet Pascià) ed inoltre è debole e poco determinato;
1568-70, annessione dello Yemen; conquista Cipro;
1571, sconfitta di Lepanto;
1574
i turchi riescono a sottrarre alla Spagna il controllo della Tunisia;
pochi mesi dopo muore.


Murad III
Albero genealogico
(1546-1595)
figlio di Selim II e di Afife Nur-Banu (la veneziana Rachel o Cecilia Baffo);
1574-95, sultano;
1574
appena asceso al trono fa assassinare, come già avevano fatto i suoi predecessori, i cinque fratelli, ma è comunque dominato dalla madre (e in seguito dalla sua sposa favorita, un'altra veneziana della famiglia Baffo, detta Safiye).
Ad assicurare la stabilità dell'impero si adopera l'abile e potente gran visir Mehmet Sokollu.


Gran Visir
Sokollu Mehmet Pascià
(1566 - ?)
1574
-











1574
REGNO di FRANCIA
Carlo IX
Albero genealogico
(Saint-Germain en Laye 1550 - Vincennes 1574)
quartogenito di Enrico II e di Caterina de' Medici;
1560-74, re di Francia;
nel 1570 sposa Elisabetta d'Austria, da cui non avrà eredi;



Enrico III
Albero genealogico
(1551 - 1589)
figlio di Enrico II e di Caterina de' Medici;
[ultimo dei Valois-Orléans]
1570, è al centro di trattative matrimoniali con Elisabetta d'Inghilterra, e di una conseguente alleanza franco-inglese in funzione antispagnola, ma il progetto svanisce;
1572, 23-24 agosto, notte di San Bartolomeo;
1573, mentre si accinge ad assediare La Rochelle, centro della resistenza ugonotta, accetta l'offerta del trono di Polonia, vacante per la fine della dinastia Jagellone non senza forti restrizioni dell'autorità regia e soprattutto con l'impegno di mantenere la pace tra le diverse confessioni religiose;
1573, re di Polonia;
nei pochi mesi di regno promette la libertà di coscienza per tutti gli ugonotti francesi e la libertà di culto a La Rochelle, Nîmes e Montauban;
1574-89, re di Francia;




Primo ministro
[Sovrintendente delle Finanze]
[forse posto vacante]
Pomponne de Bellièvre 
(1574 - 1588)
Cancelliere-Guardasigilli
card. René de Birague
vescovo di Soissons
(1573 17 mar - set 1578)
Segretari di stato agli Affari Esteri
Claude Pinard
signore di Comblisy e di Cramailles
(1570 13 set - 1588)
[ha lasciato un Trattato della caccia reale.]
Simon Fizes
barone di Sauves
(1567 22 ott - 1579)
Nicolas de Neufville
signore di Villeroy
(1567 28 ott - 1588) 
 
1574
Enrico III riprende, d'accordo con la madre, una politica tendente al consolidamento dell'assolutismo monarchico, rifiutando ogni mediazione e conciliazione con l'elemento calvinista; ma poiché le province del sud e del centro rispondono con la rivolta, che trova addirittura un punto di riferimento e una guida nell'erede presuntivo al trono, suo fratello Francesco duca d'Alençon, è costretto rapidamente a cedere, largheggiando in concessioni agli ugonotti e al congiunto, ma provocando l'immediata reazione delle masse cattoliche lealiste che si riuniscono nella lega cattolica capeggiata da Enrico di Guisa;

 

 
1574
REGNO di NAVARRA
Enrico di Navarra
Albero genealogico

(Pau 1553 - Parigi 1610)
figlio di Antonio di Borbone re di Navarra e di Giovanna d'Albret regina di Navarra, fu da quest'ultima educato alla fede calvinista;
1572-1610, re di Navarra;



1589-1610, re di Francia (Enrico IV);

1574
-



1574
ducato di Lorena e di Bar
Carlo III (o II) [il Grande]
Albero genealogico

(1542 - 1608)
figlio di François I e di Christine di Danimarca;
1545-1608, duca di Lorena e di Bar;
sotto la tutela della madre e dello zio;
1548-50, il breve scontro con l'Inghilterra si conclude con l'acquisto di Boulogne da parte della Francia;
nel 1557 è entrato nella maggiore età;

1574
-


1574
Olanda, Zelanda e Utrecht
Guglielmo I [il Taciturno]
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1533 - Delft 1584)
figlio di Guglielmo VIII di Nassau-Dillenburg;
1559-84, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
nominato statolder (governatore) da Filippo II;
nel 1564 ha allontanato il cardinale Granvelle cui era affidata l'organizzazione ecclesiastica dei Paesi Bassi;




governatore
[inviato da Filippo II]

1574
rivolta dei gueux:
i fratelli di Guglielmo I [il Taciturno], Luigi e Enrico di Nassau, che lottano con lui cadono in combattimento, ma egli riesce a liberare la città di Leida assediata dagli spagnoli;





1574
REGNO d'INGHILTERRA e d'IRLANDA
Elisabetta I
Albero genealogico
(Greenwich 1533 - Richmond, Surrey 1603)
figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena;
1558-1603, regina d'Inghilterra;
dal 1559 è in vigore l' Uniformity Act;



1574
-


IRLANDA
-
-
-
-

1574
dal 1560 è in vigore l' Uniformity Act;

a

1574
REGNO di SCOZIA
Maria [Stuarda]
Albero genealogico

(Linlithgow, Edimburgo 1542 - Fotheringhay, Northamptonshire 1587)
figlia di Giacomo V e di Maria di Guisa;
1542-67, regina di Scozia;
sotto la reggenza della madre;
dal 1548 vive in Francia dove viene educata;
nel 1558 ha sposato il delfino Francesco (ora Francesco II);
nel 1560, dicembre, è morto il marito;
dal 1561 si trova in Scozia;
nel 1566 ha sposato il giovane lord Henry Stuart Darnley, cattolico e imparentato con le famiglie reali d'Inghilterra e di Scozia;
dal 1568 è mantenuta sotto vari pretesti in una prigionia appena mascherata in Inghilterra da Elisabetta I;
nel 1571 viene rinchiusa in una lugubre prigione nel castello di Sheffield;
dal 1572 (dopo la notte di san Bartolomeo) è diminuito ancora il numero dei suoi sostenitori;



Giacomo VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566 - Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria [Stuarda];
1567-1625, re di Scozia;
incoronato a un anno, dopo la deposizione della madre;
Reggente (1570-80): J. D. Morton;
Precettore: G. Buchanan;




1603-25, re d'Inghilterra (Giacomo I);



1574
-


a

1574
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Federico II
Albero genealogico
(Haderslev 1534 - Antvorskov 1588)
figlio di Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg;
1559-88, re di Danimarca e di Norvegia;
1563-70, "guerra dei sette anni": la pace di Stettino sancisce lo status quo;




1574
tra i più floridi anni nella storia della Danimarca;.
NORVEGIA
1574
-
ISLANDA
1574
-

1574
REGNO di SVEZIA
Giovanni III Vasa
Albero genealogico
(Stegeborg 1537 - Stoccolma 1592)
figlio di Gustavo I e di Margherita Lauenhaupt;
1556-92, duca di Finlandia;
dal 1563 è tenuto in prigione dal fratello Erik XIV, re di Svezia;
1563-70, "guerra dei sette anni";
1568-92, re di Svezia;



1574
1572-83, guerra contro la Russia;









1574
REGNO di PORTOGALLO
Sebastiano
Albero genealogico

(Lisbona 1554 - Alcázarquivir, odierna Ksar el-Kebir, Marocco 1578)
figlio postumo dell'erede al trono Giovanni di Braganza;
1557-78, re di Portogallo;
[1557-68, sotto la reggenza del prozio cardinale Enrico.]




1574
-
a

1574
REGNO di SPAGNA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico
(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
dal 1543 è reggente della Castiglia e dell'Aragona, dal 1545 è vedovo e dal 1548 si trova presso il padre a Bruxelles;
nel 1550 ha fatto ritorno in Spagna;
nel 1551 ha ricevuto il giuramento del regno di Navarra;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;
nel 1559 è morta la seconda moglie Maria Tudor;
1559-60, agisce contro il protestantesimo in Spagna e contro ogni supposto eretico assicurato dall'ortodossia tridentina;
nel 1561 Madrid è stata elevata al rango di residenza reale;
nel 1567 ha attuato l'assimilazione religiosa forzata dei mori dell'Andalusia e di Granada;
nel 1568 la morte della terza moglie Elisabetta di Valois ha allentato i rapporti con la corte francese; si è pure aggiunta la tragedia domestica che lo ha costretto ad imprigionare il figlio primogenito don Carlos (Carlo d'Austria);
nel 1570 sposa (quarto matrimonio) la nipote Anna d'Austria che gli darà cinque figli [tra cui l'erede al trono Filippo III];
1568-71, conduce contro i mori insorti dell'Andalusia e di Granada una vera e propria guerra;
1571, battaglia navale di Lepanto;
1573-74, Tunisi viene prima riconquistata ma poi perduta;






1580-98, re di Portogallo;

 
1574
-







1574
ducato di SAVOIA
Emanuele Filiberto [Testa di Ferro]
(Chambéry 1528 - Torino 1580)
figlio di Carlo III [il Buono] e di Beatrice di Portogallo;
1536-80, principe di Piemonte;
1538-80, conte d'Asti;
1553-80, conte di Aosta, Maurienne e Nizza;
1553-80, duca di Savoia;
1553-80, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
nel 1553 è stato nominato luogotenente generale e comandante supremo dell'esercito spagnolo in Fiandra;
1556, governatore dei Paesi Bassi;
nel 1560 la pace di Cateau-Cambrésis gli ha restituito i suoi stati (ad eccezione di alcune fortezze, rimaste ancora in mano francese e spagnola, e del territorio ginevrino a cui è riconosciuta l'indipendenza); la pacificazione è stata sancita dal suo matrimonio con Margherita d'Angoulême, duchessa di Berry, figlia di Francesco I, re di Francia. 
nel 1560 ha trasferito la capitale da Chambéry a Torino;
nel 1562 ha recuperato Torino;
il 7 febbraio 1563 è entrato ufficialmente a Torino;

 
1574
-



1574
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giacomo Durazzo Grimaldi
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1573 16 ott - 17 ott 1575, doge di Genova;


1574
-


1574
ducato di Milano

dal 1535 il ducato,
come previsto dal congresso di Bologna,
è stato devoluto all'impero [in pratica agli Absburgo].



Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi Spagna –

 

1574
-



1574
ducato di Mantova e di Monferrato
Guglielmo I
Albero genealogico
(1538 - 1587)
figlio di Federico II e di Margherita Paleologo, e fratello di Francesco III;
1550-87, duca di Mantova e marchese del Monferrato;
[dal 1561 è sposato con Eleonora von Habsburg.]
1574-87, 1° duca del Monferrato;



1574
-
a

1574
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Alvise I Mocenigo
Albero genealogico

(Venezia 26 ott 1507 - Venezia 4 giu 1577)
figlio di Tommaso e di Lucrezia Marcello;
1570-77, doge di Venezia; [85°]


- nunzio pontificio: Giovanni Battista Castagna (1573 15 giu - giu 1577)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)

1574
vengono istituiti i Provveditori sopra i beni comunali.

Da Cefalonia Antonio Giustiniani, figlio di Marc'Antonio Giustiniani morto nel mar Ionio, porta a Venezia quattordici casse, due delle quali vengono sigillate alla dogana dal Sant'Uffizio, in attesa dell'espurgazione.
Quando le due casse scompaiono, Antonio Giustiniani protesta di averle vendute ad un ebreo di Ferrara e, dopo una ricerca infruttuosa dell'acquirente e di un sensale di Rialto, si vede comminare una multa di cento ducati.
Intanto le condizioni degli ebrei a Venezia diventano quanto mai critiche.

Altri tipografi riprendono la stampa di testi ebraici tra cui Alvise Bragadin e Me'ir Parenzo.

Maggio
8
, (e in precedenza il 24 aprile e il 4 maggio) deposizioni di Marcantonio Valgolio, avvocato e farmacista 74/84enne; possedeva diciotto titoli proibiti, quasi tutti di protestanti oltremontani, tra i quali:
- parecchi scritti di E. da Rotterdam,
- 4 di F. Melantone,
- altri di Lefèvre d'Etaples, Simon Grynaeus, Hegendorff, Andreas Osiander e Sebastian Muenster.
Egli dichiara di averli acquistati sulle bancarelle del ponte di Rialto ma non dà o non vuole dare spiegazioni più precise.
Ammonito dall'inquisitore, che i libri proibiti alimentano il male in chi li legge, ribatte che ciò è vero solo in caso di cattiva intenzione del lettore.
[Si riferisce probabilmente al motto di san Paolo: «Tutto e puro per i puri, ma niente è puro per i contaminati e gli increduli, perché hanno contaminata l'intelligenza e la coscienza» (Lettera a Tito, 1, 15), per molti umanisti argomento a favore della lettura dei classici dell'antichità.]

Settembre
in seguito alla denuncia di un confratello, l'Inquisizione trae in arresto fra Leonardo, canonico regolare dell'ordine degli Agostiniani nel monastero veneziano di San Salvatore;
Nella sua biblioteca vengono scoperti i libri proibiti che l'imputato ammette di avere acquistato da librai veneziani tra la fine del 1572 e l'agosto del 1574 per pura passione dell'«arte oratoria», non già perché nutra sentimenti ereticali.
Di fronte alla mancanza di prove della sua eresia, il Sant'Uffizio gli ordina di far penitenza e gli proibisce di predicare per tre anni.

Novembre
9
, (in precedenza il 2 e 9 ottobre) Sabio, che ha una bancarella sul ponte del Rialto, e l'editore in piccolo Giovanni Bariletto sono riconosciuti colpevoli. L'Inquisizione ammonisce il secondo.
[L'anno prima il Sant'Uffizio ha depositato presso i priori dell'arte un sacco sigillato contenente trenta volumi scoperti nel magazzino di Giovanni Bariletto. Ma il sigillo è stato rotto, i libri proibiti si sono involati.]
20, deposizione di Giordano di Gianfrancesco Ziletti, bresciano (primo editore di casa Ziletti).


[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]



1574
ducato di Ferrara, Modena e Reggio
Alfonso II d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1533 - 1597)
figlio di Ercole II e di Renata di Francia;
1552-54, in contrasto col padre, fugge e combatte nelle Fiandre;
1557-58, combatte contro gli spagnoli in Italia;
1559-97, duca di Ferrara, Modena e Reggio;
nel 1560 ha allontanato da corte la madre, per le sue tendenze protestanti, che fa ritorno in Francia ritirandosi nel proprio feudo di Montargis;
nel 1567 è morta la prima moglie Lucrezia de' Medici;


 
1574
-


1574
Granducato di Toscana
Cosimo I de' Medici
Albero genealogico

(Firenze 1519 - Villa di Castello, Firenze 1574)
figlio di Giovanni [dalle Bande Nere] (ramo dei "popolani") e di Maria Salviati;
1537-69, duca di Firenze;
nel 1539 ha sposato Eleonora Álvarez de Toledo y Zúñiga († 1562);
nel 1562 ha istituito l'Ordine militare religioso di Santo Stefano;
1569-74, granduca di Toscana;
oltre ad aver completato la costruzione degli Uffizi e iniziato quella di Palazzo Pitti, ha promosso pure l'attività dell'Accademia Fiorentina.

Francesco I
Albero genealogico

(Firenze 1541 - 1587)
figlio di Cosimo I e di Eleonora di Toledo;
1564, comincia già ad assumere responsabilità di governo a fianco del padre, ma sarà più la vita fastosa di corte ad attirarlo più che gli impegni politici;
1574-87, granduca di Toscana;
un ruolo determinante hanno i suoi ministri G.B. Concini e Belisario Vinta grazie ai quali viene consolidato l'apparato burocratico del granducato, avviato da Cosimo I, una certa ripresa del commercio grazie specialmente all'ampliamento urbanistico di Livorno affidato all'architetto B. Buontalenti;

1574
-


 
1574
ducato di Urbino
Guidobaldo II
Albero genealogico
(Pesaro 1514 - 1574)
figlio di Francesco Maria I Della Rovere e di Eleonora Gonzaga;
1538-74, duca di Urbino;
1538-39, duca di Camerino;
nel 1548 ha sposato Vittoria Farnese;
dal 1553 è capitano generale della chiesa;
dal 1555 è prefetto di Roma;
dal 1558 è passato al servizio di Filippo II di Spagna;
1572-73, rivolta di Urbino: repressa duramente;





Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese ;
1565-68, compie un soggiorno presso la corte spagnola;
1570, sposa Lucrezia d'Este che non gli darà figli;
1571, combatte eroicamente a Lepanto;
1574-1631, duca di Urbino;
scaccia i ministri del padre e sopprime molte tasse;
geloso della sua autonomia, non vuole nel suo ducato né l'inquisizione, né i gesuiti e protegge gli ebrei;
si separa da Lucrezia d'Este;





 
1574
-




1574
REGNO di NAPOLI e di SICILIA
Filippo II [il re prudente]
Albero genealogico

(Valladolid 1527 - Escorial, Madrid 1598)
primogenito di Carlo V e di Isabella di Portogallo;
1539, muore la madre;
1540-98, duca di Milano;
1554-98, re di Napoli e di Sicilia (Filippo I);
dopo l'incoronazione ricevuta dal padre, ha lasciato la Spagna per sposare la regina d'Inghilterra Maria Tudor;
1556-98, re di Spagna;



1580-98, re di Portogallo;



– vedi sopra –


NAPOLI
Viceré
-
Nunzio apostolico
-

1574
-
L'Inquisizione, che dal 1568 ha cominciato a far visite a sorpesa nelle librerie, rinviene ora molti titoli proibiti scoperti a Venezia quattro anni prima.


SICILIA
Viceré
G. Toledo
(1564 - 1577)
1574
-

 






Achillini, Claudio (Bologna 1574-1640) poeta e giurista italiano, insegnò diritto civile a Ferrara e a Bologna; soggiornò a Roma (dove entrò nell'Accademia dei Lincei) e presso la corte di Parma; amico e seguace di G.B. Marino, prese le sue difese nella famosa polemica con T. Stigliani;
Teti e Flora (1628)
Sopra le presenti calamità (1630, argomentazioni sulla peste, riprese in chiave ironica dal Manzoni nei Promessi Sposi (cap. xxxvii))
Rime e prose (1632)
Sudate, o fochi, a preparar metalli (per la conquista della Rochelle e di Casale da parte di Louis XIII; noto sonetto ricordato dal Manzoni nei Promessi Sposi (cap. xxviii).

Aleandro o Aleandri, Girolamo [il Giovane] (Motta di Livenza 1574-Roma 1629) erudito e critico italiano;
Difesa dell'Adone (in cui scagiona il G.B. Marino dalle accuse di T. Stigliani).

Aresi, Cesare o Paolo Aresi (Cremona 1574-Tortona 1644) oratore e scrittore religioso italiano;
Le imprese sacre
L'arte di predicare bene
.

Fludd, Robert (Bearsted, Kent 1574-Londra 1637) medico e filosofo inglese; "Rosacroce"
Utriusque cosmi, maioris scilicet et minoris, metaphysica, physica atque technica historia (1617)
Anatomiae amphitheatrum (1623)
Ars memoriae (elaborazione di un sistema mnemonico rappresentato da un teatro magico, di cui si è voluto riconoscere il prototipo reale nel Globe Theatre di W. Shakespeare).

Hall, Joseph (Bristow Park 1574-Norwich 1656) ecclesiastico e scrittore inglese
Virgidemiarum (1597-99, poesie satiriche)
Characters (1608, Caratteri).

Heywood, Thomas (Lincolnshire 1574-Londra 1641) letterato, attore e autore drammatico inglese
Edward IV (1599, Edoardo IV)
A Woman Killed with Kidness (1603, Una donna uccisa con la clemenza)
If you know not me, you know nobody (1605, Se non mi conosci, non conosci nessuno)
The Rape of Lucrece (1608, Il ratto di Lucrezia)
The Fair Maid of the West (1631, La bella fanciulla del West).

Mira de Amescua, Antonio (Guadix, Granada 1574 ca-1644) poeta e autore drammatico spagnolo, fondatore dell'Accademia degli Oziosi
El esclavo del demonio (1612, Lo schiavo del demonio)
La mesonera del cielo (La locandiera del cielo)
La serenata del muto
Pedro Telondrio
La ruoda de la fortuna (1604, La ruota della fortuna).

Moerentorff [Moretus], Balthasar I (1574-1641) tipografo fiammingo;
[Figlio di Jan.]
è amico di Pietro Paolo Rubens il quale gli prepara un gran numero di disegni, specialmente frontespizi, che vengono poi incisi in rame accrescendo ancora lo splendore dei libri di Cristophe Plantin;
Imago primi saeculi Societatis Jesu (1640).
[La casa editrice Moretus rimarrà sul mercato per altre otto generazioni, fino al 1875, anno in cui Hyacinth Moretus la venderà alla città, da cui verrà trasformata nel museo Plantin-Moretus, il più importante museo della storia della stampa.].

Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar, Pedroduca di Osuna (Osuna 17 dicembre 1574 - Madrid,
24 settembre 1624) nobile spagnolo;
1616 21 ago-4 giu 1620, viceré di Napoli.

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«segue da 1573»
1574
Venezia
. Michele Tramezzino [il Vecchio], romano, ha finora pubblicato 190 edizioni (1536-1574): un po' di tutto, tranne la letteratura volgare contemporanea e le scienze.
Dopo la morte di:
. Michele Tramezzino [il Vecchio] (che ha operato a Venezia) e
. Francesco Tramezzino (che ha operato a Roma),
la tipografia passa nelle mani dei loro parenti più prossimi:
. il nipote di Michele Tramezzino [il Vecchio] e la figlia naturale (che ha sposato un tipografo che ha assunto il nome dei Tramezzino) di Francesco Tramezzino,
i quali tentano di continuare l'attività familiare, ma, sia a Roma che a Venezia, la casa comincia a perdere d'importanza.
Dopo qualche impressione la sede veneziana cessa l'attività e la sede romana viene venduta.
«segue 1575»

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