Papa
Clemente VIII
(1592-1605)
1598
Marzo
2, trattato di Vervins tra Francia e Spagna;
si adopera per portare la pace nella Francia sconvolta dalle guerre
di religione.
In primavera, divenuta insostenibile la propria posizione, Cinzio
Aldobrandini (1551-1610) [meno dotato del cugino, Pietro
Aldobrandini (1571-1621)] lascia Roma.
Avoca alla Santa Sede il ducato di Ferrara che diventa così
legazione pontificia.
Affida a C. Barone
[Baronio]
e R. Bellarmino
il «tribunale dell'inquisizione»;
crea a Roma la Congregatio de auxiliis (1598-1607) per risolvere
la controversia (de auxiliis appunto) in atto tra domenicani
e gesuiti: una commissione di cardinali che non raggiungerà mai un accordo
e sarà sciolta da Paolo V;
aggiorna l'«Indice» dei libri proibiti;
Tra il 1596 e il 1598, G.B.
Bandini sottopone al papa una lunga memoria circa
gli errori compiuti dagli stampatori, in particolare veneziani.
Egli richiama lo scandalo del breviario, del messale
e dell'Officium B. Mariae riformati, con la stampa dei quali
Paolo Manuzio e i suoi soci hanno fatto
migliaia di scudi, finché la concessione di Pio
V è stata rispettata, pubblicando però testi di
qualità infima, tanto che molte copie sono rimaste invendute.
Più di recente, egli continua, la Typographia
Apostolica Vaticana, cioè Domenico
Basa, ha stampato, col privilegio pontificio, solo 2000 esemplari
della Vulgata clementina, che non riescono a vendere a causa
del prezzo troppo elevato. Con le spese di trasporto e i diritti doganali
il nuovo testo biblico diventa praticamente inaccessibile al pubblico
oltremontano. G.B. Bandini
non tralascia di narrare come Paolo Blado,
tipografo ufficiale dei documenti pontifici, sia riuscito a sfruttare
la posizione. Assicurandosi per trent'anni i diritti di stampa di un
nuovo ufficio dei santi da inserire nei breviari e nei messali già
esistenti, egli ha ristampato tutto il testo del breviario
e del messale, costringendo all'acquisto dell'intera opera
anziché di un semplice supplemento.
Paolo Blado si rifiuta inoltre d ristampare
le bolle pontificie, cosicché la bolla, che prima si
imprimeva con due soldi e si vendeva per quattro o cinque, è
arrivata, come genere raro, a venti soldi e pretende dai pellegrini
cifre esorbitanti per i manifestini che elencano le indulgenze da concedersi
nella città eterna.
I privilegi, continua G.B.
Bandini, vanno dunque prontamente lasciati cadere. Essi ingiustamente
agitano la minaccia di scomunica per questioni meramente commerciali
e, senza servire allo scopo, offrono molteplici possibiltà di
stampare libri canonici, alla sola condzione di riprodurne fedelmente
il testo autorizzato sotto il controllo di ordinari e nunzi pontifici.
Sia per l'influenza di questa memoria o per effetto delle pressioni
veneziane, la Sede Apostolica acconsente alla maggior parte delle richieste
della Repubblica di Venezia circa la revisione clementina del breviario
e del messale.
– Antoniano, Silvio
(Roma 1540-1603) cardinale.
Francescani
«segue
da 1597»
1598, trattato di Vervins tra Francia e Spagna:
alla legazione di Alessandro de' Medici,
incaricato di svolgere le trattative fra Filippo
II, Enrico IV e il duca
di Savoia, il papa aggiunge due frati francescani: Francesco
Gonzaga, vescovo di Mantova, e Bonaventura
Siculi di Caltagirone, generale dei Minori;
quest'ultimo fa la spola ben diciassette volte tra Parigi e Bruxelles
riuscendo da una parte a strappare agli Spagnoli la promessa di cedere
Calais, dall'altra di staccare Enrico IV
dagli Olandesi e dagli Inglesi (febbraio-maggio); il papa gli riconosce
il merito nominandolo patriarca di Costantinopoli;
«segue 1599»
Gesuiti
«segue
da 1597»
[col generale C. Acquaviva
(1581-1615) si potenzia la compagnia]
1598, alla fine del 1594 sono stati espulsi dalla Francia che
ora si trova nella situazione paradossale (editto di Nantes) di uno
stato cattolico che tollera i calvinisti e non i gesuiti;
dal 1596, la penetrazione in Giappone (1549) viene compromessa dalle
continue persecuzioni (martiri giapponesi);
[vedi Domicilia]
«segue 1599»
Ugonotti
«segue
da 1595»
2 marzo, Enrico di Navarra salito
al trono come Enrico IV, firma la pace
di Vervins con la Spagna e l'Editto di Nantes.
Editto di Nantes
1598, 13
aprile, editto di pacificazione tra ugonotti e cattolici promulgato
da Enrico IV re di Francia (convertitosi
al cattolicesimo nel 1590 per ragioni politiche): viene introdotto
in Europa, per la prima volta, il principio della libertà religiosa;
in pratica:
- viene riconosciuta a tutti i sudditi la libertà di coscienza e di
culto, la cui pratica è resa possibile ai calvinisti francesi (gli ugonotti)
in qualunque sede a eccezione di Parigi e delle residenze reali;
- essi possono accedere anche alle cariche civili, organizzarsi in partito
e presidiare, a garanzia della loro incolumità, un centinaio di piazzeforti
(tra cui La Rochelle);
questo ampio margine di autonomia politica lasciata agli ugonotti, suscita
una viva opposizione da parte cattolica;
«segue 1610»
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ANNO
1598
– Busenello,
Gian Francesco o Giovanni Francesco
(Venezia 1598-Legnaro, Padova 1659) rimatore e librettista italiano,
autore anche di versi in dialetto, in gran parte inediti, con pittoresche
descrizioni della vita veneziana; scolaro di P.
Sarpi, esercitò l'avvocatura;
L'incoronazione di Poppea (1642, primo melodramma storico, musicato
da Claudio Monteverdi)
Altri quattro melodrammi sono musicati di Pier
Francesco Cavalli.
– Cavalieri, Francesco Bonaventura
(Milano 1598 ca - Bologna 27 dic 1647) matematico italiano, entrato
giovanissimo nell'ordine dei gesuati;
1616, si trasferisce a Pisa dove è allievo di B.
Castelli (1577?-1643), uno dei discepoli di G.
Galilei, e di questi medesimo col quale rimane sempre in
corrispondenza;
1620, torna a Milano dove svolge l'attività di predicatore senza abbandonare
gli studi matematici; inizia intanto ad avvicinarsi al "metodo
degli indivisibili"; dopo un breve soggiorno a Roma si trasferisce
a Parma, dove vive per tre anni;
1629, ha una cattedra di matematica a Bologna, ove rimane fino alla
morte;
Directorium generale uranometricum (1632, sul calcolo logaritmico)
Specchio ustorio… (1632, trattato sulle coniche e sui metodi
per costruirle)
[I primi elementi della teoria di Apollonio
di Perga (III sec. a.C.) sono applicati agli specchi ustori,
ai fari, all'acustica e al moto dei gravi. Forse ci si riferisce solo
ai primi quattro libri ciop quelli pervenetici in greco una versione
dei tre libri successivi dell'poera sarà puuanno pubblicati per
la prima volt a Firenzenel 1661 in una traduzione latina da un rifacmento
arabo. L'edizikne è curata da Abraham Echellensis e Giovanni
Alfonso Borelli (lo scienziato incouso da Newton trai suoi precdecessori
proposito della legge di gravitazioneuniversale) Il recupero di Apollonio
continua anche dopo la pubblciazione dei Principia del 1687 UN'edizone
critica dei primi sette librim contenente i ltesto greco dei primi quattro
e una traduzione latina dei re successivi basaa su diversi mnanoscritti
arabi, fu infine pubblicata nel 1710.]
Geometria indivisibilibus continuorum quadam nova ratione promota
(1635; già completato a Parma, il manoscritto iniziale subisce molte
revisioni e correzioni ; introduce il metodo degli "indivisibili"
per il calcolo di aree e volumi)
Exercitationes geometriche sex… (1647, approfondimenti del suo
"metodo degli indivisibili", volti soprattutto a confutare
le critiche dei contemporanei).
[Tra i suoi allievi: Mengoli,
personalità di valore ma relativamente isolata, che insegna poi
a Bologna; Stefano Degli Angeli, rettore
della cattedra di matematica all'università di Padova dopo l'Argoli.].
– Colletet,
Guillaume (Parigi 1598-1659) poeta francese
Epigrammes (1653, Epigrammi)
Poésies diverses (1656, Poesie diverse)
Art poétique (1658, Arte poetica).
– Riccioli, Giovanni Battista (Ferrara
1598-Bologna 1671) astronomo e geografo italiano, gesuita, insegnò prima
filosofia e teologia e poi astronomia a Parma e a Bologna; avversario
del sistema copernicano;
Geographia et hydrographia reformata (1661, in 12 libri)
Almagestum novum (1651)
[Dove ripropone una sintesi degli argomenti sulle
maree di G.B. Baliani,
ripresi poi da J.
Wallis e ancora più tardi da
I. Newton.]
Astronomia reformata (1665).
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Stampa
«segue da 1597»
1598
Germania
Francoforte
A partire da quest'anno il consiglio municipale affida a S.
Feyerabend la pubblicazione del Catalogus universalis
[Mess Katalog] (catalogo semestrale ufficiale della fiera
del libro di Francoforte) che dovrebbe soppiantare le iniziative private
di Georg Willer e di altre ditte.
[Nel 1750, quando verrà soppressa la fiera, cesserà anche
la pubblicazione del catalogo.]
Augusta, un primo catalogo viene ora realizzato anche per la fiera del
libro di Augusta.
[Fra poco tempo, comunque, il catalogo sarà sottoposto al controllo
della Commissione Imperiale sui Libri, con effetti abbastanza deprimenti
sulla varietà e la vivacità delle proposte librarie.
Hans Tuzzi, Gli strumenti del bibliofilo,
Edizioni Sylvestre Bonnard, Milano 2003
]
Francia
Strasburgo, esce Nomenclator scriptorum philosophicorum del
luterano Israel Spach.
[Nelle opere sono citati i cataloghi cinquecenteschi di Oporino
e di Goltzius ma non quelli di Aldo
Manuzio [il Vecchio].]
Venezia
. Domenico e Giovan
Battista Guerra hanno finora pubblicato 160 edizioni (1560-1598);
. Girolamo Polo ha finora pubblicato 25
edizioni (1573-1598);
«segue 1599»
Beatrice
Cenci
1598, 9
settembre, Francesco Cenci (1549), padre
di Beatrice, viene
ucciso dal castellano di Petrella Salto (Rieti) Olimpio
Calvetti e da un sicario di nome Marzio;
nonostante le precauzioni prese per simulare una morte accidentale,
viene scoperto l'omicidio e segue un processo, seguito con passione
dalla cittadinanza;
benché difesa dall'illustre giureconsulto Prospero
Farinaccio, il processo, per volontà dei giudici e di Clemente
VIII, si conclude con dure sentenze:
- Bernardo (fratello minore), diciassettenne,è
risparmiato per la sua giovane età;
- Giacomo (fratello maggiore), non l'ispiratore,
ma la longa manus, quello che ha reso possibile il parricidio,
pur senza il suo apporto materiale, si trova di fronte, quale inquisitore,
il giudice Ulisse Moscati convinto assertore
dell'efficacia "legale" della tortura e contro il quale nulla
riesce a fare l'avvocato difensore Prospero Farinaccio;
torturato, sottoposto perfino alla "veglia", un tormento che
fa impallidire anche i delinquenti più incalliti, viene alla fine squartato;
- Calvetti, è già stato eliminato come
teste incomodo;
tutti alla fine, sottoposti a tortura, confessano;
«segue 1599»
Tabula Peutingeriana
[da K. Peutinger]
«segue da 1507»
1598, grazie a Marcus Welser, discendente
del cancelliere, viene terminata la pubblicazione della "Tabula".
Questa edizione è quanto mai preziosa, nonostante alcune imprecisioni.
La pergamena, gremita di fessure, friabile, con i colori sbiaditi dal
tempo (il verde del mare ottenuto col rame, l'ha addirittura corrosa),
ha perduto col tempo nomi e caratteristiche. Le stesse che non sono
state perdute dalla carta stampata, che ci ripropone le condizioni di
leggibilità del XVI secolo.
L'odissea però non è finita.
Dopo la pubblicazione dil Marcus Welser,
si perde traccia della "Tabula" sino al 1714.
«segue 1714»
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