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Gregorio XV
(1621-23)

1622
Epifania, su consiglio del frate cappuccino predicatore Gerolamo da Narni ricostituisce la Sacra Congregatio de Propaganda Fide; che, dopo più di tre secoli, attua il disegno profetico di Raimondo Lullo per l'educazione religiosa e la preparazione linguistica e culturale dei missionari;
2 giugno, alla Basilica dei SS. Apostoli e al Campo dei Fiori viene affisso il decreto che comanda a tutti e a ciascuno di celebrare la "Concezione" non la "Santificazione" della Madonna; proibisce altresì di attaccare o di negare la dottrina dell'Immacolata "in privato" non solo "in pubblico" (come nel 1616) e conferma contro i trasgressori le misure prese dai pontefici precedenti.

Francescani

«segue da 1617»
1622, grande la gioia per il decreto pontificio sull'Immacolata Concezione;
i Minori di Segovia giurano di dare la vita, se necessario, per la difesa del privilegio di Maria; vengono promossi studi ed accademie sull'argomento; vengono istituite confraternite laiche in onore dell'Immacolata in tutte le nazioni; quasi ogni chiesa francescana ha la sua Vergine coronata di stelle, premente con il piede la terra, la luna e il serpente, recante fra le braccia Gesù bambino che, con la croce acuminata come una lancia trafigge il capo del demonio.
«segue 1630»

 

Richelieu, Armand-Jean du Plessis, duca di 
(1585-1642) cardinale.

Sacra Congregatio de Propaganda fide

«segue da 1599»
1622, questa congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, creata a suo tempo da Clemente VIII, e ora ricostituita da Gregorio XV, esercita la propria giurisdizione su un vasto territorio (cse le terre cristiane non cattoliche).
«segue 1626»

Gesuiti

«segue da 1621»
[generale:
. Muzio Vitelleschi (1615-?)]
generale:
1622, sorgono i collegi di Carpi e di Ravenna.
Tentano senza successo di farsi affidare la direzione del Collegio Greco di Roma che ospita sudditi dello «Stato da mar» suscitando la decisa reazione di Paolo Sarpi [70enne] che giudica il progetto educativo dei gesuiti contrario agli interessi della Serenissima.
Smirne, viene loro affidata la direzione della chiesa di S. Policarpo che provvede ai bisogni spirituali del consolato francese; qui svolgono il lavoro pastorale e catechistico tra mercanti, marinai, schiavi e impiegati;
le relazioni con i greci sono buone ma la controversia riguardante la presenza dei gesuiti a Istanbul coinvolge anche la loro missione.
[Nel 1629 saranno sostituiti dai cappuccini che danno meno problemi.]
[vedi Domicilia]
«segue 1623»

 

Ugonotti

«segue da 1621»
1622, la prima "campagna del Midi" termina con una pace abbastanza favorevole per loro che perdono tuttavia 80 places de sûreté, mentre si rende esplicito un aspetto ormai essenziale del partito: quasi tutta l'alta nobiltà è ormai passata dalla parte del re e i nuclei veri di resistenza sono solo i grandi patriziati urbani di La Rochelle, Montpellier, Montauban, impegnati nella difesa anche delle loro franchigie e tradizioni municipali; 
«segue 1627»

 

 

 

 

ANNO 1622





1622
Unione Elvetica
Confederazione dei tredici cantoni elvetici:

CATTOLICI
- Uri (1291),
- Schwyz (1291),
- Unterwalden (1291),
- Lucerna (1332),
- Zug (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Friburgo (1481),
- Soletta (1481).

PROTESTANTI
- Zurigo (1351),
- Berna (1353),
- Glarus (1353) [in parte],
- Basilea (1501),
- Sciaffusa (1501),
- Appenzell (1513).

1622
-

 




1622
Sacro Romano Impero
Ferdinando II
Albero genealogico

(Graz 1578 - Vienna 1637)
figlio di Carlo d'Absburgo duca di Stiria e di Maria Anna di Baviera;
1596-1637, duca di Stiria e di Tirolo;
1617-27, re di Boemia;
1618-25, re d'Ungheria;
1619-37, imperatore del Sacro Romano Impero;
la sua elezione, alla morte del cugino, coincide con la rivolta antiasburgica della Boemia calvinista che proclama suo re l'elettore palatino Federico V, e con l'inizio della guerra dei trent'anni;



1622
poiché nel frattempo la Unione evangelica si è volontariamente sciolta, nella regione di Abhausen la lotta viene proseguita da tre capi mercenari:
. Ernesto di Mansfeld,
. Cristiano di Brunswick,
. Federico di Baden-Darlach,
i quali, però, malgrado il loro ardire, vengono battuti alla fine della primavera dal vallone gen. conte di Tilly a Wimpfen, sul Neckar.

Di fronte alla crescente minaccia esercitata dal gen. conte di Tilly contro la Bassa Germania, le potenze protestanti straniere s'allarmano ed incominciano infine ad interessarsi della causa dei loro correligionari.
Dietro solecitazione dell'Inghilterra, Olanda e Danimarca e tutto il settentrione della Germania s'infiammano; Gustavo II Adolfo, re di Svezia, ricomincia la lotta contro la Polonia, mentre la Francia, che dal 1624 Richelieu ha ricondotto alla politica di Enrico IV, prende apertamente anch'essa la difesa dei nemici degli Absburgo.
Poiché con tale nuova situazione la potenza dei protestanti minaccia di sorpassare quella dei cattolici, l'imperatore si vede costretto a costituire un altro esercito che affida al gentiluomo boemo Albrecht von Wallenstein, di famiglia utraquista ma educato dai gesuiti ad Olmutz.

Pierre Lafue, Storia della Germania, Cappelli 1958.]

1622
Brandeburgo
Albero genealogico

(Berlin 1595 - Königsberg 1640)
figlio di Johann Sigismund Hohenzollern e di Anna di Prussia;
1616, sposa la p.ssa Elisabeth Charlotte von Simmern (1597-1660);
1619-40, elettore di Brandeburgo;
1619-40, duca di Cleves e di Prussia;


1622
Sassonia
Albero genealogico

(Dresda 1585 - 1656)
figlio di Cristiano I e di Sofia di Brandeburgo;
1611-56, principe elettore di Sassonia;
succeduto al fratello Cristiano II;
1622
1618-23, guerra dei trent'anni (periodo boemo palatino);
accordo di Mulhouse: pur essendo di religione luterana, appoggia Ferdinando II contro il calvinista Federico V del Palatinato ricevendone in cambio garanzie sull'inviolabilità dei propri territori;

1622
ducato di Baviera
Albero genealogico

(Monaco di Baviera 1573 - Ingolstadt 1651)
figlio di Guglielmo V e di Renata di Lorena;
1597-1623, duca di Baviera;
nel 1616, con il Codex Maximilianeus ha unificato per la prima volta le norme giuridiche e le leggi in tutta la Baviera;
1619-20, nelle lotte contro l'insurrezione ceca, la "Lega cattolica" fa trionfare gli interessi degli Absburgo sconfiggendo l'esercito ceco nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga;


1623-51, primo principe elettore di Baviera e depositario dell'Alto Palatinato;


1622
Palatinato
Federico V
Albero genealogico

(Amberg 1596 - Magonza 1632)
figlio di Federico IV e di Luisa d'Orange;
1610-23, elettore del Palatinato;
dal 1613 è sposato con Elisabetta, figlia di James I d'Inghilterra, ed è riconosciuto capo dell'Unione evangelica in Germania;
1619-20, re di Boemia;
dal 1620 è stato messo al bando dall'impero.
1622
dopo la sconfitta a Wimpfen, sul Neckar, il Palatinato è nelle mani della Lega santa e la ricca biblioteca palatina dell'università di Heidelberg emigra al Vaticano mentre il paese viene cattolicizzato con la forza.
Per il momento è necessario accettare l'annientamento del calvinismo e la restituzione dei beni sequestrati dopo il 1552; ma poco dopo la situazione improvvisamente muta.




1622
REGNO di POLONIA
Sigismondo III Vasa
Albero genealogico

(Stoccolma 156 6- Varsavia 1632)
figlio di Giovanni III di Svezia e di Caterina Jagellona, sorella di Sigismondo II Augusto;
1587-1632, re di Polonia;
1592-1604, re di Svezia;
dal 1598 in Svezia ha abdicato in favore del figlio Ladislao, che ha come reggente lo zio Carlo di Ludermania;
1600-11, prima guerra svedese contro la Polonia;
1605-08, i magnati di Lituania si ribellano contro l'unione della loro chiesa a Roma;
1610-12, il tentativo di intervenire nella crisi russa del "periodo dei torbidi" facendo nominare zar suo figlio Ladislao, fallisce;



1622
-


 

 

 



1622
IMPERO OTTOMANO
Osman II
Albero genealogico

(1604 - 1622)
figlio di Ahmed I e di sua moglie Mâhfirûze Hatice;
1618-22, sultano;
1622
Maggio
20
, muore.




Mustafa I
Albero genealogico

(1592 - 1639)
figlio di Mehmet III
1617-18/1622-23, sultano;
1622
durante il suo secondo governo la situazione dell'impero si fa molto critica. I governatori delle province, non volendo più riconoscere la sua autorità, non mandano più le tasse a Istanbul. Il primo a ribellarsi è il governatore di Erzurum ma molti altri governatori seguono poi il suo esempio.




Gran Visir
-

1622
-


 


 



1622
RUSSIA
Michele III Romanov
Albero genealogico

(n. 1596 - Mosca 1645)
figlio del boiaro Fëdor Nikitic Romanov (futuro patriarca di Mosca col nome di Filarete) e di Maria Ivanovna della stirpe dei Rjurik;
1598-1613, "periodo dei torbidi".
1613-45, zar di Russia;


 
-
1622
1619-33, il vero protagonista della politica nazionale è in realtà il padre (Patriarca Filarete) che ha riunificato nella sua persona potere temporale e potere ecclesiastico;


 




1622
Francia e Navarra
Luigi XIII
Albero genealogico
(Fontainebleau 1601 - Saint-Germain-en-Laye 1643)
figlio di Enrico IV e di Maria de' Medici;
1610-43, re di Francia e di Navarra;
a 9 anni sotto la reggenza della madre,


Primo ministro
-
Cancelliere
Nicolas Brulart de Sillery
(1616 - 1624)
Guardasigilli
Guillaume Du Vair
(1617 - 1622)
Louis Lefèvre de Caumartin
(1622 23 set - 21 gen 1623)
Sovrintendente delle Finanze
Henri de Schomberg
conte di Nanteuil
(1619 - 1623)
Segretario di stato agli Affari Esteri
Pierre Brûlart
marchese di Sillery 
(1617 24 apr - 11 mar 1626)
 
1622
-
Nord America
ACADIA
Governatore
-
-

1622
Port Royal,

 

CANADA
[Il nome deriva dalla parola huron kanata – villaggio o insediamento – che venne utilizzata in riferimento agli indiani di Stadaconé dal navigatore bretone Jacques Cartier (1491-1557). Essa viene quindi applicata dai francesi anche al territorio di Micmac e Montagnais.]
Governatore regio
Samuel de Champlain
(1620 - 1633)

1622
In questo periodo (1620-29) lo sviluppo della colonia è affidato:
- alla chiesa cattolica,
- agli investimenti di compagnie commerciali a capitale privato.
[I commercianti sono rappresentati soprattutto dalla compagnia del protestante Guillaume de Caën (vive 1619-42). Tali compagnie sono interessate esclusivamente alla tratta e non fanno alcuno sforzo per un'effettiva colonizzazione del Canada. In effetti, nel periodo indicato, la popolazione della colonia non subisce variazioni importanti.]


1622
ducato di Lorena e di Bar
Henri II [il Buono]
Albero genealogico

(Nancy 1563 - Nancy 1624)
figlio di Carlo III (o II) [il Grande] e di Claudia di Francia, figlia di Enrico II;
1608-24, duca di Lorena e di Bar;

1622
-


 

 
1622
Repubblica delle Province Unite
[sette province settentrionali]
Maurizio
Albero genealogico

(Dillenburg, Nassau 1567 - L'Aia 1625)
secondogenito di Guglielmo I [il Taciturno] e di Anna di Sassonia;
1584-1625, statolder di Olanda, Zelanda e Utrecht;
[presidente del Consiglio di Stato.]
tregua di Anversa (1609-20): tra Olanda e Spagna;
1618-25, conte di Nassau;
1618-25, principe di Orange;
[alla morte del fratello maggiore Filippo Guglielmo.]




1622
-


1622
Paesi Bassi
[dieci province meridionali]
Leopoldo Guglielmo d'Absburgo
Albero genealogico

(† 1662)
figlio dell'imperatore Ferdinando II e di Maria Anna di Baviera († 1616);
arciduca d'Austria;
1621-62, governatore dei Paesi Bassi;




1622
-




 

1622
Inghilterra e Scozia
James VI
Albero genealogico

(Edimburgo 1566-Londra 1625)
figlio di lord Henry Stuart Darnley e di Maria Stuarda;
1567-1625, re di Scozia;
1603-25, re d'Inghilterra (James I);
[XXIV re d'Inghilterra da William [il Conquistatore]]

dal 1500 al 1620 la popolazione inglese è raddoppiata mentre gli abitanti di Londra sono saliti da 70-80.000 a 250.000;

 

Primo lord
del Tesoro
[First Lord
of the Treasury
]
-
Cancelliere
dello Scacchiere
[Chancellor
of the Exchequer
]
-

1622
-

 

 

SCOZIA
-
-
-
-
1622
-
 
IRLANDA
-
-
-
-

1622
-

 
Nord America
-
-
-
-

1622
Guerra aperta con gli indiani (1622-24).

VIRGINIA
Governatore
-
sir Thomas Dale
(1611 - ?)

1622
Jamestown, sul fiume James;

Opechancanough, successore di Powhatan, piomba improvvisamente sugli insediamenti inglesi isolati sterminando circa 350 persone; i bianchi reagiscono con un bagno di sangue.
[Le ostilità continueranno ad intervalli fino al 1644 quando gli indiani saranno già stati spodestati e praticamente spazzati via.]





1622
REGNO di DANIMARCA e di NORVEGIA
Cristiano IV
Albero genealogico
(Frederiksborg 1577 - Copenaghen 1648)
figlio di Federico II e di Sofia di Mecklenburg;
1588-1648, re di Danimarca e di Norvegia;
1611-13, combatte contro Carlo IX di Svezia per il dominio sul Baltico riuscendo ad impadronirsi dell'isola di Öland;




1622
1618-48, guerra dei trent'anni;
NORVEGIA
1622
-
ISLANDA
1622
-

 

1622
REGNO di SVEZIA
Gustavo II Adolfo
Albero genealogico
(Stoccolma 1594 - Lützen, Lipsia 1632)
figlio di Carlo IX e di Cristina di Holstein-Gottorp;
1611-32, re di Svezia;




1622
1618-48, guerra dei trent'anni;
nel 1621 ha conquistato Riga;




1622
REGNI DI SPAGNA, NAPOLI e SICILIA
Filippo IV
Albero genealogico

(Valladolid 1605 - Madrid 1665)
figlio di Filippo III e di Margherita d'Austria;
1615, sposa Isabella di Borbone, figlia di Enrico IV re di Francia;
1621-1665, re di Spagna; [compreso Portogallo]
1621-1665, re di Napoli e Sicilia;
- 1618-48, guerra dei trent'anni: accanto agli Absburgo;
[ciò aggraverà, rendendolo poi irreversibile, il declino della potenza spagnola.]

1622
finita la tregua di Anversa con i Paesi Bassi, sono riprese le ostilità che dureranno diversi anni intrecciandosi pure con gli avvenimenti della guerra dei trent'anni;

NAPOLI
Viceré
cardinale
Antonio Zapata y Cisneros
(1620 12 dic - 24 dic 1622)
Antonio Álvarez de Toledo
y Beaumont de Navarra

duca d'Alba
(14 dic - 16 ago 1629)
Nunzio apostolico
-

1622
-


SICILIA
Viceré
Francesco Lemos
conte di Castro
(1616 - 1622)
Emanuele Filiberto di Savoia
(1622)
1622
-
a




1622
SAVOIA
Carlo Emanuele I
Albero genealogico

(Rivoli 1562 - Savigliano 1630)
figlio di Emanuele Filiberto [Testa di Ferro] e di Marguerite de Angoulême;
1580-1630, principe di Piemonte
conte di Aosta, Maurienne e Nizza
duca di Savoia
;
1580-1630, re di Cipro e Gerusalemme (titolare);
1588-1630, marchese di Saluzzo;
1614-17, prima guerra del Monferrato;

 

 

1622
-


1622
REPUBBLICA DI GENOVA
[Denominazione ufficializzata nel 1528 per iniziativa di Andrea Doria]
Giorgio Centurione
Albero genealogico

(? - ?)
figlio di
1621 22 giu - 22 giu 1623, doge di Genova;


1622
-

 

1622
ducato di Mantova e del Monferrato
Ferdinando I
Albero genealogico
(1587 - 1626)
figlio di Vincenzo I e di Eleonora de' Medici († 1611), e fratello di Francesco IV;
1605-15, cardinale [rinuncia];
1612-26, duca di Mantova e del Monferrato;
nel 1616 sposa Camilla (1589-1662), figlia di Bruno Faa; [matrimonio morganatico, segreto; ripudiata 1616]
nel 1617 sposa Caterina de' Medici († 1629).

1622
-

 

1622
REPUBBLICA DI VENEZIA
"La Serenissima"
Antonio Priuli

(Venezia 10 mag 1548 - Venezia 12 ago 1623)
figlio di Gerolamo e di Elisabetta Cappello;
1618-23, doge di Venezia; [94°]

 

- nunzio pontificio: ? (? - ?)
- ambasciatore di Spagna: ? (? - ?)
- ambasciatore sabaudo: A. Provana (1605- ?)

1622
Aprile
22
, in piazzetta San Marco l'ex ambasciatore presso la corte di Londra, il conte Andrea Foscarini, appare ad una folla di cittadini sgomenti impiccato per un piede alla croce di legno scuro.
[Era amico della contessa Alatheia Arundel, moglie di sir Thomas Howard e figlioccia della regina Elisabetta, che aveva affittato palazzo Mocenigo per un paio d'anni, allo scopo di dare ai giovani figli un'educazione internazionale e acquistare delle opere d'arte per la famosa collezione del marito.
Il processo intentato dal Consigio dei Dieci, per aver venduto documenti segreti della Repubblica ad agenti segreti, ha avuto un solo esito, la condanna a morte proposta dallo stesso doge con queste parole: «volemo che dimani mattina innanzi giorno sia per il ministro della giustizia nella medesima prigion dove hora si ritrova strangolato sì che muora e dopo morto sia per il medesimo ministro di giustizia sopra un paro di eminenti forche tra le due colonne di San Marco attaccato con un piede in su et così lasciato per tutto il giorno».
Andrea Foscarini, che si racconta abbia rinunciato a difendersi per non coinvolgere la propria amante (lady Arundel), ha lasciato nel suo testamento 100 ducati d'oro al «filosofo amatissimo» Paolo Sarpi.
Sulla reputazione del diplomatico cade altro fango allorché lady Arundel, preoccupata dei pettegolezzi che corrono sul suo conto nei salotti della nobiltà, si reca da l doge in compagnia di lord Henry Wotton, l'ambasciatore inglese, e pretede che le venga consegnata una sorta di pubblica dichiarazione, un attestato ufficiale della sua «totale innocenza» sia dal punto di vista legale che morale.
A questa richiesta il doge accondiscende e fa redigere su una pergamena la dichiarazione solenne che la «honorata e illustre ospite della Repubblica è al di sopra di ogni sospetto».
Il "diplomatico traditore" viene sepolto in terra sconsacrata e senza un alapide.

Agosto
22
, i testimoni che hanno provocato la morte di Andrea Foscarini vengono smascherati e condotti davanti ai tre Inquisitori di Stato e, una volta riconosciuti colpevoli di mendacio e condannati alla forca, sono impiccati e appesi per un piede sullo stesso luogo dove è stato esposto il cadavere di Andrea Foscarini.
Conscio del gravissimo errore compiuto, il Senato della Repubblica provvede a far distribuire in città e in tutte le ambasciate straniere il verdetto del tribunale che ha riconosciuto l'innocenza del diplomatico.
Successivamente la salma di Andrea Foscarini viene esumata e quindi risepolta con tutti gli onori di un funerale solenne, a spese dello Stato.
[Il busto del diplomatico veneziano si trova nella chiesa di San Stae. Il mistero della sua condanna continuerà nei secoli successivi, perché qualcuno insinuerà e uno storico scriverà che il ravvedimento del tribunale è stato solo una messinscena: non tanto motivata da prove concrete dell'innocenza del nobiluomo, quanto da una inconfessata complicità di casta. Insomma si è voluto salvare il decoro di una famiglia illustre».

Dal banco della sua bottega veneziana, il tipografo Roberto Meietti, nonostante l'atto di sottomissione al papa fatto sette anni prima, smercia ancora pamphlet anticattolici stampati in Germania.
E non è il solo.
[Paul F. Grendler, L'Inquisizione Romana e l'Editoria a Venezia 1540-1605, Il Veltro Editrice, Roma 1983.]

Nantas Salvalaggio, Signora dell'acqua, Piemme, Casale Monferrato 1997.]

 

1622
ducato di Modena
Cesare d'Este
Albero genealogico

(Ferrara 1562 - Modena 1628)
figlio di don Alfonso, un bastardo di Alfonso I, legittimato dall'imperatore ma non riconosciuto dalla corte di Roma;
1597-98, duca di Ferrara;
1597-1628, duca di Modena;
dal gennaio 1598 risiede a Modena dove ha portato con sé l'archivio, il museo e la biblioteca estense;
dal 1615 è vedovo;

 

 

1622
-


 

1622
Granducato di Toscana
Ferdinando II de' Medici
Albero genealogico
(Firenze 1610 - 1670)
figlio del granduca Cosimo II e della granduchessa Maria Maddalena d'Austria;
1621-70, granduca di Toscana;
sotto la reggenza della nonna, la granduchessa Maria Cristina, e della madre;
 
1622
-

 

1622
ducato di Urbino
Francesco Maria II della Rovere
Albero genealogico
(n. 1548 - Casteldurante, oggi Urbania, Urbino 1631)
figlio di Guidobaldo II e di Vittoria Farnese;
1574-1631, duca di Urbino;
1622
dal 1621 ha ceduto il potere all'unico figlio Federico Ubaldo (1605);

 
1622
-

 

 



Pecquet, Jean (Dieppe 1622-Parigi 1674?) anatomista e fisiologo francese, compì gli studi a Montpellier, vivendo poi a Parigi dove fece parte degli anatomisti dell'Académie des Sciences;
1647, inizia le sue ricerche sui canali chiliferi toracici; scopre la cisterna del chilo (o "cisterna di Pecquet").

Poquelin, Jean-Baptiste o Molière (Parigi 1622-1673) commediografo e attore francese.

Sluse, René François (1622-1685) matematico belga.
[Curva di Sluse.]

Varen, Bernhard o Varenio (1622-1650) giovane scienziato;
Geographia generalis (1650, poco prima della sua morte; trattato che dà vita alla scienza geografia dell'età moderna e che rimarrà per un secolo il riferimento standard, in particolare sull'argomento delle maree)
[Le maree vi sono spiegate seguendo la cervellotica dottrina di Descartes che egli stesso contribuisce notevolmente a diffondere.
Lucio Russo, Flussi e riflussi. Indagine sull'origine di una teoria scientifica, Feltrinelli 2003.]

Vaughan, Henry (Llansantffraed, Galles 1621/22-1695) poeta inglese;
[Fratello di Thomas, filosofo ermetico e alchimista.]
Olor Iscanus (1651, Il cigno dell'Usk)
Silex Scintillans (1651; 1655 II ediz. ampliata)
The Mount of Olives (1652, Il monte degli ulivi)
Flores solitudinis (1654)
Thalia Rediviva (1678, contenente pure gli scritti del fratello).

Viviani, Vincenzo (Firenze 1622 ?-1703) matematico italiano;
1639 per intercessione del Granduca Ferdinando II, diviene discepolo di Galileo Galilei con il quale collabora nello studio delle leggi di caduta dei gravi sul piano inclinato;
1659, appassionato cultore dei metodi geometrici degli antichi matematici greci, riesce a ricostruire il V libro sulle coniche di Apollonio in maniera sorprendentemente simile all'originale ritrovato in seguito;
Racconto istorico della vita del Sig. Galileo Galilei (1654, scritto sotto forma di lettera al principe Leopoldo de' Medici)
Lettera intorno all'applicazione del pendolo all'orologio (dove attribuisce questa invenzione al Galilei, anche se colui che perfezionò e realizzò questa invenzione fu in verità il figlio di Galileo, Vincenzo).

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Guerra dei Trent'anni
[1618-1648]
1618-23
periodo boemo palatino

1622, 
20 giugno, Cristiano di Braunschweig e Halberstadt è sconfitto dalle truppe imperiali al comando del gen. conte di Tilly e di A. Spinola nella battaglia di Hoechst sul Meno;
Settembre
19
, inizia l'assedio di Franckenthal;
Ottobre
23
, le truppe imperiali conquistano Mannheim;
«segue»

Stampa

«segue da 1621»
1622,
Francia
Parigi, Antoine Vitré è nominato "imprimeur du roi pour les langues orientales".
Germania
Carta: tutti gli stracci raccolti nella zona di Brema sono riservati ai molini di Bremervorde e d'Altekloster;
«segue 1623»

Uscita dei giornali

«segue da 1620»
1622, dello stesso tipo della "gazzetta" uscita ad Augusta nel 1609, appare un foglio in Inghilterra;
«segue 1631»

 

 

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