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Papa segretario di stato: cardinale Pallavicini; 1770
cardinali: «segue
da 1769»
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ANNO 1770
– Aligre, Etienne-Jean (1770-1847)
politico francese;
Torna su1803, consigliere generale della Senna e ciambellano di Carolina Murat a Napoli; 1814, uno dei commissari designati per ricevere Louis XVIII aò suo arrivo a Parigi; diventa pari di Francia. – Avout, Louis Nicolas d' – poi Davout – duca d'Auerstaedt, principe d'Eckmühl (Annoux, Yonne 10 maggio 1770 – Parigi 1° giugno 1823) militare francese, l'unico maresciallo di Francia rimasto invitto durante la sua carriera militare. – Arrivabene, Ferdinando (Mantova 1770-1834) patriota e letterato italiano, amico di U. Foscolo; Della lingua forense (1827) Il secolo di Dante (1827). – Banks Jenkinson, Robert – conte di Liverpool (Londra 1770-1828) politico inglese; 1790, deputato tory, gode della protezione di W. Pitt [il Giovane]; 1801-04, segretario agli esteri; 1809-12, ministro della guerra; 1812, 11 maggio, divenuto primo ministro dopo l'assassinio di S. Perceval capeggia un debole governo tory che deve affrontare la grave crisi economica che colpisce l'Inghilterra nel 1815; 1817, risponde alla crisi sospendendo, tra l'altro, anche l'habeas corpus; 1819, soffoca sanguinosamente i moti di Manchester; un analogo atteggiamento tiene verso l'Irlanda opponendosi all'emancipazione dei cattolici; 1826, poco dopo aver realizzato un'importante riforma bancaria lascia l'incarico in seguito ad un attacco di apoplessia. – Belgrano, Manuel (Buenos Aires 1770-1820) militare e politico argentino; 1806, combatte contro gli inglesi; 1810, partecipa alla guerra d'indipendenza contro gli spagnoli. Lasciò vari scritti di orientamento liberista. – Beker, Nicolas-Léonard (1770-1840) militare francese; 1789, soldato semplice all'inizio della Rivoluzione; 1793, sottotenente; 1801, generale; combatte a Valmy, nella Vandea, a San Domingo, in Italia, in Austria, in Germania; 1808, viene creato conte dell'Impero; il giorno dopo la battaglia di Essling, in seguito a discorsi imprudenti fatti sul conto di Napoleone I, viene immediatamente rimandato in Francia; durante i Cento giorni è deputato; 1815, giugno, chiamato a partecipare alla difesa di Parigi, ha l'incarico di accompagnare l'imperatore. – Bettóni, Nicolò (Portogruaro, Venezia 1770-Parigi 1842) tipografo ed editore veneto, inventore di un nuovo tipo di torchio, a cilindro; ideale continuatore del Bodoni; 1807, stampa la prima edizione dei Sepolcri di U. Foscolo, nella tipografia dipartimentale del Mella a Brescia, di sua proprietà); apre un'officina litografica e calcografica a Milano; 1810, apre la «Tipografia di Alvisopoli» a Molinat presso Fossalta di Portogruaro, poi trasferita a Venezia e diretta dall'amico Gamba; 1817, apre una grande tipografia a Padova, da dove escono edizioni di classici popolari molto diffuse. [Al suo nome sono collegate le vicende di fortunate collane: "Biblioteca storica", "Biblioteca classica italiana antica e moderna", "Biblioteca portatile italiana e latina", "Biblioteca storica di tutti i tempi e di tutte le nazioni".] – Bourdeau, Pierre-Alpinien (Rochechouart 10 marzo 1770 – Limoges 12 luglio 1845) politico francese; [Proveniente dalla famiglia Bourdeau dell'alta borghesia e della nobiltà di Limoges, che diede il ramo di Lajudie, è figlio di Bertrand Bourdeau, avvocato e consul di Rochechouart, e di Marthe Baillot (proveniente da una famiglia di maître de forges di Busserolles in Dordogne). È cugino di Jean-Joseph de Verneilh-Puyraseau (deputato della Dordogne e redattore di un progetto del Code Rural).] imprigionato sotto il Terrore, ritrova la libertà dopo il 9 Termidoro; 1815, 22 agosto, viene eletto deputato della Haute-Vienne e siede tra gli ultra-realisti (o ultras); [Otterrà costantemente la sua rielezione.] 1816, è nominato procuratore generale presso la corte di Rennes; 1828, è nominato direttore generale del Registro e consigliere di Stato nel "governo Martignac"; 1829, sottosegretario alla Giustizia; 14 mag-8 ago, ministro della Giustizia; [In questo ruolo applica delle misure di rigore contro la stampa. Si fa una ridicola reputazione nel processo da lui intentato per diffamazione al giornale radicale di Limoges, «Le Progressif», che fa condannare, in police correctionnelle, (ad una contravvenzione) di 10.000 fr. per dommages-intérêts (danni). Essendosi dimostrata insufficente la cauzione del giornale, egli pretende di far completare la somma dai gerenti anteriori al gerente condannato. Il tribunale non ammette questo sistema di complicità retroattiva, celebre, nella stampa dell'epoca, sotto il nome di «jurisprudence Bourdeau».] è in seguito nominato primo presidente della corte di Limoges; 1830, alla Camera dei deputati presta giuramento a Louis-Philippe I; 1837, 3 ottobre, viene fatto pari di Francia; 1845, 12 luglio, muore, senza figli, a Limoges. [Farà di suo nipote Alpinien Bourdeau il suo legatario universale ed erede del suo castello di Cognac-la-Forêt.] – Brongniart, Alexandre (Parigi 1770-1847) geologo e mineralogista francese; Saggio sulla geografia mineralogica dei dintorni di Parigi (1811, in collaborazione con Cuvier). – Cambronne, Pierre-Jacques-Étienne barone di (Saint-Sébastien, Nantes 1770-Nantes 1842) militare francese; colonnello sotto N. Bonaparte a Jena; dopo Wagram viene fatto barone; 1812-14, prende parte a tutte le battaglie; 1814, comandante militare di Napoleone I all'isola d'Elba; 1815, nominato pari di Francia, nei cento giorni, combatte poi a Waterloo dove è al comando dell'ultimo quadrato della vecchia Guardia; [Famosa la sua risposta con un'espressione triviale alla richiesta di resa.] prigioniero degli inglesi fino al 1815, torna in Francia per chiedere il giudizio di un consiglio di guerra; 1820-22, giudicato e assolto da un consiglio di guerra, dopo la definitiva restaurazione dei Borbone, ha il comando della piazza di Lilla. – Canning, George (Londra 1770-Chiswick, Londra 1827) politico inglese; 1793, entra nel parlamento inglese come tory moderato, appoggiando la politica di W. Pitt [il Giovane]; 1807-09, dopo incarichi minori di governo diventa Ministro degli esteri nel gabinetto di guerra Portland; 1809, si dimette in seguito al dissenso (con relativo duello) con il segretario della guerra R.S. Castlereagh; 1816-21, ritorna a posti di responsabilità nel ministero di lord Liverpool; 1822, dopo il suicidio di R.S. Castlereagh, diventa ministro degli esteri; 1827, aprile, diventato primo ministro inaugura una politica di riforme ma muore quattro mesi dopo. – Cottin, Marie [Sophie], nata Risteau (Tonneins 1770 – Parigi 25 aprile 1807), scrittrice francese; 1787, 17enne, sposa Cottin ricco banchiere di Bordeaux; 1793, il marito viene ghigliottinato; durante il Terrore versa tutti i suoi averi a A.-Q. Fouquier de Tinville, pubblico accusatore del tribunale rivoluzionario, per tentare invano di salvare due membri della sua famiglia dalla condanna a morte; 1795, ottobre, (13 Vendemmiaio, Anno IV) partecipa all'insurrezione realista; condannata a morte in contumacia, viene accolta dal conte di Vaublanc; Claire d'Albe (1799, in 12°) Malvina, (1801, 3 voll.) Amélie de Mansfield (1803, 3 voll.) Mathilde (1805, 4 voll.) Elisabeth, ou les Exilés de Sibérie (1806, 2 voll.) [A questo romanzo è unito un poema in prosa intitolato La espugnazione di Gerico già prima impresso nelle Miscellanee di Suard, uno dei suoi amici. Il tema sarà ripreso più tardi da Xavier de Maistre.] questi romanzi le danno nel suo tempo molta rinomanza e l'aiutano anche a vivere nell'ultimo periodo della sua vita, dopo la rovina finanziaria e la morte del marito. [Le Opere complete (Parigi 1817, 5 voll. in 8°) contengono una Notizia sulla vita e sugli scritti dell'autrice.] – Cottle, Joseph (1770-1853) stampatore di Bristol; il padre del movimento romantico; Poems di J. Coleridge (1796) Joan of Arc di R. Southey (1769) Lyrical Ballads di W. Wordsworth e J. Coleridge (1798). – Cuoco, Vincenzo (Civitacampomarano, Campobasso 1770-Napoli 1823) storico e politico napoletano; Descrizione geografica e politica delle Due Sicilie (IV volume in collaborazione con G.M. Galanti) 1799, proclamata la Repubblica Napoletana aderisce al nuovo ordine, partecipa alla stesura della nuova costituzione e contribuisce a sventare la cospirazione controrivoluzionaria dei Baccher; 1800, col ritorno dei Borbone viene condannato a vent'anni di esilio e alla perdita dei beni; Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli (1801; nel 1806 esce una seconda edizione più moderata e filonapoleonica) Osservazioni sul dipartimento dell'Agogna (1802, su incarico del commissario di governo L. Lizzoli) 1804, 2 gennaio, assume la direzione del «Giornale Italiano»; Platone in Italia (1806, romanzo storico pedagogico) 1806, lascia Milano per Napoli dove dirige il giornale ufficiale il «Corriere di Napoli» (dal 1811 «Monitore delle Due Sicilie»); 1807, membro della commissione per la ripartizione dei demani feudali; Rapporto e progetto di decreto per l'organizzazione della pubblica istruzione (1809, su incarico di G. Murat) 1810, consigliere di stato; 1812, direttore generale del tesoro; 1815, dopo la restaurazione Borboneca vive in disparte, colpito da una grave malattia mentale. – Galluppi, Pasquale (Tropea, Catanzaro 1770-Napoli 1846) filosofo italiano; Memoria apologetica (1795) Saggio filosofico sulla critica della conoscenza (1819-32, in 6 voll.) Lettere filosofiche (1827) Filosofia della volontà (1832-40, in 4 voll.) Considerazioni filosofiche sull'idealismo trascendentale e sul razionalismo assoluto (1841). – Gabriele Girolamo da Martinengo (Martinengo 19 settembre 1770-1843) frate cappuccino, della famiglia Algisi; [Famiglia unita per vincoli di sangue con la famiglia patrizia Barzira di Venezia, oriunda di Bergamo.] giovinetto, si fa chierico nel seminario vescovile, vestendo in seguito l'abito cappuccino nel convento di Cologne (Brescia); dopo la professione solenne riprende gli studi teologici nel convento di Bergamo dove viene ordinato sacerdote; 1802, diventa segretario del Ministro provinciale p. Bonaventura Quadrio; 1805, inviato come coadiutore nell'Ospedale Maggiore di Bergamo, vi rimane dodici anni; 1810, con la soppressione dei conventi deve per forza rinunciare all'abito; 1817, mancando l'assistente spirituale addetto al provvisorio Ospedale di Galgario, dove si curano i tifi petecchiali, si assume questa cura pericolosissima; 1818, accetta la direzione della parrocchia di Bergamo, dopo aver avuto l'assicurazione che sarà aiutato nel suo compito dal p. Lorenzo Rivellino; 1843, 16 dicembre, muore. – Gerard, François (1770-1836) pittore francese; 1799, dopo il 18 Brumaio, diventa il pittore personale di N. Bonaparte e della sua famiglia; [Famoso il suo ritratto del Re di Roma.] – Hawkesbury, Robert – lord Liverpool (1770-1828) politico inglese; favorito di Pitt, avversario della Rivoluzione francese, pur non essendo ministro ha influenza determinante sulla politica estera del gabinetto britannico nel proposito di annientare completamente la potenza di Napoleone I. – Hegel, Georg Wilhelm Friedrich (Stoccarda 1770-Berlino 1831) filosofo tedesco. – Hogg, James (Ettrick, Scozia 1770-Altrive 1835) poeta inglese, incoraggiato all'attività letteraria da W. Scott col quale collaborò alla ricerca di antiche ballate; The Border Minstrelsy (I menestrelli della frontiera) Mador of the Moor (1816, Mador della brughiera) The Brownie of Bodsbeck and Other Tales (1817, I Brownie di Bodsbeck e altri racconti) The Private Memoirs and Confessions of a Justified Sinner (1824, Memorie e confessioni di un peccatore perdonato) Songs (1831, Canti). – Hölderlin, Johann Christian Friedrich (Lauffen 1770-Tubinga 1843) poeta tedesco, figlio di un amministratore di beni del demanio ecclesiastico; 1784-86, nel seminario-chiostro di Denkendorf; 1786-88, nel seminario-chiostro di Maulbronn; 1790-93, nel seminario chiostro di Tubinga, dove traduce di nascosto la Marsigliese, sta con F.W.J. Schelling e G.W.F. Hegel; Hymne an die Göttin der Harmonie (1791, Inno alla dea dell'armonia) 1794, F. von Schiller gli procura un posto di precettore a Waltershausen presso la propria dotta amica Charlotte von Kalb; 1795 dicembre-settembre 1798, precettore dei figli di Suzette Gontard (la "Diotima" delle sue opere, platonicamente amata, che morirà poco più tardi) moglie di un facoltoso di Francoforte; Das Schicksal (Il destino) Hymne an die Freundschaft (Inno all'amicizia) An die Natur (Alla natura) An die Parzen (Alle Parche) Lebenslauf (Diotima, Corso della vita) Die Heimat (La patria) Sokrates und Alcibiades (Socrate e Alcibiade) Hyperions Schiksaalslied (Canto del destino di Iperione) Abendphantasie (Fantasia serale) Heidelberg Menons Klagen um Diotima (1800, Lamento di Menone per Diotima) Brod und Wein (Pane e vino) Der Archipelagus (1800, L'arcipelago) Der Tod des Empedokles (La morte di Empedocle, frammento) Wie wenn am Feiertage… (Come nel giorno festivo) Friedensfeier (La festa d pace) Der Rhein (Il Reno) Germanien (Germania) Die Wanderung (La migrazione) Der Einzige (L'Unico) Patmos Andenken (Ricordo) 1802, abbandona il posto di precettore dei figli di un ricco amburghese a Bordeaux; 1804, giugno, sulla via di Homburg passa per Würzburg a salutare Schelling ma i loro destini ormai sono troppo divergenti 1806, è ricoverato nella clinica psichiatrica dell'università di Tubinga dove nel giro di un anno la sua infermità mentale diventa cronica e irreversibile; preso a pensione da un falegname nella famosa casa a torre sulle rive del Neckar protrae per quasi quarant'anni la sua spettrale esistenza di folle. Poesie . – Kellermann, François-Étienne – duca di Valmy (Metz 1770-Parigi 1835) generale francese, militò fino al 1791 come aiutante di campo nel reggimento degli ussari comandato da suo padre François-Cristophe (1735-1820); 1793, viene arrestato assieme al padre; 1794, luglio, liberato, torna alla carriera militare e partecipa nell'esercito napoleonico alla battaglia del Tagliamento; 1798-99, come generale di brigata prende parte alla conquista di Roma e del regno di Napoli; 1800, alla testa di una brigata di cavalleria contribuisce in modo decisivo alla battaglia di Marengo; 1805, promosso generale di divisione si distingue ad Austerlitz; 1808-11, si distingue in Spagna; segue Napoleone Inell'avventura dei cento giorni e viene gravemente ferito a Waterloo; 1820, succeduto al padre nella camera dei pari, osteggia Carlo X facendosi sostenitore del programma monarchico-costituzionale di Luigi Filippo. – Krusensern, Adamo Giovanni di (1770-1846) navigatore russo; 1803, è incaricato da Alessandro I di esplorare le coste dell'America del Nord e le regioni settentrionali dell'Asia. – Lamarque, Jean-Maximilien (1770-1832) militare francese; generale, partecipa alle guerre della Rivoluzione e dell'Impero; dopo Austerlitz viene inviato in Italia meridionale dove partecipa alla repressione dell'insurrezione calabrese; nominato capo di S.M. dal re Giuseppe Bonaparte, sorprende la guarnigione inglese dell'isola di Capri, impadronendosi dell'isola; durante i cento giorni ha il comando di Parigi; 1815, viene esiliato dai Borbone; 1829, ritorna in Francia. – Luigi da Bergamo (1770-?) frate cappuccino, della famiglia Berizzi; 1794, veste l'abito cappuccino in Cologne (Brescia), compiendo il noviziato sotto il magistero di p. Angelo da Vobarno; 1810, avvenuta la soppressione generale degli Ordini religiosi deve lasciare l'abito; accetta la parrocchia della Madonna delle Grazie dove ha come coadiutore don Alessandro Valsecchi; [Questi viene creato vescovo di Tiberiade in partibus infedelium, coadiutore di mons. vescovo Speranza con diritto di successione.] 1838, benché parroco, intende riprendere l'abito cappuccino e tornare tra i suoi; 1853, 30 aprile, muore nel convento di Bergamo. – Molitor, Gabriel-Jean-Joseph (1770-1849) militare francese; generale, combatte in Svizzera sotto A. Masséna e nell'esercito del Reno sotto J.-V.-M. Moreau; dopo la pace di Presburgo è nominato governatore della Dalmazia; è poi governatore generale dell'Olanda che difende energicamente; dopo l'abdicazione di Napoleone I si accosta a Louis XVIII da cui non si allontana nemmeno dopo i Cento giorni. – Montbrun, Louis (1770-1812) generale francese; 1789, volontario; generale di brigata ad Austerlitz; è in Spagna e in Portogallo; 1812, al comando di un corpo di cavalleria, viene ucciso alla battaglia della Moscova. – Mouton, George – conte di Lobau (1770-1838) militare francese; 1792, volontario; 1800, partecipa alla seconda campagna d'Italia dove è ferito nella difesa di Genova assediata; partecipa alle campagne di Iena e di Polonia; 1808, è inviato in Spagna; 1809, partecipa alla nuova guerra austriaca, distinguendosi specialmente nelle azioni di Essling e dell'isola di Lobau; in riconoscimento di che Napoleone I gli conferisce il titolo di conte di Lobau; 1815, fatto prigioniero dopo Lipsia e poi liberato, ha da Napoleone I il comando del V corpo, alla testa del quale si distingue a Waterloo; mentre tenta di riunire i resti dell'armata, viene catturato dal nemico e condotto in Inghilterra; rilasciato alla pace, si vede proscritto dai Borbone; 1818, solo ora può rientrare in Francia; 1830, è nominato da Luigi Filippo generale in capo della Guardia nazionale di Parigi, 1831, fa disperdere con getti delle pompe da incendi, le manifestazioni bonapartiste della piazza Vendôme; nello stesso anno è nominato maresciallo di Francia; 1833, è nominato pari di Francia. – Mouton-Duvernet, Régis-Barthélemy (1770-1816) militare francese; partecipa a tutte le guerre dell'Impero; 1811, generale; prigioniero di guerra alla capitolazione di Dresda; 1814, fa ritorno in Francia; messosi di nuovo al servizio di Napoleone Ial ritorno dall''isolad'Elba, dopo Waterloo viene mandato dal dipartimento dell'Alta Loira alla Camera dei Cento giorni; sostiene l'elevazione al trono di Napoleone II; in seguito Louis XVIII, tornato a Parigi, lo deferisce al tribunale militare sotto l'accusa di aver tradito il re e di aver attaccato la Francia a mano armata; 1816, condannato a morte, è fucilato a Lione. – Partounaud, Louis detto Partouneaux (1770-1835) militare francese; capitano, è notato da N. Bonaparte all'assedio di Tolone; 1799, generale, è fatto prigioniero a Novi e scambiato con un generale austriaco; 1806-10, milita nell'esercito di Napoli; 1812,vdurante la campagna di Russia, incaricato di proteggere la ritirata sulla Beresina, deve capitolare; rientrato in Francia durante la Restaurazione, viene creato conte e diventa deputato. – Ravez, Auguste Simon Hubert Marie – conte (Lyon 21 ottobre 1770 – Bordeaux 3 settembre 1849) politico francese. – Rousseau, Nicolas-Auguste – conte di Saint-Aignan (1770-1858) militare francese; impiegato da N. Bonaparte al grande S.M. generale, gli sono affidate varie missioni politiche e militari; 1809, è nominato scudiere dell'imperatore e creato barone; dopo la battaglia di Lipsia, Napoleone I lo nomina addetto alla sua persona; successivamente segue l'imperatrice a Blois; 1820, tornato in Francia, è deputato dell'opposizione alla Camera. – Russo, Vincenzo (Palma Campana 1770-Napoli 1799) politico e scrittore napoletano, figlio di Nicola e di e di Mariangela Visciano, compì a Napoli gli studi giuridici e aderì alle idee rivoluzionarie; 1794, è coinvolto negli arresti seguiti alla "congiura giacobina"; 1797, nuovamente denunciato, riesce ad espatriare in Svizzera dove esercita la medicina studiata per diletto mentre era patricante avvocato; 1798, primavera, si reca a Roma dove collabora al «Monitore romano» e pronuncia accesi discorsi nel Circolo costituzionale; Pensieri politici (1798, una delle posizioni più radicali del pensiero democratico italiano del triennio 1796-99; più che un precursore del socialismo moderno, appare un epigono dell'utopismo settecentesco) 1799, rientra a Napoli al seguito delle armate francesi (in qualità di medico in corpo al 101° Rgt] e svolge un'intensa azione di propaganda rivoluzionaria nei club e nelle adunanze popolari; aprile, già commissario di dipartimento è membro della commissione legislativa della Repubblica Napoletana, ma deve dimettersi per il carattere troppo avanzato delle sue proposte; 1799, all'invasione dei sanfedisti viene catturato, dopo aver difeso con le armi in pugno fino all'ultimo la repubblica al ponte della Maddalena, e incarcerato; 19 novembre, viene impiccato, vittima della reazione Borboneca. – Sabès, A.-A. o Anne-Alexandre Pétion (Port-au-Prince 1770-1818) politico haitiano, figlio di un francese e di una mulatta, assunse il nome del giacobino J. Pétion de Villeneuve; 1791, partecipa all'insurrezione contro i coloni bianchi guidata da Toussaint Louverture; solo dopo l'abolizione della schiavitù, i ribelli depongono le armi; 1801-02, dopo un breve soggiorno in Francia, torna in patria al seguito del generale Ch.-V.-E. Leclerc e ben presto riprende le armi; 1803, la conquistata indipendenza porta però i capi della rivolta ad una serie di contrasti che sfociano in cruente lotte intestine; 1806, si ribella a J.-J. Dessalines; 1807, dopo essersi ribellato anche a H. Cristophe, dà vita a una repubblica scissionistica nel sud dell'isola; 1816, ad essa concede una costituzione basata sul sistema parlamentare. – Sarrazin, Jean (1770-1848) militare francese; presta servizio sotto Morceau e J.-B. Kléber; 1796, J.-B. Bernadotte lo prende come capo di S.M. di divisione; durante la spedizione d'Irlanda s'impadronisce di Killala ed è nominato generale; a Santo Domingo fa prova poco onorevole e, inviato in Belgio, taglieggia la popolazione in modo odioso; viene condannato a morte in contumacia per aver venduto agli inglesi il piano d'invasione dell'Inghilterra ma Louis XVIII lo grazia al suo ritorno; in seguito, accusato di trigamia, viene condannato a dieci anni di lavori forzati; graziato dopo due anni, si ritira in Belgio. – Sartelon, Antoine-Léger (1770-1825) politico francese; commissario ordinatore durante le guerre del Consolato e dell'Impero; 1813, deputato al Corpo legislativo; 1815, alla caduta di Napoleone I aderisce alla Restaurazione e non accetta le cariche che l'imperatore gli offre al ritorno dall'Elba; Louis XVIII lo nomina ordinatore capo della casa militare del re. – Seebeck, Thomas Johann (Reval 1770-Berlino 1831) scienziato tedesco, padre di Ludwig Friedrich (1805-1849); dopo aver studiato medicina a Berlino e a Gottinga, preferì dedicarsi a ricerche di fisica; si occupò di ottica e a Jena conobbe J.W. Goethe col quale condusse alcuni esperimenti sui colori, raggiungendo una certa notorietà tanto da essere eletto all'Accademia delle Scienze di Berlino 1821, occupatosi di magnetismo ed elettricità, scopre l'effetto termoelettrico che porta il suo nome. – Senancour, Étienne Pivert de (Parigi 1770-Saint-Cloud 1846) scrittore francese, oppresso da un'educazione rigidamente cattolica; 1789, fugge in Svizzera per evitare la carriera ecclesiastica, cui lo ha destinato la famiglia; 1795, quando torna a Parigi la sua vita è già segnata da una serie di fallimenti: un matrimonio infelice contratto a Friburgo, l'amore impossibile per una compagna d'infanzia andata sposa al barone di Walckenaer, la rovina economica causata dalla rivoluzione; Rêveries sur la nature primitive de l'homme (1799, Fantasticherie sulla natura primitiva dell'uomo) Obermann (1804, romanzo autobiografico, il suo libro più originale e famoso) Observations sur le «Génie du christianisme» (1816, Osservazioni sul «Genio del cristianesimo», in cui polemizza aspramente con F.-R. de Chateaubriand) Libres méditations d'un solitaire inconnu (1819, Libere meditazioni di un solitario sconosciuto) Isabelle (1833, Isabella, romanzo accolto sfavorevolmente dalla critica e dal pubblico; del resto tutta la sua letteratura sarà rivalutata solo grazie a G. Sand e Ch.-A. de Sainte Beuve, in piena stagione romantica). – Solano, Francisco (1770-1808) militare spagnolo; generale, governatore della provincia d'Andalusia. – Vandamme, Dominique-Joseph-René (1770-1830) militare francese; [Figlio di un medico di Casset.] dopo aver combattuto alla Martinica, torna in Francia e costituisce una compagnia di volontari del suo paese di cui diviene il comandante; combatte per due anni in Belgio, diventa generale e si fa notare per la sua condotta barbara verso la popolazione civile; in seguito, posto a capo di una divisione incaricata di operare nel Württemberg, crede di poter imporre contributi per suo profitto personale; richiamato in Francia dal Direttorio, compare davanti al Consiglio di Guerra; in seguito ha l'ordine di raggiungere l'esercito del Reno, ma poco dopo è richiamato in Francia per "irregolarità di amministrazione" e viene arrestato; 1814, liberato, chiede udienza a Louis XVIII che non vuole riceverlo. – Wintzingerode, Ferdinand Karl - barone di (1770-1818) feldmaresciallo e diplomatico russo; combatte dapprima contro la Francia nell'esercito austriaco passando poi al servizio della Russia; 1805, viene incaricato, in qualità di ambasciatore straordinario, di trascinare le corti di Berlino e di Vienna in una coalizione contro l'Inghilterra e riesce nell'intento; ad Austerlitz rischia di essere preso prigioniero; 1806-1807, partecipa alle guerre di questi anni; la pace di Tilsit che avvicina la Russia alla Francia lo distoglie dalla politica; 1812, la rottura tra Francia e Russia lo riporta in auge; fatto prigioniero a Mosca, è liberato durante la ritirata; 1813-1814, nelle campagne di questi anni combatte contro i francesi. – Wordsworth, William (Cockermouth, Cumberland 1770-Rydal Mount, Westmorland 1850) poeta inglese. |
«segue
da 1769» «segue
da 1769» Musenalmanach 1770, H.C. Boie
e F.W. Gotter lanciano a Gottinga il «Musenalmanach
für das Jahr 1770» sul modello francese «Almanac des Muses»; |